sono io quello sbagliato?
Oggi avevo la giornata libera. Sono andato in visita ad una coppia di amici, lui giornalista, lei docente liceale, persone che ritengo colte ed intelligenti, due figli adolescenti, casa nobiliare giardino immenso ma non in sicurezza .
Hanno due gatti maschi entrambi sterilizzati che vivono in "paralibertà" nel senso che entrano ed escono dal giardino a piacimento; io gli ho sollevato una serie di obiezioni partendo dalla mancata disposizione per la sicurezza del giardino, passando per l'inadeguatezza dell'alimentazione che ha reso i mici obesi già all'età di soli due anni (la risposta datami è che così sono due cuscini da coccole) per terminare alla gestione vaccini ed antiparassitari che vengono dati se ci si ricorda e semmai ce ne fosse bisogno. Io a dire il vero mi sono vagamente innervosito e poi mi sono fatto una domanda: Ma sono esagerato io a curare i miei a livello quasi maniacale e corretti loro a lasciare tutto alla sperindio o sono nel giusto e loro invece vagamente str.......i? |
Re: sono io quello sbagliato?
No, secondo me ci vuole una giusta via di mezzo però.
Io curo la loro alimentazione e la loro salute e cerco di farli stare il meglio possibile curandoli e coccolandoli tutti i giorni, ma non li considero assolutamente al pari di persone o di figli...la cura maniacale è sbagliata in ogni caso, poi ognuno ha le sue priorità, c'è chi la dedica ai figli, chi ai gatti, chi ai petauri dello zucchero..quello sta alla persona c'è chi considera i gatti semplicemente gatti, e chi parte della sua famiglia. se li consideri come meri animali, non prendi neanche in considerazione di curare un minimo l'alimentazione, perchè tanto basta mangiare. effettivamente i gatti son sempre vissuti anche senza queste cure e dettagli negli ingredienti, certo che i progressi però si son fatti, e così come vale per gli umani, vale anche per i gatti che meglio mangi più vivi (di solito) |
Re: sono io quello sbagliato?
Sostanzialmente concordo con te, per me cura maniacale significa trattarli come membri di famiglia e non come semplici "bestie"
È evidente che mio figlio e mia moglie sono al vertice delle mie priorità ma i miei animali hanno sempre occupato un posto essenziale nella mia vita e come tale cerco di dar loro il meglio nei limiti delle mie possibilità. |
Re: sono io quello sbagliato?
Mallimigi, la penso come te. Un collega di mia madre prese un gatto che lasciavano uscire e non era sterilizzato perché è onoro natura. Ho detto e ridetto che era pericoloso, niente, sono quella fanatica. Risultato, l'hanno investito e quando li ho cazziati a mille non hanno capito. Per la loro stupidità una povera creatura ci ha rimesso la vita.
I gatti o i cani o qualunque altro animale stia con noi è nostra responsabilità, se sbagliamo le conseguenze possono essere terribili. Non dobbiamo umanizzare loro ma "gattizzarci" noi. |
Re: sono io quello sbagliato?
Siamo tutti d'accordo allora! Quei tuoi amici sono dei cretini! (scusa la schiettezza)
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Concordo in pieno.....quando ho sterilizzato Brioche, sono rimasta a lavorare a casa per alcuni giorni....una conoscente mi ha un po' snobbata facendo capire che ero esagerata.....non pensando che giusto qualche mese prima avevano investito ed ucciso la sua micina davanti casa perchè nessuno si era curato di mettere il cortile in sicurezza....
La filosofia è quella del "morto un Papa, se ne fa un altro"! Ops doppio post |
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Mallimigi, come per ogni cosa, la verita' è nel mezzo. Troppa umanizzazione o gattizzazione, ipercontrollo al limite della fobia li ritengo esagerati secondo il mio metro. Ecco... il metro! Ognuno ha un proprio metro con il quale misura la vita, gatti compresi. La sensibilita' ti porta a scegliere in base a ciò che senti. Chi sente molto dara' molto, chi sente poco dara' poco... ma dipende sempre da come si è strutturati. Una 500 non correra' mai come una Maserati ma la Maserati potrebbe andar più piano ed essere più lenta di una lumaca se alla guida c'è un pacioso senza fretta... e viceversa. Tu fai parte delle Maserati e utilizzi al meglio le tut potenzialita' ma c'è chi ha il motorino e chi, addirittura, va a piedi... correndo con la lingua di fuori ma... a piedi! ;)
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Re: sono io quello sbagliato?
Io non penso di "umanizzare" molto i miei animali, proprio perché mi piacciono così, come sono, non penso di cercare in loro comportamenti umani. Però fanno parte della mia famiglia e se stanno male sto male anch'io, se muoiono per me è un grande dolore, quindi me ne prendo cura per amore e anche per egoismo, se vogliamo. E infine anche per senso di responsabilità, che per me è solo un'altra faccia dell'amore, sia verso le persone che verso gli animali.
Non credo che quello che fai tu malimigi sia "cura maniacale". E' cura responsabile. Comunque vedo mio marito, che ha sempre amato gli animali (i gatti a dire il vero gliel'ho fatti "scoprire" io), che non è come me. Li ama, ma non quanto me. Certe cose che abbiamo fatto, tipo portare Mia a Torino o la megarecinzione, li ha fatti per amore mio più che dei gatti: ma non è che si una persona insensibile, però è cresciuto con una mentalità diversa. Lui pensa che io sia "esagerata" in certe cose, io forse non concepisco l'amore in un modo diverso. |
Re: sono io quello sbagliato?
Io invece li considero alla stregua di persone. Li bado, li curo e li tratto come faccio con i membri umani della famiglia, cioè il giusto. Non sono ossessiva verso nessuno ma se decido di dividere la mia vita con qualcuno, me ne prendo cura per quella che è la mia facoltà.
Altrimenti mi limiterei a dare soldi ai poveri del quartiere o a sfamare qualche gatto di colonia. |
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Non credo che loro (o chiunque tratti i propri animali analogamente) lo facciano con cattiveria, purtroppo si tratta di disinformazione e/o scarso senso di responsabilità nei confronti del proprio animale, nei confronti di una vita che forse ritengono meno importante di quella umana... è triste ma nella maggior parte dei casi non ci si può fare niente, certa gente non cambierà mai opinione e punto di vista, ma si può sempre tentare con chi invece è solo poco informato ma è ben disposto ad imparare e migliorare!
Io sono tra quelli che considerano i propri gatti parte della famiglia (proprio in questi giorni sono a casa dei miei e ho lasciato le micie a casa col mio compagno e loro mi mancano al pari del mio ragazzo!) e c'è da dire che sono con noi soltanto da pochi mesi ma capisco perfettamente chi li tratta come figli e si fa in quattro per loro. Anch'io a volte tendo ad essere forse troppo apprensiva, ma non riesco ad avere un atteggiamento distaccato (e non voglio averlo!) e se parlo con qualcuno che ha una visione delle cose diversa mi viene il dubbio di essere esagerata così cerco di mettermi nei panni di chi non si preoccupa più di tanto ma è molto difficile per me immedesimarmi, ad esempio non avrei mai il coraggio di lasciare un gatto libero di uscire di casa confidando che torni a casa ogni sera, impazzirei! Però poi ci penso e so che sto agendo nel modo giusto, e tutto sommato non credo di essere esagerata |
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Punti di vista. E oramai non credo più che titolo di studio e soldi sostituiscano quella che Goleman chiama intelligenza emotiva. Ho conosciuto troppe persone istruite che per quanto riguarda gli animali, ne sapevano pochissimo. Alla pari con le persone senza istruzione, che almeno scuso.
E ho l'esempio lampante di una mia amica, cura tantissimo i cani, ma i mici sono solo spulciati e vaccinati. Solo crocchi di poca spesa, niente analisi di urine e sangue nemmeno per caso...uscita libera vicino ad una strada ad alto scorrimento. Non parlo più. Ognuno è libero di sbagliare come crede, una volta che è stato informato, la responsabilità non è più la mia. Per me gli animali sono come figli, non avendone. Mia madre me lo ha ricordato proprio oggi, con fare sarcastico, ma non mi ha dato fastidio, per me è la verità, per lei è un'offesa nei miei confronti. Fa nulla, anche questa nel sacco con le altre cattiverie su di me... La cosa bella è che i mici miagolano e fanno i capricci solo con me, con lei nulla. Come se capissero: tu non ci tratti da umani, e non non trattiamo da gatto te...non vogliono andarle in braccio, niente testatine, niente fusa. Solo vicinanza nel vedere la televisione, da parte della grande di casa. Loro sanno chi li ama davvero. E se penso ai tanti mici che vivono in case dove non sono considerati, che animali, mi si stringe il cuore. Ma almeno sono al caldo e con la pancia piena. A volte nella vita occorre accontentarsi.. |
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Non aver figli non può essere considerata una colpa. O è una scelta o una contingenza, ma mai una colpa. Mi duole sinceramente che ti sia stato "rinfacciato" se ho ben capito il tuo status. Ti mando un abbraccio, anche se solo virtuale |
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Col senno di poi, non avendo un buon rapporto con la mia mamma, ho temuto di ricreare il medesimo con un mio eventuale figlio. Sbagliando, perchè io sono diversissima da lei, e infatti mio nipote mi adora. Ma oramai il danno è fatto. Non sono nostalgica. Solo malinconica, ma non per i figli che non ho. Grazie per l'abbraccio...:o |
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Avere figli è un passaggio della vita importante ma non necessario, auspicabile ma non determinante. Conosco molti genitori che non meriterebbero di appellarsi tali e, per contro, tanti non-genitori che lo sono interiormente e non lo immaginano :) Ti abbraccio anch'io :kisses: |
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Grazie Netta, mi state coccolando troppo, stasera, ora mi commuovo...
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Beh considera la mia vicina, persona bravissima. Ho scoperto che ha un gatto perchè l'altro giorno l'ho visto camminare in balcone e praticamente lei mi fa che lo lascia liberi di stare in balcone (non in sicurezza) sia di notte che di giorno quando loro non ci sono... le ho detto se non avesse paura che il micio scappasse e mi ha detto ''no ma i gatti non scappano, sono più i cani..'' e va beh... poi stavamo parlando del fatto che se loro volessero andare via e lasciare il gatto a casa mi rendevo disponibile per dargli da mangiare e andare a trovarlo e lei mi ha detto ''ah anche io, se hai bisogno dimmi pure! Tanto se si tratta di dare due croccantini (perchè solo croccantini???) non è un problema, se mi dici di stare lì un'ora con loro allora ti direi di no''... Scommetto tutto che darà al micio cibo di pessima qualità, tipo friskies... tanto che il loro precedente gatto è morto di insufficienza renale.
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Re: sono io quello sbagliato?
Comunque per me i miei gatti sono come figli, li amo incondizionatamente. L'altro giorno Pilli (sono monotematica lo so ma io lo amo) dormiva ed era così angelico, si è accorto che ero lì e mi ha fatto un miagolino allungando la zampa per raggiungere la mia mano... ecco io in quel momento ho provato un'emozione così forte che mi sono scese le lacrime!! Ok io sono ultra sensibile ed in preda agli ormoni della gravidanza, però per farvi capire.
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Per me i miei gatti sono come figli e anche in questo momento in cui ho mamma all'ospedale non li trascuro assolutamente e li seguo come sempre.... |
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Per i gatti mi spendo come per gli umani, forse li umanizzo anche, spesso mi ritrovo a pensare che soffrano di cose tipo il cibo non alla giusta temperatura o che si annoino a dormire per ore e lo facciano solo perché non hanno di meglio da fare.
Per anni ho avuto interazioni con un solo felino, la mia gatta che abitava con me in città da gatta unica, e vivevo ogni cosa con grande intensità e attenzione, forse anche troppa perché adesso man mano scopro, un po' per mancanza di tempo un po' per caso che ad alcune cose che pensavo fossero fondamentali lei magari neanche ci fa caso. Anni fa non avrei mai dato cibo neanche un po' freddo, o saltato un mese d'antipulci, o ancora tralasciare di dare cibo a orari precisi...pensavo chissà che succedesse, tipo vendette inenarrabili con distruzione di suppelletili...beh alla fine la bestiaccia ci passa sopra allegramente.. credo che succeda quando si hanno gatti di casa e al contempo gatti randagi da accudire. Si finisce per fare meno caso a fissarsi sui particolari.. |
Re: sono io quello sbagliato?
Violapensiero, io un figlio ce l'ho ma i miei gatti li considero ugualmente "i miei bambini" ..... cerco di mediare, avendo la possibilità di lasciarli uscire in un contesto relativamente tranquillo lo faccio ma sono attenta ai vaccini, all'alimentazione e alle cure di cui hanno bisogno.
Mi preoccupo quando li vedo strani e in questi giorni che è aumentato il caldo e calato l'appetito divento matta perché mi snobbano il cibo umido e mio marito, pur essendo affezionatissimo a loro mi prende in giro ..... |
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Ma è ovvio che se uno sta male, viene prima.
O che si fa anche una classifica dei mali... se Merlino ha la pancreatite e lo Zipo ha un raffreddore, è più importante curare Merlino che lo Zipo. Non so... io li metto tutti sullo stesso piano e "viene prima" chi ha più bisogno. |
Re: sono io quello sbagliato?
Dalla mia esperienza, tra le persone che non trattano in modo adeguato i propri animali, ci sono diverse categorie di persone.
Ci sono quelli che vedono un micino e dicono "che carino dai prendiamolo!" e poi lo piantano li, non lo sterilizzano, non lo vaccinano e non lo portano dal veterinario in generale. Per il cibo si prende quello che costa di meno o gli si danno gli avanzi o addirittura niente (tanto il gatto il cibo se lo procura da solo). Persone di questo tipo mi capita di vederle nei paesini in montagna o anche fuori città. Gente convinta che un gatto che muore schiacciato da una macchina sia la natura. Questi a mio parere non dovrebbero avere animali, ne figli e neanche piante oserei dire! Un comportamento così lo capivo da parte della mia bisnonna, nata e morta in un paesino di montagna dove neanche le persone venivano curate! Poi ci sono persone che umanizzano quasi troppo il gatto, che non riescono a negargli niente, facendo così il loro male. Una mia amica ha curato moltissimo la sua gatta e le voleva un gran bene, ma appena sentiva un "miao" le dava da mangiare. Il cibo che comprava era di qualità ma gli dava anche formaggio, prosciutto, omogeneizzati (uno a pasto!!!) perché a lei piacevano tanto. La gatta era obesa in un modo spaventoso, ed è morta relativamente giovane per problemi renali. La stessa cosa la faceva mia nonna, che da buona nonna ha sempre ingozzato tutti, gatto compreso. Io non ho figli e non posso quindi fare un paragone, ma voglio un gran bene al mio gatto e lo curo al meglio. Ma la cosa fondamentale è che lui è una mia responsabilità! Il suo benessere dipende da me ed è stata una mia scelta farmi carico di questa responsabilità. Non informarsi è una colpa, soprattutto nel 2015 con internet, libri e chi più ne ha più ne metta. Agli occhi di qualcuno sembrerò esagerata ma poco mi importa dato che, nel 99% dei casi, quelli che mi vedono esagerata io li vedo come idio*i! |
Re: sono io quello sbagliato?
Gatti e figli non sono la stessa cosa, ma bisogna prendersi cura di entrambi al meglio. Il mio discorso è che chiunque viva con me deve vivere nello stesso tenore di vita che faccio io. Se per me compro filetto, lo compro anche per tutti gli altri. Non esiste che io vivo bene e il gatto mangia spazzatura del supermercato e non va dal veterinario perchè "costa".
In casa mia facciamo tutti lo stesso tenore di vita, e se ci sono da fare rinunce e sacrifici si fanno insieme, si farà la spesa una volta di meno ma sempre di buona qualità. |
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Noi diamo un valore diverso ai nostri gatti, il dialogo interspecifico che abbiamo con loro è la cosa più preziosa che ci possano offrire e viceversa (spero) |
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Ad esempio, mio figlio è sicuramente l'essere vivente che amo di più al mondo, più dei gatti, dei cani e di tutte le altre persone care. Ma amo i miei gatti più del mio vicino di casa, che pure è una persona. Non è questione di essere umano o animale, ma di rapporto, di relazione. Questo nonostante in genere sia abbastanza empatia verso il genere umano, ma gli animali mi fanno una tenerezza speciale, perché li vedo sempre come bambini: indifesi di fronte all'essere umano. Poi, come dice Queen, i miei gatti e cani vivono con nostro tenore di vita: non ho così tanti soldi per cui il mantenimento di cinque animali e le cure non incidano sul mio bilancio, per cui nelle spese, nell'organizzazione delle ferie, delle giornate, si tiene conto di loro e di noi, come si dice, un colpo al cerchio e uno alla botte :). Quando Mia e Tigre sono stati male è stato un periodo abbastanza "sacrificoso" per tutti, anche per mio figlio, perché eravamo in stato di emergenza, tuttavia ho cercato di farlo pesare a mio figlio il minimo indispensabile, ad esempio sono andata in ferie anche se il mio cuore avrebbe voluto stare con Tigre, perché ne venivamo da un lungo periodo brutto. Cerco, se c'è un sacrificio da fare, di farlo io per prima primo perché lo amo, secondo perché comunque gli animali sono una scelta prima di tutto mia. Però devo dire che non si è mai lamentato, ha sempre vissuto con animali, credo che il concetto che loro fanno parte della famiglia lo abbia acquisito per osmosi :). Ed Elena, sono sicurissima che tu ami i tuoi gatti e fai il meglio per loro, lo si capisce benissimo da tutto quello che scrivi. |
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E' successo anche a me di non avere abbastanza soldi per mantenere tutti allo stesso livello e mi sono sacrificata io, per fortuna per un breve periodo. Se fosse continuato, probabilmente avrei dovuto rivedere anche i loro standard un po' al ribasso.
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E non solo per intensità, come ho detto, ma anche per qualità. Secondo me è un tipo di bene diverso, un rapporto diverso. E' indubbio che il tipo di interazione che c'è tra una persona e un gatto non è paragonabile a quella che c'è tra due persone..come non è paragonabile a quella che c'è tra due gatti!!! Così come anche due gatti che vivono in casa si vogliono bene (almeno spero!), ma sicuramente è un tipo di bene (usando sempre con le pinze questo termine) diverso da quello che il singolo gatto prova verso di me che sono la padrona. Ci sono dinamiche diverse, bisogni diversi, dialettiche diverse. Questo intendevo dire con "considero le persone persone e gli animali animali", ed era per rispondere al commento sulle persone che ritengono i loro gatti "animali". Beh, penso che lo siano. Ma non per questo meno importanti, eh...soltanto, secondo me si dovrebbe relazionarsi a loro per quello che sono. Mica come la mamma di una mia amica che quando presero un volpino le prime volte gli metteva addosso tonnellate di profumo (per persona proprio, eau de toilette) per coprire la puzza..una cretin@ proprio....o come quelli che agghindano i chiuahua, o come si scrive (spero di non offendere nessuno) come delle bambole...ho visto in tv una che aveva addirittura l'armadio coi vestiti per il cane...ma dai.......sto estremizzando eh, ovviamente non penso che qui nessuno faccia questo e non vi voglio paragonare a questi soggetti a mio avviso inquietanti!!! Detto questo, io stanotte ho dormito con Rudi sul mio cuscino e con Zenit nel collo praticamente. E il mio ragazzo di fianco! :D Spero di aver spiegato un po'meglio! Comunque è bello potersi confrontare qua! PS SONO GATTO!!!!!!!!!!! |
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elena, guarda che star scherzava!!! :D
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anche perche'quella M. altro non e'che Merlino.. :D
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mallimigi, come qualcuno ha giustamente detto prima, anch'io considero il mio rapporto con i mici di casa un rapporto interspecie
loro non sono umani ed io non sono un gatto benché per effetto della lunga convivenza entrambe le specie abbiano preso un po' dell'altra; ad esempio qui in casa i gatti dormono tranquillamente tutta la notte o quasi, mentre io mi aggiro mangiucchiando :D è un rapporto che io mi sforzo di rendere paritario, non nel senso che siamo uguali, ma nel senso che abbiamo esigenze di pari importanza i gatti mangiano quando ne hanno voglia, ma nel piatto non c'è mai una quantità di cibo superiore alle dimensioni di un topo, i "cuscini con le zampe" non fanno al caso mio ( né loro, il cacciatore anche se momentaneamente a riposo, deve essere snello ed agile) i gatti sono vaccinati e curati, a meno che (come evidente nel caso di gatto Sommy) vaccino e cure non implichino traumi superiori a quelli della malattia in atto nei limiti del possibile conto sulle difese naturali, per loro come per me e quando le difese naturali non rispondono più, e le cure rischiano di creare un morto vivente, che rifiuta il cibo e le più insignificanti occupazioni quotidiane, allora il gioco è chiuso, cala il sipario, per loro come lo sarà per me i gatti non escono, perché il mio immobile affaccia direttamente su una strada trafficata e la libertà equivale in questo contesto ad ucciderli ma gatto Brenno, che in casa si immalinconiva e rifiutava il cibo, piangendo tutto il giorno, l'ho lasciato libero di godersi sano e soddisfatto la sua passeggiata giornaliera, accettando il rischio che, come puntualmente è avvenuto, ci lasciasse a due anni vittima di un'auto e l'ho fatto senza il minimo rimorso o dubbio non so se è la scelta migliore, io non ho mai certezze definitive, ma è la sola che al momento i gatti ed io apprezziamo e condividiamo |
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(PS, non controbattere a M., vince lui ;)) (sìììì, scherzavo!!! :D) |
Re: sono io quello sbagliato?
I gatti di star sono dotati di pensieri e parole umane....;)
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Re: sono io quello sbagliato?
ALCUNI gatti di star sono dotati di pensieri ;)
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Re: sono io quello sbagliato?
ahahahah ok il mio senso dell'ironia a volte vacilla --.--
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Re: sono io quello sbagliato?
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Per queste persone non esistono malattie, caccamolle, pulci, eccetera. Esiste il micio cartoon. O quello che si vede al cinema. Poi dal vivo, potrebbero abbandonarlo oppure potrebbero anche migliorare, dipende dall'animo. Ma in questi casi io resto sempre piuttosto scettica. L'amore e l'affetto tra esseri di specie diversa travalica il confine dell'aspetto fisico, spesso diviene un qualcosa di estremamente sottile da decifrare. Come mi ha detto il mio veterinario oggi: tu i mici li capisci solo col pensiero, oramai sei sullo stesso piano psichico, difficile farlo capire ai possessori di cani...per i gatti, è tutta un'altra storia. |
Re: sono io quello sbagliato?
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in famiglia si stupiscono di questa cosa, ma in qualche modo nel corso degli anni ho imparato a capirli e comunichiamo attraverso un linguaggio interspecifico fatto di sguardi, posizioni del corpo, vocalizzi ma anche silenzi. Mi basta un colpo d'occhio per capire se nei miei mici qualcosa non va perchè trascorro tempo a guardarli e cerco di imparare ad entrare nel loro mondo. Con un cane è l'opposto, nella sua natura di animali da branco sono loro che cercano di adeguarsi ai nostri ritmi e compiacerci, ci amano spesso in modo addirittura commovente spesso oserei dire persino gratuito. L'amore di un gatto non sarà mai gratuito, e neppure lo si può "comprare"; va guadagnato giorno per giorno e va tenuto vivo attraverso un tipo di relazione che travalica la semplice somministrazione del cibo o la carezzina sul capo. Il gatto è un mondo a sé e quello che nel comportamento dei miei amici ha causato così tanto fastidio è stato proprio vedere da parte loro la considerazione pressoché nulla dell'immensa dignità che ha questo animale riducendolo alla stregua di un surrogato vivente di un pupazzo della dreamworks. I gatti sono creature troppo nobili per essere trattati da semplici animali d'affezione. Il rapporto con loro è edificante proprio perché impone una visione empatica e non antropocentrica. |
Re: sono io quello sbagliato?
Dal libro dei morti degli antichi egizi:
Quando pensi il gatto legge in te quando parli tra te e te ma non pronunci alcuna parola il gatto legge in te con gli occhi degli dei. |
Re: sono io quello sbagliato?
Grazie mallimigi per offrirci queste chicche!
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Re: sono io quello sbagliato?
Anch'io conosco persone che amano il "gatto peluche", ma poi non hanno nessuna voglia di affrontare tutto quello che comporta prendersi cura di un essere vivente che può ammalarsi, invecchia, ecc.
Per cani e gatti, io sono una di quelle persone che vanno d'accordo con tutti e due, non potrei dire di avere una preferenza per una specie o l'altra. Sono molto diversi ed è diverso il rapporto con loro, ma riesco ad interagire molto bene con tutti e due. |
Re: sono io quello sbagliato?
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risposta 64 ambulatori hanno detto che questa è la regola e il 65esimo ha detto che per i gatti non prendono più appuntamenti. I gatti lo capiscono prima. Sono le più fantastiche creature della terra |
Re: sono io quello sbagliato?
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