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Visualizza Versione Completa : Vaccino gatto adulto


cristinamul
07-03-2019, 15:05
Buonasera, ho una gatta di quasi 6 anni che non è mai stata vaccinata (le motivazioni sono che io ho iniziato a lavorare da pochissimo, e precedentemente non ero io ad occuparmi di queste cose ma mia madre). Stavo pensando di portarla a breve e mi è sorto un dubbio: sapete se per le vaccinazioni nei gatti adulti ci siano controindicazioni? Magari perché hanno già sviluppato un sistema immunitario? Premetto che la gatta è sterilizzata, vive solo dentro casa e non esce se non in un giardinetto interno in sicurezza e non ha contatti con altri gatti nè con persone estranee alla famiglia, però per sicurezza vorrei vaccinarla. Premetto anche che lei è nata da una gatta di una mia parente che usciva in strada, infatti è rimasta incinta in questo modo, che non so se fosse regolarmente vaccinata nè per quali vaccini, e ha vissuto con noi avendo contatti con la mia gatta per alcuni anni. Fatte queste premesse come mi consigliate di procedere? Grazie

Muset2005
07-03-2019, 17:20
Ciao,

Se la tua gatta ha sei anni e non ha contatti con altri mici, credo sia meglio eseguire i test prima di vaccinarla, per scrupolo tuo personale e per evitare di vaccinarla per qualcosa che potrebbe avere già. Poi potrai considerare insieme al tuo veterinario cosa fare. Secondo me vaccinare è sempre una cosa buona e sono molto favorevole, anche nei gatti che vivono in casa. Siamo noi stessi, magari con le nostre scarpe, che possiamo introdurre dei virus in casa senza accorgercene, anche se il maggior veicolo di contatto sono gli altri felini randagi.

Comunque, se la gatta è sempre stata in salute, dubito fortemente che possa avere qualche patologia legata alla non vaccinazione, soprattutto non essendo venuta a contatto con altri gatti. :)

Malinka
07-03-2019, 21:53
Secondo me invece vaccinare non è sempre una buona cosa; è indispensabile valutare caso per caso e procedere solo se vi è una reale necessità, senza mai dimenticare che i vaccini non sono acqua fresca...
Secondo me una gatta di 6 anni, in salute, che vive prevalentemente in casa e quando esce lo fa in un contesto protetto per cui non ha contatti con altri gatti, non la farei vaccinare.

Ho trovato interessante e ricco di spunti di riflessione quanto scrive il veterinario Maria Mayer a riguardo dei vaccini; fra le altre cose dice che per decidere se vaccinare oppure no è importante valutare il rapporto rischio/ beneficio.

https://www.mariamayer.it/blog/post/malattie-infettive-del-cane-e-del-gatto-e-vaccinazioni-cosa-quando-e-perche


Tu dal rischio di contrarre quali malattie vorresti proteggere la tua gatta mediante il vaccino?

linguadigatto
08-03-2019, 07:55
io farei una visita e un test fiv\felv, tant per sapere. se è negativa, non uscendo e non avendo contatti con altri gatti eviterei il vaccino per la felv, almeno se non avete intenzione di allargare la famiglia con un micio positivo.

per gli altri valuta con il veterinario, diciamo che il trivalente non lo puoi dividere: copre panleucopenia (gastroenterite), calicivirus e herpesvirus (rinotracheite).

io ho avuto gatti adulti non vaccinati che appena arrivati qui, un po' per lo stress un po' per il contatto con i miei che sono vaccinati ma possono comunque essere vettori di malattie, si sono presi tutti nel giro di qualche mese una forte rinotracheite che è passata solo dopo settimane di cure. mi son data della scema mille volte per non averli vaccinati appena arrivati, perchè avrei volentieri risparmiato loro il malessere e il disagio che hanno dovuto subire tra malattia, antibiotico, iniezioni, lavaggi ecc. questo per dire che un gatto adulto, anche se rischia meno di un cucciolo, se non è vaccinato è comunque vulnerabile a questi virus ed è bene saperlo. credo che fino a che è giovane e sano non sia un particolare problema, ma fosse il mio gatto preferirei dargli una copertura per evitare che si ammali anche più avanti con gli anni. anche se non hai gatti, ti può capitare di dover portare il tuo micio dal vet magari perchè già ammalato e quindi più debole, e credo che nelle sale di attesa ci si possa imbattere più o meno in qualsiasi tipo di virus. comunque puoi anche richiedere la titolazione anticorpale e valutare, magari ha già fatto le malattie coperte da vaccino in modo poco sintomatico ed è già immune. chiedi al vet e valutate insieme.

l'articolo della mayer sinceramente lo trovo superficiale, fa un gran elenco di reazioni avverse senza fornire dati: parla di cani o di gatti? sono transitorie? di quante segnalazioni stiamo parlando? qual è l'incidenza e la gravità delle reazioni avverse rispetto all'incidenza delle malattie coperte da vaccino in gatti non vaccinati? le segnalazioni sono in casi in cui il vaccino è stato fatto correttamente con adeguata visita?

Malinka
08-03-2019, 08:32
In vita mia non ho mai fatto vaccinare nessun gatto.
Nessuno mi può dare la garanzia al 100% che i miei gatti non si ammaleranno mai, così come nessuno può dare la garanzia al 100% che un gatto vaccinato non si ammalerà mai.

@linguadigatto la Mayer è una persona alla mano e disponibilissima, potresti contattarla e chiederle di sciogliere i tuoi dubbi e le tue perplessità.

Muset2005
08-03-2019, 09:31
In vita mia non ho mai fatto vaccinare nessun gatto.
Nessuno mi può dare la garanzia al 100% che i miei gatti non si ammaleranno mai, così come nessuno può dare la garanzia al 100% che un gatto vaccinato non si ammalerà mai.


Mi sembra un discorso un po' semplicistico. Un gatto può ammalarsi anche se vaccinato, può ad esempio prendere un raffreddore perché ha subito un colpo d'aria, o nei casi più gravi può sviluppare delle forme tumorali. Ma ciò non toglie che il vaccino è un modo per evitare che l'animale possa ammalarsi di quelle forme per cui il vaccino è efficace, come la panleucopenia, la rinotracheite eccetera.

Secondo me invece vaccinare non è sempre una buona cosa; è indispensabile valutare caso per caso e procedere solo se vi è una reale necessità, senza mai dimenticare che i vaccini non sono acqua fresca...

Non ho detto questo. Il vaccino però secondo me è una necessità, per gli umani come per gli animali, perché non tutti i gatti sono così fortunati da arrivare a 6 anni in salute senza mai essersi ammalati. Il mio veterinario ha eseguito il richiamo del vaccino sul mio Matisse fino ai suoi 11 anni. Solo negli ultimi due anni di vita ci ha detto che non era più utile e lo abbiamo sospeso.

Malinka
08-03-2019, 10:12
[...]
Non ho detto questo. Il vaccino però secondo me è una necessità, per gli umani come per gli animali, perché non tutti i gatti sono così fortunati da arrivare a 6 anni in salute senza mai essersi ammalati. Il mio veterinario ha eseguito il richiamo del vaccino sul mio Matisse fino ai suoi 11 anni. Solo negli ultimi due anni di vita ci ha detto che non era più utile e lo abbiamo sospeso.
Certo che hai detto che "vaccinare è sempre una cosa buona".
Ciao,

Se la tua gatta ha sei anni e non ha contatti con altri mici, credo sia meglio eseguire i test prima di vaccinarla, per scrupolo tuo personale e per evitare di vaccinarla per qualcosa che potrebbe avere già. Poi potrai considerare insieme al tuo veterinario cosa fare. Secondo me vaccinare è sempre una cosa buona e sono molto favorevole, anche nei gatti che vivono in casa. Siamo noi stessi, magari con le nostre scarpe, che possiamo introdurre dei virus in casa senza accorgercene, anche se il maggior veicolo di contatto sono gli altri felini randagi.

Comunque, se la gatta è sempre stata in salute, dubito fortemente che possa avere qualche patologia legata alla non vaccinazione, soprattutto non essendo venuta a contatto con altri gatti. :)

Mi sembra un discorso un po' semplicistico. Un gatto può ammalarsi anche se vaccinato, può ad esempio prendere un raffreddore perché ha subito un colpo d'aria, o nei casi più gravi può sviluppare delle forme tumorali. Ma ciò non toglie che il vaccino è un modo per evitare che l'animale possa ammalarsi di quelle forme per cui il vaccino è efficace, come la panleucopenia, la rinotracheite eccetera.
Semplicistico esattamente come dire che vaccinare è sempre una cosa buona o che è necessario...tout court.

E' illusione pensare che la copertura vaccinale sia totale; nessun vaccino, né per animali, né per umani, nessuno copre al 100% dal rischio di contrarre, magari (ma non sempre) in forma attenuata la malattia dalla quale si cerca protezione.
Ma se una persona si sente tranquilla vaccinando, giusto che lo faccia.
Io dico solo che se avessi un gatto di 6 anni eccetera eccetera non lo farei vaccinare.
Esattamente come non faccio vaccinare i miei, né che abbiano 0 mesi, né che abbiano cent'anni.

Muset2005
08-03-2019, 10:51
Certo che hai detto che "vaccinare è sempre una cosa buona".

...
Semplicistico esattamente come dire che vaccinare è sempre una cosa buona o che è necessario...tout court.

Hai ragione, sostituisco "sempre" con "la maggior parte dei casi". :)


E' illusione pensare che la copertura vaccinale sia totale; nessun vaccino, né per animali, né per umani, nessuno copre al 100% dal rischio di contrarre, magari (ma non sempre) in forma attenuata la malattia dalla quale si cerca protezione.
Ma se una persona si sente tranquilla vaccinando, giusto che lo faccia.

Certo, infatti riporto un estratto preso da questa fonte (https://www.wsava.org/WSAVA/media/PDF_old/WSAVA-Vaccination-Guidelines-Italian-(2015).pdf):

In termini di vaccini core felini, è importante realizzare che la protezione fornita dai vaccini contro FCV e FHV-1 non è pari a
quella raggiunta dai vaccini contro FPV. Quindi non ci si deve aspettare che i vaccini core per la malattia respiratoria felina forniscano
la stessa robusta protezione e neanche la stessa durata di immunità dei vaccini core del cane. I vaccini contro FCV sono stati allestiti
per produrre un’immunità cross-protettiva* contro diversi ceppi di FCV; tuttavia, è ancora possibile che animali adulti vaccinati si
infettino e si ammalino (Pedersen et al. 2000, Schorr-Evans et al. 2003) [EB1]

...

[...] gli animali
anziani possono non riuscire a montare una risposta immunitaria primaria efficace nei confronti di antigeni nuovi che non hanno
mai incontrato prima (Day 2010) [EB1]. Studi su cani e gatti inglesi vaccinati per la prima volta contro la rabbia per la movimentazione
hanno chiaramente dimostrato che negli animali più anziani non si riusciva a raggiungere il titolo anticorpale richiesto per legge
(Kennedy et al. 2007) [EB1].



*In animal models, cross-protection by vaccines based on conserved antigens does not completely prevent infection, but greatly reduces morbidity, mortality, virus replication and, thus, viral shedding and spread.



Io dico solo che se avessi un gatto di 6 anni eccetera eccetera non lo farei vaccinare.
Esattamente come non faccio vaccinare i miei, né che abbiano 0 mesi, né che abbiano cent'anni.

Avendo sottolineato che nei gatti anziani (anche se 6 anni per me non è anziano) possano sorgere dei dubbi sull'utilità del vaccino o meno, inserisco la conclusione sempre presa dalla fonte che ho citato.

Come si può analizzare il rapporto rischio:beneficio della vaccinazione?
L’analisi del rapporto rischio:beneficio in realtà si applica solo alla scelta dei vaccini non-core, dal momento che è dato per
assodato che tutti i cani e tutti i gatti (non importa dove o come vivono) devono ricevere i vaccini core (inclusa la rabbia in
aree endemiche). L’analisi del rapporto rischio:beneficio viene fatta per il singolo animale, prendendo in considerazione cosa
vi ha detto il proprietario circa la sua abitazione, l’accesso all’esterno, i viaggi e la frequenza del portare l’animale in pensione,
l’esposizione ad altri animali (es., parte di un ambiente domestico con più animali), ecc. I rischi da considerare sono: (1) il
rischio di reazioni avverse in seguito a vaccinazione; (2) il rischio di eseguire una procedura medica non necessaria; (3) il
rischio che l’animale si infetti con l’agente infettivo in base alle conoscenze scientifiche sulla prevalenza della malattia nella
vostra area; (4) il rischio di sviluppare malattia clinicamente manifesta in seguito all’infezione. I possibili benefici da considerare
sono: (1) se il vaccino può proteggere l’animale dall’infezione se il suo stile di vita o la sua localizzazione geografica sono tali
da rendere possibile l’esposizione a quell’agente infettivo; (2) se il vaccino può ridurre la gravità dei segni clinici se l’animale
si infetta; (3) se l’animale che viene vaccinato contribuisce all’immunità di popolazione.

Io mi rendo conto di aver generalizzato troppo utilizzando il termine "sempre" e mi rendo altrettanto conto che la situazione della gatta di 6 anni, in salute e che vive in casa è abbastanza tranquilla e potrebbe anche vivere bene senza essere vaccinata. Ma non sono d'accordo nel giustificare la non vaccinazione solo perché potrebbe non coprire effettivamente al 100% il rischio di ammalarsi.

Concludo con una piccola sintesi presa dal documento che ho già citato:
Il messaggio
più importante del VGG è quindi riassunto nella frase seguente:
Dobbiamo puntare a vaccinare ogni animale con i vaccini core.
I vaccini non-core non devono essere somministrati più spesso di quanto ritenuto necessario.

Malinka
08-03-2019, 12:38
@Muset non ho mai pensato di giustificare il non vaccinare perché le vaccinazioni non coprono al 100%, l'ho detto per chi è assolutamente convinto che vaccinare metta al riparo al 100% dalla malattia e ti assicuro che di persone convinte di questo ce ne sono, eccome.

Concordo su molti punti della fonte che hai riportato, che sono anche quelli che mi hanno fatto optare per il non vaccinare, mentre non sono affatto d'accordo sulla parte del rapporto che hai sottolineato "...è dato per assodato che tutti i cani e tutti i gatti (non importa dove o come vivono) devono ricevere i vaccini core (inclusa la rabbia in aree endemiche)...."

Non mi piace per nulla quel quel "devono" perché il verbo è utilizzato un tantino ambiguamente e può ingenerare l'errata idea di obbligatorietà; sarebbe stato più corretto che avessero detto "è consigliabile, è altamente consigliabile, è opportuno...". Ma non "devono".
Fino a prova contraria almeno nel nostro Paese i proprietari sono liberi di decidere se vaccinare i loro animali da compagnia oppure no.

Non mi piace neppure quello che capita sovente di leggere sul web in tema di vaccinazioni "obbligatorie" ingenerando nei lettori la falsa convinzione che ci siano vaccini per i quali vige l'obbligo di legge.
Eccone un tipico esempio --> https://www.ideegreen.it/vaccinazioni-per-gatti-obbligatorie-59998.html
Nel web se ne trovano a iosa di siti e blog che fanno queste affermazioni, sono tutti più o mneo dei copia&incolla.

In Italia tranne la vaccinazione contro la rabbia nelle zone endemiche (sulla quale sono d'accordo al 100%) o in caso di animali che devono essere trasferiti in Paesi esteri, per cui devono essere osservate determinate norme, non esiste nessunissimo obbligo di vaccinare il gatto, neppure con i vaccini core.
Se l'obbligatorietà esiste in altri Paesi, lo ignoro; qui abbiamo l'obbligo di osservare le nostre leggi.

Il tema dei vaccini è un tema "sentito" sul quale si fronteggiano idee opposte, né più né meno come quando si parla di omeopatia.

cristinamul
08-03-2019, 13:24
Premetto che la mia gatta non è stata vaccinata finora non per mia scelta contraria ai vaccini, ma per decisioni economiche che fino a poco tempo fa, essendo ancora studentessa, non ero io a prendere! La vaccinerei solo per il trivalente (non avendo contatti con altri gatti), però il mio dubbio sorge proprio dal fatto che non vorrei ci fossero delle "controindicazioni" o fosse sconsigliato, vaccinare una gatta che è sempre stata in salute, è stata portata dal veterinario in 6 anni solo per problemi con parassiti. Cioè nella mia ignoranza non vorrei che vaccinandola creassi più un danno che altro, come d'altra parte non vorrei creare un danno non vaccinandola ed esponendola a rischi di virus che come ho letto si possono portare in casa anche con le scarpe. Per questo motivo chiedevo un consiglio, nel senso se non ci sono controindicazioni appurate nel vaccinare un gatto che ha già 6 anni creando magari scompensi in un sistema immunitario già formato (ripeto sono pensieri nella mia ignoranza in materia) procederei per sicurezza vaccinarla, nel caso contrario preferirei evitare.
Tra l'altro la gatta che l'ha partorita, insieme a lei aveva partorito un'altra cucciola, che era morta i primi mesi, e il veterinario da cui l'avevamo portata appena si era sentita male aveva detto che probabilmente era panleucopenia. Ma nè lei, nè la madre si erano ammalate di conseguenza, in questo caso dovrei pensare che fossero entrambe immuni o che il veterinario del tempo avesse sbagliato con la diagnosi?

Malinka
08-03-2019, 15:48
Per la diagnosi di panleucopenia fatta da quel veterinario, "probabilmente" non significa niente; solo valutando attentamente gli esiti degli esami clinici e di laboratorio, e magari ricorrendo anche a un esame post mortem si può giungere a una diagnosi certa al 100%, ma se ci si limita a osservare il gatto malato, si resta nel campo delle ipotesi e un'ipotesi, per quanto possa apparire suggestiva di una certa malattia, non è una diagnosi.

Non farti prendere da eccessivi timori di quel che potresti trasportare in casa per mezzo delle scarpe.
Se davvero questo tremendo pericolo fosse lì dietro l'angolo, a questa stregua potresti portare in casa tutta una serie di terribili malattie che potrebbero colpire gli umani che ci vivono...perché mica saranno tutti vaccinati contro tutto e di più, ti sembra?
E poi le infezioni e i parassiti chi l'ha detto che li portiamo con le scarpe? Io non ho mai portato nulla...perché i gatti non si sono mai ammlati e neppure si sono riempiti di parassiti e ti assicuro che non volo, ma i piedi li tengo sempre ben posati a terra e ovunque.
Non demonizziamo le scarpe solo perché toccano il suolo; potremmo portare organismi indesiderati anche con i vestiti, con le borse; potrebbero portarli il vento, la pioggia...e allora che facciamo? Ci mettiamo sotto la campana di vetro, visto che non ci sono vaccini contro tutto?

Capisco i dubbi contrastanti che hai dentro di te, ma se non riesci venirne a capo dovresti parlarne con un veterinario che sia davvero aperto a tutte le possibilità, non a uno di quelli fissati col vaccinare e neppure a uno di quelli fissati col non vaccinare.

Muset2005
08-03-2019, 18:43
La vaccinerei solo per il trivalente (non avendo contatti con altri gatti), però il mio dubbio sorge proprio dal fatto che non vorrei ci fossero delle "controindicazioni" o fosse sconsigliato, vaccinare una gatta che è sempre stata in salute, è stata portata dal veterinario in 6 anni solo per problemi con parassiti. Cioè nella mia ignoranza non vorrei che vaccinandola creassi più un danno che altro, come d'altra parte non vorrei creare un danno non vaccinandola ed esponendola a rischi di virus che come ho letto si possono portare in casa anche con le scarpe. Per questo motivo chiedevo un consiglio, nel senso se non ci sono controindicazioni appurate nel vaccinare un gatto che ha già 6 anni creando magari scompensi in un sistema immunitario già formato (ripeto sono pensieri nella mia ignoranza in materia) procederei per sicurezza vaccinarla, nel caso contrario preferirei evitare.


Capisco bene il tuo dubbio e ti dirò, ho cercato davvero tanto su Internet e mi sono messa a cercare direttamente in inglese perché in italiano ci sono molte meno pubblicazioni a riguardo.
Ciò che ho letto ha comunque confermato la mia idea del "prevenire è meglio che curare". Onestamente, non credo che effettuare un vaccino trivalente sulla tua gatta possa danneggiarne il sistema immunitario in primis perché da quanto dici è in salute.


It is always preferred to prevent rather than treat
infections. Avoiding exposure is the most effective way to
prevent infections. Most infectious agents of cats or dogs are
transmitted in fecal material, respiratory secretions,
reproductive tract secretions, urine; by bites or scratches; or
by contact with vectors or reservoirs. Many infectious agents
are environmentally resistant and can be transmitted by
contact with a contaminated environment.
è sempre meglio prevenire le infezioni piuttosto che curarle. Molti agenti infettivi su cani o gatti sono trasmessi via materiale fecale, secrezioni respiratorie, secrezioni del tratto riproduttivo, urina; morsi o graffi; o via contatto con vettori o reservoir.

Ora, è ovvio che la tua gatta, vivendo sempre in casa, non sarà di certo esposta a rischi di contagio come morsi, graffi e via dicendo.

There are many vaccine antigens
available for administration to cats or dogs. For some of the
antigens, there is strong consensus nationally that all cats
should be immunized (“core” vaccines). For other vaccine
antigens, there are differences in regional prevalence of the
disease in question or other reasons that make some
antigens optional for some pets. All kittens, puppies, adult
cats, and adult dogs with unknown vaccination history are
optimally immunized with core vaccine antigens. Optional
antigens and administration intervals should be individualized
to each patient upon consultation with the owner and a
discussion of benefits, risks, and costs.
Sono molteplici gli antigeni vaccinali disponibili per la somministrazione a gatti o cani. Per alcuni di essi, vi è un forte consenso nazionale sull'idea che tutti i gatti andrebbero immunizzati (vaccini "core"). Per ulteriori antigeni vaccinali, vi sono delle differenze dovute alla prevalenza locale della patologia in questione o ad altre ragioni che rendono alcuni antigeni opzionali per alcuni animali domestici. Sia i cuccioli che gli adulti di gatto o cane senza una comprovata storia clinica delle vaccinazioni ottengono un'immunizzazione ottimale con la somministrazione dei vaccini core. Gli antigeni opzionali e i rispettivi intervalli di somministrazione devono essere individualizzati per ogni singolo paziente in seguito a una consultazione con il proprietario e una valutazione di rischi, benefici e costi.

Fonte: http://www.ivis.org/proceedings/navc/2005/SAE/189.pdf?LA=1

Quindi, stando a questa pubblicazione e ad altre che ho trovato (questa era la più divulgativa che ho trovato), un gatto adulto non dovrebbe subire danni al sistema immunitario se vaccinato.
Ora, per chiarire. Il tuo dubbio, ci tengo a ripeterlo, è più che lecito. I vettori di infezione possono davvero essere molteplici, ma con questo non voglio assolutamente dire che dobbiamo chiuderci in una campana di vetro e disinfettare le nostre scarpe ogni volta che entriamo in casa. E neanche che dobbiamo vivere con l'ansia che il nostro micio si ammali a causa nostra, vivendo male il tutto.
Sono però convinta che un vaccino trivalente possa apportare seri benefici anche ad un gatto adulto, abbattendo ulteriormente le probabilità - che nel tuo caso sono già basse - di contagio.
Prova a chiedere consiglio al tuo veterinario, ascolta bene cosa ti dice, se reputi che ti stia consigliando di vaccinare la tua gatta esclusivamente per guadagnarci su, chiedi un altro parere.

Simo76
10-03-2019, 23:52
Se non li ha mai fatti prima, farei eseguire i test fiv/felv e con lo stesso prelievo effettuare i livelli anticorpali (la tua gatta potrebbe aver già sviluppato un'immunità verso qualche malattia) e poi chiedere in base ai risultati un parere al veterinario se sia il caso di effettuare o meno i vaccini.
Personalmente non farei il vaccino felv visto che non ha contatti con altri gatti.

SerenaF
11-03-2019, 09:19
Mi è stato segnalato ieri sera questo thread che ho appena finito di leggere.

In generale (quindi prescindendo dalla situazione specifica del tuo gatto, che ovviamente è quella che interessa a te), credo che sussistano ben pochi dubbi sull'opportunità dei vaccini, tanto più che ad oggi rimangono l'arma più efficace per le malattie virali (nostre e dei nostri amici) per le quali molto spesso non esistono cure specifiche. Poi, si può in piena coscienza scegliere di fare diversamente, ma che i vaccini siano utili e vadano fatti, salvo pochi casi nei quali sono controindicati (immunodeficienza grave, cure chemioterapiche o immunosoppressive...), è ampiamente assodato e accettato dalla comunità scientifica medica e veterinaria (seppur non universalmente accettato, della qual cosa mi rammarico).

Sempre a mo' di introduzione, ti riporto il mio caso (di soggetto adulto e pure un po' attempato): l'anno scorso sono andata a fare il richiamo dell'antitetanica e di già che c'ero mi sono state proposte (e ho accettato) le vaccinazioni per difterite, morbillo, rosolia e parotite. La logica del SSN, orientata in gran parte a motivazioni di tipo economico (ma nella sanità pubblica ci stanno anche quelle), è che è prioritario proteggere i soggetti più deboli (bambini e anziani), ma quando capita l'occasione, ben venga proteggere anche gli adulti, tanto più che il costo (non solo economico, ma anche di sofferenze da parte mia) sarebbe stato infinitamente maggiore per la cura della patologia, ma anche di sue eventuali sequele più o meno invalidanti rispetto a quello sostenuto per l'acquisto e l'inoculo del vaccino.
Questo per dirti che controindicazioni specifiche alla vaccinazione legate all'età adulta del soggetto non ce ne sono.

Finito questo pippone, a mio avviso l'unico che può dirti cosa è meglio fare per il TUO gatto (non in generale o sentendo vari aneddoti che in un forum sono l'unica cosa che ti può essere portata) è, come ti è già stato detto, il veterinario, nel senso che è l'unico a conoscere la situazione epidemiologica della zona, a poter valutare lo stato di salute del tuo gatto e a poter effettuare dei test per le malattie retrovirali (Fiv e Felv in pratica); quindi, adesso che ne hai le possibilità, direi che il primo passo è assolutamente una visita e i test (o addirittura, se il veterinario lo ritenesse opportuno, degli esami del sangue completi). Fatti questi, deciderà lui se vaccinare o no e per cosa.

cristinamul
12-03-2019, 13:49
Mi è stato segnalato ieri sera questo thread che ho appena finito di leggere.

In generale (quindi prescindendo dalla situazione specifica del tuo gatto, che ovviamente è quella che interessa a te), credo che sussistano ben pochi dubbi sull'opportunità dei vaccini, tanto più che ad oggi rimangono l'arma più efficace per le malattie virali (nostre e dei nostri amici) per le quali molto spesso non esistono cure specifiche. Poi, si può in piena coscienza scegliere di fare diversamente, ma che i vaccini siano utili e vadano fatti, salvo pochi casi nei quali sono controindicati (immunodeficienza grave, cure chemioterapiche o immunosoppressive...), è ampiamente assodato e accettato dalla comunità scientifica medica e veterinaria (seppur non universalmente accettato, della qual cosa mi rammarico).

Sempre a mo' di introduzione, ti riporto il mio caso (di soggetto adulto e pure un po' attempato): l'anno scorso sono andata a fare il richiamo dell'antitetanica e di già che c'ero mi sono state proposte (e ho accettato) le vaccinazioni per difterite, morbillo, rosolia e parotite. La logica del SSN, orientata in gran parte a motivazioni di tipo economico (ma nella sanità pubblica ci stanno anche quelle), è che è prioritario proteggere i soggetti più deboli (bambini e anziani), ma quando capita l'occasione, ben venga proteggere anche gli adulti, tanto più che il costo (non solo economico, ma anche di sofferenze da parte mia) sarebbe stato infinitamente maggiore per la cura della patologia, ma anche di sue eventuali sequele più o meno invalidanti rispetto a quello sostenuto per l'acquisto e l'inoculo del vaccino.
Questo per dirti che controindicazioni specifiche alla vaccinazione legate all'età adulta del soggetto non ce ne sono.

Finito questo pippone, a mio avviso l'unico che può dirti cosa è meglio fare per il TUO gatto (non in generale o sentendo vari aneddoti che in un forum sono l'unica cosa che ti può essere portata) è, come ti è già stato detto, il veterinario, nel senso che è l'unico a conoscere la situazione epidemiologica della zona, a poter valutare lo stato di salute del tuo gatto e a poter effettuare dei test per le malattie retrovirali (Fiv e Felv in pratica); quindi, adesso che ne hai le possibilità, direi che il primo passo è assolutamente una visita e i test (o addirittura, se il veterinario lo ritenesse opportuno, degli esami del sangue completi). Fatti questi, deciderà lui se vaccinare o no e per cosa.

Il dubbio mi viene anche perchè chiedendo al veterinario sul da farsi mi è stato detto di portare il gatto che verrà visitato e verrà fatto il vaccino trivalente. Le ho chiesto se cambia qualcosa essendo già adulto e mi ha detto solo che il richiamo sarà fatto direttamente l'anno successivo. Quindi non mi ha proposto alcun test, nè esami del sangue, nè alcun tipo di controllo sul se abbia sviluppato qualche immunità etc etc. Insomma io la porto, viene fatta una visita di controllo generica e viene vaccinata. Questo mi lascia un po' perplessa

babaferu
12-03-2019, 14:35
Serenaf, non è che gli adulti vengono vaccinato "se capita l'occasione".... È che dovremmo essere in regola anche noi, soprattutto in certi ambiti controllano! A me che sono oss sul lavoro richiedono il certificato vaccinale in regola e in più ho obbligatorio l'epatite b per lavoro a rischio.

Per quel che riguarda il gatto, la via più semplice secondo me è vaccinare come ha detto il vet, se invece si vuol essere scrupolosi si fa prima la titolazione degli anticorpi. Questo per quel che riguarda il trivalente, mentre per il resto se non esce non mi potrei la questione felv.

Baci, ba

SerenaF
12-03-2019, 15:06
Serenaf, non è che gli adulti vengono vaccinato "se capita l'occasione".... È che dovremmo essere in regola anche noi, soprattutto in certi ambiti controllano!

Beh, tu fai parte di quelle categorie per cui l'attenzione è maggiore; io sono una semplice impiegata, non lavoro in un contesto dove c'è un rischio sanitario (ovvero a contatto con i pazienti), non ho a che fare con soggetti a rischio (es. bambini, anziani), quindi non faccio parte di quelle persone a cui è richiesta una copertura vaccinale più ampia di quella che era obbligatorio fare quando ero piccina io (all'epoca ci si immunizzava solo contro poliomelite, difterite e tetano). Nessuno mi ha mai invitato a mettermi in regola per altre patologie, l'occasione è sorta almeno per me facendo i richiami per l'antitetanica.

@cristinamul: il vaccino che ti è stato proposto è il trivalente (così chiamato perché copre 3 malattie: rinotracheite, calicivirosi e panleucopenia, sostenute da altrettanti virus). Come ha detto Muset2005 si tratta di un vaccino core, ritenuto cioé essenziale e quindi raccomandato a TUTTI i gatti, indipendentemente dal loro stile di vita.
Il test fiv/Felv, oltre a darti delle informazioni sullo stato immunitario del gatto in quanto va a ricercare la positività ad altri due virus (quello dell'immunodeficienza e quello della leucemia), viene fatto o su richiesta del proprietario oppure prima di vaccinare il gatto per la Felv o leucemia felina; non che il vaccino per la Felv sia dannoso in caso di positvità a quest'ultima, è semplicemente inutile. Comunque, si può benissimo vaccinare con il trivalente anche senza aver testato il gatto per fiv e felv.
Quello che non sapevo invece è che gli adulti non avessero bisogno del richiamo dopo 3 o 4 settimane.

babaferu
12-03-2019, 15:19
Beh, tu fai parte di quelle categorie per cui l'attenzione è maggiore; io sono una semplice impiegata, non lavoro in un contesto dove c'è un rischio sanitario (ovvero a contatto con i pazienti), non ho a che fare con soggetti a rischio (es. bambini, anziani), quindi non faccio parte di quelle persone a cui è richiesta una copertura vaccinale più ampia di quella che era obbligatorio fare quando ero piccina io (all'epoca ci si immunizzava solo contro poliomelite, difterite e tetano). Nessuno mi ha mai invitato a mettermi in regola per altre patologie, l'occasione è sorta almeno per me facendo i richiami per l'antitetanica .

In quanto categoria a rischio ho fatto in più l'epatite b, per il resto possono chiederti il certificato vaccinale per qualsiasi lavoro che fai, non per forza a rischio (mi riferisco a quelli che erano gli obbligatori x noi, appunto tetano poliomelite, difterite -che va rifatto ogni 10 anni).
I nuovi obbligatori invece non li chiedono (se lo facessero x la mia generazione dovrebbero fare la titolazione, io so x certo di aver fatto rosolia morbillo e parotite. La difterite invece te la fanno di richiamo.
Comunque se il concetto è che ci si può vaccinare ad ogni età, è ben vero, basti pensare al vaccino per i viaggi, o per l'influenza.
Baci, ba

cristinamul
13-03-2019, 18:43
Beh, tu fai parte di quelle categorie per cui l'attenzione è maggiore; io sono una semplice impiegata, non lavoro in un contesto dove c'è un rischio sanitario (ovvero a contatto con i pazienti), non ho a che fare con soggetti a rischio (es. bambini, anziani), quindi non faccio parte di quelle persone a cui è richiesta una copertura vaccinale più ampia di quella che era obbligatorio fare quando ero piccina io (all'epoca ci si immunizzava solo contro poliomelite, difterite e tetano). Nessuno mi ha mai invitato a mettermi in regola per altre patologie, l'occasione è sorta almeno per me facendo i richiami per l'antitetanica.

@cristinamul: il vaccino che ti è stato proposto è il trivalente (così chiamato perché copre 3 malattie: rinotracheite, calicivirosi e panleucopenia, sostenute da altrettanti virus). Come ha detto Muset2005 si tratta di un vaccino core, ritenuto cioé essenziale e quindi raccomandato a TUTTI i gatti, indipendentemente dal loro stile di vita.
Il test fiv/Felv, oltre a darti delle informazioni sullo stato immunitario del gatto in quanto va a ricercare la positività ad altri due virus (quello dell'immunodeficienza e quello della leucemia), viene fatto o su richiesta del proprietario oppure prima di vaccinare il gatto per la Felv o leucemia felina; non che il vaccino per la Felv sia dannoso in caso di positvità a quest'ultima, è semplicemente inutile. Comunque, si può benissimo vaccinare con il trivalente anche senza aver testato il gatto per fiv e felv.
Quello che non sapevo invece è che gli adulti non avessero bisogno del richiamo dopo 3 o 4 settimane.

Sisi non dicevo di testare il gatto per fiv e felv prima di fare il trivalente, mi chiedevo se potessi vaccinare la mia gatta adulta per il trivalente appunto senza fare analisi del sangue per sapere se stia bene al 100%, o senza fare qualche altro tipo di test (come suggerivano test anticorporali). La mia domanda è: è sufficiente una visita di controllo senza analisi del sangue nè altro per effettuare un vaccino teivalente su un gatto adulto mai vaccinato?

cristinamul
13-03-2019, 18:46
Serenaf, non è che gli adulti vengono vaccinato "se capita l'occasione".... È che dovremmo essere in regola anche noi, soprattutto in certi ambiti controllano! A me che sono oss sul lavoro richiedono il certificato vaccinale in regola e in più ho obbligatorio l'epatite b per lavoro a rischio.

Per quel che riguarda il gatto, la via più semplice secondo me è vaccinare come ha detto il vet, se invece si vuol essere scrupolosi si fa prima la titolazione degli anticorpi. Questo per quel che riguarda il trivalente, mentre per il resto se non esce non mi potrei la questione felv.

Baci, ba

Posso chiederti a cosa serve fare prima la titolazione degli anticorpi precisamente? A evitare qualche rischio col vaccino?

babaferu
13-03-2019, 19:48
Posso chiederti a cosa serve fare prima la titolazione degli anticorpi precisamente? A evitare qualche rischio col vaccino?

Titolare gli anticorpi serve a non fare il vaccino inutilmente, infatti se fossero già presenti gli anticorpi per le singole malattie, il vaccino non serve. Temo però che il trivalente non sia scorporabile.
Vaccinare in presenza degli anticorpi non comporta rischi aggiuntivi (oltre a a quelli del vaccino in se), per quanto ne so.

Anubi
14-03-2019, 10:41
Sisi non dicevo di testare il gatto per fiv e felv prima di fare il trivalente, mi chiedevo se potessi vaccinare la mia gatta adulta per il trivalente appunto senza fare analisi del sangue per sapere se stia bene al 100%, o senza fare qualche altro tipo di test (come suggerivano test anticorporali). La mia domanda è: è sufficiente una visita di controllo senza analisi del sangue nè altro per effettuare un vaccino teivalente su un gatto adulto mai vaccinato?

Guarda io per mio scrupolo prima di vaccinare i miei mici faccio fare di mia iniziativa, oltre la normale visita, anche un emocromo di controllo...di solito che io sappia, se il micio è in salute, è sufficiente una visita accurata del vet prima del vaccino e magari esami delle feci per escludere eventuali parassiti, soprattutto in caso di mici che escono, poi che io sappia non si fanno altre analisi approfondite di prassi, ma se tu le chiedi il vet te le fa. Visto che la micia ha 6 anni e mi sembra di capire che non ha mai fatto esami, se vuoi stare tranquilla falle fare un emocromo prima della vaccinazione, se vuoi potresti fare anche un profilo biochimico per funzionalità epatica e renale, però il mio vet, in caso di mici in salute, il profilo biochimico lo consiglia dopo i 7 anni. Poi come già consigliato puoi fare prima una titolazione degli anticorpi e valutare insieme al vet se fare o meno il vaccino.


Per il richiamo del vaccino, che io sappia però anche con i mici adulti, la prima volta che vengono vaccinati, bisogna fare il secondo richiamo dopo tre-quattro settimane dalla primissima somministrazione.

babaferu
14-03-2019, 10:48
Per il richiamo del vaccino, che io sappia però anche con i mici adulti, la prima volta che vengono vaccinati, bisogna fare il secondo richiamo dopo tre-quattro settimane dalla primissima somministrazione.


si si segue il protocollo completo, si fa il primo vaccino, poi il secondo dopo un mese, poi dopo un anno, poi la cadenza la stabilirà il veterinario.

baci, ba

cristinamul
15-03-2019, 06:46
Titolare gli anticorpi serve a non fare il vaccino inutilmente, infatti se fossero già presenti gli anticorpi per le singole malattie, il vaccino non serve. Temo però che il trivalente non sia scorporabile.
Vaccinare in presenza degli anticorpi non comporta rischi aggiuntivi (oltre a a quelli del vaccino in se), per quanto ne so.
Per rischi del vaccino in sè cosa intendi?

cristinamul
15-03-2019, 06:49
Guarda io per mio scrupolo prima di vaccinare i miei mici faccio fare di mia iniziativa, oltre la normale visita, anche un emocromo di controllo...di solito che io sappia, se il micio è in salute, è sufficiente una visita accurata del vet prima del vaccino e magari esami delle feci per escludere eventuali parassiti, soprattutto in caso di mici che escono, poi che io sappia non si fanno altre analisi approfondite di prassi, ma se tu le chiedi il vet te le fa. Visto che la micia ha 6 anni e mi sembra di capire che non ha mai fatto esami, se vuoi stare tranquilla falle fare un emocromo prima della vaccinazione, se vuoi potresti fare anche un profilo biochimico per funzionalità epatica e renale, però il mio vet, in caso di mici in salute, il profilo biochimico lo consiglia dopo i 7 anni. Poi come già consigliato puoi fare prima una titolazione degli anticorpi e valutare insieme al vet se fare o meno il vaccino.


Per il richiamo del vaccino, che io sappia però anche con i mici adulti, la prima volta che vengono vaccinati, bisogna fare il secondo richiamo dopo tre-quattro settimane dalla primissima somministrazione.
C'è bisogno dell'esame dell'esame delle devi per escludere parassiti per un motivo in particolare? Cioè l'avere parassiti può creare problemi col vaccino?