Leny
26-01-2021, 21:01
Ciao a tutti, ritorno attiva sul forum (o almeno spero!) raccontandovi alcuni aneddoti che mi hanno fatto sorgere una domanda.
Già in altri thread ho parlato di quanto siano dolci Ciro e Totò, davvero due gatti affettuosissimi e adorabili, non ho mai avuto dei gatti così attaccati a me quanto lo sono loro. Tra i due, Totò sembra quello più "morboso", mi cerca spesso durante il giorno, mi "parla" continuamente, vuole sempre le coccole e gli piace un sacco farmi la pasta sul viso mentre mi lecca viso e labbra.
Gli aneddoti di cui voglio parlarvi e che mi hanno molto colpito e commosso risalgono a pochissimo tempo fa. È capitato più volte che, causa litigi con i miei genitori o miei problemi personali, io mi mettessi a piangere in camera mia in presenza di Totò che, sveglio o dormiente che fosse, appena mi sentiva piangere ecco che veniva subito da me a fare le fusa, strusciarsi, accoccolarsi a me leccandomi/ciucciandomi le labbra per poi tornare a dormire appena smettevo di piangere. Adorabile fin qui, vero? Ma la cosa ancora più carina è che, se ricominciamo a piangere, lui si svegliava di nuovo e tornava da me a ripetere la stessa scena.
Gli altri gatti invece mi ignorano quando piango :D Anche Ciro, se in quel momento sta facendo altro o comunque non è interessato particolarmente a me.
Secondo voi perché Totò fa così? Mi sembra esagerato umanizzare il suo comportamento pensando che lui possa percepire il mio stato emotivo e capire che se un umano piange=è triste= ha bisogno di coccole e sostegno. Quindi mi domandavo se, così come certi animali capiscono che stiamo fisicamente male (ad esempio quando avvertono che abbiamo la febbre) i gatti in qualche modo riescono a distinguere tra stati emotivi buoni e "brutti" e perché alcuni reagiscono e altri no. Penso che ci siano altri gatti al mondo che hanno reazioni simili a quelle di Totò quando il loro umano ha qualcosa che non va e quindi mi piacerebbe anche sentire le vostre storie a riguardo, se ne avete.
Ah, dimenticavo. Un altro comportamento simile a questo: quando capita che mi arrabbio e magari urlo o parlo molto animatamente con qualcuno, sempre Totò si precipita da me miagolando e cercando di venire in braccio. Anche Nebbia una volta faceva così (senza però salirmi in braccio), ma adesso non lo fa più.
Già in altri thread ho parlato di quanto siano dolci Ciro e Totò, davvero due gatti affettuosissimi e adorabili, non ho mai avuto dei gatti così attaccati a me quanto lo sono loro. Tra i due, Totò sembra quello più "morboso", mi cerca spesso durante il giorno, mi "parla" continuamente, vuole sempre le coccole e gli piace un sacco farmi la pasta sul viso mentre mi lecca viso e labbra.
Gli aneddoti di cui voglio parlarvi e che mi hanno molto colpito e commosso risalgono a pochissimo tempo fa. È capitato più volte che, causa litigi con i miei genitori o miei problemi personali, io mi mettessi a piangere in camera mia in presenza di Totò che, sveglio o dormiente che fosse, appena mi sentiva piangere ecco che veniva subito da me a fare le fusa, strusciarsi, accoccolarsi a me leccandomi/ciucciandomi le labbra per poi tornare a dormire appena smettevo di piangere. Adorabile fin qui, vero? Ma la cosa ancora più carina è che, se ricominciamo a piangere, lui si svegliava di nuovo e tornava da me a ripetere la stessa scena.
Gli altri gatti invece mi ignorano quando piango :D Anche Ciro, se in quel momento sta facendo altro o comunque non è interessato particolarmente a me.
Secondo voi perché Totò fa così? Mi sembra esagerato umanizzare il suo comportamento pensando che lui possa percepire il mio stato emotivo e capire che se un umano piange=è triste= ha bisogno di coccole e sostegno. Quindi mi domandavo se, così come certi animali capiscono che stiamo fisicamente male (ad esempio quando avvertono che abbiamo la febbre) i gatti in qualche modo riescono a distinguere tra stati emotivi buoni e "brutti" e perché alcuni reagiscono e altri no. Penso che ci siano altri gatti al mondo che hanno reazioni simili a quelle di Totò quando il loro umano ha qualcosa che non va e quindi mi piacerebbe anche sentire le vostre storie a riguardo, se ne avete.
Ah, dimenticavo. Un altro comportamento simile a questo: quando capita che mi arrabbio e magari urlo o parlo molto animatamente con qualcuno, sempre Totò si precipita da me miagolando e cercando di venire in braccio. Anche Nebbia una volta faceva così (senza però salirmi in braccio), ma adesso non lo fa più.