morwen
24-12-2013, 09:20
Buongiorno a tutti,
il mio primo messaggio sul forum, purtroppo, non è un bel messaggio (e sarà anche un po' lunghetto), ma ho bisogno di capire se devo continuare a sperare oltre ogni ragionevole dubbio, oppure se è il caso che io mi rassegni e lasci condurre al mio gattino gli ultimi mesi in un ambiente il più sereno possibile.
Antefatto
A fine settembre ho adottato al gattile locale un cucciolo di circa 5 mesi (nato presumibilmente ad aprile 2013), Loki. È il mio primo gatto. Le volontarie letteralmente mi scongiurano di portarlo via il più presto possibile: la stanza dove tengono i cuccioli è veramente sovraffollata e gira molto raffreddore. Compro un trasportino e torno a prenderlo la mattina dopo.
Qualche giorno fa, ricontattandole per chiedere notizie dei fratellini, mi hanno raccontato che Loki e gli altri 3 sono stati trovati in pessime condizioni a inizio luglio in un orto e che in quell'occasione erano stati curati per rinotracheite (herpes virus) e parassiti vari. Avendo tantissimi gattini in quel periodo, purtroppo non riescono a ricordare esattamente cos'avesse il mio. I gattini vengono vaccinati (vaccino trivalente) a fine luglio e prima di consegnarmelo le volontarie gli fanno una pipetta di Frontline.
Ottobre
Appena portato a casa il gattino non dà problemi: usa la lettiera al primo colpo e non porta nemmeno tanta devastazione a mobili e arredi. È vivace e giocherellone.
Dopo qualche giorno però gli sale la febbre, il nasino e gli occhietti iniziano a colare. Lo porto al volo dalle veterinarie sotto casa: rinotracheite e acari nelle orecchie.
Lo curiamo con antibiotico, pomata per gli occhi e Tresaderm nelle orecchie. Si rimette rapidamente.
Novembre
Loki si allunga, ma non sembra perdere peso (è sempre sui 2,5 kg). Notiamo feci molto molli e con sangue. Altro giro dalle veterinarie: esame delle feci negativo per tutto, tranne per la giardia. Iniziamo a curarlo per quella, la situazione si normalizza. Loki prende di botto 3 etti in una settimana. Siamo molto felici.
A fine mese noto alla base della coda una chiazza senza pelo con forforina. Torniamo dalle vet: è micosi. Cura con Itrafungol per bocca. Pian piano il pelo ricresce ed è più bello che mai.
Dicembre
Devo assentarmi da casa per qualche giorno e affido il gattino alle cure di mia madre. Da un paio di giorni mi sembra starnutisca più spesso, ma non ha il naso chiuso e mi sembra sfebbrato. Inoltre mi pare giochi un po' meno e tenti di fare meno disastri. Penso che magari si è abituato ai ritmi di noi abitanti umani della casa e mi riprometto di portarlo dalla veterinaria al ritorno. Inoltre (ma mi torna in mente dopo) è qualche giorno che miagola alla lettiera prima di entrarci a fare la cacca.
Mentre sono via mia madre dice che il gattino è proprio un amore, tranquillissimo. Forse un po' troppo, visto che non ha degnato di attenzione nemmeno l'albero di Natale. Dorme parecchio, ma continua a mangiare regolarmente.
Appena torno lo peso: è circa 2,8 kg. Ma al momento mi preoccupo poco: a seconda se si pesi con me o il mio ragazzo la mia bilancia pesa-persone me lo considera tra i 2,8 e i 3 kg. Però ha il nasino chiuso e fatica a respirare. Sospetto febbre perché ha la testolina calda.
Lo porto nuovamente dalle veterinarie.
Il gatto ha effettivamnete la febbre e il naso chiuso. Prescritto antibiotico Vibravet in pasta per 10-15 gg. Alla veterinaria che lo visita la magrezza di Loki non piace e tantomeno una seconda febbre in meno di due mesi. Mi dice di tenergli misurata la febbre e, se non scende, di riportarlo subito.
Dopo 3 giorni la febbre è ancora stabile. Il 13 dicembre lo riporto in ambulatorio, dove gli facciamo un prelievo del sangue. Test ELISA immediato per FIV e Felv, negativo.
Inviamo il resto al laboratorio per emocromo, esami di routine ed elettroforesi delle proteine. Palpandolo le pare di sentire una pallina all'altezza del fegato.
La veterinaria mi parla per la prima volta della FIP, dicendo che spera saltino fuori dei valori epatici sballati perché in quel caso potrebbe essere altro, molto più curabile.
Il 17 dicembre tornano i primi esami, bruttissimi.
Questi sono i valori risultati fuori norma ed evidenziati dal laboratorio:
proteine totali: 8,67 g/dl
globuline: 5,8 g/dl
Rapporto A:G: 0,5
Emoglobina: 7,2 g/dl
MCV: 27 fL
MCH: 9,9 g/dl
MCHC: 26,9 g/dl
L'ematocrito è in norma, ma sta al 26,7%
I globuli bianchi sono normali (anche i linfociti sono 2,1 K/ul e il riferimento è dall'1.0 al 7.0).
Un po' bassi i valori delle piastrine, ma secondo la vet (e l'analista del laboratorio), dato che la conta è adeguata si tratta del fatto che è stato un prelievo difficoltoso e che abbiamo dovuto usare siero per il test FIV/Felv.
Torno a casa con un'iniezione di antiinfiammatorio per la febbre, che gliel'abbassa per quasi 48 ore. Il gatto continua a miagolare alla lettiera e le feci sono alternativamente molli oppure normali.
Io intanto mi faccio una cultura sulla FIP online (soprattutto sul sito della dr. Addie) e inizio a sentirmi male e a notare altri sintomi a cui non avevo prestato attenzione, tipo che Loki tende da qualche giorno a impigliarsi più spesso nei cuscini e nei tessuti con le zampine anteriori.
20 dicembre
Coccolando Loki noto piccoli vermetti bianchi lunghi come chicchi di riso sotto la coda.
Spero che i valori del sangue sballati siano compatibili coi parassiti e lo riporto dalle veterinarie.
Le veterinarie (a cui non è ancora arrivato il risultato dell'elettroforesi) sono sicure che abbia la tenia, ma che possa al massimo giustificare l'anemia. Gli danno Milbemax, aggiungono un altro antibiotico al VibraVet (Xeden), gli fanno un'iniezione per abbassare la febbre per 4-5 giorni (Metacam). Mi consigliano pasta vitaminica e fermenti lattici per tenerlo su.
I linfonodi al tatto non sono gonfi e il pelo è lucidissimo come sempre. Non si sente versamento alla palpazione.
Gli teniamo misurata la febbre e finché è bassa il gattino gioca come un pazzo e respira meglio.
Purtroppo dopo sole 48 ore inizia a risalire a quota 39,2°C la sera.
23 dicembre
Sono finalmente arrivati i risultati dell'elettroforesi.
Orrendi.
Albumine basse, gamma glicoproteine alle stelle (51), l'unico altro valore fuori norma sono le alfa2 glicoproteine, appena sotto norma (1,5 quando il minimo del range è 1,6).
Il rapporto alb/glob è di 0,26.
La veterinaria ha richiesto "come ulteriore tassello" la misurazione della Glicoproteina acida alfa-1. Se avanzerà siero farà anche il test per la toxo, ma solo per scrupolo e, si vede, per farmi contenta.
Sostiene che la PCR sul sangue lasci il tempo che trova e che sia solo una spesa inutile perché i macrofagi potrebbero nascondere il virus (e quindi far apparire il test negativo), oppure potrebbe evidenziare la presenza di coronavirus e non significare nulla.
Mi ha prescritto Metacam soluzione orale per tenere bassa la febbre quando e se rialzerà e per il momento non facciamo altro.
Ieri sera Loki, che non sa di essere messo così male, ha giocato come un matto con noi, mangiato di gusto l'umido della sera e i crocchini notturni e fatto un sacco di fusa.
Stamattina ha fatto colazione tranquillamente come tutte le mattine.
Io non so che fare... a questo punto aspetto il risultato degli ultimi test.
Potrebbe valere la pena farlo vedere da altri veterinari, magari in una clinica in cui abbiano un ecografo a disposizione?
Grazie a chiunque saprà aiutarmi.
il mio primo messaggio sul forum, purtroppo, non è un bel messaggio (e sarà anche un po' lunghetto), ma ho bisogno di capire se devo continuare a sperare oltre ogni ragionevole dubbio, oppure se è il caso che io mi rassegni e lasci condurre al mio gattino gli ultimi mesi in un ambiente il più sereno possibile.
Antefatto
A fine settembre ho adottato al gattile locale un cucciolo di circa 5 mesi (nato presumibilmente ad aprile 2013), Loki. È il mio primo gatto. Le volontarie letteralmente mi scongiurano di portarlo via il più presto possibile: la stanza dove tengono i cuccioli è veramente sovraffollata e gira molto raffreddore. Compro un trasportino e torno a prenderlo la mattina dopo.
Qualche giorno fa, ricontattandole per chiedere notizie dei fratellini, mi hanno raccontato che Loki e gli altri 3 sono stati trovati in pessime condizioni a inizio luglio in un orto e che in quell'occasione erano stati curati per rinotracheite (herpes virus) e parassiti vari. Avendo tantissimi gattini in quel periodo, purtroppo non riescono a ricordare esattamente cos'avesse il mio. I gattini vengono vaccinati (vaccino trivalente) a fine luglio e prima di consegnarmelo le volontarie gli fanno una pipetta di Frontline.
Ottobre
Appena portato a casa il gattino non dà problemi: usa la lettiera al primo colpo e non porta nemmeno tanta devastazione a mobili e arredi. È vivace e giocherellone.
Dopo qualche giorno però gli sale la febbre, il nasino e gli occhietti iniziano a colare. Lo porto al volo dalle veterinarie sotto casa: rinotracheite e acari nelle orecchie.
Lo curiamo con antibiotico, pomata per gli occhi e Tresaderm nelle orecchie. Si rimette rapidamente.
Novembre
Loki si allunga, ma non sembra perdere peso (è sempre sui 2,5 kg). Notiamo feci molto molli e con sangue. Altro giro dalle veterinarie: esame delle feci negativo per tutto, tranne per la giardia. Iniziamo a curarlo per quella, la situazione si normalizza. Loki prende di botto 3 etti in una settimana. Siamo molto felici.
A fine mese noto alla base della coda una chiazza senza pelo con forforina. Torniamo dalle vet: è micosi. Cura con Itrafungol per bocca. Pian piano il pelo ricresce ed è più bello che mai.
Dicembre
Devo assentarmi da casa per qualche giorno e affido il gattino alle cure di mia madre. Da un paio di giorni mi sembra starnutisca più spesso, ma non ha il naso chiuso e mi sembra sfebbrato. Inoltre mi pare giochi un po' meno e tenti di fare meno disastri. Penso che magari si è abituato ai ritmi di noi abitanti umani della casa e mi riprometto di portarlo dalla veterinaria al ritorno. Inoltre (ma mi torna in mente dopo) è qualche giorno che miagola alla lettiera prima di entrarci a fare la cacca.
Mentre sono via mia madre dice che il gattino è proprio un amore, tranquillissimo. Forse un po' troppo, visto che non ha degnato di attenzione nemmeno l'albero di Natale. Dorme parecchio, ma continua a mangiare regolarmente.
Appena torno lo peso: è circa 2,8 kg. Ma al momento mi preoccupo poco: a seconda se si pesi con me o il mio ragazzo la mia bilancia pesa-persone me lo considera tra i 2,8 e i 3 kg. Però ha il nasino chiuso e fatica a respirare. Sospetto febbre perché ha la testolina calda.
Lo porto nuovamente dalle veterinarie.
Il gatto ha effettivamnete la febbre e il naso chiuso. Prescritto antibiotico Vibravet in pasta per 10-15 gg. Alla veterinaria che lo visita la magrezza di Loki non piace e tantomeno una seconda febbre in meno di due mesi. Mi dice di tenergli misurata la febbre e, se non scende, di riportarlo subito.
Dopo 3 giorni la febbre è ancora stabile. Il 13 dicembre lo riporto in ambulatorio, dove gli facciamo un prelievo del sangue. Test ELISA immediato per FIV e Felv, negativo.
Inviamo il resto al laboratorio per emocromo, esami di routine ed elettroforesi delle proteine. Palpandolo le pare di sentire una pallina all'altezza del fegato.
La veterinaria mi parla per la prima volta della FIP, dicendo che spera saltino fuori dei valori epatici sballati perché in quel caso potrebbe essere altro, molto più curabile.
Il 17 dicembre tornano i primi esami, bruttissimi.
Questi sono i valori risultati fuori norma ed evidenziati dal laboratorio:
proteine totali: 8,67 g/dl
globuline: 5,8 g/dl
Rapporto A:G: 0,5
Emoglobina: 7,2 g/dl
MCV: 27 fL
MCH: 9,9 g/dl
MCHC: 26,9 g/dl
L'ematocrito è in norma, ma sta al 26,7%
I globuli bianchi sono normali (anche i linfociti sono 2,1 K/ul e il riferimento è dall'1.0 al 7.0).
Un po' bassi i valori delle piastrine, ma secondo la vet (e l'analista del laboratorio), dato che la conta è adeguata si tratta del fatto che è stato un prelievo difficoltoso e che abbiamo dovuto usare siero per il test FIV/Felv.
Torno a casa con un'iniezione di antiinfiammatorio per la febbre, che gliel'abbassa per quasi 48 ore. Il gatto continua a miagolare alla lettiera e le feci sono alternativamente molli oppure normali.
Io intanto mi faccio una cultura sulla FIP online (soprattutto sul sito della dr. Addie) e inizio a sentirmi male e a notare altri sintomi a cui non avevo prestato attenzione, tipo che Loki tende da qualche giorno a impigliarsi più spesso nei cuscini e nei tessuti con le zampine anteriori.
20 dicembre
Coccolando Loki noto piccoli vermetti bianchi lunghi come chicchi di riso sotto la coda.
Spero che i valori del sangue sballati siano compatibili coi parassiti e lo riporto dalle veterinarie.
Le veterinarie (a cui non è ancora arrivato il risultato dell'elettroforesi) sono sicure che abbia la tenia, ma che possa al massimo giustificare l'anemia. Gli danno Milbemax, aggiungono un altro antibiotico al VibraVet (Xeden), gli fanno un'iniezione per abbassare la febbre per 4-5 giorni (Metacam). Mi consigliano pasta vitaminica e fermenti lattici per tenerlo su.
I linfonodi al tatto non sono gonfi e il pelo è lucidissimo come sempre. Non si sente versamento alla palpazione.
Gli teniamo misurata la febbre e finché è bassa il gattino gioca come un pazzo e respira meglio.
Purtroppo dopo sole 48 ore inizia a risalire a quota 39,2°C la sera.
23 dicembre
Sono finalmente arrivati i risultati dell'elettroforesi.
Orrendi.
Albumine basse, gamma glicoproteine alle stelle (51), l'unico altro valore fuori norma sono le alfa2 glicoproteine, appena sotto norma (1,5 quando il minimo del range è 1,6).
Il rapporto alb/glob è di 0,26.
La veterinaria ha richiesto "come ulteriore tassello" la misurazione della Glicoproteina acida alfa-1. Se avanzerà siero farà anche il test per la toxo, ma solo per scrupolo e, si vede, per farmi contenta.
Sostiene che la PCR sul sangue lasci il tempo che trova e che sia solo una spesa inutile perché i macrofagi potrebbero nascondere il virus (e quindi far apparire il test negativo), oppure potrebbe evidenziare la presenza di coronavirus e non significare nulla.
Mi ha prescritto Metacam soluzione orale per tenere bassa la febbre quando e se rialzerà e per il momento non facciamo altro.
Ieri sera Loki, che non sa di essere messo così male, ha giocato come un matto con noi, mangiato di gusto l'umido della sera e i crocchini notturni e fatto un sacco di fusa.
Stamattina ha fatto colazione tranquillamente come tutte le mattine.
Io non so che fare... a questo punto aspetto il risultato degli ultimi test.
Potrebbe valere la pena farlo vedere da altri veterinari, magari in una clinica in cui abbiano un ecografo a disposizione?
Grazie a chiunque saprà aiutarmi.