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Visualizza Versione Completa : Decesso gatto: come comunicarlo all'ATS


mauog
24-10-2024, 10:14
Ciao a tutti,
purtroppo qualche settimana fa il mio gatto è morto.
Avendo il microchip mi sono posto il problema di come comunicare il decesso.
Ho scritto all'ATS di riferimento che mi ha risposto che devo fornire il certificato che ha rilasciato il veterinario che ha constatao il decesso.
Io però non ho nessun certificato. Ho cercato e ahimé trovato il gatto senza ombra di dubbio deceduto e l'ho seppellito nel giradino di casa.
Mi è ventuo quindi il dubbio di avere fatto qualcosa di sbagliato ma vorrei il vostro consiglio.

Grazie

Redmaine
24-10-2024, 11:46
ciao,
non comunicare nulla. Fino a 8 anni fa si spendevano 70€ e non potevi seppellire in giardino.
Se qualcuno ti chiede qualcosa, il tuo gatto è scappato e stai aspettando che faccia ritorno.
Ma siccome hai già dato comunicazione all'associazione ormai devi fare riferimento a loro.


Mi spiace per il tuo micio.

Aletto
24-10-2024, 19:27
Mi dispiace, è morta/o giovane, stava male?
Il vet non ne sapeva nulla?
Se aveva il chip la procedura è quella indicata dalla ast.
Penso siano previste sanzioni se e quando se ne accorgeranno.
Ma non è tanto per la sanzione, quanto per una questione tra te e te, e tra te ed il gatto. Il suo decesso va comunicato al vet anche per rispetto per la sua vita.

mauog
29-10-2024, 23:04
Alla fine ho risolto presso la clinica veterinaria dove andavo di solito.
Mi hanno rilasciato un certificato e registrato il decesso.
Hanno detto che sono a posto così.
Francamente non era molto importante il costo. L'ho fatto per rispetto alla mia gatta.
Non ho pagato nulla.
Condivido in pieno lo spirito del microchip per tutti i gatti (qui in Lombardia mi sembra sia un obbligo dal gatti nati dal 2020 in avanti) così come non posso condividere un costo per registrare un decesso.


Grazie a tutti

Redmaine
30-10-2024, 09:50
il rispetto per la tua gatta lo hai espresso quando era in vita.
Bene per la tua soddisfazione.
Condoglianze

Iska
30-10-2024, 20:48
Non ho mai avuto gatti microchippati, ad eccezione dell'ultima arrivata, che ho adottato legalmente dall'associazione che l'aveva, un po' meno legalmente, prelevata qui dal suo territorio, sterilizzata, microchippata e, purtroppo, data in adozione a persone ritenute più adatte di me, in quanto più giovani (sic!) nonostante io fossi l'unico essere umano di cui iniziava a fidarsi.

Per strafortuna della gatta, dopo poche settimane gli adottanti l'hanno riportata all'associazione
in quanto ingestibile e non rispondente alle loro aspettative.
L'associazione ha ritenuto che trattandosi di una gatta "difficile" e per di più adulta, non era il caso di proporla ad altri potenziali adottanti e quindi l'hanno riportata qui e siamo state strafelici, lei ed io.

Quando arriverà l'inevitabile momento che andrà sul Ponte, pur consapevole che vige l'obbligo di comunicare il decesso del gatto adottato e microchippato, di sicuro non lo farò, ma le darò dignitosissima sepoltura come ho sempre fatto con tutti i miei gatti che non ci sono più.
Per di più eviterò di sentirmi magari dire che non posso inumarlo nel mio giardino.

Il rispetto per un essere vivente, lo si esprime durante la convivenza, non dopo la sua morte, su questo concordo pienamente con Redmaine.
Comunicare il decesso all'ASL non c'entra nulla col rispetto, è solo burocrazia.
Se qualcuno dovesse chiedermi notizie, dirò che non è sparita nel nulla.

Iska
30-10-2024, 21:20
Dirò che è sparita nel nulla.

Merlinone
31-10-2024, 12:01
mi sono un po' informato sulla questione della sepoltura in giardino e ho visto che non è del tutto vero che non si può. Cioè: è vero solo se il gatto è morto per malattia infettiva. E la cosa sinceramente mi sembra giusta perché si tratta di un elevato rischio ambientale. Comunque sia, sono sicuro che qualcuno avrà da obiettare ma a livello di normativa la questione è descritta qui (https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/legale-seppellire-cani-gatti-giardino-proprio-condominiale-attenzione/3326.html) in dettaglio. Un estratto:

è possibile seppellire il corpo del proprio cane nel proprio giardino?

La risposta è sì. L’OPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha precisato che il proprietario può procedere alla sepoltura quando il luogo di morte dell’animale permette la sepoltura in terra e la disponibilità del terreno risulta da un titolo idoneo (ad esempio, proprietà, comodato o locazione).

Però, c’è l’obbligo di acquisire un certificato veterinario che escluda il rischio di contagio da malattie infettive trasmissibili ad uomo o animali: se l’animale è morto per una malattia infettiva, la sepoltura in giardino non è possibile (infatti, la decomposizione potrebbe inquinare le falde acquifere).

Anche se la normativa statale tace (salvo specifici regolamenti locali), c’è una prassi da seguire: il corpo dell’animale va posto in un contenitore di legno, cartone, con spessore tale da garantirne sostegno e trasporto. Peraltro, sul fondo del contenitore, è consigliabile usare materiali capaci di assorbire e trattenere liquidi (ad esempio, una plastica biodegradabile su cui mettere della segatura).

Iska
31-10-2024, 14:39
Per ciò che concerne l'Italia.
Tratto da: https://funeraliecremazioni.it/sepoltura-animali/
"Sepoltura privata in terreni di proprietà della persona a cui l’animale era intestato. Ricorda però che questa possibilità – ancora oggi molto diffusa in Italia – può essere un’alternativa prevista dalla Legge solo nel caso in cui il medico veterinario ti abbia rilasciato una dichiarazione scritta e firmata. Che attesti in modo ufficiale che l’animale non sia morto per malattie infettive o che comunque non ne soffrisse. Così come dovrai accertarti che non ci siano nella zona della sepoltura o nell’area limitrofa, delle falde acquifere."

Quindi se per ipotesi il mio gatto si allontanasse da da casa e non vi facesse più ritorno e nonostante le ricerche ne rinvenissi infine il cadavere a distanza di parecchi giorni dalla morte, pertanto già in probabile, avanzato stato di decomposizione (in particolare con le alte temperature estive), dovrei informarne il veterinario, probabilmente portandogli il corpicino e lui mi rilascerebbe un certificato attestante che la morte non era stata causata da malattie infettive o che non ne soffriva?
E su che base rilascerebbe il certificato?
Procederebbe ad un esame autoptico?
Si baserebbe su quanto a sua conoscenza della storia clinica del micio?

E se il mio gatto non avesse mai visto un veterinario in vita sua? Come del resto è per i miei, che il veterinario lo vedono solo in occasione di sterilizzazioni/ castrazioni.
Dovrei quindi scegliere un veterinario sostanzialmente a caso, il quale non conoscendo nel modo più assoluto la storia del gatto, dovrebbe basarsi sulle mie dichiarazioni?
Oppure richiederebbe un esame autoptico, commissionandolo ad un anatomopatologo, visto che la (quasi) totalità dei veterinari non è in grado di fare autopsie più accurate di quelle che potrebbe fare un qualsiasi macellaio.
O magari stilerebbe un certificato di morte ad c..... giusto per darmi la possibilità di inumarlo nel mio giardino?

Un'ultima perplessità: come posso sapere se sotto il mio terreno scorre una falda acquifera?
Devo commissionare una trivellazione del sito della possibile sepoltura, visto che nella maggior parte dei Comuni italiani non sanno neppure dove passano le condotte dell'acqua potabile e degli scarichi fognari, figuriamoci le falde acquifere...

Ognuno si comporti come meglio crede, con buona pace di tutti.
Per quel che mi riguarda, continuerò a fare come ho sempre fatto.

Redmaine
31-10-2024, 15:03
è l'ennesimo espediente per spillare quattrini.
La gente è presa per la calotta in caso di lutto.
Basta pensare a quello che succede nella sepoltura degli umani. Compri una bara, magari a 1500€/ 2500€, con tanto di decorazioni in metallo.
Poi smontano le decorazioni, le riutilizzano per altre bare e bruciano il tutto.
Senza contare tutte le altre spese. E' un mercato che ha presa facile sul dolore della gente che si rifà all'ultima istanza, alla sepoltura decorosa. Io ho chiesto per me la bara in cartone per quando sarà il momento ma pare che in Italia sia vietata anche se va al fuoco. https://banner2.cleanpng.com/20180420/jiw/ave50gu0g.webp

Iska
31-10-2024, 15:26
E' uno schifo che più schifo non si può.
Eh, ciao, la bara in cartone! Nel Bel Paese vogliono solo roba rivendibile!
Cremazione anche per noi.

Redmaine
31-10-2024, 15:28
Iska, che io sappia anche per la cremazione è richiesta la bara. Non credo sia possibile senza.

Aletto
31-10-2024, 15:59
Anche altrove si paga per essere morti, ricordo che in India era pieno di luoghi di cremazione lungo il Gange, non sono gratis e si chiamano burning ghat
copio incollo il poco che ho trovato al volo:

“Acquista il modulo di domanda di registrazione per la cremazione dall'ufficio nascite e morti di questo comune per Rs. 10/-.
Inviare il modulo di domanda compilato al Dipartimento Nascite e Morti. A questo proposito, si prega di notare che " il luogo del decesso potrebbe essere o meno nella giurisdizione di Barrackpore, ma la cremazione viene effettuata nella giurisdizione di Barrackpore ".
Il richiedente deve allegare i seguenti documenti insieme al modulo di domanda:
Fotocopia del certificato di morte rilasciato dal medico.
Fotocopia del certificato di morte rilasciato dall'ospedale/casa di cura.
Fotocopia della ricevuta del Burning Ghat/Obitorio/Cimitero.
Fotocopia della ricevuta di presentazione della tessera elettorale.
Fotocopia della ricevuta di presentazione della tessera annonaria.
Versare la quota richiesta, come da tabella delle tariffe, allo sportello cassa del Comune di Barrackpore.
Il certificato di cremazione verrà rilasciato entro 4-5 giorni lavorativi .
**Nota: il richiedente deve avere un rapporto giuridico con la persona deceduta.”

Un altro
https://www.google.com/gasearch?q=burning%20ghat%20certificate&source=sh/x/gs/m2/5

I più richiesti sono a Varanasi

Non ho esperienze di altre religioni, ma ricordo che sempre in India c’era un tempio, forse giainista, alla cui sommità si lasciavano decomporre i cadaveri, parte del lavoro lo fanno gli uccelli spazzini, non so se arrivavano anche cani o altro. C’era un santone-custode all’ingresso.

Redmaine
31-10-2024, 16:17
credo che la spesa minore sia tra i monaci buddhisti. (Tibet).
Si prende il cadavere, lo si fa a pezzi e lo si lascia nelle rocce in pasto agli avvoltoi.
Mi piacerebbe ma vivo in Italia e seppur buddhista non sono un monaco.
Sinceramente non so se la pratica è attiva anche per i non monaci.

Iska
01-11-2024, 07:46
Certo che ci vuole la bara anche per il trasporto al crematorio; l'alternativa, se fosse consentito, ma non lo è, sarebbe la sacca nera, ma non credo che sarebbe molto apprezzato.

Non aderisco e pertanto non sono intrappolata nelle regole di alcuna religione, sono libera come l'aria.
Per me e per mio marito ci saranno cremazione e dispersione in natura.

Redmaine
01-11-2024, 09:16
cara Iska, anche la dispersione in natura ha un costo e non è leggero.

Iska
01-11-2024, 10:10
Redmaine, per la dispersione in natura fai richiesta in Comune, indicando il luogo prescelto e allegando i documenti necessari, che previdentemente bisogna preparare per tempo; qui da me paghi due cavolate di imposta di bollo, ti danno il nullaosta e se vuoi vai di persona a spargere oppure rilasci regolare delega ad altri.
Tutto né più né meno di quando avevo fatto richiesta di custodire le ceneri di genitori e sorella.
Certo che se ricorri a intermediari qualcosa paghi, tanto più se dovessero fare una scarpinata, una scalata in montagna o si volesse disperdere da un aereo o ricorrere al servizio di noleggio di una di quelle imbarcazioni offerte dai servizi di onoranze funebri. E mi sembra giusto.

Poi sai, se uno non ha niente e per giunta è morto, cavoli di chi dovrà organizzare la faccenda, il rispettare le volontà del defunto. :devil:

Redmaine
01-11-2024, 10:15
che io sappia, la dispersione senza delega richiede 60€.
ma è soggetta a notevoli incrementi in base a dove vuoi disperdere.