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Visualizza Versione Completa : Gatto sempre impaurito e aggressivo, cosa fare?


DavideMac90
21-12-2020, 23:51
Buongiorno a tutti, sono nuovo del forum. Apro questo topic perchè vorrei dei consigli da persone piu' esperte. Cerco di spiegarvi la situazione.
Ho adottato, da ormai un mese, un gattino di circa 4/5 mesi, preso privatamente da una ragazza che lo aveva in stallo. Il gattino è stato trovato in strada a circa 3 mesi, assieme ad un altro gatto, da una volontaria (sembra che la madre sia stata investita). Ha passato un mese in compagnia di altri gatti e poi è stato ceduto a me. Quando mi è stato dato, mi hanno avvisato sul fatto che il gattino fosse parecchio diffidente, il problema è che ad oggi la situazione non migliora affatto. Il micio soffia sempre appena tento di avvicinarmi, graffia e morde... quando provo ad avvicinarmi a lui devo usare i guanti gommati da giardiniere, e nonostante tutto vi assicuro che fa parecchio male. Ormai non conto neppure più i graffi che ho sulle mani. Il gatto è terrorizzato, sempre coda tra le zampe, si muove quasi strisciando sul pavimento e passa da un nascondiglio all'altro. In casa è come non averlo. Si anima solo di notte, quando mangia, comincia a giocare da solo e fa i suoi bisogni nella lettiera. Ho pensato di fargli capire che fossi io a dargli da mangiare, e attrarlo a me con il cibo.. ho provato a stare ore seduto per terra con la ciotola in mano ma nulla, non si muove di un centimetro, piuttosto muore di fame. Viceversa, se provo ad avvicinarmi io con la ciotola, dopo qualche minuto di attesa, mangia con me vicino. Addirittura riesco a dargli da mangiare qualcosa dalle mani. Appena termina di mangiare, mi soffia e si nasconde di nuovo, oppure se va male, termina di mangiare e mi tira una bella unghiata. Questo accade anche se gli faccio vedere una fetta di prosciutto; non è mai lui a fare il primo passo verso di me.. ma devo sempre essere io ad avvicinarmi e invogliarlo a mangiare, con tutte le conseguenze del caso. Stessa cosa con il gioco; è attratto da una pallina gommosa che rimbalza, mi guarda mentre la uso ma ancora non interagisce. Appena vado via, si mette a giocare da solo. Devo ammttere che sono molto demoralizzato. Non so cosa fare affinchè si possa fidare di me. Sto provando a non lasciargli la ciotola del cibo sempre a disposizione in modo che mangi quando lo decido io, e mi possa associare all'atto del mangiare. Raramente riesco a prenderlo in braccio (riesco a prenderlo solo se si mette a dormire in una scatola che gli ho preparato) e devo dire che pur se terrorizzato, resta in braccio senza opporre resistenza, ma appena lo metto a terra, mi tira un bel morso e corre subito a nascondersi. E' chiaro che presubilmente questo gattino ha subito qualche trauma di cui io non sono a conoscienza, il fatto è che in quattro settimane non ha ancora capito che nessuno gli farà del male. Pensate che ieri mi sono accorto che aveva una zampina leggermente insanguinata (probabilmente ha preso dentro da qualche parte mentre si nascondeva)... bè, per riuscire a prenderlo per disinfettargli la zampa non sapete cos’ho passato. Io vado a destra e lui a sinistra, poi sotto al tavolo, poi dietro il mobile, poi soffia, graffia, morde...avrò impiegato un’ora prima di riuscire a metterlo in un angolo e afferrarlo. Diciamo che ogni giorno che passa ho sempre più il pensiero che purtroppo non cambierà mai..è super terrorizzato e sembra non apprezzare neppure chi lo sfama. Avete consigli affinche riesca a trasmettergli un pò di fiducia? Affinchè sia lui a cercarmi e non il contrario? Vorrei diventasse un gatto coccolone ma non so proprio come fare. Grazie a tutti in anticipo.

babaferu
22-12-2020, 08:12
Benvenuto, te lo dico in modo un pò diretto, ma il gatino rischi di traumatizzarlo tu... Forse era semplicemente poco socializzare con gli umani, ma imponendo ti non otterrai nulla. Non prenderlo in braccio se ha paura (al di là delle cure mediche) né hai bisogno di ricattarlo col cibo....
Lascialo tranquillo... È l'unico modo per conquistare la sua fiducia, non forzato al contatto. Lascialo mangiare tranquillo senza là tua presenza, non devi importi altrimenti diventerà sempre più timoroso.
Non tutti i gatti diventano coccoloni....
Non è mai lui a fare il primo passo perché è passato troppo poco tempo e ha paura.... Lasciagli il suo tempo, non è lui che ha deciso di venire da te e certamente non pensa di doverti essere grato! Al contrario, mettiti in ascolto e sappi essere tu grato di avere una creatura così meravigliosa in casa, senza avere troppe aspettative... Le sorprese arriveranno.

alimiao
22-12-2020, 09:37
Ciao, mi ricordo di altre discussioni simili in passato. Mi associo a quanto detto da Babaferu riguardo al non forzare il gattino.

Come spesso succede nelle adozoni, e soprattutto nelle "adozioni del cuore" di gattini piccoli e provenienti da situazioni difficili, credo che tu sia partito con le migliori intenzioni, ma anche con molte aspettative. Ti aspettavi che il gatto salvato da diffidente diventasse più manipolabile e alla fine addirittura "coccolone". Ti aspettavi gratitudine, riconoscenza, un cambiamento di atteggiamento... e ora sei deluso e preoccupato.

Ci potrebbero volere ancora mesi perché il gattino diventi meno diffidente. In alcuni casi, è bene saperlo, questo non succede affatto, il gatto cresce e resta molto diffidente, magari smette di graffiare ma rimane indipendente e poco avvicinabile. Certo, ci sono anche casi in cui invece il gatto diventa più socievole e coccolone, ma non si può prevedere il futuro. Tu accetteresti di tenerlo anche se dovesse rimanere così come è ora?

DavideMac90
22-12-2020, 12:56
Ciao, mi ricordo di altre discussioni simili in passato. Mi associo a quanto detto da Babaferu riguardo al non forzare il gattino.

Come spesso succede nelle adozoni, e soprattutto nelle "adozioni del cuore" di gattini piccoli e provenienti da situazioni difficili, credo che tu sia partito con le migliori intenzioni, ma anche con molte aspettative. Ti aspettavi che il gatto salvato da diffidente diventasse più manipolabile e alla fine addirittura "coccolone". Ti aspettavi gratitudine, riconoscenza, un cambiamento di atteggiamento... e ora sei deluso e preoccupato.

Ci potrebbero volere ancora mesi perché il gattino diventi meno diffidente. In alcuni casi, è bene saperlo, questo non succede affatto, il gatto cresce e resta molto diffidente, magari smette di graffiare ma rimane indipendente e poco avvicinabile. Certo, ci sono anche casi in cui invece il gatto diventa più socievole e coccolone, ma non si può prevedere il futuro. Tu accetteresti di tenerlo anche se dovesse rimanere così come è ora?
Buongiorno, bè..non ho detto di volerlo dar via perchè non rientra nei miei standard di gatto... chiedevo semplicemente consigli. E' chiaro però che avere un gatto come questo, equivale a non averlo affatto, perchè ripeto, passa l'intera giornata nascosto, risulta difficile prenderlo anche per eventuali necessità come il veterinario. Non pretendo che mi ringrazi, però si, ci rimango un pò male se dopo aver finito di mangiare mi tira una bella graffiata sulla mano. Onestamente nel momento in cui l'ho adottato non pensavo che il carattere del gatto fosse questo. Passata la prima settimana mi sono detto, sarà ancora presto... ma ora è cumunque un mese che è con me. E dal non essere coccolone al non essere aggressivo c'è un abisso in mezzo... questo gatto credo abbia seri traumi che non so se saprò gestire. Penso che il bello di avere un animale domestico sia anche quello di vederlo affezionato al padrone, che interagisca ecc.. non che debba sfamarlo ed essere preso a morsi e unghiate appena non ha piu' necessità di me. Comunque ripeto, ho aperto questo topic per chiedere consigli... io ho il forte presentimento che un gatto del genere vada recuperato da persone esperte. Non ho mai avuto gatti prima d'ora ma mi è già capitato in passato di avere a che fare con gatti randagi. E per la mia poca esperienza, se affamati venivano addirittura a strusciarsi sulle gambe. Qui siamo invece lontati anni luce, e ripeto, anche una cosa come il cibo che dovrebbe attirarlo, invece gli è indifferente.

Aletto
22-12-2020, 13:00
......
Lascialo tranquillo... Al contrario, mettiti in ascolto e sappi essere tu grato di avere una creatura così meravigliosa in casa, senza avere troppe aspettative... Le sorprese arriveranno.

Qualche giorno fa la mia docente ha posto una domanda/sondaggio tipo: cosa bisogna fare (o sapere, non ricordo) prima di accogliere un gatto in casa?
Tante risposte. La gran parte ingenue.
Ma nessuno, che io ricordi, nessuno ha scritto di non avere aspettative. L’ha scritto qui ba.
Aggiungo solo: cerchiamo di capire quali invece sono le aspettative di un gatto.
Non corrisponde certo a quello che ha ricevuto finora, seppure offerto con le migliori intenzioni.

Segui i suggerimenti di ba.

DavideMac90
22-12-2020, 13:09
Qualche giorno fa la mia docente ha posto una domanda/sondaggio tipo: cosa bisogna fare (o sapere, non ricordo) prima di accogliere un gatto in casa?
Tante risposte. La gran parte ingenue.
Ma nessuno, che io ricordi, nessuno ha scritto di non avere aspettative. L’ha scritto qui ba.
Aggiungo solo: cerchiamo di capire quali invece sono le aspettative di un gatto.
Non corrisponde certo a quello che ha ricevuto finora, seppure offerto con le migliori intenzioni.

Segui i suggerimenti di ba.

Cioè, cos'ha ricevuto fino ad ora? perchè ho provato a prenderlo in braccio una volta? o perchè cerco di farlo mangiare in mia presenza? bah...se sono questi i contenuti delle risposte forse posso cancellare il post. Uno chiede consigli e cominciano le polemiche.

babaferu
22-12-2020, 13:25
Cioè, cos'ha ricevuto fino ad ora? perchè ho provato a prenderlo in braccio una volta? o perchè cerco di farlo mangiare in mia presenza? bah...se sono questi i contenuti delle risposte forse posso cancellare il post. Uno chiede consigli e cominciano le polemiche.

Dove vedi una polemica? Non era mia intenzione, né credo di aletto, che ti ha solo suggerito di ribaltare il punto di vista.
Se tu fossi costretto a mangiare in presenza di un mostro spaventoso, non avresti paura? Non accumuleresti tensione? Obbligarlo a mangiare in tua presenza a mio parere è un errore che fanno in molti.... In buona fede, ed è controproducente.
Il gatto (questo gattino) non ha la percezione di essere stato salvato, bensì di essere stato rinchiuso con un mostro che lo terrorizza.... Solo piano piano acquisendo sicurezza capirà che non è così, che può fidarsi. Tu hai fatto una gran cosa decidendo di prenderlo con te, cosiccome la persona che lo ha salvato e tenuto in stallo, ma per lui tutto ciò è difficile e traumatico, soprattutto se entro i primi 2 mesi non aveva avuto socializzazione con gli umani. Devi solo tenerlo in conto e non forzarlo...

DavideMac90
22-12-2020, 13:37
Dove vedi una polemica? Non era mia intenzione, né credo di aletto, che ti ha solo suggerito di ribaltare il punto di vista.
Se tu fossi costretto a mangiare in presenza di un mostro spaventoso, non avresti paura? Non accumuleresti tensione? Obbligarlo a mangiare in tua presenza a mio parere è un errore che fanno in molti.... In buona fede, ed è controproducente.
Il gatto (questo gattino) non ha la percezione di essere stato salvato, bensì di essere stato rinchiuso con un mostro che lo terrorizza.... Solo piano piano acquisendo sicurezza capirà che non è così, che può fidarsi. Tu hai fatto una gran cosa decidendo di prenderlo con te, cosiccome la persona che lo ha salvato e tenuto in stallo, ma per lui tutto ciò è difficile e traumatico, soprattutto se entro i primi 2 mesi non aveva avuto socializzazione con gli umani. Devi solo tenerlo in conto e non forzarlo...

Mi dispiace che sia passato un messaggio sbagliato. Onestamente non credo di aver mai forzato il gatto in qualcosa, si ho tentato di farlo interagire con una fetta di prosciutto, o provato ad attendere che mangiasse in mia presenza ma nulla più di questo. Io sono di un parere, magari mi sbaglio.. questo gatto probabilmente non ha mai avuto contatti con l’uomo, motivo per il quale è così diffidente. Se io lo lascio sempre stare e quindi passa tutta la giornata nascosto a dormire, di notte si anima e non trova nessuno in casa, cosa dovrebbe portare questo gatto a cambiare? Di fatto sta bene così.. è ciò che vuole! Non avete contatti con l’uomo.. e ci sta riuscendo bene. Motivo per il quale tento di forzare un po’ il contatto diciamo almeno durante il pasto, unica occasione che avrei per farlo avvicinare. Ad ogni modo ho accennato la cosa al mio veterinario, al quale porterò il gatto a Gennaio per una visita.. e secondo lui, che gestisce un gattile da svariati anni, questo gatto hanno sbagliato a darmelo. Perché se il gatto non è adottabile, nel senso che è aggressivo e non è sociale, tu non dovresti darlo ad una persona. Il gatto va prima recuperato e valutare l’adozione. Su questo è stato esplicito. Capisci quindi che se ho davanti un animale terrorizzato e non forzo in alcun modo il contatto, a parer mio faccio il gioco del gatto e non migliorerà mai. Come può capire che può fidarsi di me se con me non ha niente a che fare? Se non sa che sono io che gli do da mangiare?

Aletto
22-12-2020, 13:44
Cioè, cos'ha ricevuto fino ad ora? perchè ho provato a prenderlo in braccio una volta? o perchè cerco di farlo mangiare in mia presenza? bah...se sono questi i contenuti delle risposte forse posso cancellare il post. Uno chiede consigli e cominciano le polemiche.

Non corrisponde certo a quello che ha ricevuto finora, seppure offerto con le migliori intenzioni
Intendevo non a quanto ha ricevuto da te, ma dalla vita, qual è la vita di un gatto cucciolo separato da madre e fratelli, a quali privazioni e deprivazioni è andato incontro? Come ha elaborato il rapporto emotivo tra stimoli esterni ed ambiente emotivo interno? La sua risposta è l’unica risorsa che ha: dare spazio all’aggressività perché conseguenza di insicurezza.

È il tipo di gatto che avrei voluto adottare perché ha bisogno praticamente di tutto.

Non ho percepito intenzioni di polemiche nelle risposte, semplicemente perché il tuo micio non ne ha bisogno, ma ha bisogno di esplorare altri modi di essere gatto.

Se ha voglia di giocare proverei con giochi perlustrativi con percorsi olfattivi e qualche bocconcino succulento sparso qua e là lungo il gioco (puoi usare scatoloni di cartone). Se li usa per nascondersi, lascialo lì dove si sente sicuro. Non farei il gioco con la
cannetta e finta preda, per il momento:
Lascialo perlustrare da solo. Non forzarlo al gioco. Giocherà quando si sentirà pronto.

alimiao
22-12-2020, 14:04
Ciao, da parte mia (e penso nemmeno degli altri) nessun intento polemico. A mio parere in queste situazioni si cade molto facilmente nei fraintendimenti.

Prima questione, il fatto di non avere aspettative: può essere anche giustissimo in teoria, ma in pratica, credo che il 99% delle persone che prendono un gatto abbiano delle aspettative (me stessa compresa, anzi forse io ne avevo anche più degli altri avendo scelto una determinata razza e un determinato allevatore). Avere aspettative secondo me è umano, e dire "non dovevi farti aspettative" può suonare come un giudizio morale. L'importante è essere consapevoli di queste aspettative, e credo che uno degli aspetti arricchenti e "formativi" di adottare un micio sia proprio quello di venire a patti anche con l'inatteso.

Seconda questione, la decisione se tenere o no il gatto. Questo per molte persone "gattofile" è un tabù, ma io trovo che sia normale che, quando le aspettative di cui sopra sono deluse, il gatto appare ingestibile, il futuro con lui si prospetta faticoso e tutto diverso da quello immaginato, ci sia anche il pensiero di "forse sarebbe meglio darlo via, non ce la faccio a gestirlo" ecc. Io stessa avevo seriamente pensato di dare via la mia gatta perché quando era molto giovane mi appariva assolutamente ingestibile e mi spaventava l'idea di dover convivere anni e anni con alcune problematiche. Per fortuna nel mio caso tutto si è risolto con la crescita, l'età, e anche un certo adattamento reciproco, però credo che sia stato salutare da parte mia avere questo dubbio invece che reprimerlo e dirmi "no, ce la devo fare ad ogni costo". Con questo non sto dicendo che tu voglia dare via il tuo gatto o che questa sia la soluzione ottimale e men che meno ti sto giudicando in alcun modo.

Per come la vedo io, devi innanzitutto decidere se hai le energie, la pazienza e la voglia di accettare questa "sfida" di tenere un gatto che non rientra nelle tue aspettative, che forse richiederà mesi per "addomesticarsi" (anche se non è il termine corretto) un minimo, e che potrebbe anche rimanere così e non "addolcirsi" mai più di tanto. Ho un amico che ha salvato una gatta di montagna da una situazione di rischio, ma una volta salvata questa gatta non si è mai veramente ambientata in casa come lui si sarebbe aspettato, non si lascia quasi toccare da lui (figuriamoci dagli altri), vive perennemente nascosta sotto il letto o divano, per farsi mettere in trasportino ci vogliono ore di appostamento, e qualche volta se è agitata spisciazza anche in giro. Lui ci ha messo anni per accettare il fatto che lei non sia la coccolona che si aspettava, e fra l'altro bisogna dire che una volta adulta, una gatta con carattere simile è difficilissimo darla via, non la vorrebbe nessuno! Inoltre bullizza l'altra gatta più mansueta che l'amico ha adottato in seguito.

Questo per farti lo scenario "peggiore", ma non è per forza detto che debba essere così nel tuo caso. Se te la senti di accettare la sfida, devi armarti di tantissima pazienza, diminuire le tue aspettative (o perlomeno metterle in stand by), e magari potresti farti aiutare da un bravo veterinario comportamentalista, ma di quelli seri. Inoltre, cosa che non ti ha consigliato nessuno finora, rimedi floreali quali i fiori australiani potrebbero aiutare a creare un clima più disteso.
Rimane sempre il discorso che ogni forzatura seppur piccola (prendere in braccio, accarezzare, cercare di mettere nel trasportino), rischia di far regredire i progressi acquisiti.

DavideMac90
22-12-2020, 14:14
Ciao, da parte mia (e penso nemmeno degli altri) nessun intento polemico. A mio parere in queste situazioni si cade molto facilmente nei fraintendimenti.

Prima questione, il fatto di non avere aspettative: può essere anche giustissimo in teoria, ma in pratica, credo che il 99% delle persone che prendono un gatto abbiano delle aspettative (me stessa compresa, anzi forse io ne avevo anche più degli altri avendo scelto una determinata razza e un determinato allevatore). Avere aspettative secondo me è umano, e dire "non dovevi farti aspettative" può suonare come un giudizio morale. L'importante è essere consapevoli di queste aspettative, e credo che uno degli aspetti arricchenti e "formativi" di adottare un micio sia proprio quello di venire a patti anche con l'inatteso.

Seconda questione, la decisione se tenere o no il gatto. Questo per molte persone "gattofile" è un tabù, ma io trovo che sia normale che, quando le aspettative di cui sopra sono deluse, il gatto appare ingestibile, il futuro con lui si prospetta faticoso e tutto diverso da quello immaginato, ci sia anche il pensiero di "forse sarebbe meglio darlo via, non ce la faccio a gestirlo" ecc. Io stessa avevo seriamente pensato di dare via la mia gatta perché quando era molto giovane mi appariva assolutamente ingestibile e mi spaventava l'idea di dover convivere anni e anni con alcune problematiche. Per fortuna nel mio caso tutto si è risolto con la crescita, l'età, e anche un certo adattamento reciproco, però credo che sia stato salutare da parte mia avere questo dubbio invece che reprimerlo e dirmi "no, ce la devo fare ad ogni costo". Con questo non sto dicendo che tu voglia dare via il tuo gatto o che questa sia la soluzione ottimale e men che meno ti sto giudicando in alcun modo.

Per come la vedo io, devi innanzitutto decidere se hai le energie, la pazienza e la voglia di accettare questa "sfida" di tenere un gatto che non rientra nelle tue aspettative, che forse richiederà mesi per "addomesticarsi" (anche se non è il termine corretto) un minimo, e che potrebbe anche rimanere così e non "addolcirsi" mai più di tanto. Ho un amico che ha salvato una gatta di montagna da una situazione di rischio, ma una volta salvata questa gatta non si è mai veramente ambientata in casa come lui si sarebbe aspettato, non si lascia quasi toccare da lui (figuriamoci dagli altri), vive perennemente nascosta sotto il letto o divano, per farsi mettere in trasportino ci vogliono ore di appostamento, e qualche volta se è agitata spisciazza anche in giro. Lui ci ha messo anni per accettare il fatto che lei non sia la coccolona che si aspettava, e fra l'altro bisogna dire che una volta adulta, una gatta con carattere simile è difficilissimo darla via, non la vorrebbe nessuno! Inoltre bullizza l'altra gatta più mansueta che l'amico ha adottato in seguito.

Questo per farti lo scenario "peggiore", ma non è per forza detto che debba essere così nel tuo caso. Se te la senti di accettare la sfida, devi armarti di tantissima pazienza, diminuire le tue aspettative (o perlomeno metterle in stand by), e magari potresti farti aiutare da un bravo veterinario comportamentalista, ma di quelli seri. Inoltre, cosa che non ti ha consigliato nessuno finora, rimedi floreali quali i fiori australiani potrebbero aiutare a creare un clima più disteso.
Rimane sempre il discorso che ogni forzatura seppur piccola (prendere in braccio, accarezzare, cercare di mettere nel trasportino), rischia di far regredire i progressi acquisiti.

Buongiorno e grazie mille per il messaggio. Guardi, come dice lei, credo che non sia umano il fatto di non avere aspettavate. Diciamocelo chiaramente, se non avevo aspettative probabilmente non avrei adottato nessun animale, magari avrei fatto volontariato in qualche gattile.. ma non è andata così. Quindi mentirei a dire che non avevo aspettative. Ad ogni modo non ho assolutamente aperto questa discussione per chiarire se tenere o no il gatto. Il gatto lo tengo e questa è cosa certa. Mi auguro che con il tempo migliori, perché si, come ho già scritto il desiderio sarebbe di vederlo affezionato a me. Se ciò non accadrà mai me ne farò una ragione. Quello che cercavo qui era qualche consiglio su come comportarmi. Ignorarlo completamente è soluzione migliore? Ok, posso farlo. Oppure è giusto provare ad interagire nel limite del possibile? Volevo capire da voi quale atteggiamento adottereste. Fino ad ora non ho mai portato il gatto dal veterinario perché sarebbe un ulteriore trauma che vorrei evitare, ma a gennaio sarò costretto a fargli fare almeno una visita e i vaccini. Quello che vorrei trasmettere è che ad oggi ad esempio non sarei neppure in grado di prenderlo per portarlo da un veterinario. È talmente impaurito che passa le sue giornate nascosto e, probabilmente ha ragione, se cerchi di forzarlo ti aggredisce.

alimiao
22-12-2020, 14:28
Comunque esistono anche dei veterinari comportamentisti (adesso non te ne saprei indicare uno di preciso, ma so che esistono) che fasso consulenze online, senza che tu gli debba per forza portare il gatto.

babaferu
22-12-2020, 14:38
Vorrei diventasse un gatto coccolone ma non so proprio come fare. Grazie a tutti in anticipo.[/QUOTE]
Questa è l'aspettativa da mettere da parte.
Non volevo sembrare giudicante....
Il consiglio di tutte è non forzarlo in nessun modo, neanche col cibo e col gioco, e lasciargli i suoi tempi.
Cercare di farlo interagire con una fetta di prosciutto è ricattarlo: per risolvere un suo bisogno è obbligato ad avere a che fare con te.

... Aggiornaci, è bello leggere dei progressi.
Baci, ba

Aletto
22-12-2020, 19:14
Chiunque adotti un cane, gatto, cavallo, ma anche un pesce rosso, si “aspetta” qualcosa da quell’incontro, fosse anche solo per appagare un senso estetico o veder il pesce rosso nuotare felicemente nell’acquario in salotto.
Avere aspettative è un investimento che può costare alla relazione, ma col pesce rosso non tanto :) .
Non è un giudizio morale, non vedo questo.
È sempre la relazione che conta, farsi stupire da loro e da noi stessi, la sorpresa di cui parlava ba

Atomo02
01-01-2021, 19:07
Secondo me un po' va a carattere, un po' va a prime esperienze. Ci sono gatti che sono più coccoloni ed altri che lo sono meno. Con Atomo, per esempio, qualche difficoltà la vedo e sono difficoltà che non avevo notato con il mio primo gattino, Grypho. Grypho si era ambientato quasi subito. Era un gattino molto fiducioso ed espansivo. Quando mio padre andò a prenderlo, fu lui a sceglierlo andandogli incontro e saltandogli in braccio. Atomo è più timoroso e tendenzialmente asociale. Se io vado vicino a dove lui si trova, resta lì per poco, poi si allontana e va a sedersi un po' più in là. La notte dorme in camera con noi, ma vedo che sul letto sale solo quando dormiamo (ce lo trovo, a volte, quando mi sveglio al mattino) oppure non ci sale affatto; in genere, preferisce stare in cima all'armadio o sulla sedia a dondolo: può vederci, ma non è attaccato a noi e sembra preferirlo. Non ama stare in braccio. Fa le fusa quasi solo a mio marito e, ultimamente, tende a non farle proprio. Preferisce mangiare di notte, forse perché si sente meno disturbato visto che noi dormiamo. In compenso, se ci spostiamo da una stanza all'altra, ci segue. Ora che sono venuta via dalla cucina e sono venuta al pc, mi ha seguito e si è sistemato vicino allo schermo. Se lo prendo in braccio se ne va, ne ho la certezza, però mi permette ogni tanto di accarezzarlo, se ne ho voglia. Non fa la pasta (non lo ha mai fatto) e tende a fidarsi poco, lo vedo. Ho avuto altri due gatti prima e tutti e due erano infinitamente più affettuosi e coccoloni di lui, ma è il suo carattere e devo dire che a suo modo io capisco che ci vuole bene e cerca di dimostrarcelo, seguendoci, dormendo in camera con noi, chiamandoci miagolando quando vuole giocare, chiedendoci sempre a miagolii di intervenire quando vuole qualcosa (cibo, la pulizia della sabbietta, il recupero di un giocattolo da sotto un mobile)... Ieri sera, complici i botti dei vicini, si è spaventato e da ieri è diventato un po' più nervoso. Credo di aver capito che la sua dinamica è questa: non mi odia, ma ha paura, è abituato a non fidarsi, si rapporta con me/con noi con il codice che conosce e che dipende un po' dalla sua indole, un po' forse dalle esperienze che ha fatto da piccolino (non ho idea di come fosse la relazione con la sua mamma e quanto sia stato allattato, per esempio... a occhio direi poco). Il mio consiglio è di avere molta, molta pazienza. Il gatto deve decidere lui quando, cosa e come. Non credo tu possa "addestrarlo" ai tuoi tempi. Sii costante e paziente. A volte ignoralo e lasciagli fare come vuole lui: sembra assurdo, ma una delle cose che apprezzano di più è proprio il rispetto dei loro tempi e dei loro spazi. Una volta dicevano che il gatto sembra lo faccia apposta ad affezionarli all'umano che lo considera meno: ecco, io credo sia per questo; perché chi li considera meno li fissa meno, sta meno loro addosso, chiede loro meno... e in tutto questo "meno", in realtà, finisce per dare loro esattamente quello che loro cercano - tempi autonomi, spazi controllati, la piena gestione della situazione in mano loro. Vedrai che con la costanza e la pazienza capiteranno cose belle. L'altro giorno Atomo mi ha regalato cinque minuti di fusa stando in braccio. Non capitava da un mesetto, con me. Aveva deciso lui. Va bene così. Piano piano.

laura
02-01-2021, 11:36
Ciao, ti porto la mia esperienza. Ariel, adottata quando aveva circa 4 mesi e mezzo. Recuperata insieme alla mamma e ai fratellini (quando l'abbiamo presa era ancora con la mamma e una sorella). Adesso ha quasi 10 anni. Non è mai stata una micia socievole, soprattutto con me. Non riuscivo ad accarezzarla perchè mi tirava zampate o mi mordeva, non è manipolabile a meno che non si trovi di fronte al vet, allora si blocca perchè ha paura. Quando mangia si guarda intorno come se qualcuno volesse aggredirla, eppure le abbiamo lasciato i suoi spazi e i suoi tempi. Lei interagiva solo con Milo (sul ponte il 10 dicembre) . Anche io avevo molte aspettative con lei, avrei voluto che fosse coccolosa come Milo, che salisse sul letto e cose cosi e invece nisba. Solo da qualche tempo riesco ad accarezzarla un pò di più ma non troppo altrimenti mi morde. Sono in contatto con chi ha uno dei fratelli e non risulta che abbia questo comportamento, probabilmente è fatta cosi lei...infatti la chiamiamo la psicopatica.
Credo che ogni gatto abbia il proprio carattere, lui è ancora piccolo, dagli tempo e spazio senza forzare. Vedrai che piano piano comincerà a fidarsi. Un mese è poco ...Dai forza, tienici aggiornati sui progressi.

Non so se hai fatto una ricerca qui sul forum ma credo ci siano altre discussioni di questo tipo.

Ps. Chiedi consiglio a un comportamentista. Su facebook c'è Eva Ricci https://www.facebook.com/eva.ricci.58 :micimiao11:


:370: Come si chiama il piccolo?

VEI-6 Vesuvius
02-01-2021, 12:49
Ciao, ti porto la mia esperienza. Ariel, adottata quando aveva circa 4 mesi e mezzo. Recuperata insieme alla mamma e ai fratellini (quando l'abbiamo presa era ancora con la mamma e una sorella). Adesso ha quasi 10 anni. Non è mai stata una micia socievole, soprattutto con me. Non riuscivo ad accarezzarla perchè mi tirava zampate o mi mordeva, non è manipolabile a meno che non si trovi di fronte al vet, allora si blocca perchè ha paura. Quando mangia si guarda intorno come se qualcuno volesse aggredirla, eppure le abbiamo lasciato i suoi spazi e i suoi tempi. Lei interagiva solo con Milo (sul ponte il 10 dicembre) . Anche io avevo molte aspettative con lei, avrei voluto che fosse coccolosa come Milo, che salisse sul letto e cose cosi e invece nisba. Solo da qualche tempo riesco ad accarezzarla un pò di più ma non troppo altrimenti mi morde. Sono in contatto con chi ha uno dei fratelli e non risulta che abbia questo comportamento, probabilmente è fatta cosi lei...infatti la chiamiamo la psicopatica.
Credo che ogni gatto abbia il proprio carattere, lui è ancora piccolo, dagli tempo e spazio senza forzare. Vedrai che piano piano comincerà a fidarsi. Un mese è poco ...Dai forza, tienici aggiornati sui progressi.

Non so se hai fatto una ricerca qui sul forum ma credo ci siano altre discussioni di questo tipo.

Ps. Chiedi consiglio a un comportamentista. Su facebook c'è Eva Ricci https://www.facebook.com/eva.ricci.58 :micimiao11:


:370: Come si chiama il piccolo?

La mamma e la sorella della Goku erano uguali. Non si lasciavano accarezzare nemmeno dai padroni, e, se la mamma della Goku era una gatta ferina, la sorella era nata in un ambiente domestico, ma ha mantenuto i tratti ferini dela madre. Mia zia (la proprietaria) diceva che erano pazze. Per questa ragione mi ha dato la Goku quando lei aveva 45 giorni, dando per scontato che sarebbe diventata una gatta ferina anche lei, e ritenendo che staccarla dalla madre prima questa cosa non sarebbe successa (la mia Goku non ne ha ereditato il tratto).
I gatti ferini non sono pazzi ne niente del genere, sono solo gatti che non amano la compagnia umana, spesso è perchè non hanno avuto abbastanza contatto umano prima dei 3 mesi, ma per il resto sono uguali a tutti i gatti, amano stare al sole, l'erba gatta ecc ecc...
Qui c'è un video che parla di gatti ferini. In genere qui ci si riferisce ai gatti randagi, ma ci sono anche gatti casalinghi che ne conservano il comportamento. https://www.youtube.com/watch?v=1Xff1gAc0WY

straycat2
02-01-2021, 16:23
Buongiorno, bè..non ho detto di volerlo dar via perchè non rientra nei miei standard di gatto... chiedevo semplicemente consigli. E' chiaro però che avere un gatto come questo, equivale a non averlo affatto, perchè ripeto, passa l'intera giornata nascosto, ri Passata la prima settimana mi sono detto, sarà ancora presto... ma ora è cumunque un mese che è con me.

ciao, un mese è troppo poco per fidarsi specialmente se è un gatto traumatizzato, ci vuole tanta pazienza..

allora devi inserire nelle prese il diffusore Feliway che mima i feromoni di mamma gatta così il micetto si può rilassare (io con Baudelaire ne ho usati 2 per 2 prese per 15 mesi)

i gatti traumatizzati prima che si fidano potrebbero passare anni, comunque il mio Baudelaire era appunto traumatizzato forte, eppure le effusioni le rivolgeva a Marco e quando io mi avvicinavo per dargli da mangiare lui mi graffiava, oppure se cadeva un coperchio o una forchetta per terra lui arrivava e mi mozzicava a sangue..l'ho abbandonato? no, non esiste ho cercato di capire come potevo fare perchè lui si fidasse di me che in fondo ero la dispensatrice di cibo, tra il feliway ho poi usato anche i fiori di bach per tranquillizzarlo e alla fine non era più nè aggressivo e nè spaventato..
ricordati che con gatti traumatizzati ci vuole pazienza, quando meno te lo aspetti uscirà dal suo nascondiglio notturno ma non avere fretta..ok?

Aletto
02-01-2021, 19:05
Come viene percepita la diffidenza di un gatto nei nostri confronti? Si ricorre spesso alla facile risposta. È ferale. E' stato maltrattato.

Probabilmente non ha avuto una socializzazione secondaria, e se ha socializzato con l’uomo nella giusta finestra di tempo, entro 7/8 settimane di vita altrimenti le cose si complicano, qualcosa gli ha lasciato una brutta esperienza che si porta dietro. Col tempo potrebbe ridurre la reazione di fuga, accorciare le distanze di sicurezza, ma ci vuole tempo e sensibilità da parte nostra.
E non è che allo scoccare dei due mesi diventa tutto inutile, perché l’allontanamento dalla nostra specie è progressivo, il massimo dell’efficacia di una buona socializzazione rimane entro i due mesi. E non che non abbiamo sensibilità, ma abbiamo una certa fretta di concludere in positivo la relazione di fiducia che gli stiamo chiedendo senza pensare ai suoi tempi di immagazzinamento ed elaborazione esperienziale.

I gatti non nascono con una fiducia innata nelle persone, non è parte del loro bagaglio genetico come la coda o la predazione, tutti invece nascono con una diffidenza innata verso la nostra specie per cui devono imparare con l'esperienza a fidarsi dell'essere umano, a rendersi conto che non è un potenziale predatore nonostante a loro sembra che ne abbia tutti i comportamenti.
Se la prima infanzia passa senza che il micio possa aver maturato questo apprendimento (perché non gli capita o perché vive isolato o perché la mamma gli ha insegnato altro), il gatto cresce forte e sereno lo stesso ma, semplicemente, manterrà valida la sua idea "istintiva" degli esseri umani come di potenziali predatori e che è più saggio mantenere le distanze.

Questo comportamento ha permesso a questa specie, e non solo a questa, di sopravvivere nei millenni, quindi etichettarli come ferali non serve né a loro né a noi e la domanda che ci dovremmo porre è come ha vissuto finora, cosa gli ha offerto l’ambiente che ha forgiato la sua identità, perché dobbiamo toglierlo da dove stava, visto che magari era in pericolo ma viveva una vita serena.

Riscattare il passato tramite l’adozione, non è solo un'illusione dovuta ai limiti che lo sviluppo comportamentale gli ha imposto ma è anche a volte, un modo che ostacola la nostra giusta empatia col micio.

I gatti mostrati nel video della signora bionda non è detto che siano ferali o scarsamente socializzati, potrebbero solamente aver paura per essere rinchiusi in gabbia/trasportino.
In quel video una gatta non socializzata viene mostrata in una cuccia tutta pulita per fare la ripresa e divulgarla. Per ottenere il risultato è stata presa forzatamente per far bella mostra del “ferale”. Viene inoltre disturbata mentre sta con i cuccioli (se è la stessa). Poi dice che nel gattino che sta con lei non esiste sangue ferale, mentre ogni gatto potenzialmente può ridistanziarsi dall’uomo. Sprona ad usare il cibo come esca noncurante del trauma che il gatto potrebbe avere.
Ferale non è un tipo di comportamento ma è il modo di esistere del gatto la cui domesticazione è ancora in corso e non sappiamo come evolverà.

laura
03-01-2021, 17:37
La mamma e la sorella della Goku erano uguali. Non si lasciavano accarezzare nemmeno dai padroni, e, se la mamma della Goku era una gatta ferina, la sorella era nata in un ambiente domestico, ma ha mantenuto i tratti ferini dela madre. Mia zia (la proprietaria) diceva che erano pazze. Per questa ragione mi ha dato la Goku quando lei aveva 45 giorni, dando per scontato che sarebbe diventata una gatta ferina anche lei, e ritenendo che staccarla dalla madre prima questa cosa non sarebbe successa (la mia Goku non ne ha ereditato il tratto).
I gatti ferini non sono pazzi ne niente del genere, sono solo gatti che non amano la compagnia umana, spesso è perchè non hanno avuto abbastanza contatto umano prima dei 3 mesi, ma per il resto sono uguali a tutti i gatti, amano stare al sole, l'erba gatta ecc ecc...
Qui c'è un video che parla di gatti ferini. In genere qui ci si riferisce ai gatti randagi, ma ci sono anche gatti casalinghi che ne conservano il comportamento. https://www.youtube.com/watch?v=1Xff1gAc0WY

La mia gatta non è aggressiva nel senso del termine...semplicemente non ama essere manipolata, non amava essere presa in braccio neanche da cucciola. Se la prendevo si lanciava, la prima volta dalla veterinaria mi ha trapassato un dito con i denti perchè la tenevo ferma... di base è paurosa, mentre mangia si guarda intorno ancora adesso che è con noi da 9 anni...nessuno le ha mai fatto del male....beve con il sedere contro il muro.
Viene vicino quando vuole lei ma da sempre le spalle pronta per scappare... E' strana, in tutto questo tempo non ho mai osato mettere la faccia vicino al suo muso, non mi fido perchè è imprevedibile...Nonostante tutto le vogliamo bene, è fatta cosi, la accettiamo com'è. Come ho già detto la mamma e i fratelli non sono cosi...anche negli umani i fratelli non sono tutti uguali DavideMac90 abbi pazienza...un mese è pochissimo, dagli tempo:)

Lullu
06-01-2021, 19:14
Ciao!come sta andando?la gattina di tre mesi di mia mamma è in una situazione simile...si nasconde gioca con piumino ma solo se è coperta da qualcosa (sotto la poltrona, il letto o il tavolo), non si avvicina e soffia se ti avvicini troppo. Inizialmente con i guanti e dopo fughe e scatti se chiusa in bagno eravamo riuscite a prenderla e una volta in braccio faceva le fusa...ma per le due scorse settimane abbiamo lasciato perdere perché ci sembrava di stssarla troppo. Ho riprovato due gg fa per portarla dal veterinario...è Scon mamma dal 19/12...un disastro, scappando si è fatta la pipì addosso, anche una volta presa non era più tranquilla e mi ha graffiato il collo...ho rinunciato alla visita. Ora abbiamo fatto in modo che non riesca più a rintanarsi sotto il letto di mamma (stava solo lì senza abituarsi alla presenza della famiglia) ma lasciandole comunque la possibilità di entrare in due cassettoni lasciati aperti se sentisse il bisogno di privacy...abbiamo il felinway da due settimane, lei gioca, non è aggressiva se non in difesa quando si prova a prenderla (che comunque è impossibile) però ora che ha libero accesso alla casa se mia mamma sta in sala al piano di sotto se pur a distanza va pure lei, la notte poi per qualche ora sale ai piedi del letto con la mamma e sta comunque in camera con lei (sta mattina però si sono sfiorate camminando e lei ha timidamente soffiato). Mi hanno consigliato lo Zylchene (ma devo ancora chiedere al mio veterinario) a base di caseina che pare calmarli...tu lo hai provato?noi il cibo lo lasciamo sempre a disposizione...stiamo cercando di fare un bilanciamento tra il lasciarle spazio e interagirci con il gioco...

babaferu
06-01-2021, 19:30
Lullu... Non sarà più tranquilla se le togliete il suo nascondiglio sotto il letto in cui si sente sicura.... La stressate solo.
Lasciatela tranquilla di scegliere quando interagire....

Aletto
06-01-2021, 20:01
Lullu... Non sarà più tranquilla se le togliete il suo nascondiglio sotto il letto in cui si sente sicura.... La stressate solo.
Lasciatela tranquilla di scegliere quando interagire....

Totalmente d’accordo
Se posso metterci un carico da 90: mai toglierli/impedire di usare il nascondiglio che hanno scelto, così facciamo danni perché non sappiamo il significato che ha per loro

Lullu
07-01-2021, 15:15
Totalmente d’accordo
Se posso metterci un carico da 90: mai toglierli/impedire di usare il nascondiglio che hanno scelto, così facciamo danni perché non sappiamo il significato che ha per loro

Avevo i miei dubbi infatti ma è stata la volontaria che c’è l’ha affidata a consigliarcelo. Aveva il timore che essendo un nascondiglio “troppo perfetto” non si abituasse alla casa.(ha comunque tutto gli altri anfratti dove si rintanava anche prima ancora accessibili). Oggi pare sia salita sulla pancia della mamma in prima mattinata (lei non l’ha toccata” )e poi, dopo che si era rintanata sotto le coperte, da lì si è fatta accarezzare per una mezz’ora (mai contatto diretto diretto, solo attraverso le coperte). Ovviamente una volta scesa quando si sono incontrate le ha soffiato. È spaventata tantissimo, ma stiamo cercando di lasciarle fare a lei(effettivamente chiusura del letto a parte) . Capisco il disagio di Davide. Io non vivo con mia mamma ma percepisco il suo stare “mele” nel vedere questa piccina così impaurita, e noi umani tendiamo a voler coccolare per aiutare; credo ci voglia semplicemente tanta pazienza. La mia Ribolla per esempio, ha un anno, è decisamente tutto un altro carattere, ma non era una trovatella, non è nata in strada, non ha dovuto ABITUARSI alla presenza di enormi esseri intorno a lei così di botto....
Sullo Zylkene nessuna esperienza?

VEI-6 Vesuvius
07-01-2021, 15:58
Può anche capitare che un gatto non si lascerà mai toccare da nessuno, anche quando gli passa la paura.
La mamma e la sorella della mia Goku ad un certo punto giravano tranquillamente per casa, anche quando c'erano estranei, si lasciavano guardare e ci passavano anche vicino fino a sfiorarli, ma se allungavi la mano scappavano.

Mia zia mi raccontava che a volte si avvicinavano, ti guardavano, facevano le fusa ma appena allungavi la mano non le vedevi più.

Aletto
07-01-2021, 22:08
Avevo i miei dubbi infatti ma è stata la volontaria che c’è l’ha affidata a consigliarcelo. Aveva il timore che essendo un nascondiglio “troppo perfetto” non si abituasse alla casa.(ha comunque tutto gli altri anfratti dove si rintanava anche prima ancora accessibili). Oggi pare sia salita sulla pancia della mamma in prima mattinata (lei non l’ha toccata” )e poi, dopo che si era rintanata sotto le coperte, da lì si è fatta accarezzare per una mezz’ora (mai contatto diretto diretto, solo attraverso le coperte). Ovviamente una volta scesa quando si sono incontrate le ha soffiato. È spaventata tantissimo, ma stiamo cercando di lasciarle fare a lei(effettivamente chiusura del letto a parte) . Capisco il disagio di Davide. Io non vivo con mia mamma ma percepisco il suo stare “mele” nel vedere questa piccina così impaurita, e noi umani tendiamo a voler coccolare per aiutare; credo ci voglia semplicemente tanta pazienza. La mia Ribolla per esempio, ha un anno, è decisamente tutto un altro carattere, ma non era una trovatella, non è nata in strada, non ha dovuto ABITUARSI alla presenza di enormi esseri intorno a lei così di botto....
Sullo Zylkene nessuna esperienza?
Nascondiglio troppo perfetto? Certo! Se lo era scelto apposta! Altrimenti che nascondiglio sarebbe!
Per il gatto il territorio è sinonimo di sicurezza, il territorio deve avere questo requisito essenziale che per noi è la porta chiusa a doppia mandata ma per loro no.
Un gatto che non è a suo agio in un territorio tanto diverso da quello per il quale la sua specie si è evoluta, già ha difficoltà a riorganizzare lo stato dei fatti e in più, quando trova un posto sicuro per fare mente locale....glielo neghiamo.
Un gatto diffidente, che arriva a mettere in atto la sua risorsa estrema: l’aggressione (non so se è il tuo caso), non potrà facilmente ABITUARSI ad attivare le componenti elaborative della sua mente perché entrano in conflitto con quelle dispositive. Mi spiego: è come se pretendessi di fare altro anche se impaurito e/o incazzato come sono ora. No, non sono disposto a fare null’altro se non quello che la mia necessità primaria, la sopravvivenza, mi impone di fare.

Questo loro atteggiamento non è una nostra sconfitta o fallimento per cui ci dispiaciamo, vediamolo piuttosto come una loro risorsa ed una possibilità (se li lasciamo tranquilli) col tempo di essere ben disposti a valutare progressivamente con più fiducia l’ambiente che li include.

Va da sé o quasi, che io per formazione di studio sul comportamento del gatto e nostro, non userei zylkene o altro per modificare la sua risposta all’ambiente, piuttosto modificherei il mio comportamento. Nonostante ciò a volte questi rimedi possono essere d’aiuto se dietro c’è anche una nostra modifica comportamentale che possa aiutarlo.