gattobrick
31-07-2016, 16:34
Buonasera. Da molti giorni stò piangendo un gatto che avevo in stallo e successivamente è stato adottato, ed è deceduto dopo 3 settimane dall'adozione.
Spiego in modo particolareggiato: Macchia (questo era il suo nome) fu raccolto da me dalla strada a dicembre scorso, quando era cucciolo, gravemente malato di rinotracheite, e fu salvato miracolosamente dal veterinario. L'ho tenuto in stallo da me fino a fine maggio, quando fu adottato da un signore di Bolzano. A parte i postumi della rinotracheite (il respiro non era del tutto fluido), ed a parte periodi di diarrea ricorrenti, Macchia era in buone condizioni di salute, sempre vispo e famelico.
Anche presso l'adottante Macchia era in buone condizioni di salute, fino a quando non ha evidenziato vomito, inappetenza, astenia. Nonostante una visita veterinaria nella stessa giornata in cui sono comparsi i sintomi (nella quale evidentemente non fu individuato il problema), Macchia non migliorava, a parte qualche momento di vivacità ed appetito. Il giorno successivo, constatato l'aggravamento della situazione, l'adottante ha portato il gatto presso un'altra clinica veterinaria, presso la quale è deceduto dopo un'ora dal ricovero. Riporto di seguito la relazione del veterinario: "Si certifica che il gatto Macchia è stato portato a visita in data 20.6.2016 in condizioni di estrema gravità, riverso sul fianco, in codice nero (come da classificazione pronto soccorso). E' stato immediatamente sottoposto a terapie d'urgenza. Il gatto era in stato di ostruzione uretrale complicata, con insufficienza renale acuta, iperkaliemia e conseguente tossicità del miocardio. Nonostante la tempestiva disostruzione uretrale, le terapie intensive endovenose con doppio accesso venoso atte a stabilizzare la situazione di estremo scompenso generale, il paziente è deceduto dopo circa un'ora per i danni da cardiotossicità".
Io ho bisogno di sapere se qualcuno di voi ha avuto la stessa mia esperienza. Mi serve per confrontarmi, per capire meglio.
Spiego in modo particolareggiato: Macchia (questo era il suo nome) fu raccolto da me dalla strada a dicembre scorso, quando era cucciolo, gravemente malato di rinotracheite, e fu salvato miracolosamente dal veterinario. L'ho tenuto in stallo da me fino a fine maggio, quando fu adottato da un signore di Bolzano. A parte i postumi della rinotracheite (il respiro non era del tutto fluido), ed a parte periodi di diarrea ricorrenti, Macchia era in buone condizioni di salute, sempre vispo e famelico.
Anche presso l'adottante Macchia era in buone condizioni di salute, fino a quando non ha evidenziato vomito, inappetenza, astenia. Nonostante una visita veterinaria nella stessa giornata in cui sono comparsi i sintomi (nella quale evidentemente non fu individuato il problema), Macchia non migliorava, a parte qualche momento di vivacità ed appetito. Il giorno successivo, constatato l'aggravamento della situazione, l'adottante ha portato il gatto presso un'altra clinica veterinaria, presso la quale è deceduto dopo un'ora dal ricovero. Riporto di seguito la relazione del veterinario: "Si certifica che il gatto Macchia è stato portato a visita in data 20.6.2016 in condizioni di estrema gravità, riverso sul fianco, in codice nero (come da classificazione pronto soccorso). E' stato immediatamente sottoposto a terapie d'urgenza. Il gatto era in stato di ostruzione uretrale complicata, con insufficienza renale acuta, iperkaliemia e conseguente tossicità del miocardio. Nonostante la tempestiva disostruzione uretrale, le terapie intensive endovenose con doppio accesso venoso atte a stabilizzare la situazione di estremo scompenso generale, il paziente è deceduto dopo circa un'ora per i danni da cardiotossicità".
Io ho bisogno di sapere se qualcuno di voi ha avuto la stessa mia esperienza. Mi serve per confrontarmi, per capire meglio.