Visualizza Versione Completa : Juice e la pipì fuori posto
Bruce Dickinson
17-03-2024, 12:50
Salve a tutti,
Ho già parlato qui di questo problema, ma con tanti sviluppi faccio prima a ricapitolare tutto:
Juice è un bellissimo gattone norvegese, di 4 anni. Da circa 2 anni ha cominciato a fare pipì fuori dalla lettiera a fasi molto alterne, inizialmente potevano passare mesi senza che lo facesse, poi il comportamento purtroppo si è stabilizzato.
In casa c'è anche una gattina, Luna, che è arrivata dopo in un periodo in cui questa situazione era già nota, e non sembrano avere problemi anzi.
Cerco di fornire tutti i dati possibili:
- Generalmente la fa solo una volta al giorno massimo fuori, le altre usa la lettiera. Quella volta al giorno il 90% delle volte coincide come orario con la mattina presto.
- Il 90% delle volte, la zona in cui la fa fuori è davanti la porta di casa.
- Nei paraggi ci sono dei gatti che girano. Uno di questi, era talmente amico della signora che abitava in casa nostra prima di noi che era solito entrarci, e una volta infatti ci è entrato in casa e Juice lo ha visto
Altra cosa che penso sia tremendamente importante: conosciamo il padrone del fratello di Juice, e ha lo stesso problema.
Al momento siamo seguiti da una comportamentalista che ci ha fatto fare varie cose: abbiamo provato una routine di gioco (che portiamo avanti volentieri, sembra più felice) , lo abbiamo limitato ad un territorio più ristretto per indurlo ad usare la lettiera, ma senza successo (in quella camera usa la lettiera, ma poi esce e la fa comunque davanti la porta). Secondo me è brava, però io chiedo comunque aiuto per vedere se qualcuno ha qualche esperienza simile o consigli da darci, che sono sempre ben accetti
Grazie in anticipo
straycat2
17-03-2024, 16:30
secondo me fa la pipì per delimitare il territorio "come per dire qui ci sono io e nessuno può entrare"..
lo fa anche la mia Nathan Mirtilla, ma la gattina della vicina si mette sopra lo zerbino e lei probabilmente sente l'odore..sarà una cosa simile
Bruce Dickinson
17-03-2024, 17:26
secondo me fa la pipì per delimitare il territorio "come per dire qui ci sono io e nessuno può entrare"..
lo fa anche la mia Nathan Mirtilla, ma la gattina della vicina si mette sopra lo zerbino e lei probabilmente sente l'odore..sarà una cosa simile
È una delle opzioni. Abbiamo in programma (lo dico, affinchè magari possa essere d’aiuto anche a te) di fare una marcatura passiva strofinando un panno sulle guance di Juice e poi fuori al pianerottolo di casa e di mettere un tappetino sperando che lo marchi con le unghie al posto di farè pipì.
Avresti qualche consiglio diverso tu?
(bel nick :D)
Scusa, una serie di domande stupide.
E' sterilizzato?
La fa da seduto, come la facesse in lettiera?
Esclusi problemi alla vescica, immagino.
Tutto ciò detto, descritto così sembra davvero una marcatura.
Bruce Dickinson
18-03-2024, 11:14
(bel nick :D)
Scusa, una serie di domande stupide.
E' sterilizzato?
La fa da seduto, come la facesse in lettiera?
Esclusi problemi alla vescica, immagino.
Tutto ciò detto, descritto così sembra davvero una marcatura.
Ma figurati, non sono stupide.
A breve farò un altro check dal veterinario ma non sembra.
Sterilizzato, la fa sedendosi come se la facessi in lettiera
Anche a me sembra una marcatura (anche se non ne ha la forma, nel senso che tipicamente dovrebbe essere verticale, no? ma magari essendo sterilizzato boh).
Però sta cosa che il fratello di Juice ha lo stesso problema ci ha fatto pensare anche a qualcosa andato storto in allevamento (magari poca pulizia, e lo portava a farla a terra già da piccolo e poi sedimentato). Non abbiamo veramente idea
Bruce Dickinson
20-03-2024, 16:20
Aggiornamento non felicissimo. Portato dal veterinario ha detto che dato che stiamo impazzendo da tanto tempo questa cosa, potrebbe essere necessario un antidepressivo, in quanto Juice + estremamente ansioso. Non avevo ponderato questa cosa, adesso sentirò la comportamentalista
Qualcuno di voi ha esperienze a riguardo?
Aggiornamento non felicissimo. Portato dal veterinario ha detto che dato che stiamo impazzendo da tanto tempo questa cosa, potrebbe essere necessario un antidepressivo, in quanto Juice + estremamente ansioso. Non avevo ponderato questa cosa, adesso sentirò la comportamentalista
Qualcuno di voi ha esperienze a riguardo?
Io no, anzi di solito sono contraria all’inibizione di un’espressione che è un segnale di desiderio di adattamento, certo con espedienti che a noi non piacciono ma che sono tipiche del gatto e non solo.
Se anche il fratello manifesta questo comportamento, probabilmente proviene da stress in allevamento forse dovuto al costante andirivieni di individui, con periodi di sovraffollamento percepito a periodi di calma apparente.
Potrebbe anche essere sia un comportamento esibito dalla madre sia uno stress vissuto dalla madre in gravidanza. A volte questi comportamenti hanno quindi origine epigenetica e possono venire trasmessi fino alla terza generazione dell’individuo allontanato e fatto riprodurre secondo canoni più idonei.
Bruce Dickinson
20-03-2024, 22:00
Io no, anzi di solito sono contraria all’inibizione di un’espressione che è un segnale di desiderio di adattamento, certo con espedienti che a noi non piacciono ma che sono tipiche del gatto e non solo.
Se anche il fratello manifesta questo comportamento, probabilmente proviene da stress in allevamento forse dovuto al costante andirivieni di individui, con periodi di sovraffollamento percepito a periodi di calma apparente.
Potrebbe anche essere sia un comportamento esibito dalla madre sia uno stress vissuto dalla madre in gravidanza. A volte questi comportamenti hanno quindi origine epigenetica e possono venire trasmessi fino alla terza generazione dell’individuo allontanato e fatto riprodurre secondo canoni più idonei.
Credimi non faccio i salti di gioia neanche io, semplicemente son 2 anni che andiamo avanti così e 2 comportamentalisti non sono riusciti a risolvere, non ho idea più di cosa fare.
.....
Juice è un bellissimo gattone norvegese, di 4 anni. Da circa 2 anni ha cominciato a fare pipì fuori dalla lettiera a fasi molto alterne, inizialmente potevano passare mesi senza che lo facesse, poi il comportamento purtroppo si è stabilizzato.
In casa c'è anche una gattina, Luna, che è arrivata dopo in un periodo in cui questa situazione era già nota, e non sembrano avere problemi anzi.
Cerco di fornire tutti i dati possibili:
- Generalmente la fa solo una volta al giorno massimo fuori, le altre usa la lettiera. Quella volta al giorno il 90% delle volte coincide come orario con la mattina presto.
- Il 90% delle volte, la zona in cui la fa fuori è davanti la porta di casa.
- Nei paraggi ci sono dei gatti che girano. Uno di questi, era talmente amico della signora che abitava in casa nostra prima di noi che era solito entrarci, e una volta infatti ci è entrato in casa e Juice lo ha visto
Altra cosa che penso sia tremendamente importante: conosciamo il padrone del fratello di Juice, e ha lo stesso problema....
-Juice non può far altro che ribadire la sua presenza
-Se avesse origini epigenetiche (detto alla buona: alcuni geni silenziati e/o altri espressi) è più difficile intervenire. Di solito il comportamento è espresso da tutta la cucciolata.
Che ti devo dire, provate con l'antidepressivo e valutate gli effetti collaterali inattesi
Bruce Dickinson
21-03-2024, 10:41
-Juice non può far altro che ribadire la sua presenza
-Se avesse origini epigenetiche (detto alla buona: alcuni geni silenziati e/o altri espressi) è più difficile intervenire. Di solito il comportamento è espresso da tutta la cucciolata.
Che ti devo dire, provate con l'antidepressivo e valutate gli effetti collaterali inattesi
Non sappiamo al momento se tutta la cucciolata, conosciamo solo un fratello. Potrebbe essere genetico oppure come dicevi ambientale
Io sugli effetti collaterali sono abbastanza tranquillo, il problema è che se anche funzionasse, la durata della terapia è di 2 mesi circa, poi basta. Ho appuntamento a breve con comportamentalista, vediamo se possiamo fare qualcosa per renderlo più tranquillo
Epigenetico, il significato è diverso.
Poi, ho parlato di effetti collaterali inattesi, ossia generalmente non presi in considerazione dal foglietto illustrativo.
Non sappiamo quale antidepressivo ti prescriverà, di solito il meccanismo d’azione è il cosiddetto uovo di Colombo: si fa distruggere lui lasciando agire il neurotrasmettitore naturale (detto in parole molto povere)
Di solito impiega una quindicina di gg per entrare a regime, se la terapia sarà per due mesi inclusi i gg di scalo graduale della posologia, sono effettivamente pochi ma forse sufficienti per vedere un risultato. Ma sto facendo i conti senza l’oste perché non sappiamo quale sarà.
Bruce Dickinson
21-03-2024, 11:33
Epigenetico, il significato è diverso.
Poi, ho parlato di effetti collaterali inattesi, ossia generalmente non presi in considerazione dal foglietto illustrativo.
Non sappiamo quale antidepressivo ti prescriverà, di solito il meccanismo d’azione è il cosiddetto uovo di Colombo: si fa distruggere lui lasciando agire il neurotrasmettitore naturale (detto in parole molto povere)
Di solito impiega una quindicina di gg per entrare a regime, se la terapia sarà per due mesi inclusi i gg di scalo graduale della posologia, sono effettivamente pochi ma forse sufficienti per vedere un risultato. Ma sto facendo i conti senza l’oste perché non sappiamo quale sarà.
Con ambientale intendevo derivato dalle situazioni in allevamento, comunque.
Comunque non l'ho scritto ma lo so: clomipramina.
Again io non dico che non si vedranno i risultati: se il problema è effettivamente di ansia per me è probabile che si vedranno. Con la comportamentalista ne abbiamo ipotizzate mille (da una preferenza tattile per il pavimento liscio, ad una abitudine presa in un allevamento poco pulito con tanti gatti dove dunque la lettiera la trovava sporca)
Come dicevo prima però, anche se il farmaco risolvesse, tra 2 mesi si ripresenterebbe il problema, e li bisogna trovare una terapia comportamentale adeguata
Non è una passeggiata tra i boschi, è un triciclico piuttosto potente, ma se lo prescrive il veterinario avrà i suoi buoni motivi.
P.S.
I due mesi di terapia vanno accompagnati e proseguiti dalla comportamentalista altrimenti di sicuro pasticca o gocce non bastano.
Immagino che tu abbia già provato con naturopatia, integratori e quant'altro? Ad es io per la mia gatta con un problema di cistite idiopatica (con causa non chiara ma probabilmente da stress), ho provato omeopatia (non ha funzionato), integratori (Anxitane S, si trova nei pet shop) e olio di canapa (CBD)... gli ultimi due secondo me un po' di effetto ce l'hanno (anche se l'olio di canapa l'ho appena cominciato).
Bruce Dickinson
21-03-2024, 14:10
P.S.
I due mesi di terapia vanno accompagnati e proseguiti dalla comportamentalista altrimenti di sicuro pasticca o gocce non bastano.
Ma certo Aletto. Credimi, gli ultimi 2 anni ne abbiamo provate tante, con professionisti. E proveremo probabilmente ad avere un secondo parere da un comportamentalista diverso
Per completezza, assolutamente non per mancanza di fiducia. In questo caso qualcuno che sia disponibile anche a venire a casa a valutare da vicino il gatto ed i suoi comportamenti
Bruce Dickinson
21-03-2024, 14:13
Immagino che tu abbia già provato con naturopatia, integratori e quant'altro? Ad es io per la mia gatta con un problema di cistite idiopatica (con causa non chiara ma probabilmente da stress), ho provato omeopatia (non ha funzionato), integratori (Anxitane S, si trova nei pet shop) e olio di canapa (CBD)... gli ultimi due secondo me un po' di effetto ce l'hanno (anche se l'olio di canapa l'ho appena cominciato).
Naturopatia consisterebbe in?
Ho visto di interessante che ci sono dei cibi che hanno dentro cose per ridurre lo stress, lo proverei volentieri
Naturopatia consisterebbe in?
Ho visto di interessante che ci sono dei cibi che hanno dentro cose per ridurre lo stress, lo proverei volentieri
Ci sono sostanze naturali che non sono medicine di sintesi ma possono aiutare nell'affrontare certe patologie. Differenza fra naturopatia e medicina: se hai sintomi influenzali, puoi prendere un paracetamolo (medicina), oppure un'integratore echinacea/zinco/vit. C (naturopatia). Le due cose non sono sempre in esclusione.
Le medicine hanno effetti collaterali più pesanti e a volte (come nel tuo caso) possono essere somministrate solo per un periodo di tempo limitato. I rimedi naturopatici aiutano l'organismo a rispondere alla patologia in maniera più "dolce". Sinceramente sono un po' sorpresa che nessuno te ne abbia mai parlato e ti abbiano solo proposto di passare al farmaco.
PS: il gatto cosa mangia?
Bruce Dickinson
22-03-2024, 17:58
Ci sono sostanze naturali che non sono medicine di sintesi ma possono aiutare nell'affrontare certe patologie. Differenza fra naturopatia e medicina: se hai sintomi influenzali, puoi prendere un paracetamolo (medicina), oppure un'integratore echinacea/zinco/vit. C (naturopatia). Le due cose non sono sempre in esclusione.
Le medicine hanno effetti collaterali più pesanti e a volte (come nel tuo caso) possono essere somministrate solo per un periodo di tempo limitato. I rimedi naturopatici aiutano l'organismo a rispondere alla patologia in maniera più "dolce". Sinceramente sono un po' sorpresa che nessuno te ne abbia mai parlato e ti abbiano solo proposto di passare al farmaco.
PS: il gatto cosa mangia?
Ho segnato tutto, grazie. No visto il tempo da cui va avanti questa cosa il veterinario ha conaigliato questa strada, ma ne farò sicuramente uso al termine per mantenere eventuali risultati
Il gatto mangia sia umido che crocchette
straycat2
23-03-2024, 16:33
e Feliway lo hai provato?
è un feromone che mima l'odore di mamma gatta e quindi il micio si rilassa...si inserisce in una qualsiasi presa che si ha in casa e per la mia esperienza insieme ai fiori di bach (rescue remedy) su Baudelaire hanno fatto effetto, non so vuoi proprio dargli un farmaco?
Bruce Dickinson
23-03-2024, 19:06
e Feliway lo hai provato?
è un feromone che mima l'odore di mamma gatta e quindi il micio si rilassa...si inserisce in una qualsiasi presa che si ha in casa e per la mia esperienza insieme ai fiori di bach (rescue remedy) su Baudelaire hanno fatto effetto, non so vuoi proprio dargli un farmaco?
Ciao, si ho provato il feliway senza successo. Vediamo come va e se il trattamento ha effetto, aggiornerò nei prossimi giorni
Il 3 ho appuntamento anche a casa con una comportamentalista per valutare cosa possiamo provare anche sul lato della terapia comportamentale
Spezzo una lancia a favore di Juice.
Ci sono inesattezze grossolane dovute probabilmente all’uso sbrigativo della tastiera:
-per l’ansia si danno ansiolititici (mi sembra lampante)
Questa classe di farmaci va, scalando, dalle classiche benzodiazepine alla valeriana ed affini
-per la depressione si danno gli antidepressivi (mi sembra lampante) che vanno, sempre scalando, dai triciclici all’iperico* che essendo “naturale” viene assunto con disinvoltura senza considerare i suoi effetti collaterali tipo affaticamento ed irrequietezza. Ma la clormipramina è letteralmente una mazzata per un povero micio che sta solo facendo il suo lavoro: marcare il territorio
Cit Bruce Dickinson
“son 2 anni che andiamo avanti così e 2 comportamentalisti non sono riusciti a risolvere, non ho idea più di cosa fare.”
“Portato dal veterinario ha detto che dato che stiamo impazzendo da tanto tempo questa cosa”
1)Certo che se in questi due anni l’ambiente non è cambiato ed il comportamento si è consolidato, perché Juice, nonostante le mille accortezze, dovrebbe smettere di marcare?
2)La castrazione, se precoce o sull'orlo della precocità, acuisce le incertezze e le ansie già presenti a priori.
3)Interviene drasticamente il vet perché loro, non il micio, –giustamente- stanno impazzendo e quindi consiglia la somministrazione di un triciclico per due mesi, risultato: in questi due mesi il comportamentalista avrà a che fare con un individuo alterato nella sua interezza. Quindi più che il comportamentalista in sé e per sé, ha fallito negli anni precedenti il suo più o meno consapevole approccio behaviourista, quindi in realtà sarebbe un comportamentista. Ma è mia opinione.
Credo che la medicina comportamentale debba spostare la sua attenzione dal medicinale* che non aggiunge le competenze di cui avrebbe bisogno il micio, allo studio più raffinato e molecolare perché agisce sulla fisiologia dell’individuo. Quindi i comportamentalisti dovrebbero basarsi, ad es, sui ematici dei livelli ormonali coinvolti, ma qui siamo a livelli diversi di comportamentalisti perché sarebbe necessaria una collaborazione altrettanto diversa col vet.
Bisognerebbe fare un distinguo tra emozioni provate da Juice: paura e l'ansia sono accompagnate da risposte simili e sovrapposte; tuttavia, ci sono differenze importanti. L’ansia è una risposta a una minaccia prevista, all’incertezza o alla mancanza di controllo, mentre la paura è una risposta emotiva a una situazione o stimolo specifico percepito come un pericolo. Sia la paura che l'ansia sono risposte adattive, associate all'attivazione del sistema nervoso autonomo…..capisco che sarebbe difficile immedesimarsi nel micio.
* L'estratto di erba di San Giovanni (iperico) in vivo porta ad una sottoregolazione dei recettori beta-adrenergici e ad una sovraregolazione dei recettori della serotonina 5-HT (5 idrossitriptamina) nella corteccia frontale del ratto e provoca cambiamenti nelle concentrazioni di neurotrasmettitori. nelle aree cerebrali implicate nella depressione > tipico esempio di ciò che è considerato naturale e quindi da assumere con nonchalance. Certo gli effetti sono molto ma molto più blandi e prima che faccia effetto che si desidera, ci vuole più tempo.
*perché sono tutti farmaci a partire dal triciclico finendo all’ipericina e iperforina contenute nell’iperico, e all’alfa-casozepina contenuta nello Zylkene, che agisce con lo stesso meccanismo d’azione delle benzodiazepine. Però siccome alcuni non sono di sintesi allora vanno bene.
Di sicuro penso sia eccessiva la somministrazione del triciclico: come sparare un atacms per colpire una formica.
Ma ognuno fa come vuole, tranne Juice.
Spero con tutto il cuore che per voi e per Juice questa suggerita dal vet sia la soluzione migliore.
-
Bruce Dickinson
24-03-2024, 15:05
Spezzo una lancia a favore di Juice.
Ci sono inesattezze grossolane dovute probabilmente all’uso sbrigativo della tastiera:
-per l’ansia si danno ansiolititici (mi sembra lampante)
Questa classe di farmaci va, scalando, dalle classiche benzodiazepine alla valeriana ed affini
-per la depressione si danno gli antidepressivi (mi sembra lampante) che vanno, sempre scalando, dai triciclici all’iperico* che essendo “naturale” viene assunto con disinvoltura senza considerare i suoi effetti collaterali tipo affaticamento ed irrequietezza. Ma la clormipramina è letteralmente una mazzata per un povero micio che sta solo facendo il suo lavoro: marcare il territorio
Cit Bruce Dickinson
“son 2 anni che andiamo avanti così e 2 comportamentalisti non sono riusciti a risolvere, non ho idea più di cosa fare.”
“Portato dal veterinario ha detto che dato che stiamo impazzendo da tanto tempo questa cosa”
1)Certo che se in questi due anni l’ambiente non è cambiato ed il comportamento si è consolidato, perché Juice, nonostante le mille accortezze, dovrebbe smettere di marcare?
2)La castrazione, se precoce o sull'orlo della precocità, acuisce le incertezze e le ansie già presenti a priori.
3)Interviene drasticamente il vet perché loro, non il micio, –giustamente- stanno impazzendo e quindi consiglia la somministrazione di un triciclico per due mesi, risultato: in questi due mesi il comportamentalista avrà a che fare con un individuo alterato nella sua interezza. Quindi più che il comportamentalista in sé e per sé, ha fallito negli anni precedenti il suo più o meno consapevole approccio behaviourista, quindi in realtà sarebbe un comportamentista. Ma è mia opinione.
Credo che la medicina comportamentale debba spostare la sua attenzione dal medicinale* che non aggiunge le competenze di cui avrebbe bisogno il micio, allo studio più raffinato e molecolare perché agisce sulla fisiologia dell’individuo. Quindi i comportamentalisti dovrebbero basarsi, ad es, sui ematici dei livelli ormonali coinvolti, ma qui siamo a livelli diversi di comportamentalisti perché sarebbe necessaria una collaborazione altrettanto diversa col vet.
Bisognerebbe fare un distinguo tra emozioni provate da Juice: paura e l'ansia sono accompagnate da risposte simili e sovrapposte; tuttavia, ci sono differenze importanti. L’ansia è una risposta a una minaccia prevista, all’incertezza o alla mancanza di controllo, mentre la paura è una risposta emotiva a una situazione o stimolo specifico percepito come un pericolo. Sia la paura che l'ansia sono risposte adattive, associate all'attivazione del sistema nervoso autonomo…..capisco che sarebbe difficile immedesimarsi nel micio.
* L'estratto di erba di San Giovanni (iperico) in vivo porta ad una sottoregolazione dei recettori beta-adrenergici e ad una sovraregolazione dei recettori della serotonina 5-HT (5 idrossitriptamina) nella corteccia frontale del ratto e provoca cambiamenti nelle concentrazioni di neurotrasmettitori. nelle aree cerebrali implicate nella depressione > tipico esempio di ciò che è considerato naturale e quindi da assumere con nonchalance. Certo gli effetti sono molto ma molto più blandi e prima che faccia effetto che si desidera, ci vuole più tempo.
*perché sono tutti farmaci a partire dal triciclico finendo all’ipericina e iperforina contenute nell’iperico, e all’alfa-casozepina contenuta nello Zylkene, che agisce con lo stesso meccanismo d’azione delle benzodiazepine. Però siccome alcuni non sono di sintesi allora vanno bene.
Di sicuro penso sia eccessiva la somministrazione del triciclico: come sparare un atacms per colpire una formica.
Ma ognuno fa come vuole, tranne Juice.
Spero con tutto il cuore che per voi e per Juice questa suggerita dal vet sia la soluzione migliore.
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Mmh, metto un po' di ordine. Non voglio sembrare scortese eh, apprezzo tantissimo i tuoi commenti.
Però no, la distinzione "per l'ansia si danno gli ansiolitici, per la depressione si danno gli antidepressivi" è totalmente inesatta. Ci sono degli antidepressivi di ultima generazione che sono tremendamente efficaci nella cura dell'ansia (te lo dico da persona che ha sofferto d'ansia, e prende un antidepressivo per l'ansia ahahah volessi dare un occhio: Venlafaxina. Ma non è l'unico, anzi). Anche perché benzodiazepine hanno un grado di assuefazione assurda, non puoi andare a lungo a prenderle o ne diventi dipendente e devi alzare e alzare la dose.
Detto questo
Juice negli ultimi anni ha subito un po' di cose, e se è un gatto ansioso posso capire le manifestazioni di disagio. Un trasloco, un arrivo in casa, uno dei padroncini (a cui era legato) che va via per studiare.
Nessuno pensa di risolvere solamente con i farmaci, mi sembra evidente dai messaggi precedenti
Bruce Dickinson
24-03-2024, 15:40
Al momento abbiamo in programma di esaminare: opzioni per stimolare una marcatura diversa da parte di juice (magari con le unghie) o passiva se non gli interessasse nella zona più complicata.
Rendere più interessante la casa con della modificazione ambientale
Vedremo che altro di dirà la comportamentalista per tranquillizzarlo
Un altro po’ di ordine non fa mai male.
Sul “totalmente inesatta” ci andrei con i piedi di piombo, che la depressione, essendo una patologia complessa presenti risvolti di disturbi di ansia, è un altro discorso e credo siano in molti a saperlo.
Purtroppo molte cose che dici le conosco da anni per lavoro senza dare un’occhiata.
Juice ha depressione ansiosa? Ossia presenta la combinazione di sintomi tipici della depressione con un’ansia persistente e generalizzata? Diagnosticata dal vet?
E comunque la venlafaxina, efexor o altro nome commerciale zarelis, è classificata come antidepressivo il cui meccanismo d’azione consiste nell’inibizione della ricaptazione della serotonina e norepinefrina, ma questo dipende dal dosaggio. Questi neurotrasmettitori rimangono nel vallo sinaptico per un periodo di tempo maggiore con conseguente aumento delle trasmissioni serotoninergica e noradrenergica col miglioramento della sintomatologia dei disturbi psichiatrici.
Si usa da anni, approvata addirittura dal ‘93 in USA. In effetti, possiamo considerarla di ultima generazione?
Per molti lo è.
Considero più recenti esketamina (assieme ad un SSRI o un SNRI) e brexanolone (pieno di effetti indesiderati) usato nella depressione post parto approvato da FDA, o meglio ancora zuranolone, ma che io sappia non è ancora disponibile in Italia, dipende dai casi in cui è necessaria la somministrazione, il meccanismo d’azione è ovviamente molto diverso.
Tra gli effetti collaterali di venlafaxina (del resto non solo lei) c’è la depersonalizzazione che per fortuna scompare dopo pochi giorni dall’interruzione della somministrazione (dipende anche dal soggetto).
Comunque non è questa la sede per approfondire questa materia, e purtroppo Bruce Dickinson, i farmaci sono la mia materia, sulla quale sarebbe bene andarci con i piedi di piombo soprattutto in ambito veterinario.
Sull’intervento del comportamentalista, di stampo forse un tantino behaviourista, spero che riescano le sue idee.
Lo spero per Juice.
Ho preferito schematizzare per non generare ulteriore confusione.
@ Bruce Dickinson
ti porto una passata esperienza con un mio gatto che è sul Ponte da molti anni.
Ho amato tantissimo questo micio e mi dispiace enormemente di non essere mai riuscita a risolvere il suo disagio, che manifestava con pipì fuori posto e marcature ovunque per casa.
Aveva indiscutibilmente una forte ansia da separazione; restava a casa in compagnia degli altri gatti, ma senza di noi, a cui era legatissimo, che per motivi di lavoro rincasavamo solo a sera, con un brevissimo intervallo nel mezzogiorno e non sempre.
Il micio era stato sottratto alla madre appena nato, gettato in un cassonetto dell'immondizia e salvato da un passante che l'aveva adottato, salvo disfarsene dopo una decina di giorni, nello stesso modo.
Trovato da un'altra persona, è rimasto in quella famiglia solo per 3 settimane, dopo di che l'hanno abbandonato in una scatola da scarpe a bordo strada, con tanto di biglietto di accompagnamento che narrava la sua storia...e finalmente l'ho trovato e adottato io.
Aveva solo un mese di vita e indubbiamente era un esserino fortemente traumatizzato, nel fisico e nella psiche.
Comportamentisti, comportamentalisti, manco si sapeva che esistessero; c'era solo "IL" veterinario, che in questi casi proponeva "IL" rimedio, la pillola magica: clomipramina, nella fattispecie il farmaco Clomicalm.
Mi fece fare diversi cicli ognuno di due mesi, ma non servì a nulla, perché il micio quando non era sotto l'effetto farmacologico tornava a fare come sempre.
Per di più quando era sotto farmaco non era più lui; trascorreva quasi tutto il tempo a dormicchiare sul divano o su una sedia, viveva al rallentatore, senza il minimo guizzo di vitalità, come istupidito, lui che invece era un gatto molto intelligente; faceva male al cuore vederlo ridotto quasi a una larva.
Certo non sporcava più per casa, ma a che prezzo, per lui?
Nonostante il parere contrario del veterinario, decisi di non dargli più il Clomicalm e tornò ad essere il solito micio vivace, affettuosissimo, giocherellone...e naturalmente piscione.
Nella sua lunga vita (16 anni, che per l'epoca erano davvero tanti) ho continuato a pulire le sue pipì quasi quotidiane; certo sovente mi veniva il nervoso e ancor più spesso lo sconforto, non solo per quello che dovevo sempre fare, ma perché non sapevo come aiutarlo a risolvere i suoi problemi.
La sola cosa che abbiamo potuto fare era cercare di limitare i danni, quindi niente indumenti, scarpe, borse e zainetti sul pavimento o appesi alle sedie, niente sacchetti di nylon, borse della spesa, tappeti, libri, giornali e carta in genere; niente cestini e scatole alla sua portata e stanza da bagno off limits; in pratica abbiamo fatto in modo che restassero da asciugare e deodorare solo le parti più gettonate: le antine di un mobile, porte, finestre, termosifoni e un punto specifico del muro vicino all'ingresso.
Bruce Dickinson
28-03-2024, 12:02
@ Bruce Dickinson
ti porto una passata esperienza con un mio gatto che è sul Ponte da molti anni.
Ho amato tantissimo questo micio e mi dispiace enormemente di non essere mai riuscita a risolvere il suo disagio, che manifestava con pipì fuori posto e marcature ovunque per casa.
Aveva indiscutibilmente una forte ansia da separazione; restava a casa in compagnia degli altri gatti, ma senza di noi, a cui era legatissimo, che per motivi di lavoro rincasavamo solo a sera, con un brevissimo intervallo nel mezzogiorno e non sempre.
Il micio era stato sottratto alla madre appena nato, gettato in un cassonetto dell'immondizia e salvato da un passante che l'aveva adottato, salvo disfarsene dopo una decina di giorni, nello stesso modo.
Trovato da un'altra persona, è rimasto in quella famiglia solo per 3 settimane, dopo di che l'hanno abbandonato in una scatola da scarpe a bordo strada, con tanto di biglietto di accompagnamento che narrava la sua storia...e finalmente l'ho trovato e adottato io.
Aveva solo un mese di vita e indubbiamente era un esserino fortemente traumatizzato, nel fisico e nella psiche.
Comportamentisti, comportamentalisti, manco si sapeva che esistessero; c'era solo "IL" veterinario, che in questi casi proponeva "IL" rimedio, la pillola magica: clomipramina, nella fattispecie il farmaco Clomicalm.
Mi fece fare diversi cicli ognuno di due mesi, ma non servì a nulla, perché il micio quando non era sotto l'effetto farmacologico tornava a fare come sempre.
Per di più quando era sotto farmaco non era più lui; trascorreva quasi tutto il tempo a dormicchiare sul divano o su una sedia, viveva al rallentatore, senza il minimo guizzo di vitalità, come istupidito, lui che invece era un gatto molto intelligente; faceva male al cuore vederlo ridotto quasi a una larva.
Certo non sporcava più per casa, ma a che prezzo, per lui?
Nonostante il parere contrario del veterinario, decisi di non dargli più il Clomicalm e tornò ad essere il solito micio vivace, affettuosissimo, giocherellone...e naturalmente piscione.
Nella sua lunga vita (16 anni, che per l'epoca erano davvero tanti) ho continuato a pulire le sue pipì quasi quotidiane; certo sovente mi veniva il nervoso e ancor più spesso lo sconforto, non solo per quello che dovevo sempre fare, ma perché non sapevo come aiutarlo a risolvere i suoi problemi.
La sola cosa che abbiamo potuto fare era cercare di limitare i danni, quindi niente indumenti, scarpe, borse e zainetti sul pavimento o appesi alle sedie, niente sacchetti di nylon, borse della spesa, tappeti, libri, giornali e carta in genere; niente cestini e scatole alla sua portata e stanza da bagno off limits; in pratica abbiamo fatto in modo che restassero da asciugare e deodorare solo le parti più gettonate: le antine di un mobile, porte, finestre, termosifoni e un punto specifico del muro vicino all'ingresso.
Ti ringrazio per la testimonianza. Penso che potrebbe essere un problema simile a quello di Juice.
Detto questo: siamo ad una settimana di Clomicalm, la dose è bassa (a detta del veterinario, per vedere effetti collaterali rilevanti dovrebbe essere circa 4 volte superiore). Al momento non noto cambiamenti di comportamento, se non che effettivamente non fa pipì a terra.
Io non perdo le speranze, spero comunque di riuscire a trovare una terapia comportamentale tale che possiamo rassicurare il gatto nel momento in cui gli levi il farmaco
Bruce Dickinson
28-03-2024, 12:13
Per essere precisi: Juice pesa circa 7,5kg (non è grasso, ma è un bel norvegese) e sta prendendo2 volte al giorno 2,5Mg. Quindi sono 5mg al giorno, 1,5mg per kg di peso.
La dose ho letto che bene o male sarebbe almeno il doppio di norma. Spero che viste le basse dosi ci sia margine per rassicurarlo a livello comportamentale
Bruce Dickinson
28-03-2024, 12:31
Per essere precisi: Juice pesa circa 7,5kg (non è grasso, ma è un bel norvegese) e sta prendendo2 volte al giorno 2,5Mg. Quindi sono 5mg al giorno, 1,5mg per kg di peso.
La dose ho letto che bene o male sarebbe almeno il doppio di norma. Spero che viste le basse dosi ci sia margine per rassicurarlo a livello comportamentale
Mi son accorto ora di aver scritto 1,5Mg/kg ma ovviamente no, è di meno. Ero distratto🫢
Se pesa 7,5 e prende 5 mg è tipo 0,6 mg/kg
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