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Visualizza Versione Completa : Dritte per neo-gattofili inesperti di alimentazione ed etichette


ElenaRolfi
10-12-2015, 01:09
Ecco qua alcune dritte spiegate in modo sintetico e semplice per chi si avvicina al mondo dell'alimentazione felina consapevole! Spero di fare cosa gradita! (Tratto dal sito della marca Disegual)

Alcuni indizi per riconoscere un buon alimento dall'etichetta:

Etichette chiare e trasparenti
Più l'informazione è chiara più siamo sicuri di quello che acquistiamo. Etichette troppo "vaghe" inducono errori all'acquirente creando dubbi sulla natura e provenienza delle materie prime.

Composizione
Dalla composizione si può capire la qualità dell'alimento. Se in etichetta compaiono ingredienti "funzionali" ad esempio la Yucca schidigera, i prebiotici come i FOS e i MOS, vuol dire che il mangime è di buona qualità, con una ricetta completa e funzionale alla fisiologia dei cani e i gatti, indicata per mantenere la loro salute.
Al primo posto dovrebbero comparire ingredienti di origine animale perché il cane e il gatto appartengono filogeneticamente all'ordine dei carnivori. Anche se riescono a utilizzare altre fonti nutritive, le proteine e i grassi sono i nutrienti principali dai quali si ricava l'energia.

Ingredienti di origine animale di qualità
Sono da prediligere alimenti con carni fresche e carni disidratate rispetto a farine di carne. I primi sono ingredienti di qualità che subiscono deboli trattamenti prima di essere utilizzati per la produzione di alimenti per animali. Inoltre, le carni magre (pollo, agnello, coniglio,...) e il pesce sono più facilmente digeribili rispetto ad altre fonti proteiche come ad esempio il maiale.

Posizione dei carboidrati
Gli ingredienti sono disposti nella composizione in ordine decrescente, così possiamo riconoscere la quantità di ciascuno di essi all'interno della ricetta. Alimenti con cereali o tuberi al primo posto, non sono biologicamente adatti a cani e gatti in quanto essi non sono onnivori e quindi i carboidrati non rappresentano la loro fonte primaria di energia. Cani e gatti hanno comunque gli enzimi per metabolizzare i carboidrati ma il sistema non è così efficiente come quello dell'uomo.

Ceneri
Un prodotto con ceneri alte è sinonimo di un prodotto con un elevato contenuto di minerali provenienti da materie prime di scarsa qualità. Un prodotto ricco di sottoprodotti della carne in forma di farine ha un'alta percentuale di minerali e, conseguentemente di ceneri, perché usato lo scarto. Dall'altro canto, dobbiamo essere sicuri che tutti i minerali necessari siano presenti e in buone proporzioni.

Conservazione naturale
I conservanti chimici sono molto utilizzati nell'industria mangimistica, ad esempio BHA, BHT, etossichina,... che sono spesso causa di reazioni avverse all'alimento e se non dosati nei giusti livelli sono potenzialmente nocivi per gli animali. Esistono però in commercio, alimenti con conservazione naturale data dall'acido citrico, rosmarino, vitamina E ed altri. Questi sono ingredienti naturali sicuri per cani e gatti.







Le informazioni fondamentali che devono comparire in maniera chiara nell'etichetta di un prodotto sono:

Nome e descrizione del prodotto
Nella maggior parte dei casi, la descrizione dell'alimento è la seguente:
- Alimento Completo vuole indicare che l'alimento apporta tutti i nutrienti di cui l'animale ha bisogno ogni giorno, se nutrito come prescritto.
- Alimento Complementare vuole indicare che l'alimento è destinato ad essere associato con un altro.
La Legislazione consente all'Industria di richiamare l'attenzione su uno specifico ingrediente aggiunto, indicando la percentuale di quell'ingrediente sull'etichetta:

DICITURA (x è l'ingrediente)
- Gusto x: meno del 4% di x
- Aromatizzato con x: almeno il 4% di x
- Con x: almeno il 14% di x
- Ricco in x/Al x: almeno il 26% di x
- X: ingrediente principale


Composizione (lista degli ingredienti)
I produttori di Pet Food seguono due modalità di dichiarazione degli ingredienti utilizzati nella ricetta:
Ingredienti specifici (es. carne fresca di pollo, mais, polpa di barbabietola, ecc.)
Categorie, quali definite dalla Legislazione europea (es. carni e derivati, sottoprodotti di origine vegetale, cereali, ecc.)
Più l'informazione è chiara sulla composizione più siamo sicuri di quello che acquistiamo.

Componenti analitici (livelli di nutrienti)
E' simile alle informazioni nutrizionali riscontrabili sulle confezioni dei prodotti alimentari ed include per cani e gatti:
- Proteina grezza
- Oli e grassi grezzi
- Fibra grezza
- Ceneri grezze

Informazioni sugli additivi
Come succede con gli additivi utilizzati nei prodotti alimentari, essi contribuiscono ad esempio a fornire consistenza oppure a conservare la qualità del prodotto. Inoltre, le vitamine e gli oligoelementi, possono essere aggiunti per assicurare che il prodotto sia completo a livello nutrizionale per l'animale.

Utilizzo del prodotto
Sull'etichetta, è possibile reperire indicazioni sulle quantità e sulla frequenza di somministrazione del prodotto all'animale. E' importante seguire queste istruzioni per garantire che l'animale riceva tutti i nutrienti essenziali senza sovralimentarsi per evitare il sovrappeso.

Durata minima di conservazione
Queste informazioni permettono ai produttori ed alle autorità di controllo di identificare i lotti di prodotto. La data attribuita al "consumarsi preferibilmente entro" stabilisce con esattezza fino a quando sono garantiti i nutrienti del prodotto e fino quando esso può essere consumato in sicurezza.

Peso e/o quantità
Di solito il peso viene espresso in unità di massa e/o di volume, qualche volta la quantità non è indicata per peso ma per numero di pezzi.

Nome del produttore/distributore
Sulla confezione si riscontrano i riferimenti del produttore o del distributore a cui possono essere richieste ulteriori informazioni.

ElenaRolfi
10-12-2015, 01:12
Scendendo più nei dettagli...

Proteine

COSA SONO
Le proteine sono nutrienti che forniscono prevalentemente energia al cane e al gatto ma anche hanno una funzione strutturale nell'organismo.

FONTI
In linea di massima le proteine d'origine animale hanno valore biologico più elevato e sono fornite da alimenti quali carne, pesce, uova, ecc., mentre quelle d'origine vegetale, di minor valore biologico, si trovano soprattutto nei cereali, nei tuberi e nelle leguminose.

NUTRIZIONE
Sono da prediligere alimenti che contengano proteine d'origine animale nella loro composizione, possibilmente al primo posto, in quanto sono quelle che il cane e il gatto riescono a metabolizzare e quindi a utilizzare meglio rispetto a quelle d'origine vegetale data la loro appartenenza all'ordine dei carnivori.



Carboidrati

COSA SONO
I glucidi, comunemente noti con il termine carboidrati, sono composti che conferiscono prevalentemente energia agli animali e consistenza agli alimenti.

FONTI
I carboidrati sono presenti, in pratica, quasi soltanto negli alimenti d'origine vegetale (riso, mais, orzo), con l'eccezione del latte e suoi derivati.

NUTRIZIONE
Il meccanismo di produzione di energia dai carboidrati è meno efficiente, per il cane e per il gatto, rispetto a quello delle proteine, perciò sono da prediligere alimenti con quantità moderate di carboidrati.



Grassi

COSA SONO
Gli acidi grassi rappresentano un'importante fonte di energia, anche sotto forma di grasso di deposito. Entrano, inoltre, nella composizione delle membrane cellulari e delle strutture di rivestimento degli animali.

FONTI
I grassi possono essere d'origine animale, come il grasso di pollo, l’olio di pesce o lo strutto suino, oppure d’origine vegetale quale l'olio di mais, l'olio di girasole e l'olio d'oliva.

NUTRIZIONE
Il cane e il gatto riescono ad utilizzare molto bene i grassi come fonte di energia, siano essi animali che vegetali. È importante controllare la quantità e la qualità dei grassi per evitare disturbi quale l'obesità.



Fibre

COSA SONO
Con il termine generico di fibra alimentare si definisce una frazione degli alimenti costituita in maniera predominante dalla parete cellulare del regno vegetale.

FONTI
Alimenti con alta proporzione di fibra sono la polpa di barbabietola, la cellulosa o le alghe. Altri alimenti che ne contengono sono ad esempio i cereali integrali o le leguminose.

NUTRIZIONE
La fibra alimentare è un importante componente della dieta che esercita effetti di tipo funzionale e metabolico. L'introduzione di fibra con gli alimenti aumenta il senso di sazietà e migliora la funzionalità intestinale e i disturbi ad essa associati quale la stipsi.



Vitamine

COSA SONO
Le vitamine sono composti organici essenziali di obbligatorio apporto alimentare.

FONTI
Sono contenute in tutti gli alimenti ma principalmente nei vegetali e nella frutta, ad esempio negli agrumi. Sono anche presenti nel fegato, nel lievito, nelle uova e nei cereali.

NUTRIZIONE
L'organismo animale le richiede in piccole quantità che risultano indispensabili per la crescita, l'integrità strutturale delle cellule e per lo svolgimento regolare dei processi metabolici.

Aletto
10-12-2015, 09:59
Brava Elena! un buon riassunto di concetti essenziali :)

Starmaia
10-12-2015, 10:23
Non mi torna questo:
"Ceneri: Un prodotto con ceneri alte è sinonimo di un prodotto con un elevato contenuto di minerali provenienti da materie prime di scarsa qualità. Un prodotto ricco di sottoprodotti della carne in forma di farine ha un'alta percentuale di minerali e, conseguentemente di ceneri, perché usato lo scarto."

Vuol dire che la gran parte dei grain free è di scarsa qualità?

ElenaRolfi
10-12-2015, 10:28
No Star io ho capito solo che tante farine animali = tante ceneri!

violapensiero
10-12-2015, 10:42
Il discorso è complesso. Secondo me non si può parlare solo di ceneri senza valutare le proteine.
In generale è vero che maggiori ceneri dovrebbero equivalere a maggiori scarti.
Ma dobbiamo sempre verificare il tenore di calcio magnesio e fosforo, e vedere se sono adeguati.
Un crocco con percentuale di proteine al 25 per cento e ceneri al 7 è dubbio, mentre uno con percentuale di proteine al 40 e ceneri al 9 è più normale...
Valutare sempre le proporzioni di calcio magnesio e fosforo.

nameless
10-12-2015, 11:03
Non sembra esatto neanche a me il discorso delle ceneri, faccio l'esempio di Orijen perchè uso quel secco e lo conosco bene:
NESSUNA farina presente e ceneri all'8%, e come ben sappiamo Orijen non è di bassa qualità e ,anzi, ci tiene a specificare che le carni sono fresche e a preda intera, quindi gli "scarti" sono nella giusta proporzione

ElenaRolfi
10-12-2015, 11:12
Forse si riferisce al crocco medio, senza prendere in considerazione le eccellenze (ed eccezioni) come orijen.

Beh però comunque alla fine dice anche "Dall'altro canto, dobbiamo essere sicuri che tutti i minerali necessari siano presenti e in buone proporzioni."

Starmaia
10-12-2015, 11:12
Infatti. L'hanno fatta un po' breve. Mi ritrovo con quello che scrive Viola.

marina1963
10-12-2015, 11:37
Avevo fatto una tabella xls con i principali componenti dichiarati delle crocchette ..... mi perdo un po a tradurla però ! qualcuno ha voglia di darci un'occhiata ? se mi date un'indirizzo mail ve la giro oppure se mi dite come pubblicarla lo faccio volentieri !

L'unica cosa che mi salta all'occhio è che Hill's linea C/D (che il mio veterinario mi raccomanda ASSOLUTAMENTE di dare a Nero che ha qualche calcolo di struvite) NON riporta le ceneri ..............

SerenaF
10-12-2015, 11:50
Domanda: qual è esattamente la differenza tra carne disidratata e farina di carne? La prima sarebbe quella cosa un po' "mummificata" che ritroviamo in molti snack, mentre la farina è un macinato della carne o della carne e dei derivati (corna, zoccoli, cartilagini, ossa, ecc) di un dato animale? :confused:
Stamattina, riflettendoci, ho iniziato a pormi un po' di domande, col risultato che adesso sono in confusione totale. :p

ElenaRolfi
10-12-2015, 11:55
Ho trovato questo:

Non esiste una classifica di qualità tra “carne disidratata” e “farina di carne”. La prima è ottenuta “prosciugando” il prodotto base fino a creare un derivato che ha fino al 70% di proteine; la seconda si ottiene essiccando totalmente la carne e sfarinandola. La qualità finale dipende più dal livello del prodotto di partenza che dalla opzione di lavorazione. In ogni caso, nella preparazione dei croccantini, anche la carne disidratata viene triturata e trattata come la farina di carne, e per questo nella valutazione del prodotto finale, le due diciture sono considerate sovrapponibili.



Dott.ssa Sabrina Dominio, Medico Veterinario - Nutrizionista

Ultimamente, è sempre più forte l’attenzione dei proprietari di cani e di gatti sulla qualità dei mangimi commerciali che somministrano ai loro beniamini. È tuttavia molto difficile, per un consumatore, capire dall’etichetta se un mangime sia davvero buono e la domanda più frequente è: “meglio scegliere prodotti con farina di carne, carne fresca o disidratata?”

La farina di carne, viene definita dall’AAFCO (Association of American Feed Control Officials), come il prodotto derivato da tessuti di mammiferi, organi compresi, privati di sangue, pelo, piume, zoccoli, corna, becchi, pelle e contenuti dell’apparato digerente, che vengono macinati ed essiccati.
Partendo dal presupposto che il nostro amico a 4 zampe non si deve nutrire di solo muscolo, ma anche delle interiora e delle ossa, perché è così che farebbe in natura, risulta chiaro come la farina di carne sia quindi un prodotto di ottima qualità.
Inoltre, essendo essiccata ed addizionata di antiossidanti naturali, si conserva perfettamente e mantiene intatte le sue caratteristiche organolettiche e microbiologiche.
Ultimamente, si vede sempre più spesso fra gli ingredienti dei mangimi per cani e gatti la dicitura “carne disidratata”.

Di cosa si tratta?
Essa non è altro che la stessa materia prima delle farine di carne, sottoposta ad un procedimento termico che la priva dell’umidità originaria, essiccandola.
Pensiamo ora al meccanismo di produzione delle crocchette.
Affinché tutti gli ingredienti siano miscelati in modo omogeneo, essi devono necessariamente essere macinati.
Anche la carne disidratata, quindi, deve essere ridotta a farina e questo la rende completamente sovrapponibile dal punto di vista nutrizionale e tecnologico alla farina di carne!
È come se, per fare un dolce, scegliessimo d’inserire per comodità le mandorle tritate o acquistassimo quelle intere per poi macinarle noi stessi.

Il risultato finale non cambia!
Alcuni mangimi presentano in etichetta la dicitura “privi di farine di carne, prodotti solo con carne fresca”. ?Si tratta di una strategia commerciale/pubblicitaria, per incoraggiare il consumatore all’acquisto, in quanto anche la farina di carne deriva da carne fresca, solo che è già stata disidratata e macinata! L’unica differenza tra carne fresca e farina di carne è quindi la percentuale di umidità, che può arrivare fino all’80% nella prima.
Se si pensa che, per legge, gli ingredienti devono essere indicati in ordine decrescente di peso, risulta chiaro come, inserendo solo carne fresca, essa comparirà in prima voce, anche se la percentuale effettiva di carne è magari minore del prodotto che ha la farina in prima voce!
Inserire carne fresca, quindi, va benissimo, ad esempio per aumentare l’appetibilità delle crocchette, ma solo se essa costituisce solo una parte dell’apporto proteico totale!

Starmaia
10-12-2015, 12:04
Ero arrivata allo stesso ragionamento (evviva, non sono così capra :D).
E anche il preferire le farine di carne alla carne fresca è cosa nota (santa Gerlinde sempre).

laura&cats
10-12-2015, 12:17
Bell'idea.
Però non so quanto sia vero che gli ingredienti funzionali fanno il mangime buono. A parte che se diciamo "mangime" a me trac! vengono in mente le galline, ma non è tanto questo quanto il fatto che certe aggiunte secondo me sono funzionali al marketing più che alla bestia.
Secondo me eh, non è vangelo.

Brioche:)
10-12-2015, 12:26
Io la so diversa invece.
Le farine di carne subiscono una cottura ad altissime temperature per ridurla successivamente in farina appunto. Buona parte delle sostanze nutritive contenute va persa.
La carne disidratata invece viene essiccata a temperature molto più basse e dovrebbe partanto mantenere una qualità nettamente maggiore delle farine.
Non per niente marche come Orijen & C non usano farine ma carne disidratata.

ElenaRolfi
10-12-2015, 13:52
Io la so diversa invece.
Le farine di carne subiscono una cottura ad altissime temperature per ridurla successivamente in farina appunto. Buona parte delle sostanze nutritive contenute va persa.
La carne disidratata invece viene essiccata a temperature molto più basse e dovrebbe partanto mantenere una qualità nettamente maggiore delle farine.
Non per niente marche come Orijen & C non usano farine ma carne disidratata.

Se trovate altre fonti riportatele così le confrontiamo!

violapensiero
10-12-2015, 14:14
Io la penso come Brioche. La farina deriva da carne disidratata al massimo, c'è una maggiore denaturazione delle proteine e le vitamine vanno maggiormente integrate, la carne seccata invece conserva le sue sostanze nutritive, e poi le farine si usano perché semplicemente costano meno.

Aletto
10-12-2015, 14:31
Io la so diversa invece.
Le farine di carne subiscono una cottura ad altissime temperature per ridurla successivamente in farina appunto. Buona parte delle sostanze nutritive contenute va persa.
La carne disidratata invece viene essiccata a temperature molto più basse e dovrebbe partanto mantenere una qualità nettamente maggiore delle farine.
Non per niente marche come Orijen & C non usano farine ma carne disidratata.
Anche io sapevo la stessa cosa, inoltre le farine per essere conservate richiedono i famigerati BHA e BHT che l'industria non ha l'obbligo di riportare in etichetta se le farina è importata e l'alimento così ottenuto è svuotato del suo valore nutritivo. La fonte è il dott. Prota

SerenaF
10-12-2015, 14:52
Copio e incollo un estratto da un altro sito online (siccome nel seguito, si fa pubblicità ad una marca particolare di crocchette, non ho ritenuto opportuno riportare il link) che sembra confermare quanto detto da Elena:

Crocchette per cani e gatti con elevata percentuale di carne fresca. Ma è davvero così?

C’è molta confusione in merito alla definizione di “carne fresca” e “farina di carne“. Alcuni produttori di mangimi per animali domestici ne approfittano per puri scopi commerciali.

La definizione di “carne fresca” non merita particolari approfondimenti in quanto risulta istantaneamente chiara. Ma cosa s’intende per “farina di carne“?
La AAFCO (Association of American Feed Control Officials) definisce la farina di carne come il prodotto derivato da tessuti di mammiferi, organi compresi, privi di sangue, pelo/piume, zoccoli, corna, becchi, pelle, contenuti di rumine, stomaco e intestino, macinati ed essiccati.

Partendo dal presupposto che il nostro cane o gatto è carnivoro ed in natura si nutrirebbe non solo del muscolo, ma anche delle interiora e delle ossa, possiamo affermare con tutta tranquillità che l’unica differenza tra la carne fresca e la farina di carne è la disidratazione.

Alcuni mangimi che troviamo in commercio, presentano in etichetta la dicitura “privi di farine di carne, prodotti solo con carne fresca“. Molto spesso ne esaltano persino l’elevata percentuale che, nella maggior parte dei casi può addirittura superare il 70%.
Il consumatore viene così attratto da questo dato impressionante che, in realtà, è solamente una strategia commerciale/pubblicitaria per incoraggiare il consumatore all’acquisto.
In effetti il consumatore viene portato a credere che acquista un prodotto la cui carne è l’ingrediente principale. Di fatto la legge impone ai produttori di riportare gli ingredienti in ordine decrescente di peso. L’uso della dicitura “carne fresca” permette a quest’ultima di guadagnarsi il primo posto nella lista degli ingredienti a dispetto della “farina di carne“, in quanto la carne fresca ha un peso maggiore, non essendo ancora stata disidratata.
In realtà però, durante il processo di produzione, anche la carne fresca deve prima essere disidratata e ridotta in farina. Questo procedimento comporta la perdita dell’umidità della carne fresca, e quindi del suo peso, in una percentuale che può arrivare fino all’80%.

ESEMPIO PRATICO:
Vediamo concretamente cosa significa, per un prodotto contenente il 70% di carne fresca (all’origine), dopo che ha subito il processo di disidratazione.
Su 100 g di prodotto finale, vengono utilizzati 70 g di carne fresca.

70 g di carne fresca, dopo la disidratazione e riduzione a farina di carne, che provoca la perdita dell’80% del peso, avrà un peso finale di 14 g.

Tutti gli altri ingredienti, mantengono il loro peso di 30 g.

Il risultato finale sarà quindi 44 g di prodotto netto (100%).

A questo punto la percentuale reale della carne sarà del 31.8% (rapporto di 14 g di carne disidratata su un totale di 44 g di prodotto finale).

Conclusione: Un prodotto di crocchette per cane o gatto che dichiara il 70% di carne fresca (all’origine), in realtà ne contiene poco più del 30%!

Brioche:)
10-12-2015, 15:06
Non c'è dubbio che la reale % di carne si abbassi notevolmente nel caso di carne fresca. La differenza invece sta nell'utilizzo di farina di carne o carne essiccata.

ElenaRolfi
10-12-2015, 15:15
Ma da quello che ho capito io, la carne essiccata va comunque ridotta in farina. Sennò come vengono prodotte le crocchette? Calzava bene l'esempio delle mandorle...

Brioche:)
10-12-2015, 15:57
Ma da quello che ho capito io, la carne essiccata va comunque ridotta in farina. Sennò come vengono prodotte le crocchette? Calzava bene l'esempio delle mandorle...

Sì, ma un conto se per ridurla in farina la essicchi a bassa temperatura per lungo tempo e un conto se la sottoponi a temperature molto alte, riducendo a zero i principi nutritivi.

Aletto
10-12-2015, 16:09
Da quanto ho capito, che potrebbe anche essere una corbelleria, la carne essiccata o disidratata dovrebbe provenire da carne (se la ditta è seria), mentre per legge della CE la farina può contenere sottoprodotti quindi anche zoccoli, corna, pelo e setole ecc che poi vengono opportunamente trattati e diventano tra le materie prime dei mangimi anche per animali da compagnia. Per questo la farina animale è assurdo che venga spacciata per farina di carne

SerenaF
10-12-2015, 16:11
Forse (ripeto, forse) mi si è accesa la lampadina; un produttore ovviamente riporta nella lista degli ingredienti quello che mette dentro alla sua crocchetta, quindi "carne esiccata" potrebbe significare che la carne è stata macinata/triturata da lui, mentre "farina di carne" che l'ha acquistata già pronta da un fornitore esterno.
Di fatto "carne esiccata/disidratata" e "farina di carne" significano la stessa cosa, ma cambia chi effettua il processo di lavorazione (un po' come mescolare da noi lievito, acqua, farina e sale o comprare l'impasto della pizza già pronto e aggiungerci gli altri ingredienti).
Secondo voi, ha senso?

SerenaF
10-12-2015, 16:12
Da quanto ho capito, che potrebbe anche essere una corbelleria, la carne essiccata o disidratata dovrebbe provenire da carne (se la ditta è seria), mentre per legge della CE la farina può contenere sottoprodotti quindi anche zoccoli, corna, pelo e setole ecc che poi vengono opportunamente trattati e diventano tra le materie prime dei mangimi anche per animali da compagnia. Per questo la farina animale è assurdo che venga spacciata per farina di carne

Sì, ma la farina di carne dovrebbe contenere solo parti nobili, quindi niente zoccoli, piume, setole, becchi, corna, ecc...

Aletto
10-12-2015, 16:20
Sì, ma la farina di carne dovrebbe contenere solo parti nobili, quindi niente zoccoli, piume, setole, becchi, corna, ecc...

Questo non lo sappiamo, potrebbe contenere 10% di carne e 90% tutto il resto, la normativa CE prevede che si possa utilizzare tutto, per questo si dice che le etichette non sono chiare, e stiamo comunque parlando di alimenti a basso valore nutrizionale per le elevate temperature raggiunte durante la lavorazione, a cui vengono aggiunti antiossidanti ed appetizzanti

Brioche:)
10-12-2015, 17:52
Secondo me invece la differenza sta proprio nel processo di lavorazione. Ripeto, per quanto ne so per diventare farina, la carne viene sottoposta ad alte temperature che di fatto la privano della maggior parte delle sostanze nutritive, la carne disidratata invece viene essiccata e privata dell'umidità attraverso un lungo processo a bassa temperatura, per questo dovrebbe essere migliore!!!!!

Brioche:)
10-12-2015, 18:03
Riporto quello che si trova in internet:

Farine di carne: sono ottenute da un processo di riciclaggio e la legge le definisce come “Prodotto ottenuto dal riscaldamento, dall’essicamento e dalla macinazione della totalità o di parti di carcasse di animali terrestri a sangue caldo”. In sostanza si riciclano carcasse di bestiame, tramite fusione, per farne farine.

Carni disidratate: è sostanzialmente la migliore dicitura che possiamo trovare in etichetta, per quello che riguarda le carni, soprattuttto se in prima posizione. Sono solitamente le parti più nobili della carne che vengono disidratate, ossia viene rimossa l’acqua con un processo di essicazione prima dell’estruzione.

Aletto
10-12-2015, 18:17
Secondo me invece la differenza sta proprio nel processo di lavorazione. Ripeto, per quanto ne so per diventare farina, la carne viene sottoposta ad alte temperature che di fatto la privano della maggior parte delle sostanze nutritive, la carne disidratata invece viene essiccata e privata dell'umidità attraverso un lungo processo a bassa temperatura, per questo dovrebbe essere migliore!!!!!

Può essere benissimo, quella per uso umano si ottiene essiccando, dici che negli stabilimenti hanno gli essiccatori? Forse. In questo caso per non perdere potere nutritivo non dovrebbero poi lavorarla assieme a tutto il resto

Aletto
10-12-2015, 18:20
..... viene rimossa l’acqua con un processo di essicazione prima dell’estruzione.

E' nell'estrusore che poi si incasina tutto purtroppo

Starmaia
10-12-2015, 18:26
Comunque per il gatto la carcassa non è cosa brutta. Se non le riducessero al valore nutritivo del polistirolo a me starebbero bene anche le carcasse.

Aletto
10-12-2015, 18:28
Ecco :)
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=video&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjbrbKu9NHJAhWHMhoKHcqUDRwQtwIIKDAA&url=https%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DvM mUXB1aC3g&usg=AFQjCNF_mxW4jahun0w0saGgfai3dxUjpQ&sig2=QJgIkOrDNCVxnARYy1_W7Q

Starmaia
10-12-2015, 18:29
Ah, "Com'è fatto"!!! Io sono una drogata di "Com'è fatto" :D

Aletto
10-12-2015, 18:38
Ah, "Com'è fatto"!!! Io sono una drogata di "Com'è fatto" :D

So anche come sono fatti ferri da golf (lo sport intendo) :)

Starmaia
10-12-2015, 18:40
Comunque a "Com'è fatto" sembra tutto fichissimo, anche quelle porcherie junk food che mangiano in America :D

Aletto
10-12-2015, 18:43
Sì, c'è anche compresa la voce entusiasta dello speaker

SerenaF
11-12-2015, 09:41
Questo non lo sappiamo, potrebbe contenere 10% di carne e 90% tutto il resto, la normativa CE prevede che si possa utilizzare tutto, per questo si dice che le etichette non sono chiare, e stiamo comunque parlando di alimenti a basso valore nutrizionale per le elevate temperature raggiunte durante la lavorazione, a cui vengono aggiunti antiossidanti ed appetizzanti

Per quel che ne so io, no: c'è differenza tra "farina di carne di pollo" e "farina di pollo". Nella prima ci dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) essere solo le parti nobili del pollo, nella farina di pollo invece ci può finire di tutto (zampe, piume, becchi, ecc...)

Copio dal sito di Gerlinde: 1) CONTENUTO DI CARNE (Il gatto è un carnivoro!!)
Nei crocchi la carne contenuta viene solitamente indicata in uno dei seguenti modi:

*carne di pollo disidratata o farina di carne di pollo: contiene solo parti nobili del pollo disidratate

*farina di pollo: può contenere tutte la parti del pollo disidratate

*pollo fresco (o carne fresca di pollo): la carne viene pesata allo stato fresco e dopo la disidratazione scende nella lista degli ingredienti

*pollo: qui non sappiamo nemmeno se è inteso come ingrediente fresco o disidratato; può contenere tutte le parti del pollo

*carni e derivati (pollo 20%): classica dichiarazione di molti prodotti da supermercato; non vuol dire che contiene il 20% di pollo, ma che sul totale di carni e derivati contenuti il 20% proviene dal pollo.

Aletto
11-12-2015, 10:51
Per quel che ne so io, no: c'è differenza tra "farina di carne di pollo" e "farina di pollo". Nella prima ci dovrebbero (il condizionale è d'obbligo) essere solo le parti nobili del pollo, nella farina di pollo invece ci può finire di tutto (zampe, piume, becchi, ecc...)

Copio dal sito di Gerlinde: 1) CONTENUTO DI CARNE (Il gatto è un carnivoro!!)
Nei crocchi la carne contenuta viene solitamente indicata in uno dei seguenti modi:

*carne di pollo disidratata o farina di carne di pollo: contiene solo parti nobili del pollo disidratate

*farina di pollo: può contenere tutte la parti del pollo disidratate

*pollo fresco (o carne fresca di pollo): la carne viene pesata allo stato fresco e dopo la disidratazione scende nella lista degli ingredienti

*pollo: qui non sappiamo nemmeno se è inteso come ingrediente fresco o disidratato; può contenere tutte le parti del pollo

*carni e derivati (pollo 20%): classica dichiarazione di molti prodotti da supermercato; non vuol dire che contiene il 20% di pollo, ma che sul totale di carni e derivati contenuti il 20% proviene dal pollo.



Va tutto bene, ma non conosciamo la % di pollo o carne o pesce presente in una farina per essere definita "farina di carne di..." non l'ho trovata da nessuna parte
Sia la AAFCO (association of american feed control officials) sia il regolamento CE prevedono ed ammettono la presenza di sottoprodotti quali corna, becchi zoccoli ecc
Ci sono in america europa e asia ditte specializzate nella produzione di farine di carne, dalle quali le ditte produttrici di cibo comprano per elaborare il prodotto finito e queste ditte producono farine attenendosi a ciò che la legge consente, quindi tutta sta roba
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjR0ea1ytPJAhUB7BQKHSL5DhUQFggfMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.animalisani.ch%2Fanimali-domestici%2Flinganno-della-carne-fresca%2F&usg=AFQjCNF36AGEzmZqojgri-5KBXnHnyJ6aw&sig2=F0ySorWeDntRzNAlcJBClA
https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwjH7Lub0dPJAhVIWRoKHWdYDAAQFggfMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.oipa.org%2Fitalia%2Fpetfood%2 Fciotole.html&usg=AFQjCNFrEz0TldKBdxuNypNVQ3s2RKKHQg&sig2=1mzX8PvfKI73uEf80mvdwg

N.B. a me non interessa andare contro uno o a favore di un altro, come tutti noi sto cercando di documentarmi e capire :)

SerenaF
11-12-2015, 14:46
Va tutto bene, ma non conosciamo la % di pollo o carne o pesce presente in una farina per essere definita "farina di carne di..."

Questo è vero: chiedo scusa, non avevo capito cosa intendessi.
Solo un'osservazione riguardo alla classifica dell'Oipa; se ho capito bene il loro criterio per definire un cibo buono o cattivo è l'assenza o meno di test sugli animali. Se, dal punto di vista etico, condivido questa impostazione, però non possiamo dire che un cibo cruelty free sia dal punto di vista strettamente qualitativo sempre e senz'altro migliore di uno che non lo è.

Aletto
11-12-2015, 20:47
Questo è vero: chiedo scusa, non avevo capito cosa intendessi.
Solo un'osservazione riguardo alla classifica dell'Oipa; se ho capito bene il loro criterio per definire un cibo buono o cattivo è l'assenza o meno di test sugli animali. Se, dal punto di vista etico, condivido questa impostazione, però non possiamo dire che un cibo cruelty free sia dal punto di vista strettamente qualitativo sempre e senz'altro migliore di uno che non lo è.

Scusa di che? Stiamo tutti cercando di ragionare :)
Ho messo anche il link dell'OIPA sia per far vedere che queste cose già si sapevano, ma da poche persone mentre altre, per mancanza di tempo/voglia di sapere non lo sapevano ed il merito di report è stato quello si spargere la voce in modo sensazionalistico tramite la televisione, sia perché (secondo me) il cruelty free è una è una semi-baggianata. Mi spiego: se alcune ditte comprano da aziende che sperimentano su animali e assemblano gli ingredienti per ottenere il prodotto finito loro risultano cruelty free ma i loro cibi sono cruelty included.
Ma questo è secondo me e basta
E come tu dici un cibo cruelty free non è detto che sia migliore di uno che non lo è :)

violapensiero
11-12-2015, 20:54
Ma scusate, ragionando, i prodotti con farine di carne, contengono meno materia nobile e si dovrebbero riconoscere dall'estratto secco maggiore, un crocco a base di sola carne disidratata, avrebbe meno proteine e meno ceneri...
Carcasse,unghie e zoccolo hanno sicuramente più minerali, quindi molti costosissimi grain free mi lasciano qualche dubbio...come fanno ad avere solo carne fresca e ceneri così alte e proteine alte pure?

Aletto
11-12-2015, 21:09
Ma scusate, ragionando, i prodotti con farine di carne, contengono meno materia nobile e si dovrebbero riconoscere dall'estratto secco maggiore, un crocco a base di sola carne disidratata, avrebbe meno proteine e meno ceneri...
Carcasse,unghie e zoccolo hanno sicuramente più minerali, quindi molti costosissimi grain free mi lasciano qualche dubbio...come fanno ad avere solo carne fresca e ceneri così alte e proteine alte pure?

Macchenesò, con l'accento anche. Non possono fare crocche con carne disidratata altrimenti si inceppa l'estrusore, devono comunque ridurla a farina, Tra l'altro di proteine dopo il trattamento a quelle temperature non esistono più, nella migliore delle ipotesi ci sono aminoacidi

violapensiero
11-12-2015, 21:30
Macchenesò, con l'accento anche. Non possono fare crocche con carne disidratata altrimenti si inceppa l'estrusore, devono comunque ridurla a farina, Tra l'altro di proteine dopo il trattamento a quelle temperature non esistono più, nella migliore delle ipotesi ci sono aminoacidi


Sì però nei tenori analitici loro scrivono proteine, o quello che ne rimane...ma visto che non si perde nulla...come si conciliano poche proteine di base della carne fresca, con le tante alla fine?

Qualcosa non mi torna...

Aletto
11-12-2015, 21:57
Sì però nei tenori analitici loro scrivono proteine, o quello che ne rimane...ma visto che non si perde nulla...come si conciliano poche proteine di base della carne fresca, con le tante alla fine?

Qualcosa non mi torna...

Durante l'essiccazione e la riduzione in farina la carne fresca perde acqua e le proteine quindi si concentrano, quindi di sicuro da un kg di carne fresca ottengono si e no, diciamo, due etti di farina: questo sarebbe economicamente sconveniente per loro, quindi aggiungono gli scarti di produzione. Ho spiegato malissimo, spero che si capisca qualcosa
Proprio stamattina leggevo da qualche parte quanto si ricava da un kg di carne ed il valore che ho scritto sopra, i due etti, è del tutto arbitrario. Purtroppo non salvo i link sei siti che visito, ma con calma si può ritrovare, ma lo possono trovare tutti, non era un sito straniero strano.
Sempre stamattina, cercando, sono incappata in un video del corpo forestale che mostrava uno stabilimento italiano produttore di farine animali che mischiava carcasse appena un po' putrefatte a carcasse di animali malati che sarebbero state da smaltire con tutt'altra modalità. Venivano lavorate assieme ed erano destinate all'uso umano

Tornando a noi, purtroppo le etichette, a causa di leggi permissive, possono non essere affatto chiare

ElenaRolfi
11-12-2015, 22:07
Ragazze scusate non sono riuscita a seguire tutto il thread. Qualcuno mi riassume brevemente quali sono le vostre ultime considerazioni? Siete arrivati alla veritá sulla distinzione tra essiccata, disidratata e farina?

Aletto
12-12-2015, 06:16
Ragazze scusate non sono riuscita a seguire tutto il thread. Qualcuno mi riassume brevemente quali sono le vostre ultime considerazioni? Siete arrivati alla veritá sulla distinzione tra essiccata, disidratata e farina?

Da un riassunto semplice come era il tuo all'inizio la cosa si è complicata parecchio. Poveri neo-gattofili :shy:
...e poveri noi!

SerenaF
12-12-2015, 13:10
Per la differenza tra essiccatura e disidratazione ho trovato questo su un sito svizzero dedicato all'alimentazione umana: In generale

In tutto il mondo, disidratare o essiccare rappresenta il metodo più antico per conservare verdura, frutta, erbe aromatiche, carne, pesce, funghi o cereali. Da millenni, a tale scopo, si sfrutta la forza del sole. Oggigiorno si ricorre anche all’essiccatore o al forno a bassa temperatura.
Attraverso la disidratazione o l’essiccazione viene eliminata praticamente tutta l’acqua presente nell’alimento, privando i microrganismi del nutrimento necessario per vivere. Negli alimenti secchi rimane tuttavia un’esigua quantità d’acqua. L’umidità residua si aggira intorno al 13-14%. La frutta essiccata industrialmente contiene di regola un’umidità residua del 20-30%. Per questa ragione dev’essere trattata con solfiti o acido sorbico, che ne favoriscono la conservazione. L’essiccazione provoca la perdita della vitamina C. Non subiscono invece variazioni le altre vitamine, le sostanze nutritive e i sali minerali.

Essiccare all’aria
L’alimento viene essiccato solo attraverso il caldo e l’aria, senza ricorrere ad un apparecchio. La temperatura dovrebbe rientrare tra i 30 e i 50 °C. Si può essiccare sia sul terrazzo, sia all’aperto. Durante il processo d’essiccazione, l’alimento andrebbe coperto con un panno sottile, per proteggerlo dalla polvere e dagli insetti. Le erbe possono essere essiccate legate a mazzo e appese.

Disidratare
Per disidratare si ricorre all’essiccatore o al forno leggermente aperto. La temperatura dovrebbe essere costante e rientrare tra i 40 e i 70 °C. La durata del processo dipende dal contenuto d’acqua e va dalle 10 alle 36 ore, durante le quali l’alimento andrebbe di tanto in tanto girato.

E poi anche questo che ho copiato dal sito di un produttore di pet-food:

farine di carne

La carne fresca viene essiccata diventando carne disidratata, a questo punto si macina e si riduce in farina così da poter essere inserita nell’impasto con gli altri ingredienti ottenendo la crocchetta così come la vediamo.

carne fresca-----> attraverso la disidratazione/essicazione si trasforma in: carne disdratata -----> attraverso la macinatura si trasforma in: farina di carne

1gr di carne disidratata equivale circa a 75gr. di carne fresca

Quindi, a quanto pare, durante la disidratazione il peso della carne si riduce fino a 4 volte :eek:

SerenaF
14-12-2015, 18:37
Riporto in auge il thread per inserire il link ad un glossario che ho trovato molto utile (anche se incentrato sull'alimentazione canina): http://www.tipresentoicroccantini.com/glossario/

pepe
14-12-2015, 19:19
Riporto in auge il thread per inserire il link ad un glossario che ho trovato molto utile (anche se incentrato sull'alimentazione canina): http://www.tipresentoicroccantini.com/glossario/

Cavoli una hill nature the best. Allo stesso piano di friskies :shy:

SerenaF
14-12-2015, 19:24
Cavoli una hill nature the best. Allo stesso piano di friskies :shy:

Eh? Dove??? Me la sono persa!!

pepe
14-12-2015, 19:28
Punteggio 0,5. Tra i pessimi
Friskies , nature th best. , udite udite yarrah bio e grau

SerenaF
14-12-2015, 22:01
A parte che il sito prende in esame solo cibo secco per cani, bisognerebbe capire quali sono i criteri presi in esame per i giudizi: percentuale di carne? Presenza di cereali? Percentuale di carboidrati sulla sostanza secca? Cruelty free? Ad ogni modo la cosa lascia basita anche me.

Starmaia
15-12-2015, 08:23
Non ho abbastanza competenza per dire se sia un sito serio o meno.
Mi ha però fatto sorridere il post in cui dichiarano di non c'entrare nulla con "Ti presento il cane" ma di essersi a questo ispirati perché adorano Valeria Rossi. Peccato che lei li critichi senza pietà ;)
Però, ripeto, sul cane so proprio zero.

SerenaF
15-12-2015, 10:10
Sinceramente la classifica la prenderei con le pinze, visto che non dichiarano i criteri adottati per definire un cibo "buono", piuttosto che "eccellente" o "mediocre", mentre ho ritenuto utile, a livello informativo, mettere il link al loro glossario.
Credo che la Rossi si sia sentita piccata perché costoro hanno recensito in maniera pesantemente negativa alcune marche a cui il suo blog ha dato visibilità e che devono aver pagato un bel po' per avere i loro banner su Ti presento il cane; ad ogni modo, ognuno ha il diritto di avere le proprie opinioni (che siano più o meno ragionate e fondate) e, visto che, come dichiara la stessa Valeria Rossi, lei non ha nessun copyright su "Ti presento...", gli altri possono benissimo chiamare il loro di blog come vogliono. Anzi, come diceva Wilde, "L'imitazione è la forma più sincera di adulazione".
C'è una cosa tuttavia che, leggendo l'articolo su "Ti presento il cane" mi ha fatto un po' sorridere, e cioé questo passaggio: "conosco cani a cui proprio i cereali della Denkadog hanno letteralmente salvato la vita!), mentre le proteine animali… dipende": passi la storia delle proteine animali (magari un cane gravemente nefropatico può risentire di un alimento altamente proteico, ancorché le proteine derivino da fonti animali), ma che i cereali- che sono un elemento estraneo alla dieta dei carnivori, per cui ben che vada non fanno loro né male né bene- salvino addirittura la vita ad un cane, ma lascia francamente perplessa.

pepe
15-12-2015, 12:41
Si evince che il criterio che hanno usato e lo stesso che usiamo noi per i gatti
Carne disidratata / in percentuale maggiore , mais e frumento , tra l altro in rosso spiegano la motivazione
cercano esperti per fare quella felina di classifica

SerenaF
15-12-2015, 13:01
Oddio, non posso definirmi esperta, però mi interesserebbe partecipare ad una discussione ragionata su alcuni brand di croccantini, così da chiarirmi un po' le idee anch'io.
Un punto che per esempio non mi è chiaro riguarda la percentuale di carboidrati: da quello che ho capito e dai calcoli che ho provato a fare, la percentuale media di carboidrati di un croccantino non g.f. va dal 25 al 35% (nei croccantini grain free "hard" tipo Orijen, Acana, Taste of the Wild... si abbassa anche fino al 15%). In generale si dice che più bassa è la percentuale di carboidrati e meglio é (e fin qui tutto bene); ma c'è una soglia oltre la quale quel prodotto, anche se eccellente sotto altri profili (che so? Fatto con carni biologiche certificate di provenienza UE giusto per fare un esempio), andrebbe scartato?