Visualizza Versione Completa : allergia agli acari degli alimenti
Ciao a tutti,
su un altro forum ho letto questa storia, che riporto perché a me ha colpito abbastanza. Una ragazza ha un micio che all'improvviso inizia a grattarsi, allora pensano ad un problema pulci e danno antiparassitari vari. Il micio continua a grattarsi, tanto da dover essere curato con cortisone e collarino. Sospettano allergia alimentare e danno crocchi ipoallergenici, ma non guarisce.
Allora si decide di fare un test allergico, dal quale si scopre che il micio è allergico agli acari della polvere e a quelli alimentari (addirittura il test distingueva vari tipi di acari alimentari, tipo quello del prosciutto crudo, quello delle farine ecc). Per gli acari della polvere si provvede a sterilizzare tutta la casa (come si fa per gli umani), lavando con bicarbonato e candeggina soprattutto in cucina, le ciotole ecc, togliendo tappeti, tende ecc, lavando tutti i tessili a 90°, usando antiacari spray, e lavando il micio ogni mese con shampoo apposito.
Per gli acari degli alimenti (e qui viene l'interessante) la vet ordina di scaldare a 60° il contenuto delle scatolette (umido monoproteico), e di mettere i crocchi in freezer per 48 ore. Bisogna premettere che la ragazza non poteva optare per la dieta casalinga per questioni economiche (vivendo in Svizzera dove la carne costa un botto). Dopo qualche mese di questo trattamento, dice che l'allergia è quasi scomparsa, tanto che ora non scalda più il contenuto delle scatolette ma si limita a mettere i crocchi in freezer.
Ora, per me questa storia è interessante e mi ha lasciato alcune questioni aperte:
- scaldando il contenuto delle scatolette, non si vanno a perdere i (già degradati) nutrienti contenuti?
- mettere i crocchi in freezer non ne altera le proprietà?
- ma il micio sarà davvero guarito? e se sì, sarà stato più il trattamento di sterilizzazione della casa a farlo guarire, o il fatto di "sterilizzare" gli alimenti?
La cosa interessante di questa storia è, per me, che questa allergia agli acari degli alimenti potrebbe spiegare perché alcuni gatti allergici (come il mio) non migliorano con nessun cibo industriale, e guariscono solo con la dieta casalinga. Di solito in questi casi si fa l'ipotesi che il micio sia allergico agli additivi industriali, ma potrebbe anche essere una questione di acari e malconservazione..
linguadigatto
03-05-2017, 09:30
mi sorge spontanea la domanda: cosa diavolo sono gli acari alimentari??? :dead::eek::shy:
penso siano quelli provenienti dallo stoccaggio prima di essere impacchettati o messi in lattine, boh
linguadigatto
03-05-2017, 09:45
sui crocchi posso anche aspettarmelo, ma le lattine dovranno pur pastorizzarle per il botulino... boh?
mi sorge spontanea la domanda: cosa diavolo sono gli acari alimentari??? :dead::eek::shy:
http://www.studiomedicobordignon.it/index.php?option=com_content&view=article&id=402:acari-della-polvere-di-casa-e-delle-derrate-alimentari&catid=123:eziologia&Itemid=55
leggi in particolare il capitolo "Il ruolo dell'alimentazione".. cita anche le crocche per cani.. e la gelatina!
sui crocchi posso anche aspettarmelo, ma le lattine dovranno pur pastorizzarle per il botulino... boh?
Non lo so, forse potrebbe essere dovuta alla mal conservazione della lattina una volta aperta, o a degli allergeni provenienti dalle feci degli acari se resistenti alle alte temperature, boh
A proposito di temperature, credo che i 60° suggeriti non compromettano il valore nutritivo della carne già sottoposta a temperature molto superiori ed impoverita, ma altererebbero tutti i componenti termolabili aggiunti nell'industria in un secondo momento
Sto cercando di fare mente locale sulle lezioni di una vita fa di scienze dell'alimentazione.
Si chiamano se non ricordo male comunemente acari delle derrate alimentari.
Con certezza so che sono presenti nelle farine e nel grano (i silos di conservazione ne sono pieni) e se non ricordo male anche nei prodotti caseari. Non mi viene in mente un acaro presente nella carne.
Si sviluppano soprattutto in ambienti con gradi di umidità favorevoli tra il 65 e l'80% e temperature tra i 20 e i 30 gradi.
Non so dire molto sulla "terapia" utilizzata onestamente.
babaferu
03-05-2017, 09:56
mi suona un po' strano..... non è che semplicemente era allergico agli acari della polvere e il miglioramento deriva dall'eliminazione di quelli?
perchè poi non è che a un certo punto l'allergia passa.... passano solo i sintomi, nel momento in cui si elimina la causa!
baci, ba
Sto cercando di fare mente locale sulle lezioni di una vita fa di scienze dell'alimentazione.
Si chiamano se non ricordo male comunemente acari delle derrate alimentari.
Con certezza so che sono presenti nelle farine e nel grano (i silos di conservazione ne sono pieni) e se non ricordo male anche nei prodotti caseari. Non mi viene in mente un acaro presente nella carne.
nella carne no, ma l'articolo che ho linkato cita ad es il prosciutto crudo e le gelatine..
mi suona un po' strano..... non è che semplicemente era allergico agli acari della polvere e il miglioramento deriva dall'eliminazione di quelli?
perchè poi non è che a un certo punto l'allergia passa.... passano solo i sintomi, nel momento in cui si elimina la causa!
baci, ba
mah, anch'io l'ho pensato inizialmente..
però sai, le allergie sono bestie strane.. possono scatenarsi all'improvviso, (sappiamo tutti dei veri o presunti casi di padroni di gatti che improvvisamente diventano allergici), ma capita anche il contrario: conosco gente che da bambina ha avuto allergia ai gatti e poi gli è passata (quindi gioite gente, c'è speranza!!).. ovviamente sono casi sporadici e non fanno testo scientificamente, però credo che ancora non si sia capito completamente il meccanismo delle allergie..
linguadigatto
03-05-2017, 10:15
si, però sono cibi che sono esposti a contaminazioni... una roba strabollita, inscatolata ermeticamente e di nuovo strabollita mi fa strano che possa avere acari... che muoiono a 60° tra l'altro. magari intendeva gli avanzi, se una scatoletta dura più di un pasto? chissà.
nella carne no, ma l'articolo che ho linkato cita ad es il prosciutto crudo e le gelatine..
Il prosciutto credo sia perchè nella maturazione si utilizza la caseina.
La gelatina è prodotta con ossa e cotenna animale (maiale e bovini) viene estratta, concentrata, raffreddata ed essiccata, magari è in questo passaggio che arrivano gli acari.
Starmaia
03-05-2017, 10:47
Interessante.
Nemmeno io sospettavo che esistessero acari degli alimenti.
Ma congelare l'umido, invece di scaldarlo a 60°?
Tra l'altro, non è questa la temperatura di pastorizzazione? A volte fanno arrivare a tale temperatura le uova crude nelle ricette per fare il gelato in casa.
Sto cercando di fare mente locale sulle lezioni di una vita fa di scienze dell'alimentazione.......
finalmente c'è qualcuno che mi fa da contraltare
si, però sono cibi che sono esposti a contaminazioni... una roba strabollita, inscatolata ermeticamente e di nuovo strabollita mi fa strano che possa avere acari... che muoiono a 60° tra l'altro. magari intendeva gli avanzi, se una scatoletta dura più di un pasto? chissà.
Oddio, se le ribolliscono una volta inscatolate addio taurina & co nei cibi completi perché chissà per quanto tempo poi sono sottoposte a quelle temperature
finalmente c'è qualcuno che mi fa da contraltare
Le mie conoscenze in scienze dell'alimentazione sono da scuola alberghiera. 1° e 2° anno di qualcosa come 20 anni fa (mamma come sono vecchia!! :cry:).
Mi fermo a qualche nozione sulla catena del freddo e ad alcune regole di conservazione per evitare che ti chiudano il locale :rolleyes:
Adesso non vorrei fare terrorismo, credo che in realtà i casi di gatti allergici agli acari (della polvere e/o degli alimenti) siano rari se non rarissimi.. però mi viene da pensare a quei casi di gatti che improvvisamente sviluppano dermatiti, e allora si inizia a fare le solite ipotesi (pulci, parassiti, allergie al pollo e cereali, granuloma, stress ecc ecc) e si impazzisce a cercare umidi e secchi monoproteici, provare le proteine più assurde (canguro, renna, muflone artico e via), e il gatto sembra stare meglio poi riprende a grattarsi..
TUTTI i vet del mondo sostengono che i test allergici non sono affidabili, però questa tizia se non avesse fatto il test, sarebbe credo impazzita prima di pensare agli acari..
Le mie conoscenze in scienze dell'alimentazione sono da scuola alberghiera. 1° e 2° anno di qualcosa come 20 anni fa (mamma come sono vecchia!! :cry:).
Mi fermo a qualche nozione sulla catena del freddo e ad alcune regole di conservazione per evitare che ti chiudano il locale :rolleyes:
Però sono utili, utilissime :)
Il mio era un esame universitario, terribile, malnutrizione e nutrizione inappropriata di umani ed altri animali, a volte doloroso da leggere e studiare, mi veniva da chiudere il libro. Noioso per dover imparare i nutrienti ed inserirli nei metabolismi. Ormai è andata.
Scusate l'OT
linguadigatto
03-05-2017, 11:47
quelle ad uso umano credo siano sterilizzate dopo... forse per i gatti no? secondo questo articolo basato su uno studio su ben 8 gatti nutriti a pellicano (:micimiao59:) i gatti comunque non se lo prendono il botulino. booooo https://www.vetjournal.it/news/item/4759-botulino-il-gatto-%C3%A8-suscettibile.html
Pellicano? Questa la mettiamo insieme all'umido alla nutria di Pumadi :micimiao58:
linguadigatto
03-05-2017, 12:39
che poi 4 su 8 gatti sono morti, gatti di cortile. ma ste teste di pigna che fanno gli esperimenti a caso, non hanno mai voglia di mangiarselo loro il pellicano morto recuperato dalla spazzatura?
Se apri lo studio c'è scritto che alcuni gatti sono morti
Ora mi chiedo anche perché andare ad alimentare i gatti con carne semiputrefatta nella speranza che contenga qualcosa di tossico
Credo anche che quei gatti siano stati affamati perché di solito non mangiano carogne perché in fase di decomposizione si accumulano sostanze che inibiscono la percezione di aminoacidi appetibili da parte delle loro unità gustative
E' palesemente uno sfogo questo mio, abbiate pazienza
Ah, l'hai aperto
linguadigatto
03-05-2017, 13:20
si si l'ho letto... infatti mi sembra uno studio molto farlocco e pure crudele, che si, dimostra che anche i gatti possono contrarre il botulismo... probabilmente normalmente non succede perchè, come dici, non mangiano carne avariata. tornando a noi....
vi racconto una cosa a proposito degli acari che mi ha fatto venire in mente questo thread
una signora che conosciamo aveva bisogno di traslocare da una casa di campagna, aveva una stanza chiusa piena di libri e altre cose... chiusa per evitare che i topi rovinassero la roba. lavorando in quella stanza lei sta male, si ricopre di vesciche, pustole... al punto da avere febbre, ispessimento della cute ed essudazione di siero su tutto il corpo. lei segue diverse colonie e ha decine di gatti quindi subito pensa alle pulci, fa mille analisi col dermatologo ma non ne vengono a capo. escludono anche gli acari.
il mio ragazzo va ad aiutarla, entra per 20 minuti in questa stanza e sente come un prurito... e quando torna a casa è pieno di pustole sul petto, che durano 4 giorni. si riempie di talco mentolato e sopporta.
lei continua a peggiorare, fino al ricovero. fa un sacco di cortisone, antibiotici (subentra un'infezione), ecc.
una sua amica va ad aiutarla, passa diverse giornate nella stanza incriminata, e non le accade nulla.
dopo svariati altri test e analisi sul contenuto della stanza, esce fuori che lei (e anche il mio ragazzo evidentemente) era allergica ad un particolare acaro che è parassita di un tarlo della carta - tarlo che non infesta il legno ma solo la carta, solo quella vecchia tra l'altro.
le allergie sono un mondo assurdo, e gli acari anche. messi insieme... baboooom.
Starmaia
03-05-2017, 13:58
Credo anche che quei gatti siano stati affamati perché di solito non mangiano carogne perché in fase di decomposizione si accumulano sostanze che inibiscono la percezione di aminoacidi appetibili da parte delle loro unità gustative
E' ciò che sapevo anch'io.
Motivo per cui faccio assaggiare la carne a Lamù prima di mangiarla io. Se la schifa, non va bene mangiarla cruda.
è parassita di un tarlo della carta - tarlo che non infesta il legno ma solo la carta
Anobium :D
Quando ancora mangiavo carne anch'io la sottoponevo al giudizio preventivo dei gatti: se la rifiutavano loro, non la mangiavo neppure io.
Lo faccio tuttora, le rare volte che a mio marito viene voglia di bistecca.
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