Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili

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CharlieRed 04-06-2019 21:17

Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Ciao a tutti, ho bisogno di sfogarmi.
Per chi ancora (giustamente!) non mi conosce, sono una new entry, ho due gatti. Red, femminuccia di due mesi, rottame trovato venerdì durante una passeggiata in campagna in via di ripresa dai suoi acciacchi, e Charlie, maschione bianco e nero di 7 anni, preso il 9/06/2012, non castrato ma perfettamente in salute. (NB. non lo abbiamo castrato appena preso perché era una spesa che al momento non potevamo affrontare, io non ero manco maggiorenne e non lavoravo, i miei anche erano disoccupati; crescendo poi il vet disse che per castrarlo era troppo tardi e al massimo avrebbe fatto delle punture -di cosa, non so- ad effetto temporaneo).
Charlie è un gatto adulto, estremamente abitudinario. Da piccolo, come tutti i cuccioli, era una trottolina, giocava letteralmente anche con la sua stessa ombra, amava le fusa, ha preso il biberon per più di un anno e, quando a fatica siamo riusciti a staccarlo, ciucciava le dita, le braccia, le magliette della gente. Crescendo è diventato sempre più schivo, sempre più solitario. Non ama più le coccole, essere preso in braccio, non fa più le fusa se non raramente, non ama la gente, la compagnia, il rumore. Ha le sue abitudini, la sua routine. A suo modo è affettuoso, nel senso che quando vede che qualcuno di noi esce e manca per diverse ore (io all'uni, mio fratello con i suoi impegni ecc), tende a coricarsi sugli effetti personali di chi non vede dentro casa; forse è un caso, ma io l'ho interpretato come un "so che non ci sei mai, ma io ci sono sempre". Poi magari se lo prendo in braccio si dimena perché vuole scendere, però di base ci vuole bene a suo modo. Essendo un gatto, è per sua natura anarchico e indipendente.
Da qualche giorno abbiamo preso Red. Vi dirò, ho i sensi di colpa a mille.
Red è una scricciola di due mesi e qualche grammo, l'abbiamo trovata più morta che viva, ha rischiato di venire schiacciata da mezzi agricoli. Ora si sta riprendendo, prende le sue medicine, mangia. E, come ogni cucciola della sua etÃ*, esplora. Gioca, corre, si arrampica. Oggi in particolar modo. Per giorni è stata a dormire ininterrottamente nella sua cesta, debole com'era, non aveva nemmeno la forza di usare la lettiera. Ora sta molto meglio, ed è bellissimo. Ma... c'è un ma. Dal momento che ora nella cesta non ci vuole stare più, trottorella per tutta la cucina. E a Charlie questo non piace. Ho cercato di farlo abituare gradualmente, facendogli sentire l'odore di Red tramite stoffe e vestiti vecchi che usiamo per tenerla comoda. Quando l'ho fatto sembrava disinteressato, indifferente.
Oggi a pranzo Charlie è venuto in cucina, ha fatto scorpacciata di pappa, si è "annusato" intorno, è andato ad annusare Red che dormiva nella sua cesta, e si è innervosito. Ha mangiato di nuovo per il nervoso (è una cosa che tende a fare quando è teso), ha fatto di tutto per uscire dalla cucina e tornare a dormire in camera di mio fratello (il suo posto solito), poi ha fatto entra-esci dalla cucina una decina di volte, finché non si è rassegnato a dormire al suo solito posto. Lì per lì non ci ho dato peso, penso il suo sia un comportamento normale, è diffidente, ci sta che non dica "ehi mi casa es su casa" così, al primo giorno.
I due gatti hanno passato tutto il pomeriggio separati. Red in cucina, Charlie nella zona notte.
Poc'anzi però è successa una cosa spiacevolissima, per la quale mi sento davvero tanto in colpa.
Red e Charlie si sono scontrati in cucina. Lei scorrazzava giocando con un filo di lana, lui era venuto a mangiare. Beh, non so come sono andate le cose, perché sto in camera mia a studiare, però quando mi sono precipitata in cucina c'era la piccola che cercava di avvicinarsi a Charlie, e lui arrabbiatissimo, forse spaventato, che soffiava verso Red. L'ho presa di scatto e l'ho fatta uscire. Charlie ora non si fa avvicinare da nessuno, non si fa accarezzare.
Era giÃ* successo un altro incontro ravvicinato, il primo giorno che ho portato Red a casa, qualche giorno fa. Stessa scena, lei che cerca compagnia, lui che soffia e si arrabbia. Quel giorno i due sono stati nel balcone grande, entrambi, Charlie nascosto dietro una pianta gigante e lei spaparanzata al sole. Lui la guardava con sospetto, non ha chiuso gli occhi nemmeno per un secondo.
In questi giorni quindi si sono visti faccia a faccia due sole volte, anche perché Red, rottame com'era, l'abbiamo tenuta "isolata" nella sua cesta.
Ora Charlie sta malissimo. Si vede, ne sta soffrendo tanto, e io mi sento estremamente in colpa. In questi giorni l'ho coccolato un po' di più del solito. Non sembrava gradire, a dir la veritÃ*, ma non mi ha nemmeno allontanato bruscamente. Andavo da lui mentre dormiva, lo accarezzavo sulla pancia, sul musetto e lui impassibile.
Mi sento veramente malissimo. Da un lato sono contenta per Red, che sta sempre meglio. So di aver fatto una buona azione verso di lei. Dall'altro però mi sento male, come se stessi "tradendo" Charlie, che non ha fatto niente per meritarsi questo trattamento. Ho paura che possa lasciarsi morire per la gelosia, so che ad alcuni gatti accade. Spero non accadrÃ* a lui, perché non saprei perdonarmelo.
E niente, tutto qui, fine dello sfogo. Grazie per aver letto fin qui. Si accettano consigli e racconti di esperienze analoghe.

babaferu 04-06-2019 22:22

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Innanzitutto, accogliendo red avete fatto una cosa bellissima e di questo dovete andare orgogliosi e fieri, e se continuate con lo spirito con cui siete partiti ogni cosa con pazienza andra' al suo posto.
Ora charlie e' disorientato, c'e' un intruso che sta nel suo territorio, vicino ai suoi luoghi preferiti, che poi credo siano di condivisione con voi umani (il salotto col caminetto).
Anche la nostra lluvia ha sofferto l'introduzione prima di miccia e poi di abebe, poi alla lunga hanno trovato un equilibrio che comunque e' sempre dialettico, sono scelte che facciamo noi umani sulla loro pelle e sul territorio che condividiamo, e' giusto sentirsene responsabili, d'altra parte che altro potevate fare?

Ora che red e' in casa secondo me potreste aiutare charlie rispettando i suoi tempi, facendo in modo che abbia i suoi spazi (non c'e' un luogo piu' neutro dove tenere la cuccia di red?), fate in modo che non si senta minacciato sul cibo, che abbia la sua routine, non forzatelo all'incontro, lasciategli dei luoghi esclusivi, per esempio la stanza di tuo fratello. Lei e' una cucciola questo da un lato puo' rendere piu' semplice l'inserimento, dall'altra i cuccioli a volte sono proprio rompini, vogliono giustamente giocare e confrontarsi, e a volte superano il limite di sopportazione dell' adulto, cui va data un po' di tregua lasciandogli delle vie di fuga e distogliendo le energie del cucciolo. Ma vedrai poi.
Intanto, dai dai dai e' presto per disperarsi, quantomeno il tuo charlie non pare uno che si lascia morir di fame!
Aspettiamo aggiornamenti
Baci, ba
Ps dici molte cose su charlie che meriterebbero maggiore attenzione, per ora mi sono concentrata sull'inserimento.

CharlieRed 04-06-2019 23:27

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Io sinceramente stavo pensando di fare una cuccia "di serie B" per Red in cameretta mia, con la lettiera e tutto, anche se non è un'idea proprio igienica mettere una lettiera nella stessa stanza in cui dormo. In questo modo però la cucina, il balcone grande, sarebbero tutti spazi neutri.
Comunque prima sono andata a a coccolare un po' Charlie, per consolarlo. Si è fatto accarezzare per un po', le coccole sul mento gli sono piaciute. Avevo sulle mani l'odore di Red, l'ho fatta apposta, così capisce che Red è un qualcosa di positivo di cui non ha motivo di sentirsi minacciato. Magari a lungo andare è una strategia che funziona.
Curiosità: @Babaferu, tu come hai sistemato le cucce quando hai introdotto il nuovo gattino? Nel senso, in quali stanze della casa dormivano i "veterani" e dove invece i nuovi arrivati?

CharlieRed 04-06-2019 23:29

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Comunque Charlie sul cibo non è assolutamente minacciato. Mangia tantissimo e mangia roba che a Red non piace, e che non potrà mangiare ancora per un po', visto che per ora la piccolina ha difficoltà anche a masticare i bocconcini umidi sminuzzati e fatti a pappetta, figurati se si va ad assaggiare i croccantini duri e secchi di quel puma!

Aletto 05-06-2019 07:04

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da babaferu (Messaggio 2144964)
........Ps dici molte cose su charlie che meriterebbero maggiore attenzione, per ora mi sono concentrata sull'inserimento.

Anche secondo me, il biberon per più di un anno, a fatica sono riusciti a staccarlo, ciucciava le dita, le braccia, le magliette della gente, e poi il suo distacco quasi totale, come fosse stata una scelta lungamente elaborata e mediata dall'ambiente suo, le esperienze vissute e come le ha maturate, e quello esterno, che tra parentesi, non sono mai due ambienti separati e distinti.

Proviamo a pensarci ba
Quanto aveva Charlie quando lo avete accolto?

Nessun senso di colpa CharlieRed, non l'avete cercata su internet o tramite volontari di zona, ma l'avete trovata in condizioni pietose e pericolose per la sua vita e avete fatto ciò che andava fatto, e la piccola ora si sta riprendendo alla grande. Sta diventando forte mentre sia Charlie che te vi state ponendo domande e reagendo, ognuno relativamente alla propria specie.
Penso che con un po' di calma tutto possa procedere per il meglio, e pensa che Charlie sta rivedendo tutte le sue teorie che si erano consolidate in sette anni.

CharlieRed 05-06-2019 15:16

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2144971)
Anche secondo me, il biberon per più di un anno, a fatica sono riusciti a staccarlo, ciucciava le dita, le braccia, le magliette della gente, e poi il suo distacco quasi totale, come fosse stata una scelta lungamente elaborata e mediata dall'ambiente suo, le esperienze vissute e come le ha maturate, e quello esterno, che tra parentesi, non sono mai due ambienti separati e distinti.

Proviamo a pensarci ba
Quanto aveva Charlie quando lo avete accolto?

Nessun senso di colpa CharlieRed, non l'avete cercata su internet o tramite volontari di zona, ma l'avete trovata in condizioni pietose e pericolose per la sua vita e avete fatto ciò che andava fatto, e la piccola ora si sta riprendendo alla grande. Sta diventando forte mentre sia Charlie che te vi state ponendo domande e reagendo, ognuno relativamente alla propria specie.
Penso che con un po' di calma tutto possa procedere per il meglio, e pensa che Charlie sta rivedendo tutte le sue teorie che si erano consolidate in sette anni.

Charlie lo abbiamo preso che aveva forse meno di un mese, aveva gli occhi azzurrissimi, se trovo una foto metto il link. La sua mamma morì di parto. La signora che ce lo ha dato aveva due gatte, entrambe incinte nello stesso periodo, quindi questa signora si è trovata la casa piena di micetti ed era pronta ad abbandonarli in campagna (come qualcuno avrà fatto con Red e il suo fratellino). Noi più di un gatto non potevamo prendere, altrimenti sinceramente ne avrei presi di più, anche perché penso che un paio non sia riuscita a darli via e li abbia abbandonati veramente.

Relativamente al comportamento di Charlie: io e lui eravamo legatissimi, ma tanto tanto. Poi nel 2015 mi sono trasferita fuori per l'uni, a casa non ci tornavo quasi mai e penso fortemente che lui si sia risentito di sta cosa, perché faceva l'offeso quelle poche volte in cui mi vedeva. Di fatti poi legò con mio padre, che è diventato il suo punto di riferimento: fino a qualche tempo fa, Charlie si metteva seduto davanti al divano, aspettava che papà ci si sedesse e gli desse il "via" e Charlie, al "via", si metteva sulle gambe di papà e dormiva per ore, sia dopo pranzo che dopo cena. Mo sta cosa non la fa più da un po', ma non saprei dire con precisione da quanto; sicuramente era prima che arrivasse Red.

Aletto 06-06-2019 08:56

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2144984)
Charlie lo abbiamo preso che aveva forse meno di un mese......

Il gattino non è mai autosufficiente nel processo di crescita, anche se è già gatto filogeneticamente, ha bisogno di essere seguito dalla mamma nelle fasi che sono uniche ed irripetibili. Da qui ci possono essere attaccamenti sicuri se la mamma è attenta e forma con i cuccioli un’unità sotto tutti i punti di vista perché tra lei ed i piccoli c’è osmosi emozionale, ed attaccamenti insicuri se è lei stessa insicura o noncurante.

Nonostante tutte le nostre attenzioni possibili ed immaginabili noi non riusciamo ad essere così gatti da fare le veci della loro mamma in sua mancanza, perché il primo referente di apprendimento è lei permettendo che il cucciolo riempia uno spazio evolutivo tramite il continuo dialogo ed interazione con la madre. Questo triangolo mamma-cucciolo-contesto permette uno sviluppo equilibrato dalla nascita fino al distacco.

Il distacco dalla mamma, che lei stessa permette e stimola, avviene a circa due mesi di vita. Comincia gradualmente a non allattarli e a portargli le prede. Nel caso di Charlie e di suoi fratelli, a causa della morte della mamma, è avvenuto subito lasciando il grande vuoto del ruolo materno e causando involontariamente discronia nelle fasi di apprendimento dovuta a deprivazione totale della sua presenza e del suo insegnamento.

E’ in questo contesto, in questa cornice, che Charlie è diventato titolare del suo processo evolutivo. E’ per questo che non si staccava dal biberon -anche perché noi non riusciamo ad assecondare la loro necessità di distacco ancora parallela alla necessità di attaccamento- Il tutto è durato un anno, per questo ha cercato dei surrogati, perché non c’era nessuno che poteva accompagnarlo ad esplorare i suoi piani di esperienza prossimali. Si è relazionato a voi ed a te in particolare, ma, come dicevo prima, nessuno di noi sa essere gatto.
Poi sei dovuta andare fuori casa per studiare e lui si è relazionato a tuo padre. Quando tornavi lo vedevi offeso, ma in realtà era una tensione interna che lui viveva, per cui preferiva l’evitamento. Oppure si può leggere in altro modo: il distacco da te come base sicura, seppure in età troppo avanzata c'era stato.

In questa situazione di crescita, diciamo lacunosa ed asimmetrica, ora c’è Red. E da quanto intuisco Charlie non ha avuto socializzazione primaria (quella con i consimili).

Anche lei come lui, ha già un vissuto difficile e forse vede in Charlie un possibile punto di riferimento, però al momento, lui non riesce a dare reciprocità di attaccamento ma non è detto che questo possa avvenire in un secondo tempo.
A quanto dici è un gatto che al momento preferisce l’isolamento che non credo sia duraturo, è una fase di vita di un gatto maschio adulto ed intero che non può esprimere la necessità di accoppiarsi, o forse sì?

Quindi Charlie è schivo, solitario, la sua sicurezza sono le abitudini ed i rituali, quello serale con tuo padre al momento lo ha eliminato.
Gioca? Se non gioca provate a stimolarlo solo per qualche secondo e pian piano aumentate il tempo e vedete se ne è interessato. Questo va fatto separatamente da Red e ti avviso subito che se non ha voglia di giocare, per noi è molto frustrante. Ma va fatto quotidianamente come dargli da mangiare, anche il gioco è nutrimento per riattivare le sicurezze e la percezione di sé.
Il gioco anche in un gatto adulto che vive in casa, è un forte stimolo per risvegliare quelle motivazioni di specie che, almeno da qui, sembrano sopite.
In altre parole è quello che a te sembra un lasciarsi andare, lasciarsi morire, ma non per gelosia perché il processo di perdita di desideri e stimoli era già avviato.
Vedrai che si riprenderà! :)
Mamma mia che pappardella!

CharlieRed 06-06-2019 15:16

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2144998)
Il gattino non è mai autosufficiente nel processo di crescita, anche se è già gatto filogeneticamente, ha bisogno di essere seguito dalla mamma nelle fasi che sono uniche ed irripetibili. Da qui ci possono essere attaccamenti sicuri se la mamma è attenta e forma con i cuccioli un’unità sotto tutti i punti di vista perché tra lei ed i piccoli c’è osmosi emozionale, ed attaccamenti insicuri se è lei stessa insicura o noncurante.

Nonostante tutte le nostre attenzioni possibili ed immaginabili noi non riusciamo ad essere così gatti da fare le veci della loro mamma in sua mancanza, perché il primo referente di apprendimento è lei permettendo che il cucciolo riempia uno spazio evolutivo tramite il continuo dialogo ed interazione con la madre. Questo triangolo mamma-cucciolo-contesto permette uno sviluppo equilibrato dalla nascita fino al distacco.

Il distacco dalla mamma, che lei stessa permette e stimola, avviene a circa due mesi di vita. Comincia gradualmente a non allattarli e a portargli le prede. Nel caso di Charlie e di suoi fratelli, a causa della morte della mamma, è avvenuto subito lasciando il grande vuoto del ruolo materno e causando involontariamente discronia nelle fasi di apprendimento dovuta a deprivazione totale della sua presenza e del suo insegnamento.

E’ in questo contesto, in questa cornice, che Charlie è diventato titolare del suo processo evolutivo. E’ per questo che non si staccava dal biberon -anche perché noi non riusciamo ad assecondare la loro necessità di distacco ancora parallela alla necessità di attaccamento- Il tutto è durato un anno, per questo ha cercato dei surrogati, perché non c’era nessuno che poteva accompagnarlo ad esplorare i suoi piani di esperienza prossimali. Si è relazionato a voi ed a te in particolare, ma, come dicevo prima, nessuno di noi sa essere gatto.
Poi sei dovuta andare fuori casa per studiare e lui si è relazionato a tuo padre. Quando tornavi lo vedevi offeso, ma in realtà era una tensione interna che lui viveva, per cui preferiva l’evitamento. Oppure si può leggere in altro modo: il distacco da te come base sicura, seppure in età troppo avanzata c'era stato.

In questa situazione di crescita, diciamo lacunosa ed asimmetrica, ora c’è Red. E da quanto intuisco Charlie non ha avuto socializzazione primaria (quella con i consimili).

Anche lei come lui, ha già un vissuto difficile e forse vede in Charlie un possibile punto di riferimento, però al momento, lui non riesce a dare reciprocità di attaccamento ma non è detto che questo possa avvenire in un secondo tempo.
A quanto dici è un gatto che al momento preferisce l’isolamento che non credo sia duraturo, è una fase di vita di un gatto maschio adulto ed intero che non può esprimere la necessità di accoppiarsi, o forse sì?

Quindi Charlie è schivo, solitario, la sua sicurezza sono le abitudini ed i rituali, quello serale con tuo padre al momento lo ha eliminato.
Gioca? Se non gioca provate a stimolarlo solo per qualche secondo e pian piano aumentate il tempo e vedete se ne è interessato. Questo va fatto separatamente da Red e ti avviso subito che se non ha voglia di giocare, per noi è molto frustrante. Ma va fatto quotidianamente come dargli da mangiare, anche il gioco è nutrimento per riattivare le sicurezze e la percezione di sé.
Il gioco anche in un gatto adulto che vive in casa, è un forte stimolo per risvegliare quelle motivazioni di specie che, almeno da qui, sembrano sopite.
In altre parole è quello che a te sembra un lasciarsi andare, lasciarsi morire, ma non per gelosia perché il processo di perdita di desideri e stimoli era già avviato.
Vedrai che si riprenderà! :)
Mamma mia che pappardella!

Non ti scusare assolutamente per la pappardella anzi GRAZIE DAVVERO per aver trovato il tempo di rispondermi in maniera così precisa e articolata, credimi, ti leggo con piacere. Mi hai dato tantissimo su cui riflettere, e ho delle domande da farti, se non è troppo disturbo mi piacerebbe che mi rispondessi.

Allora, tu dici:
"Il distacco dalla mamma, che lei stessa permette e stimola, avviene a circa due mesi di vita. Comincia gradualmente a non allattarli e a portargli le prede. Nel caso di Charlie e di suoi fratelli, a causa della morte della mamma, è avvenuto subito lasciando il grande vuoto del ruolo materno e causando involontariamente discronia nelle fasi di apprendimento dovuta a deprivazione totale della sua presenza e del suo insegnamento.

E’ in questo contesto, in questa cornice, che Charlie è diventato titolare del suo processo evolutivo. E’ per questo che non si staccava dal biberon -anche perché noi non riusciamo ad assecondare la loro necessità di distacco ancora parallela alla necessità di attaccamento- Il tutto è durato un anno, per questo ha cercato dei surrogati, perché non c’era nessuno che poteva accompagnarlo ad esplorare i suoi piani di esperienza prossimali. Si è relazionato a voi ed a te in particolare, ma, come dicevo prima, nessuno di noi sa essere gatto." E io ti chiedo (visto che anche Red ha un vissuto particolare, visto che comunque è ancora cucciola e non voglio fare gli stessi errori che ho fatto con Charlie): Cosa ho fatto di sbagliato? Come mi sarei dovuta comportare? Ho fatto male a dargli il biberon per così tanto tempo? Avrei dovuto "sgridarlo" quando ciucciava le mani/vestiti? Probabilmente mamma gatta lo avrebbe staccato a forza, forse mi sarei dovuta imporre e farlo mangiare esclusivamente dal cibo industriale, ma non ho minimamente pensato che gli stavo facendo danno, non mi è proprio saltato in mente che forse prendere il biberon così tanto tempo avrebbe leso il suo sviluppo futuro. In testa mia stavo facendo una cosa giusta perché lo assecondavo.

Tu dici:
"Poi sei dovuta andare fuori casa per studiare e lui si è relazionato a tuo padre. Quando tornavi lo vedevi offeso, ma in realtà era una tensione interna che lui viveva, per cui preferiva l’evitamento. Oppure si può leggere in altro modo: il distacco da te come base sicura, seppure in età troppo avanzata c'era stato." Io non so proprio che lettura dare al suo comportamento. Quando lui ha iniziato a evitarmi io cercavo di "costringerlo" a volermi bene e a giocare di nuovo con me. Inizialmente più meno funzionava (nel senso che almeno si faceva "******" da me), poi però me ne andavo di nuovo e a un certo punto non ha funzionato più. Quando poi ha ricominciato a vedermi fissa dentro casa (quindi quando ho lasciato l'appartamento vicino l'uni) ha ricominciato ad accettare le coccole, anche se non c'era più il rapporto di prima. Prima lo prendevo in braccio, gli facevo le puzzette sulla pancia, mi faceva le fusa...
Ho pensato che fosse cambiato così per la vecchiaia. Ci sono rimasta male dal suo comportamento, ma non gli ho dato peso perché lo consideravo normale per un gatto adulto. Charlie è il secondo gatto che ho (prima di lui, un gattone trovato per strada di 8 mesi che è stato con noi per un annetto), ma è il primo che sta con noi per così tanto tempo, pensavo fosse normale per un gatto "staccarsi emotivamente" dai suoi curatori. Charlie cmq si è staccato parecchio da tutti, anche da mamma, papà e fratello, non solo da me.

Tu dici: "In questa situazione di crescita, diciamo lacunosa ed asimmetrica, ora c’è Red. E da quanto intuisco Charlie non ha avuto socializzazione primaria (quella con i consimili)" Non so cosa risponderti. Nel senso, Charlie, non essendo castrato, a ogni calore, esce di casa e ha rapporti con altri gatti. Suppongo quindi che con i maschi litiga per la supremazia della specie, con le femmine ha rapporti sessuali per lo stesso motivo. Ultimamente ha una fidanzata fissa, una gattina tigrata di rosso, sterile, che è di una coppia di vicini di casa. Ogni volta che esce, c'è sempre lei che lo aspetta. Sinceramente non so se hanno rapporti visto che lei è castrata, però escono spesso insieme. Di altri amici e amiche non saprei proprio. Però comunque lui ha modo di relazionarsi ad altri gatti. Non so in che termini perché non lo vedo, però comunque non sta sempre e solo in mezzo agli umani.

Tu chiedi: "A quanto dici è un gatto che al momento preferisce l’isolamento che non credo sia duraturo, è una fase di vita di un gatto maschio adulto ed intero che non può esprimere la necessità di accoppiarsi, o forse sì?" e io ti rispondo che penso proprio che il mio gatto abbia rapporti intimi. Noi la possibilità di uscire gliela diamo, anche perché come fai a tenere un puma di 10 kg in calore dentro casa? Ti distrugge tutto! Quindi lui per uscire esce. E penso proprio che quando esca abbia rapporti sessuali.


Tu dici:
"Quindi Charlie è schivo, solitario, la sua sicurezza sono le abitudini ed i rituali, quello serale con tuo padre al momento lo ha eliminato." Anche io ho notato che la sua sicurezza si basa molto sulla sua routine. Nel senso, è un'impressione che ho avuto anche io quindi mi sento di confermare pienamente la tua analisi in toto, e questo punto in particolare.

Poi chiedi:
"Gioca? Se non gioca provate a stimolarlo solo per qualche secondo e pian piano aumentate il tempo e vedete se ne è interessato. Questo va fatto separatamente da Red e ti avviso subito che se non ha voglia di giocare, per noi è molto frustrante. Ma va fatto quotidianamente come dargli da mangiare, anche il gioco è nutrimento per riattivare le sicurezze e la percezione di sé.
Il gioco anche in un gatto adulto che vive in casa, è un forte stimolo per risvegliare quelle motivazioni di specie che, almeno da qui, sembrano sopite.
In altre parole è quello che a te sembra un lasciarsi andare, lasciarsi morire, ma non per gelosia perché il processo di perdita di desideri e stimoli era già avviato.
Vedrai che si riprenderà!"
Ti rispondo: No, non gioca. Prima sì, giocava con qualsiasi cosa. Poi ha perso interesse. Gli ho preso qualche giochino tipo palline, dischetti con cui giocare "a flipper" per casa, fili di lana, qualsiasi cosa, ma ha perso l'interesse. E noi abbiamo smesso di provarci, perché si girava dall'altra parte, si scocciava, se ne andava a dormire, tutto questo già da diversi mesi. E anche qui abbiamo pensato che fosse per la vecchiaia. Io seguirò il tuo consiglio e proverò a farlo giocare, ma ti dico già che mi manderà a quel paese.
Comunque sì, le mie paura derivano proprio dal suo atteggiamento. Prima era distaccato, ma non aveva motivo di abbandonarci o stare male, visto che aveva tutto per sè. Ora che c'è Red lui si è distaccato di più, ma ora ha motivi seri per farlo ed è chiaro che la cosa mi preoccupi.

Piccolo update: oggi Red e Charlie si sono visti divisi da una zanzariera (lei in cucina, lui nel balcone grande), si sono soffiati. Lui ha soffiato a lei, lei ha reagito soffiando a lui. Lei è stata malissimo è rimasta nervosa e penso anche spaventata per almeno un'oretta dopo l'incontro, benché avessi abbassato la serranda, chiusi i vetri, chiuse le tende e tagliato ogni possibilità di vedersi dal vetro. Ho cercato di consolare lui per primo, di dare la priorità a lui, ma appena sono uscita fuori per cercare di accarezzarlo, lui si è messo dietro al cicas gigante e non si è fatto manco sfiorare.
Il loro incontro è stato casuale ma anche no: lei era già in cucina che mi faceva compagnia mentre rassettavo, lui è tornato (sta mattina sul presto è uscito) ed è uscito in balcone/giardino per andare a mangiare, uscendo tramite il secondo accesso al suddetto balcone. Io ne ho approfittato e ho cercato di farli vedere ma separatamente, come aveva consigliato il vet. Non lo avessi mai fatto! Ora si odiano ancora di più :(

Scusami tantissimo se mi sono dilungata. Non sentirti obbligato a rispondermi, fallo soltanto se e quando ne avrai voglia. Grazie ancora!

Aletto 06-06-2019 21:55

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145016)
.... Non sentirti obbligato a rispondermi.... Grazie ancora!

Sono una femmina :)
Grazie di cosa! siamo qui per il benessere dei gatti :)
Eccoti un'altra pappardella

-Dunque, mamma gatta non li distacca a forza. Progressivamente, dopo aver insegnato ai piccoli ad usufruire delle risorse proprie della loro specie (e questo noi non lo sappiamo fare) e quindi aver insegnato ad implementare l’innato con l’appreso è normale per questa specie, e direi tutte le specie, che i piccoli inizino la loro vita per fatti loro. Tanto più che il gatto vive una vita da solista e non in branco, non si forma un altro gruppo ecc. Ma tu, relativamente alla nostra specie, non hai sbagliato ad allungare i tempi del distacco fisiologico, ti sei comportata anche di conseguenza a quello che ritenevi che Charlie ti chiedesse. Solo che le tappe dell’età evolutiva dei micini –e di altre specie- sono scandite da apprendimenti che se attuati troppo presto o troppo tardi non hanno la stessa validità e funzionalità: sono le cosiddette discronie.
Ma detto tra noi, ste cose chi le sa? Sono errori fatti in totale buona fede!

E mai sgridare un gattino o gattone, andiamo a minare il rapporto di fiducia tra noi e loro e tutto sommato, non ce lo possiamo permettere perché…….perché non siamo gatti e non li capiamo.

-Secondo me non possiamo pensare che la relazione con un gatto sia sempre uguale, è bello anche vedere come cambia, solo che noi vorremmo sempre lo stesso tipo di legame e sempre lo stesso tipo di risposte da parte loro. Qui, sulla relazione, si apre un capitolo troppo grande e liquidarlo in poche righe sarebbe un torto sia nei loro confronti che nei nostri, perché per esempio che importanza diamo al distacco emotivo?
-Quindi Charlie quando va fuori casa ha interazione con altri gatti e gatte, ok, bene! non lo sapevo. E la gatta che lo aspetta?! Che bel rituale hanno, che bella amicizia! Ne sono entusiasta!!!! E visto questo aspetto della sua vita che non conoscevo direi che è normale che giochi poco o nulla in casa. Fortunatamente cade l’ipotesi che sia un gatto che non ha stimoli e desideri, è un micio che ha un territorio anche al di fuori di casa e la casa ne è il nucleo. Ha meno necessità di giocare.

Ora c’è Red in quel nucleo, è normale che questo l’abbia spiazzato. Non credo sia più distaccato, solo che ha altro da pensare. Non forzerei l’andamento naturale delle cose, ha dati sufficienti per valutare la situazione e dare risposte secondo le sue necessità che non sappiamo se corrisponderanno alle tue. Di nuovo spunta fuori la relazione con le sue aspettative.

-I due oggi si sono visti e si sono soffiati, tutto sommato mi sembra normale per una specie che non vive in società e che per lo stesso motivo non ha neppure il bisogno sociale di rappacificarsi. Aspettiamo, diamogli tempo. Sono emozioni e sentimenti importanti. Charlie non si è lasciato toccare dopo il “fattaccio”, non poteva, non ce la faceva, aveva uno stato emozionale alterato. Non ti preoccupare, o meglio, valuta. Aveva solo bisogno di riportare tutto se stesso alla normalità. Come anche Red, hanno partecipato all’incontro/scontro ognuno con la propria mente e con il proprio organismo che non sono separati, sono legati e fusi in un tutt’uno inscindibile. Pensiamo a questo sia quando hanno emozioni e sentimenti positivi sia quando li hanno negativi.

-Red è un altro individuo, ha una soggettività comune alla specie ma una singolarità che le è propria, e già la sta vivendo.
Non farai gli stessi errori, ammesso che possano considerarsi tali.
Come ogni essere umano probabilmente avrai la tendenza affiliativa nei suoi confronti, vedi che spunta fuori come un fungo la relazione?

CharlieRed 06-06-2019 22:58

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Grazie per avermi risposto. Solo che rimane il fatto che non so come comportarmi.
Oggi Charlie mi ha vista un paio di volte in giro per casa con la piccola fra le braccia. Beh, da quando mi ha vista così mi ringhia contro. Ho cercato di farlo giocare col filo di lana, ma mi ringhia letteralmente contro e se ne va, cambia stanza. Non fa così con gli altri della famiglia, solo con me, perché cmq io ho sempre addosso l'odore di Red visto che sto sempre io con lei. Penso sinceramente che Charlie non mi voglia più bene, non si senta più legato a me, e questo mi spezza il cuore. Sicuramente è bello vedere un gatto crescere, vederlo adulto, forte, sicuro, ma mi sarebbe anche piaciuto vederlo ancora legato a me. Mi sento come se lo stessi tradendo e ho un sacco di sensi di colpa

babaferu 07-06-2019 07:34

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Perche' vai in giro per la casa con lei in braccio? Non e' un bimbo, lasciala nella stanza, per terra, che impari a fare la gatta.... Falla giocare, stimolala etc.
Vederti con la micina in braccio non fa bene al gattone, cerca di evitarlo. Peraltro e' tutt'altro che forte e sicuro, se lo fosse non si sentirebbe minacciato da una gattina, e lo fa nei tuoi confronti proprio per il suo legame con te.

Aletto 07-06-2019 08:16

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145060)
Grazie per avermi risposto. Solo che rimane il fatto che non so come comportarmi.
Oggi Charlie mi ha vista un paio di volte in giro per casa con la piccola fra le braccia. Beh, da quando mi ha vista così mi ringhia contro. Ho cercato di farlo giocare col filo di lana, ma mi ringhia letteralmente contro e se ne va, cambia stanza. Non fa così con gli altri della famiglia, solo con me, perché cmq io ho sempre addosso l'odore di Red visto che sto sempre io con lei. Penso sinceramente che Charlie non mi voglia più bene, non si senta più legato a me, e questo mi spezza il cuore. Sicuramente è bello vedere un gatto crescere, vederlo adulto, forte, sicuro, ma mi sarebbe anche piaciuto vederlo ancora legato a me. Mi sento come se lo stessi tradendo e ho un sacco di sensi di colpa

L'odore di Red sta in tutta casa e non solo addosso a te e Charlie ti è affezionato e lo manifesta ringhiando, mentre non lo fa col resto della famiglia. E' controintuitivo ma non dobbiamo fermarci alla prima sensazione che abbiamo. Tu fai parte del suo territorio e ti attribuisce un'importanza maggiore rispetto agli altri. E se il territorio non garantisce più i requisiti essenziali tra i quali c'è la sicurezza e la prevedibilità o la novità gestibile, sorgono problemi emozionali.
E' buona norma perciò non provocare l'idea di uno spodestamento di ruolo facendoci vedere rivolgere attenzioni alle new entry, perché lei è una novità poco gestibile. Tu-e-lei adesso siete la novità poco gestibile.
Ieri ti avevo invitato a considerare le conseguenze sia positive che negative delle emozioni che si ripercuotono sul loro essere.
Le emozioni negative di solito danno chiusura al mondo e in Charlie lo si vede bene sia perché è ormai adulto e si è fatto una sua visione del mondo sia perché, avendo avuto grandi difficoltà di distacco, al momento giusto non ha acquisito le competenze necessarie per un'emancipazione serena, mentre Red è nell'età giusta per farlo e si barcamena molto meglio.
Le problematiche emozionali che Charlie probabilmente sta vivendo sono dovute ad un 1)
deficit di autocontrollo: il ringhio, ma sinceramente finora per il suo trascorso è compatibile con la normalità però provoca scombussolamento interno, 2) ansia sociale verso persone (tu) ed ad altri animali (Red), 3) irritabilità alle manipolazioni 4) ansie ambientali, quindi rivolte a tutto l'ambiente.
Per ovviarle bisogna
- azzerare i motivi di competizione,
- lasciare più spazi da gestire mediante la complessità dell'ambiente (e questo mi sembra ci sia)
- dare più possibilità di isolamento (ma lui può addirittura uscire e tornare quando vuole)
- agire sulle motivazioni di specie (ma lui uscendo non ha le neglette)
- aumentare le esperienze e le competenze necessarie alla specie (ma lui avendo anche una vita forse più appagante quando esce ha esperienza e competenza


Cosa resta quindi? Azzerare i motivi di competizione che in questo caso sono rinvigoriti dal distacco non avvenuto al momento giusto con te -e comincio a pensare che non sia mai avvenuto,- ed avvenuto prematuramente con la mamma a causa della sua morte.
Però considera che lui ha una vita fuori casa che lo ha aiutato tantissimo nella sua crescita.

Ma che senso ha sapere e desiderare che un gatto, il nostro gatto, sia così legato a noi? Che valore gli attribuiamo?
Se noi nella relazione li antropomorfizziamo, loro forse ci felinizzano dedicandoci le stesse attenzioni che darebbero ad un consimile con cui vanno d'accordo. Ma a differenza di noi, a loro non sfugge mai che rispetto a loro siamo eterospecifici.
Non lo stai affatto tradendo, questa è una sensazione umana e non felina, implica la gelosia ed il possesso, il controllo e l'egocentrismo ecc ecc
Lui non si sente tradito, ma sa che deve risolvere un problema.
Cerca di rasserenarti, so che le sensazioni che stai vivendo non sono piacevoli e rassicuranti, ma sono le stesse che sta vivendo lui viste però da un altra prospettiva.

Aletto 07-06-2019 08:19

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da babaferu (Messaggio 2145062)
Perche' vai in giro per la casa con lei in braccio? Non e' un bimbo, lasciala nella stanza, per terra, che impari a fare la gatta.... Falla giocare, stimolala etc.
Vederti con la micina in braccio non fa bene al gattone, cerca di evitarlo. Peraltro e' tutt'altro che forte e sicuro, se lo fosse non si sentirebbe minacciato da una gattina, e lo fa nei tuoi confronti proprio per il suo legame con te.

Praticamente abbiamo scritto le stesse cose

CharlieRed 07-06-2019 10:14

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da Aletto (Messaggio 2145065)
L'odore di Red sta in tutta casa e non solo addosso a te e Charlie ti è affezionato e lo manifesta ringhiando, mentre non lo fa col resto della famiglia. E' controintuitivo ma non dobbiamo fermarci alla prima sensazione che abbiamo. Tu fai parte del suo territorio e ti attribuisce un'importanza maggiore rispetto agli altri. E se il territorio non garantisce più i requisiti essenziali tra i quali c'è la sicurezza e la prevedibilità o la novità gestibile, sorgono problemi emozionali.
E' buona norma perciò non provocare l'idea di uno spodestamento di ruolo facendoci vedere rivolgere attenzioni alle new entry, perché lei è una novità poco gestibile. Tu-e-lei adesso siete la novità poco gestibile.
Ieri ti avevo invitato a considerare le conseguenze sia positive che negative delle emozioni che si ripercuotono sul loro essere.
Le emozioni negative di solito danno chiusura al mondo e in Charlie lo si vede bene sia perché è ormai adulto e si è fatto una sua visione del mondo sia perché, avendo avuto grandi difficoltà di distacco, al momento giusto non ha acquisito le competenze necessarie per un'emancipazione serena, mentre Red è nell'età giusta per farlo e si barcamena molto meglio.
Le problematiche emozionali che Charlie probabilmente sta vivendo sono dovute ad un 1)
deficit di autocontrollo: il ringhio, ma sinceramente finora per il suo trascorso è compatibile con la normalità però provoca scombussolamento interno, 2) ansia sociale verso persone (tu) ed ad altri animali (Red), 3) irritabilità alle manipolazioni 4) ansie ambientali, quindi rivolte a tutto l'ambiente.
Per ovviarle bisogna
- azzerare i motivi di competizione,
- lasciare più spazi da gestire mediante la complessità dell'ambiente (e questo mi sembra ci sia)
- dare più possibilità di isolamento (ma lui può addirittura uscire e tornare quando vuole)
- agire sulle motivazioni di specie (ma lui uscendo non ha le neglette)
- aumentare le esperienze e le competenze necessarie alla specie (ma lui avendo anche una vita forse più appagante quando esce ha esperienza e competenza


Cosa resta quindi? Azzerare i motivi di competizione che in questo caso sono rinvigoriti dal distacco non avvenuto al momento giusto con te -e comincio a pensare che non sia mai avvenuto,- ed avvenuto prematuramente con la mamma a causa della sua morte.
Però considera che lui ha una vita fuori casa che lo ha aiutato tantissimo nella sua crescita.

Ma che senso ha sapere e desiderare che un gatto, il nostro gatto, sia così legato a noi? Che valore gli attribuiamo?
Se noi nella relazione li antropomorfizziamo, loro forse ci felinizzano dedicandoci le stesse attenzioni che darebbero ad un consimile con cui vanno d'accordo. Ma a differenza di noi, a loro non sfugge mai che rispetto a loro siamo eterospecifici.
Non lo stai affatto tradendo, questa è una sensazione umana e non felina, implica la gelosia ed il possesso, il controllo e l'egocentrismo ecc ecc
Lui non si sente tradito, ma sa che deve risolvere un problema.
Cerca di rasserenarti, so che le sensazioni che stai vivendo non sono piacevoli e rassicuranti, ma sono le stesse che sta vivendo lui viste però da un altra prospettiva.

Red nel tragitto cameretta-cucina la prendiamo in braccio perché nel mezzo ci sono altre stanze da letto e un salone che in genere sono di proprietà esclusiva di Charlie. Vogliamo evitare che lei vada scorrazzando in luoghi che non le "appartengono".
Quindi per facilitare l'inserimento di Red devo coccolare di più Charlie? Giocare con lui? Anche se mi ringhia contro? Nel senso, nel momento in cui io vado da lui, e lui mi evita, io poi cerco comunque di giocare con lui e lui ringhia, io a quel punto cosa devo fare? Devo continuare a giocarci? Anche se lo indispongo?

Aletto 07-06-2019 12:13

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145077)
Red nel tragitto cameretta-cucina la prendiamo in braccio perché nel mezzo ci sono altre stanze da letto e un salone che in genere sono di proprietà esclusiva di Charlie. Vogliamo evitare che lei vada scorrazzando in luoghi che non le "appartengono".
Quindi per facilitare l'inserimento di Red devo coccolare di più Charlie? Giocare con lui? Anche se mi ringhia contro? Nel senso, nel momento in cui io vado da lui, e lui mi evita, io poi cerco comunque di giocare con lui e lui ringhia, io a quel punto cosa devo fare? Devo continuare a giocarci? Anche se lo indispongo?

Prenderla in braccio equivale a precluderle una zona di territorio che appartiene tanto a lei quanto a Charlie, non ci stupiamo se fa pipì altrove. Saranno loro stessi a riorganizzarselo. Avrà un costo per entrambi a livello di liti e compromessi, questo succede sempre, non è un bene ma è difficile prescindere.

Non coccolerei (che per noi spesso equivale ad usare le mani) un essere vivente e senziente se in quel momento non ne ha la predisposizione, piuttosto accompagnerei la mia prossemica ad un tono di voce pacato per confermare la mia attenzione e presenza nei suoi confronti. Poi, magari, dopo molte ore o il giorno dopo, in caso, se vedo che l'atteggiamento è più propenso cerco un contatto diverso.
Non indisporlo, il vostro scopo è farlo sentire a suo agio.

CharlieRed 08-06-2019 09:38

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Tu dici:
Prenderla in braccio equivale a precluderle una zona di territorio che appartiene tanto a lei quanto a Charlie, non ci stupiamo se fa pipì altrove. Saranno loro stessi a riorganizzarselo. Avrà un costo per entrambi a livello di liti e compromessi, questo succede sempre, non è un bene ma è difficile prescindere.

Quindi se lascio Red libera di girare per casa faccio una cosa buona? Comunque fa la pipì e la solida nella lettiera sua. Fa disordine perché giustamente è piccolina e fa uscire la sabbiolina dai bordi quando scava, ogni tanto magari non centra bene il bersaglio e spiscetta/scagotta sul bordo, ma imperarà con l'esperienza.
Red la lascio giracchiare per i corridoi/salone, solo che la faccio stare due minuti contati per paura che lasci troppo l'odore e Charlie si arrabbi/si senta minacciato.

Piccolo update e tante domande Ieri Charlie è uscito in prima mattinata, è tornato verso le 12.30, ha mangiato ed è scappato di nuovo, è tornato di notte alle 01.30. Quando è tornato sono stata con lui per una quarantina di minuti buoni. L'ho fatto mangiare, l'ho fatto bere (beve solo dall'acqua corrente. è viziato, lo so), gli ho sistemato i cuscini sulla sua poltrona preferita e mi sono messa vicino a lui, su una sedia, e ho usato una gestualità e una voce pacata, tranquilla ma dolce. Gli ho parlato piano piano. Inizialmente non voleva che lo accarezzassi, però poi piano piano si è lasciato fare i grattini sul mento e sulle guanciottone. Sempre in maniera delicata. In tutto questo, anche se mi ha lasciato avvicinare, muoveva spesso la coda, sintomo di nervoso/disagio, però almeno non mi ringhiava contro. Dagli altri si lascia avvicinare più facilmente, da me no. Ho una domanda: i gatti percepiscono il dispiacere delle persone? Capiscono cos'è il pianto? Percepiscono l'affetto?
Comunque ieri si è addormentato così, sulla sua poltrona preferita in cucina (Red ora fa casa fissa in camera mia), mentre gli toccavo il nasino (lui ama quando gli massaggio con il pollice dal naso alla fronte). In cucina cmq ho lavato tutto (pavimenti, divano e caminetto) con l'ace e detergente profumato per togliere l'odore di Red e fare in modo che lui lo percepisca come suo territorio indiscusso e non minacciato, così da dargli il "trono", in modo da confermare il suo ruolo di gatto "alpha", non so come spiegarmi. Cosa che ieri effettivamente ha funzionato visto che si è addormentato in cucina senza volersene andare, ma che si è rivelata inutile visto che oggi Red ha deciso di giocare a esplorare la cucina. Però poi ho pensato che se Charlie non sente più l'odore di Red, come fa ad abituarsi a lei? Non ci si abitua, e ci sarà sempre conflittualità. Mi confermate questo? Ho bisogno di chiarimenti.
Ora Charlie dorme sul lettone dei miei e Red fa la trottola in cucina. Cosa consigliate di fare?
Fino a questo momento ho evitato qualsiasi tipo di incontro fra i due, perché quando si sono visti, sia pure per pochi secondi, si sono sempre soffiati e ho paura che litighino, ho paura che Charlie non riconosca più noi e la nostra casa come "suoi", come territorio suo, quindi fino a mo ho cercato di tenerli il più possibile separati. Soprattutto ho paura che si possano fare male. Charlie è un puma di 10 kg ed è capace di mangiarsi Red in un boccone, e Red di contro è una gattina combattiva con le unghie di ferro, una zampata e ti fa saltare un occhio. Ho paura sia dei danni fisici che psicologici. Oltretutto, ormai Red ha paura di Charlie, quindi soffia. Oggi mamma, con l'odore di Charlie sulla maglietta (lo aveva coccolato un po') è andata a coccolare Red, e lei nell'annusare la maglietta si è messa a soffiare.
Il livello di conflitto è alto, come faranno ad abituarsi? Cosa posso fare? Vorrei fare in modo che si incontrassero, ma senza litigare, che senza che Charlie stia male psicologicamente, si faccia male fisicamente o rischi di fare male. Anche perché Red è piccola, reagisce benissimo alle cure ma di base è ancora piccola e sotto antibiotico, se Charlie la morde o la ferisce, poi lei come fa a riprendersi? Vorrei placare gli animi fra i due ma non so che carte giocarmi. Ho sentito parlare del liquido da diffusore elettrico "feliway" a base di feromoni. Lo conoscete? Lo avete usato? Lo consigliate? Può funzionare? Io ho sentito pareri contrastanti, dal "è miracoloso" a "non è servito a niente". Soprattutto non so se in questo contesto sia il caso di usarlo o se sia meglio evitare, consigliatemi voi.


Update n. 2 sulle condizioni di Red Red come dicevo reagisce bene alle cure. Ieri ha mangiato una bustina intera (100 gr) di bocconcini in umido. L'omogeneizzato di carne bovina che le ho fatto io non le sta piacendo, me l'ha lasciato tutto. Alla fine l'ho buttato perchè essendo fatto in casa non ha conservanti e quindi non è più buono da mangiare. Di contro però gli effetti del cibo industriale si son visti: oggi ha fatto delle feci brutte proprio, consistenza 'yogurt', per altro molto più chiare di quelle che fa normalmente quando mangia quello che le do io. E anche molto meno "gradevoli all'olfatto" se devo essere sincera. Sta mattina però prima di andare in bagno ha voluto l'altra pappa, siccome l'omogeneizzato l'avevo già buttato e siccome non avevo idea che il cibo industriale le facesse questo effetto, le ho dato un altro po' di bocconcini in umido della stessa marca di ieri, se ne è mangiati quasi 100 grammi (una busta intera), una quantità industriale per una gattina così piccola! Visto che la carne bovina non le piace, più tardi le faccio un altro omogeneizzato pollo e merluzzo, che di quello va ghiotta. Magari prendo un taglio grasso di pollo come mi è stato consigliato qui. Vista la consistenza delle feci odierne, consigliate di darle un po' di riso anche? O quello lo devo evitare proprio? Ah altra domanda: ma nel cibo che faccio io, posso aggiungere il sale?

babaferu 08-06-2019 11:45

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Lavando via l'odore di red hai lavato via anche quello di charlie, e questo lo confonde solo.... Non lo fare, con la candeggina profumata poi!
Devi fare meno: Non spostare red, tienila in camera tua, individua dei momenti in cui farl uscire a esplorare sulle sue zampe. Non disperarti stai piu' tranquilla!
Il gatto alpha non esiste.... Ma questo te lo spieghera' aletto.

babaferu 08-06-2019 11:57

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Il riso e' da evitate sempre per i gatti. Non impazzire.... Probabilmente ha i vermi, x questo fa cacca brutta.

CharlieRed 08-06-2019 12:31

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
[B]Un passo avanti e dieci indietro/B] :( sto inserimento mi pare la storia infinita..
Sta mattina sono uscita, quando son tornata ho chiesto a mamma come stessero i gatti. Ha detto che a un certo punto erano entrambi in cucina, Red sulla spalliera del divano e Charlie che si era steso sul pavimento di fronte a lei. Red inizia a soffiare, lui la guarda e la ignora. Quindi ho pensato "EUREKA! INIZIANO AD ANDARE D'ACCORDO!!!" Io intanto vado da Charlie, che era in giardino, lo coccolo, lui si lascia coccolare, e penso "dai, facciamo qualche progresso anche noi due".
COL PIFFERO!
Charlie inizia a passeggiare per casa, arriva in camera mia, inizia a soffiare e ringhiare come i pazzi. Più che un gatto sembrava un rottweiler incazzato nero. Sente ovviamente l'odore di Red che in camera mia ci dorme, inizia a ringhiare contro la cesta (precisazione, la cesta che ora è di Red è la 'residenza invernale' di Charlie). Ho cercato di parlare in tono dolce e pacato, senza provare a toccarlo e mi evita. Se io sto in corridoio lui si rifugia in camera di mio fratello. Se vado in camera di mio fratello lui cambia stanza. Se gli parlo mi ringhia contro. Se stiamo nello stesso spazio, lui mi si nasconde. Come dicevo prima, un passo avanti e dieci indietro :( Mo si è coricato sul letto di mio fratello, se mi avvicino io, anche stando ferma e zitta, lui inizia ad agitare la coda perché evidentemente sente l'odore mio. Ha ricominciato a odiarmi.

babaferu 08-06-2019 12:37

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Lascialo stare.... Non ti odia, abbi pazienza. Lluvia dopo l'inserimento di miccia e abebe ci ha soffiato per un anno. Stai piu' calma e leggi i consigli che ti ho scritto giu'.

CharlieRed 08-06-2019 13:12

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Madonna la Red come sta male, poverina. Nervosissima, sembra una pallina da flipper isterica. Anzi, sembra il bolide (o pluffa?) stregati nel primo incontro di Quidditch in HP e la pietra filosofale. Trema e schizza da una parte all'altra

babaferu 08-06-2019 13:17

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Ricordati che e' ancora sotto antibiotico, piena di pulci e probabilmente vermi. E ricorda che assorbe la tua ansia.

Aletto 08-06-2019 13:55

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145094)
.....consigliatemi voi.

Mica facile!

Intanto:
come pensi che il gatto, i cui antenati erano presenti da milioni di anni prima dei sapiens, possa essere sopravvissuto fino ad oggi se non avesse raggiunto un livello evolutivo tale da permetterglielo? L'uso dei sensi, tra cui l'olfatto lo aiuta e lo orienta. I sensi sono una finestra sul mondo. E tu metti candeggina. Vabbè. Così non sente o sente meno. Vabbè.
Ne siamo sicuri? Equivale un po' a dire ora cerco di mischiare le carte in tavola così non ci si ritrova,....senza pensare che lo faccio ad uno più esperto di me nel settore.
Si vede che ce la stai mettendo tutta ma proprio tutta, con Charlie sei stata bravissima quando è tornato stanotte!
Che i minuti siano due o un'ora intera, Charlie sa che la piccola c'è, e viceversa, perciò hanno un po' di stress ambientale e aspettano con tensione l'incontro. Dovrebbero trovare un compromesso.

Sulla percezione dei nostri stati d'animo: sì, li percepiscono ma non ci sono studi sufficienti, e se c'è osmosi emozionale tra loro e noi, io penso di sì. Non però conosco studi attendibili in merito. Di sicuro non gli sfugge nulla della nostra mimica facciale e posturale, differenziano la camminata tranquilla da quella frettolosa e da questo deducono. L'affetto, l'armonia della relazione, li percepiscono eccome. Guarda Charlie con la sua amica del cuore!

Le emozioni, e conseguenti sentimenti che provano sono:
-paura>allerta>vigilanza>diffidenza>timore>angoscia >panico
-irritazione>frustrazione>fastidio>intolleranza>col lera>rabbia
-gioia>apertura>euforia>eccitazione
-tristezza>chiusura>noia>abbattimento>depressione
-disgusto: è un fastidio sensoriale
-affettività>bisogno affiliativo e reciprocativo>et-epimelesi>allogrooming e allorubbing

Altre emozioni e sentimenti sono gelosia, colpa, vergogna, orgoglio. Ma sono prevalentemente sociali e non ci sono osservazioni sufficienti sui gatti.
Detto così è un tantino sterile, ma le emozioni, oltre ai sensi, sono un altro filtro del mondo: Anzi, condizionano la percezione del mondo.

"Oggi mamma, con l'odore di Charlie sulla maglietta (lo aveva coccolato un po') è andata a coccolare Red, e lei nell'annusare la maglietta si è messa a soffiare."
Ecco, se lei ha paura di Charlie questa confusione tra la figura affidabile di tua madre e l'odore di Charlie che evoca emozioni negative, è una mescolanza che la disorienta.

"Vorrei fare in modo che si incontrassero, ma senza litigare...."
La loro vita "sociale", la loro scelta, è nelle loro mani, non possiamo pilotarla, ed è dovuta alle emozioni e sentimenti di cui sopra

Il feliway può agevolare, ma dietro ci deve essere un programma logico, poi se lavi tutto se ne va anche il feliway

@ ba
"Il gatto alpha non esiste.... Ma questo te lo spieghera' aletto."
Nooooooooo :83:, volevo sorvolare!
Il gatto alpha, il gatto dominante, il gatto capo branco, il gatto signore e padrone, il gatto di qua, il gatto di là......non ha senso per una specie che non vive in società gerarchicamente organizzate. Essere un alpha comporta oneri e doveri più che diritti, ce lo vedi un gatto?

Riguardo la pallina da flipper, penso anche io che la tua preoccupazione sia contagiosa e possa avere questi risvolti
Il sale è l'ultimo problema, io lo eviterei
Visita dal vet per vermi

Malinka 08-06-2019 14:23

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Ciao CharlieRed, un tardivo "benvenuto" a te e ai tuoi pelosi!
Cerca di non farti prendere dall'ansietà, perché rischi di diventare assillante, non stare a sbirciare ogni loro mossa nel timore che si facciano del male a vicenda, che tanto non si sbranano reciprocamente; lasciali tranquilli e liberi di studiarsi, di conoscersi secondo i loro tempi, che possono essere molto diversi da come vorresti che fossero e non imporre la tua presenza a Charlie, se vedi che si innervosisce, rispetta i suoi tempi; dagli attenzioni e affetto se te lo chiede e se vedi che gradisce, altrimenti meglio evitare.

Facendo un paragone "umano" (felino non lo so proprio fare!) insistere ad avere contatti con lui, che sia la carezza, il grattino, l'andare fuori dove c'è lui o nella stanza in cui si è appartato per riflettere, sarebbe come se una persona insistesse a voler interagire a tutti i costi con un'altra con la quale c'è sempre stato un ottimo rapporto, ma che al momento ha tanti pensieri per la testa e vuole, anzi ha estremo bisogno, di concentrarsi su di essi, per fare il punto della situazione e capire come risolvere la situazione.

Non cercare di cancellare l'odore di Red...non serve a nulla, tanto più che per l'olfatto finissimo del gatto sarebbe solo un'utopia...e Charlie non è scemo, sa benissimo che in casa c'è la cucciola, lo sa anche se cerchi di tenerla fuori della sua vista, anche se eviti che vada in certe stanze.
Attenta poi a usare la candeggina; a noi sembra un modo efficace di cancellare le tracce altrui, per un gatto invece è un invito a fare pipì in quel posto, esattamente come succede se si pulisce con l'ammoniaca.

E non trattare Red come una bimba, lasciala libera di esplorare la casa e vedrai che senza ansia e con un mare di pazienza da parte tua, pian piano le cose miglioreranno.

Oltre a tutto quanto ti hanno già spiegato benissimo riguardo al comportamento ostile e scostante di Charlie, secondo me c'è anche un altro fattore da tenere in considerazione, che potrebbe avere il suo peso nel rendere difficile la convivenza dei due gatti e difficile anche l'attuale rapporto fra Charlie e te: il micione non è castrato e gli ormoni sessuali che ha in circolo non contribuiscono certo a renderlo più disponibile ad accettare la piccola intrusa in quella parte del suo territorio che corrisponde alla casa e agli umani, te in primis, che ci abitano.
Tranquilla però che fra una manciatina di mesi la piccola manifesterà le prime avvisaglie dell'essere femmina...e Charlie cambierà da così a così :D...m a naturalmente speriamo che tutto si sistemi ben prima.

A proposito di Charlie, come mai non lo fai castrare? Visto che è un gatto libero di girovagare, ridurresti il pericolo che possa prendersi bruttissime malattie trasmissibili sessualmente e a causa di ferite "in battaglia".
Senza lo stimolo pressante all'accoppiamento sarebbe meno incline ad allontanarsi e di conseguenza sarebbe meno soggetto al rischio di finire schiacciato sotto le ruote di qualche veicolo.

Chiedevi del Feliway: l'ho usato una sola volta, con scarsa convinzione, molti, molti anni fa, consigliatomi dal veterinario...e infatti non era servito a nulla, soldi buttati al vento.
Fondamentalmente poi non mi piace l'idea di ricorrere a sostanze che possano stravolgere il comportamento, l'emotività di un essere senziente.
Il cambiamento deve nascere dall'interiorità del soggetto, dal riuscire a trovare un equilibrio quando sarà pronto, magari anche un compromesso, ma non dall'inalare per settimane e settimane un po' di roba chimica.

King of Pain 08-06-2019 14:31

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145100)
[B]Un passo avanti e dieci indietro/B] :( sto inserimento mi pare la storia infinita [...]Ha ricominciato a odiarmi.

Scusami, neh... Parllo in modo generico, ma a volte ho la forte impressione che chi inserisce un nuovo micino in una famiglia in cui c'è già un gattone "radicato" ,,(o più d'uno) e vede che dopo tre secondi non giocano d'amore e d'accordo abbia una forte necessità d'essere compatito. O esortato a cedere le armi e rinunciare perché sin da subito dubitava del possibile esito.
Ci sono mici che non si sono mai sopportati né mai lo faranno, vedi Isidoro e Lina o Isidoro vs. the world. Finché Isidoro è stato in vita ( e Lina era molto più giovane e aggressiva, aveva persino saccagnato un micione che veniva a menar botte qui in cortile, poco propenso a farsi pestare persino dai maschi, figuriamoci da una gattina...dopo di allora non fu più visto) a Lina era proibito andare a casa in campagna. Erano botte da orbi sempre, e quando dico botte da orbi sapete bene cosa intendo. Ora Isidoro non c'è più, lei è invecchiata, ingrassata, e si è mitigata molto di carattere. E va d'accordo con tutto il resto della banda felina, si fa fare persino le coccole da Mamma alla quale qualche anno fa avrebbe staccato volentieri una mano.
Cosa ci insegna tutto questo? Che ci vuole tempo. A volte di più, a volte meno, ma comunque ci vuole tempo. D'accordo scrivere sui forum i nostri timori, speranze, paure eccetera ma coprirsi il capo di cenere dicendo che adesso il " vecchio" gatto ti detesta perché hai fatto una coccola al " nuovo" serve a nulla. O perché gli hai dato la pappa per prima, o perché ti ha fuseggiato, o perché questo e quest'altro.
Datti e dagli tempo.

King of Pain 08-06-2019 15:00

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Aggiungo che Isidoro non sopportava nessun altro gatto nel suo territorio, e meno che mai in casa. Tollerava Carlotta perché hanno trascorso assieme tutta la vita ma sono sempre stati rapporti un po' del tipo: " vedi di non rompermi troppo le scatole, io farò altrettanto e si vive in pace tutt'e due".

Se no è sempre stato valido il monito: "se c'è zuffa imminente Isidoro sempre presente".

Siamo da capo, non mi sembra che la tua situazione sia paragonabile.

iw1dov 08-06-2019 21:41

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Arrivo tardi, ma anch'io ti consiglio innanzitutto di calmarti: i mici sentono la nostra ansia, e Charlie sente la tua, qusi certamente interpretandola a modo suo, e cioè: "anche lei è preoccupatissima perchè c'è l'intrusa... e non fa niente!! qui la situazione è tragica!!" Quindi, calma, calma e ancora calma.

E poi pazienza. Tanta, tantissima pazienza. In qualche fortunato caso ci sono stati mici che sono andati d'accordo sin da subito, ma in generale perchè due gatti decidano di tollerarsi reciprocamente ci vogliono dalle settimane ai mesi: non a caso si fa un inserimento graduale.

Abbi pazienza e segui tutti i consigli che ti sono stati dati; tra l'altro, nei post in evidenza c'è un vademecum molto ben fatto per un inserimento graduale: seguilo e vedrai che - ci vorrà il tempo che ci vorrà - ma alla fine andranno d'accordo.

Io però darei priorità ad un paio di cose.

1) tienili isolati: Red è ancora malata e quindi - oltre per la procedura di inserimento - tu non vuoi che possa attaccare qualcosa a Charlie, finchè non è guarita. Falli stare lontani.

2) Considera di "sforbiciare" Charlie; non subito, chiaramente, ma entro un paio di mesi al massimo; in parte ti hanno già spiegato il perchè, ma io voglio essere chiaro su uno dei punti: quando Red diventerà signorina, non è detto che tu te ne accorga in tempo; Charlie invece sì, eccome! In ogni caso, certamente non avrai tempo di intervenire... prima che lo faccia lui. E ti ritroverai zia di tre palline di pelo senza nemmeno aver capito come.

Aletto 09-06-2019 08:51

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da iw1dov (Messaggio 2145120)
......Quindi, calma, calma e ancora calma.
E poi pazienza. Tanta, tantissima pazienza. In qualche fortunato caso ci sono stati mici che sono andati d'accordo sin da subito, ma in generale perchè due gatti decidano di tollerarsi reciprocamente ci vogliono dalle settimane ai mesi: non a caso si fa un inserimento graduale.

.....nei post in evidenza c'è un vademecum molto ben fatto per un inserimento graduale: seguilo e vedrai che - ci vorrà il tempo che ci vorrà - ma alla fine andranno d'accordo.....

Sono d'accordo su quasi tutto.
Ricordo quel thread sull'inserimento graduale che mi lasciò perplessa su alcuni punti per me fondamentali per capire con chi condividiamo la nostra vita e chi pensiamo che siano.
Magari aprirò un altro thread in proposito.

CharlieRed 09-06-2019 10:18

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
@kingofpain mi dispiace che traspaia questo dal topic, però non sento necessità di essere compatita, solo guidata. Sono alla prima esperienza di inserimento secondo gatto, sono (non si sarà notato sicuramente) una persona molto ansiosa già di mio, e lo divento il doppio verso gli esseri viventi, umani e non, che mi stanno a cuore. Ho sempre mille domande, mille dubbi, mille preoccupazioni e non voglio sortire un "Poverina come sei tesa" ma un "prova a fare x o y, raccontami meglio z ecc ecc". Lungi da me il paragonare le due cose, ma una mamma giovane alla prima gravidanza ha paura anche di far camminare il primogenito sulla sabbia (esperienza realmente vissuta!), io che sono alla prima esperienza con l'inserimento ho paura di tutto: ho paura se si incontrano e litigano, ho paura se non si incontrano proprio (perché se no come fanno a fare amicizia?), ho paura se si incontrano, vanno d'accordo e poi Charlie si prende il raffreddore. Sì, ho paura, costantemente. E cerco di essere calma, cerco di razionalizzare, di lasciar fare a loro, ma sento sulle spalle una pressione costante, una responsabilità costante, perché se loro stanno o staranno male, ognuno a suo modo, la colpa sarà mia e mia soltanto. E io me ne vado nel pallone!

@Aletto: niente candeggina per gli ambienti, messaggio ricevuto! Però posso usarla comunque per pulire le lettiere, per uccidere i germi e i batteri fecali?
GRAZIE per lo schema sulle emozioni. Posso salvarlo sul pc vero?
___
La loro vita "sociale", la loro scelta, è nelle loro mani, non possiamo pilotarla, ed è dovuta alle emozioni e sentimenti di cui sopra
E poi
Cosa ci insegna tutto questo? Che ci vuole tempo. A volte di più, a volte meno, ma comunque ci vuole tempo. Quindi non posso fare niente, vero? Li lascio fare e amen, se vanno d'accordo è bene, altrimenti si eviteranno per sempre?

@Malinka: Charlie evito di assillarlo. Gli parlo, vedo come sta, se mi ringhia e mi evita mi allontano e lo lascio stare. Se sta di aria lo coccolo un po'. Gli parlo e mi ci paro davanti ogni volta che lo vedo, questo sì, ma se non sta di aria me ne vado subito, non sto lì a imporgli di stare con me o farsi coccolare. Anche perché sarebbe inutile, se mi graffia mi taglia un arto xD
E non trattare Red come una bimba, lasciala libera di esplorare la casa e vedrai che senza ansia e con un mare di pazienza da parte tua, pian piano le cose miglioreranno.
Sì, lo stiamo facendo. Lascio la porta della stanza mia aperta e lei va dove vuole, fuori, dentro, ovunque. Però ci stiamo attenti lo stesso, perché ha la tendenza a camminare in mezzo ai piedi della gente e piccolina com'è rischia di farsi male seriamente.
A proposito di Charlie, come mai non lo fai castrare? Visto che è un gatto libero di girovagare, ridurresti il pericolo che possa prendersi bruttissime malattie trasmissibili sessualmente e a causa di ferite "in battaglia". Inizialmente quando lo abbiamo preso non potevamo sostenere i costi (io minorenne, genitori disoccupati), e non c'erano in zona all'epoca organizzazioni che lo facevano gratuitamente. Poi quando le cose si sono sistemate economicamente, ne abbiamo parlato con il vet e disse che ormai era grande, che non cambiava niente, che anche da castrato avrebbe avuto le sue necessità e che al massimo potevamo fargli fare delle punture temporanee per sedare gli ormoni. Devo essere sincera? Ho i miei seri dubbi. Ma il forum è pubblico, lo leggono tutti, mi tengo i miei dubbi o te li espongo in privata sede.

@iw1dov Calma, messaggio ricevuto. E pazienza. Altro messaggio ricevuto. Sullo sforbiciare Charlie ho risposto due righi più su.

@Aletto Magari aprirò un altro thread in proposito. Inutile dire che lo leggerò con piacere!

CharlieRed 09-06-2019 10:25

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Ah dimenticavo @Malinka: Tranquilla però che fra una manciatina di mesi la piccola manifesterà le prime avvisaglie dell'essere femmina...e Charlie cambierà da così a così ...m a naturalmente speriamo che tutto si sistemi ben prima.

Non è un problema! LoL Ameremmo comunque i loro cuccioli. Se non arriveranno ad averne (mamma ha detto che Red va castrata a priori perché DEVE rimanere in casa e non deve uscire come fa Charlie) avremo meno cose a cui pensare, ok, ma se le cose dovessero andare diversamente ameremo quei piccolini come figli nostri, esattamente come amiamo Charlie e Red. Non li daremo mai via a chissà chi, di separarli dai genitori e fratellini, nè mai avremo il coraggio di fargli fare qualche fine ancora più infima.

Xiaowei 09-06-2019 10:55

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Io intanto rispondo sulla questione castrazione di Charlie :)
Anche se ormai è grande, con la castrazione si evitano malattie (tumori, idem con la sterilizzazione per le femminucce, ma anche contagiose per via dell'accoppiamento, come la leucemia) e le punture temporanee di ormoni non fanno comunque bene...ora non ho ben capito se queste punture sono state già fatte negli anni oppure era una proposta del vet che poi non è stata messa in pratica. Con la castrazione Charlie vivrebbe molto più rilassato in generale.
Ok sulla sterilizzazione della piccolina, ma facendole fare una gravidanza da molto giovane la esponete anche a un rischio importante, perché condividendo il territorio con un maschio intero, verrà coperta al primo calore, che potrebbe avvenire molto presto, anche intorno ai 4-5 mesi. Il che vorrà dire che affronterà un parto quando il suo corpo non sarà ancora del tutto formato e il tutto potrebbe anche metterla a rischio di vita. Tenete in considerazione anche questo...

CharlieRed 09-06-2019 11:51

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
No, le punture a Charlie non gliele abbiamo fatte. Hanno bombardato me di ormoni da piccola e sono stata malissimo per anni. Non vogliamo fare lo stesso calvario a Charlie. Dare un taglio netto agli amichetti sferici sarebbe la cosa ideale. Poi tra l'altro sto veterinario non va d'accordo con le punture: andammo per far fare al grande una puntura contro le zecche e altre bestiole simili, sempre sotto consiglio del vet. Beh, a distanza di due giorni aveva una zecca grossa quanto a un'unghia piazzata in mezzo alla collottola. Cosa che non ci era mai successa, mai, nemmeno col gatto che è stato con noi l'anno prima che prendessimo Charlie. Nemmeno col cane che avevamo quando ero piccola. Se la puntura di ormoni è efficace quanto quella contro le zecche, qui Charlie finisce che mi ingravida pure le donne umane.
Comunque in settimana devo portare Red dal vet per diversi motivi: per controllare come sta andando la cura e per vedere se è il caso di modificare la quantità di medicine, o i giorni in cui deve prenderle, poi la devo far visitare pure per la questioni dei probabili vermi, per vedere se eventualmente è il caso di iniziare a sverminarla pur essendo sotto antibiotico, dobbiamo controllare la questione rognetta nelle orecchie (che ora si è tolta quasi tutta, però voglio vedere che dice il dottore), poi tra l'altro ho visto che ha una macchiolina sulle orecchie in cui la pelle è arrossata e non ci sono peli, devo capire se è alopecia o se ha qualcosa di batterico, casomai è qualche fungo o simili. Quando porterò lei, tirerò di nuovo fuori la questione di Charlie e vedo che mi dice, anche in virtù del nuovo inserimento.

Aletto 09-06-2019 12:31

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145125)
.....
@Aletto: niente candeggina per gli ambienti, messaggio ricevuto! Però posso usarla comunque per pulire le lettiere, per uccidere i germi e i batteri fecali?
GRAZIE per lo schema sulle emozioni. Posso salvarlo sul pc vero?
Quindi non posso fare niente, vero? Li lascio fare e amen, se vanno d'accordo è bene, altrimenti si eviteranno per sempre?
@Aletto Magari aprirò un altro thread in proposito. Inutile dire che lo leggerò con piacere!

La candeggina io la uso anche sui pavimenti accanto alle cassettine e al loro interno al cambio totale della sabbietta. Ovviamente poi sciacquo bene anche se il cloro evapora per sua natura.
Certo che puoi salvare lo schema, purtroppo è piuttosto sterile, è un elenco più che altro, dietro c'è molto di più perché c'è l'unità mente-corpo-ambiente esterno, c'è il marcatore somatico e tanto altro. Di per sé è proprio un elenco, ma visto che mi sembrava avessi bisogno sapere qualcosa in più.....

Concordo con Xiaowei sulla sterilizzazione della piccola Red
Un maschio intero di sette anni che ha la sua vita anche fuori casa è piuttosto rilassato comunque, ma in casa tende ad essere più territoriale. Lo è anche fuori casa, solo che noi non lo vediamo. Però anche questa non è una regola ferrea.

Malinka 09-06-2019 14:07

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145125)
[...]
A proposito di Charlie, come mai non lo fai castrare? Visto che è un gatto libero di girovagare, ridurresti il pericolo che possa prendersi bruttissime malattie trasmissibili sessualmente e a causa di ferite "in battaglia".
Inizialmente quando lo abbiamo preso non potevamo sostenere i costi (io minorenne, genitori disoccupati), e non c'erano in zona all'epoca organizzazioni che lo facevano gratuitamente. Poi quando le cose si sono sistemate economicamente, ne abbiamo parlato con il vet e disse che ormai era grande, che non cambiava niente, che anche da castrato avrebbe avuto le sue necessità e che al massimo potevamo fargli fare delle punture temporanee per sedare gli ormoni. Devo essere sincera? Ho i miei seri dubbi. Ma il forum è pubblico, lo leggono tutti, mi tengo i miei dubbi o te li espongo in privata sede.
[...]

Certo che il forum è pubblico e se vuoi esprimere i tuoi dubbi e le tue considerazioni (se ho ben compreso, riguardo a quel veterinario) ben venga, può essere utile a tutti, mentre se ci limitiamo a parlarne tu ed io, non servirà a nessuno. E poi non farai di certo il nome di quel veterinario e se lui dovesse casualmente leggere il tuo messaggio e riconoscersi...beh, non avrà nulla di che lamentarsi, proprio perché non renderai note le sue generalità o l'ubicazione esatta del suo studio.

Castrazione: non c'è limite di età e il comportamento fra prima e dopo cambia di sicuro, anche se con differenze tra un soggetto e l'altro; ho avuto maschi che saltuariamente provavano quel tipo di interesse per le femmine, ma si è trattato di una decisa minoranza rispetto alle decine di gatti con cui ho condiviso la vita.

Tre anni c'è stata l'ultima castrazione: Yuri, grosso gattone di età ignota, ma presumibilmente fra i 5-6...e i 13-15 anni...così dissero alcuni veterinari che avevo interpellato; la difficoltà nel determinarne l'età dipendeva dalle condizioni fisiche più che disastrose in cui versava quando l'ho trovato, era praticamente in punto di morte e l'aspetto mi aveva fatto pensare subito ai campi di concentramento nazisti...
Dopo alcuni mesi si era rimesso abbastanza in sesto, quel tanto sufficiente per attentare alla virtù di Milla (era già sterilizzata, ma lui, da bravo maschio intero, ci provava ugualmente).
Qualche tempo, poco in verità, dopo la castrazione, ha perso quel tipo di interesse pressante nei confronti delle gatte.

Le iniezioni di ormoni prospettate dal veterinario e che per fortuna di Charlie non gli sono state fatte, erano una pessima idea e avrebbero messo a serio rischio la salute del micio, esattamente come iniezioni e pillole ormonali per sopprimere i calori delle gatte intere, esponendole al quasi certo sviluppo di tumori mammari a distanza di anni.
Alla mia prima gatta furono somministrate proprio queste pillole e dopo alcuni anni si ammalò di carcinoma mammario, che lo stesso veterinario mise in relazione con l'Estropill che le aveva prescritto...
Mi meraviglia che essendo decenni che sono noti i rischi di queste pratiche farmacologiche che vanno a incidere pesantemente sull'equilibrio ormonale felino, ci siano ancora veterinari che le propongono.

Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145128)
Ah dimenticavo @Malinka: Tranquilla però che fra una manciatina di mesi la piccola manifesterà le prime avvisaglie dell'essere femmina...e Charlie cambierà da così a così ...m a naturalmente speriamo che tutto si sistemi ben prima.

Non è un problema! LoL Ameremmo comunque i loro cuccioli. Se non arriveranno ad averne (mamma ha detto che Red va castrata a priori perché DEVE rimanere in casa e non deve uscire come fa Charlie) avremo meno cose a cui pensare, ok, ma se le cose dovessero andare diversamente ameremo quei piccolini come figli nostri, esattamente come amiamo Charlie e Red. Non li daremo mai via a chissà chi, di separarli dai genitori e fratellini, nè mai avremo il coraggio di fargli fare qualche fine ancora più infima.

Non metto in dubbio che amereste eventuali e non programmati cuccioli e che li terreste con voi.
Io stessa quando ne ho avuto l'occasione non me la sono sentita di affidare i micini a persone che pur sembravano adatte; dovrei potermi fidare al 100% e ancora un po', prima di consegnare ad altri una vita.

Concordo in pieno con quanto ti ha detto Xiaowei sui pericoli insiti in una gravidanza preoce:
Quote:

Originariamente inviato da Xiaowei (Messaggio 2145129)
Ok sulla sterilizzazione della piccolina, ma facendole fare una gravidanza da molto giovane la esponete anche a un rischio importante, perché condividendo il territorio con un maschio intero, verrà coperta al primo calore, che potrebbe avvenire molto presto, anche intorno ai 4-5 mesi. Il che vorrà dire che affronterà un parto quando il suo corpo non sarà ancora del tutto formato e il tutto potrebbe anche metterla a rischio di vita. Tenete in considerazione anche questo...

Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145133)
[...]
Se la puntura di ormoni è efficace quanto quella contro le zecche, qui Charlie finisce che mi ingravida pure le donne umane.[...]

Non conosco le iniezioni contro zecche e altri parassiti.
Valerietto (non mi piace definirlo randagio, lui è semplicemente un gatto libero) viene da me in veranda a mangiare quando la caccia gli va male; come noto che si è preso una zecca gli metto le gocce di antiparassitario Stronghold e so che è protetto per circa un mese; alla scadenza, se non si reinfesta non gli metto nulla; in pratica uso l'antiparassitario solo in caso di presenza comprovata; si tratta pur sempre di sostanze neurotossiche (pillole, iniezioni, collari, ecc..) e non voglio intossicare il gatto.

E poi al di là della possibile nocività di ciò che gli si inocula, meno iniezioni=meno buchi si fanno al gatto e meglio è per lui, non rischia di ritrovarsi dopo pochi anni con un sarcoma da inoculo, eventualità di certo rara, ma perché rischiare se si può farne a meno?

Quote:

Originariamente inviato da CharlieRed (Messaggio 2145133)
[...]Comunque in settimana devo portare Red dal vet per diversi motivi:[...]Quando porterò lei, tirerò di nuovo fuori la questione di Charlie e vedo che mi dice, anche in virtù del nuovo inserimento.

Anche se dovesse dirti che è inutile castrare Charlie, ricordati che non è lui quello che deve decidere, sei tu, perché il gatto è tuo.

CharlieRed 09-06-2019 16:00

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
Il dubbio che ho è legato al fatto che possa preferire le iniezioni all'operazione per interesse economico: se io lo faccio operare proprio, per togliere di netto i testicoli, spendo quelle TOT euro e bon, fine. Saranno penso una sessantina, settantina, -facciamo anche cento!- ma li spendo tutti in una volta e ho finito. Se devo fare periodicamente le iniezioni sono minimo minimo 30, 40 euro alla volta, per un tempo indefinito, quindi è ovviamente maggiore quello che lui poi si intasca come ricavo netto. Magari sbaglio io, magari ho una mente malata e vedo del marcio anche dove non c'è, magari il dottore è in buona fede e e in cuor suo, per le sue conoscenze ed esperienza, parla veramente nell'interesse del gatto, però a me di base sto dubbio non me lo toglie nessuno nessuno. Sicuramente starò sbagliando io, lo ripeto.

Comunque sì, Charlie io lo vorrei proprio far castrare. Quando esce torna tutto nero, poi si ferisce, poi si irrita e si arrabbia facilmente. Se fosse castrato ne gioverebbe lui in primis, ma questo al di là dell'inserimento di Red, parlo in linea generale.

Malinka 09-06-2019 16:16

Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto
 
@CharlieRed condivido il tuo dubbio! Punturare a vita un gatto maschio (facendogli praticamente la castrazione chimica, che non essendo definitiva va praticata regolarmente nel tempo) è nell'interesse di chi la pratica e ci guadagna, ma di certo non è nell'interesse del gatto.


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