Visualizza Versione Completa : Gatti sordi.. ho sbagliato tutto?
Buongiorno a tutti. Sono iscritta su questo forum da tempo immemorabile e, lo so, intervengo davvero poco, ma leggo spesso e qui ho trovato risposte e consigli di una profonditÃ* non comune, perciò provo a chiedere aiuto per il comportamento dei miei due mici sordi.
Sono due fratelli bianchi, nati nell'agosto 2020 in campagna, vicino a casa dei miei genitori. Ero senza gatti da 3 anni e non ne avrei più voluti, ma mi hanno intenerito ed essendo sordi ho pensato che a casa mia sarebbero stati bene, in un ambiente protetto, al chiuso e dove abbiamo un cortile condominiale chiuso, con un bell'albero al centro. Fino a un anno fa il cortile era utilizzato solo da me e dalle mie due vicine. I gatti stavano bene, conoscevano me e le mie vicine, con le quali erano e sono tuttora affettuosi. Io sono fuori casa per la maggior parte del giorno e loro stanno sempre soli. A parte noi non hanno frequentato altre persone.
Un anno fa la mia vicina ha preso due gattini. Abbiamo cercato di farli familiarizzare ma i miei gatti, soprattutto Mimmo, non li hanno accettati, quindi dopo numerosi tentativi abbiamo desistito, facendo i turni per farli uscire in cortile. Lo scorso ottobre è arrivata una famiglia con 3 bambini, e ora con la bella stagione i bimbi sono spesso in cortile. I miei gatti sono completamente cambiati, sono molto più nervosi, è successo anche in un paio di occasioni che Mimmo abbia aggredito le bimbe. In questi momenti era aggressivo anche nei miei confronti. Ho pensato che fosse diventato matto e ho chiamato un comportamentalista, che mi ha molto rassicurato facendomi capire che sono comportamenti più o meno normali, e mi ha prescritto il farmaco Clomicalm, che dovrebbe attenuare gli scatti di impulsivitÃ* di Mimmo.
Al momento lo sto dando da 4 giorni e per ora non mi sembra di vedere cambiamenti, in più faccio una gran fatica a dargli la compressa. Ho sempre avuto gatti e ho sempre dato pastiglie senza problemi, anche a quelli campagnoli di mia mamma, ma questi due mi sembrano indemoniati. Non vogliono assolutamente essere "maneggiati". Ho provato con easypill ma ieri mi ha sputato anche quello... insomma mi sento davvero impotente...
Penso che loro non abbiano niente di sbagliato, solo che il loro paradiso è stato distrutto, vorrei che si abituassero ad altre presenze ma non so come, la sorditÃ* non aiuta e bisogna essere molto cauti, spesso si spaventano anche di me, insomma sono iperreattivi.
Un'altra cosa strana è che nei miei confronti sembrano anche anaffettivi, sono affettuosi solo con le mie vicine, con me no. Dormono sul letto ma in un angolo in fondo, non cercano il contatto...
Scusate il post lungo ma qui mi sono sempre sentita confortata nei momenti in cui ho avuto bisogno... :111::111:
Buongiorno a te, lilli.
Non sono un grande esperto, però il fatto che i gatti che vivono con te non abbiano socializzato con quelli delle vicine non mi turba più di tanto: i gatti sono "animali a socialità facoltativa", non necessariamente accettano di buon grado la presenza di loro simili in quello che considerano, a ragione, il loro territorio.
Per quanto riguarda i bambini, visto che (da quanto ho capito) i micetti sordi non hanno problemi a relazionarsi con gli esseri umani, tanto da avere un rapporto, pure affettuoso, con le tue vicine, non mi sentirei di escludere che il problema siano proprio loro (i pargoli), e non i gatti.
Sei sicura che il problema non siano i bambini, i loro comportamenti?
Che magari in buona fede, per fare amicizia, si avvicinino nel modo sbagliato ai gatti?
E che, quindi, i gatti reagiscano così nervosamente alla loro presenza perché, senza volerlo e senza capirlo, i bambini hanno fatto qualcosa di "assolutamente sbagliatissimo"?
Può darsi che stia prendendo una formidabile cantonata, però una veifica prima di sottoporre i gatti a trattamenti farmacologici, io la farei.
Suerte!
:)
penso che la frase chiave sia "il loro paradiso è stato distrutto"
La comportamentalista ha ragione, il loro comportamento non è anomalo, sono solo molto infastiditi dai cambiamenti. Quello che mi meraviglia è l'uso del clomicalm che come effetti collaterali può dare ansia, aggressività e molto altro di indesiderabile.
Considera che un gatto libero, quando il suo territorio diventa per lui emotivamente instabile, se ne va altrove perché il territorio deve essere sinonimo di sicurezza a tutto tondo.
Loro non potendo andare in nessun altro luogo, subiscono pressioni che si manifestano anche con le modalità che hai descritto.
Proporrei alla comportamentalista la sospensione graduale di quel farmaco e a mente (dei mici) sgombra da impedimenti dell'espressione della personalità, dopo un paio di mesi ricomincerei daccapo per fare il punto della situazione.
Poi, i gatti decidono loro con chi fare amicizia e di chi fidarsi: se sono disposti anche a cambiare il loro territorio, figuriamoci se ci pensano due volte a fare a meno di chi non ritengono necessario alla loro sopravvivenza.
Se tu con quelle pasticche fai scendere la loro fiducia nei tuoi confronti è logico che preferiscano altre persone. Grasso che cola se dormono sul tuo letto, e se ci pensi è anche logico: sanno che in quei momenti per loro sei inoffensiva (del tipo: meno male che ora starà buona e ferma per un po'). Il contatto non è mai necessario con i gatti.
Ciao, Leucio, e grazie per la risposta. Effettivamente il comportamentalista mi ha detto che i bambini possono essere un problema, perché loro non ne avevano mai visti, e il modo di comportarsi e di muoversi di un bambino è diverso da quello di un adulto. E' vero, hanno cercato di fare amicizia e Mimmo si è sentito braccato, imprigionato sotto una pianta, con un muro dietro e la bambina davanti, quindi voglio sperare che l'aggressività fosse dovuta a questa particolare situazione.
In realtà loro non sono socievoli neppure con gli adulti, se non le mie vicine che hanno sempre visto, quindi hanno proprio un problema a relazionarsi con le persone
Ciao, Aletto, sempre puntuale e precisa. I mici hanno sempre avuto questo atteggiamento con me, sembrano quasi "anaffettivi". Accettano e apprezzano le carezze, ma non le cercano.
Per quanto riguarda il clomicalm, ho appena iniziato e in realtà confidavo molto nella sua utilità, si ha sempre la tendenza a cercare la "pillolina magica" che possa risolvere tutto... Non me la sento di fare questa proposta al veterinario, mi sembrerebbe offensivo nei suoi confronti, mi ha detto di risentirci dopo 15 giorni per vedere come va e fare il punto della situazione
Sono assolutamente d'accordo .... con Mimmo!!!
Spalle al muro, e con un essere gigantesco di fronte, che gli preclude ogni via di fuga e gesticola velocemente cercando di toccarlo, se la deve essere vista davvero brutta!
Uno shock di notevole intensità.
Visto questo precedente significativo, la cosa secondo me più utile da fare è insegnare alle tre bimbe come avvicinarsi ai gatti e fare amicizia con loro.
Dolcemente, con tutto l'affetto e la disponibilità con cui loro si sono avvicinate a Mimmo (ma con esiti sperabilmente diversi :) ).
Se non puoi farlo tu, potranno farlo le vicine (che avendo gatti dovrebbero sapere come muoversi in queste circostanze), oppure, meglio ancora, i genitori.
Penso che questo sia un rimedio più naturale ed efficace di qualsiasi pillola.
Temo che anche tra i veterinari abbia preso piede la scuola di pensiero per cui "ad ogni problema, la pillola corrispondente", insomma l'idea della medicalizzazione di ogni disturbo.
Io non rischierei mai la salute del gatto che vive con me per uno scrupolo di rispetto nei confronti del veterinario.
Piuttosto, gli parlerei molto chiaramente dicendogli cosa intendo fare e perché.
Ari Suerte
PS: leucio va con la minuscola. Esattamente come lilli.
:)
Grazie davvero, leucio, non sai quanto mi conforti!
Anche il veterinario mi ha detto che sono piuttosto le bimbe a dover essere "educate". In effetti in sua presenza i mici sono stati buonissimi. Lui li ha completamente ignorati e loro sono rimasti tranquilli, anche se poi appena ho aperto le porte sono scappati in un'altra stanza :D
Al momento però il problema non si pone, perché la piccola ora è terrorizzata, al punto di non uscire più in cortile se c'è Mimmo. Sto cercando però di farle capire che se si tiene a distanza non corre pericoli :)
Altro suggerimento che mi ha dato il vet è quello di mettere un collare con campanellino, che ai mici sordi non dà fastidio, in modo che le bimbe sappiano dove sono e si possano regolare di conseguenza
Se riesco ad esserti utile.. vabbè, ne sono orgoglioso.
Ma non esageriamo. Un vecchio orso imbarazzato non è bello a vedersi.
Piuttosto, il lavoro da fare per educare le bimbe sarà lungo, e richiederà molta pazienza.
E altrettanta dolcezza.
Fai finta che siano le tue figlie.
O le tue nipoti.
Mi lascia solo perplesso il suggerimento del vet. riguardo al campanellino.
E' vero che Mimmo è sordo, e quindi non ne sentirà il suono.
Ma se quando esce in giardino anche Mimmo, come tutti i gatti che si rispettino, si dedica ad attività predatorie con lucertole et similia, il campanellino disturba, eccome!
Mette le prede sull'avviso, e manderà a vuoto ogni suo tentativo di caccia.
Insomma, il rischio è di risolvere un problema, e crearne un altro.
Di frustrazione.
Meglio che quando le bimbe e Mimmo sono fuori insieme, ci sia una presenza umana.
Rassicurante per tutti.
Ari Ari Ari Suerte
:)
Per quel che riguarda la socializzazione secondaria (quella con altre specie), ai gatti fin da piccoli vanno, diciamo, “proposte” diverse tipologie della nostra specie: donna, uomo, anziano, anziana, bambini. Questa socializzazione non è permanente ma va rinnovata altrimenti va persa (si disabituano).
Ovviamente l’impatto deve essere positivo da entrambe le parti, ossia: il gatto è ben disposto ma anche l’essere umano lo deve essere ed in modo appropriato, altrimenti al micio resta la sensazione sgradevole di quell’incontro.
Ciao, Aletto, sempre puntuale e precisa. I mici hanno sempre avuto questo atteggiamento con me, sembrano quasi "anaffettivi". Accettano e apprezzano le carezze, ma non le cercano.
Per quanto riguarda il clomicalm, ho appena iniziato e in realtà confidavo molto nella sua utilità, si ha sempre la tendenza a cercare la "pillolina magica" che possa risolvere tutto... Non me la sento di fare questa proposta al veterinario, mi sembrerebbe offensivo nei suoi confronti, mi ha detto di risentirci dopo 15 giorni per vedere come va e fare il punto della situazione
Capisco, infatti purtroppo lì per lì uno non è preparato per rispondere gentilmente quella pasticca io non la voglio dare, anche perché il più delle volte non sappiamo cosa sia e cosa implichi.
Secondo me questa cosa andrebbe anche segnalata a chi di dovere.
Ci sono farmaci che sono prescritti con eccessiva disinvoltura anche ai bambini iperattivi. Possibile che di punto in bianco ci sono così tanti bambini iperattivi?
Le asl vanno allertate.
Il Clomicalm serve solo a "imbambolare" il gatto, rendendolo lento nel pensiero e nell'azione e di conseguenza all'occhio umano può apparire tranquillo, ma le emozioni che gli si agitano dentro restano solo represse e secondo me è ancora peggio.
Tanti anni fa un veterinario lo aveva prescritto a un mio gatto che aveva problemi di ansia da separazione e quando dopo una giornata di lavoro rincasavamo, lui tutto contento faceva pipì (non marcatura, ma proprio un lago di pipì) in qualsiasi posto, purché in nostra presenza e guardandoci negli occhi.
Il Clomicalm sembrava funzionare, ma mi sono accorta che il mio micione stava diventando un essere amorfo, che passava la maggior parte del tempo a riposare e non gliel'ho più dato.
Certo ha ripreso a fare pipì, io dovevo pulire, ma se non altro aveva quella valvola di sfogo.
Poi per fortuna quel mio lavoro è finito e ho potuto stare a casa e le pisciate si limitavano a quando ci assentavamo un paio di giorni per andare a trovare i miei genitori.
Probabilmente i tuoi mici sono più affettuosi con i tuoi vicini semplicemente perché sono più presenti, mentre tu a causa del lavoro sei fuori casa tutto il giorno.
Per il problema dei bambini, non so come puoi fare.
Certo andrebbero educati ad aver a che fare con un animale, ma bisogna anche vedere che tipo di sensibilitá hanno in merito i loro genitori.
Eviterei il campanellino, perché anche se il gatto è sordo, potrebbe essere disturbato dalle vibrazioni sonore oppure potrebbe riuscire a percepire alcuni toni e poi in generale non sono favorevole a collarini di qualunque genere, perché il gatto potrebbe restare impigliato da qualche parte e correre dei pericoli.
Non hai mai pensato di tenere i gatti in casa?
Eviteresti turni nel cortile, futuri incidenti con i bambini, non escludibili dispetti da parte degli adulti e i mici sarebbero tranquilli senza invasioni del loro territorio.
Ciao, Iska, i mici li tengo in casa.
Escono in cortile solo quando io sono a casa, se sono fuori casa loro stanno dentro. Nei giorni lavorativi stanno fuori un’ora o poco più, il sabato e la domenica un po’ di più. A loro piace molto, c’è un albero su cui arrampicarsi e insetti da cacciare. Ho una porta finestra che dà sul cortile e con la bella stagione è piacevole andare fuori e dentro.
In questo momento loro sono fuori e le bambine sono andate in casa. Mi dispiace che siano così spaventate ma in compenso mi facilita le cose, perché non mi fiderei più a lasciarli in cortile con loro senza la mia sorveglianza.
Riguardo al collare anche io sono sempre stata contraria e subito sono rimasta perplessa anche io, però ho pensato che potrebbe servire anche a me per trovarli più facilmente quando si nascondono tra le piante
Per quel che riguarda la socializzazione secondaria (quella con altre specie), ai gatti fin da piccoli vanno, diciamo, “proposte” diverse tipologie della nostra specie: donna, uomo, anziano, anziana, bambini. Questa socializzazione non è permanente ma va rinnovata altrimenti va persa (si disabituano).
Ovviamente l’impatto deve essere positivo da entrambe le parti, ossia: il gatto è ben disposto ma anche l’essere umano lo deve essere ed in modo appropriato, altrimenti al micio resta la sensazione sgradevole di quell’incontro.
Ingenuamente pensavo che fosse sufficiente che vedessero “persone”, non che dovessero vederne diverse tipologie. Loro hanno visto sempre solo donne. Certo, hanno visto anche uomini, ma saltuariamente e occasionalmente.
Non si finisce mai di imparare, forse per loro ormai il danno è fatto, ma lo terrò a mente per il futuro.
Mi piacerebbe però che conoscessero altre persone. Pensi che possa essere utile invitare qualcuno a casa, per farli abituare? O è meglio lasciar perdere?
...Ho una porta finestra che dà sul cortile e con la bella stagione è piacevole andare fuori e dentro...
Quindi per poterli tenere sempre in casa non dovresti mai aprire la porta finestra, il che direi che non è fattibile, perché una cosa è d'inverno, ma nella bella stagione è impensabile starsene sempre rinchiusi, gatti e umani.
In questo momento loro sono fuori e le bambine sono andate in casa. Mi dispiace che siano così spaventate ma in compenso mi facilita le cose, perché non mi fiderei più a lasciarli in cortile con loro senza la mia sorveglianza...
Sono pienamente d'accordo.
E se le bambine si spaventano alla vista dei gatti...vuol dire che scenderanno in cortile quando i tuoi pelosi sono in casa; si adatteranno anche loro a fare i turni.
In fin dei conti i gatti, tuoi e della vicina, abitano lì da prima dell'arrivo delle bambine, pertanto...
Ingenuamente pensavo che fosse sufficiente che vedessero “persone”, non che dovessero vederne diverse tipologie. Loro hanno visto sempre solo donne. Certo, hanno visto anche uomini, ma saltuariamente e occasionalmente.
Non si finisce mai di imparare, forse per loro ormai il danno è fatto, ma lo terrò a mente per il futuro.
Mi piacerebbe però che conoscessero altre persone. Pensi che possa essere utile invitare qualcuno a casa, per farli abituare? O è meglio lasciar perdere?
Sì, sarebbe importante per loro conoscere altre persone, ma se io venissi a casa tua farei come quando un mio amico etologo venne qui da me: restò una buona mezz’ora sulla soglia di casa parlando piano e aspettando che fossero i gatti ad avvicinarsi a lui, poi con molta calma cominciò a camminare sempre chiacchierando con me. Dopo un po’ i gatti si muovevano per casa tranquillamente, chi prima chi dopo, compreso il recalcitrante Buio. Basta una mossa che loro considerano falsa che va tutto all’aria.
Ma come chiedere questo comportamento a qualcuno che viene semplicemente a trovarci?
Come far capire che quella per loro è un’invasione in piena regola che non è sempre gradita?
Come facciamo a trasmettere a qualcuno il rispetto per il loro territorio?
Comunque puoi senz’altro provare perché i gatti ci stupiscono sempre
Anch'io penso che sia il caso di provare una "risocializzazione".
Dal trauma, per Mimmo e le bambine, se ne deve uscire in positivo, senza rinunciare a nessun grado di libertà, e possibilmente più ricchi e aperti.
Penso che valga per noi esseri umani come per ogni altro animale.
Non è impresa da poco, e secondo me va costruita attentamente.
La prima cosa che credo si possa fare è far stare per qualche tempo, nel cortile, se è sufficientemente ampio da permetterlo, contemporaneamente le bimbe e Mimmo, dopo aver spiegato alle fanciulle che non devono guardarlo né avvicinarlo, etc. .
Questo per dare a entrambi il tempo di capire che l'altro non è una minaccia.
Solo poi procedere con un tentativo di approccio.
Penso che in tutte queste fasi sia indispensabile la tua presenza.
Al posto di tutti gli "Ari" che dovrei digitare, ci metto questo e non se ne parli più:
https://youtu.be/250MMq0fTrU Suerte
:)
Anch'io penso che sia il caso di provare una "risocializzazione".
Dal trauma, per Mimmo e le bambine, se ne deve uscire in positivo, senza rinunciare a nessun grado di libertà, e possibilmente più ricchi e aperti.
Penso che valga per noi esseri umani come per ogni altro animale.
Non è impresa da poco, e secondo me va costruita attentamente.
La prima cosa che credo si possa fare è far stare per qualche tempo, nel cortile, se è sufficientemente ampio da permetterlo, contemporaneamente le bimbe e Mimmo, dopo aver spiegato alle fanciulle che non devono guardarlo né avvicinarlo, etc. .
Questo per dare a entrambi il tempo di capire che l'altro non è una minaccia.
Solo poi procedere con un tentativo di approccio.
Penso che in tutte queste fasi sia indispensabile la tua presenza.
Al posto di tutti gli "Ari" che dovrei digitare, ci metto questo e non se ne parli più:
https://youtu.be/250MMq0fTrU Suerte
:)
Esattamente, vorrei che anche le bimbe non crescessero traumatizzate da questa esperienza.
La grande ha 9 anni ed ha capito bene come comportarsi, la piccola ne ha 5 ed è più complicato, anche perché è davvero spaventata. Con il fratello più grandicello invece il problema non si pone, perché sta sempre attaccato al telefono e non è particolarmente interessato ai gatti.
Il cortile è grande e lo spazio c'è, ma anche la grande oggi si è spaventata perché ha visto Mimmo saltare tra le piante (stava solo dando la caccia a qualche insetto). Insomma, c'è un leggero nervosismo!
Oggi li ho stracoccolati e spazzolati e loro hanno gradito molto. Tutto sommato li sto vedendo più tranquilli, forse perché mi sono tranquillizzata io. Cercherò di sfruttare questo mese, meno impegnativo a livello lavorativo, per interagire con loro un po' di più. Speriamo bene!
Sì, sarebbe importante per loro conoscere altre persone, ma se io venissi a casa tua farei come quando un mio amico etologo venne qui da me: restò una buona mezz’ora sulla soglia di casa parlando piano e aspettando che fossero i gatti ad avvicinarsi a lui, poi con molta calma cominciò a camminare sempre chiacchierando con me. Dopo un po’ i gatti si muovevano per casa tranquillamente, chi prima chi dopo, compreso il recalcitrante Buio. Basta una mossa che loro considerano falsa che va tutto all’aria.
Ma come chiedere questo comportamento a qualcuno che viene semplicemente a trovarci?
Come far capire che quella per loro è un’invasione in piena regola che non è sempre gradita?
Come facciamo a trasmettere a qualcuno il rispetto per il loro territorio?
Comunque puoi senz’altro provare perché i gatti ci stupiscono sempre
E' esattamente come si è comportato il comportamentalista, ed i miei hanno avuto la stessa reazione!
E' esattamente come si è comportato il comportamentalista, ed i miei hanno avuto la stessa reazione!
Eh, infatti :)
Aggiornamento situazione. Pian piano ho spiegato alle bimbe che Mimmo si era spaventato e che non gradisce movimenti bruschi. La grande ha ripreso ad accarezzarlo e lui gradisce le coccole. La piccola non lo ha più toccato ma almeno è tornata ad uscire in cortile anche quando c'è lui ed è meno spaventata. In ogni caso io non le lascio mai sole con lui.
C'è stato un incontro tra Mimmo e la gattina del piano di sopra, in cui lei ha messo subito le cose in chiaro e Mimmo, dopo aver tentato di attaccarla, ha immediatamente fatto dietro front :):)
Con gli altri due mici non li facciamo incontrare perchè loro sono meno spavaldi, ma non mi importa, l'importante è che si sia riequilibrata la situazione con le bambine.
In generale ci siamo tutti tranquillizzati e Mimmo è un normalissimo gatto, che si comporta da gatto, con tutte le conseguenti dinamiche
Sono molto contenta e vi ringrazio tantissimo per i consigli e le parole di conforto :399::154::154:
Benissimo!
Ormai il più è fatto, e in una sola settimana!
Adesso c'è solo da lasciare alla bimba più piccola i suoi tempi per avviare un rapporto ancora più sereno con Mimmo.
Non so chi, tra te, Mimmo e le piccoline sia stato il più bravo :)
Io faccio comunque sempre il tifo per Mimmo...
Se sei d'accordo, che ne pensi di dargli, magari stasera, dopo la cena, come extra, una bella grattatina di Parmigiano?
Credo se la sia meritata tutta.
A presto
Commando Ultrà "Mimmo Forever"
:D
Ciao leucio! Grattatine sempre, tante quante ne vuole, lo sto stracoccolando... il parmigiano però ancora non gliel'ho fatto sentire!!
Mimmo è stato bravissimo, ma la bimba grande è stata fantastica, porgendogli la mano che lui annusava e indietreggiando piano piano mentre lui la seguiva come un cagnolino, poi ha iniziato ad accarezzarlo e lui come al solito alzava il culetto perché adora farsi massaggiare il fondoschiena :):)
La ragazzina è intelligente, riflessiva e attenta osservatrice, e ha capito come relazionarsi con lui. Posso solo sperare in bene per il futuro!
Ciao leucio! Grattatine sempre, tante quante ne vuole, lo sto stracoccolando... il parmigiano però ancora non gliel'ho fatto sentire!!
Mimmo è stato bravissimo, ma la bimba grande è stata fantastica, porgendogli la mano che lui annusava e indietreggiando piano piano mentre lui la seguiva come un cagnolino, poi ha iniziato ad accarezzarlo e lui come al solito alzava il culetto perché adora farsi massaggiare il fondoschiena :):)
La ragazzina è intelligente, riflessiva e attenta osservatrice, e ha capito come relazionarsi con lui. Posso solo sperare in bene per il futuro!
Hai fatto veramente un lavoro splendido.
A questo punto, le cose non potranno che andare sempre meglio.
E mi hai pure regalato un guizzante brivido di felicità
Come ringraziarti?
Come ricambiare?
Forse così può andare bene.
Invece che scrivertelo, il saluto che solitamente uso te lo faccio ascoltare.
Anche perché rende l'idea di come mi hai fatto sentire bene, intenso e raccolto stasera.
https://youtu.be/Vav02R4ElDU
Hai fatto veramente un lavoro splendido.
A questo punto, le cose non potranno che andare sempre meglio.
E mi hai pure regalato un guizzante brivido di felicità
Come ringraziarti?
Come ricambiare?
Forse così può andare bene.
Invece che scrivertelo, il saluto che solitamente uso te lo faccio ascoltare.
Anche perché rende l'idea di come mi hai fatto sentire bene, intenso e raccolto stasera.
https://youtu.be/Vav02R4ElDU
Non conoscevo questo brano... molto bello, grazie!
Complimenti lilli, sei stata davvero brava, anzi, bravi tutti, anche Mimmo e le bimbe; non avrei avuto la tua pazienza e la tua determinazione.
Complimenti lilli, sei stata davvero brava, anzi, bravi tutti, anche Mimmo e le bimbe; non avrei avuto la tua pazienza e la tua determinazione.
Ti ringrazio, Iska!
Ti ringrazio, Iska!
Onore al merito, lilli!
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