un altro leone ucciso
persone che alimentano il proprio ego rinsecchito assassinando animali, che pagano per farlo. che schifo, che rabbia, che male. addio ad un altro leone. :cry::dead::mad:
http://www.repubblica.it/ambiente/20...-C4-P2-S1.4-T1 |
Re: un altro leone ucciso
L'uomo non si merita nulla...
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Re: un altro leone ucciso
Non leggo il link altrimenti vomito, giocare a fare i cavernicoli con armi e strumenti precisi dopo più di 100 000 anni non dovrebbe avere senso. Dovrebbe averlo rispettare gli altri esseri viventi, rendersi conto che non siamo superiori a nessun altro, e che continuando così ci autodefiniamo inferiori, "poveri di mondo" come diceva Heiddeger riferendosi però agli altri animali
I poveri di mondo siamo noi |
Re: un altro leone ucciso
alcuni stati adottano questa strategia per avere introiti per poter conservare la specie in natura.
in altre parole: consento ai ricconi fulminati nel cervello di uccidere un leone e in cambio ricevo 45.000 euro. con quei 45.000 euro investo nella protezione dell'habitat e della popolazione wild dei leoni stessi, pago il personale, pago i permessi per mantenere l'area protetta eccetera eccetera.... è un controsenso ASSURDO ma spesso (non so se sia questo il caso) sono costretti a fare così, per mancanza di soldi... |
Re: un altro leone ucciso
si è questo il caso, l'articolo riporta:
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tutto questo pensando alla conservazione della specie... per la singola uccisione ovviamente non ci sono scuse né giustificazioni. chissà se il ponte per i leoni è popolato da bracconieri da mordere nel sedere? :cry: |
Re: un altro leone ucciso
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Un bacio, ba |
Re: un altro leone ucciso
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Re: un altro leone ucciso
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@Elena se hai tempo e voglia di approfondire un po', l'argomento mi interessa... anche banalmente sapere a chi indirizzare eventuali donazioni, ecc. |
Re: un altro leone ucciso
Mi sembra di non essermi spiegata molto bene...le riserve sono aree di ripopolazione certo, e di conservazione degli animali a rischio di estinzione o in stato critico. Per mantenerle attive e sopratutto efficienti ed efficaci ci voglio soldi, tantissimi soldi. Molto spesso i soldi mancano, in paesi poveri come lo Zimbawe e tanti altri. Dunque gli enti privati o statali sono costretti a scendere a questo assurdo compromesso, cioè di concedere a qualche privato di eliminare per divertimento (già...) qualche soggetto - a livello di dinamica di popolazione un individuo in meno non è un costo elevato, se il tasso di crescita della popolazione viene mantenuto costante grazie alla conservazione dell'habitat - in cambio di parecchi soldi, con i quali l'ente stesso può continuare a mantenere protetta l'area. Spero di essermi spiegata meglio
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Re: un altro leone ucciso
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Un bacio, ba |
Re: un altro leone ucciso
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però il problema è che il finanziamento dei santuari a questo punto legittima la caccia, anzi tutti i sostenitori della caccia affermano che "senza la caccia i leoni si sarebbero già estinti perchè nessuno finanzierebbe le riserve". ed è un cortocircuito pazzesco a livello di percezione. da male tristemente necessario, a paladini dei leoni. |
Re: un altro leone ucciso
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La vita di nessuno dovrebbe essere merce di scambio "la morte di questo maschio, che aveva 3 femmine e 7 cuccioli, probabilmente comporterà la morte dei cuccioli e il ferimento delle femmine durante la lotta per accaparrarsele. le uccisioni dei maschi destabilizzano le famiglie e i branchi, hanno conseguenze che vanno ben oltre il singolo individuo ucciso." Quando si interviene sbrancando una società si fa un torto grave al nucleo sociale, ma checcefrega, arriva il dio denaro che non sistemerà tutto |
Re: un altro leone ucciso
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Re: un altro leone ucciso
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Io credo che in quel caso bisognerebbe proibire la caccia al leone, perché se c'è necessità di oasi di ripopolamento vuol dire che l'uomo ci è andato giù pesante con le uccisioni. Il leone è un simbolo totem da vincere e portare a casa la foto o la testa (non so) mentre nessuno si porta a casa la foto o la testa di una iena che non penso abbia bisogno di particolari tutele non essendo un trofeo da esporre, la iena non è un simbolo. Forse Elena ne sa di più in merito |
Re: un altro leone ucciso
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che tra parentesi è uno degli animali che mi affascinando di più comunque il problema è che proibire la caccia in quei posti non serve a nulla. le oasi esistono perchè la caccia non regolamentata e il bracconaggio hanno portato i leoni da 450.000 a 20.000 individui, e ora almeno una parte di quei 20.000 è relativamente al sicuro. se proibisci la caccia e chiudi le oasi, vedrai se non si estinguono in 10 anni :( per gli elefanti, ho letto che ormai nascono sempre più elefanti dalle zanne piccole. in pratica il bracconaggio sta esercitando una pressione selettiva fortissima su chi ha zanne lunghe. chissà che non si salvino così... |
Re: un altro leone ucciso
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Re: un altro leone ucciso
La cosa dei biberon l'ho vista anche io! Con tanto di tata umana (uomo) dietro una coperta per simulare la pelle di mamma elefante...
Affascinante quanto triste :cry: |
Re: un altro leone ucciso
l'ho trovato, avevo letto questo http://www.repubblica.it/ambiente/20...eri-153021579/
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Re: un altro leone ucciso
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@ linguadigatto, io ricordavo solo delle femmine, certo che se dovesse essere una mutazione genetica per sopravvivenza sarebbe un bel po' grave, le zanne gli servono per scarnire i tronchi di alberi e piegarli per arrivare alle foglie più in alto in tempi di magra |
Re: un altro leone ucciso
Mi spiace ma alcune specie di iene sono prossime alla minaccia. La necessità delle oasi di ripopolamento, se così le volete chiamare, non deriva soltanto dalla caccia, anche se per alcune specie essa ha un impatto notevole.
I problemi principali che minacciano le specie in natura sono l'inquinamento, la perdita di habitat, la scarsità di risorse trofiche e solo in ultimo, e per alcune specie, la caccia. Mi pare incoerente proibire la caccia se poi disboschiamo, sversiamo petrolio in mare, costruiamo, introduciamo specie invasive alloctone e quant'altro. Se controllarla può servire ad aiutare economicamente a mantenere le popolazioni animali in aree protette forse è la strada migliore al momento, anche se non quella ideale ovviamente. La cosa migliore sarebbe avere i fondi dalle donazioni di privati o da risorse nazionali e che nessuno cacciasse nessun animale. Vi ricordo che lo stambecco alpino (Capra ibex) esiste ancora in Italia perché il re Vittorio Emanuele aveva adibito l'odierna area del Parco Nazionale del Gran Paradiso ad area personale di caccia, e quindi era nel suo stesso interesse che la popolazione mantenesse un tasso di crescita positivo. È macabro e triste, ma è così. Che poi l'uomo debba sparire dal pianeta è un altro discorso, e su questo siamo d'accordo |
Re: un altro leone ucciso
Certo, è genetica spicciola. Nessuna mutazione genetica, é sempllice selezione naturale indotta da agenti artificiali esterni, in questo caso dalla pressione venatoria.
Se ammazzi tutti quelli con le zanne più lunghe, rimarranno solo quelli con le zanne corte e solo loro potranno riprodursi. I figli quindi non potranno che avere a loro volta zanne corte, ma chi tra loro le ha un po' più lunghe verrà cacciato, e quindi sopravviveranno gli altri, con quelle un pochino più corte, che si riprodurranno...e così via... Darwin, Mendel, perdonatemi! :rolleyes: |
Re: un altro leone ucciso
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Re: un altro leone ucciso
solo che zanne troppo corte o assenti impediscono loro di trovare acqua e cibo nella stagione secca. mi sa che sono fregati.
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Re: un altro leone ucciso
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Re: un altro leone ucciso
ma le iene sono a rischio per l'ambiente, pure quelle :disapprove:, la caccia smodata non c'entra credo
Ci sono molte specie di uccelli che non nidificavano in italia da anni, proprio la evitavano ed ora son tornate. Non chiedetemi quali perché non ricordo, altre specie di importazione che stanno prendendo il sopravvento sulla fauna locale, le prime che mi vengono in mente sono le tartarughe americane e una varietà di gambero d'acqua dolce E' chiaro che è tutto intimamente collegato, tra clima, distruzione di habitat, lo zampino dell'uomo, che sia iniziata la sesta estinzione è un dato certo poi che un animale si estingua per colpa diretta dell'uomo tipo "brutto cretino che hai importato a fare quelle tartarughe" è un conto, diverso è se la specie non risulta più idonea alla sopravvivenza. Darwin credo non parlò mai di lotta per la sopravvivenza (forse nell'ultima edizione dell' evoluzione delle specie) ma di adattamento per sopravvivere. La natura non è perfetta nel senso umano del termine, ed è in continua mutazione perché soggetta ad eventi e non possiamo esprimere in tal senso un giudizio morale nei suoi confronti né fare una discriminazione tra normalità e devianza. Molte devianze risultano importantissime Se solo l'uomo sapesse stare al suo posto ed osservare anziché intervenire a vanvera Credo di essere andata fuori tema :o |
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