Visualizza Versione Completa : Certosino anomalo?
Serenoir
24-10-2016, 09:05
Buongiorno a tutti,
Avrei bisogno di qualche consiglio per migliorare ancora di più il rapporto gatto-umani-
ho un certosino maschio di un anno, Dorian Grey, preso da un allevamento amatoriale.
Quando stavo cercando un gatto per la mia nuova casa, mi sono orientata verso un certosino perchè indicato come gatto equilibrato, mansueto e affettuoso.
Fino ai 7-8 mesi, tolta la vivacità prorompente, il micio era davvero adorabile con tutti, si lasciava visitare a casa dalla veterinaria senza problemi, stava in mezzo agli ospiti con disinvoltura accovaciandosi vicino a tutti, un perfetto padrone di casa.
Poi dopo la sterilizzazione, anche quella vissuta apparentemente senza problemi, è cambiato.
Con noi è bene o male il solito micione, indipendente giocherellone, ma anche affettuoso. Però è diventato solo più scorbutico e testone.
Il problema arriva con chi entra in casa. Lui non scappa neanche per sogno, perchè fiero del suo nome, deve stare sempre al centro dell'attenzione, rimane lì a fissare chiunque entri. Nessuno lo ha mai strapazzato, mai. Eppure dopo un po' che la gente è in casa, lui aggredisce senza motivo. Basta anche solo guardarlo o passare vicino a lui. Non è aggressione da gioco, ma sembra proprio territoriale. Con alcuni poi proprio soffia e grida.
Io ho messo il feliway da subito, uso l'erba gatta, ha tanti giochini/passatempi, appena entra qualcuno gli faccio dare dei crocchini, gli lancio dei giochi perchè associ gli ospiti a qualcosa di positivo, alcune persone gli lasciano fare tutto tipo salire sul tavolo e curiosare nei piatti. Lui dopo un po' fa veramente l'arrogante e graffia parecchio. Capisco che ogni gatto possa avere il suo carattere, ma risulta difficile gestire questo atteggiamento.
Molti mi dicono che poi si calmerà, però diciamo che i presupposti non sono proprio quelli ^^. più che altro mi dispiacerebbe non poter invitare gente a casa. (ho già avuto una gatta molto nervosa, perchè abbandonata ad un mese e mezzo e traumatizzata). Spero di non essere io ad aver sbagliato qualcosa con entrambi :(.
Grazie in anticipo per i vostri consigli.
Ciao,
innanzitutto, tutti gli allevamenti sono amatoriali, di professionali non ne esistono.. l'unica distinzione è fra allevamenti registrati che rilasciano pedigree, e privati che vendono cuccioli di razza senza rilascio di pedigree. In questo secondo caso, ahimè molto diffuso, la vendita in realtà è illegale e il gatto non si può considerare di razza (il che non vuol dire che sia un gatto splendido e amabilissimo).
Secondo appunto: spesso quando si compra un gatto di razza, ci sono determinate aspettative ben precise sul carattere.. ad es se vuoi un gatto scalmanato compri un siamese o un devon rex (ne so qualcosa :devil:) se vuoi un gatto super-appiccicoso compri un ragdoll o un birmano, se vuoi il gatto tranquillo e distaccato vai su un persiano o un certosino.. Bisogna stare attenti però a non dimenticare che un gatto è prima di tutto un gatto, e ogni gatto ha il suo carattere e il suo modo di rapportarsi all'ambiente, di reagire agli stimoli, a prescindere dalla razza. Non sono fatti con lo stampino!
Detto ciò, di solito i gatti dopo la castrazione si calmano, e diventano meno territoriali, non di più! Dato che mi sembra che tu sia una persona attenta e voglia molto bene al tuo gatto, e dici che anche la tua gatta precedente era molto nervosa, forse il problema sta un po' nel tuo approccio?
Forse non è che questo gatto è un po' viziato, essendo anche gatto unico, ed è diventato geloso di te? Se dopo un po' fa l'arrogante, forse è geloso del fatto di non essere più al centro dell'attenzione, anche perché se appena un ospite entra in casa lo stimoli con crocchi o giochi, rinforzi proprio il suo voler essere al centro dell'attenzione.
Non invitare più gente a casa, ma stai scherzando vero?! invece è proprio il contrario che devi fare! invitare gente a casa ancora più spesso, in modo che capisca che ci sono momenti per lui, in cui lui è al centro dell'attenzione, e momenti in cui tu fai altro, con altri. Quando fa qualcosa di sgradito devi sgridarlo e fargli capire che non va bene, ad es se andare sul tavolo è vietato deve esserlo sempre, anche quando arrivano gli ospiti (a maggior ragione). Un NO secco, una spruzzata di spruzzino, battere le mani.. insomma trova tu il modo, ma ci vuole un po' di fermezza, specie con un gatto caratteriale e possessivo.
Serenoir
24-10-2016, 11:01
Grazie mille per la risposta Alimiao.
Le tue considerazioni sono molto giuste.
Infatti sto cercando di capire dove sto sbagliando. Per quanto riguarda la mia vecchia gatta, è sempre stata sociopatica, come definita dal veterinario che l'ha visitata la prima volta appena arrivata.
Questo invece ha fatto un cambio repentino, ma sicuramente devo essere più autoritaria e rilassata anche perchè con me è davvero una colla.
Vorrei prendere un altro gatto per farsi compagnia, ma il mio compagno non è molto d'accordo di mettere due gatti in un bilocale piccolino (ha sempre vissuto in campagna con animali liberi, quindi non concepisce molto chiudere in casa le bestiole).
Spero di non aver danneggiato il carattere splendido del micino :(
Essere autoritari con gli animali non giova al rapporto uomo-animale. Quando da un animale ho ottenuto obbedienza tramite sgridate punizioni o scherzetti sgradevoli che rapporto uomo-animale ho ottenuto? mi farà piacere avvicinami a lui sapendo che in realtà diffida di me e non gli fa altrettanto piacere avvicinarsi a me? Con il gatto poi questo rapporto rischiamo di comprometterlo, sono molto contraria all'uso dello spruzzzino perché tutto quello che fa è una sua risposta logica agli stimoli che gli offre l'ambiente, è come se qualcuno mi spruzzasse mentre cerco il mio film preferito col telecomando. Il rapporto tra me e chi mi spruzza si deteriora.
Il gatto ha bisogno di sentirsi sicuro nel suo territorio, che in questo caso è tuo appartamento, con tutto quello che lo circonda, umani inclusi. Un gatto è equilibrato quando può essere gatto ed è in armonia col quanto lo circonda
"....scorbutico e testone...", dipende da cosa pretendiamo da lui e cosa facciamo quando le nostre aspettative in questi casi vengono deluse
Quando i nostri ospiti entrano in casa invadono piacevolmente il nostro territorio, ma noi lo condividiamo con i gatti che hanno una percezione totalmente diversa di questa invasione, c'è il gatto che si nasconde, quello che sopporta, e quello che si sente minacciato e reagisce. Perché reagisce così? non lo so, andrebbe valutato più approfonditamente il suo approccio col suo mondo, perché lo vive in modo così avversativo
Continua ad osservarlo e ad osservarti
linguadigatto
24-10-2016, 12:43
non sono del tutto d'accordo Aletto, anche il gatto ha il suo modo di comunicarmi quando faccio qualcosa che non va bene: mi dà un morsino, una zampata, o ringhia un po'.... magari quando esagero nelle coccole o lo prendo in braccio quando non vuole. non per questo mi avvicino a lui con diffidenza, o il mio rispetto ed amore nei suoi confronti cambia.
sono d'accordo che non bisogna "addestrare" i gatti, nel senso di insegnargli un'automatica reazione a uno stimolo, senza che lui possa comprendere la logica. ma comunicargli che sul tavolo non si sale, o che la gallina non si aggredisce è un tipo di comunicazione necessaria...
Impostare un rapporto con il tuo gatto SOLO in modo autoritario non va bene, certo alla fine il gatto ti teme ma non ti rispetta né si fida di te. Questo non è il caso dei miei gatti.
Sono due gatti iperattivi che vivono in simbiosi con me, passo un sacco di tempo (secondo alcuni anche troppo) con loro a giocare, interagire, costruirgli scatole e nascondigli, se possibile li mando sul balcone perché abbiano anche altri stimoli sensoriali, ecc.
Ora però sono due gatti ossessionati col cibo (soprattutto uno dei due). Quando mangio, se li lasciassi fare come vogliono, mi ruberebbero il cibo dal piatto, andrebbero direttamente col muso nella pentola, mi salirebbero in testa per acchiappare quello che ho nella forchetta.. se dico NO, anche 200 volte, dopo 2 minuti ci riprovano. Se uso lo spruzzino (senza spruzzare perché ormai hanno imparato, lo agito soltanto con la mano facendo sentire il suono dell'acqua), rimangono più calmi. L'alternativa sarebbe chiuderli in stanza ogni volta che io mangio, il che per loro è davvero intollerabile, e a me sembra più autoritario che non agitare lo spruzzino. Oppure chiudermi fuori sul balcone per mangiare senza dovermi difendere dalle due belve affamate.
Nota: gli stessi gatti, quando avevano crocchi a disposizione, non si comportavano così, mi lasciavano mangiare con beata noncuranza. Ora con la dieta BARF sono belve affamate, e io una padrona autoritaria. ;)
Serenoir
24-10-2016, 13:19
La mia per certi versi è una situazione analoga a quella di Alimiao, con l'aggiunta dell'aggressività verso gli ospiti, che è l'unico punto che ci terrei a risolvere.
Ognuno sull'educazione degli animali, per forza di cose si baserà sulla propria esperienza.
"scorbutico e testone" è proprio perchè da quando è diventato "adulto" non ne vuole proprio sapere di alcuni limiti, ovvero: non salire sul tavolo e ficcarci la testa nel piatto (le sue sono azioni da vero ninja, striscia piano piano verso il cibo più vicino) e non arrampicarsi e mangiare i cavi della tv, che non mi sembrano aspettative che possano snaturare il gatto, ma semplicemente il minimo perchè ci sia rispetto e non si faccia male (vedi cavi elettrici).
Tutto questo al momento lo gestisco già con la vista dello spruzzino o cercando di attirare l'attenzione con altre cose (i richiami sonori come il NO e battere le mani è come se non esistessero). Il furbo ovviamente ha capito che se lo fa io poi gli lancio la pallina di carta quindi alla fine ci ha preso pure gusto.
Detto questo, vorrei solo trovare un modo per fargli accettare di buon grado degli ospiti in casa ed evidentemente dargli troppe attenzioni non sembra funzionare.
Io non gli lancerei la pallina dopo: è un comportamento contraddittorio che lo confonde e rischia di fargli vivere tutto come un gioco, quasi invitandolo a reiterare il comportamento che vogliamo correggere. Se lo si sgrida poi lo si lascia stare.
Ma lo fa con tutti gli ospiti? Anche con le persone che frequentano casa tua abitualmente e che conosce da quando era piccino?
Te lo chiedo perchè un'amica di mia sorella, che fa l'addestratrice dei cani, una volta mi spiegò che quando si entra in una casa dove ci sono animali, cani ma anche gatti, bisognerebbe lasciare il tempo a loro di avvicinarsi, annusarci, conoscerci, lasciargli il tempo di capire che il padrone di casa è tranquillo e via dicendo...
Ora, mi rendo conto che non sempre sia possibile, per carità, però mi spiegava anche che magari è meglio evitare di andare li accarezzarlo, chiamarlo...ma di lasciar fare lui ecco.
Per il resto io credo, da inesperta che come si sgrida un bambino se fa qualcosa che non si deve fare si possa fare lo stesso con un gatto. Ovvio che non va picchiato o terrorizzato, ma quelle 2 o 3 regole del vivere casalingo dovrà pure impararle. Io ancora non sono riuscita a levarle qualche vizietto, ma quando serve la "voce grossa" la faccio anche con Nana (non solo con mio figlio di 16 mesi!) che comunque è e rimane la mia ombra, mi cerca, si struscia, mi fa "gru-gru", mi dorme sopra....
non sono del tutto d'accordo Aletto, anche il gatto ha il suo modo di comunicarmi quando faccio qualcosa che non va bene: mi dà un morsino, una zampata, o ringhia un po'.... magari quando esagero nelle coccole o lo prendo in braccio quando non vuole. non per questo mi avvicino a lui con diffidenza, o il mio rispetto ed amore nei suoi confronti cambia.
sono d'accordo che non bisogna "addestrare" i gatti, nel senso di insegnargli un'automatica reazione a uno stimolo, senza che lui possa comprendere la logica. ma comunicargli che sul tavolo non si sale, o che la gallina non si aggredisce è un tipo di comunicazione necessaria...
Dipende da cosa "va bene" e cosa "non va bene" da chi lo stabilisce e quando e perché. Anche il gatto tollera le nostre carezze ma fino ad un certo punto, poi si innervosisce e la sua reazione compare (di solito) quando è da un po' che non ne poteva più, ed educarsi - cioè tirar fuori- e sviluppare qualcosa di importante vicendevolmente fa parte del rapporto uomo-animale. Il rispetto reciproco è fondamentale e penso che loro mi rispettino più di quanto io li rispetti
I miei gatti salgono sul tavolo, sul banco della cucina, su tutto, e non ho voglia di smorzare il loro bisogno innato di tridimensionalità
La gallina essendo una potenziale preda un po' grandina, che si muove come una preda, è naturalmente soggetta ad essere aggredita
Ma lo fa con tutti gli ospiti? Anche con le persone che frequentano casa tua abitualmente e che conosce da quando era piccino?
Te lo chiedo perchè un'amica di mia sorella, che fa l'addestratrice dei cani, una volta mi spiegò che quando si entra in una casa dove ci sono animali, cani ma anche gatti, bisognerebbe lasciare il tempo a loro di avvicinarsi, annusarci, conoscerci, lasciargli il tempo di capire che il padrone di casa è tranquillo e via dicendo...
Ora, mi rendo conto che non sempre sia possibile, per carità, però mi spiegava anche che magari è meglio evitare di andare li accarezzarlo, chiamarlo...ma di lasciar fare lui ecco.
Per il resto io credo, da inesperta che come si sgrida un bambino se fa qualcosa che non si deve fare si possa fare lo stesso con un gatto. Ovvio che non va picchiato o terrorizzato, ma quelle 2 o 3 regole del vivere casalingo dovrà pure impararle. Io ancora non sono riuscita a levarle qualche vizietto, ma quando serve la "voce grossa" la faccio anche con Nana (non solo con mio figlio di 16 mesi!) che comunque è e rimane la mia ombra, mi cerca, si struscia, mi fa "gru-gru", mi dorme sopra....
Sono molto d'accordo con la prima parte, bisogna dar loro la possibilità di conoscere l'ospite, anche attraverso gli odori, con le loro modalità e i loro tempi.
Il paragone con il bambino non mi pare molto calzante invece: l'uomo (anche quello piccolo) è un animale sociale, ha in sè la potenzialità dei concetti di autorità, di gerarchia; anche il cane, per esempio li ha, anche se ovviamente in modo differente (anche se riflettendo il nostro servire a tavola alcuno persone piuttosto che altre in base a criteri di sesso, età e posizione non è poi così diverso dalle precedenze nel branco, ma vabbè).
Il gatto invece è un predatore solitario, un'autorità esterna che gli dice cosa fare per lui non ha senso.
Serenoir
24-10-2016, 13:48
Lo fa con tutti quelli che non siamo io e il mio compagno.
Alcuni li tollera molto di più, soprattutto le persone calme, ma alla fine una pattonata per sicurezza la tira a tutti.. I miei gentori lo vengono a curare quando noi siam via da quando era piccolo.
Eppure si beccano sempre soffi e attacchi quando non ci siamo noi.
Inoltre praticamente tutti gli ospiti, sono sempre stati ultra discreti con lui (perchè praticamente tutti possesori di gatti e/o cani). Al massimo un "ciao" e un dito per farsi annusare.
Lui attacca soprattutto quando si fanno i fatti propri.
Dorian può andare ovunque, ma nel piatto no! e qui è una regola che può comprendere anche lui. E' come se qualcuno mangiasse dalla sua ciotola! dubito apprezzerebbe.
Sono molto d'accordo con la prima parte, bisogna dar loro la possibilità di conoscere l'ospite, anche attraverso gli odori, con le loro modalità e i loro tempi.
Il paragone con il bambino non mi pare molto calzante invece: l'uomo (anche quello piccolo) è un animale sociale, ha in sè la potenzialità dei concetti di autorità, di gerarchia; anche il cane, per esempio li ha, anche se ovviamente in modo differente (anche se riflettendo il nostro servire a tavola alcuno persone piuttosto che altre in base a criteri di sesso, età e posizione non è poi così diverso dalle precedenze nel branco, ma vabbè).
Il gatto invece è un predatore solitario, un'autorità esterna che gli dice cosa fare per lui non ha senso.
Non volevo fare il paragone uomo-animale, però...per quanto io sia molto tranquilla con la micia, come lo ero con Rocky prima, non posso nemmeno lasciarle fare qualsiasi cosa, ha già distrutto, finendo l'opera cominciata dall'altro, le sedie della sala, rotto bicchieri e via dicendo.
La lascio arrampicarsi, è la sua natura, lascio che smuova la terra dei vasi, che cacci le mosche o che lotti con briciole che io nemmeno vedo, difficilmente la accarezzo per più di 10 secondi o la prendo in braccio se non vuole, dorme dove vuole (inclusi il lettino e il fasciatoio e a volte anche il passeggino o il seggiolone), ma il muso dentro le pentole o nei piatti no, quello no...cominciare a farsi le unghie su un'altra poltrona neanche...OK è un gatto, è predatore, è solitario, la rispetto moltissimo, però ecco...quei due "NO" chiari e distinti ci stanno. Non credo di snaturarla per questo
@Aletto: io non dico che lo spruzzino sia etologicamente molto corretto.. se mi sai suggerire altri metodi più efficaci e allo stesso tempo rispettosi, sono ben lieta!
però il mio problema è questo: fosse per i gatti (soprattutto uno dei due), ogni cosa che sto mangiando, dalla lattuga al tonno alla pizza alla torta sacher alle lasagne di seitan, loro vorrebbero annusarla, sleccazzarla, mordicchiarla, e se di loro gradimento, papparsela. Se dico NO o faccio aria con la mano, per loro diventa ancora più divertente, perché si tratta di rubare-l'ambito-cibo-proibito-dell'umano. Per carità, in un'ottica felina tutto ciò ha un senso, è un comportamento logico, accettabile e anche intelligente. Il problema è che dal punto di vista UMANO, il fatto di doversi interrompere ogni 2 secondo mentre si mangia per dire NO e cercare di difendere il cibo dagli assalti dei gatti ladri non è molto accettabile. Allora io potrei anche accettare, per un discordo etologico, di lasciarli fare e condividere con loro il mio pasto ma 1. a loro fa male mangiare quello che mangio io (tanto più che uno dei due è allergico!!) 2. io non vivo da sola coi gatti, ci sono altre persone e non tutti hanno lo stesso grado di sopportazione.. stesso discorso vale per gli ospiti.
Questo è solo un esempio, ma ci sono altre situazioni in cui quello che per il gatto è giusto ed etologicamente corretto non è accettabile per noi.
Non volevo fare il paragone uomo-animale, però...per quanto io sia molto tranquilla con la micia, come lo ero con Rocky prima, non posso nemmeno lasciarle fare qualsiasi cosa, ha già distrutto, finendo l'opera cominciata dall'altro, le sedie della sala, rotto bicchieri e via dicendo.
La lascio arrampicarsi, è la sua natura, lascio che smuova la terra dei vasi, che cacci le mosche o che lotti con briciole che io nemmeno vedo, difficilmente la accarezzo per più di 10 secondi o la prendo in braccio se non vuole, dorme dove vuole (inclusi il lettino e il fasciatoio e a volte anche il passeggino o il seggiolone), ma il muso dentro le pentole o nei piatti no, quello no...cominciare a farsi le unghie su un'altra poltrona neanche...OK è un gatto, è predatore, è solitario, la rispetto moltissimo, però ecco...quei due "NO" chiari e distinti ci stanno. Non credo di snaturarla per questo
Ma certo!
Però devono essere limitati i "no",se no si genera confusione. E poi, in generale, appena giriamo l'angolo lo fanno lo stesso.
Quindi io i cavi li proteggerei direttamente, così non devo perdere la vita a controllarlo.
I piatti appena ho finito li metto in lavastoviglie (io poi sono un po' maniaca e lo farei lo stesso).
Per la poltrona nuovachemipiacevauncasinouffa, ha vinto lei.
linguadigatto
24-10-2016, 15:16
Dipende da cosa "va bene" e cosa "non va bene" da chi lo stabilisce e quando e perché.
certo dipende da questo. il punto è solo che talvolta certe cose che sono in accordo con l'etologia del gatto non vanno bene per il quieto vivere della famiglia di cui il gatto fa parte, e allora si comunica al gatto che quel comportamento non è accettato in quel contesto, non che è sbagliato in sé. anche perchè se la situazione sfugge di mano e il quieto vivere va a farsi benedire, poi ne soffre anche il gatto. non so come spiegarlo, e non saprei dire come si fa a farlo, ma coi nostri gatti io riesco a comunicare questa differenza: ad esempio i ripiani della cucina vanno bene se non stiamo cucinando.
tutto questo sicuramente significa imporre dei limiti, ma non mi sembra in conflitto con il rispetto per loro come individui e per le loro esigenze specie-specifiche.
.....educarsi - cioè tirar fuori- e sviluppare qualcosa di importante vicendevolmente fa parte del rapporto uomo-animale.
Questa frase, secondo me, è la più significativa perché riguarda il contributo referenziale e quindi il beneficio dell'incontro e del confronto che deriva dal rapporto con un'altra specie, nel nostro caso con il gatto, e riconoscerne altri tipi di contributi, oltre quelli tradizionali, che provengono dal nostro dialogo/rapporto.
Così è come vivo il mio rapporto con loro
@Aletto: io non dico che lo spruzzino sia etologicamente molto corretto.. se mi sai suggerire altri metodi più efficaci e allo stesso tempo rispettosi, sono ben lieta.......ma ci sono altre situazioni in cui quello che per il gatto è giusto ed etologicamente corretto non è accettabile per noi.
Lo spruzzino: non è questione di essere etologicamente corretto, semplicemente non è educativo, mi risolve il fatto nell'immediato ma mi costringe a tenerlo sempre lì per infastidire il gatto
Ci sono molte cose per noi non accettabili
Volland venderebbe l'anima al diavolo pur di mangiarsi la pizza, arriva sempre puntuale mentre la mangio, lo faccio desistere appoggiando l'indice sulla sua fronte come fosse una carezza/monito. Altrettanto faccio quando si vuole mangiare la pappa degli altri due che sono molto più lenti di lui che è un'aspirapolvere, mi metto in terra :( gli appoggio l'indice sulla fronte, lo accarezzo, lui drizza la coda e si struscia, aspetta con me gli altri abbiano finito e se avanza qualcosa sa che la può mangiare dopo che se ne sono andati. Come ho fatto? non lo so. Ma sicuramente se non fossi presente non sarebbe la stessa cosa.
Qualche sera fa Volland, sempre lui :mad:, è entrato in salone con un grosso grillo in bocca ed io stavo mangiando. Mi sono ritrovata tre gatti ed un grillo impazziti che saltavano ovunque e temevo che il grillo finisse nel mio piatto di pasta e di conseguenza anche loro. Ho mangiato la pasta fredda :disapprove:
Non è neppure accettabile, per noi, essere svegliati quando potremmo dormire un'ora in più, o trovarsi la sedia preferita per fare colazione occupata, o che saltino sul letto in piena notte e tanto altro
linguadigatto
25-10-2016, 11:03
Questa frase, secondo me, è la più significativa perché riguarda il contributo referenziale e quindi il beneficio dell'incontro e del confronto che deriva dal rapporto con un'altra specie, nel nostro caso con il gatto, e riconoscerne altri tipi di contributi, oltre quelli tradizionali, che provengono dal nostro dialogo/rapporto.
Così è come vivo il mio rapporto con loro
sono d'accordo.
Volland è un bel ceffo :)
Il confine dell'accettabile è labile e personale. Io personalmente accetto senza problemi di mangiare sul divano perchè perdo al gioco della sedia (cucina: 4 sedie, 6 gatti, 2 umani). Quando abbiamo ospiti però faccio scomodare i gatti, perchè non invito amici a cena per metterli a mangiare su un divano. Gli esempi sono infiniti, moltiplicati per il numero di gatti ed il numero di umani che partecipano al gioco... :D
sono d'accordo.
Volland è un bel ceffo :)
Il confine dell'accettabile è labile e personale. Io personalmente accetto senza problemi di mangiare sul divano perchè perdo al gioco della sedia (cucina: 4 sedie, 6 gatti, 2 umani). Quando abbiamo ospiti però faccio scomodare i gatti, perchè non invito amici a cena per metterli a mangiare su un divano. Gli esempi sono infiniti, moltiplicati per il numero di gatti ed il numero di umani che partecipano al gioco... :D
Eppure Volland è secondo me il più equilibrato tra loro, sa coniugare bene l'essere gatto con lo stare con la nostra specie perché è un comunicatore molto abile (anche se questo è un esempio un po' riduttivo per spiegare la sua personalità), mentre Berenice è più equilibrata per quanto riguarda la partecipazione alla vita tra loro. Con Buio ho avuto più problemi per fargli trovare il suo equilibrio, ora da un annetto sembra essere ok
Anche qui quando ho amici a cena loro si devono adeguare all'invasione di campo, ma hanno a disposizione tutto il resto della casa e i due terrazzi. Che diamine, ho bisogno di essere un animale sociale quale sono! :D
babaferu
25-10-2016, 14:14
Anche Abe mi ruberebbe la roba dal piatto.... E a volte gliela faccio pure assaggiare.
Ma se non è cosa.... Gli soffio sul muso, come fa sua sorella nera se lui vuole rubargli la ciotola.
Ecco, questo lo capisce.
Aletto non so se è utile da un punto di vista educativo, o se è troppo stressante, che dici?
Lui non sembra troppo turbato....
Un bacio ba
Anche Abe mi ruberebbe la roba dal piatto.... E a volte gliela faccio pure assaggiare.
Ma se non è cosa.... Gli soffio sul muso, come fa sua sorella nera se lui vuole rubargli la ciotola.
Ecco, questo lo capisce.
Aletto non so se è utile da un punto di vista educativo, o se è troppo stressante, che dici?
Lui non sembra troppo turbato....
Un bacio ba
A Volland faccio ripulire il fondo del piatto e lui è tutto soddisfatto
Non credo sia stressante ba, per quanto non so quanta aria esca effettivamente dalla loro bocca quando soffiano, di sicuro meno di quanta ne esce dalla nostra e credo dia fastidio alle vibrisse in quanto organi di senso, cioè gli impedisce in quel momento di percepire altro. Quella del soffiare è unita ad una mimica facciale, ma anche io qualche volta lo faccio, raramente ma lo faccio.
Nei video che ci sono stati spiegati dall'etologa cognitiva S. Campa si vedeva bene (ma non si sarebbe capito se non fosse stato spiegato + le immagini in slow motion) come mamma gatta educa alla gestione della frustrazione i suoi piccoli. Noi non possiamo fare altrettanto ma possiamo avvicinarci il più possibile ad un linguaggio per loro comprensibile
Quanto è stato bello quella volta vedere e capire come la mamma insegna ai suoi piccoli! e le prontezze dei suoi interventi prima che si verificassero le piccole liti tra loro!
Certo che se facessimo dei video mentre cerchiamo di comunicare con loro sarebbero esilaranti, altro che youtube!
babaferu
25-10-2016, 18:45
noooo mi hai fatto venire in mente una scena troppo buffa.
c'erano ospiti a cena, abebe ovviamente protagonista della tavola, mentre la nera se ne esce a un certo punto, panterosa e smorfiosetta come suo solito, e dopo aver degnato ciascuno di un'annusata vis-a-vi e uno sguardo sdegnoso, si va a piazzare in veranda, fuori dalla porta a vetri e di lì osserva la scena. a un certo punto abebe salta giù dal tavolo in modo un po' maldestro e le finisce un po' troppo vicino.... nonostante fosse dietro il vetro, la strega non si scompone e soffia al povero malcapitato... lasciando sul vetro un alone incredibile!!!!
è un drago, non una gatta! vi lascio immaginare le risate degli ospiti....
...scusate il caxxeggio! un bacio, ba
ps: i nostri ospiti sono avvisati: se la nera esce dalle sue caverne e li degna della sua presenza, devono restare calmi, sottoporsi all'esame (che lei pratica sempre mettendosi ad altezza viso) e non azzardare mai mai carezze, se non dopo l'annusata, al lato del muso... tutto ciò per non scatenare le sue ire (che poi non è pericolosa, fa tutta scena....).
pss: la nera è la mia ispirazione quando soffio ad abebe.... faccio proprio la faccia cattiva come lei.... ed è l'unico NO! che lui capisca....
ma invece il prenderli per la collottola e dare una leggera scrollata (senza fare mare ovviamente) come lo vedete come metodo? è un po' simile a quello che farebbe mamma gatta, no?
linguadigatto
26-10-2016, 08:18
e questi video sono reperibili in qualche modo?
e questi video sono reperibili in qualche modo?
Purtroppo no, sono di sua proprietà e su youtube non ho trovato nulla di analogo
noooo mi hai fatto venire in mente una scena troppo buffa.
c'erano ospiti a cena, abebe ovviamente protagonista della tavola, mentre la nera.....
questo racconto me lo stavo perdendo, è un divertentissimo spaccato di vita con loro!
mi ha fatto ricordare la sera in cui avevo amici a cena ed avevo fatto il roastbeef....vado in cucina e trovo Chicco (il mio primo gatto) che lo aveva addentato e sapendo che non avrebbe dovuto farlo scende dal banco ma trascinando tutto il roastbeef ancora intero....splat...la cena in terra :shy:....lo raccolgo, taglio la parte smozzicata e lo porto in tavola :approve:
pss: la nera è la mia ispirazione quando soffio ad abebe.... faccio proprio la faccia cattiva come lei.... ed è l'unico NO! che lui capisca....
infatti, così loro capiscono!
ma serenoir come procede?
Serenoir
02-11-2016, 10:27
scusate se poi non ho più risposto dopo i consigli di tutti.
Ad ogni modo ho capito che ogni gatto ha bisogno dei suoi provvedimenti disciplinari, nel rispetto della sua natura naturalmente.
Visto che le avevo già tentate praticamente tutte con le buone, ho provato ad impormi un po' di più, ovvero soffiare quando fa il prepotente e farlo scendere dal tavolo quando stiamo mangiando, non più supplicandolo, ma spostando il suo dolce peso e in generale con dei bei No secchi quando sgarra sulle 2 regole che ci sono.
Al momento non ho avuto più gente a casa, ma ci sono dei miglioramenti.
Lui sembra più calmo, comprensivo e addirittura più coccolone e rispettoso.
Vedremo con la prova del nove quando avremo ospiti.
Serenoir
05-11-2016, 12:59
Niente, sta mattina prova degli ospiti.
Sono venuti i miei genitori e abbiamo fatto le pulizie. Nessun vizietto ne niente e lui comunque di punto in bianco aggredisce al polpaccio mia mamma che si stava facendo gli affari suoi o soffia se passi vicino a lui in certi punti della casa.
Poi con noi torna ad essere un angelo.
Mi dispiace anche perché i miei vengono a curarlo quando siamo via e sono ultra discreti.
Cosa posso fare per farlo tornare il gattino socievole che era :(
babaferu
05-11-2016, 15:16
Provare quando arrivano a fargli offrire del cibo o uno snack?
Ferisce quando aggredisce?
....spruzzare gli ospiti col feliway?
Scherzo ovviamente.... Ma forse messo nella presa ti può aiutare.
Un bacio ba
Serenoir
07-11-2016, 08:22
Provare quando arrivano a fargli offrire del cibo o uno snack?
Ferisce quando aggredisce?
....spruzzare gli ospiti col feliway?
Scherzo ovviamente.... Ma forse messo nella presa ti può aiutare.
Un bacio ba
Ho fatto tutto già in passato. Nulla..tra il lusco e il brusco azzana con un gridolino e purtroppo per fare male.
Ma secondo te, azzanna per paura, perché si sente attaccato? o azzanna per aggressività? o per "gelosia" nei tuoi confronti (se così si può dire)?
.........soffia se passi vicino a lui in certi punti della casa.
Poi con noi torna ad essere un angelo.........
Quali sono quei punti della casa?
Secondo te come vive la sua territorialità? lo interessa esplorare? cosa gli piace fare?
Serenoir
07-11-2016, 13:02
Quali sono quei punti della casa?
Secondo te come vive la sua territorialità? lo interessa esplorare? cosa gli piace fare?
Io abito in un bilocale di 60 mq scarsi, quindi piccino e le zone sono tutte ravvicinate tra loro naturalmente.
Comunque essenzialmente andando verso il bagno dove lui ha la sua cassettina e ogni tanto verso il suo cibo, vien da se che sono zone a lui "care". Per questi motivi lo vedo molto territoriale.
Poi attacca ogni tanto anche se qualcuno gli porge la mano per farsi annusare. Lui sta immobile sembrando innocuo e poi...tac. e fa male!
E' un curioso ficcanaso per tutto. Gli piace tanto dare la caccia ai topini, alle palline di carta, il più delle volte lui stesso si prende i giochini e ci corre dietro, le altre ci porta la sua "preda" noi gliela lanciamo e lui ce la riporta per continuare il gioco tipo cagnolino.
Non ama i posti chiusi, infatti non si nasconde mai dentro buste, sacchetti e scatole, al massimo ci si mette sopra e sta sempre in posizioni elevate tipo in cima al tiragraffi o in cima alla poltrona. Se un giochino finiesce sotto un mobile lui non si infila mai a prenderlo (infatti la sera parte l'ispezione con torcia sotto i mobili per ritrovare tutti i suoi trofei ahahah)
Anche le voci alte sembrano dargli fastidio, ma questo sembra essere tipico del certosino che non ama i rumori forti. (ed è anche un buon motivo per educarsi a non parlare a squarciagola)
Serenoir
07-11-2016, 13:04
Ma secondo te, azzanna per paura, perché si sente attaccato? o azzanna per aggressività? o per "gelosia" nei tuoi confronti (se così si può dire)?
io e il mio compagno lo osserviamo sempre con attenzione e abbiamo anche provato con gli ospiti a comportarci i un certo modo (coi nostri genitori soprattutto). Non riusciamo a capire quale sia il motivo, può essere ogni volta diverso dall'altra.
E' un gran lunatico, lo si vede dalla mattina se si è svegliato storto o no.
Lui difende come può le risorse primarie del territorio (cibo acqua e lettiera), poi probabilmente gli ospiti, genitori inclusi, gli limitano la possibilità di isolarsi, che è un'altra risorsa del territorio. Forse gli piacerebbe un territorio più ampio per poterlo gestire secondo le sue esigenze caratteriali, cercate di sfruttare al massimo i posti in alto da dove può avere una panoramica di tutto quello che succede e dove quando vuole si può isolare e riposare. Se avete un balconcino, anche minuscolo, potreste metterlo in sicurezza e farglielo usare.
Penso che il suo atteggiamento sia collegato alla territorialità, perché prima ancora di essere un certosino è un gatto. Penserai: bella scoperta! ma è così
Serenoir
07-11-2016, 14:29
Lui difende come può le risorse primarie del territorio (cibo acqua e lettiera), poi probabilmente gli ospiti, genitori inclusi, gli limitano la possibilità di isolarsi, che è un'altra risorsa del territorio. Forse gli piacerebbe un territorio più ampio per poterlo gestire secondo le sue esigenze caratteriali, cercate di sfruttare al massimo i posti in alto da dove può avere una panoramica di tutto quello che succede e dove quando vuole si può isolare e riposare. Se avete un balconcino, anche minuscolo, potreste metterlo in sicurezza e farglielo usare.
Penso che il suo atteggiamento sia collegato alla territorialità, perché prima ancora di essere un certosino è un gatto. Penserai: bella scoperta! ma è così
mi sembra che rispecchi tutto molto la realtà. Il balconcino lo abbiamo, adesso esce solo quando siamo fuori noi, possiamo pensare alle reti se non fanno storie nel condominio, anche se lui batte le zampette per uscire solo se vede noi fuori.
Il problema di quel genio, è che potrebbe stare tranquillo in camera da letto, oppure sugli scaffali in giro alla sua portata, ma lui vuole stare li in mezzo a noi! Non si nasconde o apparta MAI! Probabilmente siamo noi il suo territorio. Il nome da narcisista è veramente azzeccato. Ecco XD.
Qualcuno mi ha suggerito un fratellino/sorellina, altri mi dicono che deve ancora maturare (ha 1 anno appena compiuto)
Grazie di nuovo per tutti i consigli. Proverò a portarlo da una veterinaria esperta sul comportamento, dopo di che vedrò se rassegnarmi al suo caratterino ^^
Serenoir
14-11-2016, 11:21
Di nuovo...
andati via per il week end, feliway carico attaccato, giochini a sua disposizione, lettiera pulita, cibo carico.
Vengono i miei a curarlo e lui li aggredisce, ringhia e soffia.
Han dovuto chiuderlo in una stanza per sistemare le sue cose.
:( che amarezza
linguadigatto
14-11-2016, 11:44
io fossi in te cercherei un parere professionale a questo punto
Serenoir
14-11-2016, 12:49
Penso anche io che farò così.
Più che altro qualcuno che mi dia la sicurezza di non essere stata io a sbagliare qualcosa o a rendere questo micio così aggressivo, anche se non saprei davvero in che modo.
linguadigatto
14-11-2016, 13:08
è la cosa migliore, vedrai che troverete una soluzione. facci sapere come procede! :micimiao11:
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