Visualizza Versione Completa : Gengivite, ribes nigrum e argento colloidale
Yuri ha la gengivite praticamente da quando l'ho adottato.
Inizialmente era così gravemente anemico che le gengive erano letteralmente bianche come tutte le altre mucose, poi col passar delle settimane l'anemia si è risolta del tutto e il bordo gengivale ha mostrato la tipica colorazione rossa della gengivite, che di certo è una conseguenza del cattivo stato dei denti, sui quali si è accumulato parecchio tartaro; a tutto questo si accompagna un alito super...bleah...:micimiao57: :micimiao57: :micimiao57:
Riguardo alla sua età, ben tre veterinari hanno fatto ipotesi agli antipodi, da max 4-5 anni, a senz'altro più di 15 anni.
Non conoscendo nulla del suo vissuto, quelli che l'hanno definito molto vecchio si sono basati su alcuni segni tipici, come il pessimo stato di denti, occhi, apparato locomotore; il veterinario che l'ha considerato giovane nonostante apparisse francamente decrepito, ha anche visto il gatto in ambiente casalingo, nonché in alcune foto e filmati.
Per sistemare la bocca ci vorrebbe una detartrasi, che però ho escluso, per il motivo che non intendo far sottoporre ad anestesia un gatto del quale è impossibile stabilire con buona approssimazione l'età e soprattutto che presenta certi problemi fisici; il rischio sarebbe troppo alto e non intendo farglielo correre.
Non voglio neppure ricorrere a farmaci antinfiammatori e antibiotici, a causa delle pesanti conseguenze che potrebbero avere sul suo organismo.
Ho provato col Ribes Pet e alcuni macerati glicerici di ribes, ma non ho notato nessun miglioramento.
A furia di cercare ho trovato un prodotto che a detta di alcune recensioni di chi l'ha usato per i gatti sembrerebbe molto efficace e l'ho acquistato; il corriere me l'ha consegnato l'altro ieri: si tratta del "Ribes Forte Fee" della Cemon; anche sul sito del produttore viene consigliato non solo per gli umani, ma anche per cani e gatti; oltre al ribes ho acquistato anche un flacone di argento colloidale.
In questi primi 3 giorni gli ho dato solo il ribes (3 gocce diluite in 3 ml di acqua, due volte al giorno).
Non ho ancora iniziato con l'argento colloidale, perché vorrei prima vedere se questo tipo di preparazione di ribes funziona veramente, e a dire il vero sembrerebbe di sì: stasera l'estensione dell'arrossamento del bordo gengivale lo vedo decisamente diminuito e anche meno "infuocato"; addirittura l'alito è già molto migliorato; che bello, stanotte quando verrà a mettere la testolina vicino alla mia guancia non dovrò mettermi in apnea!
Per l'argento colloidale ho letto qualcosa qui sul forum, ma mi sembra che utenti diversi abbiano utilizzato dosaggi diversi e anche tipi differenti di argento colloidale, da quello acquistato a quello autoprodotto, particellato, ionico, in concentrazioni di 10 o 20 ppm (io ho il 20 ppm).
Così stanotte ho scritto al produttore e gli ho chiesto lumi in proposito, perché la mia idea era di darne 5 gocce, ma avevo dei dubbi; sono stati velocissimi, mi hanno risposto già questa mattina che per un gatto di 5 kg vanno bene 4-5 gocce due volte al giorno.
Non ho ancora cominciato con l'argento, perché non so se sia meglio usare ribes e argento a giorni alterni, oppure usarli entrambi ogni giorno, voi che ne dite? Avete esperienze in merito?
alepuffola
07-06-2018, 10:16
lo vedo decisamente diminuito e anche meno "infuocato"; addirittura l'alito è già molto migliorato; che bello, stanotte quando verrà a mettere la testolina vicino alla mia guancia non dovrò mettermi in apnea!
È uno dei sogni proibiti di milioni di gattare e gattari, sono certo che da queste categorie verrebbero fuori un sacco di ottimi apneisti, e anche qualche campione del mondo :259:
Non ho ancora cominciato con l'argento, perché non so se sia meglio usare ribes e argento a giorni alterni, oppure usarli entrambi ogni giorno, voi che ne dite? Avete esperienze in merito?
Quindi il Ribes normale con Yuri sembrerebbe essere del tutto inefficace, mentre il "forte" mostra miglioramenti immediati...strano...
A questo punto continuerei col ribes forte, se risolvi è meglio.
Alla fine mi pare che l'argento colloidale lo si possa classificare come "antibiotico" e qualche effetto collaterale dovrebbe averlo, come tutti gli antibiotici, o no?
Confermo, il ribes forte fee della cemon è più efficace, lo usavo anche per Yuna su indicazione di una veterinaria. Nel nostro caso non mi ha mai detto di interromperlo, quindi non mi farei problemi per un uso continuativo (e insieme ad altro). Per l'argento non saprei, l'avevo comprato per uso esterno ma non ne ho mai testato l'efficacia, però dovrebbe per l'appunto avere funzione antibiotica
GeorgiaGee
07-06-2018, 12:29
Adesso lo voglio provare anche io per il Mister che e’ nella stessa situazione.
Solo che gia’ prende gli oli omega, il nefrorenal, il probinul e l’alopet/restomyl
Dovrei vedere dove incastrarlo e se fa interferenza con qualcosa che gia’ do?
È uno dei sogni proibiti di milioni di gattare e gattari, sono certo che da queste categorie verrebbero fuori un sacco di ottimi apneisti, e anche qualche campione del mondo...
Io sono già allenatissima, con quasi 2 anni di esercizi notturni!
Quindi il Ribes normale con Yuri sembrerebbe essere del tutto inefficace, mentre il "forte" mostra miglioramenti immediati...strano...
A questo punto continuerei col ribes forte, se risolvi è meglio.
Alla fine mi pare che l'argento colloidale lo si possa classificare come "antibiotico" e qualche effetto collaterale dovrebbe averlo, come tutti gli antibiotici, o no?
Ah, ma Yuri è tutto strano, non per niente i miei 2 veterinari lo chiamano "il resuscitato"!
Confermo, il ribes forte fee della cemon è più efficace, lo usavo anche per Yuna su indicazione di una veterinaria. Nel nostro caso non mi ha mai detto di interromperlo, quindi non mi farei problemi per un uso continuativo (e insieme ad altro). Per l'argento non saprei, l'avevo comprato per uso esterno ma non ne ho mai testato l'efficacia, però dovrebbe per l'appunto avere funzione antibiotica
Come avete detto tu e Ale, l'argento colloidale ha proprietà antibiotiche, ed è un antibatterico e un antimicotico riconosciuto e fin qui non ci piove; dal quel che ho letto sembra che non abbia effetti negativi sulla flora batterica utile; in ogni caso raccomandano di tenerlo in bocca per circa mezzo minuto o anche più, in modo da avere assorbimento soprattutto attraverso la mucosa orale, così va subito in circolo, senza passare direttamente dalle vie digerenti.
Ho anche letto che sperimentazioni in vitro avrebbero confermato la capacità dell'argento colloidale di uccidere persino il batterio Yersinia pestis e le spore del Bacillus anthracis; però ecco, per crederci vorrei poter visionare uno studio scientifico serio; non mi bastano i riferimenti a libri di qualche quasi sconosciuto Tizio o Caio.
Xiaowei, avevo già letto stamattina il tuo messaggio, grazie, allora vado tranquilla di ribes!
Ne ho approfittato per dargli anche le prime 5 gocce di argento.
L'unica raccomandazione del produttore è di di somministrarlo a distanza di mezz'ora da farmaci o altre sostanze.
Io il ribes lo davo lontano dai pasti, farò così anche per l'argento.
Ho deciso di darglielo perché senz'altro la sua bocca è un ricettacolo di microbi, quindi oltre all'azione del ribes contro l'infiammazione, desideravo anche qualcosa di più tosto e specifico contro i batteri.
Adesso lo voglio provare anche io per il Mister che e’ nella stessa situazione.
Solo che gia’ prende gli oli omega, il nefrorenal, il probinul e l’alopet/restomyl
Dovrei vedere dove incastrarlo e se fa interferenza con qualcosa che gia’ do?
Intendi il ribes o l'argento colloidale?
Il ribes non dovrebbe fare interferenze, non ho letto nessuna avvertenza in questo senso; invece per l'argento colloidale devi lasciare quella mezz'ora di cui parla il produttore.
Io ho comprato l'argento Nutriva di Cabassi & Giuriati; ero incerta tra questo e il Santé Naturels, poi ho scelto il primo perché è confezionato nel flacone di vetro, mentre il Santé ha il flacone di plastica; Santé dice che la plastica è più adatta; sarà anche vero, ma il vetro è il materiale che preferisco in assoluto come contenitore, per la sua igiene e la caratteristica unica di non rilasciare né assorbire alcunché.
Comunque qui ci sono molte informazioni utili: https://www.santenaturels.it/content/faq
Oggi mi sono dedicata con maggior profitto dei giorni scorsi a fare ricerche sul benedetto argento colloidale e sono riuscita a capire parecchio di più riguardo a questa sostanza.
Ho quindi nuovamente contattato il produttore dell'argento che ho acquistato, chiedendo di visionare le caratteristiche analitiche; ora sono in attesa di un riscontro positivo, che francamente non sono sicurissima di ricevere; quando si toccano certi tasti, non si può dare nulla per scontato.
Sono anche riuscita a trovare indicazioni di semplicissima esecuzione per capire se l'argento colloidale è a prevalenza particellare oppure ionica; naturalmente ho subito fatto la prova (anzi, l'ho fatta di due tipi) e il risultato con entrambi i sistemi ha indicato prevalenza ionica, ma ovviamente non so in quale percentuale, anche se apparentemente mi sembra abbastanza elevata.
Ecco perché sono in (speranzosa) attesa che il produttore mi mostri le analisi.
Dopo quello che ho capito oggi, penso proprio che per il mio prossimo acquisto opterò per Santé Naturels (anche se usano i flaconi di plastica...)
GeorgiaGee
07-06-2018, 19:32
Oh no io ho appena ordinato in farmacia sia il Ribes Forte Fee che l’argento colloidale che avevi preso tu Malinka:cry:
Lo mando indietro e prendo il Sante’?
Sì, prendi il Santé, che vai sul sicuro, la farmacia non avrà problemi a sostituire il prodotto, non l'hanno di certo già spedito (ma anche l'avessero spedito, cè sempre il diritto di recesso)
Scusaaa!
GeorgiaGee
07-06-2018, 20:16
Donani mattina cambio subito:cool:
Solo sai che non ho capito cosa ti ha fatto cambiare idea? Secondo te sono poco trasperenti?
Ho visto che viene chiamato argento colloidale anche quello che non lo è oppure lo è solo parzialmente.
L'argento colloidale propriamente detto deve essere composto in alta percentuale da nanoparticelle di argento, ottenute con un particolare procedimento.
Pare invece che la maggior parte dell'argento colloidale in commercio sia argento ionico, impropriamente chiamato colloidale, contenente una percentuale di nanoparticelle molto bassa; è ottenuto per elettrolisi, ma da quel che dice la Santé, assunto per via interna si legherebbe con i cloruri presenti nel corpo, che lo inattiverebbero, rendendone quindi assai scarsa l'efficacia terapeutica.
Purtroppo non ho i mezzi per sapere con certezza come stanno le cose; ogni produttore penso che tiri l'acqua al suo mulino, non sono certo autolesionisti.
Ho visto che molte persone dicono che il Santé è il migliore, l'ho letto anche qui sul forum.
A onor del vero c'è chi invece dice di essersi trovato molto bene con quello ionico.
Sto continuando a documentarmi e paradossalmente ora invece di avere le ide più chiare mi sento completamente spiazzata, a starli a sentire, hanno tutti ragione...e adesso, alle ore 22 e passa, sono proprio nel pallone!
Ho appena letto sul sito della Santé che fino a pochi decenni fa non si produceva argento colloidale vero, e si usava quello ionico ottenuto per elettrolisi.
Però a 'sto punto mi dico: ma se questo benedetto argento ionico era usato con successo in medicina fin dai tempi passati, significava che era efficace, e allora le cose non stanno proprio come dice chi afferma che è quasi nulla la sua efficacia.
Ecco perché ora non so più a chi dar retta!
Ho letto il rapporto dell'Università Federico II di Napoli che ha testato comparandoli l'argento colloidale e quello ionico e quanto alla tossicità per l'uomo, non mi sembra che l'abbiano esclusa del tutto, come invece dice Santé.
E sempre Santé afferma che l'argento ionico può essere tossico.
Mah, a 'sto punto non so più cosa pensare...
Certo però che visto che quando nanoparticelle di metalli entrano nel nostro corpo, restano per così dire imprigionate per sempre nelle cellule, mi vien da pensare che le nanoparticelle di argento che restano per sempre in corpo non siano poi così salutari.
Invece quello ionico, ottenuto per elettrolisi, non contiene o contiene trascurabili quantità di nanoparticelle, quindi dovrebbe essere più sicuro.
Purtroppo non sono un chimico, anzi, di chimica ci capisco proprio una cippa!
Il Nutriva che ho acquistato io ho provato a metterlo in un contenitore di vetro trasparente; l'argento colloidale vero come quello Santé deve avere un colore giallino chiaro paglierino o appena più intenso se è più concentrato, mentre quello ionico è trasparente come acqua...e quello che ho comprato io in effetti è trasparente.
Ho fatto anche un'altra prova: ho messo un dito di liquido nel solito bicchierino trasparente poi ho aggiunto 3 o 4 granuli di sale grosso; se l'argento è ionico, osservando la soluzione contro una luce intensa si presenta nebbiosa, quasi torbida, mentre il vero colloidale resta praticamente trasparente; il mio è diventato come nebbioso, a riconferma che è ionico.
Intendo utilizzare di sicuro quello che ho comprato, in fin dei conti se c'è tanta gente che ne ha fatto e che ne fa uso con soddisfazione, un motivo ci dovrà ben essere!
Intanto al pomeriggio l'ho dato nuovamente a Yuri, poi dopo cena l'ho visto in terrazzo, sdraiato beatamente e mi sono inginocchiata davanti a lui, gli ho aperto la bocca e...ho annusato profondamente proprio in bocca e...ho sentito...pochissimo odore...molto meno della puzzetta comunque sopportabile di questa notte!
Il che mi fa pensare che stia già funzionando; d'altra parte dicono che i batteri vengono uccisi in poche decine di minuti, quindi...
Alla luce di questo recentissimo esperimento nella bocca di Yuri, ti direi per questa volta di prendere quello che hai già ordinato, tanto come hai scritto, fino a domani non puoi far nulla, hai solo un po' di ore per pensarci su.
per la volta successiva avrai tinvece utto il tempo per decidere.
Certo arrivasse qui qualcuno che l'ha già usato e potesse darci informazioni e metterci al corrente di successi e insuccessi, sarebbe proprio bello!
....Sto continuando a documentarmi e paradossalmente ora invece di avere le ide più chiare mi sento completamente spiazzata, a starli a sentire, hanno tutti ragione...e adesso, alle ore 22 e passa, sono proprio nel pallone!......E sempre Santé afferma che l'argento ionico può essere tossico.
Mah, a 'sto punto non so più cosa pensare...
Certo arrivasse qui qualcuno che l'ha già usato e potesse darci informazioni e metterci al corrente di successi e insuccessi, sarebbe proprio bello!
Lo credo che più ti addentri e meno ne esci, è un terreno di sabbie mobili!
Provo a metterti un copiaincolla dal sito https://www.farmaciagraziani.it/wp-content/uploads/2013/01/Argento-colloidale_Articolo-DEFINITIVO.pdf
(loro consigliano argento colloidale cluster ionico. "Finora l’argento colloidale cluster ionico è risultato privo di tossicità negli organismi superiori anche perché la tossicità ponderale delle nano particelle è di mille volte inferiore a quella delle micro particelle." C'è da dire che consigliano quello prodotto da loro)
L’ argento colloidale è un tema che in ambito sanitario oscilla dal fideismo totale dei cultori della medicina alternativa allo scetticismo convinto dei discepoli della medicina accademica, tuttavia la crescente minaccia dei sempre più numerosi batteri resistenti ai più moderni antibiotici è una buona ragione per ripensare all’uso dell’argento colloidale.
Che cos’è l’argento colloidale?
Gli innumerevoli prodotti a base di argento sono tutti venduti e pubblicizzati col nome di “argento colloidale”.
Ne esistono invece di tre tipi:
1. Argento ionico in soluzione.
2. Argento ionico con aggiunta di proteine a
scopo stabilizzante.
3. Argento colloidale vero e proprio, costituito
quasi esclusivamente da nanoparticelle, di produzione
industriale.
A questi si aggiungano i sali d’argento venduti come farmaci o presidi medico chirurgici ben conosciuti in ambito medico. La maggior parte dei prodotti etichettati e venduti come argento colloidale rientra in questa categoria per la semplicità di produzione e i relativi bassi costi finali. L’argento contenuto in questi prodotti è costituito sia da ioni argento sia da particelle di argento. Il 90% del contenuto di argento è formato da argento ionico e il rimanente 10% da argento in particelle di varia grandezza. Poiché la maggior parte dell’argento contenuto in questi prodotti è argento disciolto e non argento metallico in particelle, sarebbe tecnicamente più preciso descrivere questi prodotti come soluzioni di argento.
La pubblicità spesso usa come argomento forte quello di descrivere questi prodotti come formati da particelle di argento ionico. Gli ioni argento non sono la stessa
cosa delle particelle di argento e i due termini non sono intercambiabili. L’argento ionico viene anche chiamato argento monoatomico o argento idrosol o argento covalente da parte di produttori che scelgono di non usare la corretta terminologia scientifica per descrivere i loro prodotti.
Questi sono termini di marketing usati per nascondere la verità che ciò che viene venduto non è altro che argento ionico in soluzione, che è trasparente o di colore giallo chiaro, proprio come lo zucchero o il sale che, sciolti in acqua, non appaiono visibilmente, contrariamente alla forma colloidale dell’argento, le cui particelle, quando sono
presenti in sufficiente concentrazione, assorbono la luce visibile e fanno si che il colloide manifesti un colore apparente. Questo colore apparente è complementare alla lunghezza d’onda assorbita. Gli ioni argento (Ag+) non assorbono la luce visibile pertanto essi appaiono come liquidi incolori. Spesso si raccomanda di conservare l’argento ionico in contenitori di vetro ambrato o color cobalto a causa della fotosensibilità. I colloidi non possiedono questa caratteristica. Se il prodotto appare chiaro e trasparente è argento ionico e non vero argento colloidale. La differenza tra argento ionico e argento in particelle colloidali è costituita dal fatto che gli ioni argento si combinano con gli anioni cloro per formare argento cloruro, mentre [/U]le particelle di argento non si combinano con il cloro.[/U]
L’argento colloidale è costituito quasi esclusivamente da particelle di argento di dimensioni nanometriche in sospensione in acqua bidistillata purissima (quella usata per i prodotti iniettabili). Il contenuto di argento totale è espresso sotto forma di parti per milione (ppm) equivalenti a milligrammi di argento per litro (mg/L).
I veri colloidi di argento sono prodotti che non contengono alcuna proteina o altri tipi di additivi. I prodotti basati sulle proteine d’argento usano gelatina come additivo per
mantenere in sospensione grosse particelle di argento, che altrimenti cadrebbero sul fondo
Ti ho sottolineato quello che mi sembrava più indicativo per orientarti più facilmente. Non ho mai usato l'argento colloidale. L'argento ionico è effettivamente più tossico. Credo che successi o insuccessi con questa terapia dipendano da molti fattori
Ti aggiungo quanto è scritto sul mio libro di farmacologia, vecchio eh! :
"Il composto colloidale di argento, argento proteinato, chimicamente mal definito, contiene argento in proporzioni rilevanti, ma generalmente solo una piccola parte è ionizzabile", l'ho sottolineato perché ionizzato è diverso da ionizzabile e questo dipende dalla forza degli anioni presenti nell'ambiente. "Le sue soluzioni .... posseggono un potere di penetrazione molto maggiore di quello posseduto dalle soluzioni di sali semplici.... hanno azioni germicide modeste....L' azione originaria, intensamente irritante e germicida dei sali, composti fortemente dissociati, (prototipo ne è il nitrato), risulta pertanto subito attenuata e cede il posto ad una azione blanda ma protratta, dovuta a lenta liberazione di ioni argento, soprattutto da parte del proteinato d'argento
Mah, ne è uscita una pappardella, però spero ti sia utile per fare le tue scelte
Aletto, sei un mito!!! :292: mille, adesso me lo leggo con calma!
GeorgiaGee
08-06-2018, 08:42
Malinka poi dimmi se in base a quel che ha scritto Aletto, compro il Sante’ o l’altro che hai preso:devil:
@ Malinka
Ma figurati! spero che tu riesca a dipanare la matassa in questo terreno un po' magmatico
Georgia, mi ha appena risposto la Cabassi & Giuriati (quasi non ci speravo) e mi hanno mandato la scheda di sicurezza di Nutriva Argento Colloidale (quello che ho acquistato io) ed è vero argento colloidale, contiene l'81% di nanoparticelle.
"Gent.ma Sig.ra,
la ringrazio per l’interesse che ha dimostrato per il nostro prodotto.
Purtroppo per rispondere in maniera completa a tutti i suoi quesiti ci vorrebbero giornate intere di trattati di chimica e biologia.
La invito ad andare a questo link dove trova molti articoli scientifici a supporto dell’efficacia dell’argento colloidale.
http://www.cabassi-giuriati.net/largento-colloidale-che-cosa-e-quali-sono-le-sue-proprieta/
L’argento colloidale Nutriva non è ne nano, ne ionico, è colloidale.
L’accumulo di argento nelle cellule umane è bassissimo, in generale bastano pochi giorni per smaltire la quantità di particelle assunte. Ovviamente bisogna attenersi alle indicazioni scritte.[...]"
Ho provato a caricare la foto della scheda di sicurezza sul mio album; finora non ero mai riuscita a mettere le foto, mi venivano delle cosine quasi invisibili tipo cacche di mosca; non so perché, ma stavolta è andata un po' meglio, se non si legge bene penso basti ingrandire.
Eccola qui: http://www.micimiao.net/forum/album.php?albumid=3201&pictureid=28556
Grazie a quanto mi hanno scritto e al super utilissimo materiale di Aletto, direi che va benissimo il Nutriva, quindi lascia l'ordine così come l'hai fatto e tira un sospiro di sollievo come ho già fatto io!
GeorgiaGee
08-06-2018, 10:44
Grazie Aletto e grazie Malinka, anche il Mister vi ringrazia dato che adesso ha ben 2 nuovi prodotti che vanno ad aggiungersi agli altri 6 giornalieri:devil:
Per il Ribes pensavo di darlo diluito e invece l’argento spalmarlo con garza
Le dimensioni delle particelle sono buone!
Grazie Aletto e grazie Malinka, anche il Mister vi ringrazia dato che adesso ha ben 2 nuovi prodotti che vanno ad aggiungersi agli altri 6 giornalieri:devil:
Per il Ribes pensavo di darlo diluito e invece l’argento spalmarlo con garza
Il Ribes glielo do diluito perché è un po' alcolico.
In un precedente messaggio ho scritto erroneamente che diluivo le gocce in 3 ml di acqua, invece le diluisco in soli 0,3 ml di acqua
Invece l'argento non lo diluisco, non essendo alcolico.
Aspiro con una siringa da 1ml senza ago e poi lo schizzo in bocca, è così poca roba che non cerca nemmeno di inghiottire, così resta di più a contatto con la mucosa orale.
Come mai pensi di mettere l'argento sulla garza? Vuoi tamponare direttamente nella bocca?
Le dimensioni delle particelle sono buone!
Sì, infatti!
GeorgiaGee
08-06-2018, 16:22
Il Ribes glielo do diluito perché è un po' alcolico.
In un precedente messaggio ho scritto erroneamente che diluivo le gocce in 3 ml di acqua, invece le diluisco in soli 0,3 ml di acqua
Invece l'argento non lo diluisco, non essendo alcolico.
Aspiro con una siringa da 1ml senza ago e poi lo schizzo in bocca, è così poca roba che non cerca nemmeno di inghiottire, così resta di più a contatto con la mucosa orale.
Come mai pensi di mettere l'argento sulla garza? Vuoi tamponare direttamente nella bocca?
Sì, infatti!
Si pensavo di tamponare direttamente sulla gengiva arrossata, il suo problema è solo nella parte sinistra della bocca...Poi perché non vorrei riempirlo di liquidi già dando olio omega + gocce nefrorenal + probinul + spruzzo aloe + adesso il Ribes.
Non so magari è meglio dato da ingerire?
Il ribes mettetelo in pochissima acqua calda, il tempo che evapori un po' l'alcool e si raffreddi e poi potete somministrarlo :o
Si pensavo di tamponare direttamente sulla gengiva arrossata, il suo problema è solo nella parte sinistra della bocca...Poi perché non vorrei riempirlo di liquidi già dando olio omega + gocce nefrorenal + probinul + spruzzo aloe + adesso il Ribes.
Non so magari è meglio dato da ingerire?
Non dovrebbero esserci differenze, però se imbevi la garza, va a finire che sprechi un sacco di prodotto e penso anche che sia difficile raggiungere tutti i punti della bocca.
Stavo pensando di mettere un po' di argento in un flacone nebulizzatore; ne ho giusto un paio ancora nuovi, che avevo comprato lo scorso anno in previsione di un futuro utilizzo.
Spruzzandolo direttamente in bocca si raggiungerebbero anche i punti più difficili e non ci sarebbe spreco.
Il problema è che non so a quante gocce corrisponde una spruzzata, così a occhio penso 2 gocce, ma non ne sono certa.
Il ribes mettetelo in pochissima acqua calda, il tempo che evapori un po' l'alcool e si raffreddi e poi potete somministrarlo :o
Il problema è che uso solo 3 gocce di ribes e 0,3 ml di acqua, quasi un niente, se anche scaldassi l'acqua, versandola nel recipiente dove ho gia messo il ribes, si raffredderebbe quasi ancor prima di toccare il fondo.
Si potrebbe scaldare maggiormente l'acqua, in modo che sia ancora calda dopo che si miscela al ribes, però non vorrei "rovinare" i principi attivi.
..... e usare il macerato glicerico di ribes nigrum?
Gli ho dato per mesi il macerato glicerico, dalla scorsa estate, ma non ho notato miglioramenti.
E' invece stato utile ed efficace nelle due occasioni in cui Marino aveva molto prurito nella zona tra occhio e orecchio e si grattava fino a graffiarsi.
In un primo momento avevo fatto ricorso a una crema al cortisone, ma non era servita, lui continuava a grattarsi, e non volevo rischiare una sensibilizzazione al farmaco, così ho provato con il macerato glicerico di ribes; il prurito è cessato in tempi rapidissimi, dopo circa un giorno, così finalmente si è potuta formare la crosticina.
Applicavo il macerato 3 volte al giorno, con un leggero massaggio; ho notato che gli faceva piacere e soprattutto non si grattava più.
Purtroppo invece non ha avuto lo stesso successo per la gengivite, mentre invece va benissimo il Ribes Forte Fee che sto usando ora.
violapensiero
09-06-2018, 00:39
Io tutte le volte che ho dato ai miei mici l'argento ionico,non ho combinato una cippa purtroppo. Non ha funzionato nemmeno per gli umani...e avevo ottime aspettative...proverò il ribes per il micio di cortile con gengivite...
A me è andata bene non certo per merito delle mie conoscenze, ma direi quasi per puro caso: l'argento che sto utilizzando è vero colloidale, contiene l'81% di nanoparticelle; quello ionico avendo un legame libero si combina con gli ioni cloro e si trasforma in cloruro d'argento, come è scritto nel messaggio #11 di Aletto, e non ha effetti terapeutici.
C'è anche da dire che la risposta dell'organismo a questo come ad altri rimedi dipende non solo dalla patologia che si intende curare; sono molto importanti anche gli aspetti che caratterizzano ogni soggetto nella sua unicità. E Yuri è particolarmente ricettivo.
Gli ho dato per mesi il macerato glicerico, dalla scorsa estate, ma non ho notato miglioramenti.......
Purtroppo invece non ha avuto lo stesso successo per la gengivite, mentre invece va benissimo il Ribes Forte Fee che sto usando ora.
Avevo dimenticato che stai usando il ribes forte FEE! è un macerato glicerico ma per l'estrazione dei principi attivi, oltre ad altre differenze estrattive, viene usata anche l'acqua, e non aggiunta dopo l'estrazione come si fa per i macerati glicerici. Grazie alla modalità estrattiva dei fee, la posologia potrebbe essere un decimo circa di quella necessaria per il macerato glicerico classico
Ci sono ribes nero ginepro e rosmarino in parti uguali (così dice il sito)
Infatti gliene do solo 3 gocce, mentre col ribes normale dovevo darne di più.
Il sapore del rosmarino si avverte chiaramente, quello del ginepro non lo conosco, quindi non riesco a ri-conoscerlo!
Grazie MalinKa e Aletto x tutte le informazioni che leggerò con calma . la tua confusione è anche la mia , mai capito differenza tra colloidale e colloidale ionico.
agli inizi usavo Silver Blu che era ionico, poi Elicat mi disse che non era gran che, passai a SANTé. ora ho Provato AESSERE più economico e ben consigliato su Macrolibrasi e Giardino dei libri dove acquisto. ultimamente ho preso su parafarmacia francese quello del dott.THEISS 20 PPM APPORTO X 500 mg. 10 mg argento. per usi meno importanti + economico.
dovrei cercare di avere le schede analitiche come hai fatto tu, vedrò se me la sbroglio.
non sono sicura, ma a me avevano dato come dose + di 5 gocce. dovrei cwercare negli appunti , ma ora darò anch'io 5 gocce così non intossico. non lo dò da parecchio farò un ciclo di 8 o 10 giorni dovrebbe andare bene vero.
Ho guardato su Macrolibrarsi l'argento AESSERE; secondo quanto scrive il produttore, sembra che sia il non plus ultra, proprio il migliore di tutti, con particelle d'argento delle dimensioni di 0,50nm.
Vabbé che ognuno magnifica il suo, a sentirli sono tutti il meglio del meglio, d'altra parte nessuno sminuirebbe mai se stesso...
Mi lascia perplessa la loro affermazione L'argento colloidale è composto da nano-particelle di argento che rimangono in sospensione senza sciogliersi per il fatto di essere ionizzate, ovvero elettricamente cariche.
O sono nanoparticelle, o sono ioni. Oppure è più probabile che ci siano nanoparticelle e ioni, ma non dicono in quale percentuale.
Detto in parole molto povere (altre non sono alla mia portata) se sono ionizzate, significa che hanno un legame libero, e per forza di cose, anzi, di chimica, va a cercare il suo contrario per chiudere il legame aperto e legandosi al cloro che è sempre presente nell'organismo, si trasforma in cloruro d'argento, inattivo ai fini terapeutici.
Per saperne di più dovresti proprio chiedere al produttore che ti mandi la scheda di sicurezza del prodotto, così sapresti la percentuale di nanoparticelle e quella di ioni.
Per il dosaggio dell'argento colloidale ho chiesto al produttore e mi hanno detto di darne 4-5 gocce per ogni somministrazione.
Per il dosaggio del Ribes Forte Fee mi sono basata su quanto scrive il Dr. Maria Desiderata D'Angelo: http://cemon.eu/blogs/Ribesnigrum/
Riporto la parte che riguarda gli animali:
Esiste oggi in commercio una formulazione di Ribes Nigrum molto concentrata:[...] maggiore concentrazione del principio attivo della gemma, ed un minore contenuto di alcool.
Questo rende più agevole la somministrazione che diviene tollerabile anche per soggetti che non possono assumenre alcool.
In oltre il numero di gocce che si somministrano in umana varia dalle 7 alle 15 al massimo;
per i nostri piccoli amici saranno quindi sufficienti dalle 2 alle 5 gocce ad ogni somministrazione.
Questo consente una maggiore manegevolezza del prodotto e garantisce che la terapia riesca ad essere eseguita senza interruzioni.
Le gocce, meno alcoliche, possono essere aggiunte a cibo umido o solido, o diluite in poca acqua.
Riguardo a quest'ultima frase, secondo me non va bene mescolarlo al cibo, anzi, io lo somministro a stomaco vuoto e almeno mezz'ora prima del pasto, in modo che il principio attivo risulti più facilmente e rapidamente assimilabile dall'organismo.
Non lo metto neppure nell'acqua di bevanda, perché per avere un'assunzione con valenza terapeutica, l'animale dovrebbe bere tutta l'acqua in cui è stato disciolto il macerato.
........
Mi lascia perplessa la loro affermazione L'argento colloidale è composto da nano-particelle di argento che rimangono in sospensione senza sciogliersi per il fatto di essere ionizzate, ovvero elettricamente cariche.
O sono nanoparticelle, o sono ioni. Oppure è più probabile che ci siano nanoparticelle e ioni, ma non dicono in quale percentuale..........
Allora, i siti spesso ci ingarbugliano le idee: la nanoparticella è in sospensione, lo ione Ag+ è in soluzione con quello che gli capita sotto mano. Nell'argento colloidale ci sono sia le nanoparticelle (generalmente ossido di argento "raggruppato" in polimeri, credo!) sia gli ioni.
Non è possibile (secondo me) che ci sia un metallo -nanoparticella- mantenuto in sospensione dall'ambiente colloidale, senza che ci siano in giro anche i suoi ioni che cercano disperatamente di legarsi a qualcosa. Nella scheda che ti mandarono ed hai messo sul forum, c'era una piccola % di ioni Ag+ attorno al 15/20% se non sbaglio. Questa bassa%, assieme alle dimensioni delle nanoparticelle, lo rende un buon prodotto
Poi c'è differenza tra argento già ionizzato e quello ionizzabile e cioè quello che dovrebbe avere una effettiva attività antibatterica
http://www.lescienze.it/news/2010/02/25/news/un_nuovo_metodo_per_produrre_nanoparticelle_di_arg ento-556903/
Ma forse è meglio non incasinarsi la vita, perché poi "sorge spontanea la domanda" come hai ottenuto le nanoparticelle?
Allora, i siti spesso ci ingarbugliano le idee:
A me di sicuro; se non si hanno almeno delle competenze di base, è impossibile (o quasi) districarsi in quel ginepraio.
Non è possibile (secondo me) che ci sia un metallo -nanoparticella- mantenuto in sospensione dall'ambiente colloidale, senza che ci siano in giro anche i suoi ioni che cercano disperatamente di legarsi a qualcosa. Nella scheda che ti mandarono ed hai messo sul forum, c'era una piccola % di ioni Ag+ attorno al 15/20% se non sbaglio. Questa bassa%, assieme alle dimensioni delle nanoparticelle, lo rende un buon prodotto
Anche secondo me; infatti anche i prodotti migliori, quelli con le più alte percentuali di nanoparticelle, hanno pur sempre una certa percentuale di Ag+
Questi ioni anche se non hanno particolare valenza terapeutica, con il loro frenetico scorazzare come impazziti, alla disperata e inutile ricerca di anioni a cui legarsi per avere un po' di quiete, sono indispensabili per mantenere in sospensione nell'acqua bidistillata le nanoparticelle di argento, che cadrebbero sul fondo, se non ci fosse tutto questo frenetico e invisibile all'occhio, ma in realtà incessante rimescolamento.
(con questo esempio così terra-terra mi sa che sto facendo ridere anche i polli; la mia gallina Gilda di certo...è qui sul balcone che sta facendo il suo quotidiano uovo virtuale per il quale la prendo regolarmente in giro...e adesso si vendica sghignazzando alle mie spalle...)
Poi c'è differenza tra argento già ionizzato e quello ionizzabile e cioè quello che dovrebbe avere una effettiva attività antibatterica
http://www.lescienze.it/news/2010/02/25/news/un_nuovo_metodo_per_produrre_nanoparticelle_di_arg ento-556903/
Ma forse è meglio non incasinarsi la vita, perché poi "sorge spontanea la domanda" come hai ottenuto le nanoparticelle?
E a quella e altre domande ho ottenuto come risposta un ...Purtroppo per rispondere in maniera completa a tutti i suoi quesiti ci vorrebbero giornate intere di trattati di chimica e biologia...
Avrebbe dovuto aggiungere "soprattutto per spiegare a chi è digiuno in materia", non mi sarei di certo offesa, è la verità!
Ai fini pratici però l'importante è che usando un certo prodotto si ottenga l'effetto desiderato.
GeorgiaGee
11-06-2018, 13:41
Come sta andando con Ribes? E argento?
Io Comincio domani, la veterinaria non ha saputo darmi indicazionisul dosaggio o modo di somministrarlo, o per quanto tempo:dead:
Sta andando bene; il bordo gengivale ha ancora 1 o 2 millimetri (non è uguale dappertutto) rosa più scuro del normale, mentre all'inizio del trattamento era rosso molto vivo.
I denti, che erano proprio aranciati, anche i canini, adesso invece sono appena più che color panna e mentre prima non riuscivo a distinguerli nettamente l'uno dall'altro, ora sono ben definiti; aveva anche delle macchie nerastre nella gengiva, fra due molari, mi sembravano come le carie dei denti umani quando resta solo la radice o poco più; non capivo cosa fossero, però adesso sono sparite e al loro posto ci sono solo due piccoli avvallamenti della gengiva.
L'alito migliora ancora, oggi pomeriggio quando gli ho fatto il consueto esamino ho sentito pochissimo odore, ma leggero, sopportabilissimo.
Povero Yuri, é davvero tanto buono, si lascia aprire la bocca e sopporta con pazienza la visita dentistica quotidiana, non si lamenta e non cerca neppure di spostarmi le mani o di unghiarmi.
Ribes con la siringa gliene do 3 gocce diluite in 0,3 ml di acqua (uso le siringhe da 1ml con l'ago che si toglie); glielo do 2 volte al giorno, lontano dai pasti.
Per quanto tempo darlo, leggi il messaggio #3 di Xiaowei, la sua veterinaria non le ha detto di interromperlo.
Per l'argento colloidale, quando ho chiesto informazioni al produttore, mi hanno detto di darne 4-5 gocce NON diluite, un paio di volte al giorno, lontano una mezz'ora da altri farmaci o dai pasti e di continuare per un periodo variabile da 1 a 3 settimane, a seconda della risposta individuale del paziente.
Questa volta continuerò di sicuro per 3 settimane, poi eventualnmete ripeterò la cura una volta al mese, ma solo per max 1 settimana e solo se noterò un nuovo peggioramento dell'alito.
Sabato ho ordinato un libro sull'argento colloidale; è quello della farmacia Graziani di cui ha messo il link Aletto (grazie di nuovo!); troverò senz'altro notizie utili anche sul modo d'impiego e sulla posologia.
Ah io ovviamente lo usavo a oltranza ma ricordo che Yuna aveva una patologia polmonare molto brutta, quindi o quello o cortisone a oltranza (ad ogni modo le analisi non hanno mai riportato valori strani)
Senza dubbio meglio ribes a oltranza! E i risultati delle analisi hanno confermato la bontà della tua scelta, niente valori strani!
Mi è appena arrivato il libro sull'argento colloidale; al pomeriggio mi dedicherò senz'altro alla lettura.
GeorgiaGee
12-06-2018, 19:53
Pensavo di dare 3 gocce per 2 volte al giorno anche io
Il mio problema e’ dove collocarle, perche di mattina prende gia’ altre cose, poi metto aloe sui denti e la sera Restomyl
Trovare un buco dove sia lontano dai pasti poi....:dead:
Quindi faro’ verso le 13/14 e poi le 23/mezzanotte
Per l’argento aspetto invece
Eh sì, prende già tante cose, meglio dare la precedenza al ribes per contrastare l'infiammazione; per l'argento si vedrà, non c'è nessuna urgenza.
Pian piano forse ci sto capendo un po' di più sull'argento e per l'uso esterno vanno bene sia lo ionico che il colloidale.
Per uso interno lo ionico è davvero scarsamente utile, perché essendo composto quasi completamente da ioni Ag+, quando l'acqua contenuta nella soluzione entra in contatto con l'acido cloridrico dello stomaco, reagisce formando degli ioni cloruro che hanno valenza- e si legano agli Ag+ formando il cloruro d'argento che non serve allo scopo terapeutico.
Ho detto che l'argento ionico è "scarsamente" utile perché anche nelle soluzioni di argento ionico c'è comunque una piccola presenza di particelle d'argento, tipiche del vero argento colloidale, ma sono all'incirca solo un 10%, mentre nel vero argento colloidale queste particelle arrivano all'80%.
Adesso mi sta tornando un dubbio che avevo già espresso in precedenza, perché tutte le nanoparticelle inalate o ingerite, quindi anche quelle d'argento, una volta che sono entrate in corpo non è più possibile eliminarle e se ne accumulano sempre di più. E vanno a finire in organi vitali. E dopo cosa può capitare?
Che poi, come per tutte le sostanze, l'importante è usarle e non abusarne.
Anche l'uso topico provoca l'assorbimento delle nanoparticelle, se pensiamo che sono tanto piccole da passare attraverso il nervo olfattivo, è ovvio che passino anche attraverso una lesione anche minima.
Per chi fosse interessato: http://www.riparazionetessutale.it/documenti/upload/Citotossicita_e_Tossicita_delle_medicazioni_a_rila scio_di_argento.pdf
GeorgiaGee
13-06-2018, 19:22
Comunque Malinka io a Luglio ho appuntamento con una veterinaria che e’ proprio specializzata, ha il diploma europeo ed americano e penso sia l’unica in Italia
Le chiedero’ che ne pensa dei vari rimedi, e se ne conosce qualcuno che non abbiamo mai provato per queste gengiviti e tener puliti i denti in generale
violapensiero
14-06-2018, 01:51
Adesso mi sta tornando un dubbio che avevo già espresso in precedenza, perché tutte le nanoparticelle inalate o ingerite, quindi anche quelle d'argento, una volta che sono entrate in corpo non è più possibile eliminarle e se ne accumulano sempre di più. E vanno a finire in organi vitali. E dopo cosa può capitare?
L'argiria. Certo occorre fare trattamenti lunghi e ripetuti, ad alti dosaggi, ma l'argento si accumula, e questo è il motivo per cui il mio veterinario si rifiuta di prescriverlo, anche se mi ha dato piena libertà di farlo in privato.
Sì, ma l'argiria è nota da tempi quasi immemorabili, i miei dubbi riguardano possibili altri effetti conseguenti al deposito di nanoparticelle soprattutto in fegato, reni o altri organi e se questi depositi espongano a potenziale rischio oncogeno o citotossico.
violapensiero
15-06-2018, 23:13
Sì, ma l'argiria è nota da tempi quasi immemorabili, i miei dubbi riguardano possibili altri effetti conseguenti al deposito di nanoparticelle soprattutto in fegato, reni o altri organi e se questi depositi espongano a potenziale rischio oncogeno o citotossico.
Per la breve vita dei gatti, e la dose, secondo il mio veterinario i rischi sono scarsi. A meno che non ci si trovi davanti a soggetti che già soffrono di patologie renali ed epatiche. Per il rischio citotossico, quello oncogeno è irrilevante.
E' un po' più rischioso per gli umani, che hanno un'aspettativa di vita ben più lunga, quando invece di usarne, ne abusano.
Come disse Paracelso: "Tutto è veleno, e nulla è veleno. E’ la dose che fa il veleno"
E nel caso specifico dell'argento, nel tempo è l'accumulo che fa la dose.
E tanto per restare in tema, stamattina apro questo sito e...dorpresa! Ecco l'argento colloidale con le sue nanoparticelle...e i polli!
https://ilfattoalimentare.it/nanoparticelle-argento-polli.html
rossodani
16-06-2018, 12:10
Io uso l'argento colloidale ionico della Micromed apposta per canie gatti e mi trovo bene. L'ho usato anche sul mio vecchietto e gli esami del sangue erano ok. Adesso lo sto usando sull'altro e per ora non saprei dirti perchè non ha mai fatto esami dell'esame e non posso esprimermi. Leggendo quello che avete scritto mi avete allarmato e ho fifa adesso.
L'argento colloidale che ho dato a Yuri per una settimana circa, l'ho sospeso perché mi stavano venendo troppi dubbi.
Si tratta del Nutriva della Cabassi&Giuriati, che contiene l'81% di nanoparticelle e il 19% di ioni Ag+
Quello della Micromed sai che percentuali di nanoparticelle contiene?
Più mi guardo intorno e più resto spiazzata.
Ho appena trovato questo sito (https://sites.google.com/site/argentocolloidale10ppm528hz/home/8---gli-ioni-argento-e-non-le-particelle-uccidono-i-batteri) dove vendono argento ionico di loro produzione e ovviamente lo magnificano, ma soprattutto affermano che non sono le particelle, ma gli ioni ad avere proprietà battericide.
Io non ho le conoscenze scientifiche per capire a chi dar credito; le notizie che forniscono saranno veritiere o saranno addomesticate al fine di vendere il loro prodotto?
E così il dubbio si insinua, come mi succede ogni qual volta c'è di mezzo il vil danaro.
Certo è che anche l'argento ionico contiene una seppur piccola percentuale di particelle; il contrario accade per l'argento colloidale, dove sono gli ioni ad essere presenti in minima percentuale.
E poi ci sono le vie di mezzo, dove non c'è una nettissima predominanza di ioni sulle particelle o viceversa.
Oddiogatto che casino infernale!
L'unica mia certezza è che per il momento non lo darò a Yuri; voglio prima saperne di più; quello che ho letto a destra e a manca e anche sui libri, per ora non è stato illuminante, ha fatto luce non più di quanto ne faccia la fiamma di una candela.
Pertanto finché non avrò delle certezze inconfutabili, lo limiterò all'uso esterno, nel remoto caso ne ravvisi la necessità.
Però torna il discorso dell'argento ionizzabile
rossodani
16-06-2018, 18:20
Quello della Micromed sai che percentuali di nanoparticelle contiene?
Non saprei io l'ho sempre comprato qui
https://www.patatino.it/it/acqua-d-argento-colloidale/534-acqua-d-argento.html
Se non si possono mettere i link dei negozi, cancellatelo e scusate
Ho appena inviato un'email alla Micromed chiedendo che mi mandino la scheda di sicurezza.
rossodani
16-06-2018, 19:41
Ho appena inviato un'email alla Micromed chiedendo che mi mandino la scheda di sicurezza.
Ok poi se puoi fammi sapere
Ok poi se puoi fammi sapere
Certamente!
violapensiero
17-06-2018, 11:22
Ti metto questo link per curiosità, Montanari è un medico discusso, ma non è il primo ad essere esitante sulle nanoparticelle, ho letto che esiste anche il citrato d'argento, e in medicina si usa ancora, laddove non sono disponibili antibiotici, la profilassi di Credé al nitrato d'argento per la prevenzione della congiuntivite gonococcica nel nascituro. Quindi è l'argento in primis ad avere poteri antimicrobici.
https://www.dionidream.com/argento-colloidale-sicuro-uso-interno/
Montanari è un medico non sempre in sintonia con la medicina ufficiale; c'è chi ne sposa senza riserve le idee e c'è chi le classifica come ciarlatanerie.
Non conosco che in minima parte le sue posizioni, tuttavia per quello che riguarda le nanoparticelle, non solo di argento, ma di qualsiasi altro materiale inorganico, sono d'accordo con lui e con coloro che hanno le stesse perplessità.
Oltre al link che mi hai indicato, ho trovato anche questo (http://www.stefanomontanari.net/risposta-cumulativa-sullargento-colloidale/) sul sito di Montanari.
Sono già alcuni anni che è stato sollevato il problema dell'utilizzo di nanoparticelle da parte dell'industria alimentare; forse quello di cui più si è parlato è il biossido di titanio (già usato nella produzione di vernici) utilizzato in molti alimenti (caramelle, chewing-gum, glasse per dolci) e in prodotti per la cura della persona, come dentifrici e creme di protezione solare; il biossido di titanio è molto usato, per la sua capacità di conferire il colore bianco.
Nel 2013 era già sotto osservazione: http://ilfattoalimentare.it/biossido-titanio-cibo-salute-studi.html
Nel 2017 se ne sapeva già qualcosa di più: http://ilfattoalimentare.it/biossido-di-titanio-iss.html
Quando ho acquistato l'argento colloidale, nell'immediato non ho pensato al problema delle nanoparticelle, se non che dopo alcuni giorni che lo davo a Yuri, mentre aspettavo il mio turno alla cassa del supermercato la mia attenzione era stata attratta dai confettini alla menta che facevano bella mostra sull'espositore; mi è tornato alla mente il biossido di titanio, e di conseguenza le sue nanoparticelle e ciò che avevo letto e il passo successivo è stato inevitabilmente pensare che anche l'argento colloidale era sotto forma di nanoparticelle.
E' stato lì che mi è sorto il grosso dubbio che ho esternato anche in questa discussione.
D'altra parte se le nanoparticelle di materiali inorganici si accumulano nell'organismo, che si tratti di biossido di titanio, piuttosto che di plastica o di argento, non fa differenza; si tratta pur sempre di corpi estranei non biocompatibili e non biodegradabili, che causano una risposta infiammatoria dei tessuti in cui si depositano, senza possibilità di essere eliminati.
Nessuno mette in discussione la valenza terapeutica dell'argento nelle sue varie forme; come hai detto tu veniva e in alcune situazioni viene tuttora utilizzato in ambito neonatale.
Il nitrato d'argento formava la "pietra infernale", quel bastoncino biancastro usato in rasatura per cauterizzare le piccole ferite; serviva anche per fermare le epistassi.
Mia madre l'aveva usato per eliminare una verruca; mio padre e mio marito lo utilizzavano in fotografia.
Insomma, l'argento non è certo da demonizzare, però bisogna farne un uso oculato e bisogna valutare se i benefici superano i rischi.
Nello specifico caso di Yuri, visto che il suo problema è la placca batterica con conseguente formazione di tartaro, gengivite e alito cattivo, siccome voglio adottare il principio di
massima precauzione, non glielo darò più.
Tanto più che stamattina, durante il consueto controllo dei denti, ho notato che c'è ancora un filo di lieve e sbiadito arrossamento del bordo gengivale, ma lo stato dei denti è molto migliorato.
Come avevo già detto, non sono più giallo arancio come prima, ma non solo: soprattutto dal lato interno il tartaro sta scomparendo e si vede di nuovo lo smalto bianco.
Penso che il merito sia dell'alimentazione che sta seguendo da quasi 3 mesi; la carne cruda è acida e questo, unito all'azione meccanica della masticazione, evidentemente stanno aiutando molto a disgregare il tartaro e a impedire il deposito della placca batterica.
luzione di particelle finissime di argento puro in sospensione in acqua distillata.
CARATTERISTICHE
Si ottiene mediante un processo di elettrolisi, utilizzando acqua deionizzata, bidistillata, con memoria zero e argento puro al 99.9999%. E’ utile per il sostegno alle naturali difese dell’organismo.
Esplica una funzione barriera verso le aggressioni microbiche, oltre alle note proprietà antibatteriche ed antivirali dell’Argento colloidale. È per questo particolarmente indicato per la protezione delle mucose e più in generale come aiuto alle naturali difese dell’organismo.
MODALITA' DI UTILIZZO
Adulti: 20 gocce 3 volte al giorno per 10-15 giorni.
Bambini: 10 gocce 3 volte al giorno per 10-15 giorni.
Le gocce vanno versate direttamente in bocca, senza diluirle in acqua, a digiuno, mantenendole per qualche minuto in contatto con la mucosa del cavo orale prima di deglutire.
Formato da 100ml
fqtto copia e incolla dal sito di Amica farmacia online info su argento colloidale di Nutriva, mi sono sempre stupita che ci fossero info su assunzione orale.
Granzie a voi tutte MalinKa ECC.....
per tutte le info riportate.
chiedo ma le nano particelle sarebbero le particelle
finissime ????
"particelle finissime" è un termine generico che non dovrebbero usare, perché si presta a fraintendimenti, essendo impossibile capire se si tratta di micro o di nano particelle, mentre c'è una notevole differenza anche in termini di sicurezza.
Verso mezzogiorno ho ricevuto la risposta da Euroservice.pet per il prodotto Micromed-Acqua d'Argento Colloidale.
"Gentile Sigra XXXXXX
Le allego la scheda di sicurezza del prodotto.
Preciso che noi lo vendiamo esclusivamente per uso esterno per gli animali domestici.
Per ogni ulteriore info a sua disposizione.
Con l’occasione porgo
Cordiali saluti
Karin Hug"
Purtroppo la scheda di sicurezza riporta molti dati, ma non quelli relativi alla composizione.
Acqua d'Argento Colloidale è prodotta da METEC, un'azienda austriaca con sede a Weidach ed evidentemente hanno scelto di non indicare le percentuali.
Proverò a contattarli, sperando che siano disposti a soddisfare la mia richiesta.
E' fondamentale conoscere le percentuali, altrimenti si resta solo nel campo di inutili ipotesi.
Non ho potuto caricare sull'album la scheda di sicurezza che mi hanno inviato, perché è in pdf e questo formato non è accettato.
Comunque ho riusolto in un altro modo.
Cliccando qui (http://animalisos.altervista.org/FORUM/0micromed_acqua_argento.php) si aprirà direttamente il pdf.
Noterete che è indicato sia per uso esterno che interno, mentre in Italia è venduto per solo uso esterno (come puntualizzano nella mail che mi hanno inviato).
Questo non perché da noi sia vietato, ma solo perché non è stato inserito nell'elenco delle sostanze con proprietà curative, a differenza di quanto avviene negli altri Paesi.
Tuttavia in Italia tutti coloro che lo vendono al dettaglio, farmacie comprese, ricorrono a un escamotage per poterlo consigliare anche per uso interno: è sufficiente che sia classificato come integratore.
Il che mi fa pensare che basti etichettare qualunque cosa come "integratore" e diventa legale anche l'indicazione di assunzione orale.
In pratica, ufficialmente non si può usare internamente, ufficiosamente, sì.
violapensiero
19-06-2018, 22:06
In pratica, ufficialmente non si può usare internamente, ufficiosamente, sì.
Una bella pratica..Ingestiamo nanoparticelle che hanno un potenziale tossico e diminuiamo le concentrazioni di melatonina, utilissima e antitumorale...Ai piani alti non ci vogliono bene...
violapensiero
19-06-2018, 22:14
https://it.wikipedia.org/wiki/Nanoparticella
Copio ed evidenzio una frase che mi lascia inquieta, anche se come sempre wikipedia occorre prenderla con le pinze, ma questa cosa, ora la dicono molti medici, naturalmente non allineati al pensiero dominante...
Secondo il San Francisco Chronicle, "gli studi sugli animali hanno mostrato che alcune nanoparticelle possono penetrare le cellule e i tessuti, muoversi attraverso il corpo e il cervello e causare danno biochimico, e che possono essere un fattore di rischio negli uomini favorendo l'insorgere del cancro al testicolo. Ma se cosmetici e creme solari contenenti nanomateriali possano mettere a rischio la salute rimane una questione aperta, restando insufficienti gli studi a lungo raggio recentemente iniziati dalla FDA ed altre agenzie."[38] Sperimentando su topi da laboratorio, si è scoperto che le nanoparticelle del diesel riescano a danneggiare il loro sistema cardiovascolare[39]
Una bella pratica..Ingestiamo nanoparticelle che hanno un potenziale tossico e diminuiamo le concentrazioni di melatonina, utilissima e antitumorale...Ai piani alti non ci vogliono bene...
Chissà, forse qualcuno sta pensando di servirsene a scopo di riduzione dei "rami secchi" e di risanamento dei conti pubblici, tagliando le persone "inutili" che, per età o patologia, non garantiscono un sufficiente guadagno allo stato; magari invogliandole a farsi dei beveroni di nanoparticelle, potrebbero schiattare anzitempo e far risparmiare un sacco di soldi pubblici...
https://it.wikipedia.org/wiki/Nanoparticella
Copio ed evidenzio una frase che mi lascia inquieta, anche se come sempre wikipedia occorre prenderla con le pinze, ma questa cosa, ora la dicono molti medici, naturalmente non allineati al pensiero dominante...
Secondo il San Francisco Chronicle, "gli studi sugli animali hanno mostrato che alcune nanoparticelle possono penetrare le cellule e i tessuti, muoversi attraverso il corpo e il cervello e causare danno biochimico, e che possono essere un fattore di rischio negli uomini favorendo l'insorgere del cancro al testicolo. Ma se cosmetici e creme solari contenenti nanomateriali possano mettere a rischio la salute rimane una questione aperta, restando insufficienti gli studi a lungo raggio recentemente iniziati dalla FDA ed altre agenzie."[38] Sperimentando su topi da laboratorio, si è scoperto che le nanoparticelle del diesel riescano a danneggiare il loro sistema cardiovascolare[39]
Inquietante, sì.
Stanno sperimentando l'utilizzo di nanoparticelle per rimuovere le placche di proteine beta amiloide dal cervello dei malati di Alzheimer: https://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/biotech/2014/10/15/nanoparticelle-contro-le-placche-dellalzheimer_cfcf718b-a053-42b0-8143-7e8e96dd2109.html
Magari guariranno dall'Alzheimer e moriranno per una neoplasia...
Ma d'altra parte, per un motivo o per l'altro, siamo tutti cavie.
violapensiero
19-06-2018, 23:04
Su facebook ho conosciuto con piacere il dottor Fabrizio de Gasperis, specialista in odontoiatria e anche medico kousminiano, esperto nella cura dei malati di gravi patologie autoimmuni, lui ha un suo protocollo per disintossicare le persone dalle amalgame a base di mercurio e argento. Che considera altamente tossiche....
Malinka pensa che contro il Parkinson stanno sperimentando una specie di microonde per il cervello. Attacca ed uccide solo le cellule che producono il tremore....
Sono cure che mi lasciano perplessa, ma sto a guardare. Interessata. Sperando che non ci siano troppi rovesci della medaglia...
luzione di particelle finissime di argento puro in sospensione in acqua distillata......
.....chiedo ma le nano particelle sarebbero le particelle
finissime ????
Ti ha risposto Malinka riguardo l'ambiguità dell'uso della dicitura "particelle finissime"
Vorrei solo aggiungere che per ottenere nanoparticelle ci sono metodi chimici, fisici e biologici. I primi due sono molto costosi e rischiosi per la salute in quanto utilizzano sostanze potenzialmente tossiche. Il metodo biologico è meno costoso e comporta l'uso di funghi, batteri ed estratti vegetali. La dimensione delle nanoparticelle varia al variare del tipo di batteri, funghi ed estratti vegetali utilizzati. Le nanoparticelle superano la barriera ematoencefalica
La nanoparticella per restare in soluzione deve essere "rivestita" dal colloide, agisce sempre come ione argento, e non discrimina tra diversi ceppi di batteri e quindi distrugge anche i batteri buoni. Ci sono solo pochi studi condotti per valutarne la tossicità e quei pochi sono abbastanza inquietanti. E' anche vero che qualunque farmaco ha i suoi effetti collaterali
Eviterei l'uso per via orale perché un conto è applicarla in una zona ricca di batteri infestanti, un altro è lasciare che agisca dove vuole
Ti ha risposto Malinka riguardo l'ambiguità dell'uso della dicitura "particelle finissime"
Vorrei solo aggiungere che per ottenere nanoparticelle ci sono metodi chimici, fisici e biologici. I primi due sono molto costosi e rischiosi per la salute in quanto utilizzano sostanze potenzialmente tossiche. Il metodo biologico è meno costoso e comporta l'uso di funghi, batteri ed estratti vegetali. La dimensione delle nanoparticelle varia al variare del tipo di batteri, funghi ed estratti vegetali utilizzati. Le nanoparticelle superano la barriera ematoencefalica
La nanoparticella per restare in soluzione deve essere "rivestita" dal colloide, agisce sempre come ione argento, e non discrimina tra diversi ceppi di batteri e quindi distrugge anche i batteri buoni. Ci sono solo pochi studi condotti per valutarne la tossicità e quei pochi sono abbastanza inquietanti. E' anche vero che qualunque farmaco ha i suoi effetti collaterali
Eviterei l'uso per via orale perché un conto è applicarla in una zona ricca di batteri infestanti, un altro è lasciare che agisca dove vuole
Concordo, ed è quello che ho fatto non appena mi sono sorti i primi dubbi (e meno male che mi sono venuti dopo solo pochi giorni di utilizzo).
Viola, francamente sono piuttosto scettica per entrambi gli approcci terapeutici (consolidati o ancora in studio) verso patologie degenerative e autoimmuni, delle quali a tutt'oggi non si conosce con certezza la patogenesi, che molto verosimilmente potrebbe consistere più che in un'unica causa, in un insieme di concause, che si innestano su un terreno genetico di fondo estremamente variabile, in quanto strettamente individuale.
Ammesso e non concesso che un "bombardamento intelligente" del cervello con delle simil-microonde sia veramente in grado di riuscire a guarire, è necessario capire, come hai detto tu, quali potrebbero essere gli effetti secondari.
E di effetti secondari ce ne saranno di sicuro, è un problema comune a ogni tipo di terapia.
Possono essere estremamente blandi e non incidere neppur minimamente sulla vita quotidiana del paziente, ma possono anche indurre patologie iatrogene gravi; classico esempio di induzione di alcuni dei peggiori effetti secondari è la chemioterapia, grazie alla quale molti malati sono sì riusciti a sconfiggere il cancro, pagando a carissimo prezzo la guarigione, in quanto sul breve o sul lungo periodo ha portato con sè effetti devastanti.
Per ciò che riguarda la teoria kousminiana e il modo in cui i suoi principi vengono messi in pratica, personalmente mi sembra un approccio che non tiene conto del fatto che la nostra predisposizione genetica gioca un ruolo fondamentale su quella che sarà la nostra salute, a prescindere dalle abitudini alimentari.
Se la predisposizione non giocasse un ruolo fondamentale, non ci sarebbero gatti che campano vent'anni mangiando solo crocchi delle peggiori marche, mente altri alimentati come diogatto comanda hanno vita breve, e lo stesso si può dire per noi umani.
E poi quel regolare lavaggio intestinale a suon di clisteri e i 20 o 30 cicli di endovenose di non ricordo quale sostanza, il tutto per poter chelare (sempre ammesso che sia possibile, io non me ne intendo, quindi sospendo il giudizio) i metalli pesanti presenti nell'organismo, francamente mi inquieta e non poco.
Così come mi sembra assurdo demonizzare o quasi determinati alimenti, tipico esempio il latte, che viene consigliato di sostituire con bevande vegetali che alla vista lo simulano, solo per il colore bianco, ma che del latte non hanno proprio nulla.
Francamente non ho ancora capito il motivo per cui da diverso tempo e da più parti sia in atto una sorta di crociata contro il latte, accusato di essere causa di osteoporosi e tumori.
I nonni, mia mamma, i suoi numerosi fratelli e sorelle (mia mamma era l'utima nata, la dodicesima) sono tutte persone che nella loro vita hanno ricavato le proteine quasi esclusivamente da latte e formaggi, e carne praticamente poco o nulla, ma nessuno di loro ha mai sofferto di osteoporosi o patologie oncologiche, pur essendo giunti tutti fino a tarda età, anche ultranovantenni.
E ho conosciuto personalmente altri che avevano una dieta pressoché sovrapponibile e anch'essi, guarda caso, non hanno mai avuto di quei problemi.
E poi quando sento parlare di dieta detox e di assumere integratori a gogò, penso per esempio all'acido citrico che secondo i kousminiani dovrebbe servire per acidificare il corpo e favorire la salute, beh, mi si rizzano, e non poco, i capelli.
Per avere un valido effetto acidificante se ne dovrebbe assumere una tal quantità, che si arriverebbe all'intossicazione.
Prima accennando ai kousminiani non mi sono spiegata bene e molto probabilmente non ci riuscirò neppure ora.
Avevo letto che si ricorreva a integrazione di citrati per riequilibrare il pH del corpo, che non dovrebbe essere acido; forse i citrati vengono assunti quando il pH tende a diventare eccessivamente alcalino?
E perché mai l'organismo correrebbe il rischio di diventare eccessivamente alcalino?
Per ciò che si mangia e per ciò che si esclude dall'alimentazione, penso io (se la natura ci ha fatto onnivori, ci sarà pure un motivo).
Da perfetta ignorante in materia, mi sto anche chiedendo se è vero che per essere in salute il nostro organismo debba essere necessariamente alcalino...non sarà invece che, per dirla terra terra, il troppo stroppia, da qualunque parte si faccia pendere la bilancia?
Purtroppo quando sento parlare di alcalinizzare, non so perché ma mi vengono in mente il bicarbonato, il dottor Hamer e il nostrano dottor Simoncini che ne iniettava endovena una soluzione ai suoi pazienti per curare il cancro; certamente almeno uno è deceduto, francamente non saprei dire se a causa del bicarbonato o del tumore.
Ma mi rendo conto che mi sono infilata in un OT senza se e senza ma. Meglio che rientri in carreggiata.
.......
........E perché mai l'organismo correrebbe il rischio di diventare eccessivamente alcalino?
Rimanendo OT per un attimo
Che io sappia si riscontra in pazienti critici. Nelle persone sane o con acciacchi che rientrano nella cosiddetta norma, l'equilibrio acido-base è regolato dalla respirazione, dal metabolismo, dai reni (che come maestri funamboli regolano prodigandosi in ritenzione piuttosto che rilascio di ioni), da un sacco di roba che entra in fase compensatoria se si squilibra di quel tanto che non rientra senz'altro nell'alcalosi grave dovuta a malattie gravi.
Rimanendo OT per un attimo
Che io sappia si riscontra in pazienti critici. Nelle persone sane o con acciacchi che rientrano nella cosiddetta norma, l'equilibrio acido-base è regolato dalla respirazione, dal metabolismo, dai reni (che come maestri funamboli regolano prodigandosi in ritenzione piuttosto che rilascio di ioni), da un sacco di roba che entra in fase compensatoria se si squilibra di quel tanto che non rientra senz'altro nell'alcalosi grave dovuta a malattie gravi.
Quindi in una persona...sanamente acciaccata è il corpo stesso che provvede a mantenere in equilibrio il pH.
Nel corso di gravi malattie penso che ci voglia ben altro che mangiar bietole e carote o latte e carne, per risolvere acidosi o alcalosi metaboliche.
Ho anche dei seri dubbi sul fatto che mangiare alimenti alcalini possa far alzare verso valori basici un pH acido, perché anche un cibo basico (che poi è solo debolmente basico) una volta ingerito viene inevitabilmente a contatto con i succhi gastrici, che hanno un pH bassissimo e reagendo con la debole alcanilità del cibo, la neutralizzano, perdendoci ben poco in acidità; perché possa esserci un effetto di apprezzabile riduzione del pH, sarebbe necessario ingerire un quantitativo tale di vegetali, che lo stomaco non riuscirebbe a contenerli neppure con la pratica del gavage (l'ingozzamento di oche a anatre per provocare steatosi epatica e ottenere infine il foie gras, ma questa è un'altra (orribile) storia).
Ci sono nell'organismo dei sistemi tampone che regolano l'equilibrio acido-base e questo avviene in condizioni fisiologiche, in condizioni patologiche importanti l'organismo è in sofferenza e non ce la fa
Il pH gastrico è acido ma quello enterico è alcalino e tutto questo, assieme al microbiota e compagnia bella serve per assorbire correttamente i nutrienti
Per i malati gravi l'alimentazione è importante e che l'alimentazione in genere sia importante è fuori dubbio, ne ho la prova qui in casa con Buio, è importante anche nell'epilessia e più banalmente nell'ipercolesterolemia. Già Ippocrate diceva che era importante, ma penso che sarebbe meglio che questo concetto non sviluppi forme ossessive
Non metto in dubbio l'importanza dell'alimentazione, volevo dire che in casi gravi l'organismo potrebbe non avere più sufficiente tempo a disposizione per riuscire a risolvere la situazione solo col cibo.
Però, caspita, non me lo sarei mai immaginato che l'alimentazione potesse avere influenza anche sull'epilessia!
Concordo con te, l'alimentazione non deve diventare un'ossessione; il salutismo portato all'eccesso rischia di avere effetti contrari a quelli desiderati, peggiorando la qualità complessiva della vita, sia nel fisico che nella psiche (stavo pensando agli ortoressici).
Ci vuole un po' di misura, l'equilibrio sta nel mezzo!
........Però, caspita, non me lo sarei mai immaginato che l'alimentazione potesse avere influenza anche sull'epilessia!.......
Beh, solo col cibo penso sia difficile che in casi gravi si possa risolvere la patologia che ha sempre delle concause
Sì sì, l'alimentazione è molto importante per l'epilessia, questo già si sa per quella umana, il bello è che è importante anche per gli animali e questo per fortuna sta assumendo valore.
Ti metto il link della tesi della nutrizionista di Buio che parla di alimentazione-epilessia- microbioma (è in inglese ma c'è un riassunto in italiano)
http://www.mariamayer.it/2018/02/06/tesi-epilessia-dieta-e-microbioma/
violapensiero
21-06-2018, 15:14
Malinka ottime osservazioni, però, il problema è che dopo anni, ancora davvero non sappiamo che qualcosa riguardo al nostro organismo. Ultimamente mi sto leggendo diversi libri sull'alimentazione, incluso quelli di Kousmine, Paleo, Microbiota e altre. Ho provato in passato l'alimentazione dissociata e quella relativa ai gruppi sanguigni.
Ho capito che non esiste la dieta perfetta, che ognuno di noi ha un gruppo di alimenti da evitare, e che il DNA può essere influenzato dall'ambiente e dagli alimenti.
La longevità dipende dai nostri telomeri e dalla loro lunghezza, il digiuno ultimamente sembra avere, specie quello intermittente, una certa influenza sulla longevità, almeno a detta di Longo.
IL China study è chiaro sull'associazione latte osteoporosi. E purtroppo il latte che beviamo oggi non ha le stesse caseine di tipo 2 di quello dei nostri nonni, le mucche sono bombardate di ormoni e antibiotici, come i polli(non è un caso che le intolleranze al pollo nei gatti siano aumentate?, che molti umani diventino allergici ad antibiotici mai assunti prima, come la sottoscritta, che ci stava rimettendo le penne durante un intervento?).
Inoltre noi viviamo in latitudini ad alta esposizione solare, e una volta l'assunzione di vitamina D era ottimale, anche senza dieta lattiero casearia.
In casa ho l'esempio di mia zia grandissima consumatrice di latticini, che ha osteopenia, mia madre li ha sempre odiati, ed ha ossa perfette, anche se soffre di artrosi.
Su Simoncini dico solo che negli Stati Uniti ci sono diverse sperimentazione sull'effetto del bicarbonato su alcuni tipi di tumori. Sono curiosa. Anche qui, a mio avviso trattare con lo stesso protocollo tutti i pazienti, è sbagliato. Infatti mia cognata, non c'è l'ha fatta.
Ora è la moda del microbioma. Tutto sembra sia merito o colpa dei batteri che ospitiamo. Ho il leggero sospetto che dietro ci sarà una grande abbuffata di pilloline pronte ad essere messe in commercio, a scapito dei prodotti naturali che possiamo già prendere dagli alimenti. Ma oramai una medicina che non generi guadagno tale non è...
violapensiero
21-06-2018, 15:18
Per il ph, la mia naturopata mi faceva sempre misurare il ph delle urine, quello del sangue non può per forza di cose variare di molto pena la morte, e il mio è sempre stato acido, tranne quando assumevo frullati con il limone intero, e in quelle giornate, il ph scendeva e mi sentivo benissimo...Comunque a mio avviso la dieta alcalina non ha un gran senso, se non per il fatto che si assumono grandi quantità di vegetali.
La verità assoluta sull'alimentazione non esiste. L'unica è provare fino a quando ci si sente bene, e gli esami ematochimici aiutano molto, nell'aggiustare il tiro. Senza esagerare naturalmente. Il primo medico siamo sempre noi stessi.
Beh, solo col cibo penso sia difficile che in casi gravi si possa risolvere la patologia che ha sempre delle concause
Sì sì, l'alimentazione è molto importante per l'epilessia, questo già si sa per quella umana, il bello è che è importante anche per gli animali e questo per fortuna sta assumendo valore.
Ti metto il link della tesi della nutrizionista di Buio che parla di alimentazione-epilessia- microbioma (è in inglese ma c'è un riassunto in italiano)
http://www.mariamayer.it/2018/02/06/tesi-epilessia-dieta-e-microbioma/
Grazie Aletto! Ho letto diversi articoli di Maria Mayer (è la mia nutrizionista-veterinaria-omeopata preferita, anche se solo virtuale) però questo non lo conoscevo.
Ho optato per il "giocare facile" come dice lei, leggendo il riassunto in italiano, ma con l'aiuto dell'amico...Google translat...ho intenzione di leggere anche l'originale.
Ultimamente mi sto leggendo diversi libri sull'alimentazione, incluso quelli di Kousmine, Paleo, Microbiota e altre. Ho provato in passato l'alimentazione dissociata e quella relativa ai gruppi sanguigni.
Ho capito che non esiste la dieta perfetta, che ognuno di noi ha un gruppo di alimenti da evitare, e che il DNA può essere influenzato dall'ambiente e dagli alimenti.
La longevità dipende dai nostri telomeri e dalla loro lunghezza, il digiuno ultimamente sembra avere, specie quello intermittente, una certa influenza sulla longevità, almeno a detta di Longo.
Sono anch'io dell'idea che la dieta perfetta non esista, però trovo abbastanza preoccupante che circolino diete che non hanno, almeno secondo me, un valido fondamento scientifico, e non mi basta che chi le propone possa fregiarsi del titolo di "dottore" per essere automaticamente attendibile.
Sono curiosa di natura e di conseguenza ho letto diverse cose su queste diete, ma non ho mai sperimentato né queste, né altre, probabilmente perché di natura sono anche poco o nulla propensa ad accettare qualcosa di cui non sia io per prima profondamente convinta, e quello che ho letto non mi ha convinto neppure in piccola parte.
Secondo i principi della del gruppo sanguigno (e della paleo, che sono abbastanza sovrapposte), io che sono di gruppo 0 (e anche negativo, ma Mozzi dice che è ininfluente) dovrei avere un'alimentazione basata principalemente su proteine animali, carne nella fattispecie, in quanto trattandosi del gruppo sanguigno più antico, i portatori di questo gruppo erano cacciatori e si cibavano prevalentemente delle carni degli animali uccisi durante le battute di caccia.
Estrapolo quanto segue da http://dietagrupposanguigno.it/dieta-del-gruppo-sanguigno-0/
"I soggetti che appartengono al gruppo 0 possiedono un apparato digerente molto robusto, che produce acido gastrico in abbondanza, cosa che gli permette di digerire con facilità le proteine animali di carne e pesce. Inoltre recenti studi hanno messo in luce la presenza massiccia, nell'intestino di queste persone, della fosfatasi alcalina, un enzima che rende ancora più efficente la digestione di proteine e grassi animali.
E' vero che il mio apparato digerente è robusto e che ho un'ottima produzione di succhi gastrici (la mia fosfatasi alcalina invece per me è un mistero e tale resterà, in quanto non vado mai a fare analisi).
Purtroppo però non amo particolarmente la carne, tanto che posso stare anche anni senza mangiarne.
Penso che il nostro corpo, se lo sappiamo veramente ascoltare, sia lui a poterci dare le migliori indicazioni.
Per contro, essendo ancora di là da venire la domesticazione di bovini, capre, pecore, la dieta del paleolitico-gruppo sanguigno "0" non contemplava latte e ancor meno i suoi derivati.
Sempre parlando degli individui di gruppo "0" si afferma che:
In compenso essi non digeriscono bene ne i cereali (specialmente quelli con il glutine), ne i latticini, due generi alimentari che purtroppo costituiscono i cardini e le fondamenta dell'attuale dieta Mediterranea (pasta, pane, pizza, latte, formaggi, ecc.) con gravi ripercussioni sulla salute di chi la segue.
E invece io i cereali li digerisco benissimo e non sono intollerante al glutine, amo la dieta mediterranea, amo le uova, amo il latte e i suoi derivati, che ho sempre digerito perfettamente (ma non mi piacciono i prodotti delattosati, e soprattutto il latte per me è abbastanza disgustoso).
Non ho notato ripercussioni negative sulla mia salute per essermi sempre cibata proprio di quegli alimenti che secondo Mozzi avrei dovuto evitare e di non aver mangiato se non in minima parte quelli che secondo lui sarebbero stati salutari per me.
IL China study è chiaro sull'associazione latte osteoporosi. E purtroppo il latte che beviamo oggi non ha le stesse caseine di tipo 2 di quello dei nostri nonni, le mucche sono bombardate di ormoni e antibiotici, come i polli(non è un caso che le intolleranze al pollo nei gatti siano aumentate?, che molti umani diventino allergici ad antibiotici mai assunti prima, come la sottoscritta, che ci stava rimettendo le penne durante un intervento?).
Che il latte prodotto dalla mucche degli allevamenti intensivi sia diverso da quello delle mucche di parecchi decenni fa, è un dubbio che ho da molto tempo.
Diciamo che essendomi toccata la sorte di non essere nata ieri, ma l'altro, l'altro, l'altro ieri...ho avuto la grandissima fortuna di aver potuto evitare il latte "moderno" nonostante fino a 20 anni fa l'abbia sempre acquistato in negozio; le centrali del latte non erano e non sono tutte uguali, la provenienza nemmeno, così come il modo di allevare le bovine.
Come ho appena accennato, negli ultimi 20 anni non l'ho più acquistato in negozio, lo compro da un vicino che ha 4-5 mucche che mangiano ancora "all'antica" e cioè erba quando sono al pascolo, oppure fieno e niente più.
Il problema dell'uso massicciamente spropositato di antibiotici in zootecnia e soprattutto negli allevamenti avicoli convenzionali non so se sia la vera causa dell'aumento di allergie e intolleranze al pollo nei gatti; ritengo più probabile che sia un insieme di concause, visto che la quasi totalità dei gatti oramai mangia solo mangimi industriali che per forza di cose sono confezionati, e sulla sicurezza di questi contenitori ci sarebbe molto da dire e ridire.
Però visto che allergie e intolleranze non riguardano solo il pollo, mi viene il sospetto che siano coinvolti e interagiscano anche fattori ambientali e medici (per esempio uso scriteriato di antiparassitari; vaccini quasi per tutto e di più (a quando quello per l'unghia incarnita?); richiami senza prima aver eseguito la titolazione anticorpale)...
Non si può escludere che tutto l'insieme porti tra le spiacevoli conseguenze anche quella dell'aumento delle allergie.
Non penso di essere la mosca bianca il cui organismo va contro i risultati del China Study, non penso che i miei gatti, tutti quelli che ho avuto finora, siano stati e siano mosche bianche in quanto nessuno di loro ha mai manifestato intolleranze o allergie alimentari.
Ora è la moda del microbioma. Tutto sembra sia merito o colpa dei batteri che ospitiamo. Ho il leggero sospetto che dietro ci sarà una grande abbuffata di pilloline pronte ad essere messe in commercio, a scapito dei prodotti naturali che possiamo già prendere dagli alimenti. Ma oramai una medicina che non generi guadagno tale non è...
Sarà inevitabile, visto che la gente non vuole fare lo sforzo di usare la materia grigia, ma preferisce trovarsi la pillolina magica bell'è pronta da inghiottire con un sorso d'acqua..."S*******m, i colori della salute" ecc. ecc "se non puoi mangiarli, bevili!"
(ma che "non puoi" diciamo la verità: "non vuoi" (e la bottiglietta d'acqua al seguito ce l'hanno tutti))
...Il primo medico siamo sempre noi stessi.
Dovremmo...
GeorgiaGee
21-06-2018, 19:29
Tornando al Ribes, dopo quasi 2 settimane di utilizzo (3 gocce diluite 2 volte al giorno), non c’e’ stato ancora miglioramento, sanguina a volte ed e’ sempre infiammato:cry:
Magari ci vuole piu tempo...
In questi giorni lo sputacchia anche e gli scende la bava:dead:
Scusa l'OT, torniamo pure in tema.
Non so dirti se ci vuole più tempo per avere efficacia sul Mister o se nel suo caso sia inutile.
Certo la situazione di partenza è molto diversa, perché Yuri non ha mai sanguinato e non è in cura per altri problemi.
Che il Mister sbavi quando sputacchia il ribes mi sembra la normale conseguenza per aver sentito un sapore che lo disgusta.
GeorgiaGee
21-06-2018, 20:01
No ma non volevo mettervi in riga eh anche perche’ sto seguendo tutto il thread dato che avevo comprato anche io l’argento colloidale:cool:
Malinka ma Yuri era messo molto male? Il problema del Mister e’ solo su un dente e gengiva solo da una parte, problema nato estate 2017 e che forse avrei dovuto trattare invece di seguire il vet ‘eh mettiamo solo il restomyl che va bene cosi’
Lo so che non ci volevi bacchettare, però hai ragione, la discussione dall'argento colloidale è scivolata addirittura sulle diete!
Yuri aveva tutti, ma proprio tutti i denti pieni di tartaro giallo aranciato (credo perché ricoperto da tantissima placca batterica); i canini erano in quello stato per metà, solo le punte erano abbastanza chiare.
Le gengive erano tutte orlate di rosso (un bordo di circa 3 mm, tranne che dove ci sono i canini, lì non c'era infiammazione; nonostante tutto, le sue gengive non hanno mai sanguinato.
violapensiero
22-06-2018, 22:42
Prova a massaggiare le gengive con una soluzione leggera a base di bicarbonato, quando ho la gengivite io, è l'unica cosa che mi da immediato sollievo, tanto anche se sputa e sbava, male non fa.
violapensiero
22-06-2018, 22:50
Dimenticavo, quando Fiorello soffre di gengivite, sporadicamente, do integrazione di q 10 30 mg pro die. Il suo caso non è grave, ma funziona.
il q 10 sarebbe quello di cui parlano in questi siti?
https://elicats.it/coenzima-q10-ubichinolo-per-gatti-e-cani/
http://www.inerboristeria.com/coenzima-q10-integratore-di-coenzima-q10.html
http://gattocicovablog.it/coenzima-q10-nel-cane-e-gatto.html
Dico la verità, ho un po' di remore, come del resto le ho per gli integratori in genere; dal momento che Yuri, a parte la gengivite, sta bene, mi spiacerebbe che a causa di una sua sensibilità si verificassero spiacevoli effetti collaterali come quelli descritti in quei siti.
Oltretutto visto che lui oramai mangia crudo, il q 10 lo trova sicuramente lì, non è stato denaturato da cottura e conservazione.
violapensiero
22-06-2018, 23:59
esatto, quello è non è che possono essercene diversi. All'epoca ne parlai col,mio veterinario, il quale mi disse che per integrarlo naturalmente occorreva quasi solo cuore, io ho preso quello della long life, che mi sembra avesse un dosaggio basso, mai avuto problemi. D'altronde negli anni, si è passati per gli umani da un dosaggio di 30 mg ad uno di 300, specie se si prendono medicinali che ne bloccano la funzione. A me e ad altri sul forum che lo assumevano regolarmente, ha dato solo benefici.
Pur avendo per precauzione escluso l'utilizzo interno dell'argento colloidale, non lo demonizzo.
Cerume nerastro, prurito e conseguente grattamento, acari esclusi...potrebbe essere malassezia.
Oggi gli ho spruzzato un paio di volte l'argento colloidale nel condotto uditivo; ripeterò anche domani. E stiamo a vedere se ci sarà un miglioramento.
violapensiero
25-06-2018, 23:29
La malazzetia da cattivo odore e rossore, controlla.
GeorgiaGee
26-06-2018, 07:14
Mister no odore e rossore, ma tutti gli acari e parassiti sono visibili con otoscopio? O potrebbe non averli visti?
Gli acari sono bianchicci e hanno dimensioni che non superano il mezzo millimetro (i più grandi).
Dovrebbero essere rilevabili abbastanza agevolmente con l'otoscopio, però quando non si vede nulla può essere che non si sia guardato bene.
Igor aveva arrossamento e odore veramente pessimo, non c'era bisogno di mettere il naso nell'orecchio, per sentirlo, certi giorni era proprio vomitevole.
E' malassezia anche quella di Yuri; l'interno delle sue orecchie non profuma certo di violetta, però se non altro è rilevabile solo infilando il naso nel padiglione auricolare e non è pessimo come quello di Igor; è sopportabilissimo.
I giorni scorsi prima di cominciare a mettere le gocce di argento colloidale avevo guardato il fondo delle orecchie con l'otoscopio: c'erano un lieve arrossamento e una patina untuosa di cerume bruno-trasparente, nonché dei depositi di cerume nerastro, soprattutto nell'orecchio destro.
Stamattina ho guardato di nuovo con l'otoscopio; non c'è più infiammazione e di cerume scuro ne ho visto poco più di un puntino nell'orecchio sinistro e come una lenticchia nel destro e la secrezione del condotto uditivo non è più colorata di bruno, è trasparente, incolore come dovrebbe essere il cerume "sano".
Sta a vedere che l'argento funziona; stanotte non l'ho mai sentito grattarsi e stamattina dopo colazione si è messo sul divano e finora non si è ancora grattato neppure una volta (lo sto tenendo d'occhio mentre faccio le mie cose).
Speriamo di risolvere! :micimiao10:
GeorgiaGee
26-06-2018, 09:09
Provo anche io? L’argento l’avevo preso ma non usato per le gengive.
Come lo hai applicato?
Dal momento che ce l'hai, prova; lo usano anche per l'otite dei bambini.
Io prendo saldamente tra pollice e indice la punta dell'orecchio (lui cerca di sottrarsi) e gli metto una goccia per orecchio, cercando di farla cadere proprio nel condotto uditivo.
Poi gli tengo una mano sull'orecchio altrimenti lui si scrolla e riesce a farlo uscire; gli massaggio anche leggermente le orecchie, così il liquido scende giù di sicuro.
GeorgiaGee
26-06-2018, 17:56
Ok quindi lo applico come se applicassi le gocce tipo Otodine...
Spero di non fare danni (anni fa mettevo otodine e aveva otite, non lo sapevo poverino, era stato come buttare benzina sul fuoco) , se avesse infezioni o timpano perforato etc la veterinaria lo avrebbe visto almeno quello settimana scorsa no??
Sì, come quando metti Otodine.
Se avesse il timpano perforato o ci fossero infezioni, con l'otoscopio la veterinaria se ne sarebbe accorta di sicuro.
GeorgiaGee
28-06-2018, 22:34
Domani metto le gocce d’argento..
Per ora sono a quota 16 giorni con Ribes forte ma non ho visto cambiamenti visibili nei denti...:cry:
Ho cominciato il giorno 5 di questo mese, ma da giorni la situazione è stazionaria, resta ancora sempre quel bordino rosa spento sull'orlo gengivale, penso che più di così non migliorerà, ma rispetto a com'era all'inizio della cura ha fatto dei bei progressi e l'alito per fortuna sembra che si sia stabilizzato.
In una scala da 0="nessun odore" a 10="puzza terrificante anche a distanza", prima del ribes era 10, adesso è 3="lo sento leggermente accostando il naso alla sua bocca aperta".
E per il mio olfatto è stato un enorme miglioramento, finalmente non ho più bisogno di mettermi in apnea quando di notte mi si avvicina, determinato a darmi bacini e linguatine in faccia.
Ho intenzione di continuare fino alla fine del mese, poi lo darò 5 giorni alla settimana e pausa al sabato e domenica.
E stiamo a vedere come va.
GeorgiaGee
29-06-2018, 17:35
Provato oggi a mettere goccia di argento, ogni quanto le metti nelle orecchie Malinka?
Gliel'ho messo 2 volte al giorno per 3 giorni di seguito: 25, 26 e 27.
Già dopo i primi 2 giorni non si grattava più.
Però forse per precauzione avrei dovuto continuare per qualche altro giorno? Boh!
Comunque lo tengo d'occhi e se vedo che riprende a grattarsi, ripeto il trattamento ma lo continuo per una settimana.
Non l'ho ancora riguardato con l'otoscopio, stasera o domani gli darò un'occhiata.
GeorgiaGee
06-07-2018, 20:24
Messo argento 1 goccia una volta al giorno per 4/5 giorni
Mi sembra che il tic di muovere l’orecchio e scuotere la testa, sia scomparso...Pero’ non saprei se mettere l’argento ogni tanto o solo alla necessita’?
Ho interrotto il Ribes perche’ non so se darglielo in modo continuativi
Il ribes andrebbe dato a cicli o continuativamente, esattamente come il cortisone :)
Messo argento 1 goccia una volta al giorno per 4/5 giorni
Mi sembra che il tic di muovere l’orecchio e scuotere la testa, sia scomparso...Pero’ non saprei se mettere l’argento ogni tanto o solo alla necessita’?
Ho interrotto il Ribes perche’ non so se darglielo in modo continuativi
Molto bene, pare proprio che l'argento abbia fatto effetto; io glielo metterei ancora per qualche giorno dopo la scomparsa dei sintomi (l'ho fatto anche con Yuri), caso mai che ci sia ancora qualcosa. Poi in seguito solo all'occorrenza.
Il ribes l'avevo sospeso anch'io, visto che la situazione è stabilizzata.
Vorrei darlo a cicli, ma come? 1 settimana al mese? A settimane alterne? Un mese sì e uno no? 5 giorni alla settimana? Solo tutti i fine settimana?
Uffa, non mi so decidere...
babaferu
11-07-2018, 07:17
Secondo me un ciclo completo dura 20 giorni, a settimane alterne mi sembra un ciclo troppo breve. Io farei 20 giorni si, 20 no.
Baci e complimenti per i risultati.
Secondo me un ciclo completo dura 20 giorni, a settimane alterne mi sembra un ciclo troppo breve. Io farei 20 giorni si, 20 no.
Baci e complimenti per i risultati.
E 20 sì e 10 no? pensi che sia troppo ravvicinato?
I risultati penso che dipendano da quanto è recettivo il gatto a certe sostanze, con Yuri è andata bene così.
babaferu
11-07-2018, 08:39
E 20 sì e 10 no? pensi che sia troppo ravvicinato?
I risultati penso che dipendano da quanto è recettivo il gatto a certe sostanze, con Yuri è andata bene così.
no credo possa andare bene, tu sei un'ottima osservatrice, saprai renderti conto di quanto tempo può stare senza e quando è necessario riprendere, credo che potrai regolarti in base ai tempi di reazione.
...i risultati dipendono anche dalla tua pazienza e voglia di sperimentare per migliorare il benessere del gatto.
Pazienza e voglia di sperimentare ne ho senz'altro...Yuri la cavia, in senso buono, s'intende!
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