Visualizza Versione Completa : Farlo vaccinare o no?
Su internet leggo pareri contrastanti sulla questione.
Tutte le persone che ho consultato (amici e parenti) dicono: vaccino? il mio ha vissuto anche 20 anni senza vaccino 🤨
A giorni dovrei portare il gatto dal veterinario per un controllo generico e vedere il suo stato di salute generale, e se fosse necessario, per farlo vaccinare.
Dò per scontato che sia una cosa utile o addirittura necessario per la salute del gatto?
Vivrà in appartamento con 2 balconi, ma non è detto che questa sarà la sua condizione di vita per sempre.
Valecleo
26-08-2018, 17:12
Il veterinario ti consiglierà la vaccinazione sicuramente, è difficile che ti dica che non sia necessaria, forse il felv perché il micio non uscirà, se non in balcone, e quindi non credo sia indispensabile.
[...]
Tutte le persone che ho consultato (amici e parenti) dicono: vaccino? il mio ha vissuto anche 20 anni senza vaccino[...]
Idem per i miei.
Non ho mai fatto vaccinare né i gatti del passato, né quelli attuali, né quelli che erano liberi di uscire a loro piacimento, né quelli che vivono tra casa e terrazzo, come 5 dei 6 gatti che ho adesso; Valerietto è un semiselvatico, vive sempre fuori e viene da me in veranda solo per mangiare.
A tutt'oggi della mia vita hanno fatto parte 29 gatti, ho provato ad averne anche 10 contemporaneamente e Susy è morta una paio d'anni fa alla bella età di 25 anni compiuti.
Quanto a consigli, non mi sento di dartene, né in un senso, né nell'altro.
Quella di non vaccinare è stata ed è tuttora una mia personalissima scelta. E ti assicuro ponderata, anche se per qualcuno ero e sono un'irresponsabile.
Secondo me se ne hai la possibilità economica è sempre meglio vaccinare. È vero che ci sono gatti che campano un sacco anche senza vaccini e all'aria aperta, mentre altri vaccinati magari si ammalano comunque di altre malattie per cui non esiste il vaccino e hanno vita breve, ma secondo me se hai i soldi per farlo è meglio vaccinarlo, almeno è sicuro che almeno per quelle determinate malattie coperte dal vaccino il tuo micio non corre rischi. Non so se ci sono possibili controindicazioni per i vaccini, ma i miei sono vaccinati e stanno bene e tutti i gatti vaccinati che conosco anche, quindi non penso ci siano rischi.
Rettifico: uno solo dei miei gatti è vaccinato ed è quello che esce sempre di casa e sta bene. L' altra vive in casa e ancora non ho potuto vaccinarla causa problemi economici. Al momento sta bene anche lei (per farti capire che mica perché un gatto non è vaccinato è sicuro al 100% che si ammali), però voglio comunque vaccinarla anche se vive dentro casa e spero di poterla portare a vaccinare quando il gatto grande dovrà fare il richiamo.
@Malinka cosa ti ha portato a scegliere di non far vaccinare nessun gatto? Nessuna implicita critica eh, è solo curiosità.
babaferu
26-08-2018, 21:31
Quanto ha il gatto?
Io ti consiglio di vaccinarlo, soprattutto se ancora cucciolo, col trivalente perche copre malattie che per un cucciolo sono letali. I miei sono tutti e 3 vaccinati. Dopo il 1 rinnovo mensile e quello annuale il veterinario ti suggerirà le scadenze successive.
Se non esce, per adesso può bastare così, se uscirà penserai se fare quello per la felv.
Baci e xxx per il nuovo gatto, ba
Ps: Per quale ragione i tuoi conoscenti non hanno vaccinato? È stata una scelta consapevole o.... Come va, va?
Dopo aver visto gli effetti del parvovirus posso solo consigliarti caldamente di vaccinare (trivalente).
@ Leny, cercherò di spiegare, sperando di riuscirci, il motivo della mia decisione di non vaccinare, il che beninteso non significa che io sia a priori contro i vaccini.
Ho già qualche annetto sulle spalle, ho vissuto il periodo nel quale le vaccinazioni avevano una diffusione marginale o addirittura pressoché nulla, mentre oggi sono diventate una prassi abituale, una vera e propria routine.
I gatti che ho avuto in passato erano liberi di uscire a loro piacimento e avevano contatti con quelli del vicinato, anche con quelli che era palese che avessero dei problemi di salute, ma i miei non si sono mai ammalati, non solo, ma anche visivamente erano oggettivamente più belli, avevano il pelo folto e lucido, gli occhi sempre puliti...e non lo dico certo perché ogni scarrafone è bello a mamma sua!
A un certo punto ho cominciato a chiedermi cosa potesse determinare tali differenze, visto che tutti i miei gatti in origine erano dei comunissimi randagi, sovente recuperati in cattive condizioni, a volte pessime come Yuri, a volte solo di pochi giorni di vita, a volte addirittura provenienti da quegli stessi vicini che avevano gatti brutti e malati, eppure dopo poco che stavano con me cambiavano da così a così e questo mi dava da pensare.
Al di là di quelle che possono essere le predisposizioni genetiche a contrarre certe patologie, mi ero detta che molto dipendeva comunque dall'efficienza del sistema immunitario, esattamente come per noi umani e visto che la differenza sostanziale fra i miei gatti e altri di mia conoscenza stava nel tipo di alimentazione, la mia conclusione era stata che mangiare correttamente e soprattutto secondo le esigenze di specie costituiva un enorme spinta per il rafforzamento e il mantenimento di un efficiente sistema immunitario.
Poi pian piano si è arrivati alle vaccinazioni di massa per proteggere da tutto il possibile, quasi che così facendo si potesse avere l'assicurazione di lunga vita in salute, mentre nella realtà le cose sono un po' differenti.
Oramai trattiamo sanitariamente i nostri animali come trattiamo noi stessi, fin dalla più tenera età: visite periodiche, check up, esami di laboratorio, esami strumentali, e naturalmente vaccinazioni a tutto spiano, spinti in questo dai consigli dei veterinari.
In tutta la mia vita non ho mai portato un gatto per una visita preventiva, per visite periodiche, mai fatto nessunissimo check up, mai un esame del sangue, mai un test FeLV/FIV, mai niente di niente; mi rivolgo al veterinario solo se c'è un problema che non sono in grado di risolvere da sola, ma in tanti anni sarà successo 3 o 4 volte al massimo, non esagero.
(Ho avuto un solo gatto che ha fatto analisi del sangue e delle urine: Ico, giovanissimo gatto che avevano scaricato nel mio giardino e che aveva palesemente problemi urinari molto seri; nell'occasione il vet fece anche il test FeLV/FIV che risultò negativo)
C'è chi mi dice che sono fortunata; d'accordo che nella vita un pizzico di fortuna aiuta, ma trovo riduttivo spiegare tutto sotto quest'ottica; avessi avuto solo 2 o 3 gatti in vita mia, potrei anche accettare l'ipotesi, ma avendone invece avuti molti, la fortuna non c'entra praticamente niente, per me una simile spiegazione è solo un "pour parler".
Un altro aspetto importante che aiuta il sistema immunitario è il vivere senza stress o con il meno possibile, e anche questo vale per noi e vale per gli animali con cui condividiamo la vita.
Se noi siamo ansiosi e stressati, inconsciamente riversiamo questo nostro stato d'animo negativo su chi vive con noi, animali compresi e il gatto è estremamente recettivo.
Io sono tranquilla per la mia decisione di non vaccinarli e i gatti sentono la mia tranquillità, sentono che io non sono in ansia, che non c'è stress da parte mia.
Se però una persona decidesse di non vaccinare ma nel contempo la sua decisione le provocasse intranquillità e ansia, riverserebbe questi atteggiamenti negativi sui suoi animali, quindi secondo me chi decide di non vaccinare, ma nel contempo sta in ansia per la decisione che ha preso, temendo possibili future e gravi conseguenze, allora farebbe meglio a vaccinare, se ciò dà tranquillità, così di riflesso saranno tranquilli anche i suoi animali e ne trarrano beneficio anche sotto questo aspetto.
In poche parole, facciamo ciò che ci fa star bene psicologicamente, perché se non altro trasmetteremo al gatto la nostra tranquillità e questo andrà a beneficio del sistema immunitario del gatto...e anche del nostro.
Zampetta16
27-08-2018, 07:45
Vivrà in appartamento con 2 balconi, ma non è detto che questa sarà la sua condizione di vita per sempre.
Benvenuto a te e a su pippiu :D
Quando dovrai decidere se farlo vivere o meno anche all'aperto, valuta bene rischi e benefici.
Intanto mi porterei avanti almeno col vaccino trivalente, si fa il vaccino e il richiamo dopo un mese. Protegge da tre virus, due (herpes virus e calici virus) sono fasidiosi anche se il gatto è ben seguito, il terzo (parvorirus) di cui ti hanno già parlato è proprio una brutta bestia, spesso letale per cuccioli e gattini.
linguadigatto
27-08-2018, 09:23
Dopo aver visto gli effetti del parvovirus posso solo consigliarti caldamente di vaccinare (trivalente).
quoto!! e aggiungo, se è negativo alla felv fai anche quello.
io ne ho 9, tutti vaccinati per trivalente tranne due che ho adottato da anziani e non erano vaccinati, il vet mi ha consigliato di evitare in questo specifico caso soprattutto contando che vivono con gatti vaccinati che quindi non possono trasmettere quelle malattie.
i FELV negativi chiaramente sono vaccinati anche per la FELV.
linguadigatto
27-08-2018, 09:42
Malinka io non so che chiulo hai avuto in vita tua, perchè qui senza vaccini anche i gatti sterilizzati si sono sempre ammalati. quando ero piccola me ne è morto uno giovane, sano, bellissimo e dal folto e lucido pelo, di panleucopenia (parvovirus). in un giorno. la sera prima aveva vomitato (avrà mangiato una lucertola, diceva mia madre), il giorno dopo aveva diarrea, era letargico (avrà un po di influenza, diceva mia madre). la mattina successiva l'ho trovato morto in una pozza di feci liquide e sanguinolente - quell'immagine non me la dimenticherò più. la gatta che avevamo con lui ha iniziato ad avere gli stessi sintomi, e ho insistito con mia madre perchè la portasse subito dal veterinatio. giovane sana e robusta anche lei, l'abbiamo salvata in extremis con 10 giorni di ricovero solo perchè siamo andati subito. non si è comunque ripresa del tutto, è rimasta molto delicata ed è morta un paio di anni dopo.
le cucciolate arrivavano magari al 60% di mortalità, con tutte le cure e l'ambiente protetto e sereno di casa, senza pericoli, senza disturbi, con mamma gatta ben nutrita - anche noi che eravamo bambini non andavamo a disturbare le gatte quando avevano i piccoli, finchè i piccoli non erano cresciutelli e gironzolavano e giocavano con noi.
come sono morti Buscemino e Rourkino con la felv invece, ve l'ho già raccontato. anche quello decisamente non è un bel modo di vivere, né di morire.
per questo da quando sono IO ad occuparmi dei miei gatti, passano tutti obbligatoriamente da visita, test e vaccino. so di non poterli proteggere da tutto e infatti nemmeno li tengo chiusi in casa, però da quelle malattie terribili so di poterli proteggere con un'azione tanto semplice come un vaccino, che non pregiudica la loro libertà di movimento e la loro vita - tolta quella mezz'ora all'anno in cui li porto a fare il richiamo. credo che sia mio dovere farlo.
Valecleo
27-08-2018, 09:57
Il problema principale è che se i 2x gatti di Malinka non si sono mai ammalati di nessuna malattia prevenibile attraverso vaccinazione, questa informazione non ha alcun valore statistico. Perché poi arriva Lingua che solo in casa ne ospita tipo tre con Felv, ad una mia amica è scappata la micia ed è tornata con la Fiv (che per carità, non è un esempio calzante), alcuni cuccioli che ho visto morire nel giro di qualche giorno avranno preso chissà cosa ma ero piccola e pensavo morissero di altro, di selezione naturale, vai a capire.
Ho i miei dubbi solo sul felv perché dici che non uscirà e non verrà in contatto con altri gatti. Ovviamente alla visita il micino va testato Fiv/Felv, non si fa il vaccino ad un gatto positivo (facendo tutti gli scongiuri del caso, sicuramente il tuo starà benissimo!).
Valecleo, il mio esempio personale non volevo certo portarlo come dato statistico, era e resta un dato personale, esattamente come non fanno statistica i casi dli linguadigatto e quelli citati da te.
Lingua non so che dirti, se la mettiamo nell'ottica chiulo-sfiga, certo che sei stata ampiamente bersagliata dalla seconda.
Figurati che qui dove sto adesso non c'è uno che sia uno che abbia fatto vaccinare i suoi gatti, che vengono lasciati liberi di uscire perché c'è tanto verde naturale; fanno sterilizzare prevalentemente le femmine, ci sono maschi interi come il nero della mia vicina più prossima che quando sono venuta ad abitare qui era un cucciolo ed ora ha ben 19 anni.
Che sia dipeso dalla selezione naturale, visto che qui non è certo il paradiso terrestre e neppure la sua succursale?
Non ho risposte...
Riguardo alle vaccinazioni, le ritengo assolutamente indispensabili nei gattili e nelle colonie, perché l'alta densità abitativa e la promiscuità favoriscono enormemente la trasmissione delle malattie, esattamente come succede in campo umano, e infatti un tempo i posti più a rischio per beccarsi qualche mingragna erano le caserme e le scuole, oggi anche i luoghi di aggregazione di massa che un tempo non c'erano e naturalmente anche gli ospedali...
Per le cliniche veterinarie e le pensioni per animali, non saprei se ci sia un effettivo rischio, ma qualche dubbio a volte sorge.
Nell'incertezza mi tengo e tengo chi amo il più lontano possibile dai luoghi che considero a potenziale rischio, a meno che non ci sia una inderogabile e assoluta necessità.
Ad ogni buon conto, per sgombrare il campo da possibili involontari equivoci, come ho già detto in precedenza in tema vaccinale non do consigli né in un senso né nell'altro, ma porto solo la mia piccola e personale esperienza.
Anzi, oramai l'ho portata...
Ma sulla FELV ci si può anche pensare e forse a posteriori io non lo rifarei, ma dipende molto dalle situazioni (hai contatti con gatti randagi? C'è una colonia nella tua zona? Cose così, ad esempio).
Io sinceramente a un cucciolo che è stato raccolto, che anche viva solo in casa, la trivalente la farei a occhi chiusi. La panleucopenia è una malattia mortale in gatti piccoli e anche adulti a volte. Esistono poi sempre più veterinari che fanno le titolazioni anticorpali per non vaccinare ulteriormente e/o a distanza ravvicinata, ma mi sembra follia non proteggere dal parvovirus che è mortale e contagiosissimo. Oltre agli esempi di Lingua, posso portare l'esempio di Daniela Gironda, che quest'estate ha perso nel giro di una settimana abbondante dieci cuccioli per questa bestia di malattia. Ne è bastato uno (o più, chissà) che covava il virus e si sono contagiati tutti quelli in isolamento nel giro di pochissimo, con morti fulminee o addirittura agonie di dieci giorni.
Ciao a tutti, sono nuova e l'argomento mi sta molto a cuore.
Io in genere ho sempre vaccinato i cuccioli con trivalente, senza poi ripetere i richiami annuali. Sebbene i miei gatti siano sempre usciti all'aperto e abbia avuto modo di conoscere da vicino gli effetti devastanti della felv (nessuno dei miei mici l'ha mai avuta per fortuna, ma gatti a me molto cari sì) preferisco, se non in caso di rischio, evitare di vaccinare per la suddetta, la liberatoria che il mio veterinario fa firmare per via del sarcoma da inoculo sinceramente mi terrorizza, per quanto sicuramente si tratterà di casi più che sporadici.
Amelie, poi, la mia micina attuale, non è stata vaccinata perché quando l'ho presa in casa, aveva circa sette mesi, non c'era certezza su precedenti vaccinazioni (era una micina di casa di cui i proprietari si erano disfatti) e non volevo ripetere il vaccino in prossimità della sterilizzazione.
In generale, comunque, mi sento molto vicina a Malinka e al suo sentire: è vero che non fa statistica, è vero che dobbiamo sentirci liberissimi di agire nel modo che più ci fa sentire tranquilli, ma proprio perché ho sempre avuto gatti in salute con scarsa o nulla copertura vaccinale credo che, anche in futuro, vaccinerò solo se la situazione contingente me lo farà ritenere più sicuro.
Perdonate il papiro, ripeto, sono nuova e spero di non risultare invadente o fastidiosa :-)
Valecleo
27-08-2018, 11:05
Ciao Riri, introduci in realtà un dubbio che è stato in parte il motivo per cui non ho vaccinato per la felv. Avevo appena letto non ricordo dove di una ragazza che raccontava di un enorme problema col Baytril, nemmeno il vaccino, e mi sono fatta condizionare. Però anche là, non faceva certo statistica quell'unica persona, ma unito al fatto che non vedevo la necessità ed ormai i gatti erano abbastanza grandicelli, ho lasciato correre.
@Malinka, non intendevo dire che hai la presunzione di presentare la tua esperienza come dato statistico, ci mancherebbe, era per dire che a fronte della tua fortuna c'è anche l'altro lato della medaglia, vedi ad esempio il thread aperto sulla micia morta dopo 7gg dal parto, che è chiaramente un ennesimo caso di parvovirus.
Secondo me se ne hai la possibilità economica è sempre meglio vaccinare.
Il benessere del gatto prima di tutto, i soldi si possono sempre rilavorare.
Poi è solo uno.
Quanto ha il gatto?
Ps: Per quale ragione i tuoi conoscenti non hanno vaccinato? È stata una scelta consapevole o.... Come va, va?
4 mesi apparenti. Raccolto il 9 giugno (che sarà data del suo compleanno) e non aveva più di un mese. Mordeva che quasi non si sentivano i denti, adesso ti potrebbe bucare mani e piedi :D
Per i più inconsapevole. Indagherei bene, ma conosco la risposta: mamma mia è solo un gatto! E per questo che preferisco chiedere qui.
Per i cani, caviale, aragosta vestitini per ogni occasione e calzini per scaldarsi i piedi d'inverno. Tutti!
Porto l'esempio dei cani per dirti che le persone non sono insensibili a prescindere.
Benvenuto a te e a su pippiu :D
Grazie :D
.....
I tuoi interventi sono preziosi.
linguadigatto
27-08-2018, 11:57
come Malinka, anche io porto la mia esperienza che non so quanto sia nella media o fuori media! oltre alle brutte esperienze con malattie, ci sono una serie di considerazioni ulteriori che ho fatto...
Ogni volta che mi sono trovata ad accogliere un gatto imprevisto, pur non avendo avuto preavviso né tempo per organizzarmi, ero sempre abbastanza tranquilla in entrambi i sensi. sapevo di non mettere a rischio i miei per la felv o per altro, e al contempo di offrire a questi gatti un ambiente in cui non girano brutte malattie - magari malattie che nei miei gatti di casa cicciotti e sani sarebbero in forma leggera, ma decisamente più rischiose per un cucciolo denutrito o un gatto felv mezzo morto! Per me è importante sapere di poter contare su questo fatto perchè quando vedo un gatto in difficoltà me lo piglio senza pensarci troppo, e non ho associazioni e volontari di riferimento per eventuali stalli.
si può dire... ma non capita mai. eh no, invece capita. ho avuto Buscemi in cortile per più di un anno, fiv felv positivo e non lo sapevo. ho trovato Conrad che aveva pochi mesi e tanti vermi, e l'ho portato a casa subito. ho adottato Biri e Meo, diciottenni e non vaccinati, proprio perchè sapevo di poter offrire loro un ambiente sicuro da quel punto di vista. Rourke quando è stato dimesso è venuto da me, con la sua felv e tutte le infezioni e la denutrizione. e poi ovviamente Sesto, che ho appena scoperto essere fiv e felv positivo nonostante sia in ottima salute! e per ultimi i tre gatti non vaccinati di mia cognata. tutto questo in meno di 4 anni, sono cose che succedono di continuo, almeno a me. non potrei affrontarle senza questa minima sicurezza.
Inoltre non avrei nemmeno preso in stallo Matt-Miciolino - che non era vaccinato all'epoca - perchè chi mi avrebbe assicurato che i miei non covassero qualcosa? E poi chi glielo avrebbe detto a Iw1 e King che Matt si era preso qualcosa di brutto? No no, non ci posso pensare. :eek::eek::eek:
riguardo il sarcoma da inoculo so che molti vet fanno l'iniezione nella coscia perchè nello sfortunato caso si sviluppasse, è una zona più facile da trattare e nella peggiore delle ipotesi si può amputare. statisticamente, qualcuno sa quanti casi ci sono?
I miei gatti sono stati vaccinati con il trivalente, fatto poi il richiamo e quello annuale, e poi ad un certo punto ho cominciato a documentarmi e quindi basta vaccinazioni. La vaccinazione classica la farei, poi se vogliamo andrebbe fatto il test anticorpale perché insistere e rivaccinare è inutile ed a volte anche dannoso. Per la FELV mi sembra che il vaccino non copra per i ceppi mutanti e la mutazione avviene nell'organismo del gatto, è questo il problema reale se non ricordo male
E' anche da valutare lo stress. Come ha detto Malinka lo stress ha un ruolo fondamentale.
Per sommi capi si ha la risposta neuroendocrina con liberazione di ormone adrenocorticotropo e da lì un effetto domino che porta ad immunodepressione ad opera degli ormoni glicocorticoidi che provocano apoptosi (morte) dei linfociti.
Ora, mi rendo conto che può essere un discorso oltre che poco dettagliato, anche poco comprensibile, ma non sottovalutiamo lo stress che è il nemico invisibile dei nostri gatti. Molto più pericoloso che per i cani
Eccomi qua! Porto anch'io la mia esperienza.
Qui tutta la tribù miagolante è vaccinata trivalente + FELV; anche il compianto Isidoro, lo è stato. Solo Carlotta Pelouche, da quando è entrata negli... anta, non è più vaccinata su consiglio del vet, perchè data l'età molto avanzata (18) lo considera uno stress inutile - tanto più che ormai esce molto raramente: sono più le volte che mette il naso fuori di casa, ma la coda (e non solo quella) resta dentro...
Tutti gli altri invece escono, e quindi "pera" annuale senza scampo: anche qui piangiamo alcuni inquilini del cortile scomparsi di FELV (Matt I, Folgore, Acciughino, Ciccetta, Macchiolina... Rosina miracolosamente si è ripresa, ma certamente è positiva anche lei). Di contro, MammaMicia e Squametta sono arrivate entrambe a 15 anni senza vaccini, ma sono state due eccezioni.
E visto che ci sono "vicini di casa" particolarmente litigiosi ed antipatici, come Fra' Micio, che attacca briga e picchia sempre tutti, io faccio tutto quanto in mio potere per poteggere i miei tesorini; c'è del rischio residuo? certo. Ma è minore di quello potenziale.
:micimiao62:
Visto che siamo in tema vaccini e leggo pareri molto diversi tra loro, ne approfitto per chiedere un consiglio.
Klimt ha 2 e 3 mesi, è castrato ed è stato vaccinato 2 volte fin'ora (la prima quando era piccolo + ip richiamo dopo un mese, e l'anno scorso ha fatto il richiamo annuale). Ad ottobre dovrebbe fare l'altro richiamo, secondo voi posso ancora continuarlo a vaccinare per stare tranquilla? Lui esce di casa, ma passa gran parte del tempo a dormire nel nostro giardino o sta nel giardino abbandonato accanto al nostro, quindi è quasi sempre ben visibile. Non ci sono molti gatti randagi nelle vicinanze e lui non si è mai azzuffato con nessuno (si limita ad "urlare" e soffiare agli sconosciuti, ma non fa a botte e non l'ho mai visto tornare con un graffio o una ferita. Secondo voi conviene smettere con le vaccinazioni, considerando che per lui andare la veterinario è molto stressante e piange tutto il tempo? Volano anche soffi e ringhi quando andiamo in studio e ogni tanto ci scappa un morsetto. Io vorrei farlo vaccinare almeno un'altra volta, ma non so cosa è meglio fare. Specifico che non è vaccinato né testato per la felv ed è un gatto nato da una gatta domestica, ma che aveva accesso all'esterno (quindi non era proprio una gatta randagia).
Nebbia invece l'ho trovata in strada quando aveva 4 mesi . Non so se avesse padroni e se fosse stata vaccinata, era una gatta che si fidava molto delle persone e non aveva nemmeno una pulce addosso, per questo non sono certa fosse una randagia. Non l'ho ancora vaccinata per motivi vari, anche se vorrei farlo quest'anno. Adesso lei ha un anno, conviene iniziare ora le vaccinazioni? È sterilizzata e vive dentro casa, però ogni tanto riesce a scappare, per poi essere riacciuffata. Anche lei non è testata né vaccinata per la felv.
Per lei non è particolarmente stressante andare dal vet, sta abbastanza buona.
Specifico anche che Klimt (toccando ferro) fino ad ora non si è mai ammalato di niente, mentre Nebbia qualche mese fa si era ammalata di gastrointerite (o comunque un virus intestinale, il veterinario non è stato molto chiaro sul nome dell' infezione).
Che dite, continuo a vaccinare lui e comincio a vaccinare anche lei? Oppure continuo solo con i vaccini di Klimt e lascio Nebbia così com'è?
linguadigatto
27-08-2018, 14:23
con gatti che escono, io vaccinerei entrambi tutti gli anni.
oltretutto leny visto che non avete tanti soldi da dedicare ai gatti, è molto meglio un vaccino annuale come spesa programmata rispetto ad un imprevisto in cui ti partono magari 300 o 400€ di veterinario.
Un OT in tema sarcoma felino da inoculo.
sarcoma da inoculo: https://docplayer.it/12502537-Aspetti-patogenetici-ed-istopatologici-del-sarcoma-da-sito-di-inoculo-felino.html
Se ne deduce che l'area interscapolare è il peggior punto dove praticare un'iniezione al gatto.
Penso che ogni qual volta si renda necessario iniettare una sostanza, che sia un farmaco oppure un vaccino non fa differenza, sarebbe altamente consigliabile evitare quella zona.
Se dovesse capitarmi di dover ricorrere al veterinario, gli chiederei espressamente di non fare iniezioni in quel punto, perché ho notato che purtroppo continuano ad avere la tendenza a bucare proprio lì.
Mi è successo in passato di farne a gatti miei e altrui e purtroppo ho sempre iniettato in zona interscapolare; non è mai successo che si siano formati sarcomi da inoculo, neppure sapevo del rischio, ma da quando ne sono venuta a conoscenza, ho accuratamente evitato.
Dicono che sia meglio iniettare nella coscia, però non mette al sicuro dalla possibilità di sviluppare il sarcoma, ma molto più semplicemente nella disgraziata evenienza non ci sarebbero infiltrazioni tumorali in zone delicatissime come la colonna vertebrale e sarebbe più semplice rimuovere chirurgicamente il sarcoma completamente, eventualmente ricorrendo all'amputazione dell'arto (e vabbè, certo è meglio zoppo che morto, però...)
Nel 2010 quando l'ho trovato e adottato, Marino aveva circa un anno e mezzo, era già castrato, ma visibilmente non stava bene e penso sia stato il motivo del suo abbandono; aveva la cistite batterica e le ghiandole linfatiche inguinali e soprattutto sottomandibolari molto gonfie, nonostante denti e gengive a postissimo.
Con antibiotico e dieta è guarito, però ho scelto un antibiotico orale, proprio perché se non strettamente necessario preferisco evitare il rischio connesso alle iniezioni.
Nella zona interscapolare leggermente verso destra avevo notato una chiazza completamente glabra e delle dimensioni di una moneta da due euro; al tatto si sentiva una formazione sottocutane dura e appiattita (dava l'idea di un bottone) che pian piano è come cresciuta uscendo dalla pelle e lasciando una grossa crosta incavata che ci ha messo tanto tempo per staccarsi, lasciando però una lesione sulla quale si è nuovamente formata una crosta, che poi si è staccata...e di nuovo si vedeva la lesione.
La terza volta, dopo che la crosta è venuta via, la sottostante lesione era finalmente ben cicatrizzata e da allora non ci sono più stati problemi.
Oramai sono passati 8 anni, il pelo non è più ricresciuto e la pelle in quel punto è rimasta di colore bruniccio.
Penso che gli avessero iniettato un farmaco (vaccino? baytril?) e meno male che a parte la mancanza permanente di pelo, non gli è successo di peggio.
Ecco, anche i veterinari a cui mi rivolgo ignettano il vaccino nella zampetta (quello da cui andavo prima me li ha sempre vaccinati con puntura sulla collottola) proprio per scongiurare l'irreparabile.
Dopodiché anche io penso che il fattore stress giochi un ruolo rilevante, la mia micia si terrorizza anche solo a vedere il trasportino causa traumi pregressi, per cui visto che sì, vive all'aperto ma qui non ci sono randagi e tutti i gatti di zona sono sani e ben curati al momento preferisco non vaccinare. Mi rendo conto che possa apparire una scelta poco responsabile, ma al momento penso sia la cosa migliore per Amelie, in altre circostanze mi sono posta e mi porrei diversamente a seconda dei casi.
linguadigatto
27-08-2018, 16:24
secondo me la collottola è gettonata perchè molto semplice, si buca bene tenendo al contempo il gatto fermo, si riesce a fare addirittura su gatti mezzi randagi senza troppi problemi. la zampa per gatti che se lo fanno fare comunque sarebbe preferibile per i motivi che dici Malinka.
per le flebo sottocutanee però è proprio dura trovare un punto di ingresso che non sia quello, se non si ha un gatto totalmente passivo
comunque parlando di un massimo di 3,6 gatti colpiti ogni 10.000 animali vaccinati io ho pochi dubbi, se anche nessun gatto guarisse (e non è così) è infinitamente meno della strage di cuccioli e adulti del parvovirus. se esiste un dato sulla diffusione della malattia tra gatti non vaccinati e la mortalità, non l'ho trovato, ma ad occhio direi che sia ben più del 3x10.000
ottimo invece evitare di bucare per ogni antibiotico o anti infiammatorio, chiaramente se è possibile somministrare le terapie diversamente
Verissimo, se ho vaccinato sempre i cuccioli con trivalente è stato per paura del parvovirus, che difficilmente lascia scampo soprattutto nei giovani.
Ma con la felv, nonostante abbia sempre avuto gatti liberi non ho mai vaccinato proprio perché il rischio mi è sempre parso troppo alto. Se poi mi ritrovassi ad avere casi di felv in zona probabilmente rivedrei la mia opinione... Che poi anche qui posso dire di avere fortuna, la mia micia vissuta vent'anni nonostante quando ero bambina questa era una zona piena di randagi malati di felv, e noi non avevamo la più pallida idea di cosa si trattasse, in più la portavamo con noi ogni estate in montagna, in un paesino in cui la felv da anni continua a far strage di gatti. Ma in questo caso è stata pura fortuna, probabilmente se all'epoca avessi saputo quel che so ora avrei vaccinato, nonostante il vaccino felv non mi convinca pienamente.
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