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linguadigatto 08-03-2017 09:01

Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
 
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Originariamente inviato da Mialuce (Messaggio 2096649)
che passi questa legge sì o no?

NI. la legge sarebbe una buona cosa per gli animali vittime della sperimentazione, certo. ma se non è la mentalità a cambiare...

linguadigatto 08-03-2017 09:17

Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
 
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Originariamente inviato da Jamis (Messaggio 2096659)
Io penso davvero che l'uomo, grazie all'enorme privilegio che gli è concesso, abbia il dovere morale di farsi custode del mondo, accogliendolo nelle sue imperfezioni e cercando di farlo tendere all'ideale che, in quanto esseri umani, siamo capaci straordinariamente di immaginare. Fra le altre cose, questo per me vuol dire ridurre la sofferenza al minimo (eliminarla temo non si possa, è insita nella natura stessa) e rispettare il valore della vita, soprattutto di quella che permette a noi di esistere, che sia quella dell'animale che si mangia o quella dell'animale che viene sacrificato per la ricerca.

io penso che il resto dei viventi starebbe molto meglio se l'uomo invece di cercare di innalzarsi sempre di più al di sopra degli altri, scendesse da questo piedistallo, e tornasse a vivere insieme a loro, senza velleità divine di perfezionare la creazione e altre amenità del genere ;)

se ti mangi un pollo pensando.. ah però io ti rispetto... la verità è che al pollo non gli frega niente del tuo rispetto, lui vorrebbe solo non essere sgozzato, uscire dall'adolescenza, e passare il resto della sua vita a montare galline e salutare il sole. idem il topo col cancro. non raccontiamoci le favole, o gli animali si usano prevaricando la loro volontà, o si rispettano e si lasciano in pace.

Malinka 08-03-2017 09:30

Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
 
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Originariamente inviato da Malinka (Messaggio 2096663)
Non paventatevi.
Ho letto olo ora le ultime pagine di meaggi; oggi tra lavoro e computer che mi ha fatto girare le palle...e non lo tiro giù dalla finetra è un miracolo, ho fatto una faticaccia a mettere inieme queto meaggio, costretta a fare dei continui copia incolla di ingole lettere.
Oltre alla lettera che che vedete mancante, ci ono imboli ed altre che non rieco più a crivere, per fortuna ono quelle che uo una volta ogni morte di papa ed anche alcuni numeri.
Probabilmente è un problema di contatti, domani provo col dioidante e e ancora non dovese andar bene, ci guarderò dentro.

Mi ono accorta olo ora, rileggendo il mio meaggio, che fra ora tarda e difficoltà di tatiera, non ho incollato tutto quel che dovevo incollare; è quello critto in verde.
cuate il caino.

Volevo precisare che non ho aperto questo sondaggio per la curiosità di vedere se avrebbero prevalso i contrari o i favorevoli o se ci sarebbe stato un sostanziale equilibrio delle posizioni.
Se questa fosse stata la mia intenzione, avrei l'impostato così:

I farmaci e gli alimenti dietetici utilizzati per la cura e la prevenzione delle patologie che possono colpire i nostri gatti vengono testati su "gatti da sperimentazione"
Sono favorevole
Sono contrario



Ho invece preferito ricorrere alle opzioni di voto che vi siete ritrovati davanti perché mi interessava vedere le reazioni dei partecipanti a domande così***************************, che senza dubbio avrebbero dato vita ad una discussione assai vivace ed articolata, come infatti è avvenuto.

Qualcuno si è chiesto che razza di domande fossero mai quelle, altri non si sono riconosciuti in nessuna delle opzioni proposte, come del resto capita in molti sondaggi, e pertanto si sono astenuti dal voto, come avrei fatto anch'io al loro posto; la maggior parte dei partecipanti, indipendentemente dall'essere contraria o favorevole alla sperimentazione, ha portato un contributo positivo alla discussione, evidenziando la difficoltà che tener fede alle proprie idee comporterebbe in una ipotetica, futura situazione concreta e non solo virtuale come ora, mettendo in luce i sentimenti contrastanti, i dubbi, le incertezze che emergerebbero.
Ci sono stati alcuni interventi intrisi di malcelata stizza.
Altri si sono spesi fino alla nausea (non la loro, ma forse di alcuni sì, e la mia certamente) per affermare e ribadire l'ignoranza (in senso etimologico) e l'incapacità di comprensione di chi la pensa diversamente, incaponendosi nel pretendere che gli ignoranti (in senso etimologico) si esprimano in scientifichese, affermando, ribadendo e straribadendo fino all'altrui sfinimento e con certezza granitica quella che è la Verità Assoluta, tanto che per un attimo ho pensato che una divinità suprema fosse scesa su questa terra e si celasse sotto qualche nickname.

Ma sono ben presto tornata in me, giusto in tempo per correre in bagno.
No, non per espletare i miei bisogni fisiologici, ma perché mi era venuta una forte nausea; avevo appena letto un'illuminante frase a dimostrazione di quanto alcuni umani possano essere scarsamente empatici verso esseri viventi non umani: gli animali dei laboratori non vengono presi dalla campagna e portati in gabbia, ma vengono prodotti allo scopo.
E questo cosa cambia? Esseri viventi e senzienti lo sono gli uni come gli altri, oppure no?

il discorso dell'incoerenza di chi è contro la sperimentazione animale è risolvibile solo e soltanto se questa persona evita di usare qualsiasi tipo di farmaco esistente al mondo. solo allora sarebbe davvero coerente e meriterebbe anche la mia stima (che conquista, eh?)
Non commento le arrampicate sugli specchi.
Mi piace la parte conclusiva, messa lì così, tra il serio e il faceto...
Detto fra noi, (sempre tra il serio e il faceto): aspiro a ben altre conquiste.

Buona continuazione a tutti, queto è il mio unico computer e non ho uno matphone, quindi finché non arò riucita a riolvere il problema dell'impoibilità di crivere alcune lettere, mi limiterò a leggervi.

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Originariamente inviato da Pumadi (Messaggio 2096673)
Hai estrapolato la frase dal contesto.

Non cambia nulla a livello di dignità dell'animale. Cambia tutto, perché sono animali su cui è possibile sperimentare in quanto privi di molti fattori confondenti nella loro vita precedente. Un topo che nella sua vita precedente ha sofferto la fame, o ha mangiato del veleno a cui è sopravvissuto, non va bene per testare un farmaco, perché non è stato possibile controllare alcuni fattori. Per questo motivo non è nemmeno possibile offrire il proprio animale per la sperimentazione.

Ovviamente un topo è un topo. Stavo spiegando perché non va bene, anche da un punto di vista tecnico, "prendere umani assassini e violenti" per fare sperimentazione.

Per il mio modo di zentire empatia, ze da un lato affermazzi che non cambia nulla dal punto di vizta della dignità, e dall'altro accettazzi e approvazzi l'tilizzo per la zperimentazione...perché quegli animali zono privi di fattori confondenti, eccetera, mi definirei incapace di provare empatia.

Oh! La zeta è un'egregia zoztituita della ezze, ma non fateci l'abitudine, per oggi bazta...e bazta fino a che il pc non tornerà a funzionare come zi deve.

linguadigatto 08-03-2017 09:40

Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
 
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Originariamente inviato da alepuffola (Messaggio 2096636)
Come fai a saperlo? non puoi. ti fidi e basta, secondo me.
Del resto se ci si vuole curare dalle malattie qualche piccolo rischio credo valga la pena di correrlo, o no?.
Sugli umani.
Quali? Volontari. Nessuno si offre volontario? ci si tiene le malattie. Vedrai che dopo un pò la voglia di protagonismo che è in ciascuno di noi produrrà volontari a iosa.

certo che non posso saperlo, quello che ho detto infatti è che mi fido di chi è nel campo e la pensa così. non ho una fiducia illimitata nella tecnica.

gli umani non potrebbero fare i volontari, per due ragioni: una è quella già illustrata da Serena o Pumadi (se non sbaglio), ovvero che gli animali su cui si testa, per capire quali siano effettivamente gli effetti della molecola, devono essere: geneticamente omogenei, della stessa età, stesse identiche condizioni di vita, stesso cibo, e così via.

seconda: certi farmaci si testano su più generazioni: coi topi è semplice, in un anno ottieni diverse generazioni. sugli uomini come diamine si dovrebbe fare?

un farmaco che non fosse testato con tutti i protocolli di sicurezza che includono anche i test su animali, io non mi sognerei mai di prenderlo... è pericoloso... così come non mangio funghi a caso! però non mi farei problemi ad accettare che da ora in poi non si sviluppano nuovi farmaci. che non vuol dire lo stop totale alla ricerca medica, tanto si può fare a livello di prevenzione, tecniche chirurgiche, materiali, ingegneria medica... solo non si testano molecole né tecniche nuove sugli animali.

linguadigatto 08-03-2017 09:41

Re: Gatti: sacrificarne 1 per salvarne 100?
 
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Originariamente inviato da Malinka (Messaggio 2096685)
Oh! La zeta è un'egregia zoztituita della ezze, ma non fateci l'abitudine, per oggi bazta...e bazta fino a che il pc non tornerà a funzionare come zi deve.

ahhahahahah cazpita era divertente!


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