Micimiao Forum di discussione per tutti i gattofili

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alimiao 23-10-2019 10:17

Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Volevo raccontarvi (sempre che a qualcuno interessasse... mi rendo conto che il tema expo non è proprio gettonatissimo sul forum :rolleyes: ) la mia esperienza alla expo di Parigi che si è tenuta il 5/6 ottobre.

Non ci sono andata apposta, ero lì per lavoro, quindi ci ho attaccato il w-end per vedere come sono le expo feline in Francia. Premetto che non era una expo felina vera e propria, ma una fiera tipo pet exhibition in cui erano rappresentati un po' tutti gli animali domestici (gatti, cani, roditori, pesci, rettili, volatili) all'interno della quale si svolgeva la expo felina.

Prima impressione positiva: lo spazio della expo felina era piuttosto grande, quindi non si creava ressa, le gabbie dei gatti erano larghe e "a misura di gatto", tipo ad esempio questa:

Gabbia micio

Poi, in genere i gatti sembravano piuttosto rilassati e a proprio agio. C'erano numerosi gatti che venivano fatti uscire dalle gabbie per giocare, essere toccati, presi in braccio, spazzolati... e mi rendo conto che dal punto di vista dell'igiene e della tutela del gatto non sarà proprio il massimo, ma per il visitatore devo ammettere che è più bello che non vedere i mici in gabbia...

Gatto 1

Gatto 2

Poi, udite udite, i gatti ERANO IN VENDITA... all'inizio non ci credevo e pensavo che il mio francese mi avesse fatto brutti scherzi, ma invece... in pratica c'erano dei cartelli appesi alle gabbie in cui c'erano tutte le specifiche del micio (nome, data di nascita, allevamento, colore, sesso, n. pedigree ecc) e il prezzo, con anche frasi tipo "pagabile con carta di credito, pagabile in tre rate" :eek::confused::confused:. E alcuni cartelli (parecchi) avevano la scritta VENDUTO. Vedere per credere.

Cartello vendita

Notare che questi paracu... ehm furbetti di francesi, hanno messo le seguenti frasi in fondo al cartello:

Costo medio delle cure per un gatto adulto: Alimentazione crocchette nutrizione salute: 0.81 euro al giorno. Lettiera: 0.27 euro al giorno (fonte: Royal Canin!!!!!!!!!! :( :confused: un nome, una garanzia....).

Il gatto è un essere vivente (ah, ma dai?!). La stima non tiene conto delle spese veterinarie (ah già, chissà perché... una piccolissima omissione. Ma state tranquilli che con una dieta a crocche Royal di spese veterinarie non ce ne sono). E' importante prevedere un budget (e quanto di grazia??!!) per la salute del proprio animale.


La Milena Gabanelli che è in me si è a quel punto scatenata, con faccia sconvolta chiedevo "ma davvero davvero voi vendete i gatti al visitatore?! come se fossero carciofi?! ma scusate, e la selezione del futuro adottante, e la casa in sicurezza, e lo stare attenti agli scucciolatori, no perché lo sapete CHE IN ITALIA CIO' E' VIETATO (perfidi francesi che non siete altro)!!". Alcuni mi hanno risposto che loro personalmente erano contrari e non vendevano, ma la maggior parte ha fatto spallucce. Quasi tutto non sapevano che in Italia funziona diversamente In tutto ciò non ho ben capito se i gatti venduti in expo fossero poi direttamente portati a casa dall'acquirente tipo take away, oppure se in expo si finalizzasse solo l'atto di acquisto e poi il gatto veniva ceduto in altra sede (spererei, ma non ne sono certa).
Gli allevatori rappresentati erano quasi solo francesi, mi sono chiesta se un allevatore italiano che partecipasse alla expo potesse anche lui vendere?
La mia malizia mi fa anche pensare che tutti quei micetti fuori gabbia lasciati liberi di giocare e interagire col pubblico sono anche uno strattagemma per spezzare cuoricini (tantissimi i bimbi presenti) e vendere...

C'era un grosso stand dell'equivalente dell'Anfi francese, che aveva brochure informative molto carine su tutte le razze, con descrizione del carattere, indicazioni su problematiche di salute genetiche, ecc. L'ho trovato una bella iniziativa.

Per quanto riguarda i gatti presenti, la pubblicità diceva "800 e più gatti", però secondo me non erano più di 200 (magari gli altri erano già stati tutti venduti il sabato :devil:). Buona la varietà di razze, ho visto un rarissimo La Perm (una specie di devon rex a pelo lungo molto spettinato), dei burmesi, dei Burmilla.

Gli stand presenti erano invece molto interessanti. Oltre ai più ovvi (Royal, Hill's ecc) c'era molto spazio per i marchi premium più noti (Acana, Orijen, Carnilove, MAC's) e tante piccole realtà semi-artigianali sconosciute.. ad esempio un'azienda polacca, https://3coty.com/, che produce ottimo pet food, l'ho testato ed è davvero la cosa più simile al mio tacchino cotto che mi sia capitata di provare... il creatore è marito di un'allevatrice, hanno iniziato dopo aver avuto casi di gatti allergici, ho passato un'ora a parlarci ed è davvero uno che lo fa per passione. Peccato che abbia prezzi già altissimi di base, più le spese di spedizione, diventa un salasso. :cry:
Come al solito, il pet food per cani era molto più interessante e variegato, con molti stand di barf e integratori per dieta barf.

Beh, questo è quanto... per me è stato interessante visitare una expo all'estero, ti permette di confrontarti con altre realtà, e mi piacerebbe tanto andare a vederne una a Londra o in UK (ammesso che con Brexit si riesca ancora a farlo)...

alimiao 23-10-2019 10:56

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Ah, ho dimenticato di aggiungere che, per quanto riguarda gli altri animali, mi ha colpito il fatto che i volatili non fossero tanto i soliti pappagalli o canarini, ma più che altro galline, di tutte le forme, razze, e colori, non sono esperta perciò non ho capito bene se sono vendute per fare le uova o solo per bellezza.

Damoncat 23-10-2019 13:09

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Bellissima cronistoria..per me molto interessante
Grazie:)

King of Pain 23-10-2019 14:08

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
La descrivi un po' come scene da una bolgia dantesca ma per quanto mi (ci) riguarda le expo feline a noi hanno portato solo del gran bene.
Cioè Arturo.
Il perché lo abbiamo già scritto mille volte, ma vorrei raccontare un episodio di poco fa: qui in cucina c'è la stufa a legna che fa un bel calduccino graditissimo da tutti i nostri pelosini. Il più grande è a sinistra ed è perennemente occupato da Carlotta, Arturo ha il suo a destra ma ovviamente preferirebbe ammiciolarsi in quello di Carlotta.
Oggi ha provato a sfrattarla ma mia mamma gli ha detto:" Arturo, lì non puoi metterti, o vai nel tuo cestino o ti vai a mettere sulla borsa di Gilberto" ( che è il borsone che io uso per mettere gli abiti da lavoro, e lascio su uno sgabello poco distante, altro suo posto preferito per miciolare). Lui ha fatto il suo Miaaa, ed è andato sul mio borsone.
Ci sta dormendo sopra ancora adesso...
Ora: che Arturo sia un gatto di un'intelligenza fuori dal comune lo abbiamo già notato in migliaia di occasioni, ma questo micio capisce cosa gli dici parlandogli come se fosse un essere umano.
Non posso esimermi dal pormi qualche domanda...

alimiao 23-10-2019 14:36

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da King of Pain (Messaggio 2148888)
La descrivi un po' come scene da una bolgia dantesca ma per quanto mi (ci) riguarda le expo feline a noi hanno portato solo del gran bene.
Cioè Arturo.

King, la mio voleva essere una descrizione scherzosa e ironica, ma qui tu sbagli proprio bersaglio... cioè credo di far parte dello 0,0008% del forum a cui le expo PIACCIONO (altrimenti non ci avrei trascorso una mezza giornata a Parigi, non credi? con tutto il coro di gente che mi ripete "ma hai un w-end a Parigi e lo sprechi andando a vedere i gattiii???). Chiedilo al mio compagno, quante domeniche si è dovuto sorbire nelle località più sfighé della Lombardia, per visitare expo feline assurde in cui c'erano letteralmente 4 gatti... e io sempre con gli occhi a cuoricino e che per 4 gatti stavo dentro 3 ore..

L'unica cosa che mi ha lasciata proprio un po' inorridita è che si vendessero i gatti sul posto con tanto di prezzistica e modalità di pagamento... ci mancava solo un cartellino col codice a barre appeso al collarino del gatto... cioè forse è anche un po' culturale, dato che i francesi sono un popolo molto più "pratico" di noi, però a me ha fatto un brutto effetto ecco. Poi questione di opinioni.

Sul fatto che alcuni gatti di razza abbiano "una marcia in più" (e qui spero che il post non venga letto, altrimenti partiranno i flame e finirà a torte in faccia :devil:), sono abbastanza d'accordo con te. Cerhcerò di spiegarmi per limitare gli insulti al minimo ;).

Ovviamente ogni gatto fa storia a sè, ognuno ha il suo carattere individuale ecc ecc, ma parlando in generale, secondo me è vero che i gatti di razza, e specialmente di alcune razze, sono particolarmente "interattivi" con gli umani, sicuramente di più rispetto alla media. Ho detto "interattivi" e non "intelligenti". Perché anche un gatto forastico è sicuramente intelligente, anzi se vuole sopravvivere in ambiente naturale (spesso ostile) DEVE essere intelligente, e magari parte della sua intelligenza consiste nello stare lontano dagli umani, che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Ovviamente però questo tipo di intelligenza non è molto interessante per un essere umano (a meno che non faccia lo zoologo), ma invece l'intelligenza (io la chiamerei socievolezza) del gatto che risponde al comando o capisce quando parli è molto più appagante. Questo tipo di intelligenza-socievolezza secondo me è data un po' dal tipo di vita che il gatto fa in allevamento (socializzato prestissimo, portato in expo, manipolato...) sia dalla selezione, che tende per l'appunto, a parità di bellezza, a privilegiare i gatti dal carattere più docile e socievole. Ecco, trovo anch'io che uno dei motivi più importanti nello scegliere un gatto di razza stia proprio nella componente caratteriale.

Detto ciò, la mia gatta europeissima dell'infanzia era molto più intelligente dei miei due Devon rex tontoloni. Era una gatta a cui avevo insegnato a dare la zampa, salire la scala, indovinare dov'era nascosto il croccantino... una gatta che rispondeva al richiamo.. ho reso l'idea (anche di che testa avevo da bambina!! ).

Bia 23-10-2019 16:58

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Onestamente a me piacerebbe molto vedere un'expo felina e prima o poi ci andrò, anche solo per lustrarmi gli occhi:D
Una domanda da super ignorante: ma quindi se un gatto dimostra di essere a proprio agio e non impaurito è possibile tenerlo fuori dalla gabbia? O era solo una stranezza di questa expo parigina? O magari li si può far uscire solo in determinati momenti? E un'altra domanda: quanto dura un'expo? Ovvero per quanto tempo i gatti devono rimanere in mostra chiusi in gabbia?

iw1dov 23-10-2019 22:38

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da alimiao (Messaggio 2148891)
King, [...]credo di far parte dello 0,0008% del forum a cui le expo PIACCIONO

Be', conta pure anche noi :D Non siamo frequentatori assidui, anche perchè - come diceva qualcuno più su - generalmente sono in posti abbastanza fuori mano, però insomma; qualcuna ce la siamo goduta, e qualcuna - ahinoi - ce la siamo persa.
Ma nelle expo che abbiamo visitato noi, io ho visto sì mici annoiati, alcuni anche infelici; probabilmente di gente che era venuta col gatto per farsi bello lui.
Ma - siete liberissimi di non credermi - ho visto anche tanti mici vanitosi mettersi davvero in mostra, ed in posa, per il pubblico. Gatti che sapevano di essere i protagonisti.

Poi be' certo: come dici tu, fa impressione vedere i gatti "col cartellino del prezzo". Ma da noi non è poi così diverso; alle expo noi vediamo "cuccioli disponibili" o "si prenotano...". Certo, la trattativa prosegue in separata sede, però io non vedo tutta questa differenza.

Certo è - e su questo non hai torto - che per lo meno da noi non esci dalla fiera con il micio nuovo nel trasportino. Se non altro da noi gli allevatori seri non mollerebbero mai un loro micio al primo che passa.

Quote:

Originariamente inviato da alimiao (Messaggio 2148891)
Detto ciò, la mia gatta europeissima dell'infanzia era molto più intelligente dei miei due Devon rex tontoloni.

Oh, be'! di Isidoro che sapeva leggere l'ora credo di aver raccontato mille volte. Anche lui rispondeva al richiamo, e non solo. E credo che King - parlando di Arturo - si riferisse proprio a questo. Si sta convincendo ;)

Aletto 24-10-2019 08:32

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Ho letto :)
Tralascio il fatto che sono in vendita sul posto

Riflessioni:
Non c’è bisogno di essere zoologi o altro, c’è bisogno di essere affascinati, stupiti e invece spesso si sente dire: gli manca solo la parola. Ovvero, se l’avesse sarebbe perfetto, sarebbe come me.
A me manca solo la coda, se l’avessi sarei perfetta per te, sarei quasi come te.

“Siamo così intelligenti da capire l’intelligenza degli animali?”* Provate a leggere questo libro. Costa 29 Euro, sono troppi per capire cosa significa?

Cosa vuol dire essere intelligente? E se non ci capisce è per questo considerato meno intelligente? La relazione sarebbe meno apprezzata e meno appagante?
Cosa vuol dire avere una marcia in più?
E’ quella marcia in più che colma la nostra carenza di marcia in più?

“Siamo così aperti mentalmente da supporre che le altre specie abbiano una vita mentale? Siamo abbastanza creativi per investigarla? Siamo in grado di distinguere i ruoli dell’attenzione, della motivazione e della cognizione?*

Perché un altro animale dovrebbe essere simile a noi e capire quello che diciamo se noi il più delle volte non capiamo ciò che ci dice?
Perché esaltare le similitudini e non la diversità?
Perché abbiamo questo bisogno?
Cosa c'è sotto?

Cosa cerchiamo nella relazione col gatto? Una relazione con un nostro quasi-consimile? Da accudire? Da affiliare? E se non ne avesse quel bisogno che noi consideriamo sufficiente per essere inglobato nel nostro mondo? Che facciamo? Che pensiamo? Che quel gatto per noi vale di meno perché ha una marcia in meno?
Rispetto a Volland che è di razza, Berenice e Buio assieme a tutti gli altri gatti non di razza, hanno una marcia in meno? Un patrimonio genetico più ricco e sfaccettato è una marcia in meno?

Il virgolettato è tratto dal testo "Siamo così intelligenti da capire l'intelligenza degli animali?" di Frans de Waal dove ci sono splendidi esempi di intelligenza animale e splendidi esempi di inadeguatezza della nostro metodo comparativo per rilevarla ed altrettanto splendi esempi di come ce ne accorgiamo e ci correggiamo. Frans de Waal in questo ambito è considerato il maggior esponente al mondo.

morghi 24-10-2019 08:59

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da Bia (Messaggio 2148896)
Onestamente a me piacerebbe molto vedere un'expo felina e prima o poi ci andrò, anche solo per lustrarmi gli occhi:D
Una domanda da super ignorante: ma quindi se un gatto dimostra di essere a proprio agio e non impaurito è possibile tenerlo fuori dalla gabbia? O era solo una stranezza di questa expo parigina? O magari li si può far uscire solo in determinati momenti? E un'altra domanda: quanto dura un'expo? Ovvero per quanto tempo i gatti devono rimanere in mostra chiusi in gabbia?

Nessuno impedisce di tenere il gatto fuori dalla gabbia ma io lo trovo molto irresponsabile perchè basta un rumore forte, un bambino agitato o un altro gatto incavolato che il gatto può scappare ed mettersi nei guai, oltre alla paura che può prendere...
Le esposizioni di norma aprono al pubblico dalle 10.30 alle 18.30. Gli espositori normalmente devono essere presenti entro le 9,00 e uscire alle 19,00.

morghi 24-10-2019 09:03

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Grazie alimiao per avere raccontato la tua esperienza all'estero... posso dirti che anche nello stesso paese estero (es. Francia) ci sono esposizioni ed esposizioni, alcune sembrano delle vere e proprie sagre di paese... Probabilmente quella che hai visto era molto grande e ben organizzata perchè era a Parigi.

Detto questo, sono allibita per la vendita in Expò... da noi appunto è vietata e lo trovo molto corretto. Come ho già scritto sotto, non sono favorevole nemmeno al gatto fuori dalla gabbia perchè è un attimo che si spaventi o si arrabbi per qualche cosa e scappi...

morghi 24-10-2019 09:04

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Per quanto riguarda l'intelligenza del gatto.... beh... io che ho maschi e femmine intere posso dirvi che si nota molto la differenza di QI intellettivo tra uno e l'altro :263:

iw1dov 24-10-2019 09:27

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Io la vedo in maniera diversa. Se Arturo, o Lina, capiscono che cosa sto cercando di comunicare loro io ne sono contento non perchè così li sento "più simili a me", ma perchè evidentemente loro sono "meglio di me".

Infatti loro riescono ad afferrare ciò che voglio comunicare loro molto più di quanto io non riesca a comprendere ciò che loro vogliono dire a me.
E fra l'altro, il fatto che riescano a farsi capire è un altro punto a favore loro, non mio, che in questo momento sto spiegando ad un ammasso di rame e silicio che cosa deve fare, ma non riesco a comprendere che cosa vuole comunicare Matt quando (tipicamente dopo essere stato cacciato da Lina, che non ha voglia di giocare) se ne va in un'altra stanza gridando.

E poi c'è la soddisfazione di aver in qualche modo instaurato un canale di comunicazione con loro.

Io ci provo, a "parlare gattese" con loro - ben sapendo che per lo più la loro comunicazione non è verbale: testatine, strusciatine, occhietti. Ma "entra nel trasportino, chè dobbiamo andare dal dottore" non è traducibile in gattese semplicemente perchè sono concetti che a loro non appartengono. Perciò mi arrangio come posso, e se riesco a farmi capire, mi sento più vicino a loro, non viceversa.

iw1dov 24-10-2019 09:49

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Mi riferivo, naturalmente, a quanto dice Aletto, solo che sono arrivati altri interventi nel mezzo.

alimiao 24-10-2019 09:53

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da Bia (Messaggio 2148896)
Una domanda da super ignorante: ma quindi se un gatto dimostra di essere a proprio agio e non impaurito è possibile tenerlo fuori dalla gabbia? O era solo una stranezza di questa expo parigina? O magari li si può far uscire solo in determinati momenti?

Mi è capitato di vederlo anche in expo italiane, ma moooolto più raramente, diciamo come eccezione alla regola. Mi ricordo ad esempio di un siamese che era seduto SOPRA la gabbia e da lì guardava il pubblico. Ricordo anche che era un neutro adulto che l'allevatore voleva vendere (anche lui aveva messo il cartello nella gabbia, anche se meno esplicito di quello dei francesi... tipo "maschio neutro disponibile"), e forse da allora associo il fare uscire il gatto dalla gabbia ad una sorta di "strategia di marketing diretto".

Ma ripeto sono eccezioni. Per quello che mi è capitato di vedere alle expo, gli allevatori sono anzi piuttosto "gelosi" dei propri gatti... moltissimi schermano le gabbie col plexiglass in modo che i visitatori non possano avere contatto diretto con i mici, alcuni addirittura schermano con dei plexiglass scuri (e questo lo trovo un po' poco rispettoso del visitatore perché così non si vede niente, avrò almeno il diritto di darci un'occhiata, al tuo gatto? :cry:). Quasi tutti, se proprio proprio fanno toccare il micio, chiedono la cortesia di lavare prima le mani con il gel battericida. Che poi io li capisco: tutti i gatti prima di entrare in expo devono sottoporsi a visita veterinaria, sono già un po' stressati di loro (e quindi magari con le difese immunitarie giù), immagina se per dire un visitatore portasse dei virus (o parassiti, o batteri o quant'altro) dal gatto di casa e li trasmettesse al micio in expo... poi il micio viene toccato dallo steward che tocca altri cinquanta mici... insomma, prevenire è meglio che curare!

Poi secondo me va anche a carattere (sia del micio che dell'allevatore): ci sono persone più ansiose di altre. Ad esempio l'allevatore dei miei gatti diceva (ne parlo al passato perché non alleva più) che già i devon rex sono rari, e allora lui concedeva volentieri a chi glielo chiedeva di toccarli e anche prenderli in braccio (dopo gel battericida), per far sentire la morbidità del pelo e anche per far vedere quanto fossero cozzaloni e socializzati. Ci sono allevatori che mettono la pettorina al gatto e lo fanno stare in braccio seduto con loro (almeno per un certo periodo per farlo un po' sgranchire). Io per come sono fatta, credo che sarei terrorizzata dal rischio che potesse spaventarsi e scappare...

alimiao 24-10-2019 09:58

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da iw1dov (Messaggio 2148903)
Ma - siete liberissimi di non credermi - ho visto anche tanti mici vanitosi mettersi davvero in mostra, ed in posa, per il pubblico. Gatti che sapevano di essere i protagonisti

Sì confermo, ho visto anch'io... c'era uno sphynx (un cucciolone) che letteralmente non voleva più scendere dal palco del giudizio, perché si stava divertendo troppo a giocare a cannetta con il giudice... :devil:
E ci sono tanti gatti (soprattutto i più giovani) che in gabbia giocano con i visitatori e danno l'aria di divertirsi parecchio.

alimiao 24-10-2019 10:22

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
@Aletto: sono in parte d'accordo con le tue riflessioni. Infatti per quello non ho parlato di intelligenza ma di socievolezza-interattività. Classificare l'intelligenza di un gatto in base al suo grado di socievolezza-interattività con l'umano mi pare scoretto e poco rispettoso.

Detto ciò, sono meno d'accordo sul giudicare negativamente gli umani che preferiscono animali domestici che hanno una maggiore socievolezza-interattività rispetto ad altri. Certo, forse se vogliamo essere coerenti al 100%, il vero rispetto per il gatto sarebbe lasciarlo libero di vivere in natura senza metterselo in casa e forzarlo a tante scelte "innaturali" (sterilizzazione, convivenza con l'uomo e con altri mici, reclusione in casa, ritmo giorno-notte alterato, riproduzione forzata in caso di gatti d'allevamento, ECC ECC).

Rispetto questa opinione, ma io, per come sono fatta, non riesco nella mia vita ad applicare questo grado di coerenza. Amo tutti i gatti, ma preferisco quelli che hanno un più alto grado di socievolezza-interattività con l'umano, mi danno più soddisfazione ed appagamento. Sarà anche un tratto egoistico e narcisista della mia personalità, ma ehi, siamo umani, e credo che la perfezione esista solo come ideale.

Fra l'altro, io credo che il fatto di avere un alto grado di socievolezza-interattività con l'umano sia per un "gatto di casa" un vantaggio, va cioè tutto a beneficio del suo benessere.

Faccio un esempio sui cani, spero di spiegarmi. Il levriero persiano è un cane bellissimo e spettacolare, però è un cosiddetto "cane primitivo", cioè un cane molto poco socializzato, è rimasto ancora molto simile ai primi canidi che ancora non erano stati domesticati dall'uomo. Questo tipo di cane ha un istinto predatorio altissimo, una bassissima addestrabilità, una grande indipendenza. Tradotto in pratica: se lasciato senza guinzaglio, tende a scappare e non rispondere al richiamo; se vede un qualsiasi piccolo mammifero (lepre, gatto, ma anche cane di piccola taglia) a km di distanza, parte in quarta e con tutta probabilità lo prenderà e ucciderà; non essendo socievole, se un bambino lo accarezza per strada o si nasconde impaurito o per reazione magari morderà... ecc.
Ora prendiamo il barboncino nano, cane nato anche lui come cane da caccia ma selezionato nei secoli per la compagnia: è un cane socievolissimo, ubbidientissimo, molto interattivo con il padrone. Un cane che si adatta bene a convivere con altri animali domestici, che è dolce e docile con i bambini, a cui si può insegnare l'agility, i comandi, che risponde al richiamo, che è versatile e quindi può essere sia il cane tranquillo per fare compagnia alla vecchietta sia il cane spotivo per il ragazzino... ecco, secondo voi quale di questi due cani si adatta meglio a vivere in un appartamento a Milano con una famiglia media?
Questo non vuol dire che il levriero sia meno intelligente del barboncino, ma la sua intelligenza non è finalizzata all'interazione con l'uomo. Quindi, o si dice "io non prendo nessun cane perché avere un animale domestico in casa a Milano è una forzatura e un egoismo", o secondo me bisogna anche valutare quale tipo di intelligenza sia più confacente alle nostre esigenze, senza colpevolizzarci per il fatto che noi, in quanto esseri umani, abbiamo esigenze e anche aspettative rispetto all'interazione con l'animale domestico.

Bia 24-10-2019 11:30

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da morghi (Messaggio 2148909)
Nessuno impedisce di tenere il gatto fuori dalla gabbia ma io lo trovo molto irresponsabile perchè basta un rumore forte, un bambino agitato o un altro gatto incavolato che il gatto può scappare ed mettersi nei guai, oltre alla paura che può prendere...
Le esposizioni di norma aprono al pubblico dalle 10.30 alle 18.30. Gli espositori normalmente devono essere presenti entro le 9,00 e uscire alle 19,00.

Grazie mille per la spiegazione!

Bia 24-10-2019 11:33

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da alimiao (Messaggio 2148916)
Mi è capitato di vederlo anche in expo italiane, ma moooolto più raramente, diciamo come eccezione alla regola. Mi ricordo ad esempio di un siamese che era seduto SOPRA la gabbia e da lì guardava il pubblico. Ricordo anche che era un neutro adulto che l'allevatore voleva vendere (anche lui aveva messo il cartello nella gabbia, anche se meno esplicito di quello dei francesi... tipo "maschio neutro disponibile"), e forse da allora associo il fare uscire il gatto dalla gabbia ad una sorta di "strategia di marketing diretto".

Ma ripeto sono eccezioni. Per quello che mi è capitato di vedere alle expo, gli allevatori sono anzi piuttosto "gelosi" dei propri gatti... moltissimi schermano le gabbie col plexiglass in modo che i visitatori non possano avere contatto diretto con i mici, alcuni addirittura schermano con dei plexiglass scuri (e questo lo trovo un po' poco rispettoso del visitatore perché così non si vede niente, avrò almeno il diritto di darci un'occhiata, al tuo gatto? :cry:). Quasi tutti, se proprio proprio fanno toccare il micio, chiedono la cortesia di lavare prima le mani con il gel battericida. Che poi io li capisco: tutti i gatti prima di entrare in expo devono sottoporsi a visita veterinaria, sono già un po' stressati di loro (e quindi magari con le difese immunitarie giù), immagina se per dire un visitatore portasse dei virus (o parassiti, o batteri o quant'altro) dal gatto di casa e li trasmettesse al micio in expo... poi il micio viene toccato dallo steward che tocca altri cinquanta mici... insomma, prevenire è meglio che curare!

Poi secondo me va anche a carattere (sia del micio che dell'allevatore): ci sono persone più ansiose di altre. Ad esempio l'allevatore dei miei gatti diceva (ne parlo al passato perché non alleva più) che già i devon rex sono rari, e allora lui concedeva volentieri a chi glielo chiedeva di toccarli e anche prenderli in braccio (dopo gel battericida), per far sentire la morbidità del pelo e anche per far vedere quanto fossero cozzaloni e socializzati. Ci sono allevatori che mettono la pettorina al gatto e lo fanno stare in braccio seduto con loro (almeno per un certo periodo per farlo un po' sgranchire). Io per come sono fatta, credo che sarei terrorizzata dal rischio che potesse spaventarsi e scappare...

Grazie anche a te Alimiao!

Aletto 24-10-2019 11:48

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da alimiao (Messaggio 2148919)

....Detto ciò, sono meno d'accordo sul giudicare negativamente gli umani che preferiscono animali domestici che hanno una maggiore socievolezza-interattività rispetto ad altri...... o secondo me bisogna anche valutare quale tipo di intelligenza sia più confacente alle nostre esigenze, senza colpevolizzarci per il fatto che noi, in quanto esseri umani, abbiamo esigenze e anche aspettative rispetto all'interazione con l'animale domestico.

Non ho giudicato negativamente, non ho giudicato. Mi sono posta delle domande perché la zooanropologia studia l'interazione tra uomo ed eterospecifico, come nasce come si sviluppano i predicati di soglia, ossia i punti di aggancio tra l'uomo e le altre specie, quali in alcuni casi prevalgono ed in altri no e perché.
Di conseguenza nessuno credo si debba colpevolizzare, non avrebbe senso!

Aletto 24-10-2019 13:10

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da iw1dov (Messaggio 2148913)
.......non perchè così li sento "più simili a me", ma perchè evidentemente loro sono "meglio di me". .....

Pensa che io non vedo né un migliore né un peggiore, forse per questo lo hai messo tra virgolette. Mentre vedo diversa facilità di comunicare dovuta, credo in buona parte, alla capacità di sopravvivenza del problem solver.

P.S. pensa, ci fu una conferenza di Felice Cimatti su noi e gli altri animali che all'inizio faceva piegare in due dalle risate, poi procedeva normalmente

iw1dov 24-10-2019 13:44

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Ma certo, non c'è un migliore e un peggiore: l'ho messo così, tra virgolette, per sintetizzare il concetto.

Per la coronaca: nella odierna battaglia con l'ammasso di rame e silicio, sto perdendo. Arturo vincerebbe :D

violapensiero 01-11-2019 00:04

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Non mi sembra una cosa brutta, a parte il vendere i mici sul posto. Le expo italiane a volte sono tristi, o danno l'impressione di essere solo per addetti ai lavori e per gente molto su di tono.
Le gabbie sono piccole, non si vende sul posto, ma si possono prenotare i cuccioli, e spesso scrivono che ci sono cuccioli disponibili. Quello che ammiro nei francesi è la chiarezza. Non credo ci sia nulla di male nello scrivere il prezzo di un micio.E anche la possibilità di pagarlo ratealmente. Cosa che con molte carte di credito si può tranquillamente fare.
Prezzi sui siti, non ce ne sono. Li aveva l'allevatrice di Celestina, che era Austriaca...in Italia il prezzo si chiede solo parlando, e se è la prima cosa che si chiede, si fa una pessima impressione, questo è quello che leggo in giro.
Anche per la collocazione di soggetti adulti da pensionare, il rimborso spese non si scrive mai, si dice solo in privato. Ma perché? Si farebbe una prima scrematura...E chiamerebbe solo chi è davvero interessato.

iw1dov 01-11-2019 14:05

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da violapensiero (Messaggio 2149083)
il prezzo [...] non si scrive mai, si dice solo in privato. Ma perché? Si farebbe una prima scrematura...

Psicologia di marketing: l'esposizione del prezzo scoraggia l'acquisto, anche se è pienamente nelle possibilità del potenziale acquirente. Ciò perchè molti acquisti sono fatti d'impulso: se c'è il prezzo, si comincia a ragionarci su e... si passa alla prossima vetrina.

Anche in moltissimi altri posti - se guardi - non è mai indicato il prezzo, qualunque sia il tipo di merce venduta. Un prezzo esposto spaventa il potenziale acquirente, che non entra/non prende contatto; senza prezzo, chi ha una mezza idea di acquistare (e bada che parlo in generale, potrebbe anche essere una mela) deve per forza interagire col venditore e - alla fine - c'è il caso che concluda l'acquisto; magari anche se la spesa è un po' alta, ma non proprio fuori budget.

Il triste è che è dannatamente vero. Al museo ferroviario, una volta abbiamo fatto stampare dei volantini pubblicitari "promozionali": su mio suggerimento, chi avesse esibito il volantino alla cassa, avrebbe avuto diritto ad uno sconto. L'idea era di distribuire i volantini in determinati posti e lo sconto serviva proprio per far tornare i volantini: al termine della campagna, avremmo visto quali punti di distribuzione si sarebbero rivelati più efficaci.

Ma contrariamente al mio suggerimento, un dirigente s'impuntò e pretese di stampare il prezzo del biglietto sul volantino. Risultato? Su oltre 20'000 volantini distribuiti ne è tornato al massimo un centinaio. E stiamo parlando di TRE euro.

violapensiero 01-11-2019 14:31

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da iw1dov (Messaggio 2149101)
Psicologia di marketing: l'esposizione del prezzo scoraggia l'acquisto, anche se è pienamente nelle possibilità del potenziale acquirente. Ciò perchè molti acquisti sono fatti d'impulso: se c'è il prezzo, si comincia a ragionarci su e... si passa alla prossima vetrina.

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Hai ragione, ma io sento tutti i giorni e leggo quello che scrivono gli allevatori, se chiami per sapere il prezzo, ti classificano come persona da evitare...e invece magari chiami più persone, e ti districhi tra più scelte...

alimiao 05-11-2019 13:14

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
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Originariamente inviato da violapensiero (Messaggio 2149103)
Hai ragione, ma io sento tutti i giorni e leggo quello che scrivono gli allevatori, se chiami per sapere il prezzo, ti classificano come persona da evitare...e invece magari chiami più persone, e ti districhi tra più scelte...

Secondo me la differenza è questa: gli allevatori italiani (quelli seri) vogliono prima di tutto il bene dei loro gatti, e, dato anche il contesto italiano, vogliono essere ben sicuri della serietà dell'acquirente prima di iniziare le trattative. Perché dico "dato il contesto italiano"? perché in Italia la cultura del gatto di razza è ancora poco diffusa, la maggior parte delle persone non è informata, non conosce la differenza fra scucciolatore e allevatore, non sa a cosa serva il pedigree, insomma l'approccio è molto superficiale. Molti non sanno perché gli allevatori chiedano 800 euro e gli scucciolatori 200, non sanno che il "prezzo del gatto" in realtà è un rimborso spese per tutti i costi che comporta allevare un gatto seriamente, non conoscono i rischi di comprare da gente inesperta.
E' chiaro che ad un evento commerciale come una fiera del pet, ci possono andare tanti tipi di visitatori... ci posso andare io che sono esperta di gatti di razza, e ci possono andare le famiglie con bambini o quello che non sa niente di gatti di razza ma ha visto la pubblicità sulla metro. Ci possono andare persino i malintenzionati che cercano il gatto di razza per diventare scucciolatori... allora, secondo me mettere vendere i gatti direttamente in fiera con cartelli del tipo "costo del gatto: 800 euro, pagabile in 3 rate" è rischioso, per vari motivi. Primo, perché il vero appassionato prima di tirare fuori la carta di credito vuole visitare l'allevamento, vedere i genitori dei gatti, fare una chiacchierata approfondita con l'allevatore, tutte cose che nel casino di una fiera si possono fare poco. Secondo, perchè una persona seriamente intenzionata a comprare un gatto di razza secondo me deve avere un po' di soldi da parte. Cioé se stai comprando un gatto che costa 800 euro non ne puoi avere solo 1000 in banca, il fatto di pagare a rate o tutto insieme non dovrebbe fare questa grande differenza.. il prezzo non dovrebbe essere questa grande pregiudiziale, altrimenti partiamo male: e se il gatto si ammala seriamente, che si fa, paghiamo anche il vet a rate? Poi dal punto di vista dell'allevatore, prima di parlare di soldi, bisogna parlare di molto altro: la casa è in sicurezza? che tipo di vita andrà a fare il gatto? parlare subito di soldi e di modalità di pagamento rischia di confermare l'idea (già piuttosto diffusa) che l'acquisto di un gatto sia come l'acquisto di qualsiasi altra merce, c'è un prezzo, una domanda, un'offerta, le rate...

babaferu 05-11-2019 13:33

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Mah veterinari seri che si fanno pagare a rate ce ne sono. Ma poi cosa vuol dire, allora con 1000 euro in banca non ti fanno adottare manco un europeo?
Non so, mi pare un po' un vezzo, questa cosa di non dire il prezzo. Chiederlo subito serve per non innamorarsi di una cosa che poi magari non è alla nostra portata.

morghi 05-11-2019 14:18

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Io tendenzialmente è la prima cosa che dico/scrivo negli annunci... così evito di perdere tempo con persone che cercano l'affare/fregatura...

alimiao 05-11-2019 15:07

Re: Cronache da una expo francese.. (paese che vai..)
 
Quote:

Originariamente inviato da babaferu (Messaggio 2149231)
Mah veterinari seri che si fanno pagare a rate ce ne sono. Ma poi cosa vuol dire, allora con 1000 euro in banca non ti fanno adottare manco un europeo?
Non so, mi pare un po' un vezzo, questa cosa di non dire il prezzo. Chiederlo subito serve per non innamorarsi di una cosa che poi magari non è alla nostra portata.

Non mi sono spiegata bene. Volevo dire che secondo me una volta che si decide di comprare un gatto di razza, si suppone che si abbia una situazione economica per cui pagare in 3 rate o in una rata sola non faccia molta differenza, come pagare 200 euro in più o in meno. Non è un vezzo, per come ragiono io. Ma si torna sempre là: il gatto di razza non costa di più di un gatto europeo perché è più figo, come la borsa di Vuitton che costa di più di quella di Carpisa. Il gatto di razza costa di più perché c'è stato un lavoro di selezione dietro da parte dell'allevatore, e questo lavoro ha un costo che richiede dei rimborsi.

Dunque, se ho scelto di comprare un bengal ad esempio, devo scegliere l'allevatore che mi sembra più serio ed affidabile, e accettare il prezzo che mi fa, perché quello è il rimborso delle spese che ha avuto. Discorsi tipo "sì ma io ora ho solo disponibilità di pagare a rate 200 euro al mese" non mi piacciono molto, perché tirando sul prezzo si rischia poi di arrivare allo scucciolatore, che ti fa pagare il gatto ("senza pedigree ma bello uguale") 200 euro.

Sul fatto di dire il prezzo del gatto quando viene richiesto non ho niente in contrario, purché non ci si limiti a quello.

Io però stavo parlando di un caso specifico (l'expo di Parigi), in cui si vendevano gatti direttamente e c'erano cartelli col prezzo, la modalità di pagamento, ecc... dove questi dati erano messi bene in evidenza, mentre la scritta "il gatto è un essere vivente, bisogna mettere in conto le spese veterinarie ecc" erano delle postille piccolissime. Io trovo che vendere gatti in questo contesto, con queste modalità, si presta a parecchi rischi (e questo mi è stato confermato da alcuni allevatori presenti, che dicevano che loro non avrebbero mai venduto il gatto in expo, che prima di vendere il gatto vogliono conoscere approfonditamente i futuri padroni).


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