PDA

Visualizza Versione Completa : Api, vespe e insetti vari...


Gab84
16-04-2017, 07:52
Buongiorno a tutti e buona Pasqua!!!
Volevo chiedere una cosa a voi esperti, ma..api, vespe, insetti strani che volano, coccinelle piatte (io le chiamo così perché non ho idea di cosa siano, ma somigliano alle coccinelle) sono pericolosi per i gatti?!
Ora, io ho poca esperienza, il mio povero Rocky a mala pena cacciava le mosche che entravano in casa e ovviamente solo se non entravano nel momento del pisolino...Nana invece rincorre qualsiasi cosa, l'altro giorno la vedevo armeggiare con la bocca, pii ho visto che aveva catturato una zanzara di quelle grosse che non pizzicano, stamani era li, ferma che miagolava ad un ape ribaltata che non riusciva ad alzarsi in voleva, e sicuramente l'ha ribaltata lei, le api non si ribaltano...
Ora, la domanda è: la lascio fare come vuole o devo fare attenzione a qualcosa? Stiamo per prendere le reti, in modo da lasciarla fuori anche quando non ci siamo, è rischioso che "giochi" con le api e robe simili?
Grazie in anticipo e scusate se ho fatto una domanda magari per voi sciocca , ma veramente non ne ho idea ;)

rosa
16-04-2017, 08:27
ciao beh si le api,vespe possono pungere anche gli animali,e' successo alla mia cagnolina dal dolore piangeva :shy:Io vivo in campagna e quando sono fuori ci sono anche loro poi ho i limoni in fioritura che le attirano,pero' se puoi evita di spruzzare prodotti nocivi,le api sono necessarie,bisogna conviverci con la giusta attenzione e occhi ai nidi.

Gab84
16-04-2017, 08:36
ciao beh si le api,vespe possono pungere anche gli animali,e' successo alla mia cagnolina dal dolore piangeva :shy:Io vivo in campagna e quando sono fuori ci sono anche loro poi ho i limoni in fioritura che le attirano,pero' se puoi evita di spruzzare prodotti nocivi,le api sono necessarie,bisogna conviverci con la giusta attenzione e occhi ai nidi.

Oh per carità...non voglio spruzzare nulla, ma ci mancherebbe altro!!!!!
Anche io ho piante che so che le attirano, ho fiori, fragole, pomodorini....Chiedevo solo per regolarmi a livello di attenzione ed eventualmente intervento!
Invece tipo: coccinelle, cimici e robe così?

fr_
16-04-2017, 08:40
Mirtilla quelle coccinelle piatte le caccia e le mangia.. anche farfalle mosche , lei è ancora viva quindi non credo siano pericolose. Dalle api, calabroni vespe e vari insetti a strisce gialle e nere le mie gatte ci stanno a distanza, credo abbiano inciso nel DNA "insetti a strisce pericolo!!! "

fr_
16-04-2017, 09:10
Oh per carità...non voglio spruzzare nulla, ma ci mancherebbe altro!!!!!
Anche io ho piante che so che le attirano, ho fiori, fragole, pomodorini....Chiedevo solo per regolarmi a livello di attenzione ed eventualmente intervento!
Invece tipo: coccinelle, cimici e robe così?
Anche cimici hanno provato :D ma dopo la prima volta non ci provano più. Vivo in campagna , ho una siepe di gelsomino quindi in primavera c è il boom degli insetti. Le gatte li hanno provati quasi tutti

violapensiero
16-04-2017, 10:19
pericolosi sono solo gli animaletti che pungono, gli altri possono tranquillamente essere prede, se il sapore piace. Se ne hai diversi vicino a te, tieni sempre una cremina cortisonica in casa, non si sa mai.

Gab84
16-04-2017, 15:23
pericolosi sono solo gli animaletti che pungono, gli altri possono tranquillamente essere prede, se il sapore piace. Se ne hai diversi vicino a te, tieni sempre una cremina cortisonica in casa, non si sa mai.

Cremine tipo quelle che uso per il figlio? Advantan, gentalin beta, queste cosi?

Mialuce
16-04-2017, 16:04
Un giorno Morgan è rientrato dal giardino zoppicante, con una zampa il doppio dell'altra :confused:. Pensavo si fosse fatto male e avevo già in programma visita dal vet per il giorno dopo, ma pian piano dolore e gonfiore sono diminuiti, penso proprio l'avesse morso una vespa.

Malinka
16-04-2017, 17:00
Anche qui ci sono molti insetti che arrivano in terrazzo: api, vespe, bombi, bibioni (sembrano enormi zanzare, ma non pungono), cimici, coccinelle, locuste, mantidi, cervi volanti, però non ne mangiano, ci giocano solamente; le locuste le portano immancabilmente sul letto, come pure le lucertole; ogni tanto trovo locuste spezzettate e code di lucertola...anche sotto le coperte, ma per fortuna hanno l'accortezza di schifezzare solo dalla parte di mio marito!
Non è mai è mai capitato che qualcuno venisse punto da api, vespe e compagnia bella.
E' più facile per i cani essere punti, un po' perché hanno quel grosso naso morbido, un po' perché non sono attenti e svelti come i gatti; il cane si fionda sulla preda senza pensare a nulla più; il gatto è sempre sul chi vive.
I miei amano particolarmente gli scorpioni; qui ci sono rocce calcaree e sono l'habitat ideale per questi aracnidi, che nelle notti d'estate si arrampicano su per il muro e arrivano in terrazzo.
I gatti lo sanno e passano la notte fuori, in attesa della loro preda.
Mi capita di svegliarmi nel cuore della notte perché tutti presi dalla foga della caccia spostano sedie, tavolo e vasi dei fiori.
Al mattino trovo lo sfortunato scorpione di turno morto stecchito e piatto come un foglio di carta; non so come facciano a ridurlo in quello staot.
Ho provato a cogliere sul fatto un gatto alle prese con lo scorpione; avvicina la bocca, lo tocca con la zampa, gliela appoggia sopra, oppure lo lancia per aria, eppure non succede nulla.
In autunno a volte gli scorpioni entrano in casa per cercare un rifugio in vista dell'inverno, ma non sfuggono ai miei pelosi; devo dire che mi fanno proprio un bel servizio; non gradirei avere in casa tane di scorpione!
La stessa cosa succede con quei grossi ragni scuri e pelosi che, molto raramente, arrivano in terrazzo e anche questi solo in autunno.

Nelle notti d'estate le farfalle notturne sono la gioia di tutti, ma soprattutto di Remì che le cattura e se le mangia.
I preferiti in assoluto però sono gli Anphymallon solstitialis; eccoli qui (http://it.tinypic.com/r/25ewnr9/9). Arrivano in giugno, mese del solstizio d'estate; per loro è il periodo riproduttivo e con il loro volo lento, pesante e rumoroso attirano immancabilmente l'attenzione.
Popolarmente al paese di mia madre le chiamano "vacchette"; qui li chiamano impropriamente maggiolini, ma non lo sono e inoltre sono ben più piccoli.
Ai gatti piace moltissimo mangiarli; so che sono dolci di sapore, non perché io li abbia mai assaggiati (bleah, non ci tengo proprio), ma perché una compagna di scuola di mia madre li catturava e se li mangiava seduta stante (dopo aver tolto le zampine); diceva che erano dolci e buoni. De gustibus...

La sola cosa cui presto attenzione è che le vespe non costruiscano i loro piccoli nidi in terrazzo, perché se involontariamente disturbate potrebbero inca**arsi e se dovessero pungere, lo potrebbero fare anche a ripetizione, perché il loro pungiglione è liscio, quindi può essere estratto dalla pelle della vittima, pronto per un nuovo utilizzo.

Invece il pungiglione delle api è dotato di microscopici uncini rivolti all'indietro, ragion per cui, nel tentativo di ritrarlo dopo aver punto, non solo non potrà estrarlo, ma volando via si strapperà fuori dal corpo l'intestino, e di conseguenza l'ape morirà.

Se un'ape si ribalta da sola, è perfettamente in grado di rigirarsi; quando non ci riesce è perché è oramai prossima alla morte; in questa stagione le operaie bottinatrici vivono pochissimo, anche meno di un mese, a riprova del fatto che il lavoro uccide!

Se nei tuoi paraggi ci sono alveari o nidi di api "libere" potrebbe capitare di trovare qualche fuco (il maschio dell'ape).
Hanno una breve vita e si allontanano dall'alveare unicamente durante la sciamatura, per seguire la regina e cercare di fecondarla.
La fecondazione avviene in volo e una volta che la regina sia rientrata nell'aveare, i fuchi, divenuti oramai inutili, verranno scacciati e quelli che non vogliono andarsene saranno uccisi.
Il fuco non è in grado di mangiare da solo, deve venire imboccato dalle api nutrici ed è quindi evidente che una volta allontanato dall'alveare sia destinato a morire di fame in brevissimo tempo.
Il fuco è totalmente inerme, non ha pungiglione; è un po' più grosso delle femmine e ha il sederotto arrotondato e lo si riconosce con facilità.

Io lascio che i gatti si divertano con gli insetti, se dovessi prestare attenzione anche a questo, dovrei passare giorni e notti in terrazzo.
Se poi qualcuno dovesse venir punto, beh, sarà una lezione di vita di cui farà tesoro per l'avvenire, come era successo con la mia prima gatta, che insisteva a disturbare le vespe, finché non è stata punta, ma aveva imparato la lezione e da quel giorno come ne vedeva una si allontanava in fretta.

iw1dov
16-04-2017, 20:39
Anche qui tutti gli insetti che volano, possibilmente in modo rumoroso, sono grande oggetto di attenzione. Le farfalle non ne parliamo. Tutti sono incuriositi dagli insetti a strisce, ma vedo che nessuno - nemmeno Arturo, che in teoria non dovrebbe essere informato - cerca di catturrne uno. Del resto gli insetti a strisce sono a strisce... proprio per segnalare il pericolo, tanto che i bombi (che sono disarmati) "si sono dipinti" a strisce esattamente per sembrare più minacciosi di quel che siano in realtà. Sicuramente nel DNA dei mici (e credo anche nel nostro) è scritto "insetto a strisce=pericolo, stare alla larga"

Idem per i fuchi, come dice bene Malinka, che sono disarmati pure loro. L'unica precisazione in merito da fare è che i fuchi (e neanche tutti) vengono cacciati dall'alveare solo all'apprssimarsi della stagione fredda, quando la regina smette di deporre e la famiglia si prepara per l'inverno: meno bocche da sfamare... ma i fuchi, estate (e anche inverno) servono anche per produrre calore all'interno dell'alveare, perciò non tutti vengono cacciati, ma qualcuno viene risparmiato. Secondo i miei testi, non è chiaro il criterio.

Riguardo le api, bisogna poi tener conto (come riorda Malinka) che hanno un solo colpo a disposizione, e che usarlo costa la vita. Ragion per cui la propensione a pungere di un ape si affievolisce tanto di più quanto più è lontana dall'alveare; in parole povere: vicino al nido, l'ape attaccherà molto più facilmente, perchè deve difendere l'alveare: il suo sacrificio salverà la famiglia.Lontano da essa l'ape deve difendere solo se stessa, per cui ricorrerà al pungiglione solo se si vedesse ormai perduta, perchè finirebbe col morire comunque.

Quindi un'ape isolata, lontano dal suo aveare, ben difficilmente pungerà un micio; al contrario, se un felino troppo curioso andasse a mettere il naso nell'alveare, sarebbe certamente ridotto a mal partito... Però per esempio Isidoro, che mi accompagnava nelle passeggiate intorno a casa, quando andavo a visitare le arnie si fermava prudentemente a metà strada. Non c'è mai stato verso di farlo avvicinare di più: nella migliore delle ipotesi, aspettava lì, a metà del sentiero, che finissi la visita. Ma non si è mai spinto vicino alle api, mai.

Malinka
17-04-2017, 14:05
Riguardo ai fuchi posso solo attingere alla mia esperienza e non ho riscontrato quello che hai osservato tu.
Da me in primavera c'era presenza di fuchi, in previsione della sciamatura, che aveva il culmine tra metà aprile e l'ultima decade di maggio, allorché c'era la fioritura della robinia, quindi la smania sciamatoria scemava drasticamente fino ad annullarsi; le api erano indaffarate a bottinare e immagazzinare nei melari il nettare raccolto, la zona nido era quindi a disposizione della regina, che si dedicava all'ampliamento della covata, prevalentemente femminile; le celle da fuco erano davvero poche e limitate al bordo inferiore dei telaini.
Questo naturalmente solo in caso di una bella regina, feconda e non anziana, anche se non è affatto scontato che una regina attempata debba necessariamente essere poco prolifica o non avere sufficienti feromoni.
Ricordo una ligustica, la migliore in assoluto tra tutte quelle che ho mai avuto: ha fatto magnificamente il suo dovere di riproduttrice fino all'incredibile età di 5 anni, riempiva di covata all'inverosimile i favi del nido ed evidentemente la forza dei suoi feromoni era tale che inibiva la costruzione di celle reali da parte delle operaie.

In giugno c'era un secondo raccolto (castagno) che era l'essenza arborea tipica della zona e che si concludeva entro la prima decade di luglio.
Durante le visite nel pieno dell'estate però non c'erano più celle da fuco, dove c'era una regina valida.
E' capitato di assistere alla costruzione di celle reali in piena estate, nel caso di famiglia rimasta orfana o con regina che non riusciva più ad assolvere il suo compito e in questi casi c'era nuovamente presenza di celle da fuco.

Quello che invece non ho mai visto sono i fuchi in alveare durante l'inverno: mai visto un fuco nel glomere, ma sempre e solo la regina e le operaie; fuchi solo negli sciami, per ovvie ragioni.

Da me in estate non c'era proprio bisogno che le api producessero calore all'interno dell'arnia, semmai il contrario e infatti si davano un gran da fare a ventilare, un po' per disidratare il miele prima di opercolarlo, un po' per abbassare la temperatura ambiente quando era eccessiva.

Penso che il microclima locale, la posizione, l'orientamento dell'apiario e la forza delle famiglie possano incidere notevolmente sull'attività delle api nel suo complesso, e di conseguenza si possono osservare notevoli differenze nel comportamento.

Il tuo Isidoro era un micio prudente; invece i 2 gatti della mia vicina e il mio Billy andavano a dormire sul tetto delle arnie e non ho idea se abbiano mai avuto qualche sgradito incontro con le api, ma vista la loro perseveranza nel dormire lì, penso proprio di no; c'è anche da dire che le api erano di razza ligustica; fossero state le piccole e nere api tedesche, credo proprio che i gatti avrebbero scelto un altro posto per schiacciare il pisolino.

iw1dov
17-04-2017, 16:36
Sì, sicuramente il microclima locale influisce. Tanti anni fa, d'estate facevo nomadismo in alta (ma proprio alta) valle di Susa, e mi veniva un miele di rododendro da svenire. Poi, ahimè, i bei tempi sono finiti...

Ma per un altro bel po' danni ho tenuto le arnie (stanziali, questa volta) in alta Langa. Sono comunque sempre 800 m, e anche nella bella stagione di notte la temperatura scende alquanto. Sarà forse per questo che ho sempre visto almeno una fila di celle da fuco, alla periferia dei favi di covata, anche in piena estate.

Ai bei tempi anch'io avevo delle regine da fare invidia; ma questo è stato prima dell'invasione della varroa.

Negli ultimi tempi ho trovato sempre più difficoltà, complici di sicuro anche i pesticidi che qui vengono utilizzati; sciamature fuori stagione, morti improvvise di famiglie fortissime... tutto questo ha reso le cose sempre più difficili. E quando nel natale del 2015, poco dopo la morte di Isidoro, l'ultima famiglia che avevo - splendida, fortissima, da manuale - è morta senza una sola ragione al mondo, in un inverno, tra l'altro, anche piuttosto mite, ho mandato al diavolo tutto quanto ed ho smesso, dopo trentacinque anni, di tenere le api.

Mi è dispiaciuto, ma è evidente che ormai a livello amatoriale apicoltura non si può più fare, almeno dalle mie parti.

Concordo sul fatto che le api tedesche vanno trattate, da mici e non, con un certo timore reverenziale...

Malinka
17-04-2017, 21:55
Avevamo (io e mio marito) un piccolo apiario di 12 arnie nel giardino di casa, in Val dell'Orco a 500 m di altezza, non abbiamo mai fatto nomadismo.
Come dici tu, i bei tempi sono finiti con l'arrivo della varroa e da allora è andata sempre peggio, ma non ci volevamo arrendere.
Sciamature fuori stagione no, ma spopolamento degli alveari durante l'inverno, sì, a partire dal 2005, quando erano già alcuni anni che avevamo lasciato il Piemonte; la cosa strana è che si trattava sempre dei più forti, come hai osservato tu.
Le api sembravano svanite nel nulla, niente morti fuori dall'arnia, pochi cadaverini sul fondo, scorte intatte e la regina morta insieme a un pugno di api, strette intorno a lei, nel vano tentativo di scaldarla e proteggerla fino all'ultimo.

Morale della favola: dopo 16 anni di apicoltura, nel 2010 abbiamo gettato la spugna.
In giardino ci sono ancora due arnie, vuote; a volte quando ci passo davanti mi prende un misto di nostalgia e tristezza e mi scappa anche la lacrimuccia.
Però le lasciamo lì, forse un giorno ci riproveremo; in fondo al cuore non abbiamo ancora scritto la parola "fine".

Ritpetit
17-04-2017, 23:14
Che belli questi resoconti sul mondo delle api del quale so meno di zero.
Quante cose interessanti si leggono qua sopra.
:)

Gab84
18-04-2017, 07:05
Grazie mille a @iw1dov e @Malinka per i loro interventi, estremamente interessanti, ho scoperto molte cose che non sapevo!!!!
Comunque, lascerò che Nana giochi con gli insetti e cercherò di fare intenzione a quelli che pungono dato che lei questo segnale di pericolo non lo percepisce minimamente :confused:
Se dovesse prendere una puntura (speriamo di no) userò una cremina cortisonica come mi è stato consigliato ed eventualmente sentirò il veterinario.

linguadigatto
18-04-2017, 11:42
Morale della favola: dopo 16 anni di apicoltura, nel 2010 abbiamo gettato la spugna.
In giardino ci sono ancora due arnie, vuote; a volte quando ci passo davanti mi prende un misto di nostalgia e tristezza e mi scappa anche la lacrimuccia.
Però le lasciamo lì, forse un giorno ci riproveremo; in fondo al cuore non abbiamo ancora scritto la parola "fine".

che immagini tristi le arnie vuote... Malinka, fate dei rifugi per le api selvatiche! sono indispensabili, vanno aiutate... ancora più delle domestiche, che per ragioni economiche saranno sempre tutelate... http://www.greenpeace.org/italy/Global/italy/file/2013/Istruzioni_rifugio_api.pdf

Farkas
18-04-2017, 11:54
Bel topic e complimenti a Malinka e iw1dov per la cultura, non ho letto tutto ma sono cose davvero interessanti.

Mi ha poi stupito la storia degli scorpioni, li ho sempre visti come animali pseudo-letali. Per fortuna sul mio balcone non se ne vedono neanche col binocolo ma se ci fossero ne avrei una paura matta.

Animali che invece mi capita di trovare in casa sono i pesciolini d'argento, altrimenti detti acciughine (sono molto comuni negli appartamenti, nutrendosi di carta): preferisco evitare in tutti i modi che Gordon ne mangi, mi fanno schifo al solo pensiero. Ma nel caso in cui ne mangiasse pensate che potrebbe essere dannoso per un gatto?

Malinka
18-04-2017, 21:49
@linguadigatto
Belli e utilissimi quei nidi per le api selvatiche, ottima idea da tenere in considerazione anche dove ci sono già luoghi idonei per la nidificazione.
Qui per fortuna hanno già tanti posti dove possono farsi il nido, non hanno che l'imbarazzo della scelta: canne di bambù, mattoni forati, crepe nei vecchi muri, anfratti nelle rocce, la legnaia, nonché certi posticini gettonatissimi, come le pieghe delle tende del balcone o del terrazzo, e in casa il sopra degli armadi e il sotto dei cassetti; immancabilmente tutti gli anni ci fanno almeno una dozzina dei loro piccoli nidi, me ne accorgo già in fase di costruzione, perché sento il tipico, leggero ronzio prodotto dalle ali mentre ventilano per asciugare i loro manufatti.
Non le disturbo, tanto non fanno danno e non sono assolutamente pericolose.
Mentre tiravo una tenda mi è capitato involontariamente di rompere uno dei loro nidi di fango essiccato, celato fra le pieghe e con mia grande sorpresa in una cella ho trovato ammassati una ventina di ragnetti verdi, come quelli che stanno fra le foglie dell'insalata.
Erano immobili, ma vivi; penso che queste api quando predano i ragni iniettino nel loro corpo una sostanza paralizzante, ma non letale; una volta messo un numero adeguato di ragnetti in una cella, vi depongono sopra il loro uovo, poi sigillano lingresso.
Quando l'uovo schiuderà, la larva che ne nascerà avrà a disposizione un'abbondante fonte di cibo fresco e altamente proteico, che le consentirà di crescere e arrivare in ottima forma al successivo stadio di sviluppo.

@ Farkas
Gli scorpioni autoctoni sono poco o nulla velenosi e la loro puntura non è più dolorosa di quella di una vespa.
Non sono per niente aggressivi e preferiscono la fuga.
Purtroppo ultimamente è capitato che siano giunti in Italia decisamente pericolosi, introdotti involontariamente come conseguenza di scambi commerciali con Paesi tropicali; di solito sono nascosti fra i carichi di piante o legni esotici.
Gli scorpioni nostrani hanno la caratteristica di avere la coda sottile e proprio questo tipo di coda è indice di scarsa o nulla pericolosità; invece quelli tropicali hanno code più robuste e sono decisamente velenosi, a volte anche mortali.

Cibandosi di insetti, sono molto utili e a meno che si verifichi una vera e propria invasione è meglio lasciarli tranquilli.
Quando mi capita di trovarne qualcuno vivo, magari sotto lo zerbino o sotto i vasi di fiori, non lo uccido, ma siccome preferisco che non entrino in casa, lo catturo e lo porto un po' più lontano, ma dove comunque ci sia un habitat adatto.
Una volta ne ho catturato uno veramente grosso, nero e bellissimo; l'ho messo in un barattolo e l'ho portato in una vecchia casa abbandonata, oramai ridotta ad un rudere.

Invece non ho mai visto i pesciolini d'argento, mentre mi è già capitato, anche se raramente, di trovarmi in casa qualche Thermobia (https://it.wikipedia.org/wiki/Thermobia_domestica)

Per allontanare i pesciolini d'argento ci sono alcuni sistemi non cruenti; ecco cosa ho trovato su Wikipedia:
Il pesciolino d'argento viene spesso considerato insetto infestante, sebbene i danni provocati da questo animaletto siano trascurabili e la sua presenza non comporti alcun pericolo per la salute. Negli edifici, i pesciolini d'argento sopravvivono solo in presenza di umidità e di fessure in cui nascondersi; quindi in caso di infestazione è buona pratica eliminare, dove possibile, tali criticità.

I metodi più comuni per dissuadere tali insetti sono: collocare alcune gocce di olio essenziale di menta piperita, citronella, o soluzioni a base di ammoniaca nei punti critici; per allontanarli da fogli, libri e raccoglitori, è sufficiente inserire tra essi alcune foglie di alloro da cucina, anche spezzettate nell'armadio e nei cassetti, sostituendo le vecchie foglie con altre nuove ogni 6 mesi circa; per lo stesso fine è possibile utilizzare anche le foglie di ginkgo biloba o le infiorescenze della lavanda, racchiudendole in una reticella e sostituendole con altre nuove ogni 6 mesi circa.

Non penso che succeda nulla se il gatto dovesse mangiarne; chissà quanti cosini si mangiano senza che noi ce ne accorgiamo!
Mal che vada lo vomiterà, ma certo non si avvelenerà.

artumia
18-04-2017, 22:46
@Malinka
Dunque, quelle che io chiamo vespe muraiole sarebbero api selvatiche? Da come descrivi il nido credo proprio di si, e il rumore che fanno quando costruiscono....un incrocio tra ronzio e sibilo, inconfondibile, non sapevo fosse per asciugarlo.
E gli scorpione, pensare che li ho sempre schiacciati per paura che pungessero i gatti.....ma poveri.
Comunque, abitando in campagna, di insetti i miei gatti ne mangiano a volontà ed un paio di volte, da piccoli è capitato che venissero punti da una vespa, ad Aria, poverina, addirittura sopra un occhio. Gli si gonfio' talmente che la portai di corsa dal vet. Pepe invece non ha ancora imparato a riconoscere le cimici (io le chiamo puzzole) è già almeno due o tre volte che cerca di mangiarle ...salvo poi correre e saltare come un pazzo sbavando e sputando....che scemino :389::

Malinka
19-04-2017, 00:30
Dunque, quelle che io chiamo vespe muraiole sarebbero api selvatiche?

E' giusto come le chiami tu, si tratta proprio di vespe muraiole (vespe vasaio) (http://imgur.com/a/o8Ax6)
Hanno il corpo privo di peli e la vita lunga e sottilissima e sono carnivore; costruiscono una o più celle indipendenti e accostate le une alle altre.

Qui c'è l'abitudine errata di chiamarle popolarmente api muraiole, ma le vere api muraiole sono queste (http://it.tinypic.com/r/33tnvon/9) e costruiscono un piccolo nido semi-globoso, sovente con una sola uscita e internamente suddiviso in diverse celle accostate.
Queste piccole api scure e pelose non essendo predatrici non metterebbero mai ragni nelle celle; il nutrimento per le loro larve è costituito da polline, che è molto proteico.

Anche i mie gatti hanno assaggiato le puzzolentissime cimici e poi non smettevano più di sbavare; adesso si limitano a toccarle con le zampe, ma la bocca non ce la mettono più.

linguadigatto
19-04-2017, 08:24
da me fanno i loro piccoli nidi tra un coppo e l'altro. abbiamo letteralmente tutto il tetto pieno, in estate è stupendo sembra avvolto da una piccola nuvola di attività dall'alba al tramonto... non mollano nemmeno a mezzogiorno! in un anno, nemmeno una puntura :D
e 0 punture anche di calabrone, eppure l'anno scorso abbiamo vissuto con 4 nidi... uno nel camino della sala, e 3 nelle intercapedini del muro nord attorno alla finestra del bagno. mi sono documentata un po', ho imparato che i calabroni attaccano per riflesso solo a circa un metro dal nido, o se sentono il fiato. prima di attaccare, lanciano avvertimenti volando in picchiata due o tre volte fino a sfiorare il nemico, e se quello ancora non se ne va, lo attaccano: a quel punto rilasciano un feromone che spinge tutti i calabroni nelle vicinanze ad attaccare, quindi diventano molto pericolosi. badando a questi segnali e lasciandoli in pace, siamo stati costretti ad ucciderne solo una decina.

insomma mi son convinta che basta lasciare in pace, per esser lasciati in pace!.

Malinka
19-04-2017, 08:43
[...]
insomma mi son convinta che basta lasciare in pace, per esser lasciati in pace!.
Proprio vero, anche noi non siamo mai stati punti dai calabroni che ogni anno fanno il nido nel camino di mio fratello o nei blocchi di cemento e nei grossi vasi vuoti capovolti che ci sono in giardino.
Le vespe muraiole poi non sono per niente aggressive, anche se ti volano vicino, non fanno nulla; sono tutte concentrate sul loro lavoro e si disinteressano degli umani.
Anche con api e calabroni o altre vespe è importante evitare di dar fuori di testa e cominciare a sventolare le mani a destra e sinistra, per loro è una minaccia e reagiscono di conseguenza.

fr_
19-04-2017, 12:50
Gli scorpioni che dite sono tipo quelli del deserto? per fortuna non ne ho mai visti.

Io sono stata punta da un calabrone morente, senza avvisaglie, ho aperto la porta di casa e lui mi si è gettato addosso. Da allora ho una paura tremenda dei calabroni. L'anno scorso mi hanno fatto il nido sopra la finestra del bagno e, per tre mesi non sono andata in guardino.

boby
19-04-2017, 14:27
Quante cose interessanti!!!! grazie. visto che sapete tanto chiedo

io ho avuto sui muri e su tegole dei nidi , penso di terra , ho dovuto usare il martello talmente era duro l'ho disfatto
non sapendo che insetto fosse, si rinchiudono dopo averlo costruito???? come fanno ad uscire da un materiale così duro????

linguadigatto
19-04-2017, 14:39
saran state vespe muratrici? poverine però, col martello :(
non fatevi prendere dal panico, se anche vi mordessero - allergie a parte - non vi fanno un gran danno... sicuramente meno del danno che facciamo noi a loro.

Malinka
19-04-2017, 15:43
Gli scorpioni che dite sono tipo quelli del deserto? per fortuna non ne ho mai visti.
Nel mondo si contano circa 2000 specie di scorpioni e sostanzialmente si somigliano tutti per la forma; le differenze risiedono nelle dimensioni, nel colore, nel rapporto fra le dimensioni delle chele e il diametro della coda e in alcuni altri particolari a cui si fa poco caso, come ad esempio il numero di segmenti che compongono la coda.
Se vuoi essere certa che nella tua zona non ce ne siano, per prima cosa devi procurarti una lampada di Wood, ma anche una normale torcia elettrica UV e devi aspettare che sia buio pesto.
Poi avvicini la tua lampada alle crepe delle rocce, alle connessioni dei muri di mattoni o dei muretti a secco.
Se ci sono scorpioni, sotto quel particolare tipo di luce diventeranno luminescenti e ti appariranno più candidi della neve e non fuggiranno.
Invece illuminandoli con una normale torcia elettrica, si spaventeranno, si ritireranno nel loro nascondiglio e non potrai più ammirarli.

Non sono aggressivi, ovvio che se camminia piedi nudi e ne pesti uno, probabilmente cercherà di pungerti per difendersi.
Un mio vicino di casa è stato punto infilandosi i guanti da giardinaggio che teneva nel capanno degli attrezzi.
Avrebbe potuto evitarlo se li avesse scrollati prima di metterseli.
Ho un paio di stivali "da orto" che uso quando faccio qualche lavoraccio all'aperto, ma prima di infilarli li capovolgo e li scuoto.
Se mi alzo di notte, prima di infilarmi le ciabatte le controllo, stessa cosa prima di mettere le scarpe, perché so che potrebbe capitare che uno scorpione entri dal terrazzo, sfuggendo all'attenzione dei gatti.
Non ne ho mai trovati nelle calzature, solo una volta ce n'era uno sotto le ciabatte, ma era già morto e stecchito, opera dei gatti.

Io sono stata punta da un calabrone morente, senza avvisaglie, ho aperto la porta di casa e lui mi si è gettato addosso. Da allora ho una paura tremenda dei calabroni. L'anno scorso mi hanno fatto il nido sopra la finestra del bagno e, per tre mesi non sono andata in guardino.
Probabilmente essendo moribondo è caduto dalla sommità della porta e si è talmente spaventato che ti ha punto per paura.
Va pure tranquillamente in giardino, se non ti avvicini al nido, non ti fanno niente, se ne vanno per la loro strada...che magari può passare vicino alla tua, ma nulla più.


Quante cose interessanti!!!! grazie. visto che sapete tanto chiedo io ho avuto sui muri e su tegole dei nidi , penso di terra , ho dovuto usare il martello talmente era duro l'ho disfatto
non sapendo che insetto fosse, si rinchiudono dopo averlo costruito???? come fanno ad uscire da un materiale così duro????
Internamente le celle sono rivestite con una sottilissima pellicola formata da vegetali secchi masticati e impastati con la saliva, che rendono confortevole la celletta.
Questa sostanza serve anche per chiudere il foro di accesso, e per rinforzare il tutto esternamente ci spalmanosopra uno strato di fango più sottile, in modo che i nuovi nati possano rosicchiarlo agevolmente con le loro robuste mandibole.


saran state vespe muratrici? poverine però, col martello :(
non fatevi prendere dal panico, se anche vi mordessero - allergie a parte - non vi fanno un gran danno... sicuramente meno del danno che facciamo noi a loro.
Straquoto, sono insetti utilissimi, calabroni compresi.
Questi ultimi sono particolarmente odiati dagli umani, tanto che in alcune zone sono stati dichiarati a rischio estinzione; in Germania hanno dovuto prendere seri provvedimenti ed ora è illegale distruggerne i nidi, ci sono multe salatissime.

boby
19-04-2017, 16:55
con il martello ho solo rotto il guscio le larve ho cercato di mettere il rimanente in savo per vedere cosa sarebbe nato.l ercando di proteggere il pezzo mancante era su una tegola ma qualcuno se li è mangiati.

devo sempre far battaglia con mia figlia lei ha terrore di tutto e va avanti con insetticida.

fr_
19-04-2017, 19:54
Mi sembrate tanto informate su questa materia. dunque vi chiedo se conoscete la scutigera coleoptrata, quell'insetto con tante zampettine.Agata gli stacca le zampe e mangia il corpicino:dead: mica le fa male? Ho letto che questi insetti hanno un pò di veleno

Malinka
19-04-2017, 20:56
con il martello ho solo rotto il guscio le larve ho cercato di mettere il rimanente in savo per vedere cosa sarebbe nato.l ercando di proteggere il pezzo mancante era su una tegola ma qualcuno se li è mangiati.

devo sempre far battaglia con mia figlia lei ha terrore di tutto e va avanti con insetticida.
Non sono andate sprecate, sono servite come cibo per qualche uccello!

Mi sembrate tanto informate su questa materia. dunque vi chiedo se conoscete la scutigera coleoptrata, quell'insetto con tante zampettine.Agata gli stacca le zampe e mangia il corpicino:dead: mica le fa male? Ho letto che questi insetti hanno un pò di veleno
Ne trovo spesso sul muro esterno, in una zona ombrosa e riparata e ogni tanto qualcuna entra in casa e i gatti ci giocano, ma non sono pericolose, il loro veleno è molto blando e la loro puntura quasi non si sente; una volta sono stata punta perché ne avevo presa in mano una, ma hosolo sentito un pizzico come quando morde una formica, niente di più.
Marino addirittura se gli capita se le mangia e non gli è mai successo niente.

linguadigatto
20-04-2017, 08:59
devo sempre far battaglia con mia figlia lei ha terrore di tutto e va avanti con insetticida.

ti capisco, io ho cognata e zio che quando vengono a trovarci sono tutto un "oddio quello, oddio questo, che schifo e che paura" :dead:

hannyca
20-04-2017, 10:04
@iw1dov @Malinka: noi qui si continua a resistere...quest'anno invernate 90 dovremmo essere sulle 75 sopravvissute. Alcune famiglie sono una bomba, altre...stentano un po' e probabilmente le uniremo.
Tra varroa, vespa vellutina, Atina tumida, neonicotinoidi, criminali seriali di api che "ma si tengo due cassette in giardino le guardo poco e nulla e magari a novembre ho ancora i melari su" e chi più ne ha più ne metta è diventato un mondo difficile anzi difficilissimo! Ma l'apicoltura, come dice il mio compagno, è una malattia. Una volta che ti prende debellarla è impossibile.
L'anno scorso è stata una annata strana: acacia pochissima e nell'aria non c'era il solito odore, melata abbastanza bene ma tanto umida e miele di montagna poco anche se di qualità (in collina faceva freddo e pensavamo che in montagna si gelasse e invece in montagna la fioritura andava avanti e noi siamo arrivati un po' in ritardo).
Quest'anno l'acacia sta fiorendo molto in anticipo speriamo che queste giornate fredde non cuociano tutto

iw1dov
20-04-2017, 10:42
Complimenti! 75 famiglie... bell'apiario. Ma tu lo fai (anche) per lavoro!

Io non ho mai tenuto più di 4 cassette; oltre no, perchè diventava un impegno troppo gravoso. Del resto a me interessava l'hobby - naturalmente con l'utilitaristico scopo del miele, ma solo produrre per me, e se ne avanzava regalarne qualche barattolo a parenti ed amici.

Mi è sempre piaciuto da morire: a me e mio papà; eravamo (siamo ancora?) molto appassionati; abbiamo letto libri, frequentato corsi, anche tenuti da professori universitari... anche piantato casino in alveare ;), tutto per imparare... ci divertivamo da matti.

Ma anche con mio papà in pensione, che quindi avrebbe il tempo di seguirle per bene, con tutte le sciagure che hai enumerato una persona sola ormai non ce la può più fare, soprattutto se ha anche intenzione di fare altro. E ci siamo resi conto che non puoi più prenderti qualche giorno di vacanza: se giri gli occhi un attimo, la famiglia muore, letteralmente dall'oggi al domani.

E a natale 2015 è mancato Isidoro; qualche giorno dopo anche l'ultima famiglia è morta. E' stato troppo. A mio papà è preso lo sconforto più totale (e a me pure). Papà ha deciso di mollare; io lavoro a Torino: oggi come oggi un'occhiata nel fine settimana fa solo danno, e la famiglia non durerebbe da una settimana all'altra. Ho dovuto concordare con lui ed abbiamo dato via l'attrezzatura.

Però l'apicoltura mi resta nel cuore: forse tra vent'anni, se mai riuscirò ad arrivare vivo alla pensione...

linguadigatto
20-04-2017, 10:51
non è possibile che le api siano così deboli... come ti muore da una settimana all'altra se non le guardi? e cosa intendete per "guardarle"? non sarà che la varietà domestica è troppo debole? magari ha delle tare genetiche, tipo i gatti... non so, è spaventoso!

hannyca
20-04-2017, 11:15
Complimenti! 75 famiglie... bell'apiario. Ma tu lo fai (anche) per lavoro!
Ha cominciato il mio compagno un po' prima di conoscerci 18 anni fa come hobby. Lui Agrotecnico con il sogno dell'azienda agricola ed apistica.
Quando abbiamo comprato casa la prima cosa è stata dove e come fare il laboratorio per avere finalmente la nostra etichetta.
Da qualche anno siamo anche azienda apistica a tutti gli effetti (ci siamo anche piazzati in un ottimo secondo posto per il miele di melata qualche anno fa a Ferrere miele), abbiamo impiantato l'azienda agricola (frutta e verdura) e lui continua a fare lavoro di giardinaggio (prima di diventare agricoltore era artigiano e aveva una impresa di costruzione e manutenzione aree verdi) e io lavoro full time a Torino...insomma in stagione la giornata inizia alle 5.30 del mattino e non si cena prima delle 22.00 7 giorni su 7. Potessimo mantenerci solo con l'agricolo lo faremmo di corsa

hannyca
20-04-2017, 11:30
non è possibile che le api siano così deboli... come ti muore da una settimana all'altra se non le guardi? e cosa intendete per "guardarle"? non sarà che la varietà domestica è troppo debole? magari ha delle tare genetiche, tipo i gatti... non so, è spaventoso!
Purtroppo capita. Magari non è nemmeno colpa di come le tieni tu, ma in linea d'aria c'è qualcuno che le tiene male e si ammalano anche le tue.
Noi in stagione facciamo una visita ogni 15 giorni e con 75 arnie significa che finita l'ultima ricomincia dalla prima. Durante la visita monitori tutta una serie di segni che ti dovrebbero aiutare a capire lo stato di salute della famiglia. Numero di api morte presenti in alveare, scorte di cibo, telai costruiti, covata, varroa caduta, guardi anche se le api hanno sporcato all'interno dell'alveare o meno. Se sono forti gli dai cera da lavorare e gli metti i melari nella stagione giusta, se sono deboli unisci le famiglie sacrificando una delle due regine (normalmente la più vecchia o la meno prolifica) e le nutri con candito o sciroppo per aiutarle a rimettersi in sesto.
Devi cercare di mantenere l'equilibrio il più possibile a volte anche sacrificando posizioni stupende ma poco salubri; poi magari hai lavorato benissimo, ne hai inarniate per l'inverno tante e forti e basta un inverno più rigido, un brusco abbassamento delle temperature, l'arrivo di una nuova patologia (la più nota è la varroa che ormai è endemica e l'abbiamo importata dall'estero) o di un nuovo predatore (la Vespa Vellutina importata dall'oriente che è ghiotta di api, fa il nido vicino agli alveari e sta in attesa che le api escano per mangiarsele tanto che in alcuni casi alla fine le api non escono più dall'alveare per paura e soccombono) e perdi un sacco di famiglie.
C'è stato un anno dove avevamo ad inizio inverno 98 famiglie, a primavera erano 70. Primavera ed estate con condizioni meteo avverse e abbiamo chiuso la stagione con 55 cassette. Avevamo pensato di mollare tutto, ma la passione ti fa fare cose folli e abbiamo ricominciato.

linguadigatto
20-04-2017, 11:36
che disastro santo cielo. ho visto un documentario qualche tempo fa, "un mondo in pericolo", agghiacciante. ma non pensavo che la situazione fosse così tetra anche per api domestiche seguite come si deve...