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Visualizza Versione Completa : Lola al guinzaglio?


damasco
18-12-2019, 19:41
Ciao a tutti.
Lola ha 8 mesi, è appena stata sterilizzata, e, nonostante sia nata da una madre di comune razza europea cosi come il padre (....o almeno credo), ha l aspetto fisico ed il carattere tipici del Maine Coon.
E' quindi molto dolce, affettuosa, docile e serena.
Non ama particolarmente uscire, ma quando vede uscire me, mi segue per strada e devo riportarla in casa con non poche difficoltÃ*.
Proprio per la sua mansuetudine, associata alla voglia di seguirmi all esterno, ho pensato di provare a portarla al guinzaglio, magari in un giardino pubblico poco distante dalla mia abitazione.
Ho gia acquistato una pettorina ed ho gia anche provato a fargliela indossare...ma temo che facendole scoprire gli stimoli esterni, possa poi prenderci gusto, iniziando ad avventurarsi per strada anche da sola. Comportamento che, considerando i rischi, preferirei non incentivare....
Voi cosa dite?
Grazie a tutti.

Malinka
18-12-2019, 21:08
Ciao damasco e...fammi capire.

Come mai Lola riesce a seguirti quando esci? Sguscia fuori mentre stai aprendo la porta e poi ti segue?

Oppure ha già libero accesso al giardino, al cortile...insomma all'esterno, e quando si accorge che tu ti stai incamminando per strada ti segue?

Tu stesso sei conscio del pericolo che corre un gatto per strada.

Pertanto se Lola vive sempre in casa e le uscite avvengono perché riesce a scapparti fuori quando apri la porta, l'unica cosa sensata da fare è prestare la massima attenzione e impedirle di varcare la soglia.

Se invece la micia ha già libero accesso all'ambiente esterno e ti segue quando si accorge che ti stai incamminando per strada, la soluzione per metterla al riparo dai pericoli in cui potrebbe imbattersi non è certo l'abituarla alla pettorina...e non puoi neppure continuare all'infinito a riportarla a casa.
Tralasciando l'opportunità o meno di portare un gatto al guinzaglio per le vie cittadine, il fatto è che essendo Lola una gatta col carattere che descrivi, molto probabilmente proverebbe gusto alle passeggiate al parco e di sicuro poi si avventurerebbe per l'ingiro anche in tua assenza; adesso è ancora una cucciolotta, ma crescendo cercherà di ampliare il suo territorio, non starà ad aspettare che sia tu a portarla a spasso.

Ovviamente se prenderà a gironzolare correrà dei pericoli e visto che da quel che scrivi è una bellissima gatta...se il suo carattere fosse fiducioso e propenso alla socievolezza con gli umani, correrebbe anche il rischio di essere rubata, e non ci sarebbe troppo da meravigliarsi.

Aletto
18-12-2019, 21:23
Ciao Damasco, pettorina e guinzaglio possono essere in contrasto con la mentalità del gatto in generale anche se alcuni riescono ad andare in giro col guinzaglio, e devi tener presente che in una situazione che lei considera pericolosa deve avere la possibilità di reagire e trovare una soluzione secondo le sue necessità e non secondo le tue che sono diverse.
Che ci prenda gusto è normale, anzi più che prenderci gusto, sarebbe giusto dire che comincerebbe ad avere una vita più piena.
In tal caso dovresti portarla fuori tutti i giorni come si fa con i cani, solo che non è un cane e questo implica che non essendo un animale che interagisce in attività collaborative, potrebbe essere difficile per te trovarti a tu per tu con una specie che in fondo agisce e si regola in un modo che non ti aspettavi, anche se è la gatta con cui vivi e, come tutti noi, pensi di conoscere.
Magari poi lei è una tranquilla e tutto procede liscio

damasco
18-12-2019, 22:26
Ciao damasco e...fammi capire.

Come mai Lola riesce a seguirti quando esci? Sguscia fuori mentre stai aprendo la porta e poi ti segue?

Oppure ha già libero accesso al giardino, al cortile...insomma all'esterno, e quando si accorge che tu ti stai incamminando per strada ti segue?

Tu stesso sei conscio del pericolo che corre un gatto per strada.

Pertanto se Lola vive sempre in casa e le uscite avvengono perché riesce a scapparti fuori quando apri la porta, l'unica cosa sensata da fare è prestare la massima attenzione e impedirle di varcare la soglia.

Se invece la micia ha già libero accesso all'ambiente esterno e ti segue quando si accorge che ti stai incamminando per strada, la soluzione per metterla al riparo dai pericoli in cui potrebbe imbattersi non è certo l'abituarla alla pettorina...e non puoi neppure continuare all'infinito a riportarla a casa.
Tralasciando l'opportunità o meno di portare un gatto al guinzaglio per le vie cittadine, il fatto è che essendo Lola una gatta col carattere che descrivi, molto probabilmente proverebbe gusto alle passeggiate al parco e di sicuro poi si avventurerebbe per l'ingiro anche in tua assenza; adesso è ancora una cucciolotta, ma crescendo cercherà di ampliare il suo territorio, non starà ad aspettare che sia tu a portarla a spasso.

Ovviamente se prenderà a gironzolare correrà dei pericoli e visto che da quel che scrivi è una bellissima gatta...se il suo carattere fosse fiducioso e propenso alla socievolezza con gli umani, correrebbe anche il rischio di essere rubata, e non ci sarebbe troppo da meravigliarsi.

Ciao Malinka e ciao Aletto
Io sono dell idea che una gatto chiuso dentro casa sia un gatto felice solo a metà.
E ' un parere personale, che parecchi non condivideranno, forse a torto, forse a ragione...non lo so. In merito immagino non esista una verità assoluta.
Comunque, proprio in virtu di questo mio pensiero, ho sempre cercato di non incentivare le uscite di Lola, senza pero mai arrivare a proibirgliele.
Lola ha quindi accesso al giardino ad anche ai giardini annessi al mio. E, ahime, mi è anche capitato di vederla dall altro lato della strada in qualche (rara) occasione.
Comunque vivo in una zona turistica, iper-affollata nei mesi estivi, deserta nel resto dell anno, quindi, essendo gia trascorsa l estate, mi auguro che per quella prossima Lola sia gia abbastanza adulta e "navigata" da potersi destreggiare, come già fa Bali, sua mamma.
Lola si annoia, questo è il punto, quindi come Aletto scrive, il mio intento sarebbe quello di regalarle una "vita piu piena".
Affinche non si abitui ad uscire dal cancello da sola, avevo pensato di metterla nel trasportino e portarla sul posto in macchina, tenendola poi al guinzaglio dentro al giardino pubblico.

Malinka
18-12-2019, 23:10
Penso che sia indispensabile valutare bene i pro e i contro, principalmente in relazione al contesto in cui si abita e secondariamente anche al carattere del gatto.

In un lontano passato ho avuto gatti liberi di uscire a loro piacimento; vivevo in una zona dove orti e giardini si susseguivano senza interruzione e dove c'era una sola strada, praticamente quasi sempre deserta, tanto che noi ragazzini potevamo passare ore intere a giocare per la via, addirittura in mezzo alla strada.
Il bello è che i gatti, nonostante potessero andare in strada, non ci hanno mai messo piede, perché evidentemente per loro era molto più vario e attraente l'ambiente dei giardini.

Dopo sposata mi sono trovata a vivere nel centro di un paese, strade trafficate e gente poco amante degli animali.
Ho adottato dei gatti e li ho sempre tenuti in casa, per evitare inestimenti e, purtoppo, avvelenamenti, che erano all'ordine del giorno nei confronti dei gatti liberi di girovagare.

Poi sono venuta ad abitare qui in mezzo al verde, poche case, tanti prati e boschi e una sola stradina dove l'unico traffico è quello della manciata di residenti; ero strafelice perché finalmente avrei potuto permettere ai miei pelosi di scegliere se e quando uscire...ma purtroppo dopo soli 3 mesi la pacchia è finita, per via della malvagità umana (hanno cercato di uccidere i miei miciotti, anche col veleno, ma per fortuna non ci sono riusciti).
Così, pur con rincrescimento, ho deciso di non far più uscire nessuno...e ho offerto un piccolo surrogato di ambiente naturale e cioè un ampio terrazzo pieno di piante; di più non ho potuto fare...

Che un gatto che vive in casa sia felice solo a metà, penso dipenda dal gatto; ne ho avuti che nonostante la porta aperta non hanno mai messo neppure mezza zampina oltre la soglia, mentre quelli che uscivano volentieri non oltrepassavano i confini del mio giardino e di quello contiguo.
Solo a Igor piaceva andare per il sentiero fra i campi fino al paese vicino (a 2 km), ma mai da solo; unicamente se c'ero anch'io; mi camminava a fianco come avrebbe fatto un cagnolino e quando era stanco si fermava e miagolava per farsi prendere in braccio; con lui non ho mai usato guinzaglio o pettorina.

Il guinzaglio invece lo usavo con la mia prima micia, quando andavo da casa a un appezzamento coltivato di nostra proprietà; invece quando si andava in alta montagna lei camminava senza guinzaglio e non si allontanava mai da noi.

Come vedi, non sono a priori a favore o contro la libera uscita, ma valuto di volta caso per caso.
[...]
Affinche non si abitui ad uscire dal cancello da sola, avevo pensato di metterla nel trasportino e portarla sul posto in macchina, tenendola poi al guinzaglio dentro al giardino pubblico.
Non sarei così certa che il metodo funzioni; per quella che è la mia pur limitata esperienza posso dire che il gatto sa benissimo orientarsi, sa che dal punto A può andare al punto B, anche se non percorre il tragitto sulle sue zampe e se non vede con i propri occhi; per esempio quando andavo a trovare i miei genitori (a circa 150 km), la micia si metteva in agitazione già a qualche centinaio di metri dalla meta, che fosse la casa dei genitori o che al ritorno fosse la mia.

damasco
18-12-2019, 23:41
Grazie per la tua testimonianza Malinka.
Ho avuto un cane per 16 anni. Da solo un anno e mezzo ho iniziato ad avvicinarmi in modo concreto al mondo dei mici.
Cerco di affidarmi sia alla logica che all istinto. Ma ho sopratutto cercato di documentarmi il piu possibile, anche attraverso internet.
....E cosi ho scoperto questo sito.
Mi fa piacere sentire pareri di chi ha piu esperienza e nozioni di me.

Che un gatto che vive in casa sia felice solo a metÃ*, penso dipenda dal gatto; ne ho avuti che nonostante la porta aperta non hanno mai messo neppure mezza zampina oltre la soglia, mentre quelli che uscivano volentieri non oltrepassavano i confini del mio giardino e di quello contiguo.
.....Mi sembra che, in fondo, sosteniamo la stessa cosa: lasciare al micio una certa dose di "libero arbitrio".
Mi accorgo che Lola sta volentieri in casa. Cerco di tenerla occupata col gioco, cerco di incuriosirla e coinvolgerla mentre faccio un qualsiasi lavoretto domestico; il tutto per incentivare questa sua inclinazione....ma, spesso, tutto questo non basta.
E cosi avevo immaginato di portarla al parco, ben conscio del fatto che un gatto non è un cane, e che quindi le sue reazioni possono essere bene diverse.
Mi sembra di capire che le mie reticenze abbiano trovato riscontro nelle vostre.
Probabilmente è meglio lasciar perdere il guinzaglio! :)

Leny
19-12-2019, 09:39
Anche io sconsiglio la pettorina, per non accrescere la sua voglia di allontanarsi. Io sono più a favore del tenere i gatti in casa, a meno che non si abbiano ovviamente giardini in sicurezza o si viva in zone più rurali e tranquille. Se durante tutto l'anno la tua zona è abbastanza sicura (anche se la sicurezza al 100% non esiste) e addirittura isolata, non mi preoccuperei troppo di far uscire la gatta, soprattutto se non sembra nemmeno allontanarsi. Quello che mi preoccupa è la stagione estiva, iper trafficata e frequentata dai turisti. Io cercherei di monitorarla il più possibile in quel periodo o addirittura tenerla in casa più che puoi, se la gatta lo permette (difficile tenere in casa durante la bella stagione un gatto abituato ad uscire). La gatta può essere navigata quanto vuoi, ma anche ai migliori lupi di mare (anzi, "gatti di mare") capitano le disgrazie e io avrei paura nel lasciar gironzolare una micia tanto docile e fiduciosa del genere umano.
Poi ovviamente dipende anche come si comporta la gatta fuori. Magari a casa e con le persone che conosce si comporta come la gatta più dolce e socievole del mondo, mentre fuori diventa diffidente e schiva (e te lo auguro, spesso l'essere schivi e fifoni è ciò che li salva da brutte situazioni).

Malinka
19-12-2019, 09:55
Mi sembra di capire che le mie reticenze abbiano trovato riscontro nelle vostre.
Probabilmente è meglio lasciar perdere il guinzaglio! :)

Per me, sicuramente sì, è meglio lasciar perdere, ma non per il fatto in sè di portare la gatta al guinzaglio, che è possibilissimo fare, come l'ho fatto io e come l'hanno e lo fanno altre persone.

Ciò che mi fa propendere per il no è a causa del luogo dove intendi portarla: un parco pubblico.
Lei può essere la micia più tranquilla, socievole e "obbediente" del mondo, tuttavia una volta al parco non potrai certo levarle la pettorina e lasciare che corra, salti e si arrampichi a suo piacimento...ed essendo un gatto è proprio quello che vorrebbe fare...e invece dovrebbe limitarsi ad annusare, non potrebbe esprimere se stessa e ne ricaverebbe solo frustrazione.

E anche ammettendo di tenerla costantemente al guinzaglio, potrebbe spaventarsi per un rumore improvviso, per dei ragazzini vocianti che magari vorrebbero accarezzarla o per l'incontro con un cane...
Se si spaventasse sai cosa succederebbe? Il gatto a differenza del cane quando si sente in pericolo non va a cercare protezione dal suo umano; il gatto fugge, si allontana.
E poco importa se indossa la pettorina, che è di certo più sicura di un semplice guinzaglio, ma che non è mai e poi mai a prova di gatto.
La pettorina dà la sicurezza di trattenere un cane, ma non un gatto, perché a causa della sua conformazione fisica riuscirebbe a divincolarsi e sgusciare fuori dalla pettorina e allora...

La mia Munin la portavo nel nostro terreno privato, inaccessibile a cani e umani; la portavo in alta montagna, dove cani non ne circolavano (trattandosi del Parco Nazionale del Gran Paradiso) e umani era già tanto se in una giornata ne vedevi eccezionalmente e al massimo 2 o 3...e magari pure da lontano. Quindi potevo lasciarla in totale libertà; il guinzaglio serviva solo per il tragitto dalla macchina alla baita, oppure quando ancora non avevamo l'auto, ma solo una Vespa 250 e viaggiavamo mio marito davanti, io dietro con lo zaino a spalla e Munin nel mezzo, dentro una borsa di paglia, ma con testa e zampine rigorosamente fuori...e naturalmente guinzaglio (le pettorine per gatti ancora non c'erano); il guinzaglio era solo una precauzione per non perderla nel caso scivolasse dal sedile (ma non è mai successo).

Malinka
19-12-2019, 10:16
[...]spesso l'essere schivi e fifoni è ciò che li salva da brutte situazioni).
Pienamente d'accordo!

Aletto
20-12-2019, 10:58
-“ma temo che facendole scoprire gli stimoli esterni, possa poi prenderci gusto”
-"probabilmente proverebbe gusto alle passeggiate al parco e di sicuro poi si avventurerebbe per l'ingiro anche in tua assenza; adesso è ancora una cucciolotta, ma crescendo cercherà di ampliare il suo territorio”
-"per non accrescere la sua voglia di allontanarsi"

Scusate se non ho attribuito le singole frasi agli utenti che le hanno scritte, ma l’ho fatto perché esprimono lo stesso concetto: limitare al gatto di esprimere le sue caratteristiche di specie, la soggettività di specie che poi si trasforma in singolarità individuale, evitare/temere di scoprire che non è il gatto che pensavamo che fosse ma è anche molto altro.
A questo proposito mi viene in mente una frase di una nota canzone di Elton John:
"….I'm not the man they think I am at home…."

I'm not the cat they they think I am at home.

Se lasciato esprimere arricchisce la sua “gattitudine”, il lato che non conosciamo, e con quell’arricchimento esperienziale dovremo fare poi i conti.

Poi c’è l’effetto pericolo che non vogliamo che corrano per poi pentirci amaramente di quella libertà di espressione che gli abbiamo concesso.
Gli stessi pericoli che corriamo anche noi se incontriamo qualche avversità, e vi faccio un esempio recente.

Giorni fa ero con mia figlia che si stava parcheggiando quando un tizio è entrato con prepotenza nello stesso parcheggio. Mia figlia gli ha detto che con la freccia inserita stava segnalando il suo ingresso al posto auto. I tizio è sceso dalla macchina ed ha preso a pugni la nostra urlando parolacce ignobili e sessiste. Un’aggressione come un’altra che poteva finire in peggio per la furia di un individuo forse cocainomane o più semplicemente da TSO
Noi, come gli altri animali siamo soggetti a pericoli.


Queste hanno un contenuto diverso
“Io sono dell idea che una gatto chiuso dentro casa sia un gatto felice solo a metà”
“lasciare al micio una certa dose di "libero arbitrio"
“il mio intento sarebbe quello di regalarle una "vita piu piena"
E, aggiungo io, dovrebbe essere un loro diritto.

Un gatto è felice se ha libertà di scelta.

Beati i gatti di Iw e King e quelli di linguadigatto, o Valerietto di Malinka (credo sia lui) e di qualcun altro inclusa Lola quando segue Damasco. I miei non sono altrettanto felici anche se hanno due ulivi, un ginkgo biloba e molte altre piante, afflusso di merli, fringillidi, passeri, cavallette, lucertole, gechi stanziali, farfalle ecce ecc., ma la libertà di azione è limitata dai perimetri dei terrazzi.

Copioincollo una riflessione di R. Marchesini:
"«Esiste la felicità nei nostri cani? Felice è un gatto che può rincorrere topi e lucertole in un prato, un labrador che può lanciarsi in un’ansa di un fiume, un rottweiler mentre fa il gioco del tira-molla… insomma è felice perché e nella misura in cui può esprimere la sua natura più profonda. Un gran numero di gatti è obeso e depresso, mentre la propria felinità è compressa in tutti i modi. I cani non se la passano meglio. Non accettiamo che annusino quei meravigliosi angoli luridi della città, che per loro sono attraenti come per noi le vetrine di Natale.»"

Ed un'altra:
"LA PICCOLA TIGRE DI CASA - La perfezione anatomica che lo rende un vero acrobata è situata all’interno dell’orecchio, nei canali semicircolari, organo dell’equilibrio. La disposizione mirabilmente ortogonale dei diversi canali, assai più perfezionata rispetto all’uomo, consente al gatto prestazioni da trapezista invidiabili. I gatti possiedono un’intelligenza cinestesica estremamente potente, a servizio di un corpo plasmato dalla selezione naturale per essere preciso, furtivo e tempestivo. Il gatto ha le doti cognitive di un ballerino, capace di scegliere tempi e spazi in piccolissime frazioni di tempo, coordinando con grazia e puntualità un corpo flessibile e disarticolato capace di acrobazie uniche. E per fare questo è in grado di portare a sintesi i diversi referti sensoriali, cioè di vedere con il tatto, di toccare con l’udito, di gustare con l’olfatto." Roberto Marchesini, L'Identità del gatto, Apeiron Editore

Gatti. Nell'ambito delle nostre possibilità permettiamogli di esprimersi in quanto tali perché sui nostri pur comodissimi divani non non esprimono nulla di tutto ciò se non hanno libertà di scelta.
La scelta implica facoltà di giudicare le possibilità ed attuarne una piuttosto che un'altra.

Vabbè, la faccio finita qui

Riri
20-12-2019, 12:23
Aletto, con il tuo ultimo intervento mi trovi d'accordo su tutta la linea.
Appena ho un attimo vedo anche di scrivere un post più consistente a riguardo.

iw1dov
20-12-2019, 12:55
Sono d'accordo al 100% con quanto dice Aletto; anche perchè - neanche farlo apposta - è un paio di giorni che Matt mostra insofferenza. Complice il brutto tempo che imperversa da gioni qui, evidentemente non mette il nasino fuori, neppure sul terrazzo, e sta iniziando a "friggere".

Chi ne fa le spese è Lina: e così appena lui si avvicina, lei inizia a ringhiare preventivamente :D :D

Stasera andremo in campagna dai nonni, così si potrà sfogare per benino durante le Feste.

@Malinka; in realtà non è vero che il micio con la pettorina non può correre ed arrampicarsi. Ho visto con i miei occhi un bel miciottone bianconero arrampicato su un albero dei giardinetti che ho sotto l'ufficio, ed era collegato al guinzaglietto della sua umana.

Malinka
20-12-2019, 13:16
Qualunque essere vivente dovrebbe avere il diritto alla libertà di scelta, ma purtoppo spesso non è così quando si dipende da qualcuno che decide per altri.
Noi decidiamo per i nostri gatti, altri umani decidono, seppur indirettamente.

La libertà di scelta di un gatto non coincide necessariamente col preferire la vita libera a quella in casa; ci sono gatti, e ne ho avuti, che volontariamente scelgono la casa e solo la casa.

Valerietto non ha scelto, in quanto non l'ho mai avuto in casa; da quando è nato è sempre e solo vissuto fuori.
Se la cava alla grande, è un bel gattone lungo, snello ma muscoloso, con un pelo magnifico da quando anche lui, come gli altri, mangia solo carni crude...e quel che riesce a predare, ma vista la quantità industriale di cibo che ogni giorno viene a mangiare in veranda, ho l'impressione che non si impegni molto nella caccia...ma d'altra parte è normale che preferisca ottimo cibo senza dover faticare.
Una volta ogni tanto prende qualche uccello o qualche topino, che porta in garage e abbandona quando non si muove più.

Certo quelli che vivono in casa non hanno la possibilità di esprimere se stessi come potrebbero fare all'aperto, anche se ogni gattofilo si ingegna per offrire stimoli ai propri gatti, ma più di tanto non si può fare.
I miei tutto sommato sono abbastanza fortunati avendo un ampio terrazzo piantumato con libero accesso giorno e notte, con qualunque condizione atmosferica; riescono a cacciare lucertole, insetti e anche uccellini incauti che si avventurano sulle piante di alloro; d'estate si stravaccano nell'erba di prato che c'è in un'ampia e bassa cassetta, per offrire una specie di surrogato di prato naturale; dentro casa hanno una miriade di posti per nascondersi, per tendere agguati, per arrampicarsi o lanciarsi giù, in pratica non c'è nulla che sia loro precluso, vanno, fanno e toccano quello che vogliono, quando vogliono, non ci sono posti dove viene loro impedito di andare...neppure la tavola apparecchiata mentre noi mangiamo.
La casa non deve rendere schiavi, la casa va vissuta.

Il limite alla loro piena libertà l'ho messo io, ma solo perché a sua volta qualche altro umano aveva messo un limite alla mia libertà decisionale di consentire ai miei gatti di vivere fuori a loro piacimento, in quanto aveva attentato alla loro incolumità e alla loro stessa vita.
Inevitabilmente tutti, o quasi, a questo mondo dobbiamo accettare dei compromessi fra ciò che vorremmo fare e ciò che ci è concesso fare.
Vale per noi umani, vale per gli animali che vivono con noi...perché siamo noi a decidere per loro.
D'altra parte noi umani abbiamo un forte istinto di protezione nei confronti dei nostri bimbi, e i gatti per noi sono né più né meno che figli adottivi...anche se con la coda.

A causa di chi che mi circonda mi sono resa conto da un bel pezzo che è troppo pericoloso lasciare piena libertà ai miei...e ho smesso di farmi delle seghe mentali; accetto la situazione così com'è; se in futuro cambierà in meglio, sarò ben felice di concedere ai miei pelosi la piena libertà decisionale, esattamente com'era nei primi mesi in cui abitavo qui, quando chi voleva se ne stava fuori anche di notte, tanto c'era la gattaiola e infatti Perla di norma rincasava solo verso le 5 del mattino.

[...]
@Malinka; in realtà non è vero che il micio con la pettorina non può correre ed arrampicarsi. Ho visto con i miei occhi un bel miciottone bianconero arrampicato su un albero dei giardinetti che ho sotto l'ufficio, ed era collegato al guinzaglietto della sua umana.
Ma quella non è libertà di arrampicata e secondo me potrebbe anche essere pericoloso qualora il gatto volesse andare ancora più su e il proprietario ovviamente lo trattenesse...perché non c'è più guinzaglio!

Arrampicarsi è poter andare fin dove riesce, fosse anche in cima all'albero, senza limitazioni, se non quella legata al proprio spirito di avventura, al proprio coraggio di mettersi in gioco...e starci su finché gli pare e piace.

Aletto
20-12-2019, 13:42
Ho sbagliato, la libertà di scelta non esiste, esiste la possibilità di scelta.

@ Riri
“Appena ho un attimo vedo anche di scrivere un post più consistente a riguardo”
Magari :257:

iw1dov
20-12-2019, 14:18
Ma quella non è libertà di arrampicata e secondo me potrebbe anche essere pericoloso

Ah be', certo! Ma io pensavo che ti riferissi alla totale impossibilità di farlo. Invece con mio vivo stupore ho visto che il micio ci è riuscito, nonostante la pettorina.

Comuque sì, pure io ho inarcato le sopracciglia fin dove è possibile farlo, perchè mi pare decisamente pericoloso. Ma del resto mi pare pericolossissimo già portare il felino al giardinetto, pieno di bambini schiamazzanti, nel pomeriggio del dopo-scuola; per non parlare degli adolecenti imbecilli...

Un tipo che vive nel palazzo di fronte al mio, anni fa (sarà lo stesso che molti anni dopo tentò di catturare Lina nel giardino di casa mia?) la sera portava a passeggio per strada un gatto ciccione, nel tentativo - diceva lui - di fargli fare un po' di moto. Non mi è mai sembrata una grande idea, anche se siamo in vie laterali e non c'è traffico, specie la sera dopo cena.

Aletto
20-12-2019, 14:46
È pericoloso per loro non avere possibilità di muoversi all’occorrenza e se pettorina e/o guinzaglio si impigliano durante qualche manovra a loro necessaria o desiderata in quel momento.

damasco
21-12-2019, 17:28
Ah be', certo! Ma io pensavo che ti riferissi alla totale impossibilitÃ* di farlo. Invece con mio vivo stupore ho visto che il micio ci è riuscito, nonostante la pettorina.

Comuque sì, pure io ho inarcato le sopracciglia fin dove è possibile farlo, perchè mi pare decisamente pericoloso. Ma del resto mi pare pericolossissimo giÃ* portare il felino al giardinetto, pieno di bambini schiamazzanti, nel pomeriggio del dopo-scuola; per non parlare degli adolecenti imbecilli...

Un tipo che vive nel palazzo di fronte al mio, anni fa (sarÃ* lo stesso che molti anni dopo tentò di catturare Lina nel giardino di casa mia?) la sera portava a passeggio per strada un gatto ciccione, nel tentativo - diceva lui - di fargli fare un po' di moto. Non mi è mai sembrata una grande idea, anche se siamo in vie laterali e non c'è traffico, specie la sera dopo cena.


Salve a tutti.
L' idea della pettorina era venuta nel tentativo di vivacizzare la vita di Lola, la quale, per ora, è piuttosto dipendente da me, nel senso che come prioritÃ* tra la mia compagnia e l esterno, io sono al primo posto.
Ma quando non riesco a placare la sua vivacitÃ* (e tutti voi sapete quanto sia difficile tenere testa ad un micio di 8 mesi) allora cerca svago all esterno, ed io, seppur reticente, non mi sento di impedirglielo, per quanto intuisca che, in questa situazione, l esterno, con l' inesauribile gamma di stimoli che offre, potra' a breve prendere il sopravvento sulla mia stessa interazione. A questo punto, magari in modo troppo fantasioso, avevo ipotizzato che: "fuori per fuori, tanto valeva tentare di accompagnarla io stesso".
In contropartita, conoscendo l indole del gatto, il guinzaglio non mi era sembrata sin da subito un idea eccelsa, ma l ho comunque valutata anche in funzione di svariati articoli trovati su google che indicavano il Maine Coon come razza particolarmente propensa a questo tipo di attivitÃ*.
Ovviamente (riferendomi a iw1dov) il giardino dove avrei scelto di portare Lola è un luogo totalmente deserto nella stagione invernale. Altrettanto è vero che l "imprevisto" e' sempre in agguato....

Gatto perennemente in casa o gatto libero di scegliere?
Non sono un esperto, ma dico comunque il mio parere:
chi ha la fortuna di avere un gatto "casalingo" per sua stessa indole, ha davvero una grande fortuna. Credo sia infatti il sogno di chiunque! Anche il mio.
Altresi' penso che la maggioranza dei gatti, se messi nella possibilitÃ* di scegliere, mai rinuncerebbero alle loro scorribande giornaliere.
Credo sia il loro "bagaglio culturale". Quindi per una forma di rispetto posso provare a contenerlo, ma non mi sento di negarglielo.
Quali che siano le conseguenze.

Aletto
21-12-2019, 20:21
Salve a tutti.
........
Ovviamente (riferendomi a iw1dov) il giardino dove avrei scelto di portare Lola è un luogo totalmente deserto nella stagione invernale. Altrettanto è vero che l "imprevisto" e' sempre in agguato....

Scusate, e soprattutto tu Damasco, se metto sempre i puntini sulle i

c'è imprevisto e imprevisto
- uno è quello di tipo grave, percezione di pericolo per la propria incolumità, che impone il fight or fly, ma anche il freezing che comporta uno stato di sollecitazione emotiva molto alta, una fase di stress molto forte durante la quale le facoltà cognitive vengono, come dire, accantonate per dar spazio alla necessità di sopravvivenza
- l'altro, che contiene una gamma ampia di valutazione di imprevisti, mette l'animale sotto scacco e questo non è negativo perché mettono a fuoco la realtà portandoli a conoscere, rilevare una novità, valutarla, usare la memoria, e trovare una soluzione. Una sorta di TOTE (test-operate-test-exit) e questo è arricchimento esperienziale che li porta a una diversa valutazione delle proprie capacità. Diventano più sicuri di sé. Si attivano i marcatori somatici (quelli del neurobiologo Damasio) che sono dei velocizzatori di decisione che associano processi emotivi a processi cognitivi

Mi duole dirlo, ma l'unico scacco a cui sono sottoposti i gatti di casa sono le new entry: oddio e mo chi è questo, che faccio?


Gatto perennemente in casa o gatto libero di scegliere?
Non sono un esperto, ma dico comunque il mio parere:
chi ha la fortuna di avere un gatto "casalingo" per sua stessa indole, ha davvero una grande fortuna. Credo sia infatti il sogno di chiunque! Anche il mio.
Altresi' penso che la maggioranza dei gatti, se messi nella possibilitÃ* di scegliere, mai rinuncerebbero alle loro scorribande giornaliere.
Credo sia il loro "bagaglio culturale". Quindi per una forma di rispetto posso provare a contenerlo, ma non mi sento di negarglielo.
Quali che siano le conseguenze.

Vedi, a me il gatto casalingo preoccuperebbe. Che cosa fai? Che interessi hai? Cosa mi stai comunicando?
Non sarebbe il mio sogno.
Vorrei sapere cosa sogna lui. O cosa aveva sognato.

Quello che tu giustamente chiami bagaglio culturale, è la loro vita, perché di cultura animale si tratta e la mamma gatta la trasmette ai figlioletti, la loro biologia evolutiva che è ben più lunga della nostra.
E già negli anni 70 Danilo Mainardi scrisse il testo "L’animale culturale"

Spero solo che Lola non incappi in imprevisti ingestibili

damasco
21-12-2019, 23:25
Scusate, e soprattutto tu Damasco, se metto sempre i puntini sulle i

c'è imprevisto e imprevisto
- uno è quello di tipo grave, percezione di pericolo per la propria incolumitÃ*, che impone il fight or fly, ma anche il freezing che comporta uno stato di sollecitazione emotiva molto alta, una fase di stress molto forte durante la quale le facoltÃ* cognitive vengono, come dire, accantonate per dar spazio alla necessitÃ* di sopravvivenza
- l'altro, che contiene una gamma ampia di valutazione di imprevisti, mette l'animale sotto scacco e questo non è negativo perché mettono a fuoco la realtÃ* portandoli a conoscere, rilevare una novitÃ*, valutarla, usare la memoria, e trovare una soluzione. Una sorta di TOTE (test-operate-test-exit) e questo è arricchimento esperienziale che li porta a una diversa valutazione delle proprie capacitÃ*. Diventano più sicuri di sé. Si attivano i marcatori somatici (quelli del neurobiologo Damasio) che sono dei velocizzatori di decisione che associano processi emotivi a processi cognitivi

Mi duole dirlo, ma l'unico scacco a cui sono sottoposti i gatti di casa sono le new entry: oddio e mo chi è questo, che faccio?




Vedi, a me il gatto casalingo preoccuperebbe. Che cosa fai? Che interessi hai? Cosa mi stai comunicando?
Non sarebbe il mio sogno.
Vorrei sapere cosa sogna lui. O cosa aveva sognato.

Quello che tu giustamente chiami bagaglio culturale, è la loro vita, perché di cultura animale si tratta e la mamma gatta la trasmette ai figlioletti, la loro biologia evolutiva che è ben più lunga della nostra.
E giÃ* negli anni 70 Danilo Mainardi scrisse il testo "LÂ’animale culturale"

Spero solo che Lola non incappi in imprevisti ingestibili

Ben vengano "i puntini sulle I (come li chiami tu, Aletto). In fondo siamo qui proprio per scambiare pareri e nozioni. E, parlando di nozioni, quest' ultima puntualizzazione "tecnica" mi sembra interessante...Grazie!
Ritenevo che questo tipo di condivisione esterna (riconducibile al TOTE) potesse ossigenare le giornate di Lola e, al tempo stesso, creare tra noi un legame piu complice e profondo.
Comunque ho deciso che "la gamma di valutazione di imprevisti" di Lola non avverra ' tramite il guinzaglio: se dovesse in seguito allontanarsi da casa ed incappare in situazioni spiacevoli, non potrei piu perdonarmelo, ritenendomi in qualche modo promotore del fattaccio.
Per il resto, come ho giÃ* scritto, cercherò di "limitare", ma non di proibire....in assoluta buona fede spero solo che Lola possa essere felice.