Visualizza Versione Completa : Trauma davanti allo specchio! Soluzioni?
Ciao!!
Summer oggi ha scoperto che nella camera da letto dei miei genitori c'è un armadio a specchio (si, dopo 3 anni di vita se ne è accorto solo ora... Passando molto tempo in giardino e dormendo o in salone o nella mia camera non è quasi mai entrato nella loro). È stato un disastro: pelo gonfio, schiena curva, urla, zampate allo specchio e tutto ciò che precede una lotta... non si riconosce! La cosa strana è che anche nella mia camera sono presenti diversi specchi di cui uno a figura intera ma non si è mai guardato e non ha mai avuto la reazione che ha avuto oggi. Ho provato ad aspettare, così che potesse osservarsi ma peggiorava. Ho provato a chiudere la porta ed ovviamente è stato ancora peggio (si butta di peso sulla porta miagolando). È così agitato che non riesce a dormire, in un mix tra curiosità e paura (immagino stia pensando "oh, ma qua siamo in due e non me lo hai mai detto?" riferendosi a me). Non sono giorni semplici per lui, è sotto antibiotico per un brutto raffreddore, sta meglio ma è ancora in ripresa e non voglio che si stressi così. Qualcuno con lo stesso problema? Soluzioni? Idee? Esperti? Grazie!
Penso che la reazione furiosa del gatto sia dipesa molto dal fatto che lo specchio che lo ha tanto terrorizzato si trova in un ambiente per lui nuovo. Indipendentemente dall'età penso si tratti di tranquillizzarlo.
Durante il primo mese di convivenza, il mio Averno (aveva sei/sette mesi) litigava furiosamente con la sua immagine riflessa nello specchio o dai doppi vetri del balcone. Il colmo dell'ira lo ha raggiunto quando il "gatto invasore" ha avuto la sfrontatezza di trascinare vicino al balcone una scatola di cartone uguale alla sua :). A quel punto sono intervenuto con decisione. Ho approfittato dei momenti di fronteggiamento silenzioso che aveva col suo alias per affiancarlo e, una volta verificato che il suo sguardo e la sua attenzione fossero concentrate sul vetro, ho cominciato ad accarezzarlo. Forse, vedendomi accarezzare "l'intruso", ma sentendo il tocco della mia mano, ha capito come funziona il meccanismo dello specchio, o forse si è solo tranquillizzato, fatto sta che ha smesso di litigare con la sua immagine riflessa. E forse ha addirittura imparato a giocarci, con lo specchio: a volte, quando giochiamo con la pallina, lui si rivolge verso il balcone, dandomi le spalle mentre effettuo il lancio, e scatta all'inseguimento della pallina ben prima che abbia toccato terra.
Lo specchio implica il riconoscersi nell’immagine incorporea (consapevolezza di sé), cosa possibile per esempio per alcuni primati (oranghi, bonobo, gorilla….) gli elefanti asiatici, la gazza e qualche grande felino….., atri se ne disinteressano, o ne hanno inizialmente paura .
L’immagine poi non ha odore, e viene classificata come inutile.
Gallup dice che solo tre specie hanno pienamente superato il test di autoconsapevolezza, ossia scimpanzé orango e homo. Ma in realtà molti altri primati lo superano e anche i delfini e cavalli, la lista è lunga. La reazione dello scimpanzé va dal vanesio al nervosismo. Anche Hubert-Brierre si cimentò nell’impresa. In rete ci sono molti filmati. Lo scopo iniziale era quello di constatarne l’autoconsapevolezza.
Nel 2005, il primatologo F. de Waal e i suoi collaboratori hanno dimostrato che le scimmie cappuccine hanno più contatto visivo con uno specchio che con una scimmia estranea dietro un plexiglas.
Potrebbe essere una sorta di risultato intermedio tra l'autocoscienza e la sua mancanza: una scimmia cappuccina non sembra capire che l'immagine riflessa è lei stessa, ma neppure la considera come un’estranea.
Questa è una parte degli studi che però non risolve il problema della tua gatta.
Penso sia stata messa sotto scacco per l’effetto sorpresa e l’incorporeità dell’immagine la mandi in frustrazione. Una frustrazione che in qualche modo deve pur risolvere e per questo vuole entrare in camera dei tuoi.
Dovrà usare i suoi strumenti tra cui il TOTE (test operate test exit) e potrebbero essere necessari molti tentativi test operate test, ritest rioperate ritest ecc, per arrivare alla fase finale di soluzione exit.
Dovrete valutare voi se ci sono progressi o se resta impigliata nello stato emotivo.
Penso che la reazione furiosa del gatto sia dipesa molto dal fatto che lo specchio che lo ha tanto terrorizzato si trova in un ambiente per lui nuovo. Indipendentemente dall'età penso si tratti di tranquillizzarlo.
Durante il primo mese di convivenza, il mio Averno (aveva sei/sette mesi) litigava furiosamente con la sua immagine riflessa nello specchio o dai doppi vetri del balcone. Il colmo dell'ira lo ha raggiunto quando il "gatto invasore" ha avuto la sfrontatezza di trascinare vicino al balcone una scatola di cartone uguale alla sua :). A quel punto sono intervenuto con decisione. Ho approfittato dei momenti di fronteggiamento silenzioso che aveva col suo alias per affiancarlo e, una volta verificato che il suo sguardo e la sua attenzione fossero concentrate sul vetro, ho cominciato ad accarezzarlo. Forse, vedendomi accarezzare "l'intruso", ma sentendo il tocco della mia mano, ha capito come funziona il meccanismo dello specchio, o forse si è solo tranquillizzato, fatto sta che ha smesso di litigare con la sua immagine riflessa. E forse ha addirittura imparato a giocarci, con lo specchio: a volte, quando giochiamo con la pallina, lui si rivolge verso il balcone, dandomi le spalle mentre effettuo il lancio, e scatta all'inseguimento della pallina ben prima che abbia toccato terra.
Grazie per avermi riportato la tua esperienza!!! Ho avuto ieri sera la stessa identica intuizione: l'ho accarezzato davanti allo specchio ma nulla 😔 ho addirittura aspettato che picchiasse l'intruso, sperando che capisse ma nulla, per ora non ha capito, speriamo in futuro!!
Lo specchio implica il riconoscersi nell’immagine incorporea (consapevolezza di sé), cosa possibile per esempio per alcuni primati (oranghi, bonobo, gorilla….) gli elefanti asiatici, la gazza e qualche grande felino….., atri se ne disinteressano, o ne hanno inizialmente paura .
L’immagine poi non ha odore, e viene classificata come inutile.
Gallup dice che solo tre specie hanno pienamente superato il test di autoconsapevolezza, ossia scimpanzé orango e homo. Ma in realtà molti altri primati lo superano e anche i delfini e cavalli, la lista è lunga. La reazione dello scimpanzé va dal vanesio al nervosismo. Anche Hubert-Brierre si cimentò nell’impresa. In rete ci sono molti filmati. Lo scopo iniziale era quello di constatarne l’autoconsapevolezza.
Nel 2005, il primatologo F. de Waal e i suoi collaboratori hanno dimostrato che le scimmie cappuccine hanno più contatto visivo con uno specchio che con una scimmia estranea dietro un plexiglas.
Potrebbe essere una sorta di risultato intermedio tra l'autocoscienza e la sua mancanza: una scimmia cappuccina non sembra capire che l'immagine riflessa è lei stessa, ma neppure la considera come un’estranea.
Questa è una parte degli studi che però non risolve il problema della tua gatta.
Penso sia stata messa sotto scacco per l’effetto sorpresa e l’incorporeità dell’immagine la mandi in frustrazione. Una frustrazione che in qualche modo deve pur risolvere e per questo vuole entrare in camera dei tuoi.
Dovrà usare i suoi strumenti tra cui il TOTE (test operate test exit) e potrebbero essere necessari molti tentativi test operate test, ritest rioperate ritest ecc, per arrivare alla fase finale di soluzione exit.
Dovrete valutare voi se ci sono progressi o se resta impigliata nello stato emotivo.
Grazie di cuore per la spiegazione. Summer è un maschietto, ci tengo a precisarlo perché magari può essere utile a capire la reazione ad un altro gatto. Quando parli di TOTE intendi qualcosa che deve testare lui per capire che non c'è pericolo oppure anche io posso fare qualcosa per aiutarlo? Grazie ancora
Avevo dimenticato di specificare: naturalmente non basta una sola volta, il "trattamento" va ripetuto, in modo non ossessivo, ma va ripetuto più volte. Repetita iuvant, dicevano gli antichi.
Spero davvero di esserti (stato) utile :).
…..Quando parli di TOTE intendi qualcosa che deve testare lui per capire che non c'è pericolo oppure anche io posso fare qualcosa per aiutarlo? Grazie ancora
TOTE è questo, guarda solo la figura.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:TOTE.png
È un modo di risolvere problemi e fare esperienza sperimentando. È come un coltellino svizzero, provi finché non trovi la “chiave” giusta. È un metodo che usiamo tutti umani ed non umani.
Quando si trova la chiave di uscita (exit) se la prossima esperienza ricorda un po’ la prima si ha già la soluzione.
Questo per lei sarebbe un vero traguardo, l’apprendimento. Per ora ha preso coscienza di un problema, è un primo passo importante che porterà alla soluzione.
L’alternativa già confezionata consiste nel coprire con un pannello leggero tipo plastica opaca, nei negozi brico ci sono e sono leggerissimi, la zona fino all’altezza dove lei si specchia ma,
1) lo dovete lasciare lì
2) lei non impara niente
3) nel suo percorso cognitivo resta un buco.
Questa soluzione la lascerei per ultima.
Avevo dimenticato di specificare: naturalmente non basta una sola volta, il "trattamento" va ripetuto, in modo non ossessivo, ma va ripetuto più volte. Repetita iuvant, dicevano gli antichi.
Spero davvero di esserti (stato) utile :).
Grazie mille, utilissimo a tal punto da aver provato poco fa. Una sessione di prova davanti allo specchio di 15 minuti. Ha miagolato disperato come ieri ma ho notato che non ha gonfiato schiena e coda quindi immagino abbia avuto meno paura. Grazie 🙏
TOTE è questo, guarda solo la figura.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/File:TOTE.png
È un modo di risolvere problemi e fare esperienza sperimentando. È come un coltellino svizzero, provi finché non trovi la “chiave” giusta. È un metodo che usiamo tutti umani ed non umani.
Quando si trova la chiave di uscita (exit) se la prossima esperienza ricorda un po’ la prima si ha già la soluzione.
Questo per lei sarebbe un vero traguardo, l’apprendimento. Per ora ha preso coscienza di un problema, è un primo passo importante che porterà alla soluzione.
L’alternativa già confezionata consiste nel coprire con un pannello leggero tipo plastica opaca, nei negozi brico ci sono e sono leggerissimi, la zona fino all’altezza dove lei si specchia ma,
1) lo dovete lasciare lì
2) lei non impara niente
3) nel suo percorso cognitivo resta un buco.
Questa soluzione la lascerei per ultima.
Siamo più che d'accordo, sono contro la privazione se non in casi in cui il problema diventa pericoloso. Ho fatto una sessione poco fa come dicevo nell'altro commento. È andata un pochino meglio. Grazie
No, aspetta, forse è meglio se mi dilungo un pò.
Quando stamane mi sono connesso ero in ufficio. Fidando sul clima di "mezza festa" che si respirava in città, pensavo di poter avere qualche pausa in cui leggere e magari fare qualche post sul forum. Naturalmente come entravo in connessione, mi arrivavano fantozziane pile di documenti da smaltire, e quindi dovevo fare in fretta, con tutta l'approssimazione che ne consegue.
Non ho lezioni da dare, ma se la mia piccola esperienza può essere utile, allora deve essere raccontata bene. Io non ho mai sottoposto il mio gattino a sessioni davanti allo specchio come se si trattasse di fare fisioterapia. Niente durate preordinate. La cosa più importante era la naturalezza dell'evento, il suo inserirsi il più armoniosamente possibile nell'attività di gioco o comunque nel ciclo vitale del gatto. Facile se capitava, per esempio, che la pallina finisse proprio lì, e di fronte al suo smarrimento, alla sua esitazione, a volte ancor prima che partisse un comportamento aggressivo, cominciavo ad accarezzarlo sussurrando quello che volevo comunicare. E dopo poco tempo, mai i 15 minuti che dici tu, lanciavo la pallina artatamente per creare una situazione di caccia interessante per lui. Piano piano, senza forzature, cercando di mantenere il ritmo, il respiro di quello che stavamo facendo.
Se capitava che in un momento di sostanziale quiete si fissava con lo specchio solo perché si trovava a passarci vicino, il mio intervento manteneva tutte le sue caratteristiche di dolcezza, con in più una maggiore attenzione da parte mia a cogliere il momento in cui si stancava e cercare di capire cosa desiderasse fare, se non proporgli io qualcosa, un gioco o quello che mi passava per la testa.
Se non l'ho fatto prima, mi permetto il lusso di augurarti buon anno così
https://youtu.be/Vav02R4ElDU
:)
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