Visualizza Versione Completa : Alimentazione animale su report rai3
fastfreddy
09-12-2015, 16:39
Orijen, ok ottimo. Però molto costoso e non tutti possono permetterselo.
Specialmente per chi, come me, ne ha due di gatti.
Prodotti simili e che si possa comprare nei negozi fisici?
i negozi fisici non li frequento (on-line trovo di tutto e spendo meno) quindi non saprei cosa dirti ...riguardo al cibo di qualità costoso, è vero fino a un certo punto: se per esempio acquisti sacchi da 10 kg, spesso paghi il secco di qualità come il low-cost
l'umido Animonda Carny costa relativamente poco ed è più che buono
micetta71
09-12-2015, 18:25
Lo sconsiglio vivamente il pacco di crocche da 10 kg specialmente per chi ha un solo micio.In questo caso il pacco deve restare aperto molti mesi. Una Signora della Royal al telefono mi diceva che già dopo un mese dall'apertura il pacco comincia a deteriorarsi un po'.
fastfreddy
09-12-2015, 18:26
Lo sconsiglio vivamente il pacco di crocche da 10 kg specialmente per chi ha un solo micio.In questo caso il pacco deve restare aperto molti mesi. Una Signora della Royal al telefono mi diceva che già dopo un mese dall'apertura il pacco comincia a deteriorarsi un po'.
ovvero? ...si deteriora il cibo o il pacco?
Starmaia
09-12-2015, 18:28
Puoi però dividere le crocche in 5 contenitori ermetici da 2 kg ciascuno.
micetta71
09-12-2015, 18:30
Il cibo:cool:
micetta71
09-12-2015, 18:32
E' quello che faccio con il pacco da 2 kg. Ma nel caso di tempi prolungati andrebbe fatto con il sottovuoto. Il crocco Royal in particolare ha uno strato di grasso in superfice che tende ad irrancidire.
Puoi però dividere le crocche in 5 contenitori ermetici da 2 kg ciascuno.
micetta71
09-12-2015, 18:35
Comunque il problema per quanto riguarda l'umido casalingo è quello di trovare un brodino o qualcosa di appetibile. Ad es Fusetta impazzisce per i gamberetti in scatola della Almo, quando le ho dato i gamberetti freschi cucinati senza olio o limone li ha lasciati nel piatto.
Loro congelano a meno 40 gradi. I nostri freezer arrivano a meno 16 di media.
Comunque stasera ho fatto esperimento, 65 grammi di tacchino a tocchetti più felini...hanno mangiato in tre dalla stessa ciotola, solo Amy ha guardato in modo strano come a dire: ma perché questa pappa vi piace?
Quindi si può fare anche semplicemente così, della carne più il felini completo.
Ma questa alimentazione va bene anche per il cucciolotto di 3 mesi?
A me piacerebbe dargli questa alimentazione, ma non fargli perdere completamente l'abitudine al cibo industriale, magari un paio di volte a settimana? ma per il solo fatto se capita che qualcun altro li debba accudire, non posso pretendere che gli diano la carne cruda.
fastfreddy
09-12-2015, 18:44
ma per Royal intendete la Royal Canin? ...no, perché se è quella allora non sto nemmeno a sentirvi :P ...per me attualmente conta meno di niente questo marchio.
Il secco che sto utilizzando attualmente è l'Orijen da circa 7 kg: il materiale della confezione sembra fatto bene ed è arrivato sotto-vuoto (quindi si suppone che il cibo si sia conservato bene fino all'apertura).
Comunque mi sembrano problemi di lana caprina rispetto allo schifo che la Royal mette nelle confezioni ....che si preoccupassero di quello che vendono LOL
Che fatica leggere tutte le pagine di questa discussione...tutto molto giusto, quello che leggo qui e quanto detto in trasmissione pero' penso, almeno nel mio caso, che bisogna fare i conti anche con l'oste. .
Certo...io con Mia quando mangiava poco ho provato di tutto, carne di manzo e pollo, acciughe, trancio di tonno fresco comprato in pescheria...nada de nada.
Comunque sapete cosa mi fa ridere? :)
Quando ho preso il mio secondo gatto (il primo ero ragazzina e ci pensavano i miei), davo alimentazione casalinga, comperavo carne e pesce, non sapevo nemmeno dell'esistenza delle crocchette. Ogni tanto lei faceva cacca molle. Sono andata in un pet shop per comperare non so cosa, parlando con la titolare mi ha fatto una testa così sull'alimentazione casalinga poco bilanciata, mi ha dato l'opuscolo dell'Iams.
Mi sono resa conto del mio "errore", ho comperato un pacco di Iams e da allora lei ha vissuto solo a secco di quella marca. Dell'umido ne parlavano male anche i veterinari, a meno che non fosse medicato. Da allora cacche perfette, quindi convintissima di far bene, lei ha vissuto a lungo e sempre in salute, niente IRC o altro.
Poi quando avevo solo cani ho cominciato a sentire i discorsi sperimentazione animale ecc. e sono passata all'Almo, che in quel momento sembrava la marca Top. Quando è arrivata Mia, è toccato Almo anche a lei, nel frattempo l'umido era stato rivalutato e quindi crocche e complementare Almo per lei e quelli che sono arrivati.
Poi lei ha avuto il tumore, sono arrivata sul forum e sono passata al grain free....ora si dovrebbe tornare al punto di partenza :D
Penso che proverò per curiosità a vedere se mangiano carne cruda, ma non voglio essere talebana, ho visto troppi cambiamenti in questi anni sempre demonizzando il passato ed esaltando il cambiamento.
Starmaia
09-12-2015, 19:50
non voglio essere talebana, ho visto troppi cambiamenti in questi anni sempre demonizzando il passato ed esaltando il cambiamento.
Infatti :D
violapensiero
09-12-2015, 19:57
Quindi si può fare anche semplicemente così, della carne più il felini completo.
Ma questa alimentazione va bene anche per il cucciolotto di 3 mesi?
A me piacerebbe dargli questa alimentazione, ma non fargli perdere completamente l'abitudine al cibo industriale, magari un paio di volte a settimana? ma per il solo fatto se capita che qualcun altro li debba accudire, non posso pretendere che gli diano la carne cruda.
Certo che va benissimo per i cuccioli, abbi l'accortezza di scegliere tagli di carne con più grasso, intorno al 15 per cento invece del 10 consigliato, perchè ai micetti fa bene.
Certo che va benissimo per i cuccioli, abbi l'accortezza di scegliere tagli di carne con più grasso, intorno al 15 per cento invece del 10 consigliato, perchè ai micetti fa bene.
Forse faccio una domanda sciocca, ma come valuto la percentuale di grasso nella carne, secondo te che tipo di carne va bene?
Si mia ma fino a 4-5 anni fa i croccantini. Erano abbastanza decenti
Adesso sono molto peggiorati negli ultimi anni
Si mia ma fino a 4-5 anni fa i croccantini. Erano abbastanza decenti
Adesso sono molto peggiorati negli ultimi anni
Assolutamente d'accordo!
Starmaia
09-12-2015, 22:01
"Molto peggiorati" secondo me no. Comunque ora c'è più scelta. Anni fa c'era Merdax o multinazionali, fine.
Sì certo ,adesso c'è più scelta con zoo plus ...che ha le Marche straniere o con Marche di nicchia
Mi riferivo a hill s Royals erano davvero buone crocchette una volta ,la carne la vedevano almeno da lontano
violapensiero
09-12-2015, 23:44
Forse faccio una domanda sciocca, ma come valuto la percentuale di grasso nella carne, secondo te che tipo di carne va bene?
l tritato che acquisto spesso ha le percentuali di grasso sopra, comunque ad occhio, tagli come lo spezzatino vanno bene, o tritato chiaro, se trovi solo trita scelta aggiungi un cucchiaino di olio di girasole o di lino.
l tritato che acquisto spesso ha le percentuali di grasso sopra, comunque ad occhio, tagli come lo spezzatino vanno bene, o tritato chiaro, se trovi solo trita scelta aggiungi un cucchiaino di olio di girasole o di lino.
Grazie!
DonPepeDeVega
10-12-2015, 11:32
leggete qua, e giudicate voi quanta sia la volonta'di fare informazione e quanta sia invece la volonta'di becero sensazionalismo : https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=551728921656104&id=378746832287648
micetta71
11-12-2015, 19:50
La trascrizione intera della puntata di Report
http://www.report.rai.it/dl/docs/1449432358651troppa-trippa-report.pdf
violapensiero
11-12-2015, 20:45
http://www.petsblog.it/post/120779/report-cibo-animali-la-spiegazione-del-dottor-andrea-zatelli
Report e il cibo per animali - La puntata del 6 dicembre di Report verteva sul cibo per animali, in particolare sui mangimi commerciali. Il titolo della puntata era Troppa Trippa e la trovate corredata di video e trascrizione integralmente sul sito di Report. Fra le persone intervistate c'era anche il dottor Andrea Zatelli, uno dei maggiori esperti italiani nel campo della nefrologia e che ho anche avuto la fortuna di ascoltare a lezione ai tempi dell'università e a numerosi seminari (che per inciso, visto che Report sostiene che i veterinari vengano pagati e ottengano gadget per partecipare a questi congressi: io i miei me li sono sempre pagata di tasca mia, congresso, vitto e alloggio, perdendo giorni lavorativi. E come gadget al massimo mi hanno dato una penna e un block notes. Probabilmente ho partecipato ai seminari sbagliati). Proprio oggi il dottor Zatelli ha sentito la necessità di spiegare ciò che lui voleva veramente dire a Report.
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Report, cibo animali: cosa è andato in onda
Andando sul sito di Report, è possibile rileggere la trascrizione della puntata. L'ho spulciata tutta ed ecco cosa Report ha ritenuto opportuno far dire al dottor Zatelli:
Sabrina Giannini: Allora perché però se io vado da dieci veterinari, dieci veterinari neanche mi ipotizzano l’idea di fare una dieta casalinga. E’ una buonissima operazione marketing quindi che è stata fatta
Andrea Zatelli – Medico Veterinario: Questo è fuori discussione
e ancora:
Sabrina Giannini: Clinicamente testato per estendere le aspettative di vita dei cani con problemi renali. Son stati fatti degli studi anche da lei o dai vari sponsor che in qualche modo abbiamo cercato gli effetti di questi cibi a lungo termine sugli animali? Effetti negativi eventualmente?
Andrea Zatelli - Medico Veterinario: Assolutamente sì, gli studi vengono finanziati dalle aziende
Punto e basta, questo è quanto Report ha riportato (perdonatemi il gioco di parole) di un'intervista durata 7-8 minuti: solo sette secondi di frase prese ad arte in modo che sembrasse che il dottor Zatelli stesse confermando quello che Report voleva che dicesse, cosa ben diversa da quello che invece il dottor Zatelli stava sostenendo.
Report, cibo animali: la spiegazione del Dr. Zatelli
Il dottor Zatelli ha ritenuto opportuno dire oggi la sua e l'ha fatto tramite un post che lui stesso ha dichiarato essere condivisibile pubblicamente. Il post, oltre ad essere comparso su diversi gruppi di discussione veterinaria, è stato anche pubblicato sulla pagina Facebook di Renal Manage, eccolo:
Ecco i punti salienti di quanto spiegato dal Dr. Zatelli:
Se alla fine i tuoi 7-8 minuti di intervista vengono limitati a 7 secondi estrapolando due frasi dal contesto... ti rendi conto che la volontà non è quella di fare informazione riportando il parere di chi intervisti, ma di fare l’informazione che vuoi tu senza considerare il parere di chi hai intervistato. Strano modo, a mio parere, di fare il "giornalismo verità"
La mia opinione è che esistano motivi professionali e scientifici per prescrive una dieta di questo tipo. I risultati di trial clinici ne hanno dimostrato l’efficacia non solo nel controllare iperazotemia, proteinuria, iperfosfatemia, acidosi metabolica, ma anche nel ridurre la progressione di malattia ed il rischio di crisi uremica e quindi nel prolungare il tempo di sopravvivenza dei pazienti.
Si possono utilizzare diete per nefropatici formulate ad hoc e non preconfezionate? Si ed io ho sempre comunicato ai proprietari questa possibilità, facendo loro presente però che i dati di sopravvivenza e progressione malattia in questo caso non sono pubblicati e disponibili (per me questa è una mancanza).
La mia esperienza, certamente limitata, mi ha portato a pensare che il controllo di alcuni parametri, ad esempio della azotemia e dell’iperfosfatemia, non siano solitamente soddisfacenti con una dieta casalinga.
Quindi quello che emerge è questo: da un'intervista durata 7-8 minuti e inerente una problematica vasta e complessa come l'insufficienza renale, Report ha in pratica preso due mezze frasette e le ha collocate ad arte per dimostrare la sua tesi. Solo che il dottor Zatelli aveva detto ben altro. Leggete tutto il suo post per capire le motivazioni scientifiche per cui il veterinario vi consiglia il mangime commerciale in caso di insufficienza renale cronica e non la dieta casalinga.
ne avevamo parlato prima, ma meglio ripuntualizzare. Il modo di fare di tagliare le interviste non mi piace...
Rossa potresti postare il link del sito? A parte che non è vietato postare siti Barf (visto che non fa concorrenza a zooplus), sarebbe utilissimo saperne di più ;)
Scusa, mi ero persa questa tua richiesta, il link è questo:
http://it.m.wikihow.com/Preparare-del-Cibo-per-Gatti-a-Base-di-Carne-Cruda,
Anche se mi sembrava di averne visto un altro
Scusa, mi ero persa questa tua richiesta, il link è questo:
http://it.m.wikihow.com/Preparare-del-Cibo-per-Gatti-a-Base-di-Carne-Cruda,
Anche se mi sembrava di averne visto un altro
Anche questo
http://www.mondo-barf.it/il-gatto/ricette-gatto/
La Hill's mi ha mandato una mail, come penso a tutti quelli iscritti al loro sito, per confutare quello che è stato detto durante la trasmissione. Quello che mi ha colpito di più è stata questa parte:
Crediamo che una dieta bilanciata con proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali da varie fonti sia ideale per uno stato di salute ottimale e per la longevità dei nostri animali domestici.
In natura l’animale è un predatore, la sua vita media è più breve e l’unico obiettivo è la sopravvivenza per la riproduzione. Per questo la sua dieta è principalmente a base proteica.
Negli animali domestici, per i quali l’aspettativa di vita si è molto allungata, usare le proteine come fonte primaria di energia richiede un processo digestivo più complesso e con maggiore impatto a livello di importanti organi come ad esempio reni e fegato.
Sapete spiegarmi se le cose non stanno così e perchè?
Grazie mille!
La Hill's mi ha mandato una mail, come penso a tutti quelli iscritti al loro sito, per confutare quello che è stato detto durante la trasmissione. Quello che mi ha colpito di più è stata questa parte:
Crediamo che una dieta bilanciata con proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali da varie fonti sia ideale per uno stato di salute ottimale e per la longevità dei nostri animali domestici.
In natura l’animale è un predatore, la sua vita media è più breve e l’unico obiettivo è la sopravvivenza per la riproduzione. Per questo la sua dieta è principalmente a base proteica.
Negli animali domestici, per i quali l’aspettativa di vita si è molto allungata, usare le proteine come fonte primaria di energia richiede un processo digestivo più complesso e con maggiore impatto a livello di importanti organi come ad esempio reni e fegato.
Sapete spiegarmi se le cose non stanno così e perchè?
Grazie mille!
Mah, non posso dirmi un'esperta, ma secondo me stanno un po' cercando di tirare acqua al loro mulino. In linea generale, mi vengono in mente le seguenti considerazioni:
1) è vero che la vita dei gatti (e dei cani) si è allungata di molto grazie al fatto che li teniamo in casa al riparo da pericoli, è vero anche che la pratica della sterilizzazione e lo stile di vita sedentario introducono delle modificazioni nel loro metabolismo, ma rimangono pur sempre degli animali essenzialmente carnivori, quindi con un fabbisogno nutrizionale in cui le proteine da fonti animali devono occupare il primo posto. Va bene una dieta bilanciata, ma nelle giuste proporzioni, non con i cereali al primo posto (insomma stiamo pur sempre parlando di nutrire un gatto, non un criceto o un canarino). Sono io la prima a evitare crocchette con un tenore proteico troppo alto (> 40%) nei gatti in là con gli anni, ma voglio vedere la carne al primo posto nella lista degli ingredienti e mi piacerebbe sapere a) che carni sono state usate (manzo? pollo? maiale? cavallo?), b) quant'è la percentuale di carne fresca, quanta disidratata..., quindi spero che la strigliata di Report serva a Hill's a prendere coscienza della necessità di commercializzare prodotti con etichette più chiare.
2) la finalità dell'organismo anche in natura è in primis quella di sopravvivere e in secondo luogo di riprodursi: un animale longevo non è un bene solo per sé stesso, ma anche per la specie perché longevità vuol dire in natura ottimi geni e quindi l'individuo longevo avrà anche più discendenti di un animale che muore giovane. I gatti e i cani, come gli uomini, non sono fuchi che, una volta che hanno assolto alla loro funzione riproduttiva, possono anche morire.
Erano le stesse obiezioni che venivano in mente a me! Comunque io la Hill's non l'ho mai usata, anche se la utilizzerei se avessi bisogno di medicati...
La Hill's mi ha mandato una mail, come penso a tutti quelli iscritti al loro sito, per confutare quello che è stato detto durante la trasmissione. Quello che mi ha colpito di più è stata questa parte:
Crediamo che una dieta bilanciata con proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali da varie fonti sia ideale per uno stato di salute ottimale e per la longevità dei nostri animali domestici.
In natura l’animale è un predatore, la sua vita media è più breve e l’unico obiettivo è la sopravvivenza per la riproduzione. Per questo la sua dieta è principalmente a base proteica.
Negli animali domestici, per i quali l’aspettativa di vita si è molto allungata, usare le proteine come fonte primaria di energia richiede un processo digestivo più complesso e con maggiore impatto a livello di importanti organi come ad esempio reni e fegato.
Sapete spiegarmi se le cose non stanno così e perchè?
Grazie mille!
Non sanno più cosa dire, anche noi che da un punto di vista strettamente biologico siamo finalizzati alla sopravvivenza ed alla riproduzione, omettono anche la possibilità che un gatto in natura ed a casa nostra possa anche essere felice di esistere
Oltre alle corbellerie sulla digestione
Se questa è la loro considerazione per gli animali che vogliono nutrire il mio voto è zero
Starmaia
12-12-2015, 14:34
Concordo con Aletto.
Alle 16.30 su Rai3 in replica la puntata della settimana scorsa Con "Troppa trippa", l'inchiesta sul pet food di Sabrina Giannini,
Vi metto il link alla pagina FB di Almo Nature, dove si precisano alcune cose riguardo all'inchiesta di Report; dallo screenshot dello scambio mail che hanno postato sembrerebbe addirittura che loro abbiano accettato l'invito della giornalista a visitare i loro stabilimenti (solo che non potevano incontrarla nel giorno richiesto da lei) e le abbiano addirittura offerto di effettuare riprese negli impianti thailandesi dove la linea di punta dell'azienda (il Legend) viene confezionata: https://www.facebook.com/almonature.it/?fref=nf
Metto anche il link ad un dossier che hanno deciso di pubblicare sul loro sito per fare un po' di chiarezza; nella prima parte si distingue solo tra "cibo human grade" e "non human grade", quindi nulla di particolarmente istruttivo, ma credo che soprattutto per quelli di noi che magari non sono tanto abili a dsitricarsi tra le varie sigle o a cui la puntata di Report ha generato una gran confusione (e mi colloco in entrambe le categorie), valga la pena di leggerlo. Alla peggio non si impara nulla di nuovo ;)
http://www.almonature.com/leggi/lorigine-degli-ingredienti-la-carne-i/
Tra l'altro mi sembra di ricordare che qualche anno fa Edhel (la mia gatta difficile in fatto di secco) gradisse l'Orange Label al coniglio della Almo; quindi, chiedendo scusa per l'OT, volevo chiedere ai più esperti che cosa ne pensate:
Ingredienti:
carne e derivati (min. 48% di cui 16% coniglio e 25% carne fresca), cereali, oli e grassi, estratti di proteine vegetali, lievito, minerali, sottoprodotti vegetali.
Sostanze aggiunte:
Sostanze aggiunte fisioalimentari: taurina (0,6 g/kg), L-Carnitina (0,1 g/kg), vitamina D3 (244 IE/kg), vitamina E (122 mg/kg), vitamina C (61 mg/kg).
Oligoelementi: ferro (8 mg/kg), rame (0,1 mg/kg), zinco (49 mg/kg), manganese (0,4 mg/kg).
Componenti analitici:
Almo Nature Orange Label Adult Coniglio
Proteine gregge 31.7 % Grassi greggi 16.0 % Fibre grezze 0.9 % Ceneri gregge 7.0 % Umidità 8.0 %
violapensiero
12-12-2015, 15:51
La Hill's mi ha mandato una mail, come penso a tutti quelli iscritti al loro sito, per confutare quello che è stato detto durante la trasmissione. Quello che mi ha colpito di più è stata questa parte:
Crediamo che una dieta bilanciata con proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali da varie fonti sia ideale per uno stato di salute ottimale e per la longevità dei nostri animali domestici.
In natura l’animale è un predatore, la sua vita media è più breve e l’unico obiettivo è la sopravvivenza per la riproduzione. Per questo la sua dieta è principalmente a base proteica.
Negli animali domestici, per i quali l’aspettativa di vita si è molto allungata, usare le proteine come fonte primaria di energia richiede un processo digestivo più complesso e con maggiore impatto a livello di importanti organi come ad esempio reni e fegato.
Sapete spiegarmi se le cose non stanno così e perchè?
Grazie mille!
Uhm...I carboidrati fanno parte della dieta del gatto libero, ma solo perchè sono contenuti nelle prede che loro catturano, prede che mangiano carboidrati, ma sono percentuali minimissime.
Posso dire senza diventare maleducata, che sono grandi baggianate, la fisiologia del gatto è fatta per digerire benissimo le proteine, apparato gastroenterico corto, acidità cloridrica potentissima, incapacità cronica a secernere troppi ormoni pancreatici...
Il gatto è danneggiato in primis da: proteine vegetali che danneggiano i reni, carboidrati che danneggiano il pancreas, sottoponendolo ad iperlavoro, troppo glucosio danneggia anche l'emuntorio renale. Il fegato del gatto è danneggiato principalmente da virus e dal digiuno. E da grassi di provenienza non animale.
Loro parlano di fuffa e basta. Non sono minimamente aggiornati. Oppure devo pensare che non pensano che noi siamo capaci di capire che sfornare croccantini proteici costa di più rispetto a sfornare croccantini con carboidrati.
Mi fa rabbia l'assenza di conoscenza scientifica di base. Che si vogliano far pagare il prodotto, se è buono, mi sta bene, ma che lo vogliano formulare male adducendo motivazioni inesistenti, mi fa rabbia e fastidio.
Infatti oggi quando nel pet shop mi hanno offerto di approfittare della giornata promozionale di Royal, ho detto: no grazie, con fare spaventato e schifiltoso. Il ragazzo dello stand mi ha guardata in modo preoccupato e curioso. Ma spero per loro che sia solo l'inizio. Avrei fatto lo stesso per la Hill's chiaramente.
violapensiero
12-12-2015, 15:53
Serena la composizione è buona, non capisco perchè la rovinino con quegli estratti di proteine vegetali...:(
nicoletta
12-12-2015, 16:33
Ho guardato due minuti in croce della replica e mi è preso malissimo... qualcuna/o di voi con un gatto con problemi renali ha provato la dieta casalinga?
fastfreddy
12-12-2015, 16:37
Mi fa piacere che Almo voglia precisare e chiarire, pero' hanno un catalogo prodotti un po' ambiguo: ci sono alcuni umidi complementari ottimi e altri solo discreti o addirittura mediocri ...peraltro su zooplus nella pagina a loro dedicata consigliano crocchette veramente pessime, con altissime quantità di cereali
Serena la composizione è buona, non capisco perchè la rovinino con quegli estratti di proteine vegetali...:(
Perché costano di meno, suppongo. :disapprove:
Io ho il gatto dei miei con problemi grossi di calcoli, mangia da due anni cibo medicato hills e mai mi sognerei di cambiarlo con un alimentazione casalinga..dopo tutto quello che ha passato posso dire che sta benissimo con il cibo renal quindi per lui, considerata l'età, credo sia meglio continuare cosi
nicoletta
12-12-2015, 16:44
Infatti me lo domandavo anche io, se il gioco vale la candela... però è come star male di cuore e mangiare solo pesce senza prendere medicinali... boh.
Secondo me una volta che si ammalano purtroppo in parecchi casi (sicuramente i più gravi, quando i danni sono già troppi) bisogna per forza dare cibo medicato, anche se ovviamente è sempre bene fare altri tentativi prima. Il punto è quanto una cattiva alimentazione possa contribuire a determinare l'insorgere di queste malattie. Una alimentazione buona, il più possibile bilanciata dovrebbe aiutare nella prevenzione.
Supermicio
12-12-2015, 17:54
Mi fa piacere che Almo voglia precisare e chiarire, pero' hanno un catalogo prodotti un po' ambiguo: ci sono alcuni umidi complementari ottimi e altri solo discreti o addirittura mediocri ...peraltro su zooplus nella pagina a loro dedicata consigliano crocchette veramente pessime, con altissime quantità di cereali
Ciao, scusami, come si fa a vedere la quantità di cereali nei croccantini? Io vedo solo le percentuali di altre sostanze ma non quelle dei cereali.
Dopo questi servizi ho cercato di approfondire la tematica degli effetti a lungo termine dei cereali nell'alimentazione del gatto e quindi è un argomento che mi interessa
Ciao, scusami, come si fa a vedere la quantità di cereali nei croccantini? Io vedo solo le percentuali di altre sostanze ma non quelle dei cereali.
Dopo questi servizi ho cercato di approfondire la tematica degli effetti a lungo termine dei cereali nell'alimentazione del gatto e quindi è un argomento che mi interessa
Di preciso non lo vedi (a meno che il produttore non lo dichiari), ma lo puoi dedurre dall'ordine in cui sono elencati in etichetta: gli ingredienti che vengono per primi sono quelli maggiormenti presenti in percentuale nell'alimento, quindi una crocchetta la cui composizione cominci con "riso" o "mais" o altro non lascia presagire molto bene.
Supermicio
12-12-2015, 18:38
Grazie Serena. Eh si, sono le regole dell’alimentazione industriale. Ora sto valutando l’acquisto di croccantini low grain (e magari più avanti grain free) che contengono tipologie di cereali meglio assimilate dal micio. Speriamo che piacciano alla mia gatta, non ama molto le novità :cry::cry::cry:
Starmaia
12-12-2015, 19:01
Ho guardato due minuti in croce della replica e mi è preso malissimo... qualcuna/o di voi con un gatto con problemi renali ha provato la dieta casalinga?
Una delle persone intervistate è una vecchia utente di MM (Gabri o Missi, se qualcuno ricorda). Dice che la sua gatta con IRC mangia barf e un rimedio omeopatico e sta bene.
fastfreddy
12-12-2015, 19:18
Ciao, scusami, come si fa a vedere la quantità di cereali nei croccantini? Io vedo solo le percentuali di altre sostanze ma non quelle dei cereali.
Dopo questi servizi ho cercato di approfondire la tematica degli effetti a lungo termine dei cereali nell'alimentazione del gatto e quindi è un argomento che mi interessa
Basta guardare gli ingredienti
Io, oltre che le crocchette low grain o grain free, apprezzo anche molto quelle monocereale: la mia sensazione (dico sensazione perché è un'opinione soggettiva che mi sono formata riflettendo a partire da quello che so sull'alimentazione felina) è che, oltre alla quantità complessiva di cereali, giochi un ruolo molto importante anche la varietà, cioé, per spiegarmi meglio, sono dell'idea che il sistema digestivo del gatto, essendosi evoluto per assimilare alimenti di origine animali, fatichi di più a digerire 2 o 3 tipi di cereali diversi, anche se a basso indice glicemico, piuttosto che uno solo. Idem per le verdure: siamo d'accordo che il gatto mangia anche verdure e cereali dal momento che si nutre anche delle viscere della preda, ma non credo che negli intestini del topo trovi mezzo banco ortofrutticolo (come capita di leggere nella composizione di certe crocchette, per altri versi eccellenti, tipo Farmina ND o Nutrivet).
La Hill's mi ha mandato una mail, come penso a tutti quelli iscritti al loro sito, per confutare quello che è stato detto durante la trasmissione. Quello che mi ha colpito di più è stata questa parte:
Crediamo che una dieta bilanciata con proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali da varie fonti sia ideale per uno stato di salute ottimale e per la longevità dei nostri animali domestici.
In natura l’animale è un predatore, la sua vita media è più breve e l’unico obiettivo è la sopravvivenza per la riproduzione. Per questo la sua dieta è principalmente a base proteica.
Negli animali domestici, per i quali l’aspettativa di vita si è molto allungata, usare le proteine come fonte primaria di energia richiede un processo digestivo più complesso e con maggiore impatto a livello di importanti organi come ad esempio reni e fegato.
Sapete spiegarmi se le cose non stanno così e perchè?
Grazie mille!
Arrampicata sugli specchi: fallita.
Supermicio
13-12-2015, 08:21
Io, oltre che le crocchette low grain o grain free, apprezzo anche molto quelle monocereale: la mia sensazione (dico sensazione perché è un'opinione soggettiva che mi sono formata riflettendo a partire da quello che so sull'alimentazione felina) è che, oltre alla quantità complessiva di cereali, giochi un ruolo molto importante anche la varietà, cioé, per spiegarmi meglio, sono dell'idea che il sistema digestivo del gatto, essendosi evoluto per assimilare alimenti di origine animali, fatichi di più a digerire 2 o 3 tipi di cereali diversi, anche se a basso indice glicemico, piuttosto che uno solo. Idem per le verdure: siamo d'accordo che il gatto mangia anche verdure e cereali dal momento che si nutre anche delle viscere della preda, ma non credo che negli intestini del topo trovi mezzo banco ortofrutticolo (come capita di leggere nella composizione di certe crocchette, per altri versi eccellenti, tipo Farmina ND o Nutrivet).
Ohiii che dddolore :cry::cry::cry: indovina cosa ho da poco ordinato su zooplus come mio primo approccio con i croccantini low/free grain? Farmina ND low grain (anche a me è sembrato un prodotto eccellente, al di là del suo peccatuccio veniale). E’ vero, c’è quasi mezzo banco ortofrutticolo e scherzando scherzando tra uno 0,5 e l’altro si dichiara un 20% di frutta. Ma il topo non la mangia proprio un pochino di frutta ogni tanto per mantenere la pelle giovane? :D:D:D
In effetti di cereali ce ne sono due, e a basso indice glicemico (farro e avena per un 10% ciascuno). Questo dovrebbe comunque essere un salto di qualità per il micio rispetto all’assunzione di croccantini tradizionali. Speriamo che riesca a fare, gradualmente, questa sostituzione, mantenendola magari per qualche mese e poi vedremo (visto che qui si naviga a vista…meglio diversificare).
Ho preferito un impatto più soft rispetto al grain free più che altro perché per queste ultime si pone la questione del “sostituto” dei cereali (spesso sono le patate e anche lì la questione è un po’ dibattuta). Ho scoperto in questi giorni che è davvero molto complessa e problematica l’alimentazione di un micio domestico. Io credo che l’aiuto più grande possa esserci dato da persone con esperienza pluriennale su questi prodotti e con gatti in età avanzata
ElenaRolfi
13-12-2015, 08:32
Arrampicata sugli specchi: fallita.
No non mi pare una arrampicata sugli specchi. Purtroppo in facoltá non ci propongono corsi che riguardino l'etologia dell'alimentazione animale, ma il discorso che una dieta a base di proteine sia ad hoc per una vita selvatica e vada invece rivista per una vita molto più lunga e sedentaria mi pare discretamente sensato e anzi lo vorrei approfondire maggiormente..
Se vuoi ti giro il resto della mail, ma su questo argomento non mi pare dicesse altro!
Starmaia
13-12-2015, 09:43
Elena, se trovi qualcosa sarebbe interessante. Perché io invece sono dell'idea contraria, la fisiologia del gatto quella è, indifferentemente che sia libero o in casa. E cosa si intende per "in natura"? Gatti che non vivono in casa o gatti che non hanno contatti con l'uomo?
Là paleo dieta è indicata anche per noi umani ( per ch l ha approfondita)
No non mi pare una arrampicata sugli specchi. Purtroppo in facoltá non ci propongono corsi che riguardino l'etologia dell'alimentazione animale, ma il discorso che una dieta a base di proteine sia ad hoc per una vita selvatica e vada invece rivista per una vita molto più lunga e sedentaria mi pare discretamente sensato e anzi lo vorrei approfondire maggiormente..
Penso che una vita più lunga o una vita sedentaria preveda solo una diminuzione di quantità delle dosi di pasto ma non l'apporto eccessivo di sostanze non adatte al loro apparato digerente.
Usare quelle che loro definiscono "proteine come fonte primaria di energia" è faticoso tanto nel gatto giovane quanto nel gatto adulto o anziano richiede senz'altro una digestione più impegnativa perché il loro è cibo cotto e molto manipolato. La digestione di proteine denaturate alla lunga, ma non sempre perché a volte si vede subito, va a rovinare la parete dell'intestino rendendola permeabile a tossine e batteri, l'assunzione di una quantità di cereali eccessiva affatica molto il pancreas. E gli organi interni si affaticano proprio per l'eccesso di tossine provenienti da un intestino diventato permeabile ad esse
Ohiii che dddolore :cry::cry::cry: indovina cosa ho da poco ordinato su zooplus come mio primo approccio con i croccantini low/free grain? Farmina ND low grain (anche a me è sembrato un prodotto eccellente, al di là del suo peccatuccio veniale). E’ vero, c’è quasi mezzo banco ortofrutticolo e scherzando scherzando tra uno 0,5 e l’altro si dichiara un 20% di frutta. Ma il topo non la mangia proprio un pochino di frutta ogni tanto per mantenere la pelle giovane? :D:D:D
In effetti di cereali ce ne sono due, e a basso indice glicemico (farro e avena per un 10% ciascuno). Questo dovrebbe comunque essere un salto di qualità per il micio rispetto all’assunzione di croccantini tradizionali. Speriamo che riesca a fare, gradualmente, questa sostituzione, mantenendola magari per qualche mese e poi vedremo (visto che qui si naviga a vista…meglio diversificare).
No, no, aspetta, sono stata un po' troppo drastica: in primis io non ho nessuna preparazione specifica riguardo alla nutrizione animale o umana e quelle che ho espresso sono soltanto opinioni personali sulla base di notizie che ho raccolto negli ultimi mesi riguardo alla fisiologia alimentare del gatto. Una persona con le mie stesse basi o con basi più solide potrebbe dirti che Farmina è un prodotto assolutamente perfetto, il non plus ultra, e in effetti è ampiamente superiore alla maggiorparte delle altre marche. Quindi di sicuro non hai fatto male a comprarla: poi chiaramente ci sono dei "contro" individuali, che non dipendono dalla qualità in sé del croccantino, ovvero singolo gatto che manifesta un'intolleranza al prodotto oppure- più frequente- gatto che li schifa perché era abituato ai croccantini tradizionali e l'odore del nuovo prodotto non gli piace.
Ed è anche vero che il topo la mangia la frutta (e i cereali), ma leggendo la composizione di Farmina o Orijen mi viene il sospetto che il topo, anziché predato dal gatto, sia morto per indigestione :p. Comunque non ci piove che entrambi i marchi siano anni luce davanti alle famose o famigerate multinazionali.
Inorridisco a leggere quello che scrivono su un gruppo di barboncini su fb , adesso tutti a promuovere la cucina casalinga a casaccio.gia prima lo facevano. Adesso poi smettono anche di dare acana.
Inorridisco a leggere quello che scrivono su un gruppo di barboncini su fb , adesso tutti a promuovere la cucina casalinga a casaccio.gia prima lo facevano. Adesso poi smettono anche di dare acana.
Informazioni elargite ad un pubblico vasto implica la loro recezione da parte di persone che le elaborano differentemente tanto quanto le informazioni abbindolanti del marketing del pet food industriale.
Io ai miei gatti do acana come mi ha detto dare da anni anche l'allevatore di Volland con la quale ho parlato il giorno dopo la trasmissione, ciò non toglie che qualora mi rendessi conto che non vanno bene le sostituirei
C'era da aspettarselo che molti avrebbero capito di dare a cani e gatti quello che mangiamo noi; quella della particolare fisiologia alimentare di cani e gatti (e in particolare dei gatti, in quanto carnivori stretti) è un argomento su cui si è insistito troppo poco (mi sembra ne abbia accennato un nutrizionista nell'intervista che magari è pure stata tagliata), mentre gran parte del programma è stata una tirata in gran parte giustificata, ma anche eccessivamente semplicistica, contro il cibo preconfezionato.
Spero con tutto il cuore che ci sia gente che non abbandoni una dieta medicata, perché già il cibo casalingo, se cucinato senza criterio, è pericoloso per un animale sano, figuriamoci per uno con delle patologie in atto.
Interessante anche questa critica al servizio di report
http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto/
Mah, mi sembra eccessivamente polemica anche la replica, anche se alcune parti le condivido; quel che è certo è che Report ha giustamente destato l'attenzione dei proprietari di cani sulla necessità di informarsi, ma al tempo stesso ha passato un messaggio parziale, quando non apertamente ingannevole. E' ovvio che il giornalista che realizza l'inchiesta non può sapere tutto di tutto, ma la Giannini a me è sembrata particolarmente ignorante in fatto di nutrizione animale e senza nessuna voglia di andare veramente a fondo. In particolare, a mio avviso, sono state particolarmente pericolose le seguenti affermazioni:
1) Cani e gatti peggiorano con una dieta medicata, mentre le loro patologie guariscono spontaneamente con un cibo casalingo. E' troppo semplicistico dire così; senza contare che è molto più facile dosare i vari elementi/ingredienti in un cibo fatto a tavolino da una ditta specializzata nella produzione di mangimi, che non a casa con il bilancino.
2) I gatti si ammalano e muoiono perché nei loro mangimi ci sono i cereali e nei cereali ci sono le micotossine: ci sono le micotossine in quei cereali che sono stati attaccati da certi tipi di funghi e non c'è nessuna garanzia che quei cereali vengano usati solo per il pet food e non per l'alimentazione umana. Potrei tranquillamente comprare una pagnotta piena zeppa di micotossine dal panificio sotto casa.
Bisogna anche dire che una dieta casalinga, soprattutto se mal fatta e se introdotta repentinamente, rischia di creare nell'immediato una marea di intolleranze nella più rosea delle ipotesi: va bene che il gatto che vive oggi nel nostro appartamento è fisiologicamente identico al gatto che 50 anni fa razzolava nelle campagne cacciando i topi, ma anch'io sono fisiologicamente identica ad un antico romano dell'epoca di Giulio Cesare. Eppure, se mi metto a mangiare come lui (in un tentativo di ritornare alla dieta ancestrale dei miei antenati), il minimo che posso aspettarmi nel breve periodo è una serie di crisi gastro-enteriche devastanti, perché il mio organismo, fisiologicamente identico a quello di Caio Giulio, non è più abituato a certi condimenti e pietanze. Figuriamoci se mi metto a mangiare cose che non sono adeguate al mio sistema digestivo, tipo gli avanzi della tavola umana per un gatto.
DonPepeDeVega
14-12-2015, 16:29
una nostra vecchia conoscenza :
http://www.gerlinde.it/post/Report-RAITRE-del-6-dicembre-2015.aspx
( da leggere anche il commento dove viene riportata la risposta di Hill's, molto lunga )
laura&cats
14-12-2015, 16:41
ma anch'io sono fisiologicamente identica ad un antico romano dell'epoca di Giulio Cesare. Eppure, se mi metto a mangiare come lui (in un tentativo di ritornare alla dieta ancestrale dei miei antenati), il minimo che posso aspettarmi nel breve periodo è una serie di crisi gastro-enteriche devastanti, perché il mio organismo, fisiologicamente identico a quello di Caio Giulio, non è più abituato a certi condimenti e pietanze.
Ma anche no, cosa pensi che mangiassero, sassi corteccia e filo spinato? Al massimo il menù ti fa schifo e non vai di corpo due giorni, e fine.
Ma anche no, cosa pensi che mangiassero, sassi corteccia e filo spinato? Al massimo il menù ti fa schifo e non vai di corpo due giorni, e fine.
Prova a mangiare come mangiavano nell'antica Roma o nel medioevo, poi vediamo se non ti viene la dissenteria per diversi giorni (e questo sarebbe già un effetto collaterale blando). Certo non muori, ma non penso neanche che tu lo digerisca senza problemi, a meno che tu faccia parte di quella fortunata manciata di persone che digeriscono tutto in qualunque maniera glielo si proponga.
Sempre dal sito di Gerlinde, copio il link ad un'intervista ad uno dei veterinari intervenuti a Report: http://www.tipresentoicroccantini.com/2015/12/14/intervista-al-dr-enrico-chisari-da-report-alla-medicina-veterinaria/
laura&cats
15-12-2015, 09:49
Prova a mangiare come mangiavano nell'antica Roma o nel medioevo, poi vediamo se non ti viene la dissenteria per diversi giorni (e questo sarebbe già un effetto collaterale blando). Certo non muori, ma non penso neanche che tu lo digerisca senza problemi, a meno che tu faccia parte di quella fortunata manciata di persone che digeriscono tutto in qualunque maniera glielo si proponga.
Sempre dal sito di Gerlinde, copio il link ad un'intervista ad uno dei veterinari intervenuti a Report: http://www.tipresentoicroccantini.com/2015/12/14/intervista-al-dr-enrico-chisari-da-report-alla-medicina-veterinaria/
A me la cacarella per una polentina di farro, o una zuppa di legumi, delle erbette in padella, formaggio o uova non viene di sicuro, poi boh, se succede a voi non so che dirvi. Ma i romani mangiavano più o meno quelle cose per cui noi al tempo loro non avremmo avuto problemi. Loro invece potrebbero avere qualche problema a mangiare come mangiamo a volte noi.
DonPepeDeVega
15-12-2015, 09:55
si vede non hai mai letto il "De re coquinaria" di Marco Gavio Apicio :D
ad esempio :
Maiale in salsa di vino
Prepara e lascia insaporire il maiale. Aggiungi in una pentola olio, garum, vino, acqua, aggiungi un manciata di porri, di coriandolo; colora a metà cottura con vino. Metti in un mortaio pepe, ligustro, cumino, origano, seme di sedano, radice di silfio. Trita e versa il garum, il grasso colato dal maiale stesso, aggiungi il vino e il passito; amalgama con farina, metti il porcello ben preparato in una padella, cospargi il pepe.
laura&cats
15-12-2015, 09:59
Eh.. ed è così una roba? Forse io digerisco troppo bene, non so che dirvi... comunque dubito che TUTTI magnassero porco mane e sera, quello sa tanto di cibo da ricchi nei giorni di festa.
secondo me il problema dell'alimentazione dei nostri avi era più sulla qualità degli alimenti in termini di carica microbica più che di ricette...io digerisco quasi tutto e vivrei di carne cruda ma credo che se mangiassi della carne conservata da un uomo delle caverne...beh probabilmente finirei dritta all'ospedale
loro avevano anticorpi grandi come chihuahua...d'altro canto spesso e volentieri non arrivano a 30 anni
A me la cacarella per una polentina di farro, o una zuppa di legumi, delle erbette in padella, formaggio o uova non viene di sicuro, poi boh, se succede a voi non so che dirvi. Ma i romani mangiavano più o meno quelle cose per cui noi al tempo loro non avremmo avuto problemi. Loro invece potrebbero avere qualche problema a mangiare come mangiamo a volte noi.
Infatti! Come succede per esempio ora ai non europei quando mangiano i nostri formaggi non pastorizzati, è questione di abitudine, anche se il pensiero del garum a me fa un po' impressione. Probabilmente la dieta degli antichi romani ci creerebbe, eventualmente, "danni" a breve termine perchè il nostro organismo dovrebbe abituarsi, mentre, a quanto ho capito, il problema dell'alimentazione industriale animale sarebbero gli eventuali effetti collaterali a lungo termine. Credo.
Probabilmente la dieta degli antichi romani ci creerebbe, eventualmente, "danni" a breve termine perchè il nostro organismo dovrebbe abituarsi, mentre, a quanto ho capito, il problema dell'alimentazione industriale animale sarebbero gli eventuali effetti collaterali a lungo termine. Credo.
Direi di sì, anche per quel che riguarda i gatti, a patto che la dieta casalinga del catus Julii sia bilanciata, altrimenti danni potrebbero derivarne anche nel medio-lungo termine.
Uff, che scelta difficile :cry: (intendo quella tra cibo industriale, BARF, dieta fatta in casa, ecc... per me va benissimo la prima cosa che trovo sugli scaffali del supermercato, ma per le bestiacce passo ore a studiarmi tutte le pappe in vendita su ZP e non solo :p)
Uff, che scelta difficile :cry: (intendo quella tra cibo industriale, BARF, dieta fatta in casa, ecc... per me va benissimo la prima cosa che trovo sugli scaffali del supermercato, ma per le bestiacce passo ore a studiarmi tutte le pappe in vendita su ZP e non solo :p)
Già, ieri mio moroso mi ha guardato in modo strano quando gli ho detto "Aiutami a fare le porzioni di carne da congelare per la gatta!":o
Ma...pour parler...se dovessimo fare un parallelo uomo/gatto, allora dovremmo prendere come riferimento la preistoria :), non i romani, che già cucinavano, quindi già il cibo subiva una trasformazione.
Meglio o peggio, il cibo cotto? Io ad esempio a volte ho letto dei "crudisti" che reputano sano mangiare solo cibo crudo.
Per gli esseri umani sarebbe sano tornare ad un'alimentazione "naturale" come l'uomo preistorico?
Su forum di cani a volte ho letto persone che si domandavano se la BARF fatta dando da mangiare tutti i giorni al cane non fosse "innaturale", visto che in natura un cane farebbe un grosso pasto quando cattura la preda ma magari non ne troverebbe una tutti i giorni.
Io credo che le cose spinte all'eccesso non siano mai buone.
Interrogarsi invece com'è questo cibo, se è di qualità, se ci sono sostanze dannose, allora sì.
DonPepeDeVega
15-12-2015, 14:24
secondo me il problema dell'alimentazione dei nostri avi era più sulla qualità degli alimenti in termini di carica microbica più che di ricette
infatti
tutte quelle spezie nelle ricette avevano uno scopo ben preciso :p
linguadigatto
15-12-2015, 14:30
fnalmente si è parlato di sperimentazione animale.... bisognerebbe organizzare un boicottaggio collettivo di certi marchi
violapensiero
15-12-2015, 14:30
Calmi eh...;)
Ho letto tutto, la controreplica la condivido poco, come la replica d'altronde. Sono passati messaggi sbagliati. Il cibo industriale è nato per alleggerire il lavoro della nutrizione animale, è sicuramente vero come dice il veterinario del link di Gerlinde, che noi non mangeremmo mai scatolette a vita, e allora perchè darle ai mici?
Per comodità.
In fondo dare carne cruda e variamente integrata, costa uguale, però occorre più tempo. E anche spazio in frigo, aggiungo.
Però i miei mici quando mangiano la carne o il pesce sono felici..e mangerebbero tutto quello che sta anche nel MIO piatto...
.....
In fondo dare carne cruda e variamente integrata, costa uguale, però occorre più tempo. E anche spazio in frigo, aggiungo.
Costa uguale e soprattutto è carne! Nel freezer assieme alle porzioni di carne per loro oggi ho messo anche il cibo nostro, intanto è tutto cibo per uso umano ;)
ma i miei sono gli unici mici che disdegnano completamente il cibo naturale? e con naturale intendo carne o pesce come noi lo acquistiamo sia cotto che crudo...nemmeno se lo filano, nemmeno se lo fiutano...e' solo una curiosita' la mia....
ma i miei sono gli unici mici che disdegnano completamente il cibo naturale? e con naturale intendo carne o pesce come noi lo acquistiamo sia cotto che crudo...nemmeno se lo filano, nemmeno se lo fiutano...e' solo una curiosita' la mia....
No neppure ai miei piace! Mangiano solo cibo per gatti (tranne Mew che mangerebbe il pane e Mimi il plumcake.... e Milou che nella vecchia famiglia mangiava di tutto ogni tanto tenta di rubare dal tavolo...)
Starmaia
15-12-2015, 14:55
ma i miei sono gli unici mici che disdegnano completamente il cibo naturale?
Mmm, no. Merlino non ama la roba cruda, né di carne né di pesce. Pinni non ama il cibo umano e a lui garba poco anche l'umido in generale. Così come Dexter.
Quella che mangerebbe di tutto è Lamù.
A tutti piace il tonno in scatola, però.
Starmaia
15-12-2015, 14:57
noi non mangeremmo mai scatolette a vita, e allora perchè darle ai mici?
Per comodità.
Stesso motivo per cui compero legumi in scatola :D
Però i miei mici quando mangiano la carne o il pesce sono felici..e mangerebbero tutto quello che sta anche nel MIO piatto...
Anche la mia, anche se fa la festa a qualunque pappa. Però la carne, soprattutto cruda, le piace particolarmente
Damoncat
15-12-2015, 15:00
ma i miei sono gli unici mici che disdegnano completamente il cibo naturale? e con naturale intendo carne o pesce come noi lo acquistiamo sia cotto che crudo...nemmeno se lo filano, nemmeno se lo fiutano...e' solo una curiosita' la mia....
Ecco...stavo pensando la stessa cosa...credo che per far assaggiare a Damon cibo naturale, crudo o cotto che sia, dovrei proprio affamarlo:confused:
Forse perché neanche i suoi genitori o nonni ne hanno mai mangiato? Chissà se la cosa influisce....
Essendo un gatto di allevamento, quando l'ho preso non mi hanno parlato di cibo fresco ...
violapensiero
15-12-2015, 15:21
OT: oggi dieta fredda a causa denti, Chicca mi ha rubato dal piatto una fetta di mozzarella appena tagliata, sotto gli occhi allibiti di mia madre, il tempo di alzarmi a prendere una cosa, e il piatto era stato rapinato....D
violapensiero
15-12-2015, 15:23
Dei miei l'unica che non mangia è Amy, però domenica scorsa abbiamo fatto le spigole al forno nel microonde, e non credevo ai miei occhi, la delicatissima Amy è comparsa dal nulla, è saltata sul tavolo ed ha cominciato ad annusare, alla fine mia madre impietosita le ha messo un trancio di pesce nel piatto vuoto della pasta...e lo ha mangiato il pesce, caspita...
laura&cats
15-12-2015, 15:42
infatti
tutte quelle spezie nelle ricette avevano uno scopo ben preciso :p
No, è il contrario. Le spezie servivano a prevenire la putrefazione durante la frollatura. Tutta la carne anche al giorno d'oggi deve frollare prima di poter essere consumata, ma noi abbiamo i frigo quindi possiamo farla ammorbidire senza che i batteri la facciano andare a male. Allora invece usavano le spezie al posto del freddo, oltre che per uccidere i parassiti. Credimi, non esiste sapore di spezia che copra il sapore della putrefazione.
Riguardo alla fisiologia che cambia nel tempo, le anali su oetzi, la mummia dell'età del bronzo hanno rivelato che allora come adesso gli uomini da una certa età in poi avevano colesterolo alto, artrite, reumatismi e così via, oltre a un casino di parassiti. Insomma, non e cambiato nulla per noi e non è cambiato per i gatti, è tutta questione di abitudine e basta, al massimo è aumentata un po' l'igiene.
violapensiero
15-12-2015, 15:54
Verissimo, l'unica cosa che è cambiata è l'igiene, insieme ad un'alimentazione migliore.
Però gli animali randagi non hanno cambiato nulla...almeno se cacciano per il loro sostentamento, ribadisco che i carboidrati non sono necessari che in piccolissime dosi, e infatti alle mie micie quando lo vogliono, do un micro pezzettino di pane fatto in casa col lievito madre...
I miei mangiano anche i nostri cibi cotti (la carne cruda dopo 1 o 2 bocconi gli viene a noia), ma finora il meglio che siamo riusciti a fare in famiglia è un pasto complementare facendo cuocere un filetto di nasello (o una fettina di fesa di tacchino tagliata a sfilaccetti grossolani o ancora un trancio di salmone), dopo averlo privato delle lische, insieme a qualche verdurina e a una manciatina di riso stracotto e infine aggiungendo un filo d'olio d'oliva (quello di semi non lo usiamo).
La prima volta lo mangiano, anche con un certo entusiasmo, ma se lo metto in frigo o peggio ancora se lo surgelo, dalla seconda volta in poi reclamano a gran voce le loro scatolette.
Per non dover starmi a sbattere ogni volta che mangiano e per dare comunque una razione completa, sto cercando di selezionare una rosa di produttori che mi diano affidabilità su Zooplus e gli faccio mangiare quello.
Poi è vero che nessuno considera ideale una dieta a base di scatolette, ma è anche vero che i tempi oggigiorno ci costringono sempre più a scegliere cibi pronti e semi-pronti.
laura&cats
15-12-2015, 16:06
Ecco...stavo pensando la stessa cosa...credo che per far assaggiare a Damon cibo naturale, crudo o cotto che sia, dovrei proprio affamarlo:confused:
Forse perché neanche i suoi genitori o nonni ne hanno mai mangiato? Chissà se la cosa influisce....
Essendo un gatto di allevamento, quando l'ho preso non mi hanno parlato di cibo fresco ...
I miei devon vengono da generazioni di gatti venuti su a crocchi, ma mangiano anche carne cruda. Non credo che quel che mangiano i genitori sia quindi determinante.
I miei devon vengono da generazioni di gatti venuti su a crocchi, ma mangiano anche carne cruda. Non credo che quel che mangiano i genitori sia quindi determinante.
Concordo pienamente, Volland è un abissino con genitori nonni e avi nati in casa e suppongo nutriti bene ed anche con crocche, mangia le quaglie, gli altri due nati randagi invece non le amano granchè anche se c'è da considerare cosa portava loro da mangiare mamma gatta
Stesso motivo per cui compero legumi in scatola :D
Idem :).
I miei non sono interessati al cibo fresco, o meglio lo sono a cose che non sono esattamente "sane", tipo Lizzie se la lasci fare leccherebbe il sughetto dell'arrosto rimasto nella pentola.
Poi il latte, ma non glielo dò per paura della diarrea e lo yogurt.
Il tonno in scatola, quello sì.
Mi chiedevo ma per loro il sapore della scatoletta sarà migliore di quello della carne cruda? Noi umani cuociamo il cibo anche perché cotto ha un sapore migliore.
ElenaRolfi
15-12-2015, 22:53
No, è il contrario. Le spezie servivano a prevenire la putrefazione durante la frollatura. Tutta la carne anche al giorno d'oggi deve frollare prima di poter essere consumata, ma noi abbiamo i frigo quindi possiamo farla ammorbidire senza che i batteri la facciano andare a male. Allora invece usavano le spezie al posto del freddo, oltre che per uccidere i parassiti. Credimi, non esiste sapore di spezia che copra il sapore della putrefazione.
Riguardo alla fisiologia che cambia nel tempo, le anali su oetzi, la mummia dell'età del bronzo hanno rivelato che allora come adesso gli uomini da una certa età in poi avevano colesterolo alto, artrite, reumatismi e così via, oltre a un casino di parassiti. Insomma, non e cambiato nulla per noi e non è cambiato per i gatti, è tutta questione di abitudine e basta, al massimo è aumentata un po' l'igiene.
molto interessante il tuo intervento! io pensavo che le spezie servissero per abbassare la carica batterica all'interno dello stomaco!!!!!!! come fai a sapere queste cose? :D :eek:
Tutt'ora in alcuni paesi, in India per esempio, Thailandia, Messico, le spezie vengono usate per ridurre la carica batterica dei cibi. Nei paesi con climi freddi l'uso delle spezie cala drasticamente
Damoncat
16-12-2015, 07:55
I miei devon vengono da generazioni di gatti venuti su a crocchi, ma mangiano anche carne cruda. Non credo che quel che mangiano i genitori sia quindi determinante.
Niente allora...era un'idea che mi ero fatta
Allora forse contribuisce la sua cardiopatia al suo essere così difficile nei confronti del cibo...mah:confused:
Starmaia
16-12-2015, 08:34
forse contribuisce la sua cardiopatia al suo essere così difficile nei confronti del cibo
O forse è semplicemente un rompipalle, come molti gatti? ;)
Damoncat
16-12-2015, 08:41
O forse è semplicemente un rompipalle, come molti gatti? ;)
Questo sicuro...anche un filo...ma solo un filo...viziatino...;)
Niente allora...era un'idea che mi ero fatta
Allora forse contribuisce la sua cardiopatia al suo essere così difficile nei confronti del cibo...mah:confused:
No, nascono così :). Mia è così da sempre.
Poi, Tigre quando l'ho preso era abituato a spartirsi la pappa con i fratellini ed era di bocca buona, nel giro di poco è diventato "nasino" anche lui.
laura&cats
16-12-2015, 18:21
molto interessante il tuo intervento! io pensavo che le spezie servissero per abbassare la carica batterica all'interno dello stomaco!!!!!!! come fai a sapere queste cose? :D :eek:
Son stata a vedere oetzi dal vivo... fa un pochino schifo, sappiatelo.
violapensiero
16-12-2015, 22:42
Tutt'ora in alcuni paesi, in India per esempio, Thailandia, Messico, le spezie vengono usate per ridurre la carica batterica dei cibi. Nei paesi con climi freddi l'uso delle spezie cala drasticamente
Anche perchè non ce ne sono. Le spezie sono prodotte da piante cresciute al caldo. Al freddo conserva bene solo una cosa oltre al ghiaccio, il sale, e infatti il baccalà e lo stoccafisso sono nordici, non tropicali...
violapensiero
16-12-2015, 22:43
Son stata a vedere oetzi dal vivo... fa un pochino schifo, sappiatelo.
Confermo, ma l'ho visto in documentario. E dicono pure che non porti proprio bene, ma questo è un altro discorso...;)
laura&cats
17-12-2015, 04:48
Sulla sfiga non saprei, ma di certo guardarlo non ti stimola l'appetito!:D
Su tgcom c'è un intervista molto interessante di Alessio Giordana che parla del servizio "giornalistico" di Report e del messaggio sbagliato che ha fatto passare al pubblico
Amelie57
17-12-2015, 07:58
Eccola http://www.tgcom24.mediaset.it/animali/cibo-per-animali-il-veterinario-ha-quadruplicato-l-aspettativa-di-vita-_2149519-201502a.shtml
(Però dai commenti che seguono si evince che la madre degli ignoranti è sempre incinta).
Grazie! Dal cell non riuscivo a mettere il link
Anche perchè non ce ne sono. Le spezie sono prodotte da piante cresciute al caldo. Al freddo conserva bene solo una cosa oltre al ghiaccio, il sale, e infatti il baccalà e lo stoccafisso sono nordici, non tropicali...
In realtà, che io sappia, i paesi nordici hanno spezie regolarmente commerciate da qualche centinaio di anni (es. la compagnia inglese delle indie) il fatto è che l'uso che se ne fa è completamente diverso, insaporire. Nel nord Europa si bevono vini caldi speziati, alcune birre lo sono come anche il pane, la cannella la usano anche molto spesso nei cibi salati
Come dicevi nei paesi freddi è la temperatura stessa a conservare oltre all'uso del sale per disidratare, le diverse fasce di temperatura hanno diverse risorse :)
Son stata a vedere oetzi dal vivo... fa un pochino schifo, sappiatelo.
Cos'è?
Su tgcom c'è un intervista molto interessante di Alessio Giordana che parla del servizio "giornalistico" di Report e del messaggio sbagliato che ha fatto passare al pubblico
Il messaggio di Report è giusto... Può essere interpretato più o meno superficialmente e c'è gente che magari inizia a dare solo avanzi a caso, ma non si può incolpare Report di questo. Ricordo bene che hanno mostrato delle persone con il loro cane a colloquio con un nutrizionista per stabilire la giusta dieta da seguire. Come non si può sminuire, come fa il veterinario nell'intervista su tgcom, il fatto che abbia contribuito a rendere noto ai più che alcune delle marche più costose e sinonimo di qualità non sono affatto di qualità. Mi fa un po' ridere il fatto che dica che i veterinari servono a indicare i prodotti migliori quando in pratica, purtroppo, la maggior parte dei veterinari non sa nulla di alimentazione e consiglia RC e Hill's a tutti. Adesso magari quando qualcuno si sentirà consigliare questi prodotti dal loro veterinario non li acquisterà sulla base della cieca fiducia, ma si informerà meglio su alternative migliori.
Trovo poi di pessimo gusto il paragonare le sperimentazioni sugli animali al cuoco che fa assaggiare alla moglie i piatti che prepara, a meno che non ci siano cuochi che buttano additivi chimici vari nella pasta per vedere se la moglie li tollera o ha reazioni strane. Certo, Report poteva approfondire, poteva insistere su alcuni punti, poteva fare di più etc, ma quello che è stato fatto non è poco ed è sicuramente meglio che lasciare nel buio totale le persone.
mi dispiace ma non sono d'accordo, il taglio del servizio era superficiale, lo scopo dovrebbe essere informare le persone, và bene dire che ci sono prodotti scadenti delle multinazionali ma allora devi anche dire che ci sono ottime alternative industriali, altrimenti per me non è giornalismo...oltre che tagliare le interviste delle persone per stravolgerne l'opinione..me lo aspettavo più dal tg4 che da loro
Starmaia
17-12-2015, 11:18
Cos'è?
https://it.wikipedia.org/wiki/Mummia_del_Similaun
un uomo preistorico trovato mummificato in Alto Adige.
Amelie57
17-12-2015, 11:49
mi dispiace ma non sono d'accordo, il taglio del servizio era superficiale, lo scopo dovrebbe essere informare le persone, và bene dire che ci sono prodotti scadenti delle multinazionali ma allora devi anche dire che ci sono ottime alternative industriali, altrimenti per me non è giornalismo...oltre che tagliare le interviste delle persone per stravolgerne l'opinione..me lo aspettavo più dal tg4 che da loro
Quoto in tutto e per tutto.
Io penso che ci siano state generalizzazioni e affermazioni altamente discutibili, tanto da parte di Report (in pratica non ha citato una, che fosse una, azienda che si salvi, mettendo nel calderone anche aziende come Farmina che fanno degli ottimi prodotti: che poi personalmente io ci trovi da ridire, perché secondo me mettono troppa frutta e verdura nelle loro crocchette, non toglie che sia comunque un prodotto di fascia molto alta che utilizza almeno il 60-70% di carne nelle loro ricette. Idem, per limitarci alle marche nostrane, la linea Wildfield di Exclusion: perché non hanno detto che, di contro ad alcune aziende che imbottiscono le loro crocchette di cereali, ce ne sono altre che fanno prodotti grain free di qualità elevata?), quanto da parte del Dott. Giordana perché, se è vero che molti proprietari non conoscono proprio le basi della nutrizione felina e canina, altrettanto si può dire di una nutrita fetta di veterinari e titolari di negozi per animali. Poi, io conosco almeno una ventina di prodotti di fascia scadente in cui il tipo di carne che dà il nome alla referenza è al 4%, mentre, tralasciando i complementari, posso contare sulle dita di una mano i completi che utilizzano almeno il 70% di carne e tra questi, che io sappia, c'è una sola marca italiana (Prolife). E' vero purtroppo che moltissime aziende effettuano test su animali: d'altra parte, se io, Hill's, dico che il mio cibo K/D è efficace nel rallentamento dei danni provocati da insufficienza renale, dovrò pure comprovarlo con una serie di studi su animali malati e purtroppo gran parte di questi animali sono soggetti a cui la patologia è stata indotta (idem per Royal, Purina, Farmina, Eukanuba, ecc... L'unica azienda cruelty free che fa cibo medicato è la Trovet, ma credo che si basi sui risultati di studi commissionati da altre ditte, quind sarà anche meno crudele, ma a mio avviso è più ipocrita).
E una grandissima standing ovation alle parole finali del Dott. Giordana in risposta alla domanda se è vero che si spende troppo per gli animali: Chi quantifica il troppo? Credo che ognuno i propri soldi li possa spendere come cavolo gli pare. E sono convinto che noi veterinari dobbiamo insegnare a leggere il cartellino dei prodotti, quindi scegliere il buono dallo scadente. Fare chiarezza e non di tutta un'erba un fascio. Far capire che nutrire gli animali è una cosa seria che non può essere lasciata alla cucina della "sciura Maria".
E quoto anch'io quanto detto da Lyla: non è che Report abbia detto solo falsità, ma il taglio del servizio era troppo unilaterale per essere veramente giornalismo d'informazione come pretende.
Non esiste trasmissione radiofonica o televisiva, che abbia un taglio da inchiesta piuttosto che da approfondimento e parli di arte, di finanza, di cucina ecc che nel tempo che gli è concesso dal palinsesto riesca a soddisfare tutti gli utenti colti o interessati all'argomento.
potevano evitarsi il pezzo sui cimiteri per animali e parlare di altre marche di cibo industriale..inutile ergersi a paladini dell'informazione e dell'inchiesta e poi stravolgere le parole di chi intervisti o presentare solo il tuo punto di vista perchè si deve sempre sostenere che le multinazionali fanno tutte schifo e stop
fastfreddy
17-12-2015, 12:35
Osservo sempre più stupito come molte persone, non solo quì, abbiano da recriminare sul lavoro di Report.
E' già un mezzo miracolo che qualcuno in questo paese faccia ancora inchiesta e denunci ...ma quello che importa è criticare a prescindere.
Secondo me questo atteggiamento deriva dal fatto che siete troppo abituati al buonismo dell'informazione di questo paese (e dico buonismo per non insultare nessuno) e quindi non avete la più pallida idea di quello che significhi fare questo tipo di giornalismo...
Boh , bastava che spiegassero un po i criteri x scegliere una crocchetta , invece di sputargli solo addosso
E bastava che menzionavano anche il cibo umido , come valida alternativa
Io ho un negozio e quando evidenzio le alternative , spiego anche le motivazioni , perché si fa e a cosa serve .. Perché si è perché no' ?
Io non recrimino il lavoro di Report, è un ottima trasmissione e sono contenta che ci sia ma questo non vuol dire che ritengo valido al 100% il suo operato...e questo servizio per me non era all'altezza del loro lavoro, anzi per me è stato un grande autogol
e se vogliamo parlare di "criticare a prescindere" mi sembra che proprio loro lo abbiano fatto per primi criticando l'alimentazione industriale in toto
per il resto credo di essere perfettamente di grado di discernere cosa sia buon giornalismo e cosa non lo sia, grazie
fastfreddy
17-12-2015, 12:52
per il resto credo di essere perfettamente di grado di discernere cosa sia buon giornalismo e cosa non lo sia, grazie
ma secondo te ha senso ritenere che una trasmissione d'inchiesta si metta a elargire consigli su questo o quel cibo? ...il giornalismo d'inchiesta indaga, scopre e denuncia, a volte anche non riuscendo a "impacchettare" un servizio al 100% perché non tutti i dettagli sono stati svelati o perché comunque nulla tolgono al valore della denuncia
faccio presente, per chi avesse dubbi sulla qualità del lavoro di Report, che tutte le cause intraprese dalle aziende negli anni sono state vinte dalla RAI, cosa che avvalora quanto fatto dalla Gabanelli e dai suoi collaboratori
il resto è discussione da salotto
e secondo te è giusto che una trasmissione mi intervisti e poi faccia copia e incolla di quello che dico cambiando completamente il senso di quello che ho riportato????
Report è un ottima trasmissione (non mi sembra di avere mai scritto il contrario) e continuerò a guardarla usando il mio senso critico senza prendere per oro colato tutto quello che dicono come faccio con tutto quello che guardo o leggo.
Che diano consigli, no, ma che si mettano a sparare a zero contro TUTTE le marche indistintamente e pretendano di chiamare la cosa giornalismo o informazione, non ci sto. L'industria del pet food, come ogni altra, annovera aziende che se ne infischiano di etica e qualità, pur di far soldi, e aziende che lavorano onestamente. Ora, fare una classifica di marche buone e marche cattive non compete certo a Report, ma dare un'informazione di base su quali sono i criteri che permettono di distinguere un buon cibo da uno che fa schifo sarebbe stato doveroso e certamente molto più utile che non suggerire di mettersi a cucinare il pasto in casa (perché c'è da aspettarsi che almeno metà delle persone lo farà senza un briciolo di competenza e temo neppure di buon senso). Mi va bene che la Giannini prenda in mano una scatoletta e legga che c'è il 4% di vitello (che, poi, non vuol dire il 4% di carne, ma pazienza...), ma perché non ha preso in mano anche una che ne aveva il 50% o 70%, tanto per far capire che non tutti i prodotti sono uguali. Idem gli scarti di macellazione: fegato, polmoni, cuore, stomaco, visceri ecc... non sono certo parti dell'animale consumate da noi umani (a meno che vogliamo cucinare qualche ricetta tradizionale, tipo la finazniera o il fritto misto qui in Piemonte), ma sono utili al gatto ed è un bene che ci siano nelle scatolette che gli diamo; ma questo mica è stato detto.
E' stato accennato all'esistenza di prodotti grain free? Francamente non me lo ricordo, mentre mi ricordo la tirata di mezz'ora contro le micotossine; un giornalista che voglia dare un'informazione completa (e questo mi sembra il mestiere del giornalista, non fare inchiesta a qualunque costo) avrebbe potuto menzionare che ultimamente alcune aziende (senza specificare quali) si stanno orientando verso la produzione di mangimi senza cereali, ma è giusto che i padroni di cani e gatti sappiano che ci sono.
Soprassediamo, infine, sugli spezzoni totalmente fuori luogo sul cimitero per animali e sul trattamento all'ozonoterapia: che c'entrano con il pet food? A che pro sono state inserite nella trasmissione?
Mi fa piacere che Report vinca gran parte delle cause che gli sono intentate e per certi versi continuo ad apprezzare il format (anche se la parzialità della penultima puntata mi induce a chiedermi se lo stesso taglio semplicistico non sia stato adottato anche nelle inchieste precedenti), ma quanto ho scritto sopra non mi sembrano chiacchere da salotto.
ElenaRolfi
17-12-2015, 13:37
Sono d'accordo con chi ha criticato l'intervento di fastfreddy. Non mi pare che qui siano state fatte critiche a vuoto "tanto per fare sempre i lamentoni"....tu fastfreddy invece ce l'hai l'idea di cosa significhi fare questo tipo di giornalismo? Forse sei del ramo, non so!
Io penso che o si danno le informazioni chiare e complete o se devi fare un servizio fatto a quel modo allora piuttosto parla di mafia, droga tra i giovani e crocifissi nelle scuole, che forse viene anche meglio...
Il fatto che il giornalismo in Italia faccia schifo non significa allora che tutto quello che ci propinano ci debba andar bene senza fiatare. Come dire, accontentatevi di quello che c'è..ma scherziamo? Ci vorrebbe invece un giornalismo migliore, meno scandalistico e piú vicino ai fatti nudi e crudi. E sinceramente definire discussione da salotto quello che si è detto in questo thread mi sembra davvero poco carino.
fastfreddy
17-12-2015, 15:33
Ripeto, se voi pensate che fare giornalismo d'inchiesta sia la stessa cosa di fare informazione, siete sulla strada sbagliata ...sono due mestieri alquanto differenti. Io reputo infinitamente più importante avere un servizio di denuncia come questo, magari con qualche imprecisione, anche grossolana, piuttosto che il nulla... (e i tagli sono finalizzati a questo ...a dimostrare qualcosa ...stai a vedere che adesso non si può nemmeno fare un montaggio ad hoc).
I trattamenti di bellezza ai gatti, o le persone che piangono nei cimiteri, servivano a far capire quanto la gente possa essere legata ai propri animali e se c'é stato un velo d'ironia serviva implicitamente a dire che "spendete una marea di soldi in ******* e poi avvelenate i vs amati animali" ...al limite (cosa che peraltro condivido).
Se la gente poi è scema e si mette a improvvisare una dieta casalinga, con guai peggiori rispetto al cibo industriale, volete dirmi che è colpa di Report? LOL ...esiste il libero arbitrio.
Siete troppo abituati al giornalismo patinato (senza offesa).
violapensiero
17-12-2015, 15:44
Osservo sempre più stupito come molte persone, non solo quì, abbiano da recriminare sul lavoro di Report.
E' già un mezzo miracolo che qualcuno in questo paese faccia ancora inchiesta e denunci ...ma quello che importa è criticare a prescindere.
Secondo me questo atteggiamento deriva dal fatto che siete troppo abituati al buonismo dell'informazione di questo paese (e dico buonismo per non insultare nessuno) e quindi non avete la più pallida idea di quello che significhi fare questo tipo di giornalismo...
Guarda che qui parliamo da anni e anni di alimentazione felina, non siamo gli ultimi arrivati. Io sto per compiere 10 anni di onorato servizio da utente...e ho imparato tantissime cose, e ne so più dei miei veterinari in merito di alimentazione.
Report l'ho guardata perchè la reputavo una buona fonte, ora sinceramente, l'operato superficiale di questo servizio, getta un'ombra su tutti gli altri, perchè se questo è il modus operandi, per una questione relativamente semplice come questa, non so come facciano con le questioni più complicate, vincere le cause avendo torto in questo paese non è difficile, basta avere le conoscenze giuste. Legge non è giustizia. Mai.
Non mi è piaciuto l'equiparare tutti i produttori, citare solo due colossi e non il resto, ok, mi fai l'esempio di una scatoletta pessima, dammi anche l'esempio di una ottima, ce ne sono a bizzeffe...citano sempre la Germania, e diamine una scatoletta Grau che ci voleva a procurarsela? I croccantini brutti, e va bene, parlare dei grain free no? Non esistono?
E perché il tono di sufficienza per i soldi spesi verso gli animali? Come si permettono di fare dell'ironia sui MIEI animali? I soldi li spendo anche per la loro trasmissione e le loro paghe, e sinceramente ora credo che NON siano ben spesi, se questi sono i risultati.
Ci occupiamo di questa schifezza di argomento, che non è serio, perché tanta gente che ha soldi da buttare, spende milioni di euro per cose inutili come gli animali da compagnia, questo hanno detto tra le righe e non, ma solo per questo meriterebbero una diffida...
E hanno anche ironizzato sui cimiteri per animali...empatia zero. Non li guarderò più.
Altro che salotto.
Disinformazione e sarcasmo. Con i soldi pubblici.
Starmaia
17-12-2015, 15:50
vincere le cause avendo torto in questo paese non è difficile, basta avere le conoscenze giuste.
Ci si può anche limitare a dire mezze verità. Omettere non è mentire e sei comunque dalla parte della ragione.
io continuo a dire che hanno pompato la cosa, guarda caso in un periodo in cui sono calati drasticamente i consumi di carne visto che ci hanno terrorizzati con l'idea che causa il cancro. E cosi' la gente non la mangia. E cosi' meglio che la da' al gatto. E anche royal e hill's....sicuramente non il non plus ultra nelle composizioni e sicuramente da boicottare per il fatto della sperimentazione su animali dei cibi. OK...pero' ci sono quante migliaia di animali nutriti con queste marche da una vita e se fosse tutto veleno avremmo avuto un'ecatombe e invece guarda caso quando si parla di medicati credo non ci sia molto che regge il confronto di Royal Canin. E poi teniamo anche presente il fatto che non tutta l'utenza televisiva ha una buona cultura, ci sono anche persone che non si pongono domande in piu' e che recepiscono il messaggio terra a terra e cioe'....buttare tutto il cibo industriale, soprattutto le crocchette. E allora si mettono a cucinare e visto che non sono nutrizionisti faranno piu' male che bene ai loro pelosi...temo molti piu' danni che non mangiare Royal o hill's
fastfreddy
17-12-2015, 16:15
Guarda che qui parliamo da anni e anni di alimentazione felina, non siamo gli ultimi arrivati. Io sto per compiere 10 anni di onorato servizio da utente...e ho imparato tantissime cose, e ne so più dei miei veterinari in merito di alimentazione.
Lo so ma non c'entra nulla. Io non sto mettendo in discussione la Vs competenza in materia; sto discutendo l'atteggiamento mentale verso il giornalismo d'inchiesta al quale non siamo abituati.
vincere le cause avendo torto in questo paese non è difficile, basta avere le conoscenze giuste
torto in che senso? ...hanno raccontato cose false? ...non mi sembra
Non mi è piaciuto l'equiparare tutti i produttori, citare solo due colossi e non il resto, ok, mi fai l'esempio di una scatoletta pessima, dammi anche l'esempio di una ottima, ce ne sono a bizzeffe...citano sempre la Germania, e diamine una scatoletta Grau che ci voleva a procurarsela? I croccantini brutti, e va bene, parlare dei grain free no? Non esistono?
Non hanno equiparato un bel niente. Hanno citato i marchi sui quali hanno (o sono riusciti) a indagare, dimostrando che mettono schifezze nelle scatolette ...hanno detto, questo sì, che nessuno gli ha aperto le porte (Almo ha replicato, gli altri non mi risulta).
Ci occupiamo di questa schifezza di argomento, che non è serio, perché tanta gente che ha soldi da buttare, spende milioni di euro per cose inutili come gli animali da compagnia, questo hanno detto tra le righe e non, ma solo per questo meriterebbero una diffida...
E hanno anche ironizzato sui cimiteri per animali...empatia zero. Non li guarderò più.
Altro che salotto.
Disinformazione e sarcasmo. Con i soldi pubblici.
no, non hanno detto questo ...sei tu che la stai facendo più grossa di quel che è
fastfreddy
17-12-2015, 16:18
E poi teniamo anche presente il fatto che non tutta l'utenza televisiva ha una buona cultura, ci sono anche persone che non si pongono domande in piu' e che recepiscono il messaggio terra a terra e cioe'....buttare tutto il cibo industriale, soprattutto le crocchette. E allora si mettono a cucinare e visto che non sono nutrizionisti faranno piu' male che bene ai loro pelosi...temo molti piu' danni che non mangiare Royal o hill's
un popolo di lobotomizzati che non sa ragionare? ...può essere, ma non è colpa di Report
è un pò come per la Legge che non ammette ignoranza, ecco
(e i tagli sono finalizzati a questo ...a dimostrare qualcosa ...stai a vedere che adesso non si può nemmeno fare un montaggio ad hoc).
Siete troppo abituati al giornalismo patinato (senza offesa).
fare dei montaggi e mantenere il senso della cosa ok, fare un intervista e cambiare il senso delle parole dell'intervistato..per me è da DENUNCIA, e basta vedere i commenti post-trasmissione del veterinario intervistato
senza offesa..la portesti per cortesia piantare di pontificare sul nostro atteggiamento mentale o sulle abitudini e/o conoscenze in ambito giornalistico degli altri utenti...o chi non venera Report non merita di avere un opinione?
fastfreddy
17-12-2015, 16:49
fare dei montaggi e mantenere il senso della cosa ok, fare un intervista e cambiare il senso delle parole dell'intervistato..per me è da DENUNCIA, e basta vedere i commenti post-trasmissione del veterinario intervistato
il quale a sua volta forse non tollera molto questo genere di giornalismo ...comunque che li denunci se crede di essere stato in qualche modo leso ...perché le opinioni ci stanno ma in tribunale non contano una sega
senza offesa..la portesti per cortesia piantare di pontificare sul nostro atteggiamento mentale o sulle abitudini e/o conoscenze in ambito giornalistico degli altri utenti...o chi non venera Report non merita di avere un opinione?
ognuno è libero di pensare ciò che vuole ...osservo che moltissima gente, che conosco anche di persona, digerisce male il giornalismo d'inchiesta ...e se lo fai notare si incazza ...questo è molto curioso e secondo me indice dello stato dell'informazione nel ns paese (che infatti non brilla per qualità e libertà)
invece di concentrarvi sul punto (lo schifo che vendono ai ns gatti) state a discutere del lavoro di Report (senza il quale peraltro una buona parte degli italiani oggi non saprebbe nulla ...Report arriva a milioni di persone, l'ottimo lavoro di un forum come questo forse a qualche migliaio)
alepuffola
17-12-2015, 17:14
In realtà Rita, a spezzare una lancia per Report, qualche cosa l'hanno detta, e ben chiara, da cui si uno può trarre conclusioni nella scelta di cosa comprare:
- i cereali coi gatti non c'entrano nulla, e andrebbero eliminati completamente dalla dieta, perchè dietro le allergie ci sono quasi sempre loro. Anzi nei croccantini dei cani, nei quali, con la scusa che il cane non è carnivoro stretto, in alcuni casi arrivano a oltre il 70% e sono responsabili, da soli, dell'insorgenza di tumori in pochi anni. In qualche caso ci sono croccantini per cani in cui di proteine animali non v'è proprio traccia e viene perfino dichiarato in etichetta. Per legge a quanto pare si può alimentare il cane come una gallina, tanto non fa nulla.
- che dare avanzi spesso è di sicuro meglio che dare crocchette, ma che avanzi NON significa dare pasta o ragù, o zuppe di fagioli, lo dicono chiaramente due dei tre vet nutrizionisti. Ma avanzi di carne, possibilmente cruda. (il nutrizionista Bietto faceva riferimento ai girelli di pollo, per cominciare ).
Cosa molto molto grave, non hanno chiarito ( avrebbero dovuto gridarlo ) che esistono cibi industriali che non ne contengono, e aziende serie (poche) che non diventano multinazionali in pochi anni per i giochetti di prestigio che fanno col marketing e le materie prime.
Di questo ne hanno colpa piena. Come nel fare sarcasmo neanche tanto velato sull'utilità di una tomba per il proprio animale.
Però almeno in una cosa sono riusciti, devo dargliene atto. Scatenare il dubbio.
Magari ci sarà stata qualche persona che di punto in bianco abbia buttato le crocche in pattumiera, ma credo ( almeno è la mia speranza ) che la stragrande maggioranza abbia un pò approfondito, anche chidendo al proprio vet, quanto c'era di vero.
violapensiero
17-12-2015, 19:28
Lo so ma non c'entra nulla. Io non sto mettendo in discussione la Vs competenza in materia; sto discutendo l'atteggiamento mentale verso il giornalismo d'inchiesta al quale non siamo abituati.
torto in che senso? ...hanno raccontato cose false? ...non mi sembra
Non hanno equiparato un bel niente. Hanno citato i marchi sui quali hanno (o sono riusciti) a indagare, dimostrando che mettono schifezze nelle scatolette ...hanno detto, questo sì, che nessuno gli ha aperto le porte (Almo ha replicato, gli altri non mi risulta).
no, non hanno detto questo ...sei tu che la stai facendo più grossa di quel che è
L'atteggiamento mentale? Il vero giornalismo d'inchiesta è quello americano, dove fanno recensioni di due prodotti e li confrontano, qui il confronto dov'era?
Capuozzo fa ottimi reportage, come anche tg2 dossier, ma li mettono a tarda ora, guarda caso...
Hanno raccontato una parte della realtà, facendola passare per l'unica verità possibile, che non è.
In Italia sono in vendita marche estere, diverse da quelle citate, non sono state prese in considerazione per nulla, eppure loro citano sempre come esempio paesi europei, specie per il settore delle opere pubbliche e dell'energia. Cosa ci voleva ad entrare in un pet shop tedesco e far vedere le differenze? Questa è omissione bella e buona.
Esiste anche la comunicazione non verbale e intralessicale. Molti utenti hanno la mia stessa opinione, e comunque, so riconoscere molto bene il metadiscorso.
Mi dispiace. Questa volta hanno toppato. Al pubblico è passato il discorso che tutto il mangime industriale è schifezza. Che è meglio alimentare in casa, peccato che pochissimi veterinari sappiano qualcosa di alimentazione animale bilanciata.
Spero che ora le associazioni di categoria facciano qualcosa per ovviare a questo bruttissimo stato dell'arte, in medicina veterinaria, lo spero vivamente...
Però almeno in una cosa sono riusciti, devo dargliene atto. Scatenare il dubbio.
Magari ci sarà stata qualche persona che di punto in bianco abbia buttato le crocche in pattumiera, ma credo ( almeno è la mia speranza ) che la stragrande maggioranza abbia un pò approfondito, anche chidendo al proprio vet, quanto c'era di vero.
Questo lo spero anch'io.
Quasi tutti adesso hanno internet, si googla per tutto, ho visto anche diverse discussioni su Facebook che il posto "basic" per chi usa internet. Magari qualcuno si informerà meglio e passerà ad un alimentazione migliore.
Ripeto, se voi pensate che fare giornalismo d'inchiesta sia la stessa cosa di fare informazione, siete sulla strada sbagliata ...sono due mestieri alquanto differenti.
Allora forse non ho capito nulla: mi spiegheresti per favore qual è l'intento alla base del giornalismo d'inchiesta? Non è una domanda ironica o polemica; io, e forse anche altri, ho sempre creduto che la finalità di fare delle inchieste sia informare, portare alla luce fatti (per lo più negativi e incresciosi) di cui la gente era all'oscuro e, tramite questo, fornire agli utenti/clienti/consumatori degli strumenti in più per valutare. Quindi per me fare inchiesta vuol dire informare, non riesco a concepire a cosa debba servire altrimenti.
Inoltre visto che si vuole fare inchiesta, tanto vale farla per bene: rubiamo mezz'oretta in più al servizio seguente che non c'entrava una cippa con il pet food e parliamo anche delle crocchette grain free, intervistiamo qualche produttore svedese, tedesco, britannico, tibetano che produce alimenti per animali in maniera etica, con ingredienti selezionati e di qualità, magari senza rivelare il brand (tanto per lo più il nome dell'azienda non è quello commerciale dei loro prodotti), e di già che ci siamo, spieghiamo perché i prodotti di questo produttore (scusate il bisticcio di parole) sono validi. Poi, com'è 'sta storia che Almo aveva chiesto alla Giannini se voleva fare delle riprese nei loro stabilimenti in Thailandia e la Gabanelli è andata a dire che si erano inventati delle scuse per non ammetterli nelle fabbriche? Magari Almo mente, ma vorrei far notare che mentre loro hanno pubblicato la foto di uno scambio mail, la Gabanelli si è ben guardata dal far vedere le risposte con cui tutti i produttori interpellati (non solo Royal e Hill's) hanno rifiutato di far entrare le telecamere nei loro impianti.
I trattamenti di bellezza ai gatti, o le persone che piangono nei cimiteri, servivano a far capire quanto la gente possa essere legata ai propri animali e se c'é stato un velo d'ironia serviva implicitamente a dire che "spendete una marea di soldi in ******* e poi avvelenate i vs amati animali" ...al limite (cosa che peraltro condivido).
Ecco questo è un atteggiamento che mi infastidisce di più; sono io la prima a sorridere di chi compra il cappottino Chanel al suo cane, ma mi dà fastidio che un programma pagato tra gli altri anche da me (che spendo barcate di soldi per quelle che ritengo essere delle pappe di qualità per i miei gatti) e dalla tizia che sciala centinaia di euro per il cappottino Chanel del chihuahua, si permetta di insinuare che sto spendendo soldi in *******. Io mica vado a sindacare come, quanto e per cosa spende la Gabanelli che pure lavora per una TV pubblica, pagata dai contribuenti, ecc..., ecc...
In quanto alle marche produttrici, vi racconto questo aneddoto: di recente ho voluto cambiare alimentazione ai miei gatti e, mentre ero lì che spulciavo ingredienti e valori di vari crocchi, ho scritto a tre case produttrici (Nutro, James Wellbeloved e Granatapet) ai cui prodotti ero interessata per avere delle informazioni sui valori analitici delle ceneri nelle loro crocchette. Due mi hanno ignorato, la terza mi ha risposto nel giro di due ore e, di già che c'erano, sono andati ad inserire queste informazioni sul loro sito. Questo tanto per dire che nella mia "mini-inchiesta", ho incontrato anche aziende serie (seppur poche) che rispondono e non si trincerano dietro risposte per confezionate (la segretezza della formula da tutelare) e non soltanto quell'oceano di omertà che sembrava emergere da Report.
Chiedo scusa per la lunghezza del post e per i toni veementi e spero vivamente di non aver irritato nessuno. :)
Mi dispiace. Questa volta hanno toppato. Al pubblico è passato il discorso che tutto il mangime industriale è schifezza. Che è meglio alimentare in casa, peccato che pochissimi veterinari sappiano qualcosa di alimentazione animale bilanciata.
Non sono mai intervenuta in questo thread perché Report è una trasmissione che NON MI PIACE per principio, che ho guardato solo qualche volta e non guarderò più (non entro nei dettagli altrimenti si finisce in argomenti vietati..) comunque questa volta hanno combinato un bel casino... Al petshop dei ragazzi che conosco arrivano clienti ALLARMATI che vedendo la trasmissione hanno capito proprio quello che scrivi tu Rita (cibo industriale = tutte schifezze) e vorrebbero iniziare a dare cibo casalingo... con il rischio di fare danni maggiori...
Io ho una micia che con il cibo medicato di RC, Hill's e Trovet si è rimessa in piedi, da valori molto brutti ora siamo nella norma, Milou sta bene, ha un bel pelo, cacche normali e MAI CAMBIEREI la sua alimentazione. Poi siamo d'accordo che come mantenimento ci sono marche migliori e meno conosciute, che comunque uso, ma sui medicati non credo ci sia di meglio!!!
fare dei montaggi e mantenere il senso della cosa ok, fare un intervista e cambiare il senso delle parole dell'intervistato..per me è da DENUNCIA, e basta vedere i commenti post-trasmissione del veterinario intervistato
Straquoto!! Purtroppo questa è una prassi normale in molte trasmissioni, citare solo alcune frasi togliendole dal loro contesto per dare un significato diverso e "pilotato".
Poi mi fermo qui perché mi viene troppa rabbia...
il quale a sua volta forse non tollera molto questo genere di giornalismo ...comunque che li denunci se crede di essere stato in qualche modo leso ...perché le opinioni ci stanno ma in tribunale non contano una sega
eggià...si sarà fatto intervistare perchè disprezzava la trasmissione, non fà una grinza
fastfreddy
18-12-2015, 15:27
se Report non vi piace non guardatelo, non so cosa dirvi ...a me il giornalismo d'inchiesta piace e francamente lo trovo quasi l'unico interessante visto il livello del panorama informativo italiano ...è rischioso, è scomodo e spesso non è politically correct (se è questo che vi infastidisce) ma è l'unico modo di conoscere la verità, soprattutto in un paese che annega nella corruzione e nell'indifferenza diffusa e, più in generale, in un mondo dominato dalle multinazionali che spadroneggiano a destra e a manca
è già un miracolo che esista una trasmissione come questa e che la RAI si faccia carico di tutte le cause che gli vengono intentate (tutte vinte ripeto, a riprova del fatto che non si raccontano puttanate) ...francamente non me ne frega un'emerita mazza se non ha intenti educativi perché non è questo lo scopo ...questo lo può fare benissimo un forum come il vs, appunto
che poi vi preoccupiate del fatto che la gente abbia reazioni scomposte a seguito di quanto trasmesso è veramente il top dell'assurdo ...ognuno è libero di fare e pensare quello che vuole ...se da un giorno con l'altro, senza farsi altre domande, una persona si inventa una dieta casalinga, son cavoli suoi e dimostra solo di essere sprovveduta ...gli daremo il darwin awards
se l'avete presa a male sull'ironia usata all'inizio della trasmissione, idem, non so che farci ...io non mi sono offeso (anch'io dedico moltissimo tempo e denaro al mio gatto ...mi fanno ridere le esagerazioni, quelle sì ...quelle stigmatizzate da Report)
con tutte le ********* che passano in RAI ve la prendete con l'unico programma che ha fatto qualcosa di veramente utile su questo argomento
buone feste
Scusa Fastfreddy, ma visto che questo punto di uno dei tuoi interventi precedenti, mi aveva incuriosito, mi spieghi la differenza tra giornalismo d'inchiesta e giornalismo d'informazione e le rispettive finalità?
Ripeto: NON è una domanda polemica. A me non è piaciuta l'impostazione della puntata del 6 dicembre, anche se in generale apprezzo il programma e mi spiace che non ce ne siano altri con lo stesso format. Comunque, speriamo che tanta gente superi il panico e le reazioni istintive ingenerate dalla denuncia dalla Giannini e senta il bisogno di informarsi meglio. Se fosse così, la puntata di Report sarebbe benemerita e assolutamente lodevole, pur nelle sue manchevolezze.
P.s. Mio cugino non è ancora passato a questa fase: continua a dare alla sua gatta le bustine di mantenimento della Royal Canin che personalmente ritengo una schifezza incredibile allo stesso livello di Kitekat e Friskies.
fastfreddy
18-12-2015, 16:11
Scusa Fastfreddy, ma visto che questo punto di uno dei tuoi interventi precedenti, mi aveva incuriosito, mi spieghi la differenza tra giornalismo d'inchiesta e giornalismo d'informazione e le rispettive finalità?
lo scopo del giornalismo d'inchiesta è appunto quello di scoprire la verità ...senza ulteriori finalità, né divulgative né altro
la voce di wikipedia non è nemmeno malvagia
https://it.wikipedia.org/wiki/Giornalismo_investigativo
lo scopo del giornalismo d'inchiesta è appunto quello di scoprire la verità ...senza ulteriori finalità, né divulgative né altro
la voce di wikipedia non è nemmeno malvagia
https://it.wikipedia.org/wiki/Giornalismo_investigativo
Ok, grazie per la risposta: continuo ad avere i miei dubbi e le mie perplessità (anche a riguardo della puntata di Report; poi nel mio caso, non è che disprezzi il programma in sé- tutt'altro!- solo che avrei voluto un'inchiesta più approfondita che probabilmente era al di fuori di qualunque logica della tv, sia in termini di tempi, che di audience, che- e credo che questo sia il punto più grave- di filosofia del programma), ma ti ringrazio molto del chiarimento. :)
fastfreddy
18-12-2015, 16:36
Ok, grazie per la risposta: continuo ad avere i miei dubbi e le mie perplessità (anche a riguardo della puntata di Report; poi nel mio caso, non è che disprezzi il programma in sé- tutt'altro!- solo che avrei voluto un'inchiesta più approfondita che probabilmente era al di fuori di qualunque logica della tv, sia in termini di tempi, che di audience, che- e credo che questo sia il punto più grave- di filosofia del programma), ma ti ringrazio molto del chiarimento. :)
il problema è che se di petfood se ne occupa Porta a Porta o qualche trasmissione buonista del piffero non salta fuori una beata mazza, se se ne occupa Report, con tutti i limiti di questo tipo di giornalismo, magari qualcosa si scopre
va pure ricordato che la RAI ovviamente campa anche e soprattutto di pubblicità, compresa quella delle aziende di petfood ...quindi è da apprezzare doppiamente il lavoro di Report
il problema è che se di petfood se ne occupa Porta a Porta o qualche trasmissione buonista del piffero non salta fuori una beata mazza, se se ne occupa Report, con tutti i limiti di questo tipo di giornalismo, magari qualcosa si scopre
va pure ricordato che la RAI ovviamente campa anche e soprattutto di pubblicità, compresa quella delle aziende di petfood ...quindi è da apprezzare doppiamente il lavoro di Report
Verissimo; ma da Porta a Porta non mi aspetto quello che mi aspetto da Report, anzi la prima non la considero neppure una trasmissione giornalistica (sempre facendo valere l'equazione giornalismo = informazione) ;)
alepuffola
18-12-2015, 17:59
Verissimo; ma da Porta a Porta non mi aspetto quello che mi aspetto da Report, anzi la prima non la considero neppure una trasmissione giornalistica (sempre facendo valere l'equazione giornalismo = informazione) ;)
Vabbè Porta a Porta è più che altro gossip buonista politico-istituzionale necessario a far fare vetrina in prima serata.
Report è un'altra cosa.
E come diceva 6M, arrivano al petshop anche clienti allarmati a chiedere lumi ai negozianti. Appunto. chiedono conferme e informazioni supplementari, che potrebbe essere stato l'obiettivo della puntata: non fidarsi ciecamente di quel che offre un nome prestigioso come RC . Poi certo ci sarà il cliente che smette di punto in bianco di riandare a qualunque petshop e anche di chiarirsi le idee ascoltando l'altra campana. Ma allora hai dei problemi già di tuo al di là di Report.
Appena finita la puntata devo dire che, a caldo, aveva convinto anche me, poi mi sono confrontato qui dentro e sul gruppo Fb dei Survivor di MM e sono emerse cose che m'hanno fatto cambiare parzialmente idea, tipo il reale modo di fare di uno dei nutrizionisti intervistati ( conosciuto personalmente da una forumista storica ). Direte, vabbè ma tu frequenti Micimiao e t'informi in due minuti.
Beh c'è anche FB. Anche il più sparuto gruppo fb di gattofili avrà commentato ampiamente. Chi è che ha un gatto e usando Fb non è iscritto a nessun gruppo gattofilo?
Voglio dire: la teoria "guardo Report e non mi preoccupo di chiarirmi e idee manco col vicino di casa" non mi pare davvero da prendere in considerazione se non in casi più unici che rari.
Che diano consigli, no, ma che si mettano a sparare a zero contro TUTTE le marche indistintamente e pretendano di chiamare la cosa giornalismo o informazione, non ci sto. L'industria del pet food, come ogni altra, annovera aziende che se ne infischiano di etica e qualità, pur di far soldi, e aziende che lavorano onestamente. Ora, fare una classifica di marche buone e marche cattive non compete certo a Report, ma dare un'informazione di base su quali sono i criteri che permettono di distinguere un buon cibo da uno che fa schifo sarebbe stato doveroso e certamente molto più utile che non suggerire di mettersi a cucinare il pasto in casa (perché c'è da aspettarsi che almeno metà delle persone lo farà senza un briciolo di competenza e temo neppure di buon senso). Mi va bene che la Giannini prenda in mano una scatoletta e legga che c'è il 4% di vitello (che, poi, non vuol dire il 4% di carne, ma pazienza...), ma perché non ha preso in mano anche una che ne aveva il 50% o 70%, tanto per far capire che non tutti i prodotti sono uguali. Idem gli scarti di macellazione: fegato, polmoni, cuore, stomaco, visceri ecc... non sono certo parti dell'animale consumate da noi umani (a meno che vogliamo cucinare qualche ricetta tradizionale, tipo la finazniera o il fritto misto qui in Piemonte), ma sono utili al gatto ed è un bene che ci siano nelle scatolette che gli diamo; ma questo mica è stato detto.
E' stato accennato all'esistenza di prodotti grain free? Francamente non me lo ricordo, mentre mi ricordo la tirata di mezz'ora contro le micotossine; un giornalista che voglia dare un'informazione completa (e questo mi sembra il mestiere del giornalista, non fare inchiesta a qualunque costo) avrebbe potuto menzionare che ultimamente alcune aziende (senza specificare quali) si stanno orientando verso la produzione di mangimi senza cereali, ma è giusto che i padroni di cani e gatti sappiano che ci sono.
Soprassediamo, infine, sugli spezzoni totalmente fuori luogo sul cimitero per animali e sul trattamento all'ozonoterapia: che c'entrano con il pet food? A che pro sono state inserite nella trasmissione?
Mi fa piacere che Report vinca gran parte delle cause che gli sono intentate e per certi versi continuo ad apprezzare il format (anche se la parzialità della penultima puntata mi induce a chiedermi se lo stesso taglio semplicistico non sia stato adottato anche nelle inchieste precedenti), ma quanto ho scritto sopra non mi sembrano chiacchere da salotto.
D'accordo su tutto ;)
Brioche:)
19-12-2015, 05:44
Che diano consigli, no, ma che si mettano a sparare a zero contro TUTTE le marche indistintamente e pretendano di chiamare la cosa giornalismo o informazione, non ci sto. L'industria del pet food, come ogni altra, annovera aziende che se ne infischiano di etica e qualità, pur di far soldi, e aziende che lavorano onestamente. Ora, fare una classifica di marche buone e marche cattive non compete certo a Report, ma dare un'informazione di base su quali sono i criteri che permettono di distinguere un buon cibo da uno che fa schifo sarebbe stato doveroso e certamente molto più utile che non suggerire di mettersi a cucinare il pasto in casa (perché c'è da aspettarsi che almeno metà delle persone lo farà senza un briciolo di competenza e temo neppure di buon senso). Mi va bene che la Giannini prenda in mano una scatoletta e legga che c'è il 4% di vitello (che, poi, non vuol dire il 4% di carne, ma pazienza...), ma perché non ha preso in mano anche una che ne aveva il 50% o 70%, tanto per far capire che non tutti i prodotti sono uguali. Idem gli scarti di macellazione: fegato, polmoni, cuore, stomaco, visceri ecc... non sono certo parti dell'animale consumate da noi umani (a meno che vogliamo cucinare qualche ricetta tradizionale, tipo la finazniera o il fritto misto qui in Piemonte), ma sono utili al gatto ed è un bene che ci siano nelle scatolette che gli diamo; ma questo mica è stato detto.
E' stato accennato all'esistenza di prodotti grain free? Francamente non me lo ricordo, mentre mi ricordo la tirata di mezz'ora contro le micotossine; un giornalista che voglia dare un'informazione completa (e questo mi sembra il mestiere del giornalista, non fare inchiesta a qualunque costo) avrebbe potuto menzionare che ultimamente alcune aziende (senza specificare quali) si stanno orientando verso la produzione di mangimi senza cereali, ma è giusto che i padroni di cani e gatti sappiano che ci sono.
Soprassediamo, infine, sugli spezzoni totalmente fuori luogo sul cimitero per animali e sul trattamento all'ozonoterapia: che c'entrano con il pet food? A che pro sono state inserite nella trasmissione?
Mi fa piacere che Report vinca gran parte delle cause che gli sono intentate e per certi versi continuo ad apprezzare il format (anche se la parzialità della penultima puntata mi induce a chiedermi se lo stesso taglio semplicistico non sia stato adottato anche nelle inchieste precedenti), ma quanto ho scritto sopra non mi sembrano chiacchere da salotto.
Straquoto tutto!
Aggiornamento:
http://www.report.rai.it/dl/Report/extra/ContentItem-48603343-a9f6-412e-b2a6-1cb008835d9a.html
Reazioni a caldo: con i soldi di chi bisogna organizzare un congresso veterinario? Se i veterinari congressisti dovessero scucire di tasca loro i soldi per la sala congressi, l'accomodation, i trasporti, la comunicazione e la promozione dell'evento e tutte le varie voci di spesa (che al momento non mi vengono in mente) dovrebbero pagare minimo minimo qualche migliaio di euro a testa e probabilmente ci andrebbero in una decina, ammesso che anche quei dieci ci vadano (cosa di cui dubito). Al congresso dei pediatri ci saranno banner giganteschi di Plasmon, Pampers, Nestlé (sì, è peggio della mafia: la Nestlé ha le mani in pasta dappertutto), Chicco e una nutrita schiera di industrie farmaceutiche. Alla convention dei medici umani state pur sicuri che ci saranno tra gli sponsors Novartis e Bayer: è inquietante? Genera un conflitto di interessi? Certo che sì; ma le alternative sarebbero o che i costi se li accollasse interamente il SSN (e non esiste un servizio sanitario nazionale per gli animali) con notevole aggravio per gli iscritti, cioé tutti noi, o che li finanziassero Report e la Gabanelli, così avremmo finalmente il primo congresso di veterinari/pediatri/quello-che-volete-voi indipendente.
Reazioni a tiepido: ha provato a contattare Champions Pet food, Grau, Granatapet, Catz Finefood, Feringa, Matina GMBH (la holding che detiene Zooplus e diversi marchi tra cui Cosma, Greenwoods, Purizon: non credo che li usiamo solo noi su questo forum, no?) prima di dire che nessuna azienda di pet food risponde, perché una di queste ha risposto persino a me, pensate un po'... 2) come risponde alle contro-accuse di Almo Nature? 3) cosa rispondono alle lamentele del Dott Zatelli che ha detto che la sua intervista era stata tagliata e stravolta? 4) e poi potevano avere almeno la decenza di linkare l'articolo del dott. Grazioli (eccolo qua: http://www.ilgiornale.it/news/politica/terrorismo-sulle-crocchette-report-spaventa-pure-fido-1202903.html) che tra l'altro mi sembra un professionista abbastanza stimato e autorevole.
Il problema, non certo imputabile a Report, ma prevedibile in un paese come l'Italia dove abbonda la tendenza a fare da sé e a prendere con beneficio di inventario quello che dice il dottore o il pediatra (o il veterinario) è che molti ritengano superflua la consulenza del vet nutrizionista e inventino dall'oggi al domani una dieta fai-da-te per il loro cane o gatto: certo non è colpa di Report, ma bisognava insistere di più che la dieta casalinga non è una dieta improvvisata o peggio ancora gli avanzi del giorno, perché persino mia mamma, che è una donna intelligente e di media cultura, ha capito che era meglio cucinare il petto di pollo o ilò filetto di nasello con contorno di verdure di stagione per i nostri gatti, piuttosto che dare il cibo industriale.
Brioche:)
19-12-2015, 12:44
Reazioni a caldo: con i soldi di chi bisogna organizzare un congresso veterinario? Se i veterinari congressisti dovessero scucire di tasca loro i soldi per la sala congressi, l'accomodation, i trasporti, la comunicazione e la promozione dell'evento e tutte le varie voci di spesa (che al momento non mi vengono in mente) dovrebbero pagare minimo minimo qualche migliaio di euro a testa e probabilmente ci andrebbero in una decina, ammesso che anche quei dieci ci vadano (cosa di cui dubito). Al congresso dei pediatri ci saranno banner giganteschi di Plasmon, Pampers, Nestlé (sì, è peggio della mafia: la Nestlé ha le mani in pasta dappertutto), Chicco e una nutrita schiera di industrie farmaceutiche. Alla convention dei medici umani state pur sicuri che ci saranno tra gli sponsors Novartis e Bayer: è inquietante? Genera un conflitto di interessi? Certo che sì; ma le alternative sarebbero o che i costi se li accollasse interamente il SSN (e non esiste un servizio sanitario nazionale per gli animali) con notevole aggravio per gli iscritti, cioé tutti noi, o che li finanziassero Report e la Gabanelli, così avremmo finalmente il primo congresso di veterinari/pediatri/quello-che-volete-voi indipendente.
Reazioni a tiepido: ha provato a contattare Champions Pet food, Grau, Granatapet, Catz Finefood, Feringa, Matina GMBH (la holding che detiene Zooplus e diversi marchi tra cui Cosma, Greenwoods, Purizon: non credo che li usiamo solo noi su questo forum, no?) prima di dire che nessuna azienda di pet food risponde, perché una di queste ha risposto persino a me, pensate un po'... 2) come risponde alle contro-accuse di Almo Nature? 3) cosa rispondono alle lamentele del Dott Zatelli che ha detto che la sua intervista era stata tagliata e stravolta? 4) e poi potevano avere almeno la decenza di linkare l'articolo del dott. Grazioli (eccolo qua: http://www.ilgiornale.it/news/politica/terrorismo-sulle-crocchette-report-spaventa-pure-fido-1202903.html) che tra l'altro mi sembra un professionista abbastanza stimato e autorevole.
Il problema, non certo imputabile a Report, ma prevedibile in un paese come l'Italia dove abbonda la tendenza a fare da sé e a prendere con beneficio di inventario quello che dice il dottore o il pediatra (o il veterinario) è che molti ritengano superflua la consulenza del vet nutrizionista e inventino dall'oggi al domani una dieta fai-da-te per il loro cane o gatto: certo non è colpa di Report, ma bisognava insistere di più che la dieta casalinga non è una dieta improvvisata o peggio ancora gli avanzi del giorno, perché persino mia mamma, che è una donna intelligente e di media cultura, ha capito che era meglio cucinare il petto di pollo o ilò filetto di nasello con contorno di verdure di stagione per i nostri gatti, piuttosto che dare il cibo industriale.
Ariquoto!
fastfreddy
19-12-2015, 13:21
Sul resto non replico perche' tanto non la penseremo mai allo stesso modo
Reazioni a caldo: con i soldi di chi bisogna organizzare un congresso veterinario? Se i veterinari congressisti dovessero scucire di tasca loro i soldi per la sala congressi, l'accomodation, i trasporti, la comunicazione e la promozione dell'evento e tutte le varie voci di spesa ...
Io non faccio il veterinario ma tutte le volte che partecipo a un seminario sponsorizzato da qualche azienda del settore ovviamente la gran parte del tempo viene spesa per pubblicizzare i prodotti di quel marchio, senza grande costrutto ...per organizzare incontri, fare aggiornamento seriamente non servono milioni, basta volerlo fare ...la credibilità dovrebbe essere tutto per un professionista e invece la gente si fa comprare per un tozzo di pane ...e i risultati si vedono: i ns animali mangiano *****
Sì, è vero, ma se qualcuno investe per pagare sala congressi, materiali "informativi", ecc..., poi si aspetta che si parli anche del suo prodotto. Il problema è che mentre ci dovrebbero essere 6 o 7 ore di dibattito e presentazione di studi, casi clinici, ecc... e mezz'ora dedicata alla presentazione della nuova linea medicata (o non medicata) di Royal- giusto per fare un esempio-, le proporzioni sono invertite e quindi quello che è nato come un convegno diventa un briefing commerciale dell'azienda sponsor. E penso che questo non sia limitato ai cibi per animali.
Ed è vero che non servono milioni, ma servono comunque soldi che non sono alla portata di tutti i veterinari: passare un giorno al convegno più eventualmente il tempo speso per arrivarci vuol dire sospendere l'attività ambulatoriale e quindi non fare guadagni almeno per quel giorno, più di uno se il convegno ne dura due o tre. E, al di là di tutto è un'occasione per incontrare colleghi e scambiarsi opinioni, casi clinici, quindi il convegno in sé ha una sua utilità, poi purtroppo capita che venga snaturato da interessi commerciali.
Ma, al di là di tutto, quello che mi ha lasciato un'impressione negativa di Report- limitatamente a quella puntata che è l'unica del cui argomento capisco qualcosa, anche se poco- è il fatto che non rispondano in maniera circostanziata alle contro-critiche, che accusino di complotto e corruzione un'intera categoria (ci sarà pure un veterinario che non si sia venduto, no? Piuttosto da quello che ho potuto constatare, saranno preparatissimi in patologia clinica, ma di nutrizione in generale sanno assai poco, a meno di non trovare un veterinario nutrizionista) e che omettano un'informazione molto importante come l'esistenza di una serie di alimenti grain free per cani e gatti.
fastfreddy
19-12-2015, 15:00
Comunque Serena, Report non sarà impeccabile ma la categoria e' messa abbastanza male ...il mio veterinario, un grosso studio dove lavorano diversi professionisti, del quale ho in generale un'ottima impressione, nella sala d'attesa ha lo stand della Purina con i suoi prodotti ...quindi
I medici veterinari, tanto quanto i medici per noi, sono tampinati dalle multinazionali dalle quali ricevono compensi per la prescrizione di un farmaco piuttosto che di un alimento. Per questo entrano in conflitto di interessi consigliando qualcosa di diverso. Questo è molto grave ma così è e l'art.48 lo dice
Di seguito riporto alcuni articoli del codice deontologico - consiglio nazionale FNOVI
Art. 29 – Conflitto di interessi – Il Medico Veterinario ha l’obbligo di astenersi dal prestare attività professionale quando questa possa concretizzarsi in un conflitto d’interessi. Il conflitto di interessi si può verificare quando il comportamento e le scelte nonché il giudizio professionale riguardante l’interesse primario, la salute pubblica, la salute del paziente, il benessere degli animali, la veridicità dei risultati di una ricerca, l’oggettività della prestazione d’informazione, le finalità istituzionali, i diritti del cliente ecc., possa essere alterato da un interesse secondario come la ricerca di un vantaggio personale di qualunque natura.
Art. 30 – Comparaggio – Ogni forma di comparaggio è vietata.Art. 40 – Rapporti con la stampa
Art. 40 – Nei rapporti con la stampa e con gli altri mezzi di informazione il Medico Veterinario deve ispirarsi a criteri di equilibrio e misura nel rilasciare dichiarazioni e interviste, aggiornandosi in merito all’argomento, e assumendosi la responsabilità di quanto esposto. Il Medico Veterinario deve dare comunicazione all’Ordine di appartenenza di eventuali pubblicazioni a suo nome non rispondenti a quanto da lui dichiarato/scritto per gli eventuali provvedimenti di competenza.
Art. 48 – Cointeressenza – Qualunque forma di cointeressenza, che condizioni la libertà intellettuale e professionale del Medico Veterinario, costituisce violazione del presente Codice Deontologico.
Ne ho estrapolato alcuni, per tutti gli altri questo è il link:
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwii1-v4m-jJAhUEvBoKHS64DO0QFggfMAA&url=http%3A%2F%2Ffnovi.it%2Findex.php%3Fpagina%3Dc odice-deontologico&usg=AFQjCNFt0MOyQW6O1lVIcphQuHDnKwZ7yA&sig2=_4Fzxu-WUypRd4Za9ZGjVA
Comunque Serena, Report non sarà impeccabile ma la categoria e' messa abbastanza male ...il mio veterinario, un grosso studio dove lavorano diversi professionisti, del quale ho in generale un'ottima impressione, nella sala d'attesa ha lo stand della Purina con i suoi prodotti ...quindi
Guarda, su molte cose in realtà non siamo così distanti: secondo me la cosa più importante è che la gente impari a leggere le etichette (pure quelle dei cibi per umani, eh) e a ragionare con la propria testa. Farà sicuramente ******* (io ne faccio probabilmente tantissime), ma deve informarsi, confrontarsi, ascoltare opinioni anche opposte e usare la propria capacità critica e, in questo, il servizio di Report ha aiutato a metà: ha giustamente spaventato e instillato il dubbio, ma ha omesso informazioni importanti e ha generalizzato troppo. Con questo, il programma continua a brillare in un panorama che definire "desolante" è un complimento.
Anche a me il veterinario ha sventolato sotto il naso l'opuscolo della Purina veterinary diet, l'ho preso, ho ringraziato, me lo sono portato a casa e, dopo averlo letto, ho preso Farmina Vet life (per la dieta ipoallergenica finalmente conclusa).
Tra l'altro vado leggermente OT per chiedere una cosa su cui una mia amica (che fa la promoter per la Hill's :13:) mi ha fatto riflettere: eravamo partite dal famoso comunicato stampa dell'azienda, io le ho detto che mi aveva convinto poco e lei mi ha fatto notare "Guarda, è vero che, anche se passa 24 ore su una poltrona a dormire come se non ci fosse un domani, un gatto resta un carnivoro obbligato. Però in natura i felini selvatici mangiano quando riescono ad acchiappare una preda e per farlo devono fare tanto movimento (spostarsi per chilometri, inseguirla e ucciderla), quindi per il loro stile di vita hanno bisogno di un'alimentazione basata su almeno il 50% di proteine e il 25% di grassi e con pochi carboidrati. Il gatto di casa ha sempre bisogno di pochi carboidrati, ma visto che il suo grado di attività fisica è ridotto al minimo, una volta che non è più un gattino che deve sviluppare l'apparato osteo-scheletrico, cosa se ne fa di tutte queste proteine e dei grassi? Solo una piccola parte va a integrare la massa muscolare, il resto si accumula nel sangue e finisce per affaticare i reni (innalzando i livelli di proteinemia e proteinuria). Il grasso ovviamente si trasforma in adipe".
Voi cosa ne pensate? Mi date un'opinione spassionata, per favore?
Penso che nel gatto adulto, ed anche senior, vada diminuita solo la quantità e non la qualità, anzi da quel che ho letto il gatto anziano ha bisogno comunque di proteine di ottima qualità per non deperire ulteriormente
http://feline-nutrition.org/nutrition/dont-let-your-senior-cat-become-a-skinny-old-kitty
I gatti liberi hanno sempre un po' di fame mentre i nostri sono sovralimentati
fastfreddy
19-12-2015, 18:32
D'accordo con Aletto ...sulla qualità non si dovrebbe mai transigere ...da regolare è la quantità ...ma il micio lo fa anche da solo
La penso come aletto. Diminuire anche la quantità di grassi, qualcosa tipo la composizione del granatapet senior.
E poi far giocare di più i nostri gatti!
La penso come aletto. Diminuire anche la quantità di grassi, qualcosa tipo la composizione del granatapet senior
Esiste un granatapet senior? :eek: Non me n'ero mai accorta
E poi far giocare di più i nostri gatti!
Ecco, quello sì: anche perché mi accorgo che spesso la richiesta di cibo è in realtà una richiesta di attenzioni e di interazione.
violapensiero
19-12-2015, 23:58
Ho parlato lungamente col mio veterinario sull'argomento, principalmente sulla corruzione, e lui testualmente mi ha detto: mai ricevuto proposte oscene da hill's o royal, solo da Trainer...nella nostra zona la trainer va avanti a furia di ferie e crociere regalate ai miei colleghi. Io li ho mandati a xxxxxx.
Il problema non è l'esistenza della corruzione, ma CHI si fa corrompere. Nel mondo medico conosco decine di esemplari onesti di medici, che si fanno regalare solo penne e agende, e altri che invece vanno oltre, ma lo fanno anche con i ricatti sessuali, e questo non solo nel mondo medico.
Puntare il dito contro una intera categoria è sbagliato, i miei precendenti veterinari, studio che ho lasciato sbattendo la porta dopo aver chiesto a gran voce una fattura che sia una dei 1500 euro pagati per Celestina, veniva regolarmente pagato 1000 euro al mese da un petshop dal quale mi rifornisco solo per la lettiera, visto che non ha prodotti di mio gradimento. In questo caso tutto è partito da un negoziante di pet shop, che oramai ha 4 negozi in città....
Le colpevoli non sono solo le ditte, ma anche i commercianti. Ma soprattutto le coscienze singole. Io so che Massimo, il mio veterinario, se mi consiglia qualcosa, lo fa se è necessario, e infatti, ora non mette parola sulla mia alimentazione, dice regolati tu, sai meglio di me cosa fare. Ma lui con me è al sicuro, certamente non lo farebbe con altri clienti. Ma io su di lui non posso dire che è ricattabile, guadagna troppo bene per farsi corrompere, almeno spero.
L' eccezione alla regola c'è sempre, in questo caso per fortuna!
Anche io penso che il mio vet non aderisca a questo malcostume
Starmaia
20-12-2015, 09:46
Ma non è detto che lo facciano a livello di corruzione. Semplicemente, siccome non ne sanno abbastanza, si fidano della grande marca.
Infatti c'è chi consiglia un alimento perchè non ne sa abbastanza e andando sulle marche conosciute pensa di rischiare di meno, altri spingono all'acquisto per altri motivi.
Voglio sperare anch'io che la maggiorparte dei veterinari sia spinto da ignoranza piuttosto che da interessi personali; del resto, i veterinari nutrizionisti sono pochi. La maggiorparte di loro non si occupa di alimentazione di cani e gatti, se non quando insorgono certe patologie (gastro-enteriche, renali, epatiche, dermatologiche).
Ora, dato che Royal e Hill's sono sicuramente tra le marche più conosciute e valide per il medicato e dato che molti veterinari non hanno né tempo, né voglia di seguire l'evoluzione dei cibi di mantenimento, a richiesta dei proprietari suggeriscono le marche che conoscono meglio: Royal, Hill's, Purina, ecc...
Poi, io ritengo che davvero RC e Hill's abbiano riformulato i loro prodotti in senso nettamente peggiorativo solo negli ultimi anni e, a parte un esiguo numero di persone che si interessano dell'argomento nutrizione, chi è che va a controllare le etichette dei mangimi ogni tot anni o mesi per controllare se sono cambiati ingredienti e tenori analitici? Se la farina di carne di... che all'inizio era al primo o secondo posto, adesso si trova al quarto o quinto?
Anche a me il veterinario ha chiesto cosa davo da mangiare ai miei gatti, ma, siccome, una volta ricevuta la risposta, non ha più banfato, immagino che volesse sapere se gli davo Whiskas, Gourmet, Friskies o simili.
In sintesi ho qualche domanda, affermazioni, dubbi.
1) Non penso che il 90 per cento dei veterinari siano prezzolati e che solo il 10 per cento sia onesto e sia l'unico a seguire il codice deontologico.
2) non penso che il 90 per cento dei veterinari non sappia nulla di alimentazione e che ne sappiano di più animalisti improvvisati che non hanno una laurea in veterinaria. Nelle lauree in veterinaria penso si studi anche l'alimentazione animale! Mi risulta che la laurea in veterinaria abbia durata quinquennale e immagino che chi voglia intraprendere questo duro percorso di studi abbia motivazioni molto più forti di amore per gli animali di qualche improvvisato animalista.
3) E' un dato di fatto che l'aspettativa di vita degli animali domestici sia fortemente aumentata negli ultimi anni. Grazie all'alimentazione industriale più equilibrata o nonostante l'alimentazione industriale peggiore rispetto a una dieta più naturale? Non so.
4) non sono affatto d'accordo con l'equazione naturale=giusto, studiato dall'uomo=sbagliato. I gatti dovrebbero mangiare crudo perché in natura mangiano prede e per questo automaticamente dobbiamo imitare una dieta naturale perché sarebbe la più giusta? Ma allora, se così semplicisticamente fosse, lo stesso discorso lo si potrebbe fare per l'uomo. In stato di natura anche l'uomo mangerebbe prede crude! Eppure qualcuno a un certo punto della civiltà ha scoperto il fuoco e ha scoperto che la carne poteva essere cotta e diventava più appetibile, più tenera, igienicamente più appropriata e quindi più sana! Quindi, immagino che chi oggi dice che un gatto debba per forza mangiare crudo perché così vuole la natura potrebbe, per coerenza, decidere di addentarsi una bella coscia di pollo rigorosamente cruda e sanguinolenta, altroché pollo arrosto! oppure addentare una bella cozza appena staccata dallo scoglio!
5) Non mi torna il fatto che le marche di alimenti animali dovrebbero volontariamente creare prodotti dannosi che andrebbero ad uccidere i clienti animali. Mi sembra una cosa totalmente anti economica e illogica. Se metto sul mercato un prodotto alimentare che a lungo andare uccide il cane o il gatto poi il mio prodotto non lo vendo più a quel cane o a quel gatto perché è morto! Dovrebbe invece essere convenienza che il gatto viva più a lungo possibile per continuare a vendergli il prodotto per più tempo possibile. E'veramente credibile che le marche commettano questo risibile errore economico e riducano l'aspettativa di vita degli animali quando invece dovrebbe essere loro interesse che gli animali vivano più a lungo possibile per vendere per più tempo possibile a ogni singolo gatto il loro prodotto?
6) Non hanno fatto entrare le telecamere negli stabilimenti. Certo. Mi sembra logico che vogliano preservare il segreto industriale e non consentire ai concorrenti di copiare dopo avere investito molto denaro per creare i propri prodotti. Una cosa sono gli ingredienti che devono essere chiari, un'altra cosa sono le modalità di preparazione che fanno parte di un legittimo segreto industriale! Non penso che la coca cola sarebbe felice di consentire alla pepsi cola di filmare i propri segreti industriali e viceversa.
7) In un regime di libero mercato oltre ai controlli delle autorità sanitarie ci sono i controlli degli stessi concorrenti! Se la marca x facesse venire il tumore ai gatti perché usa quel dato conservante cancerogeno, non pensate che la marca y o z la denuncerebbe per farla sparire dal mercato e acquisire nuovi clienti? Veramente non si pensa che la marca x non studi e analizzi i croccantini delle marche a,B,c,d,e,f..... e non sia pronta a denunciare il concorrente? A meno che tutte le marche non siano d'accordo in un complotto generalizzato contro i poveri gattini. Complotto che coinvolgerebbe anche i veterinari e gran parte della comunità scientifica! Ma questo mi sembra un po' ridicolo.
8) Il mio gattino aveva la diarrea e, su consiglio del mio veterinario che ha i depliant di RC in sala d'aspetto, mi ha consigliato il cibo medicato di......Hill's (non di RC di cui ha alcuni depliant informativi in sala d'aspetto). Risultato? La diarrea è veramente sparita e il cibo medicato ha fatto effetto! Dunque quell'ironia sui cibi medicati che ha usato quella trasmissione, secondo la mia esperienza personale, per quel poco che vale, è stata veramente semplicistica così come non credo che i veterinari rinuncino alla propria libertà di scegliere cosa consigliare al paziente in base alla propria professionalità e deontologia perché penso che, nonostante tutti gli allarmismi che ci propina la televisione, non viviamo affatto in un mondo in cui la delinquenza è generalizzata.
9) gli allevatori sarebbero anche essi prezzolati dalle malefiche marche di prodotti alimentari per gatti e cani. Dunque quegli stessi allevatori che si riempiono la casa di gatti e gattini alcuni dei quali si portano nelle esposizioni feline con grande fierezza in realtà darebbero da mangiare essi stessi ai propri animali delle schifezze che ne ridurrebbero l'aspettativa di vita e ne metterebbero a rischio la salute? No, non ci credo.
10) La televisione vive di allarmismo e di complottismo perché gli allarmi fanno ascolti mentre le buone notizie gli ascolti purtroppo non li fanno (la natura umana è strana). Dunque, la buona notizia è che gli animali domestici tendono ad avere una aspettativa di vita ben più lunga che nel passato ma fare una trasmissione su questo e ricercarne le ragioni (che dipenda anche dalla dieta?) purtroppo non avrebbe fatto ascolti e non avrebbe attirato pubblicità.
Il succo del discorso fatto dalle industrie è: invece di mandare all'inceneritore le carcasse e i sottoprodotti di origine animale facciamone delle farine alimentari che, cotte ricotte e stracotte con l'aggiunta di additivi alimentari conservanti ed appetizzanti, si possono dare come cibo anche agli animali di casa guadagnandoci un bel po' anziché spendere soldi per l'incenerimento
Alcune industrie investendo in macchinari si sono specializzate esclusivamente nella produzione di farine animali e rivendono tali farine ai produttori del pet food che a loro volta hanno investito in estrusori (il resto già lo avevano) e rivendono il prodotto ad un prezzo esorbitante rispetto al contenuto effettivo, complice una legislazione permissiva
Quindi si parte da materiale di scarto a basso prezzo per ottenere il prodotto finito venduto a caro prezzo e noi lo compriamo. Tutto qua
Un momento! tutto qua no! si alterano le capacità digestive dei nostri animali con conseguenti allergie, intolleranze, malattie renali, tumori che non avrebbero avuto a causa dell'alimentazione ma per altri motivi
Starmaia
20-12-2015, 15:28
Elio, 2) non proprio, a me risulta che l'alimentazione animale sia studiata poco e male e in modo generico. I vet nutrizionisti per cani e gatti sono pochissimi, gli altri ne sanno praticamente quanto (se non meno di) noi.
5) l'accusa è di indurre malattie per poi vendere il cibo medicato corrispondente che costa il doppio, non certo di ammazzare il gatto o il cane.
Perché si dovrebbero incenerire prodotti di origine animale se possono essere invece reimpiegati proficuamente per dare da mangiare ad altri animali domestici (ovviamente ben altro è il discorso se si deve nutrire animali come le mucche con farine animali!!) Io non mangio la testa e la coda di un pesce mentre un gatto li mangia! Dunque è del tutto legittimo che, questi che sono sottoprodotti per l'alimentazione umana, siano reimpiegati per l'alimentazione animale poiché per l'alimentazione di un gatto questi non sono affatto sottoprodotti. Anzi, sono felice del fatto che vengano usati sottoprodotti dell'alimentazione umana il che implica che meno animali vengano uccisi apposta per l'alimentazione degli animali domestici! Mi fa specie che qualcuno dica che, con ragione, i prodotti debbano essere cruelity free e poi si opponga all'impiego dei sottoprodotti dell'alimentazione umana in quella degli animali domestici. Cioè il discorso dovrebbe essere: non fate sperimentazione animale per elaborare il cibo al mio gattino ma uccidete qualche pollo in più apposta per il mio gattino perché le teste e le zampe dei polli che vengono usati in alimentazione umana non vanno bene?
Si sono create industrie che trattano questi sottoprodotti dell'alimentazione umana affinché invece di buttarli possano essere reimpiegati per i nostri gatti? Bene io dico. Per due ragioni:
1 così non sprechiamo nulla degli animali usati per l'alimentazione in un mondo in cui le risorse sono scarse
2 queste industrie danno lavoro a tante persone
Questi sottoprodotti vengono, poi, rivenduti a prezzi esorbitanti? Può essere. Però il prezzo lo fa il mercato in una economia di mercato e siccome non ho voglia di prendermi una laurea di 5 anni in veterinaria per dare da mangiare correttamente al mio adorato gattino e studiarmi esami complessi di alimentazione animale (ho dato un'occhiata veloce al piano di studi di veterinaria ed ebbene sì, studiano anche l'alimentazione animale!) , né mi fido di chi pontifica perché si è auto affibbiato il titolo di esperto in nutrizione felina ed elargisce consigli e diete senza avere quantomeno una laurea, lascio che per me lo facciano studiosi specializzati e titolati(veterinari, chimici, biologi...) che ovviamente devono essere pagati per il loro lavoro e le loro ricerche.
Credo comunque che sia un po' semplicistico pensare che il costo vivo di un alimento per gatti sia solo la somma dei costi dei componenti e non anche il costo della ricerca che spero con tutto il cuore ci sia dietro. Se non ci fosse dietro alcuna ricerca, allora il prezzo sarebbe esorbitante ma credo che almeno le marche più serie studi e ricerche le facciano, quantomeno per elaborare i prodotti medicati.
Che poi l'alimentazione industriale causi tumori, allergie, intolleranze, malattie renali.... Non so se esistano studi scientifici in proposito e anzi non credo ne esistano.
Io mi limito a osservare che un gatto che si nutre di topi in natura vive 5 anni. Un gatto di casa che mangia le crocchette più scarse campa fra i 15 e i 20 anni e ho il sospetto che anche l'alimentazione bilanciata abbia il suo peso oltre agli agi che un gatto di casa ha rispetto a un gatto di strada.
Elio, 2) non proprio, a me risulta che l'alimentazione animale sia studiata poco e male e in modo generico. I vet nutrizionisti per cani e gatti sono pochissimi, gli altri ne sanno praticamente quanto (se non meno di) noi.
5) l'accusa è di indurre malattie per poi vendere il cibo medicato corrispondente che costa il doppio, non certo di ammazzare il gatto o il cane.
Ciao Starmaia,
purtroppo non posso che affidarmi ad un esperto per l'alimentazione del mio gatto e l'esperto non può che essere un veterinario, cioè uno scienziato, per me. Se poi ci sono 10 veterinari e 9 di questi mi dicono che posso dare al mio gatto tranquillamente le crocchette mentre 1 mi dice che il gatto può mangiare solo carne cruda io preferisco seguire quella che sembra essere l'impostazione della maggioranza della comunità scientifica.
Se ci fossero marche che producono cibo scadente al fine di far ammalare il gatto per vendergli le crocche medicate, penso che i concorrenti di quella marca avrebbero già denunciato la cosa o almeno lo spero. Viviamo in un mondo in cui è possibile fare la pubblicità comparativa e cercano di convincerti che un acqua minerale è migliore di un altra perché contiene meno nitrati, dunque come è possibile che nessuna marca di prodotti per animali abbia ancora fatto una pubblicità comparativa dicendo "io non uso, a differenza della marca x, quel tale conservante?".
Starmaia
20-12-2015, 18:12
Pubblicità comparativa in Italia non ne ricordo.
E quando il mo veterinario mi dice di dare al gatto con diarrea un crocchino gastrointestinal per cani, il sosoetto che non abbia idea di quel che dice, mi viene.
Comunque se tu ti fidi, bene per te :)
laura&cats
20-12-2015, 20:08
Io mi limito a osservare che un gatto che si nutre di topi in natura vive 5 anni. Un gatto di casa che mangia le crocchette più scarse campa fra i 15 e i 20 anni e ho il sospetto che anche l'alimentazione bilanciata abbia il suo peso oltre agli agi che un gatto di casa ha rispetto a un gatto di strada.
Forse non hai notato che dentro casa non passano le macchine, c'è sempre la ciotola piena e il termosifone. E con uno squillo o un giretto in auto si può anche avere accesso rapido al veterinario. Non credo quindi che la longevità derivi dai crocchi.
Forse non hai notato che dentro casa non passano le macchine, c'è sempre la ciotola piena e il termosifone. E con uno squillo o un giretto in auto si può anche avere accesso rapido al veterinario. Non credo quindi che la longevità derivi dai crocchi.
Veramente l'avevo notato se rileggi bene il mio post. ;)
Tuttavia il veterinario va bene se cura o opera il gattino mentre diventa un inesperto se parla di alimentazione, il che è singolare, a mio avviso. È' un po' come dire che mi affido a un cardiologo se devo fare una operazione al cuore ma non ascolto il cardiologo quando mi consiglia quali cibi siano più efficaci e quali meno efficaci per tenere il cuore in forma!
Il punto comunque è anche cercare di capire se i gatti domestici di oggi che vanno a cibo industriale vivano di più o di meno dei gatti domestici che mangiano cibo naturale crudo o cucinato dai padroni. Sarebbe interessante uno studio in proposito. E quando dico uno studio intenderei uno studio serio di tipo statistico e pluriennale e non mere impressioni o singole esperienze personali. E questo studio sarebbe necessario fosse attuato da una autorità indipendente e cioè ne' da una marca industriale e dai suoi veterinari ne', però, da un veterinario che fa dell'alimentazione naturale il proprio business. Bisognerebbe poi capire se i padroni sarebbero in grado di seguire una dieta casalinga equilibrata o se questa non sia troppo complessa. Mi limito a dire e a ripetere comunque che l'equazione naturale=buono è veramente troppo semplicistica e che probabilmente i bisogni alimentari di un gatto in natura non sono uguali a quelli di un gatto di casa e che forse i prodotti industriali tengono conto di questo.
Non credo quindi che la longevità derivi dai crocchi.
Sicuramente no, però anche il mio vet dice che la vita media dei gatti si è allungata notevolmente, quindi forse le crocchette non saranno il massimo ma non hanno fatto danni enormi. Anche l'aumento di certe patologie potrebbe essere legata all'aumento dell'età media, come avviene nelle persone.
Ma credo che per delle risposte certe dovranno passare ancora molti anni, quando magari la dieta tipo BARF si sarà diffusa di più e si potranno fare degli studi comparativi su numeri significativi. Tra industriale e crudo e non tra industriale/avanzi/topi.
Poi forse se cresce l'attenzione dei consumatori sull'alimentazione animale aumenteranno anche le ricerche serie o il numero di veterinari che si occupano di nutrizione animale.
In fondo, nel dopoguerra, quanti dietologi (per umani) ci saranno stati? :)
violapensiero
20-12-2015, 22:14
Questi sottoprodotti vengono, poi, rivenduti a prezzi esorbitanti? Può essere. Però il prezzo lo fa il mercato in una economia di mercato e siccome non ho voglia di prendermi una laurea di 5 anni in veterinaria per dare da mangiare correttamente al mio adorato gattino e studiarmi esami complessi di alimentazione animale (ho dato un'occhiata veloce al piano di studi di veterinaria ed ebbene sì, studiano anche l'alimentazione animale!) , né mi fido di chi pontifica perché si è auto affibbiato il titolo di esperto in nutrizione felina ed elargisce consigli e diete senza avere quantomeno una laurea, lascio che per me lo facciano studiosi specializzati e titolati(veterinari, chimici, biologi...) che ovviamente devono essere pagati per il loro lavoro e le loro ricerche
A parte che ho dato almeno una quarantina di esami di Medicina, e che credo di essere esperta in materia, ho amici che studiano veterinaria, e ti assicuro che i libri che vengono studiati sono al massimo di 100 pagine, su polli, conigli, mucche, capre, api, cani e gatti.
Ma l'impostazione risale a 20 anni fa, pochissime risorse sulla dieta raw e barf.
Se qualcuno vuole informarsi, e qualche amico la sottoscritta è riuscita ad incuriosirla, ha dovuto comperare libri fatti arrivare dagli Stati Uniti, perchè qui, c'è davvero poco e nulla.
Credo comunque che sia un po' semplicistico pensare che il costo vivo di un alimento per gatti sia solo la somma dei costi dei componenti e non anche il costo della ricerca che spero con tutto il cuore ci sia dietro. Se non ci fosse dietro alcuna ricerca, allora il prezzo sarebbe esorbitante ma credo che almeno le marche più serie studi e ricerche le facciano, quantomeno per elaborare i prodotti medicati.
Che poi l'alimentazione industriale causi tumori, allergie, intolleranze, malattie renali.... Non so se esistano studi scientifici in proposito e anzi non credo ne esistano.
Io mi limito a osservare che un gatto che si nutre di topi in natura vive 5 anni. Un gatto di casa che mangia le crocchette più scarse campa fra i 15 e i 20 anni e ho il sospetto che anche l'alimentazione bilanciata abbia il suo peso oltre agli agi che un gatto di casa ha rispetto a un gatto di strada.
Il problema non è solo quello della durata della vita, da 20 anni a questa parte, è aumentata la cultura del pet, si fanno vaccinazioni, si sterilizzano i mici di casa, cosa che prima non veniva in mente a nessuno, Logico che mici che non si riproducono a manetta, campano di più.
Il problema non è solo allungare la vita, ma anche riempirla. E in 10 anni di forum le richieste di aiuto per intolleranze e irc sono davvero aumentate di molto. E ci sono determinate marche di croccantini che fanno venire pruriti e ponfi, e altre che in tre mesi di uso da parte di 4 forumisti hanno provocato cistiti e calcoli. Sarà stato solo un caso?
Sarà stato un caso che due allevatori che conosco hanno smesso di dare una marca ai cuccioli perchè si ammalavano e morivano? Hanno preso una marca tedesca sconosciuta e i micini sono guariti...
Di questo non parla nessuno, i gatti non fanno notizia, non sono politica o gossip, se ne occupa solo una piccola schiera di appassionati. Che non ha voce in capitolo. Ma i veterinari purtroppo, non ascoltano, perchè non conoscono nulla della composizione degli alimenti industriali.
Ciao Starmaia,
purtroppo non posso che affidarmi ad un esperto per l'alimentazione del mio gatto e l'esperto non può che essere un veterinario, cioè uno scienziato, per me. Se poi ci sono 10 veterinari e 9 di questi mi dicono che posso dare al mio gatto tranquillamente le crocchette mentre 1 mi dice che il gatto può mangiare solo carne cruda io preferisco seguire quella che sembra essere l'impostazione della maggioranza della comunità scientifica.
Se ci fossero marche che producono cibo scadente al fine di far ammalare il gatto per vendergli le crocche medicate, penso che i concorrenti di quella marca avrebbero già denunciato la cosa o almeno lo spero. Viviamo in un mondo in cui è possibile fare la pubblicità comparativa e cercano di convincerti che un acqua minerale è migliore di un altra perché contiene meno nitrati, dunque come è possibile che nessuna marca di prodotti per animali abbia ancora fatto una pubblicità comparativa dicendo "io non uso, a differenza della marca x, quel tale conservante?".
Le evidenze della conoscienza scientifica cambiano ogni 5 anni, purtroppo la composizione degli alimenti peggiora. Esiste l'estratto di rosmarino e la vitamina E come conservante antiossidante, e anche la C. Perchè ci si ostina ad usare il gallato di propile o i derivati del rame, che si sa che bene non fanno? Certo si danno in proporzioni microscopiche, ma ora i mici vivono maggiormente, perchè giocare a dadi con la loro vita, se esiste il prodotto idoneo che NON ha controindicazioni? Solo per il costo. La ricerca non conta nulla, conta il guadagno.
Veramente l'avevo notato se rileggi bene il mio post. ;)
Tuttavia il veterinario va bene se cura o opera il gattino mentre diventa un inesperto se parla di alimentazione, il che è singolare, a mio avviso. È' un po' come dire che mi affido a un cardiologo se devo fare una operazione al cuore ma non ascolto il cardiologo quando mi consiglia quali cibi siano più efficaci e quali meno efficaci per tenere il cuore in forma!
Il punto comunque è anche cercare di capire se i gatti domestici di oggi che vanno a cibo industriale vivano di più o di meno dei gatti domestici che mangiano cibo naturale crudo o cucinato dai padroni. Sarebbe interessante uno studio in proposito. E quando dico uno studio intenderei uno studio serio di tipo statistico e pluriennale e non mere impressioni o singole esperienze personali. E questo studio sarebbe necessario fosse attuato da una autorità indipendente e cioè ne' da una marca industriale e dai suoi veterinari ne', però, da un veterinario che fa dell'alimentazione naturale il proprio business. Bisognerebbe poi capire se i padroni sarebbero in grado di seguire una dieta casalinga equilibrata o se questa non sia troppo complessa. Mi limito a dire e a ripetere comunque che l'equazione naturale=buono è veramente troppo semplicistica e che probabilmente i bisogni alimentari di un gatto in natura non sono uguali a quelli di un gatto di casa e che forse i prodotti industriali tengono conto di questo.
Questa è una leggenda metropolitana, i bisogni nutritivi di una specie non cambiano cambiando il suo habitat. Un carnivoro all'aperto, al chiuso non diventa un'erbivoro. Occorre solo ridurre il computo calorico, esattamente come si fa quando si passa dal kitten all'adult come referenza, ecco perchè sono inutili i crocchi sterilized. Basta ridurre le calorie e scegliere prodotti formulati bene, senza carboidrati di riempimento, perchè a questo servono i cereali, a riempire a basso costo, formulazioni vuote.
Ma questo nessun veterinario te lo dirà. A meno che non sia informato da qualcuno che ne sappia più di lui.
Veramente l'avevo notato se rileggi bene il mio post. ;)
Tuttavia il veterinario va bene se cura o opera il gattino mentre diventa un inesperto se parla di alimentazione, il che è singolare, a mio avviso. È' un po' come dire che mi affido a un cardiologo se devo fare una operazione al cuore ma non ascolto il cardiologo quando mi consiglia quali cibi siano più efficaci e quali meno efficaci per tenere il cuore in forma!
Il punto comunque è anche cercare di capire se i gatti domestici di oggi che vanno a cibo industriale vivano di più o di meno dei gatti domestici che mangiano cibo naturale crudo o cucinato dai padroni.
Il problema è la vastità della scienza veterinaria. Mi spiego, la medicina umana che si occupa di un'unica specie ha un'infinità di specializzazioni e negli ultimi anni ne stanno nascendo di nuove. La medicina veterinaria ha un unico corso di laurea in cui in 5 anni uno deve imparare le basi di fisiologia, patologia, neurologia, ortopedia, epidemiologia, immunologia, endocrinologia, scienza della riproduzione, angiologia, cardiologia, scienza della nutrizione, ecc... non di una, ma di almeno una quindicina di specie tra gli animali d'affezione e quelli da reddito o lavoro. Chiaramente dopo la laurea, il veterinario intraprende un percorso di specializzazione in cui si focalizza su uno o più argomenti specifici, ma quanti sono i veterinari che scelgono di specializzarsi in scienza dell'alimentazione e soprattutto in scienza dell'alimentazione felina? Credo pochi sul totale di quelli che escono dalle facoltà veterinarie e vanno ad aprire un ambulatorio.
Ora, è vero che di sicuro un profano, per il fatto di leggere articoli qua e là su internet, non può diventare un esperto, ma mi viene da chiedermi se il veterinario da cui porto il mio gatto a fare il vaccino abbia veramente un interesse e una cultura particolare in fatto di nutrizione felina o se il suo cavallo di battaglia non siano le patologie oculari nel criceto anziano su cui saprà tutto, ma magari si ricorda a stento quello che ha studiato in facoltà sulla fisiologia nutrizionale del gatto.
In quanto all'allungamento dell'aspettativa di vita dei nostri animali domestici, io credo che entrino in gioco una serie di fattori: 1) ambiente protetto e salubre, 2) alimentazione regolare, 3) attenzione dei proprietari allo stato di salute dei loro animali e periodici controlli sanitari, 4) regolari trattamenti vaccinali e antiparassitari, 5) sterilizzazione. Difficile dire quale pesi di più, come è difficile dire se l'aumento dei casi di tumore si debba ad un'alimentazione in cui sovrabbondano cereali, tossine e additivi chimici o in generale all'allungamento della vita o semplicemente al fatto che quando il gatto sta male, lo portiamo dal veterinario e quindi, se muore, muore con una diagnosi e in genere dopo un ciclo di terapie, mentre 50 anni fa, moriva e basta, senza che si sapesse di cosa e senza che ai più venisse in mente di consultare un veterinario.
Violapensiero,
consentimi di fidarmi maggiormente del mio veterinario nonostante tu mi dica che hai letto tanti libri americani.
Consentimi di pensare anche che qualche caso segnalato su un forum non ha nulla a che fare con una seria ricerca statistica e scientifica che dovrebbe basarsi sullo studio di centinaia di casi e sull'impiego di modalità di sperimentazione serie come il doppio cieco; anche perché se un gatto sta male e ha ponfi e pruriti o addirittura calcoli e cistiti forse è meglio portarlo da un veterinario e non basarsi su quello che si dice su un forum in merito all'alimentazione e da parte di chi veterinario non è. E mi sembra anche azzardato trovare un nesso di causalità fra una marca di crocchette e calcoli e cistiti e farlo a distanza! Certamente ne converrai con me anche se, da quello che scrivi, mi pare di capire che non ti fidi molto dei veterinari.
Brioche:)
21-12-2015, 07:03
Violapensiero,
consentimi di fidarmi maggiormente del mio veterinario nonostante tu mi dica che hai letto tanti libri americani.
Consentimi di pensare anche che qualche caso segnalato su un forum non ha nulla a che fare con una seria ricerca statistica e scientifica che dovrebbe basarsi sullo studio di centinaia di casi e sull'impiego di modalità di sperimentazione serie come il doppio cieco; anche perché se un gatto sta male e ha ponfi e pruriti o addirittura calcoli e cistiti forse è meglio portarlo da un veterinario e non basarsi su quello che si dice su un forum in merito all'alimentazione e da parte di chi veterinario non è. E mi sembra anche azzardato trovare un nesso di causalità fra una marca di crocchette e calcoli e cistiti e farlo a distanza! Certamente ne converrai con me anche se, da quello che scrivi, mi pare di capire che non ti fidi molto dei veterinari.
Scusami se mi permetto. Su questo forum le persone mettono a disposizione di tutti la loro esperienza.
Il cagnolino di mia mamma aveva calcoli in vescica, la vet con una cura farmacologica, non è riiscira ad eliminarli. Qui sul forum, proprio Violapensiero mi ha consigliato l'uso di un'erba che nel giro di 2 mesi sta risolvendo il problema. La mia vet, sebbene molto preparata, non conosceva questo prodotto ed è rimasta stupefatta del risultato.
Nessuno qui pretende di sostituirsi al vet. Se la tua opinione sul forum è questa, mi chiedo cosa ci fai qui.
Sicuramente no, però anche il mio vet dice che la vita media dei gatti si è allungata notevolmente, quindi forse le crocchette non saranno il massimo ma non hanno fatto danni enormi. Anche l'aumento di certe patologie potrebbe essere legata all'aumento dell'età media, come avviene nelle persone.
Ma credo che per delle risposte certe dovranno passare ancora molti anni, quando magari la dieta tipo BARF si sarà diffusa di più e si potranno fare degli studi comparativi su numeri significativi. Tra industriale e crudo e non tra industriale/avanzi/topi.
Poi forse se cresce l'attenzione dei consumatori sull'alimentazione animale aumenteranno anche le ricerche serie o il numero di veterinari che si occupano di nutrizione animale.
In fondo, nel dopoguerra, quanti dietologi (per umani) ci saranno stati?
Quoto tutto!!
laura&cats
21-12-2015, 11:10
Tuttavia il veterinario va bene se cura o opera il gattino mentre diventa un inesperto se parla di alimentazione, il che è singolare, a mio avviso.
Non è singolare proprio per niente, se ci pensi, dato che anche per gli umani un dottore di base non è un nutrizionista, e i medici per bestie e persone sono il costante bersaglio di aziende che basano la loro esistenza su quanto VENDONO. E guarda caso vendono omogeneizzati o medicine o crocche o integratori o chi più ne ha più ne metta. Non facciamo finta che medici e veterinari siano super partes in quanto ippocraticamente disposti ad essere martiri di un'integrità professionale che non esiste nè in cielo nè in terra. I medici sono medici, li usi per quando sei malato, idem i pediatri, i veterinari, persino gli strizzacervelli. Quando invece devi mettere in tavola la cena o riempire la ciotola al gatto o svezzare un figlio (ebbene sì, i pediatri sono capre quando si tratta di svezzamento e lo dico CHIARO E FORTE) non è al dottore che devi chiedere così come non compri le scarpe nuove dalla tua callista. Fine.
laura&cats
21-12-2015, 11:15
Sicuramente no, però anche il mio vet dice che la vita media dei gatti si è allungata notevolmente, quindi forse le crocchette non saranno il massimo ma non hanno fatto danni enormi.
Ma certo che no, tra non mangiare mai abbastanza e mangiare crocche magari di ottima qualità è meglio mangiare crocche, per forza di cose. E poi te credo che ti si allunga la vita, quando non fai la fame capita anche alle persone...
violapensiero
21-12-2015, 14:39
Violapensiero,
consentimi di fidarmi maggiormente del mio veterinario nonostante tu mi dica che hai letto tanti libri americani.
Consentimi di pensare anche che qualche caso segnalato su un forum non ha nulla a che fare con una seria ricerca statistica e scientifica che dovrebbe basarsi sullo studio di centinaia di casi e sull'impiego di modalità di sperimentazione serie come il doppio cieco; anche perché se un gatto sta male e ha ponfi e pruriti o addirittura calcoli e cistiti forse è meglio portarlo da un veterinario e non basarsi su quello che si dice su un forum in merito all'alimentazione e da parte di chi veterinario non è. E mi sembra anche azzardato trovare un nesso di causalità fra una marca di crocchette e calcoli e cistiti e farlo a distanza! Certamente ne converrai con me anche se, da quello che scrivi, mi pare di capire che non ti fidi molto dei veterinari.
Ci mancherebbe, ognuno è responsabile delle proprie azioni e pensieri, io la pensavo come te, dei veterinari mi sono fidata fino a quando non mi hanno portato una micia in punto di morte, e grazie a questo forum ho cambiato veterinario, e la diagnosi vera sulla mia gattina, ci ha fatto diventare amici, e con i miei mici, collaboriamo insieme.
Una cosa ho imparato nella mia non lunga, ma interessante esperienza di vita, posso fidarmi solo di Dio, degli uomini, laureati o no, fino ad un certo punto, perché l'infallibilità non è scientifica, la scienza va avanti ad assiomi probabilistici, nulla è sicuro, tutto può essere messo in discussione. Il nesso di casualità esiste, visto che una volta cambiata alimentazione, i problemi degli utenti si sono risolti. E comunque sul forum diamo solo consigli, non ci sostituiamo ai medici, ogni utente sa cosa deve chiedere al proprio veterinario grazie a noi forumisti, e spesso i veterinari rimangono spiazzati dalla competenza delle nostre domande...;)
Qui la sottoscritta mette a disposizione quello che ha imparato anche a costo di grandi sofferenze personali e sacrifici, perchè in fondo, chi me lo faceva fare a studiare anche per gli animali, e a darmi da fare per perfetti sconosciuti? Ma il principio è lo stesso che adotto per le persone, aiutare chi ha bisogno.
Ti auguro di non scoprire mai che tutti i veterinari sono bravissimi fino a quando non capita la diagnosi difficile, che mette alla prova l'istinto diagnostico, che hai o non hai, punto. L'intelligenza di collegare ciò che hai studiato a quello che hai davanti, non è data a tutti.
Così come non è da tutti conoscere l'alimentazione fisiologica per il gatto...
fastfreddy
21-12-2015, 15:08
sul resto ti hanno già risposto in modo esaustivo gli altri
Si sono create industrie che trattano questi sottoprodotti dell'alimentazione umana affinché invece di buttarli possano essere reimpiegati per i nostri gatti? Bene io dico. Per due ragioni:
1 così non sprechiamo nulla degli animali usati per l'alimentazione in un mondo in cui le risorse sono scarse
2 queste industrie danno lavoro a tante persone
il settore, da quel che ho capito in queste poche settimane, ha normative abbastanza lasche in fatto di qualità degli ingredienti, ovvero ci sono sottoprodotti e sottoprodotti ...cuore e piume sono entrambi sottoprodotti ma capisci bene che il primo può avere un senso nell'alimentazione del gatto, il secondo senz'altro no, eppure viene utilizzato ...quindi bisogna sempre fare le pulci alle etichette e affidarsi alle aziende più serie, normalmente quelle non collegate alle multinazionali del cibo
alepuffola
21-12-2015, 18:36
ti dico i miei 2 cent d'opinione.
In sintesi ho qualche domanda, affermazioni, dubbi.
1) Non penso che il 90 per cento dei veterinari siano prezzolati e che solo il 10 per cento sia onesto e sia l'unico a seguire il codice deontologico.
Non lo penso neanch'io, ma sono convinto che pensare il contrario è essere un pò creduloni. diciamo un buon 50 e 50.
Finora ho conosciuto professionalmente dieci veterinari. Sono convinto che solo un paio si fermerebbero a soccorrere un cane o un gatto investiti o si rifiuterebbero di eutanastizzare un gatto contro il volere del padrone. Una è Perlina, e guardacaso era forumista e anche moderatrice.
2) non penso che il 90 per cento dei veterinari non sappia nulla di alimentazione e che ne sappiano di più animalisti improvvisati che non hanno una laurea in veterinaria. Nelle lauree in veterinaria penso si studi anche l'alimentazione animale! Mi risulta che la laurea in veterinaria abbia durata quinquennale e immagino che chi voglia intraprendere questo duro percorso di studi abbia motivazioni molto più forti di amore per gli animali di qualche improvvisato animalista.
E' vero, un vet ne sa sicuramente di più di un animalista improvvisato. Ma qui non ci sono animalisti improvvisati. Anzi ce ne sono stati di ben più esperti di un vet su tematiche specifiche, come l'alimentazione o la fip ad esempio. Perchè queste cose le studiano, magari sugli stessi testi o su documenti di congressi. Non è che l'iscrizione all'uni dia una sorta di superpotere in grado di rendere comprensibile un testo eh.
Eppoi, che i normali esami di veterinaria diano ben poco sull'alimentazione è stato confermato dagli stessi vet che hanno scritto sul forum.
Tu conosci qualche veterinario nutrizionista che sostenga la superiorità della crocchetta sulla Barf fatta come si deve? Io no
3) E' un dato di fatto che l'aspettativa di vita degli animali domestici sia fortemente aumentata negli ultimi anni. Grazie all'alimentazione industriale più equilibrata o nonostante l'alimentazione industriale peggiore rispetto a una dieta più naturale? Non so.
E' aumentata rispetto a un gatto che razzola nei cassonetti, o un gatto di casa a cui si danno gli avanzi, o a un gatto libero che comunque deve farsi un mazzo così per catturare e uccidere una preda, e costretto a lotte per difenderla e difendere il territorio, in cui si procura ferite e infezioni e non viene curato con antibiotici.
Scommettiamo che se alimento un gatto sano con una barf ben fatta pronta nella ciotola tutti i giorni 10 a 3 che mi campa vent'anni e mi muore di vecchiaia?
4) non sono affatto d'accordo con l'equazione naturale=giusto, studiato dall'uomo=sbagliato. I gatti dovrebbero mangiare crudo perché in natura mangiano prede e per questo automaticamente dobbiamo imitare una dieta naturale perché sarebbe la più giusta? Ma allora, se così semplicisticamente fosse, lo stesso discorso lo si potrebbe fare per l'uomo. In stato di natura anche l'uomo mangerebbe prede crude! Eppure qualcuno a un certo punto della civiltà ha scoperto il fuoco e ha scoperto che la carne poteva essere cotta e diventava più appetibile, più tenera, igienicamente più appropriata e quindi più sana! Quindi, immagino che chi oggi dice che un gatto debba per forza mangiare crudo perché così vuole la natura potrebbe, per coerenza, decidere di addentarsi una bella coscia di pollo rigorosamente cruda e sanguinolenta, altroché pollo arrosto! oppure addentare una bella cozza appena staccata dallo scoglio!
Stai trascurando che il gatto è un carnivoro puro. Lo è ancora, a differenza del cane. Come è un fatto che la carne cotta perda la taurina. Questo mi fa giungere alla conclusione che un gatto senza carne cruda o cibo integrato morirebbe in poco tempo, forse meno di un mese, e prima di farlo diventerebbe probabilmente debolissimo e quasi cieco. Per cui morirebbe di fatto di qualcos'altro.
5) Non mi torna il fatto che le marche di alimenti animali dovrebbero volontariamente creare prodotti dannosi che andrebbero ad uccidere i clienti animali. Mi sembra una cosa totalmente anti economica e illogica. Se metto sul mercato un prodotto alimentare che a lungo andare uccide il cane o il gatto poi il mio prodotto non lo vendo più a quel cane o a quel gatto perché è morto! Dovrebbe invece essere convenienza che il gatto viva più a lungo possibile per continuare a vendergli il prodotto per più tempo possibile. E'veramente credibile che le marche commettano questo risibile errore economico e riducano l'aspettativa di vita degli animali quando invece dovrebbe essere loro interesse che gli animali vivano più a lungo possibile per vendere per più tempo possibile a ogni singolo gatto il loro prodotto?
Un medico famoso dice che alla sanità (italiana e non ) non conviene mai che il paziente muoia. Ma non conviene neanche che guarisca del tutto.
6) Non hanno fatto entrare le telecamere negli stabilimenti. Certo. Mi sembra logico che vogliano preservare il segreto industriale e non consentire ai concorrenti di copiare dopo avere investito molto denaro per creare i propri prodotti. Una cosa sono gli ingredienti che devono essere chiari, un'altra cosa sono le modalità di preparazione che fanno parte di un legittimo segreto industriale! Non penso che la coca cola sarebbe felice di consentire alla pepsi cola di filmare i propri segreti industriali e viceversa.
7) In un regime di libero mercato oltre ai controlli delle autorità sanitarie ci sono i controlli degli stessi concorrenti! Se la marca x facesse venire il tumore ai gatti perché usa quel dato conservante cancerogeno, non pensate che la marca y o z la denuncerebbe per farla sparire dal mercato e acquisire nuovi clienti? Veramente non si pensa che la marca x non studi e analizzi i croccantini delle marche a,B,c,d,e,f..... e non sia pronta a denunciare il concorrente? A meno che tutte le marche non siano d'accordo in un complotto generalizzato contro i poveri gattini. Complotto che coinvolgerebbe anche i veterinari e gran parte della comunità scientifica! Ma questo mi sembra un po' ridicolo.
Non penso sia complotto Elio, solo quieto vivere. Se l'azienda x lo facesse contro la multinazionale y, quest'ultima non starebbe certo con le mani in mano. E troverebbe di sicuro qualcosa che non va nella prima.
Del resto è consentito per legge mettere conservanti potenzialmente cancerogeni nelle crocchette, come il Bha. Stranamente però Hill's non lo fa mentre Royal sì. Perchè? Sospetto che sia perchè ti permettono di conservare appetizzanti inutilizzabili con la sola vitamina E.
Il discorso credo sia che che produrre crocchette di sola carne fresca può produrti utili, ma non saranno mai centinaia di milioni di euro. Per fare quelli mi sa che l'unica strada sia quella "storica": vendere una materia prima trattata a dieci volte il suo valore.
8) Il mio gattino aveva la diarrea e, su consiglio del mio veterinario che ha i depliant di RC in sala d'aspetto, mi ha consigliato il cibo medicato di......Hill's (non di RC di cui ha alcuni depliant informativi in sala d'aspetto). Risultato? La diarrea è veramente sparita e il cibo medicato ha fatto effetto! Dunque quell'ironia sui cibi medicati che ha usato quella trasmissione, secondo la mia esperienza personale, per quel poco che vale, è stata veramente semplicistica così come non credo che i veterinari rinuncino alla propria libertà di scegliere cosa consigliare al paziente in base alla propria professionalità e deontologia perché penso che, nonostante tutti gli allarmismi che ci propina la televisione, non viviamo affatto in un mondo in cui la delinquenza è generalizzata.
Io faccio rientrare la semplice diarrea con semplice pollo lesso, Elio. Sempre rientrata.
Ultimamente Puffola ha avuto un grosso problema di vomito. Diminuito molto usando inizialmente Hill's I/D secco e umido. Però la cosa sembra stranamente finita del tutto quando ho eliminato anche I/D umido ( che come il secco ha proteine vegetali idrolizzate ) dando solo carne cruda o semicruda insieme a cibo industriale completo grain-free completamente privo di cereali. Do ancora crocchette I/D, ma lo sto diminuendo man-mano.
9) gli allevatori sarebbero anche essi prezzolati dalle malefiche marche di prodotti alimentari per gatti e cani. Dunque quegli stessi allevatori che si riempiono la casa di gatti e gattini alcuni dei quali si portano nelle esposizioni feline con grande fierezza in realtà darebbero da mangiare essi stessi ai propri animali delle schifezze che ne ridurrebbero l'aspettativa di vita e ne metterebbero a rischio la salute? No, non ci credo.
Sul forum ci sono allevatori affermati, giro la parola a loro, se vorranno rispondere.
10) La televisione vive di allarmismo e di complottismo perché gli allarmi fanno ascolti mentre le buone notizie gli ascolti purtroppo non li fanno (la natura umana è strana). Dunque, la buona notizia è che gli animali domestici tendono ad avere una aspettativa di vita ben più lunga che nel passato ma fare una trasmissione su questo e ricercarne le ragioni (che dipenda anche dalla dieta?) purtroppo non avrebbe fatto ascolti e non avrebbe attirato pubblicità.
Aspettativa di vita più lunga e anche situazioni cliniche create dalla dieta, e mantenute sotto controllo per qualche annetto con una dieta industriale predigerita o con poche proteine. Che ne dici?
Non so tu, ma io a leggere questo post di Starmaia, sono saltato dalla sedia e ho perso anche le ultime resistenze residue.
Ho guardato due minuti in croce della replica e mi è preso malissimo... qualcuna/o di voi con un gatto con problemi renali ha provato la dieta casalinga?
Una delle persone intervistate è una vecchia utente di MM (Gabri o Missi, se qualcuno ricorda). Dice che la sua gatta con IRC mangia barf e un rimedio omeopatico e sta bene.
Starmaia
21-12-2015, 19:49
Comunque non ci dimentichiamo che alla fine, su tutto, vince il DNA :)
Comunque non ci dimentichiamo che alla fine, su tutto, vince il DNA :)
Che però è insondabile, nel dubbio tutti noi nutriamo i nostri gatti il meglio possibile
ti dico i miei 2 cent d'opinione.
"Un medico famoso dice che alla sanità (italiana e non ) non conviene mai che il paziente muoia. Ma non conviene neanche che guarisca del tutto."
Questo purtroppo è vero, lo asserisce anche la veterinaria Ziegler parlando dei suoi colleghi
Non è singolare proprio per niente, se ci pensi, dato che anche per gli umani un dottore di base non è un nutrizionista, e i medici per bestie e persone sono il costante bersaglio di aziende che basano la loro esistenza su quanto VENDONO. E guarda caso vendono omogeneizzati o medicine o crocche o integratori o chi più ne ha più ne metta. Non facciamo finta che medici e veterinari siano super partes in quanto ippocraticamente disposti ad essere martiri di un'integrità professionale che non esiste nè in cielo nè in terra. I medici sono medici, li usi per quando sei malato, idem i pediatri, i veterinari, persino gli strizzacervelli. Quando invece devi mettere in tavola la cena o riempire la ciotola al gatto o svezzare un figlio (ebbene sì, i pediatri sono capre quando si tratta di svezzamento e lo dico CHIARO E FORTE) non è al dottore che devi chiedere così come non compri le scarpe nuove dalla tua callista. Fine.
Sarò un inguaribile "romantico" dal momento che forse, un po' ingenuamente, continuo a credere che nelle professioni sanitarie la maggior parte delle persone rispetti i codici deontologici. Ovviamente ci sono delle eccezioni, ma le eccezioni non sono la regola.
Starmaia
21-12-2015, 20:20
Che però è insondabile, nel dubbio tutti noi nutriamo i nostri gatti il meglio possibile
Sì, certo :)
laura&cats
21-12-2015, 20:24
Sarò un inguaribile "romantico" dal momento che forse, un po' ingenuamente, continuo a credere che nelle professioni sanitarie la maggior parte delle persone rispetti i codici deontologici. Ovviamente ci sono delle eccezioni, ma le eccezioni non sono la regola.
Non è questione di romanticismo, che è sempre una bella cosa, ma di competenze. Il veterinario deve guarire le malattie degli animali, su quelle deve concentrarsi e studiare.. per l'alimentazione se resta tempo/spazio/voglia di imparare tanto meglio, ma di solito non è così e il vet medio si basa su quel che gli dicono i rappresentanti. Che sono stipendiati dai soliti noti.
ElenaRolfi
21-12-2015, 20:37
Non è singolare proprio per niente, se ci pensi, dato che anche per gli umani un dottore di base non è un nutrizionista, e i medici per bestie e persone sono il costante bersaglio di aziende che basano la loro esistenza su quanto VENDONO. E guarda caso vendono omogeneizzati o medicine o crocche o integratori o chi più ne ha più ne metta. Non facciamo finta che medici e veterinari siano super partes in quanto ippocraticamente disposti ad essere martiri di un'integrità professionale che non esiste nè in cielo nè in terra. I medici sono medici, li usi per quando sei malato, idem i pediatri, i veterinari, persino gli strizzacervelli. Quando invece devi mettere in tavola la cena o riempire la ciotola al gatto o svezzare un figlio (ebbene sì, i pediatri sono capre quando si tratta di svezzamento e lo dico CHIARO E FORTE) non è al dottore che devi chiedere così come non compri le scarpe nuove dalla tua callista. Fine.
Ahaha stupenda! Veramente! Sono d'accordissimo
Io non mi reputo un'esperta né in tema di alimentazione, né di medicina veterinaria e di certo non penso di saperne di più di una persona che ha passato 5 anni a studiare in una facoltà specifica. Purtroppo ho potuto constatare però che molto spesso l'ignoranza, il pressapochismo, la pigrizia intellettuale regnano sovrani anche tra alcuni veterinari (persino tra quelli che godono di una certa fama, anzi i peggiori, in quanto ad onestà intellettuale e non, per me sono stati quelli di una famosa clinica qui a Torino, i quali non solo per fare i primi della classe mi hanno ammazzato un gatto, ma hanno anche insistito per farmi continuare l'iter diagnostico dopo che il gatto era morto); sinceramente non ho ancora trovato un professionista che mi ispiri totalmente fiducia. Ma, al di là di questo, sono felice di confrontarmi con persone (siano esse veterinari o no) che condividono con me la passione per i gatti e hanno voglia, da profani o da professionisti, di approfondire il tema della nutrizione felina. Poi ripeto, la scienza veterinaria è troppo vasta perché ogni veterinario ne sappia in maniera approfondita di nutrizione animale, anche perché l'idea di una medicina preventiva attraverso l'alimentazione applicata ai nostri animali è relativamente recente.
Per il resto, mi trovo d'accordo con Fastfreddy: se lo scarto dell'alimentazione umana ha un valore biologico e nutrizionale per l'animale, ben venga un'industria che lo trasformi in cibo per cani e gatti, se però devono infarcire una pappa di piume e becchi perché così non si butta via niente del pollo e possiamo guadagnarci anche su quello, no, non mi va più bene. Per questo do la preferenza alle etichette che descrivono in dettaglio quali siano questi benedetti derivati.
fastfreddy
21-12-2015, 21:26
Per il resto, mi trovo d'accordo con Fastfreddy
Ole' :cool:
;)
Ole' :cool:
;)
Ahahahah, ci voleva finalmente, no? :p
violapensiero
21-12-2015, 21:41
Io da assidua frequentatrice di facoltà medico scientifiche non posso che comprenderti, Elio, nel tuo idealismo, ma purtroppo, dopo anni di frequentazioni dell'ambiente, io che pensavo di incontrare persone con la passione per il loro lavoro, mi sono dovuta ricredere. Esiste la voglia di guadagnare bene, di proseguire la professione familiare a tutti i costi per mantenere un certo status(e non conosco nessun figlio di medico, o di veterinario o di odontoiatra che non si sia laureato in tempo e molto bene, tutti geni), aiutare le persone, avere la passione e l'empatia per il paziente, non vedere nel paziente solo un potenziale cliente, è cosa assai rara...
Io sto una via di mezzo tra la disillusione di viola e l'ottimismo di fast freddy :).
Ho incontrato, direttamente o per esperienza di persone vicine, veterinari (e medici) che fanno il loro lavoro con passione e altri che lo fanno solo per guadagno. Uno dei motivi per cui ho stima del mio vet nonostante non sia perfetto è che secondo me è decisamente tra i primi.
Sul tema nutrizione però è vero che la maggior parte dei vet non vanno molto oltre la conoscenza delle marche più conosciute. L'anno scorso quando ho portato Tigre in clinica per essere ricoverato, gli ho portato un sacchetto di crocche Orijen, perché continuasse a mangiare la sua pappa di casa, visto che aveva già il pancino sottosopra per gli antibiotici e non l'avevano mai sentita. Ed è un team di veterinari giovani e anche bravi.
D'altra parte anche la veterinaria si sta evolvendo, come per gli umani una volta faceva questi tutto il medico di base, oggi si va sempre di più dagli specialisti. Probabilmente la specializzazione "nutrizionista" è un po' il fanalino di coda.
Poi non sottovaluto per niente l'importanza del confronto delle esperienze su un forum. Senza sostituirsi al vet, a volte si hanno consigli molto validi.
Se qualcuno ha voglia e tempo di leggersi anche l'opinione di una biologa sulla trasmissione di report io ho trovato questo.
Se dice scempiaggini ok, tutte ne diciamo, a parte chi crede di avere la verità' in tasca...
http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto (http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto/)/
Io sto una via di mezzo tra la disillusione di viola e l'ottimismo di fast freddy :).
Ho incontrato, direttamente o per esperienza di persone vicine, veterinari (e medici) che fanno il loro lavoro con passione e altri che lo fanno solo per guadagno. Uno dei motivi per cui ho stima del mio vet nonostante non sia perfetto è che secondo me è decisamente tra i primi.
Sul tema nutrizione però è vero che la maggior parte dei vet non vanno molto oltre la conoscenza delle marche più conosciute. L'anno scorso quando ho portato Tigre in clinica per essere ricoverato, gli ho portato un sacchetto di crocche Orijen, perché continuasse a mangiare la sua pappa di casa, visto che aveva già il pancino sottosopra per gli antibiotici e non l'avevano mai sentita. Ed è un team di veterinari giovani e anche bravi.
D'altra parte anche la veterinaria si sta evolvendo, come per gli umani una volta faceva questi tutto il medico di base, oggi si va sempre di più dagli specialisti. Probabilmente la specializzazione "nutrizionista" è un po' il fanalino di coda.
Poi non sottovaluto per niente l'importanza del confronto delle esperienze su un forum. Senza sostituirsi al vet, a volte si hanno consigli molto validi.
Sono d'accordo con tutto ciò che scrivi. Le opinioni su un forum non devono sostituire il lavoro di un veterinario!
Riguardo ai veterinari nutrizionisti ho solo il dubbio che se non devo fidarmi dell'industria del pet perché ha interessi economici forse anche il tal veterinario nutrizionista che sconsiglia la pet industry ha i suoi interessi economici. In fondo se porto il mio gattino da lui per farmi fare una dieta da lui e abbandono le crocche lo devo pagare... e non per curare il mio gattino ma solo perché mi faccia un bel piano di alimentazione e mi faccia comprare gli integratori necessari (anche quella degli integratori è una bella industria con tutti i suoi interessi, non credete?). In realtà' penso non ci sia nessun complotto in atto ne' delle multinazionali ne' dei fan del bio/crudismo ma solo un dialogo che però dovrebbe avere toni meno accesi e un po' più scientifici.
Se qualcuno ha voglia e tempo di leggersi anche l'opinione di una biologa sulla trasmissione di report io ho trovato questo.
Se dice scempiaggini ok, tutte ne diciamo, a parte chi crede di avere la verità' in tasca...
http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto (http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto/)/
Avevo letto questo articolo. Rimane il fatto che la trasmissione ha detto in pratica: se devi spendere tutti quei soldi per dare un cibo con conservanti ed additivi tanto vale dare gli avanzi di casa spendendo meno ed evitando sostanze nocive date a vita ai nostri animali di casa. Poi ognuno tra le righe scritte e le frasi ascoltate in televisione legge ciò che vuole, l'informazione è stata data ad un vastissimo pubblico.
Ricordo a tutti che se la farina animale con cui sono fatti i pet food proviene da industrie situate all'estero rispetto all'industria che la elabora, a quest'ultima la legge consente di omettere in etichetta i conservanti utilizzati (es BHA e BHT ecc) e noi leggeremo "privo di conservanti artificiali" o roba del genere (veterinario dott. Prota)
Per quel che concerne i farmaci sappiamo che i veterinari non possono mettere in ricetta un farmaco per uso umano se in commercio esiste lo stesso principio attivo in formulazione veterinaria, tempo fa avevo firmato una petizione per abolire questa legge ma la lobby è troppo forte. Faccio un esempio: il farmaco veterinario ronaxan 100 ha lo stesso principio attivo del farmaco umano miraclin 100 o bassado 100, il prezzo del ronaxan 100 è circa 13 euro mentre il miraclin 100 costa circa 4 euro -se non ricordo male- ma il vet deve prescrivere ronaxan, logicamente per alcuni farmaci veterinari la qtà di principio attivo è assai inferiore a quella per uso umano e per noi suddividere le dosi tipo 1/8 di compressa è impossibile. Non c'è farmaco veterinario a basso prezzo, quindi non è buttare il bagno con il bambino
alepuffola
22-12-2015, 09:41
Se qualcuno ha voglia e tempo di leggersi anche l'opinione di una biologa sulla trasmissione di report io ho trovato questo.
Se dice scempiaggini ok, tutte ne diciamo, a parte chi crede di avere la verità' in tasca...
http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto (http://lorologiaiomiope-national-geographic.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/12/12/come-nutrire-fido-e-fuffy-opinione-ragionata-di-una-biologa-non-dassalto/)/
Letto qualche giorno fa e giá commentato quell'articolo.
Pensa che, come dicevo qualche post fa, una forumista che ha conosciuto uno dei vet nutrizionisti intervistati, me ne ha fatto tutt'altro che un bel ritratto, dicendomi anche che a sua opinione é un pessimo vet, e non ho motivo di non crederle , oltretutto quella puntata sembra creata su misura per lui e le sue diete.
Però sai, per quanto ho potuto constatare personalmente, quali fatti mi si sono parati davanti agli occhi ? Tutte le volte che ho virato verso cibo fresco comprato in macelleria e dato crudo o scottato, ho notato miglioramenti delle situazioni emotive e gastriche dei gatti. Sará un caso?
Tempo fa comprai delle vaschette Animalstar che poi la mia ha rifiutato, per cui ho dovuto girarle ai randagini. Uno di questi randagini aveva neanche due mesi e il suo bravo herpesvirus con occhietti incrostati di muco e raffreddore. L'ho stallato dandogli proprio il crudo Animalstar, che mangiava di gusto. In quattro-cinque giorni i sintomi di herpes sono praticamente spariti, senza alcun antibiotico
La parte sulla guarigione di alcune patologie a seguito del passaggio da una dieta industriale ad una naturale/casalinga è una delle parti che mi ha lasciato più perplessa e che ho trovato in generale più tendenziose; fatto salvo il caso dell'allergia che potrebbe dipendere da un conservante o additivo usato nelle scatolette, mi lascia un po' scettica l'idea che un'insufficienza renale possa regredire o addirittura guarire con un cibo cucinato in casa di cui non posso, per mancanza di strumenti adeguati, verificare il tenore di alcuni elementi (fosforo, in primis).
Sarò succube delle grandi industrie del pet food, ma credo che una volta che una patologia si sia instaurata, sia più sicuro ricorrere ad un cibo medicato già pronto o a farmaci (dipende da cos'ha il gatto), mentre attribuisco grande importanza all'alimentazione in senso preventivo, ovvero credo che quanto più un gatto mangia quello che mangerebbe in natura (a prescindere che questo gli venga somministrato attraverso una dieta casalinga appositamente studiata o attraverso delle scatolette e/o crocchette di buona qualità), tanto più il suo sistema immunitario e il suo apparato digerente ne beneficiano e tanto più è lecito aspettarsi che rimanga in salute a lungo (sfiga e DNA permettendo).
laura&cats
22-12-2015, 12:10
La parte sulla guarigione di alcune patologie a seguito del passaggio da una dieta industriale ad una naturale/casalinga è una delle parti che mi ha lasciato più perplessa e che ho trovato in generale più tendenziose; fatto salvo il caso dell'allergia che potrebbe dipendere da un conservante o additivo usato nelle scatolette, mi lascia un po' scettica l'idea che un'insufficienza renale possa regredire o addirittura guarire con un cibo cucinato in casa di cui non posso, per mancanza di strumenti adeguati, verificare il tenore di alcuni elementi (fosforo, in primis).
Sarò succube delle grandi industrie del pet food, ma credo che una volta che una patologia si sia instaurata, sia più sicuro ricorrere ad un cibo medicato già pronto o a farmaci (dipende da cos'ha il gatto), mentre attribuisco grande importanza all'alimentazione in senso preventivo, ovvero credo che quanto più un gatto mangia quello che mangerebbe in natura (a prescindere che questo gli venga somministrato attraverso una dieta casalinga appositamente studiata o attraverso delle scatolette e/o crocchette di buona qualità), tanto più il suo sistema immunitario e il suo apparato digerente ne beneficiano e tanto più è lecito aspettarsi che rimanga in salute a lungo (sfiga e DNA permettendo).
Secondo me è molto una questione di approccio alla vita intesa come insieme di processi fisiologici. Se uno ha fiducia nella natura, e se le eventuali patologie sono molto lievi, per me l'approccio "cibo naturale + omeopatia e simili" è il massimo dell'efficacia col minimo dello sforzo. Ma se la patologia, poniamo una classica IRC, è già più grave (anche senza arrivare all'allarme rosso eh), nessuno né qui né altrove si affiderebbe mai alla barf, è come dire mi guarisco dal cancro con lo yoga, una pia illusione.
Letto qualche giorno fa e giá commentato quell'articolo.
In quattro-cinque giorni i sintomi di herpes sono praticamente spariti, senza alcun antibiotico
Questo mi sembra strano, cioè, non che sia guarito, ma che il cibo abbia avuto in pochi giorni un'azione così determinante su un virus.
Comunque alle tesi di "grande complotto globale" non credo mai. Sulla medicina umana leggo da tanti anni medbunker che, anche a detta di medici di cui mi fido per ragioni personali, è un blog molto obiettivo.
Credo però che, se non ci sono controlli adeguati, le industrie cerchino sempre di avere il minor guadagno con la minore spesa, magari senza andare troppo per il sottile sulla salute.
E inoltre penso che gli studi si evolvano sempre più, chi ha più o meno la mia età si ricorderà le merendine infarcite di coloranti dannosi con cui siamo cresciuti :), i prodotti per l'agricoltura che erano veleno allo stato puro ecc, l'amianto che veniva messo su ogni casa in costruzione.
Vicino a casa mia negli anni 70 avevano costruito un bel palazzo modernissimo con tutta una parete in eternit contro l'umidità.
Quindi credo che informarsi sia sempre cosa buona e saggia, poi è vero, ognuno trae le proprie conclusioni, però almeno le trae basandosi su fatti.
laura&cats
22-12-2015, 12:13
chi ha più o meno la mia età si ricorderà le merendine infarcite di coloranti dannosi con cui siamo cresciuti :), i prodotti per l'agricoltura che erano veleno allo stato puro ecc, l'amianto che veniva messo su ogni casa in costruzione.
Oddio... com'è vero...
Ah, sinceramente per me la fiducia nell'omeopatia (non fitoterapia) è una delle cose più incomprensibili che esistano :).
Stento a credere che qualcuno creda nella "memoria dell'acqua", ma sono pronta a ricredermi il giorno in cui ci saranno degli studi ben fatti su grandi numeri. Per ora le esperienze "mio zio, mio cugino, ecc è guarito mi lasciano molto perplessa perché per ognuna di queste esperienze ne conosco uno che poi è dovuto correre dal medico (e per fortuna non per cose gravi).
Io invece non capisco chi non ha nessuna fiducia nell'omeopatia (o addirittura deride chi crede nella sua efficacia, come ha fatto la biologa dell'intervista al link riportato qui in discussione) nemmeno per problemi minori. Perché non provare almeno? Gli antibiotici possono risolvere il problema per cui vengono prescritti, ma sono anche una mazzata per l'organismo di esseri umani e animali. Perché non tentare strade alrernative? Io lo faccio per me e l'ho fatto anche per curare la dermatite della mia gatta (alla faccia del dermatologo che voleva riempirla di cortisone, antibiotici e cibo medicato). Certo poi magari l'omeopatia può non bastare e bisogna passare agli antibiotici. Ma anche gli antibiotici a volte non risolvono il problema eh.
Io non derido nessuno, però è il principio stesso dell'omeopatia che mi risulta ostico.
Prendo una sostanza e la diluisco milioni di volte, in modo che nel prodotto finito non ci sia più e in base alla "memoria" che l'acqua conserva quel granulino di zucchero dovrebbe guarirmi. Per ME, ripeto, per me, presuppone un atto di fede che io non ho.
Poi l'ho anche provata tanti anni fa, per carità :), seguendo il principio per cui "male non fa". E infatti non mi ha fatto né male né bene. Sono molto possibilista per carattere, ma non al punto di sperare di guarirmi con niente. L'avevo provata per la colite nervosa, ma non la userei mai per qualcosa che richiede un antibiotico, col rischio di peggiorare il tutto.
Quello che mi irrita sono quegli omeopati che cercano di farti abbandonare una terapia medica di efficacia provata a favore del nulla, perché secondo me sono pericolosi.
"Medicina alternativa" è un mondo vasto e non sto dicendo che niente funzioni: stavo parlando dell'omeopatia, che è solo uno dei tantissimi tipi.
La fitoterapia ad esempio è tutta un'altra cosa, perché lì un principio attivo c'è.
Ma ripeto, non derido mai nessuno perché sono possibilista e perché sono convinta che la scienza abbia ancora molto da scoprire, non rifiuto mai nulla per partito preso e cerco di informarmi e capire se una strada è adatta a me o no.
Guarda, io ho avuto una micina trovatella che aveva una forma leggera di rinotracheite con scolo oculare; i sintomi respiratori sono andati a posto dopo 1 settimana di cure con antibiotico, lo scolo invece mi ha fatto disperare, pur trattandosi di un'affezione assolutamente leggera. Siamo passati dall'aureomicina alla tobramicina ai colliri omeopatici (perché la veterinaria era una convinta omeopata) finché ho sospeso ogni terapia esigendo che venisse fatto uno striscio con antibiogramma. Alla fine lo striscio è risultato negativo per la ricerca di batteri e crescendo la micina è guarita spontaneamente (sospetto che si trattasse di un fatto virale, molto lieve, e che il suo sistema immunitario sia riuscito dopo un po' di tentativi a debellare o a limitare il virus da sé, mantenendo i sintomi ad un livello sub-clinico). Questo per dirti che mi viene da chiedermi quante patologie curabili con l'omeopatia non regredirebbero spontaneamente, assicurando condizioni ambientali salubri, alimentazione adeguata e, al limite, una terapia di supporto, per prevenire potenziali sovrainfezioni batteriche.
o non derido nessuno, però è il principio stesso dell'omeopatia che mi risulta ostico.
Prendo una sostanza e la diluisco milioni di volte, in modo che nel prodotto finito non ci sia più e in base alla "memoria" che l'acqua conserva quel granulino di zucchero dovrebbe guarirmi. Per ME, ripeto, per me, presuppone un atto di fede che io non ho.
D'accordissimo! E' il principio che non mi torna, poi potrei anche sbagliare, non essendo un medico.
laura&cats
22-12-2015, 14:29
Ah, sinceramente per me la fiducia nell'omeopatia (non fitoterapia) è una delle cose più incomprensibili che esistano :).
Stento a credere che qualcuno creda nella "memoria dell'acqua", ma sono pronta a ricredermi il giorno in cui ci saranno degli studi ben fatti su grandi numeri. Per ora le esperienze "mio zio, mio cugino, ecc è guarito mi lasciano molto perplessa perché per ognuna di queste esperienze ne conosco uno che poi è dovuto correre dal medico (e per fortuna non per cose gravi).
Sei in numerosa compagnia, tranquilla. Io invece soprassiedo, dato che su di me, i gatti (Tofu, proprio in questi ultimi tre giorni) e i bambini funziona... se una cosa funziona per me può essere fuffa, il niente, l'aria fritta, ma piuttosto che un farmaco che m'ammazza il fegato, guarda...
alepuffola
22-12-2015, 14:32
Questo mi sembra strano, cioè, non che sia guarito, ma che il cibo abbia avuto in pochi giorni un'azione così determinante su un virus.
Non ci avrei creduto neanch'io finchè non l'ho visto coi miei occhi.
Probabilmente ha alzato le difese immunitarie, che hanno fatto regredire i sintomi.
Non so se sarebbe guarito lo stesso con il normale umido, o solo perchè era in via di guarigione ( ma non mi sembrava ).
Che poi a un gattino di un paio di mesi uno non da Barf, ma crocchette babycat.
Ma mi venne in mente di aver visto Pasqualina (una tricolor intera del giardino ) sfamare con un pezzo di pollo crudo i suoi gattini appena nati, e mi sono buttato.
Io non derido nessuno, però è il principio stesso dell'omeopatia che mi risulta ostico.
Non mi riferivo a te, ma alla biologa.
Starmaia
22-12-2015, 16:14
Io l'omeopatia l'ho usata (la uso tuttora) su Merlino per via dell'artrosi (o artrite) con la stessa fiducia che ripongo nell'Artikrill o nel cuscino di farro ovvero "male non farà". In effetti usando un po' questo, un po' quello senza nessuna costanza le cose ogni tanto migliorano, ogni tanto peggiorano.
Però non derido, ci mancherebbe.
Per dovere di cronaca, la gatta di Missi con IRC era stata trattata all'inizio con i metodi tradizionali e cibo renal. Dato che peggiorava lentamente, credo che sia stato il veterinario stesso a proporre una dieta abbastanza proteica da evitare che il corpo usasse le sue stesse proteine per sostentarsi e il rimedio omeopatico (che non so quale sia). Però non ne so abbastanza per dire che potrebbe essere una strada percorribile da molti. So che la micia è seguitissima dal vet.
alepuffola
22-12-2015, 17:51
Per dovere di cronaca, la gatta di Missi con IRC era stata trattata all'inizio con i metodi tradizionali e cibo renal. Dato che peggiorava lentamente, credo che sia stato il veterinario stesso a proporre una dieta abbastanza proteica da evitare che il corpo usasse le sue stesse proteine per sostentarsi e il rimedio omeopatico (che non so quale sia). Però non ne so abbastanza per dire che potrebbe essere una strada percorribile da molti. So che la micia è seguitissima dal vet.
Infatti vorrei contattare Missi, per saperne di più. Sperando che non sia una cosa che debba tenere riservata.
Però rimane il fatto che la gatta sopravvive senza medicina tradizionale nè cibo renal. Anzi si è stabiliizzata. E mi sembra inverosimile che possa funzionare solo per i suoi reni.
violapensiero
22-12-2015, 19:51
La memoria dell'acqua esiste, se l'omeopatia non funziona, vuol dire che è stato prescritto il rimedio sbagliato. Io ho curato per anni la cistite delle mie prime gatte con i granuli omeopatici, e sarà stato un caso, ma a nessuna delle due è mai venuto un calcolo. Erano intere e hanno avuto problemi per questo, ma mai così gravi come Celestina, che di farmaci omeopatici non ha visto nemmeno l'ombra.
Il mio veterinario ad esempio si cura e cura i suoi parenti ed amici con i rimedi omeopatici, ma cura gli animali con l'allopatia, perchè non si sente sicuro.
Anche se mi sembra un controsenso. Però almeno è sincero.
violapensiero
22-12-2015, 19:54
Il problema dell'omeopatia è come quello della psicologia, come fai a spiegare l'antipatia, l'odio che provi verso alcune persone, l'attrazione sessuale, l'amicizia? Nessuno studio sarà mai in grado di misurarle...ci sono cose non misurabili, e visto che sugli animali l'effetto placebo non esiste, qualcosa c'è, solo che sarà difficilissimo andarlo a misurare.
Comunque gli studi ci sono, ma ogni volta che escono vengono bistrattati. In Germania ci sono ospedali omeopatici, dubito che possano restare aperti senza alcun riscontro, visto che non sono pubblici...
Ho letto che non è del tutto vero, che sugli animali l'effetto placebo non esiste, ma che esiste per interposta persona, cioè l'umano che glieli somministra. Infatti gli studi seri su farmaci (umani), al momento del confronto col placebo, prevedono il "doppio cieco", cioè non solo chi li prende è all'oscuro se si tratti del farmaco o del placebo, ma anche chi i somministra, perché pare che anche quello possa influenzare i risultati.
Può benissimo essere che ci sia qualcosa che ancora sfugge con metodi che attualmente si hanno a disposizione, ma per credere che funzioni occorre appunto una "fede". Le cose che richiedono fede non fanno per me.
Sugli studi, gli ospedali, ecc., credo che medbunker sia un sito parecchio attendibile. Mio marito ha un cugino cardiologo molto bravo come studioso e secondo lui è così. io gli studi studi scientifici tipo su medpub non riesco, primo a leggerli, perché il mio inglese è basic, poi a valutarli, perché mi mancano le necessarie competenze scientifiche. Ma di lui mi fido, perché il suo interesse verso la medicina alternativa mi sembra partire da un'onestà intellettuale, oltre ad un interesse personale (come me, ha familiarità per il cancro al colon).
violapensiero
22-12-2015, 22:34
Il problema della familiarità con le patologie è fortemente dibattuto. E comunque se pensiamo che i mici possano essere influenzati da quello che pensiamo e guarire, questo è un assunto che presuppone una forza di guarigione insita nel pensiero, forza non misurabile. Come la forza del bacio della mamma sulla bua del bimbo che fa immediatamente smettere di piangere...
L'ottimismo fa vivere di più e meglio, ma anche questa cosa non è misurabile per fortuna. Neanche l'amore.
Viviamo in un mondo nel quale il 70 per cento è materia oscura...della quale pochissimo conosciamo.
Per questo resto aperta a mille possibilità. E Ruper Sheldrake mi ha fatto riflettere non poco..
Il problema della familiarità con le patologie è fortemente dibattuto.
Per il cancro al colon pare che chi ha familiarità si ammali il 20% di più di chi non l'ha, io ho avuto mamma e zia morte prima dei 50 anni, lui mamma e sorella (che per fortuna ora sta bene).
lE comunque se pensiamo che i mici possano essere influenzati da quello che pensiamo e guarire, questo è un assunto che presuppone una forza di guarigione insita nel pensiero, forza non misurabile.
Pare che non si la forza del pensiero, qui lo spiega abbastanza bene:
http://medbunker.blogspot.it/2012/01/omeopatia-animali-e-bambini.htm
laura&cats
23-12-2015, 06:15
Il problema dell'omeopatia è come quello della psicologia, come fai a spiegare l'antipatia, l'odio che provi verso alcune persone, l'attrazione sessuale, l'amicizia? Nessuno studio sarà mai in grado di misurarle...ci sono cose non misurabili, e visto che sugli animali l'effetto placebo non esiste, qualcosa c'è, solo che sarà difficilissimo andarlo a misurare.
Comunque gli studi ci sono, ma ogni volta che escono vengono bistrattati. In Germania ci sono ospedali omeopatici, dubito che possano restare aperti senza alcun riscontro, visto che non sono pubblici...
Tante grandi verità non possono essere quantificate.
laura&cats
23-12-2015, 06:19
Ho letto che non è del tutto vero, che sugli animali l'effetto placebo non esiste, ma che esiste per interposta persona, cioè l'umano che glieli somministra.
Metti pure, per quanto mi suoni davvero improbabile, ma metti che sia così. Se alla fine l'animale è guarito con zero effetti collaterali ti pare poco?
Comunque secondo me l'essere umano medio è talmente cinico e incredulo nella sua creduloneria che il cosiddetto effetto placebo è ampiamente sopravvalutato.
Starmaia
23-12-2015, 08:50
Io ho curato per anni la cistite delle mie prime gatte con i granuli omeopatici, e sarà stato un caso, ma a nessuna delle due è mai venuto un calcolo.
Sì, Viola, ma vale il giusto... io sono anni che non curo Lamù per la cistite, nemmeno con farmaci tradizionali, semplicemente cercando di metterla a suo agio con tecniche comportamentali. Eppure la cistite le passa, le torna e non ha mai avuto un calcolo. Che vuol dire? Che la cistite si cura con più coccole e svago? Non me la sentirei di consigliarlo a nessuno.
DonPepeDeVega
23-12-2015, 09:53
mi dispiace ma non riesco proprio a credere alla memoria dell'acqua
il numero di molecole in una mole di prodotto e'pari al numero di avogadro
non esiste nessuna evidenza scientifica sull'efficacia dell'omeopatia
sono anni che gli omeopati sostengono l'esistenza di studi che confermerebbero l'efficacia della loro disciplina
purtroppo pero'nessuno di questi studi e'mai riuscito a convincere la comunita'scientifica
ad un esame piu'attento anche gli studi considerati piu'attendibili dagli omeopati sono risultati affetti da errori metodologici o da altri problemi
non sono io che rifiuto in toto la validita'scientifica dell’omeopatia, ma e'l'intera comunita'scientifica internazionale a farlo
per approfondimenti : http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=101944
babaferu
23-12-2015, 10:29
Da ferma razionalista non ho mai creduto nell'omeopatia, finchè, per forza di cose, l'ho provata.
E da incredula (quindi non è effetto placebo) ho trovato delle capsule che funzionano quanto un potente antidolorifico per curare i dolori mestruali..... che dire, la prova su di me vale più di mille studi e mille scienziati, non ingurgito più farmaci che mi fanno male ma granelli di zucchero mettono fine ai miei crampi.
Su altri problemi, con altri prodotti, ho avuto meno risultati. ma mi succede anche con la medicina tradizionale.....
l'omeopatia impone di prendersi cura di se stessi senza pensare che basti ingurgitare una pillolina e dimenticarsi del male, bisogna stare attenti ai primi sintomi, bisogna ascoltarsi. è questo che è difficile da fare.
la mia "spacciatrice" è un'omeopata che è anche farmacista. poi anche lei per cause di forza maggiore ha dovuto provare.... ed è passata ad aprire un'erboristeria che vende prodotti omeopatici, fiori e rimedi vari (è lei che mi ha consigliato i fiori australiani per il trasloco per me e i gatti....)
scusate l'ot ma..... ci stava. quando sento anatemi e incredulità, penso a quanto ugualmete ero "ignorante" io e a quanti benefici sto traendo, e mi vien voglia di condividere.
baci, ba
alepuffola
23-12-2015, 11:12
Vabbè Don Pepe, il Cicap valuta con il metro del " ciò che è vero è ciò che è ripetibile, e se una cosa accade ma non è spiegabile, sarà per forza spiegabile in futuro ", ma è un punto di vista loro, che non considera la fede in realtà non dimostrabili.
Su moltissime questioni la penso come Il Cicap, su altre li considero pericolosi faciloni.
Io continuo a restare scettica sul principio dell'omeopatia, cioé mi risulta ostica l'idea che per curare un'affezione o malattia, quale che sia, si debba assumere proprio quella sostanza che in una persona sana provocherebbe quei sintomi e anche l'idea che il principio vada diluito più e più volte, tanto l'acqua ne conserva la memoria (cioé, istintivamente, mi viene da ritenere che se il farmaco x è efficace ad un certo dosaggio, lo sarà ancora di più ad un dosaggio doppio, questo in linea molto generale e senza considerare altri fattori).
Potrei al limite provarla io, ma penso che avrei delle forti resistenze ad usarla sui miei gatti; ma, per disturbi lievi, se uno si sente meglio dopo aver assunto un farmaco omeopatico, perché non continuare? Dopotutto hanno sicuramente meno effetti collaterali dei loro omologhi allopatici. ;)
Metti pure, per quanto mi suoni davvero improbabile, ma metti che sia così. Se alla fine l'animale è guarito con zero effetti collaterali ti pare poco?
Comunque secondo me l'essere umano medio è talmente cinico e incredulo nella sua creduloneria che il cosiddetto effetto placebo è ampiamente sopravvalutato.
Ma lo hai letto l'articolo di pubmed? non è "metti che sia" sono stati fatti degli studi seri al riguardo. E l'effetto placebo, in medicina umana, è così provato che il confronto tra il farmaco e placebo in studi a doppio cieco è uno dei passi fondamentali per provare l'efficacia di un farmaco.
Non lo fanno per farmaci oncologici per evidenti ragioni etiche.
L'animale (o il bambino) guarisce se la malattia sarebbe comunque guarita da sola, magari mettendoci un po' più di tempo.
DonPepeDeVega
23-12-2015, 12:58
Vabbè Don Pepe, il Cicap valuta con il metro del " ciò che è vero è ciò che è ripetibile, e se una cosa accade ma non è spiegabile, sarà per forza spiegabile in futuro ", ma è un punto di vista loro, che non considera la fede in realtà non dimostrabili.
Su moltissime questioni la penso come Il Cicap, su altre li considero pericolosi faciloni.
ti assicuro che non siamo faciloni, anzi.. dietro qualsiasi cosa che pubblichiamo o che contestiamo ci sono numerosissimi studi e ricerche ed un lavoro non indifferente :D
( si, faccio parte del CICAP :p )
precisazione : occorre distinguere tra fitoterapia ed omeopatia, la fitoterapia ha basi solide e la sua efficacia e'stata provata
l'omeopatia no
Da ferma razionalista non ho mai creduto nell'omeopatia, finchè, per forza di cose, l'ho provata.
Io ho seguito esattamente il percorso inverso :), perché a me invece l'dea della medicina naturale piaceva molto.
L'ho provata in epoca pre-internet, quindi abbastanza scevra da condizionamenti, su consiglio di un'amica a cui aveva "fatto bene". Andata dall'omeopata, una bella visita durata un'ora, che mi ha dato grande soddisfazione, rispetto al medico di base che mi liquidava in cinque minuti.
Inizio piena di fiducia la cura e all'inizio, probabilmente grazie all'effetto placebo, potrei quasi dire che funziona. Cioè, non funziona del tutto :), ma siccome io sono piena di speranze, mi convinco quasi che la guarigione sia iniziata.
Dopo un po' di tempo mi accorgo che in realtà è cambiato poco, torno dall'omeopata. Poi vedo in tv un servizio di Piero Angela sull'omeopatia, che tocca la mia parte razionale. I fino a quel momento nemmeno sapevo che nei granuli non c'era niente. Vado dall'omeopata, che mi fa tutto il suo bel discorso di controconvincimento e mi convinco che Piero Angela non capisca niente.
La uso anche per il mio cane, che ha delle finte gravidanze. Conosco un'allevatore tedesco, non la mia, che mi dice di usare l'omeopatia con successo in questi casi.
La prima volta tutto ok e mi spingo anche a consigliare a mia volta la cura, perché funziona.
La seconda volta, alla mia cagnona viene una bella mastite e il mio veterinario mi fa un c.lo così :D. perché secondo lui l'omeopatia è acqua fresca e il motivo per cui alla cagna non è venuta la mastite le prima volta è semplicemente perché non sempre viene.
Quindi decido che non sperimenterò mai più su animali o bambini :), ma in fondo sono ancora convinta che l'omeopatia possa funzionare. Magari non sempre, ma seguendo leggi che sfuggono alla logica.
Poi inizio a vedere la stessa cosa tra persone che conosco e mi sembra quasi di vedere l'effetto che medbunker descrive nell'articolo. Tipo, una persona si cura per l'allergia con l'omeopatia, non c'è nessuna variazione da prima, ma sopporta con più positività i suoi disagi perché gli hanno detto che è una cura lunga :).
Poi, un bambino del mio paese finisce al ps e lo salvano per miracolo per una crisi asmatica perché il pediatra omeopata gli aveva tolto il cortisone come fosse veleno puro e lo curavano solo con omeo. Si scopre che il pediatra curava i suoi piccoli pazienti con l'omeopatia ma i sui figli con la medicina tradizionale.
Perché, se tra i medici ci sono delle figure poco stimabili, lo stesso avviene tra i medici "naturali".
Finché arriva internet e mi chiarisco un bel po' di dubbi.
Per tutto i resto c'è il cicap, perché per me sì, ha senso, che se una cosa funziona, possa , anzi debba, essere riproducibile. Se curo 1000 persone con quel metodo e a 1000 dò il placebo, delle prime ne guariscono 800 e delle seconde 200, direi che il metodo funziona.
Se ne guariscono 200 in entrambi i gruppi direi che è acqua fresca.
Le singole esperienze lasciano il tempo che trovano, perché immagino che nessuno smetta di curarsi con l'omeopatia perché io, mia zia e mia cugina abbiamo avuto un'esperienza negativa.
D'altra parte, sento anche discorsi tipo, mio nonno ha vissuto 90 anni fumando, bevendo e mangiando grassi e fritti, mentre quello che era salutista è morto d'infarto a 40.
Oppure. il mio gatto ha mangiato tutta la vita whiskas e non ha mai avuto una malattia fino a 20 anni.
Poi l'importante è avere le informazioni, dopodiché uno fa le sue scelte. Se io so che il whiskas come ingredienti fa schifo, ma il mio gatto lo mangia da 10 anni e sta benissimo, chi mi può dire che sto facendo la scelta sbagliata? :)
alepuffola
23-12-2015, 13:52
ti assicuro che non siamo faciloni, anzi.. dietro qualsiasi cosa che pubblichiamo o che contestiamo ci sono numerosissimi studi e ricerche ed un lavoro non indifferente :D
( si, faccio parte del CICAP :p )
precisazione : occorre distinguere tra fitoterapia ed omeopatia, la fitoterapia ha basi solide e la sua efficacia e'stata provata
l'omeopatia no
Naturalmente sono esclusi tutti i Cicap-isti che sono anche gattofili e forumisti. :D
scherzo, ma mi sono spiegato male. Faciloni non nell'applicazione del metodo sperimentale, ci mancherebbe, lì siete piu che un riferimento. Faciloni (non tutti eh ) quando liquidano come un caso certi avvenimenti che non riescono a spiegare e giudicano imbecilli quelli che si lasciano "irretire" da chi di affida alla fede in teorie non dimostrabili. Il titolare del sito medbunker per esempio a pelle non mi ispira di certo fiducia e tolleranza
laura&cats
23-12-2015, 14:01
Ma lo hai letto l'articolo di pubmed? non è "metti che sia" sono stati fatti degli studi seri al riguardo. E l'effetto placebo, in medicina umana, è così provato che il confronto tra il farmaco e placebo in studi a doppio cieco è uno dei passi fondamentali per provare l'efficacia di un farmaco.
Non lo fanno per farmaci oncologici per evidenti ragioni etiche.
L'animale (o il bambino) guarisce se la malattia sarebbe comunque guarita da sola, magari mettendoci un po' più di tempo.
No guarda, mi rendo conto di cosa vuoi dire quindi non ha senso parlarne più di tanto. A me l'effetto placebo non convince. Sì magari credere che la "finta medicina" è la medicina del miracolo qualcosa la fa perchè in fondo pensare positivo aiuta sempre in tutto e bla bla bla, ma o le malattie sono solo un'illusione da cui si guarisce "volendo guarire" oppure l'effetto placebo nasconde altro. Perchè ho capito che se non muori prima o poi guarisci, tante grazie fin qui ci arrivo anche io, ma certe guarigioni omeopatiche sono davvero troppo veloci per ricadere nel filone del "tanto stavi già guarendo da solo e non lo sapevi, ci avresti messo lo stesso tempo anche senza prendere niente".
DonPepeDeVega
23-12-2015, 14:36
eppure basterebbe ad esempio leggere la composizione del famigerato oscillococcinum ( venduto a "solo" 19,70€ la confezione da 6pz ) della ancor piu'famigerata Boiron per rendersi conto dell'ovvia inefficacia :
Principio attivo: Anas Barbariae Hepatis et Cordis Extractum 200CK HPUS 1×10−400 g[10]
Eccipienti: 0.85 g saccarosio, 0.15g lattosio (100% zucchero).
secondo la Boiron il "principio attivo" ( volutamente tra parentesi ) Anas Barbariae Hepatis et Cordis Extractum ( estratto di fegato e cuore d'anatra :shy: ) e'diluito 200 volte secondo il metodo Korsakoviano..
ebbene, per avere la probabilita'di ingerire anche una sola delle molecole d'anatra iniziali si dovrebbe consumare una quantità di prodotto equivalente alla massa di un numero di universi pari a 10 elevato alla 320esima
pertanto state pagando 6 grammi di zucchero la bellezza di 20€
fate voi
( si, la Boiron tra cause, class action e roba varia soltanto negli ultimi 5 anni ha dovuto risarcire un qualcosa come 25 milioni di euro, ma stiamo scherzando ? )
laura&cats
23-12-2015, 14:48
Pepe (scusa la mancanza di cerimonie, mi piace come suona) lo sanno tutti quel che scrivi, e tra l'altro l'oscillococcinum secondo me è una boiata omeopatica, così come esistono boiate in medicina tradizionale, nel senso che non funziona proprio. Ma sta di fatto che altri rimedi basati sullo stesso principio di diluizione invece funzionano.
Non ci credi e non vuoi usare omeopatia? Ma certo, ci mancherebbe, fai come ritieni opportuno. Io ritengo opportuno usare l'arnica compositum omeopatica per la gola di Tofu, o la schiena mia, o dopo gli interventi. Ce l'ho in casa perché me l'hanno prescritta in ospedale dopo il mio ultimo day hospital. Son scelte, mica obblighi.
DonPepeDeVega
23-12-2015, 15:03
e qui casca l'asino
l'arnica non e'omeopatia ma fitoterapia
e la fitoterapia funziona, ha basi scientifiche
eppure se cerchi anche su google accanto alle parole arnica compositum trovi sempre omeopatia
purtroppo a livello di marketing "omeopatico" suona meglio, e'piu'di moda, e pertanto vengono bollati ed indicati come omeopatici rimedi che omeopatici non sono
:)
laura&cats
23-12-2015, 15:09
Pepeeeeee, l'arnica compositum cercala con google..
DonPepeDeVega
23-12-2015, 15:15
per la precisione basta guardare le diluizioni : al contrario dell'oscillococcinum che e'diluto 200 volte i principi officinali delle piante presenti nell'arnica compositum hanno diluizioni ridicole.. l'arnica montana ad esempio, che e'in percentunale ben l'1,5% della pomata e'diluita soltanto D3
pertanto e'estremamente probabile che, contrariamente al caso precedente, il principio attivo delle piante officinali sia rimasto efficace nel prodotto
ragazzi non divagate troppo,l'argomento e' un'altro si parla di Report,grazie.
DonPepeDeVega
23-12-2015, 15:17
Pepeeeeee, l'arnica compositum cercala con google..
l'ho scritto sopra che viene associata all'omeopatia, ma NON E'omeopatica... i principi officinali delle erbe sono funzionanti, molti farmaci per cosi'dire tradizionali si basano su di essi
e nel caso dell'arnica compositum le diluizioni sono cosi'minime che i principi rimangono, in minima parte ma rimangono
non e'acqua fresca ( o zucchero ) insomma come i medicinali omeopatici
laura&cats
23-12-2015, 15:17
Secondo te spalmerei mai una pomata in gola a un gatto?
Pastiglie. Sono pastiglie.
DonPepeDeVega
23-12-2015, 15:18
Secondo te spalmerei mai una pomata in gola a un gatto?
Pastiglie. Sono pastiglie.
l'arnica compositum e'sia in pomata che in pastiglie, i principi attivi sono i soliti
@rosa : ok la smetto :)
Toporagno
23-12-2015, 15:21
Beh,una cosa dobbiamo concederla a Report: credo sia uno dei thread più lunghi su micimao, questo :D :D :D
laura&cats
23-12-2015, 15:28
l'arnica compositum e'sia in pomata che in pastiglie, i principi attivi sono i soliti
@rosa : ok la smetto :)
Non ti posso rispondere, perché non si può. Ma è omeopatia lo stesso, che sia D2 o D30.
Io comunque report non l'ho mai visto.
Ci vediamo.
Una mia collega ha recentemente seguito un corso di aggiornamento in omeopatia. Il relatore stesso ha detto "bisogna crederci" :confused:
Ora appena la vedo le chiedo se ricordo bene questa frase
La vendita di oscillococcinum quest'anno non è calata, è sotto zero. Non ne conosco i motivi, a parte quelli dettati dalla logica
La vendita di omeopatici in generale è calata, reggono un pochino le diluizioni 5CH che sfrutta ancora l'attività fitoterapeutica se proviene ad es dall'arnica, seguono a dovuta distanza 7CH e 9CH.
OPPS Rosa ho impiegato troppo tempo a scrivere, scusate!
violapensiero
23-12-2015, 17:29
Calmi...volevo solo ricordare ai ferrei adoratori della comunità scientifica che non è tutto oro quello che luccica, che gli studi non sono fatti con metodologie ferree, e che si possono manipolare ad arte, per far venire fuori quello che si vuole. E parlo avendo partecipato a diverse ricerche fatte solo per riempimento curriculum e ricerca soldini...acqua fresca abilitata dal sistema.
Quindi studi al di sopra delle parti non ci sono affatto. Basti pensare a quello che ha passato un grandissimo clinico e galantuomo come Di Bella, che ha guarito migliaia di pazienti con i suoi protocolli, ed è stato prima bocciato e poi riabilitato...in base alle stesse regole ma a differenti studi.
Poi io giudico i medici e gli scienziati anche in base a quanto guadagnano, chi diventa miliardario, mi insospetisce sempre. Non si guadagna sulla pelle delle persone a mio parere. Ma si sa, io sono troppo idealista.
E qui finisce l'ot.
Ognuno cura i suoi animali come vuole, basta che li curi.....;)
l'ho scritto sopra che viene associata all'omeopatia, ma NON E'omeopatica... i principi officinali delle erbe sono funzionanti, molti farmaci per cosi'dire tradizionali si basano su di essi
e nel caso dell'arnica compositum le diluizioni sono cosi'minime che i principi rimangono, in minima parte ma rimangono
non e'acqua fresca ( o zucchero ) insomma come i medicinali omeopatici
Proprio così. Ma è dura farlo capire...
No guarda, mi rendo conto di cosa vuoi dire quindi non ha senso parlarne più di tanto. A me l'effetto placebo non convince. Sì magari credere che la "finta medicina" è la medicina del miracolo qualcosa la fa perchè in fondo pensare positivo aiuta sempre in tutto e bla bla bla, ma o le malattie sono solo un'illusione da cui si guarisce "volendo guarire" oppure l'effetto placebo nasconde altro. Perchè ho capito che se non muori prima o poi guarisci, tante grazie fin qui ci arrivo anche io, ma certe guarigioni omeopatiche sono davvero troppo veloci per ricadere nel filone del "tanto stavi già guarendo da solo e non lo sapevi, ci avresti messo lo stesso tempo anche senza prendere niente".
Rispondo qui e poi chiudo. Mi sembra curioso che non credi nell'effetto placebo, che è un dato di fatto ormai ampiamente provato e credi nell'acqua che conserva la memoria :).
Mi pare che sia stato lo stesso inventore dell'omeopatia a dire ""Talvolta si sente dire che l’omeopatia funziona se ci si crede: questa non è una banalità, è una realtà che indica la modalità d’azione del medicinale omeopatico".
L'arnica compositum come dice Don Pepe è fitoterapia, perché lì i principi attivi ci sono ancora. E' diluita pochissime volte. La diluizione D significa che diluisci il principio attivo con acqua in proporzione di 1:10 e ad esempio se la sigla è D3 ripeti la cosa 3 volte.
E l'arnica è una sostanza che funziona.
Ma nei prodotti con la sigla CH diluisci in proporzione di 1:100 e alla dodicesima diluizione non c'è più nemmeno una molecola di quella sostanza, è acqua pura, che poi viene spruzzata su un granulo di zucchero.
L'oscillococcinum non funziona perché è diluito 200 CK, quindi è solo zucchero.
Buone feste!
DonPepeDeVega
24-12-2015, 00:45
Calmi...volevo solo ricordare ai ferrei adoratori della comunità scientifica che non è tutto oro quello che luccica, che gli studi non sono fatti con metodologie ferree, e che si possono manipolare ad arte, per far venire fuori quello che si vuole. E parlo avendo partecipato a diverse ricerche fatte solo per riempimento curriculum e ricerca soldini...acqua fresca abilitata dal sistema.
Quindi studi al di sopra delle parti non ci sono affatto. Basti pensare a quello che ha passato un grandissimo clinico e galantuomo come Di Bella, che ha guarito migliaia di pazienti con i suoi protocolli, ed è stato prima bocciato e poi riabilitato...in base alle stesse regole ma a differenti studi.
Poi io giudico i medici e gli scienziati anche in base a quanto guadagnano, chi diventa miliardario, mi insospetisce sempre. Non si guadagna sulla pelle delle persone a mio parere. Ma si sa, io sono troppo idealista.
E qui finisce l'ot.
Ognuno cura i suoi animali come vuole, basta che li curi.....;)
Di Bella non ha guarito migliaia di pazienti
Di Bella non è stato riabilitato proprio per niente, anzi
La notizia di una sua riabilitazione, diffusa qualche tempo fa dai soliti noti ( dionidreams e compagnia brutta ) e'completamente falsa
Così come è falsa la convalida di Veronesi
http://www.bufale.net/home/bufala-veronesi-convalida-il-metodo-di-bella-il-tumore-regredisce-bufale-net/
http://www.butac.it/veronesi-da-ragione-di-bella/
L'unico dato di fatto e'che il metodo Di Bella NON funziona
http://medbunker.blogspot.it/p/dossier-di-bella.html
Toporagno
24-12-2015, 09:41
Boh, tanti bei discorsi, ma io resto favorevole al mio sistema preferito: una bella bomba atomica. Fa sparire qualunque malanno come per magia!
(ok, fa sparire anche il paziente, la casa del paziente, e la città del paziente, ma sono dettagli :D :D ).
DonPepeDeVega
24-12-2015, 09:49
Boh, tanti bei discorsi, ma io resto favorevole al mio sistema preferito: una bella bomba atomica. Fa sparire qualunque malanno come per magia!
(ok, fa sparire anche il paziente, la casa del paziente, e la città del paziente, ma sono dettagli :D :D ).
Io dico decolliamo e nuclearizziamo, questa e'l'unica certezza ( Caporale Dwayne Hicks )
:D
Hanno raccontato una parte della realtà, facendola passare per l'unica verità possibile, che non è.
In Italia sono in vendita marche estere, diverse da quelle citate, non sono state prese in considerazione per nulla, eppure loro citano sempre come esempio paesi europei, specie per il settore delle opere pubbliche e dell'energia. Cosa ci voleva ad entrare in un pet shop tedesco e far vedere le differenze? Questa è omissione bella e buona.
Esiste anche la comunicazione non verbale e intralessicale. Molti utenti hanno la mia stessa opinione, e comunque, so riconoscere molto bene il metadiscorso.
Mi dispiace. Questa volta hanno toppato. Al pubblico è passato il discorso che tutto il mangime industriale è schifezza. Che è meglio alimentare in casa, peccato che pochissimi veterinari sappiano qualcosa di alimentazione animale bilanciata.
Sono assolutamente d'accordo con te. E io sono sempre stata una grande fan di Report e della Gabanelli, ma in questo caso hanno sprecato un'occasione. Questo stesso errore l'avevo notato nella puntata sul biologico, dove alla fine il messaggio che era passato, al pubblico medio, è che il bio è tutta una fregatura.
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