Visualizza Versione Completa : gatti di casa e selvatici, convivenza?
bystarlight
03-07-2018, 10:25
ciao a tutti, vorrei un consiglio.
abbiamo una casa in campagna con un grande giardino, vorremmo prendere un gattino.
ci piacerebbe tenerlo in casa ma dargli la possibilità di uscire anche (magari gradualmente con la crescita)
il problema è che i nostri vicini di casa, hanno una colonia di gatti, che son soliti girovagare tutto il giorno e venire anche da noi, il nostro terreno è solo in parte recintato, non c'è nemmeno un cancello, quindi è impossibile chiuderlo, anche perchè è molto grande e al momento non ne abbiamo la possibilità.
questi gatti selvatici vengono ormai da anni e riconoscono quel terreno come un proprio territorio, cercano cibo, fanno i bisogno, marcano...tutto insomma.
a noi non danno fastidio, anzi....solo che son un pò preoccupata in previsione di prendere un gatto nostro, ho paura che vadano in conflitto.
pensavo che alla luce di questo forse sarebbe meglio prendere un femmina (magari meno territoriale) ovviamente sterilizzata.
voi cosa dite? avete consigli? mi spiacerebbe doverlo tenere chiuso sempre in casa avando tanto giardino.
posso anche metterlo in una zona recintata più piccola, solo che poi comunque esce o si arrampica....
Ciao e benvenuti!
Noi siamo nella stessa situazione: ci sono Carlotta, Arturo e Camilla che abiano in campagna dai nonni, e poi ci sono Lina e Matt che stanno con me, ma andiamo tutti in campagna per il fine settimana.
Tutti e cinque sono operati.
La casa dei nonni ha un grande giardino che non si può recintare e poi c'è il cortile, che è anche aperto.
In cortile praticamente si è stabilita una piccola colonia di mici; inoltre dalle case a monte sovente arrivano mici "esteri" e qualcuno - tipo Fra' Micio, il certosino - arriva addirittura dal paese (noi siamo in una frazione, distante un paio di chilometri).
Siccome non c'è pericolo, tutta la banda di "pelinquenti" è libera di uscire o stare in casa come preferisce; le femmine generalmente stanno molto attaccate a casa, mentre i due maschietti gironzolano, si arrampicano e giocano - ma sono sempre a portata di voce e vengono sorvegliati in modo asfis... ehm... "discreto" dalla nonna ;)
Tutti indistintamente vengono richiamati in casa prima che faccia buio d'inverno, e comunque entro l'ora di cena (grosso modo le 18) d'estate. Dopo la pappa serale non si esce più, fino al mattino dopo.
Per quanto riguarda i rapporti tra i mici del cortile e "forestieri", vanno tutti abbastanza d'accordo: alla fine credo che tutti quanti facciano parte della colonia, mici di casa compresi e inclusi anche i due "cittadini" Lina e Matt. Carlotta, Arturo, Camilla e anche l'ultimo arrivato Matt hanno iniziato a frequentare il cortile da cuccioli, quindi problemi d'inserimento non ce ne sono stati.
L'unica ad essere arrivata già adulta è Lina, che però non ha tardato a trovare un suo spazio; c'è stato qualche dissapore iniziale, ma adesso tutti quanti si fanno naso-naso e si danno testatine, e la convivenza è pacifica.
Purtroppo ci sono sempre i vicini molesti: Fra' Micio. Quello arriva e pianta grane, attacca briga... quando c'è lui c'è zuffa. Purtroppo Camilla è sicuramente stata picchiata da lui. Peraltro Lina gliele ha suonate varie volte: non è una che le manda a dire, lei. Arturo, anche se è un micio di nobili origini, ha la zuffa nel sangue, e se il gattastro blu vuole la guerra, non si tira certo indietro.
In ogn caso, a parte un po' di urla e qualche ciuffo di pelo volante, non si sono mai segnalati danni di rilievo.
Concludo facendo lo sfrontato: visto che sei in cerca di un micetto, giustappunto la settimana scorsa sono nati i quattro figli di Renèe, una delle micie del cortile. Se ti interessa... di sicuro saranno micetti ben relazionati con i loro simili.
bystarlight
03-07-2018, 13:04
quindi i tuoi gatti si può dire che convivono? quelli di casa e quelli esterni?
sai, mi faccio problemi perchè i miei genitori, anche loro vivono in campagna con giardino recintato però, e han sempre tenuto diversi gatti, e quando capitava che uno esterno entrasse o volesse far parte del gruppo erano botte, nonostante i nostri gatti eran tutti sterilizzati, i maschi mantenevano l istinto territoriale.
più volte ci è toccato portarli dal veterinario a causa di ferite ecc..
so di gente che tiene i gatti chiusi in casa tutto il tempo, ma per me è innaturale, e con tanto giardino mi sembra assurdo, solo che come dicevo non possiamo recintare la proprietà.
abbiamo una parte del giardino recintata, un tempo era l'orto....si potrebbe riconvertirlo a giardino protetto? mettere una rete è sufficiente? penso che poi il gatto fuggirebbe ;)
oppure dobbiamo esporlo gradualmente alla colonia esterna sperando che si adattino?
a parte le botte, mi preoccupa un pò la possibilità di malattie, è sufficiente farlo vaccinare? cioè, questi gatti forestieri sono davvero allo stato brado. sono circa 4 o 5 che vengono nel nostre giardino...
linguadigatto
03-07-2018, 13:16
ciao!
questa cosa va ragionata... così si rischia di mettere a rischio il gattino.
per prima cosa, la zona in cui vivi è sicura? auto, cani, trattori, avvelenatori... sono tutti pericoli che vanno valutati prima di decidere se dare accesso esterno ad un gatto domestico. è molto bello quando i gatti possono uscire in ragionevole sicurezza, per loro e per noi, ma se questa cosa li mette a rischio è di gran lunga preferibile una lunga piacevole e divertente vita come gatto di casa, basta attrezzare il territorio a disposizione con stimoli adeguati.
seconda cosa, la colonia... sicuramente, che sia un maschio o una femmina, ci saranno lotte per il territorio. e quasi sicuramente il tuo micio se le prenderà, perchè molto meno determinato e molto meno abituato alla lotta rispetto a dei gatti adulti. quello è il loro territorio, fonte del loro sostentamento, indispensabile per la loro sopravvivenza, non lo cederanno di buon grado al nuovo venuto.
terza cose, malattie... qual è lo stato di salute dei mici di colonia? per le principali malattie puoi vaccinare, anche per la felv, ma per la fiv no... e in caso di morsi a sangue ci può essere contagio.
quarta cosa... questa colonia non ha dei mici adottabili, visto che sono già abituati al territorio e a voi? :o
bystarlight
03-07-2018, 13:40
si, potremmo prendere un micio direttamente da loro, ce l hanno offerto più volte, essendo che loro non sterilizzano e han sempre cuccioli.....forse potrebbe aiutare per l inserimento nella colonia? anche se lo portiamo a casa noi?
per quanto riguarda tutto il resto...........i pericoli ci sono, la casa è in campagna, trattori ce ne sono, macchine ogni tanto, insomma....malattie pure, in quanto quelli della colonia, sono abbastanza in salute ma non vaccinati.
come dicevo, o me la metto via e accetto di esporre il gatto a graduali pericoli per lasciarlo libero...oppure lo tengo in casa, o costruisco una zona recintata per lui, non vedo alternative...
@ByStarLight
Sì, i miei convivono pacificamente con con i mici del cortile. A parte Fra' Micio che viene apposta per piantare casino, con gli altri non ci sono problemi.
Per le malattie ovviamente i miei sono tutti vaccinati, compresa la FELV, e proprio per evitare altri possibili rischi, se sentiamo che c'è Fra' Micio o qualcun altro che inizia baruffa interveniamo al volo a placare gli animi e cacciare l'intruso.
Tanto fa anche il fatto che la notte i miei restano chiusi in casa: i periodi di maggior attività sono per l'appunto dopo il crepuscolo e prima dell'alba, e tenerli isolati dagli altri durante "l'ora di punta" riduce di molto i motivi di screzio e di scontro.
Concordo con te sul fatto che se hai un bel giardino e tanto spazio non è logico tenere i mici dentro; anzi: io dico addirittura crudele, perchè gli occhi li hanno anche loro, e le finestre ci sono... vedere gli uccellini là fuori e non poterli raggiungere - tanto per fare un esempio - è un supplizio di Tantalo.
Ma ha anche ragione Linguadigatto. E' chiaro che il posto deve offrire ragionevole sicurezza; da me è sicuro, perchè la frazione è pressochè disabitata: non ci sono umani cattivi e il traffico è ridotto pressochè a zero. Non essendoci umani non ci sono neppure cani, e quindi i mie possono stare tranquilli.
Se la zona non fosse sicura, i mici starebbero in casa: meglio un felino frustrato vivo, che uno felice e morto.
@Linguadigatto: ma come, io cerco di spacciare uno dei figli di Renèe e tu mi stronchi il tentativo così, sul nascere? :rolleyes: :rolleyes:
linguadigatto
03-07-2018, 13:52
@Linguadigatto: ma come, io cerco di spacciare uno dei figli di Renèe e tu mi stronchi il tentativo così, sul nascere? :rolleyes: :rolleyes:
perdonami!
ma che cosa sentono le mie orecchie, i gatti della colonia non sono sterilizzati?? aiuto! ma quanti gatti ci sono?
bystarlight
03-07-2018, 14:01
perdonami!
ma che cosa sentono le mie orecchie, i gatti della colonia non sono sterilizzati?? aiuto! ma quanti gatti ci sono?
no ma è gente di campagna, ogni tanto c'è sempre qualche gatta incinta, hanno anche la stalla e quanto dicono i gatti si mettono proprio ad aspettare il latte della mungitura! insomma....cose d'altri tempi!
per fortuna non ci sono cani, e la casa è in una zona abbastanza protetta...i loro gatti girano indisturbati, ci sono addirittura animali selvatici come fagiani e lepri.
è un bel posto...solo che è poco controllabile, perchè gli spazi sono molto ampi e ci sono poche barriere...
a noi ripeto non crea problemi, ci piace avere animali in giardino, ci piace la natura.
forse prendendo un gattino loro avrei meno problemi di adattamento, anche se forse ho paura che poi se ne voglia tornare a casa sua ;)
linguadigatto
03-07-2018, 14:39
cose d'altri tempi!
l'ultima volta che mi sono imbattuta in cose d'altri tempi come queste in fatto di gatti, per controllare la popolazione dei gatti ammazzavano le femmine delle cucciolate. le mettevano in un sacco e le sbattevano per terra. spero tanto che non sia quella la situazione :cry:
per il resto, io abito in aperta campagna - iw1dow e king che sono stati da noi per via di un certo micino nero :rolleyes: se lo ricordano di sicuro - c'è circa 1 km di strada sterrata che finisce solo a casa nostra, passeranno 2 trattori al mese oltre alle nostre macchine... e i gatti hanno ettari di prati campi e noccioleti - anche se alla fine non si allontanano mai da casa se non per seguirci. io non sono affatto contraria ai gatti in campagna, ma vanno anche curati... sterilizzati, vaccinati, antipulciati :approve:
se dovessi decidere io, credo che prenderei un micino dalla colonia e nel frattempo ne approfitterei per cercare di capire con i signori se non si può trovare un modo per sterilizzare almeno le gatte. :o
bystarlight
03-07-2018, 14:56
l'ultima volta che mi sono imbattuta in cose d'altri tempi come queste in fatto di gatti, per controllare la popolazione dei gatti ammazzavano le femmine delle cucciolate. le mettevano in un sacco e le sbattevano per terra. spero tanto che non sia quella la situazione :cry:
per il resto, io abito in aperta campagna - iw1dow e king che sono stati da noi per via di un certo micino nero :rolleyes: se lo ricordano di sicuro - c'è circa 1 km di strada sterrata che finisce solo a casa nostra, passeranno 2 trattori al mese oltre alle nostre macchine... e i gatti hanno ettari di prati campi e noccioleti - anche se alla fine non si allontanano mai da casa se non per seguirci. io non sono affatto contraria ai gatti in campagna, ma vanno anche curati... sterilizzati, vaccinati, antipulciati :approve:
se dovessi decidere io, credo che prenderei un micino dalla colonia e nel frattempo ne approfitterei per cercare di capire con i signori se non si può trovare un modo per sterilizzare almeno le gatte. :o
sono d'accordo con te, non credo proprio sia gente che ucciderebbe dei gatti, però, oltre che suggerire di sterilizzare la colonia non posso fare molto.
si trovano a casa loro e siamo in ottimi rapporti, sono vicini da 40 anni con la mia famiglia, quindi tutto faremmo tranne darci fastidio su qualcosa! quello che penso è che loro li tengono abbastanza allo stato selvatico e sicuramente alcuni moriranno per malattie o dispersi....ce ne saranno massimo 15 o 20......ma poi nella nostra proprietà ne vedo girare solo alcuni abitudinari, tipo 3 o 4....soprattutto sera e notte.
Non c'è niente di "innaturale" nel tenere un gatto chiuso in casa. Scusa, ma questa è una cosa che mi preme molto far capire, perché c'è tanta gente che lascia i gatti liberi di uscire NON in sicurezza perché per loro è innaturale tenere un gatto a casa al sicuro, ma è naturalissmo ovviamente farlo morire investito da un auto, azzannato da un cane, avvelenato da un vicino fuori di testa, picchiato da ragazzi scriteriati. A questo punto anche sterilizzare, dare umido in scatola e crocchette sono tutte cose innaturali, persino portare il gatto dal veterinario è innaturale allora, visto che in natura un gatto non va mica dal dottore a farsi curare.
Tornando al tuo discorso, io quando ero piccola avevo una piccola colonia di gatti sottocasa e, non so se è più o meno la stessa cosa, quando nascevano nuovi cuccioli non vi erano particolari litigi e dissapori, quindi forse non c'è pericolo.
Piuttosto mi preoccuperei più dell'ambiente circostante. Se è una zona sicura, priva di auto, vicini pazzi, cani, volpi e altri pericoli allora penso che non ci siano problemi nel farlo uscire e io stessa sono pro al dare quanta più libertà possibile al micio, se tutto ciò avviene in relativa sicurezza.
Detto ciò, quando arriverà il piccoletto faccelo sapere e mandaci delle foto! :147:
Beh, oddio, non è proprio tanto naturale costringere un gatto a vivere in casa; è una scelta umana, non felina.
I pericoli della vita libera ci sono, nessuno può negarlo, ma d'altronde ogni moneta ha il suo rovescio.
I miei non li lascio uscire più e mi spiace tantissimo, perché quando abbiamo comprato questa casa l'avevamo scelta anche (e soprattutto?) perché sarebbe stata l'ideale per i gatti, con un grande giardino e prato e boschi tutt'intorno, e poche case sparse con pochi umani in circolazione, la strada che arriva solo a questa frazione e poi si ferma; insomma, sembrava un piccolo paradiso.
Il paradiso però è durato poco; si sono presto palesati gli avvelenatori, che per fortuna non sono riusciti a far del male ai miei gatti, ma sapendo che razza di gentaglia sta proprio al mio confine, da allora non li lascio più uscire.
Ma se non ci fossero stati questi str0nzi, i gatti sarebbero ancora liberi di correre nei prati, di fare agguati agli uccellini, alle lucertole, ai topini e alle farfalle, di sonnecchiare all'ombra di qualche cespuglio o di crogiolarsi al sole primaverile.
Anche se potenziali pericoli naturali ce ne sarebbero stati, la loro però sarebbe stata una vita molto più bella, più gratificante, più felina.
Beh, oddio, non è proprio tanto naturale costringere un gatto a vivere in casa; è una scelta umana, non felina......
..........Anche se potenziali pericoli naturali ce ne sarebbero stati, la loro però sarebbe stata una vita molto più bella, più gratificante, più felina.
Concordo.
Li consideriamo animali da compagnia, ma a questa compagnia diamo valore solo in casa, se stanno fuori e vengono a trovarci un paio di volte al giorno allora non è più compagnia, non c'è l'importanza dell'incontro, è come dire stai troppo per i fatti tuoi, ti voglio in casa, quando torno ti voglio lì
Sì, perché neppure noi viviamo solo in casa, anzi molti di noi stanno in casa solo per mangiare, lavarsi, dormire (quindi necessità primarie). Poi nel quotidiano ci sono anche le parentesi sociali con compagni e figli in cui includiamo il gatto
Per tornare nel thread, io adotterei un micino della colonia. Conosce già il territorio, non si perderebbe. Non è escluso che qualcuno di loro non scelga di star da voi spontaneamente o col solito aggancio tramite il cibo. Andrebbe sterilizzato e vaccinato, poi dopo un paio di mesi metterei frontline per evitare pulci, o più in là frontline combo per evitare anche altri parassiti. Sarebbe un gatto in un ambiente rurale senza la brutalità a cui a volte vanno incontro, con necessità di territorio forse più limitate.
Costruirgli un gabbione sarebbe fattibile, ma poi ci resterebbe volentieri? Credo che se il perimetro includesse almeno un albero e tanti cespugli forse sì.
Certo, ovvio che la scelta di tenere i gatti in casa non è una scelta presa da loro e sicuramente lasciarli uscire fuori si avvicina molto di più a quella che sarebbe la loro vita in natura, tant'è che io sarei la prima a far uscire i miei gatti quando vogliono se sapessi che i pericoli che corrono sono minimi, come nel caso di Bystarlight che, da quel che si evince dal post, vive in una zona che comunque sembra abbastanza sicura e tranquilla. Però purtroppo ci sono quelle persone che, nonostante vivano in zone pericolossissime, lasciano il gatto fuori all' acqua e al vento e usano la scusa del "è innaturaleee!", quando in realtà magari la motivazione non è neanche questa.
Purtroppo vado in tilt facilmente quando si tocca questo tema perché ho avuto un sacco di discussioni con i miei genitori a causa di ciò (fosse per loro dovrei lasciare i miei gatti liberi di girovagare nel mio quartiere pieno di cani da guardia e macchine in corsa) e inoltre ho visto tanti gatti di amici miei morire così. Quindi scusate lo sfogo, avevo bisogno di liberarmi :o
linguadigatto
04-07-2018, 14:58
Non c'è niente di "innaturale" nel tenere un gatto chiuso in casa.
io non farei un discorso di "innaturale", perchè cosa diavolo vuol dire? tutto e niente. naturale per chi? per un gatto selvatico, o per un gatto domestico, o per la mia idea romantica di gatto?
parlando di gatto da appartamento o gatto che esce, io mi focalizzo unicamente su cosa sia meglio per dare a quello specifico individuo gatto una vita comoda e sicura, ma che sia anche stimolante, interessante, piena. e questo si può fare anche tranquillamente solo in ambiente domestico senza far uscire i gatti, purchè ci si informi sulle esigenze non puramente "materiali" dei gatti e gli si fornisca un ambiente stimolante e interessante anche se indoor.
detto questo, in un appartamento è molto più facile... una casa di campagna diventa di complicata gestione, anche perchè i gatti ci vedono uscire e fare un sacco di cose interessanti a pochi metri da loro, circondati da insetti, uccellini, fili d'erba che si muovono, e naturalmente la cosa è molto frustrante dal loro lato del vetro. prima o poi troveranno il modo di sgusciare fuori per una porta chiusa male, una finestra socchiusa... e si troveranno in un territorio totalmente sconosciuto. a me sembra meno pericoloso abituarli a vivere anche lo spazio esterno, naturalmente purchè abbia un grado di sicurezza adeguato. la sicurezza al 100% non esiste fuori, e nemmeno in casa.
tutto va valutato con un po' di buon senso
linguadigatto
04-07-2018, 15:00
lasciano il gatto fuori all' acqua e al vento e usano la scusa del "è innaturaleee!"
fammi indovinare, sono gli stessi per cui anche sterilizzare è "innaturaleeeeeee" ;)
[...]
tutto va valutato con un po' di buon senso
Brava! Questa frase vale più di mille discorsi!
Perdonami linguadigatto, ma non ho capito il tuo intervento
io non farei un discorso di "innaturale", perchè cosa diavolo vuol dire? tutto e niente. naturale per chi? per un gatto selvatico, o per un gatto domestico, o per la mia idea romantica di gatto?
parlando di gatto da appartamento o gatto che esce, io mi focalizzo unicamente su cosa sia meglio per dare a quello specifico individuo gatto una vita comoda e sicura, ma che sia anche stimolante, interessante, piena. e questo si può fare anche tranquillamente solo in ambiente domestico senza far uscire i gatti, purchè ci si informi sulle esigenze non puramente "materiali" dei gatti e gli si fornisca un ambiente stimolante e interessante anche se indoor.
Questo è molto complicato da attuare, se non vogliamo usare i termini naturale e innaturale forse possiamo usare il termine habitat. Purtroppo l'appartamento non corrisponde all'habitat del gatto, è stato concepito dalla specie umana per la specie umana. Interessare e stimolare un gatto indoor vuol dire dedizione totale e conoscenza della specie per non andare incontro ad alterazioni rappresentazionali, adattamenti piuttosto che adattabilità e chi più ne ha più ne metta. Noi, se ci sono alterazioni di quel tipo non ce ne accorgiamo ed il buon senso viene applicato secondo i nostri parametri perché l'habitat in questo caso non è quello per cui questa specie si è evoluta anche se sono rispettate le cinque libertà
...detto questo, in un appartamento è molto più facile... una casa di campagna diventa di complicata gestione, anche perchè i gatti ci vedono uscire e fare un sacco di cose interessanti a pochi metri da loro, circondati da insetti, uccellini, fili d'erba che si muovono, e naturalmente la cosa è molto frustrante dal loro lato del vetro.
Questo succede anche in appartamento. Quante volte si è letto qui che il gatto miagola e raspa la porta di casa, o si piazza davanti alla finestra? Forse ha capito che al di là di quella porta c'è il resto del mondo, che quell'appartamento non gli basta, che non è consono alle sue necessità nonostante ci sia un arricchimento ambientale stimolante
...... la sicurezza al 100% non esiste fuori, e nemmeno in casa.
Questo l'ho capito :)
tutto va valutato con un po' di buon senso
Ecco, il buon senso, secondo me, secondo te o secondo chi? secondo il gatto?
Il concetto varia moltissimo non solo da persona a persona, ma può essere radicalmente diverso se si prende in considerazione la mente di un'altra specie
Scusate questo mio intervento decisamente scomodo
Ecco, il buon senso, secondo me, secondo te o secondo chi? secondo il gatto?
Il concetto varia moltissimo non solo da persona a persona, ma può essere radicalmente diverso se si prende in considerazione la mente di un'altra specie
Scusate questo mio intervento decisamente scomodo
Ma che scomodo, hai detto una grande verità, però generalmente per buon senso si intende non esporre il gatto a situazioni palesemente rischiose per la sua incolumità fisica, o almeno io lo intendo così. Se abitassi a ridosso di una strada percorribile da autoveicoli oppure in paese non farei uscire il gatto.
E non lo farei uscire neppure se abitassi nel paradiso terrestre, se sapessi di avere dei vicini che cercherebbero di fargli del male (ed è quello che ho fatto).
Questa è la mia personale idea di sicurezza come appartenente alla specie umana, ma sono certa che il gatto la penserebbe diversamente e vedrebbe il pericolo dove io non lo vedo, ma non lo vedrebbe dove oggettivamente c'è.
Non so se sono riuscita a spiegarmi...
linguadigatto
05-07-2018, 08:45
l'appartamento non è neanche il nostro habitat :D
è stato concepito per ragioni economiche e sociali, non di certo rispettando le nostre necessità di specie o individuali. idem le città.
il mio intervento significa semplicemente: c'è gatto e gatto, non ha senso fare un discorso generale sulla "naturalità" di una cosa, tanto più che la "naturalità" non è certo la discriminante tra il bene e il male...
bisogna badare ai bisogni di ogni singolo individuo gatto compatibilmente con la situazione in cui ci si trova. ho conosciuto gatti soddisfatti di vivere in casa, e altri che pur non avendo mai messo naso fuori continuano a grattare e miagolare alle porte. non si può generalizzare.
Ecco, il buon senso, secondo me, secondo te o secondo chi? secondo il gatto?
chiaramente il buon senso secondo l'umano che si occupa del gatto, non posso certo pretendere che il gatto abbia il buonsenso di guardare a destra e sinistra prima di attraversare una tangenziale... sono io che devo avere il buonsenso di non dargli accesso ad una tangenziale.
credo che senza questo presupposto non abbia alcun senso decidere di prendersi cura di un animale.
Però senza ricorrere alle ragioni economiche, se ci pensiamo l'appartamento è l'evoluzione della caverna e rispetta la nostra percezione di sicurezza, le città sono l'evoluzione degli insediamenti umani e rispettano il criterio di società organizzata, senza interpellare gli urbanisti che logicamente le vorrebbero diverse. Quindi chiaramente ci sono delle derive importanti dal momento che siamo più di 7 miliardi di persone e pensare a non so quanti piccoli paesi, più consoni ad una vita meno nevrotica, al posto delle grandi città al momento non è fattibile. Solo pensare che Roma in età imperiale aveva più di un milione di abitanti, eppure di spazio ce n'era per non stare appiccicati!
Son d'accordo che non si possa generalizzare, sono meno sicura che noi capiamo le loro necessità. Berenice sembra soddisfatta della sua vita, sembra!
Guardate questi gatti, a me si rizzano i capelli
https://www.youtube.com/watch?v=CrSn69wCeC4
https://www.youtube.com/watch?v=qg3VyIW2ZOI
Ho qualche dubbio sul fatto che un gatto attenda il verde per attraversare; penso piuttosto che il gatto del video sia molto intelligente e abbia notato che le auto a intervalli regolari si fermano per un certo tempo e che è proprio in quel frangente che può attraversare senza pericolo.
Il micio che aspetta davanti alle strisce pedonali avrà notato che le auto in quel punto particolare si fermano per lasciar attraversare chi è in attesa...umani generalmente...magari gli sarà anche capitato di attraversare insieme ai bipedi e avrà pensato di provarci anche da solo.
Naturalmente nel buon esito ha grande importanza la civiltà degli automobilisti.
Quanti si fermerebbero, qui in Italia, vedendo un gatto a bordo strada che attende di attraversare?
E' più facile vedere automobilisti che non rallentano neppure se è in mezzo alla strada (è solo un gatto - tanto si toglierà...) e purtroppo ci sono anche quelli che accelerano di proposito per investirlo.
Mah, riguardo il primo filmato io invece penso che il micio abbia collegato l'accensione della luce al fatto che le auto si fermano. E' una variante del tipico esperimento col topo e la lampadina.
Ciò senza togliere alcun merito all'intelligenza di Micio, tutt'altro! Consideriamo che molti umani non riescono a collegare il fatto che solo quando si accende la luce verde si può ottenere - che ne so - l'apertura della porta del treno o del tram (scene pietose che vedo tutti i giorni)... un topo alla terza volta ci arriva, il bipede medio no.
Sacrosanto quel che dici riguardo invece il secondo micio; qui da noi sarebbe già morto da tempo: l'automobilista italico medio accelera anche quando vede un suo simile sulle strisce - apposta per impedirgli di passare - , altro che gatti!
Hai ragione Malinka. il gatto non penso aspetti il verde ma sicuramente ha acquisito una competenza e più competenze hanno, non solo sull'attraversare la strada, più sopravvivono. Idem per quello che ha notato che le macchine rallentano in prossimità delle strisce pedonali, anche qui non c'è intelligenza ma competenza.
Qui i gatti del quartiere attraversano la strada, compresi i miei amati mici del condominio, una volta li ho visti per strada e mi è preso un colpo, non sapevo se restare lì per proteggerli per avvisare le macchine o se invitarli a tornare nel giardino condominiale. Ho capito che qualsiasi mio intervento sarebbe stato inopportuno ed avrebbe potuto metterli in pericolo, che avrei potuto interferire in una decisione di tipo fight or flight, quindi restai lì per molto tempo pensando a quanto non sono gatto.
Certo, ci sono anche i cretini che accelerano per metterli sotto, così era un tassista che anni fa facendo parte della categoria me lo disse, io con tutta la calma possibile dissi se si poteva accostare e scesi dalla sua auto dicendo che era un incivile. Non arrivai mai all'appuntamento ma chissenefrega
La percezione del pericolo è molto diversa tra noi e loro
non si sentono al sicuro in braccio, non si sentono al sicuro con la pettorina, ma si sentono al sicuro nelle ore notturne, si sentono al sicuro camminando sulle ringhiere, dormono in bilico in posti assurdi ecc
Come puoi dire che non c'è intelligenza ma solo competenza?
Non tutti riescono ad acquisire competenza in egual grado, e quelli che non ci arrivano avranno il massimo rischio di finire spiaccicati in mezzo alla strada.
Come mai ci sono gatti che non riescono a correlare il fermo auto con la possibilità di attraversare in sicurezza, mentre altri l'hanno capito?
Cos'è che fa la differenza?
Per me è l'intelligenza, una delle tante forme, visto che a quanto pare ce ne sono diversi tipi.
Ritorno un po' sulla domanda iniziale del post, ovvero se prendere il gattino e come fare.. magari mi darete della pazza, dato che siamo in un forum di gatti... ma io consiglierei in questo caso di prendere un cane.
Il cane a differenza del gatto potrebbe viversi il giardino e circostante territorio in modo più "autonomo", senza per questo mettersi in pericolo con auto/trattori/fughe ecc.; voi stareste tranquilli e lui si godrebbe il territorio senza privazioni, gabbie, reclusioni in casa o altro.
Sto parlando ovviamente di un cane di un certo tipo, con un carattere molto attaccato alla casa e al padrone e non attratto dall'esterno, ad esempio un pastore oppure forse ancora meglio un molossoiode (mastino, rottweiler, bulldog ecc), che non ha l'istinto predatorio elevato quindi non sarà un pericolo per i gatti della colonia, e in più essendo pigro e pacioso rimarrà in giardino a difendere il territorio senza scappare dietro alle auto o agli uccellini.
Come alternativa, prenderei un gatto disabile o molto anziano, un catorcione insomma, del tipo non vedente o con altre problematiche che lo portino spontaneamente a preferire la casa rispetto all'esterno. So che è una scelta molto molto impegnativa, quindi ovviamente va valutata con cura.
In effetti mi sono espressa male perché più che altro pensavo alla capacità di problem solving ed al modello TOTE che utilizzano anche loro acquisendo competenze per poi utilizzarle. È intelligenza, è problem solving ed ognuno è portato a risolvere un tipo di problema piuttosto che un altro, è anche lì che emerge la soggettività. E quando viene percepito il problema? Quando c'è desiderio di ottenere qualcosa non proprio a portata di mano, e di nuovo entra in ballo la soggettività.......il discorso sarebbe più articolato ma in un OT del genere molte persone forse si annoierebbero
Adesso vado a vedere cos'è il modello TOTE!
Adesso vado a vedere cos'è il modello TOTE!
Troppo forte!
Test Operate Test Exit (ne esci se hai risolto)
domani se ho una quantità di tempo decente in caso apro un thread che leggeranno due o tre persone
Quindi sarebbe grossomodo questo? https://www.pragmatica-mente.com/2016/03/il-comportamento-efficace.html
Quindi per esempio:
Gatto al semaforo!
TEST-ho lo stimolo di andare dall'altra parte della strada perché c'è un giardino dove ho "sentito" che c'è una gatta; è il mio obiettivo
OPERATE-attraverso quando non vedo pericoli, cioè quando le auto sono ferme e si fermano proprio in quel punto della strada
TEST-raggiungo l'altro lato della strada e finalmente posso raggiungere quell'interessante giardino...
EXIT-fine del test, ho raggiunto il mio obiettivo
Gatto davanti alle strisce pedonali!
TEST-ho lo stimolo ad andare dall'altra parte della strada, perché c'è un gatto con cui vorrei fare a botte
OPERATE-in corrispondenza delle strisce le auto si fermano quando c'è qualcuno a bordo strada; anche io gatto sono "qualcuno" quindi aspetto che le auto si fermino
TEST-le auto sono ferme, attraverso la strada, raggiungo l'altro lato...e finalmente potrò battermi col mio rivale!
EXIT-ho risolto ed esco dal test
Ci sono andata un po' vicino?
(adesso però arriva la parte più difficile: darle, ma possibilmente non prenderne troppe...)
babaferu
06-07-2018, 14:54
Troppo forte!
Test Operate Test Exit (ne esci se hai risolto)
domani se ho una quantità di tempo decente in caso apro un thread che leggeranno due o tre persone
Contami....
Mannaggia sono stanca morta, ho letto sommariamente Malinka e ti dico che l'attraversare la
strada è utilizzo di strumenti precedentemente acquisiti e riutilizzati per attraversare quella strada. Il TOTE è già stato utilizzato tempo prima e viene costantemente rielaborato. Tipo: attraversare una strada, o un territorio che non gli appartiene con odori di altri animali (non gatti) o un fiumiciattolo con pietre sporgenti che possono fare da appoggio richiedono molta perizia, già acquisita e riutilizzata e plasmata per l'occasione (intelligenza!) Non so se è l'esempio migliore ma è il primo che mi è venuto in mente
Però mi viene in mente anche il video che misi un po' di tempo fa, quello di mamma gatta che aiuta il micino ad imparare a scendere dall'albero. Ma non so se sono in grado di valutare con l'attenzione che merita quel rapporto madre-figlio e madre-figlio-ambiente
@ ba
grazie per invogliarmi a scrivere qualcosa sull'intelligenza e la mente animale che di solito penso che interessi solo a me
Il TOTE comincia ad essere utilizzato dal momento in cui si ha coscienza di se stessi e dell'ambiente. O forse addirittura quando si è ancora nella pancia della mamma? E' possibile?
Tornando al quesito che avea posto Starlight, credo che la cosa migliore sia prendere un gattino dei vicini; conosce già un po' il posto, sia attraverso la sua esperienza diretta che quella della madre; invece un gatto preso da un altro ambiente e catapultato lì avrebbe un bagaglio di esperienze differente, magari anche poco utili nel nuovo contesto e nel periodo di conoscenza del nuovo posto sarebbe più a rischio rispetto a un micio già immerso in quella realtà.
Dimenticavo: lascerei al gatto la possibilità di uscire, naturalmente con un minimo di sorveglianza finché è ancora piccolo, poi se la caverà alla grande, come i gatti di iw1dow e famiglia.
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