Melhice
01-03-2025, 14:43
Buongiorno a tutti, sono nuovo, nonostante legga molto delle discussioni in tutto il forum.
Ho deciso di iscrivermi e di scrivere per avere una opinione sulla gestione dei due miei gatti.
Insomma, storia spesso comune, uno un mangione impossibile da placare, l'altra una schiva che mangia come un uccello a più riprese.
Convivono da 10 anni, non si sono mai piaciuti particolarmente senza però esagerare mai troppo negli incontri/scontri.
La gatta tende ad essere spesso all'erta in sua presenza, sia quando mangia sia per qualsiasi altra azione.
Durante tutto questo periodo è stato difficile gestirli soprattutto a livello alimentare, le soluzioni sono sempre state quelle di separarli in stanze diverse nel momento del cibo e cercare di essere presente sempre durante i pasti. Questo ha significato per molto tempo una presenza continua di almeno una persona mattina, pranzo, sera e dopocena.
La situazione è andata a peggiorare all'insorgere di una IBD nella piccolina nell'ultimo anno, per cui mi hanno consigliato, tra le altre cose, di ravvicinare i pasti, garantendole un'accesso a piccoli pasti durante il giorno.
Dinamica difficile da gestire, contando la presenza di un divoratore seriale.
A questo punto ho pensato a diverse soluzioni però non so quale possa essere la più adatta:
1) creare una safe zone con una gattaiola che riconosca solo la gatta e lì concederle acqua e cibo a volontà. Nota negativa, limito una parte del territorio all'altro gatto, magari generando dello stress ulteriore in lui, a vantaggio però dei bisogni fondamentali di lei. Ho pensato anche alle ciotole che rilevano chip/collarini ma temo gli appostamenti del gattone davanti ad essa.
2) sentire un comportamentalista e sperare che possa fare qualcosa ma sono un po' scettico sulla riuscita a lungo termine, sono sempre due gatti, ahimè confinati in un appartamento(non piccolo ma neanche enorme)
3) lasciare cibo a volontà in tutta la casa, sperando che in qualche modo lei riesca a mangiare qualcosa e che lui abbia più "serenità alimentare".
4) la più dolorosa, separarli, ma non saprei nel breve come fare.
Se avete idee, domande, sono apprezzate.
Grazie mille.
Ho deciso di iscrivermi e di scrivere per avere una opinione sulla gestione dei due miei gatti.
Insomma, storia spesso comune, uno un mangione impossibile da placare, l'altra una schiva che mangia come un uccello a più riprese.
Convivono da 10 anni, non si sono mai piaciuti particolarmente senza però esagerare mai troppo negli incontri/scontri.
La gatta tende ad essere spesso all'erta in sua presenza, sia quando mangia sia per qualsiasi altra azione.
Durante tutto questo periodo è stato difficile gestirli soprattutto a livello alimentare, le soluzioni sono sempre state quelle di separarli in stanze diverse nel momento del cibo e cercare di essere presente sempre durante i pasti. Questo ha significato per molto tempo una presenza continua di almeno una persona mattina, pranzo, sera e dopocena.
La situazione è andata a peggiorare all'insorgere di una IBD nella piccolina nell'ultimo anno, per cui mi hanno consigliato, tra le altre cose, di ravvicinare i pasti, garantendole un'accesso a piccoli pasti durante il giorno.
Dinamica difficile da gestire, contando la presenza di un divoratore seriale.
A questo punto ho pensato a diverse soluzioni però non so quale possa essere la più adatta:
1) creare una safe zone con una gattaiola che riconosca solo la gatta e lì concederle acqua e cibo a volontà. Nota negativa, limito una parte del territorio all'altro gatto, magari generando dello stress ulteriore in lui, a vantaggio però dei bisogni fondamentali di lei. Ho pensato anche alle ciotole che rilevano chip/collarini ma temo gli appostamenti del gattone davanti ad essa.
2) sentire un comportamentalista e sperare che possa fare qualcosa ma sono un po' scettico sulla riuscita a lungo termine, sono sempre due gatti, ahimè confinati in un appartamento(non piccolo ma neanche enorme)
3) lasciare cibo a volontà in tutta la casa, sperando che in qualche modo lei riesca a mangiare qualcosa e che lui abbia più "serenità alimentare".
4) la più dolorosa, separarli, ma non saprei nel breve come fare.
Se avete idee, domande, sono apprezzate.
Grazie mille.