Visualizza Versione Completa : Vaccino felv
Ciao!!
sto per portare a casa un nuovo gattino. Birba non è vaccinato per la FELV, il micetto è di dei conoscenti ma.. non si sa mai. Volevo quindi vaccinare Birba... dopo quanto tempo è coperto da un eventuale contagio? La trasmissione si ha per contatto fisico e scambio ciotole/lettiere, giusto?
La mia vet, all'epoca dell'inserimento di Piuma, mi disse che il vaccino Felv copre per il 95% abbondante, ma a partire da una decina di giorni dopo il richiamo, per capirsi 50-60 giorni dopo il primo vaccino.
Il micino che sta per arrivare, quanto tempo ha? è nato in casa dei tuoi amici? la mamma gatta è stata testata? Se la mamma micia fosse stata testata (o potesse essere testata) e fosse negativa e se magari si potesse avere la stessa garanzia sul papà, magari potresti essere più sicuro...
Sul piccolo postresti fare un test pcr che dovrebbe darti risposta anche su gattini piccoli (almeno 2 mesi)
La Felv purtroppo si contagia anche attraverso saliva, quindi si anche con scambio di ciotole/lettiere/cucce
Non mi ricordo, ma poi dovrà fare il richiamo, quindi comunque dopo il richiamo che io sappia.
Valuta la necessità di questa vaccinazione
E' un gattino di due mesi nato in campagna, da padre sconosciuto. Non credo abbia fatto alcun test la madre, sono gatti tenuti da gente che li tiene come animali da cortile.
Aletto, io non l'ho fatta finora la vaccinazione, ma come faccio a capire se non è necessaria? Su che basi?
Ovviamente quindi chiedere di testare almeno la mamma è impossibile...
Io sinceramente farei vaccinare il mio gatto e quando arriva il cucciolo lo terrei in isolamento fino ad avere la copertura del vaccino. Visto che ha due mesi, sul piccolo puoi fare test pcr, oppure visto che hai vaccinato il tuo, aspettare che abbia 8 mesi e al momento della sterilizzazione chiedere test elisa.
Fai fare il test anticorpale, sul sito "armonie animali.com" c'è l'elenco dei vet che li fanno regione per regione
Non farlo fare alla new enrty che potrebbe avere gli anticorpi materni ;)
Il più vicino visita a Treviso... è più di un'ora di macchina... Birba non ha MAI fatto la vaccinazione
I test anticorpali che io sappia sono ELISA, la buona esecuzione del test e la sua corretta interpretazione sono fondamentali
Il tuo gatto è sempre stato in casa, figlio di genitori sempre stati in casa? Quanti anni ha? La resistenza alla malattia è direttamente proporzionale all'età. Anche se un gatto adulto può comunque contrarla, le possibilità sono più basse
In alternativa puoi far fare al piccolo una PCR tenendo presente che non c'è certezza assoluta
Ma alla Clinica SAn Marco non lo fanno?
Pumadi, ma quanti anni ha Birba? E' mai stato testato fiv/felv?
Se è a casa tua da più di sei mesi (periodo finestra) ed è già stato testato felv, non ha senso fare ricerca anticorpale...meglio fare direttamente il vaccino, visto che chi può portare eventualmente la malattia a questo punto è il piccolo, non il residente...
Allora, sul sito di aletto questi sono i veterinari: http://www.armonieanimali.com/#!titolazione-anticorpale/cdlv come vedete sono una manciata, sparsi per l'Italia. Il test ELISA lo fanno tutti i veterinari se non sbaglio, quindi c'è qualcosa che mi sfugge.
Ho birba da 4 anni, ha 4 anni e qualche mese. Il test ELISA l'ho fatto appena portato a casa ed è risultato negativo per fiv/felv. Non ha fatto il vaccino, sta in casa, tranne per brevi fughe dove non incontra mai altri gatti. Però io avevo capito che il test ti dice se il gatto ha o non ha la malattia, non se è protetto. Sbaglio?
Allora, sul sito di aletto questi sono i veterinari: http://www.armonieanimali.com/#!titolazione-anticorpale/cdlv come vedete sono una manciata, sparsi per l'Italia. Il test ELISA lo fanno tutti i veterinari se non sbaglio, quindi c'è qualcosa che mi sfugge.
Ho birba da 4 anni, ha 4 anni e qualche mese. Il test ELISA l'ho fatto appena portato a casa ed è risultato negativo per fiv/felv. Non ha fatto il vaccino, sta in casa, tranne per brevi fughe dove non incontra mai altri gatti. Però io avevo capito che il test ti dice se il gatto ha o non ha la malattia, non se è protetto. Sbaglio?
Credo che i test anticorpali si basino sulla metodologia ELISA, il test dice se ha o non ha gli anticorpi. Se li ha è inutile vaccinarlo, se non li ha può fare il vaccino tenendo conto della lungaggine dei tempi.
Ma torno a dire che è importante che il laboratorio dove è stato eseguito sia affidabile, altrimenti otterremmo un risultato inutile, a nostra insaputa ma in buona fede da parte di chi lo ha eseguito
Quanto segue è una pappardella Google translate, e mette in evidenza la differenza tre PCR e real time PCR (rtq-PCR) ma non so se è disponibile in tutti i laboratori ed i primer usati possono variare da lab a lab
Da "The Merck veterinary manual"
Test per infezione da FeLV è consigliata quando i gatti vengono acquisiti prima, prima della vaccinazione contro FeLV, se vi è stata l'esposizione potenziale o morso ferita da un gatto di stato retrovirale sconosciuto o positivo; ogni anno se vivono in un nucleo familiare con i gatti FeLV-positivi; prima donazione di sangue; e regolarmente se hanno accesso all'esterno. Per i gatti entrando in una nuova casa o noti per essere ad alto rischio di esposizione, il test deve essere ripetuto 30 giorni dopo il primo test in caso di infezione recente che non ha ancora portato a antigene circolanti rilevabili. La documentazione di un test negativo precedente non nega la necessità di ripetere il test nelle situazioni di cui sopra. la vaccinazione preventiva non interferisce con test diagnostici se non eseguita immediatamente prima della raccolta del sangue per il test antigene.
Tre tipi di test sono ora facilmente disponibili per uso clinico: immunocromatografico (ad esempio ELISA), immunofluorescenza (IFA), e la PCR. L'isolamento del virus è considerato il test diagnostico gold standard, ma non è generalmente disponibile per gli operatori privati. ELISA o altri punti di cura antigene kit di analisi possono essere utilizzati in clinica veterinaria per rilevare la presenza di antigeni solubili FeLV p27 nel sangue intero o nel siero utilizzando un kit di test a flusso laterale o una piastra multi-pozzo. La saliva e lacrime non sono considerati campioni affidabili per scopi di test. Diversi kit di test differenti sono disponibili; la maggior parte hanno sensibilità e specificità del ~ 98%.
test IFA per la presenza di FeLV p27 e altri antigeni fondamentali strutturali nel citoplasma delle cellule. Nella pratica clinica, striscio di sangue periferico sono di solito utilizzati per IFA, ma preparati citologici di midollo osseo o altri tessuti possono anche essere usati. IFA richiede la presentazione di un laboratorio diagnostico e non può rilevare l'infezione fino al verificarsi di coinvolgimento del midollo osseo. i risultati dei test falsi negativi possono verificarsi a causa di leucopenia o la mancanza di coinvolgimento del midollo osseo, mentre l'errore tecnico è più spesso la causa di risultati falsi-positivi. Come ELISA, IFA non può rilevare l'infezione regressiva causa della mancanza di produzione dell'antigene virale sufficiente. Storicamente, i gatti con anemia non rigenerativa o altre citopenie e negativi test antigene FeLV su campioni di sangue sono stati sottoposti a test del midollo osseo alla ricerca di infezioni da FeLV occulte. Diversi studi recenti hanno indicato questo non è necessario, perché i gatti con soppressione del midollo osseo FeLV-associati hanno sempre risultati positivi su esami del sangue.
risultati discordanti tra i test, spesso una ELISA iniziale positivo seguiti da risultati negativi su entrambi ripetere ELISA o IFA, può riflettere la circolazione antigene incoerente durante le varie fasi di infezione da FeLV, errore tecnico, o lo stato di infezione, eventualmente, regressiva. Questi gatti sono generalmente considerate presuntivamente infetti e le potenziali fonti di infezione fino a ulteriori chiarimenti è possibile. raccomandazioni standard per risolvere discordanti dettami test ripetere entrambi i test in 30-60 giorni, utilizzando siero al posto del sangue intero. Non è raro per i gatti, soprattutto cuccioli, al test negativo su una prova successiva. Questo potrebbe indicare un falso positivo al primo test, un falso negativo sulla seconda prova, o lo sviluppo di un stato di infezione regressiva o abortiva. Una volta che un singolo risultato positivo è stato ottenuto, può essere difficile sapere mai il vero stato del gatto, anche se i test successivi sono negativi.
test PCR su sangue intero, midollo osseo, e in altri tessuti è sempre disponibile attraverso laboratori diagnostici, anche se gli studi di sensibilità e specificità validati sono spesso carenti. Real-time PCR offre un grande potenziale per fornire il rilevamento estremamente sensibile della FeLV rapidamente dopo l'infezione e può essere utile per rilevare le infezioni regressive e risolvere i risultati dei test contrastanti se si ottiene un risultato positivo.
....La progressione della malattia è molto più rapida nei gattini, mentre alcuni gatti adulti restano sani per molti anni e possono soccombere alle condizioni non correlate al loro status retrovirale......
vaccini FeLV sono non-core (cioè facoltativi) e hanno lo scopo di proteggere i gatti contro l'infezione da FeLV o per ridurre la probabilità di viremia persistente. Tipi di vaccini includono ucciso virus intero, subunità, e geneticamente. I vaccini possono variare a effetto protettivo, e le richieste dei produttori e studi comparativi indipendenti dovrebbero essere osservato con attenzione. I vaccini sono indicati solo per i gatti non infetti, perché non vi è alcun vantaggio nel vaccinazione di un gatto FeLV-positivi.
Il felino Linee Guida di Gestione retrovirus AAFP includono la raccomandazione che tutti i cuccioli devono ricevere la due dosi FeLV vaccinazione come componente della serie di vaccinazione iniziale di routine e dovrebbero anche ricevere una vaccinazione di richiamo 1 anno dopo. Questo è prudente, perché il reinserimento e uno stile di vita, come l'accesso esterno si verificano di frequente, come i gatti maturi. rivaccinazione annuale dopo la maturità dipenderebbe rischio del gatto di esposizione FeLV.
rischio del gatto adulto di esposizione ai gatti FeLV-positivi dovrebbe essere valutato e vaccini utilizzato solo per quei gatti a rischio. vaccini FeLV sono stati associati con lo sviluppo dei sarcomi al sito di vaccinazione, anche se il rischio di sviluppo del tumore è molto basso. gatti non infetti in una famiglia con gatti infetti dovrebbero essere vaccinati; Tuttavia, la vaccinazione non è universalmente protettivo, ed altri mezzi di riduzione della trasmissione ai gatti non infetti, quali separazione fisica, dovrebbe anche essere utilizzato.
....i test non sono precisi al 100%....
Ultima recensione completa / revisione dicembre 2014 da Julie K. Levy, DVM, PhD, DACVIM; Amanda Burling, DVM
Se è a casa tua da più di sei mesi (periodo finestra) ed è già stato testato felv, non ha senso fare ricerca anticorpale...meglio fare direttamente il vaccino, visto che chi può portare eventualmente la malattia a questo punto è il piccolo, non il residente...
Quoto, anche meno complicato...
Poi farai testare il piccoletto e se negativo come tutti speriamo NON ripeterai il vaccino FeLV.
Oppure PCR dopo 3 settimane di isolamento del piccolo e ti fidi del risultato...
PCR alla San Marco la fanno di certo!!
PS Congratulazioni per il nuovo arrivo!!!
Se dalla nascita ad ora il gattino ha avuto contatti solo con mamma e fratelli, comunque la PCR non è attendibile? Intendo: se la mamma è infetta potrebbe averlo contagiato meno di tre settimane fa?
Se dalla nascita ad ora il gattino ha avuto contatti solo con mamma e fratelli, comunque la PCR non è attendibile? Intendo: se la mamma è infetta potrebbe averlo contagiato meno di tre settimane fa?
Se la mamma è infetta in fase di viremia progressiva potrebbe aver abortito i cuccioli -e non è successo- o aver trasmesso la malattia da subito tramite il suo latte
Il cappello a tutto ciò è la buona esecuzione del test
La PCR è attendibile (anche se non al 100%, diciamo 95%?) se ben eseguita e diciamo anche che se è positivo al provirus non sappiamo se sarà viremia regressiva e condanniamo/ghettizziamo un cucciolo inutilmente, e così anche i suoi fratelli
Sono d'accordo, ma io a casa ho un gatto sano. Quindi PCR eseguita subito potrebbe darmi indicazione? O c'è possibilità che nel caso felv stia ancora incubando la malattia nonostante abbia avuto contatti solo con la madre?
Sono d'accordo, ma io a casa ho un gatto sano. Quindi PCR eseguita subito potrebbe darmi indicazione? O c'è possibilità che nel caso felv stia ancora incubando la malattia nonostante abbia avuto contatti solo con la madre?
La PCR ben eseguita di dirà se c'è provirus e/o se c'è dna provirale. La malattia se l'ha contratta dalla madre già la ha, e non sappiamo come evolverà. Altrettanto se l'ha contratta da qualche altro gatto. PCR è una diagnosi precoce
Penso che la mamma essendo un gatto libero possa essere entrata in contatto col virus ma non sappiamo da quanto tempo, se la sua viremia è regressiva quindi ha prodotto efficacemente anticorpi (spesso i gatti liberi sono regressivi altrimenti sarebbero tutti morti e sarebbero in via di estinzione), se è latente, se è progressiva.
Per sicurezza fai ritestare il tuo gatto e poi col vet deciderete il da farsi perché noi più di tanto non riusciamo a sapere, ma l'importante è che tu abbia nozioni in più :)
Grazie mille, ora è più chiaro.
Sicuramente farò testare entrambi, la malattia è contagiosa anche solo se il gatto è positivo ma con malattia latente, no? Quindi i ragionamenti sul fatto che possa averla in forma latente ecc non mi sono tanto utili, perché se può passarla al mio gatto, il quale può sviluppare la malattia... beh mi dispiace ma quel gattino in casa mia non può stare per i prossimi due mesi, cioè finché il mio non ha il vaccino (o non scopro che è immune)
P.S. Sia l’infezione progressiva sia quella regressiva sono quasi sempre accompagnate dal DNA provirale della FeLV nel sangue. Alcuni gatti infetti non sviluppano mai un’antigenemia rintracciabile.] In questi casi, la PCR in tempo reale è più sensibile che la ricerca dell’antigene per rilevare l’esposizione alla FeLV.
:(
Non sono un vet, ma per quello che so e che mi viene detto da tutti i vets con cui ho parlato, la PCR eseguita dopo i due mesi e dopo un periodo finestra (cioè di non contatto con possibili soggetti infetti) di 3 settimane è attendibile al 95% (nessun test lo è al 100%) e io personalmente l'ho sempre presa per buona con i miei adottati da cuccioli.
Sicuramente farò testare entrambi, la malattia è contagiosa anche solo se il gatto è positivo ma con malattia latente, no? Quindi i ragionamenti sul fatto che possa averla in forma latente ecc non mi sono tanto utili, perché se può passarla al mio gatto, il quale può sviluppare la malattia... beh mi dispiace ma quel gattino in casa mia non può stare per i prossimi due mesi, cioè finché il mio non ha il vaccino (o non scopro che è immune)
Si la FeLV purtroppo è sempre contagiosa.
Non hai un posto dove tenerlo separato da Birba per 3 settimane e poi testarlo??
Io ho sempre fatto così con i miei, fra l'altro la vet per una sua curiosità particolare li aveva testati anche con ELISA in attesa della PCR e i risultati sono stati gli stessi (lei in tanti anni di professione non ha MAI avuto dei falsi-negativi con ELISA [falsi positivi si, ma un positivo si ritesta sempre, magari con diverso metodo])
Cioè mi stai dicendo che PCR positiva può significare malattia regressiva che non sarà mai rintracciabile con test ELISA? Quindi mai contagiosa?
Spero risulti negativo. Ma non posso rischiare di metterlo a contatto col mio, completamente scoperto, se risulta esposto a FeLV
Non hai un posto dove tenerlo separato da Birba per 3 settimane e poi testarlo??
No, perché va a casa dei miei, che sono pieni di buone intenzioni cure e amore ma non affidabili come gestione di questo tipo. A casa mia non ho proprio un posto isolato, invece.
Quanto aveva Birba quando l'hai testato negativo con ELISA? Perché se aveva meno di 6 mesi stiamo parlando di nulla, se non si crede alla PCR non si crede neppure ad un ELISA eseguito prima dei 6 mesi di vita...
Intendiamoci io sono convinta che i test siano attendibili entrambi (per esperienza diretta) però....
Aveva otto mesi, alla castrazione...
Aveva otto mesi, alla castrazione...
Ok allora se poi era con voi già da un po' era attendibile.
Il provirus dei gatti regressivi non replica ma c'è, e recentemente è stato visto che ce ne è anche una certa quantità che invece replica
astratto
Mol sonde cellulari. 2006 giugno ad agosto; 20 (3-4): 172-81. Epub 2006 20 febbraio.
individuazione rapida di leucemia felina integrazione virus provirus nel DNA genomico felina.
Cattori V 1, Tandon R , Pipino A , Lutz H , Hofmann-Lehmann R .
Informazioni sull'autore
1 Clinical Laboratory, Vetsuisse Facoltà, Università di Zurigo, Winterthurerstrasse 260, CH-8057 Zurigo, Svizzera. vcattori@vetclinics.unizh.ch
astratto
virus della leucemia felina (FeLV) è un retrovirus gamma che induce malattie mortali nei gatti domestici. vaccini efficaci FeLV prevenire viremia persistente e lo sviluppo di malattie legate FeLV dopo l'esposizione del virus, ma la replicazione virale non è minimo e uno stato pro virus-positivi come recentemente dimostrato mediante PCR in tempo reale sensibili. integrazione provirale è un parametro importante di infezione latente e persistenza dei retrovirus nelle cellule infette. Finora, PCR in tempo reale FeLV-specifici non potevano distinguere tra le forme integrate e episomiale del provirus. Quindi, era lo scopo del presente studio per sviluppare un rapido test per la rilevazione di integrazione provirale FeLV. Il test combina PCR real-time quantitativa convenzionale e che utilizzano i primer specifici per il virus e primer specifici per gatti piccoli elementi nucleari intervallati genomici. Esso è stato applicato per analizzare l'andamento temporale di integrazione provirale nel genoma di una linea cellulare di fibroblasti felino e rilevare integrazione provirus in cellule bianche del sangue periferico di, gatti FeLV-esposti vaccinati e non vaccinati. Il test rapido di nuova concezione sarà sostanzialmente a una migliore comprensione dei meccanismi coinvolti nella patogenesi dell'infezione da FeLV ed essere particolarmente utile nello sviluppo di vaccini antiretrovirali e terapie mirate alla inibizione della integrazione provirale.
PMID: 16488115 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Capisco l'atteggiamento dei vet perché è un campo minato
Ti riporto qualche informazione che a suo tempo mi aveva passato la mia vet:
Test Elisa: testa la presenza dell'infezione Felv, anche se asintomatica. Ci possono essere falsi positivi e infatti un positivo in genere si ripete dopo un paio di settimane (antibiotici, infezioni secondarie e altro potrebbero dare positività). Rarissimo trovare un falso negativo, sopratutto se il test è eseguito dopo il periodo finestra di 6 mesi senza contatti con altri animali.
Test PCR: si fa sul dna del virus quindi va interpretato. Negatività vuol dire che il gatto non è mai venuto a contatto con il virus. Positività può voler dire 2 cose: il gatto ha la felv (in forma latente o manifesta) oppure è venuto a contatto con la felv e si è immunizzato (in questo caso non contrarrà la felv e non è neppure infetto per altri gatti). In pratica funziona un po' come per noi il test della rosolia.
Gattini che possono contrarre la felv dalla madre (e in periodo finestra con elisa non si vedrebbe...) possono negativizzarsi ad elisa ma risultare positivi a PCR...ma in questo caso non sono infetti.
Io, quando ho fatto inserimento, ho vaccinato le mie grandi (felv negative), ho isolato mamma e cuccioli per 60 giorni e nel frattempo ho fatto elisa alla mamma (negativa). Dopo ho fatto inserimento (poco graduale, ma vabbè, altra storia). Alla sterilizzazione, quindi dopo i sei mesi di convivenza, ho ritesto elisa la mamma e i cuccioli (felv negativi tutti e 3). L'anno successivo non ho ripetuto per le grandi il vaccino felv.
L'unico modo per abbreviare i tempi è trovare il modo di isolare il piccolo per almeno due settimane per la PCR, a questo punto...
Ti riporto qualche informazione che a suo tempo mi aveva passato la mia vet:
Test Elisa: testa la presenza dell'infezione Felv, anche se asintomatica. Ci possono essere falsi positivi e infatti un positivo in genere si ripete dopo un paio di settimane (antibiotici, infezioni secondarie e altro potrebbero dare positività). Rarissimo trovare un falso negativo, sopratutto se il test è eseguito dopo il periodo finestra di 6 mesi senza contatti con altri animali.
Test PCR: si fa sul dna del virus quindi va interpretato. Negatività vuol dire che il gatto non è mai venuto a contatto con il virus. Positività può voler dire 2 cose: il gatto ha la felv (in forma latente o manifesta) oppure è venuto a contatto con la felv e si è immunizzato (in questo caso non contrarrà la felv e non è neppure infetto per altri gatti). In pratica funziona un po' come per noi il test della rosolia.
Gattini che possono contrarre la felv dalla madre (e in periodo finestra con elisa non si vedrebbe...) possono negativizzarsi ad elisa ma risultare positivi a PCR...ma in questo caso non sono infetti.
Questo è chiarissimo Nanela!! :micimiao06:
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