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Sam1981 28-03-2020 20:44

Gatto grande paura del piccolo
 
Ciao a tutti,alla fine il piccolo Haruki è arrivato per far compagnia all'altro mio Micio.
Non mi capacito di una cosa,nonostante abbia fatto un inserimento preciso sotto tutti i punti di vista ( ho la fortuna di aver potuto tenere il piccolo separato in un stanza tutta "sua"),il mio gatto che quando è in giardino e vede i gatti della mia vicina ( o dei gatti in generale) impazzisce di gioia e li cerca,con Haruki è spaventatissimo ormai sono passate 2 settimane ma la situazione non migliora.Mi sento molto in colpa,perché ho preso il cucciolo propio per dare un compagno di giochi al grande ( 3 anni),il piccolo lo cerca e vorrebbe giocare e il grande scappa terrorizzato.
Chiaramente la maggior parte delle mie attenzioni sono rivolte al grande perché voglio fargli capire che è amato esattamente come prima,ma quando il piccolo è sveglio,il grande è estremamente a disagio.
Cosa posso fare??Sto pensando si dare via il piccolo,perché non voglio peggiorare la qualità della vita del mio Micio grande.

kaede 28-03-2020 21:29

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Sono passate solo due settimane, dagli tempo.
Possono volerci anche mesi.
Come lo stai facendo l'inserimento?

Sam1981 28-03-2020 21:40

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Allora ho portato il piccolo a casa,nella stanza preparata per lui,dopo un paio di giorni ho fatto scambio di copertine e di un paio di giochi per iniziare a scambiare gli odori,ho fatto visitare la stanza del piccolo ( senza il piccolo) al grande dopo 4 giorni, dopo 7 giorni ho iniziato a lasciare un piccolo spiraglio alla porta per poco tempo per far rendere conto al grande della presenza di un altro gatto,così per un paio di giorni poi ho messo una rete per farli vedete senza contatto e poi ho iniziato a farli incontrare solo qualche ora al giorno ,cosa che sto facendo tuttora,la notte il piccolo dorme ancora nella sua stanza,perché il grande dorme con me e se lasciassi il piccolo libero,il Grande non starebbe sul letto e si nasconderebbe.sto sbagliando qualcosa?

Riri 29-03-2020 07:38

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
È passato davvero poco tempo, non disperare. Però vorrei dirti una cosa: il gatto, per sua natura, non è un animale sociale. Quella di dargli un compagno per farlo sentire meno solo è un'esigenza tutta umana.
Non necessariamente sbagliata, per carità. Però tieni conto che al tuo micio residente potrebbe volerci tempo, molto tempo, e che non necessariamente arriveranno a una convivenza idilliaca.
Detto questo, penso che da parte tua ci voglia davvero tanta pazienza e, se possibile, cerca di non essere ansioso: i gatti lo sentono e la tua tranquillità fa sentire anche loro più tranquilli.
E capisco il senso di colpa e la disperazione, davvero: io ho solo un'esperienza di inserimento alle spalle, fatta da bambina e senza nessun'accortezza (un po' per ignoranza, ma soprattutto perché le circostanze estreme della situazione non lo permettevano) e fu dura, durissima. Ora, nel mio caso il secondo gattino non era stato assolutamente cercato e la residente aveva un vissuto che definire traumatico sarebbe ancora un eufemismo, ma detto questo, non ci saremmo mai sognati di dare via il nuovo arrivato. Ormai è parte della famiglia e merita di essere amato quanto il grande, sempre che davvero la situazione non diventi davero ingestibile e dolorosa per tutti. Ma dubito fortemente sarà così, e due settimane sono davvero presto per dirlo!
Coraggio, andrà bene.

babaferu 29-03-2020 08:33

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Errore scusate

Sam1981 29-03-2020 08:50

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Grazie mille Riri...hai ragione,2 settimane sono pochissime,cercherò di tranquilizzarmi per non stressare loro,certo è che mi hai fatto molto riflettere quando dici che la necessità di dargli un compagno è una nostra interpretazione,ho sempre pensato che con un suo simile la sua vita sarebbe stata più completa.

Riri 29-03-2020 11:15

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
E da un punto di vista umano è deltutto naturale, noi vediamo il gatto e pensiamo: ma poverino, non si sentirà solo? Però il gatto non è un animale sociale, un compagno dal suo punto di vista non è che un intruso nel suo territorio.
Dopodiché le reazioni possono essere diverse, questo non significa che non potranno andare d'amore e d'accordo, e vedrai che sarà così, o che nella peggiore delle ipotesi si ignoreranno con qualche azzuffatina. Però ecco, il regalo nel prendere un compagno lo facciamo a noi, più che a loro :-)
Il fatto che interagisca in modo sereno con i gatti dei vicini poi secondo me è ancora diverso: nel senso, con loro si sente comunque al sicuro nel suo territorio, non subisce intromissioni.
Mi raccomando, con questo non pensare assolutamente di aver compiuto una scelta sbagliata o che dovresti dare via il micino ecc. Solo, magari ti può essere d'aiuto a prendere in considerazione l'inserimento in un'ottica diversa e spero utile per tutti e tre :D

Leny 29-03-2020 11:59

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Inizio col dirti che due settimane non sono nulla praticamente, spesso gli inserimenti richiedono molto più tempo per raggiungere una convivenza tranquilla e pacifica (ovviamente dipende dai gatti coinvolti).
Io ho 4 gatti attualmente: Klimt, il primo, quando vede qualche micio in giardino gli si avvicina tutto contento e incuriosito, proprio come il tuo, ed effettivamente quando hi introdotto la seconda gatta lui l'ha accettata nel giro di un paio di giorni (inserimento diretto). Poi, dopo un annetto, sono arrivati altri due gattini, due fratellini trovati nel mio giardino. I due cuccioli sono stati tenuti separati dagli altri per circa una settimana perché avevano la rinotracheite e, quando li ho fatti incontrare con gli altri, la gatta, Nebbia, li ha accettati quasi subito poiché i primi giorni soffiava se si avvicinavano loro, ma allo stesso tempo era lei a seguirli e piagnucolare se la separavo da loro. Dopo qualche giorno andavano già d'amore e d'accordo e li coccolava come una mammina. Klimt invece, gattone di 6 kg, per almeno un mese era spaventato da quegli scriccioli di 700 grammi e scappava via soffiando e ringhiando. Dopo un po' di mesi ha cominciato ad averne meno paura, tuttora ogni tanto gli soffia quando si sente infastidito da loro (i micetti sono con noi da 7 mesi e ne hanno quasi 9), ma molte volte è lui stesso ad acciambellarsi accanto a loro e a pulirli per bene come un paparino.
Questo per farti capire che ci sono gatti che accettano subito i nuovi arrivati, altri che ci mettono più tempo o magari uno stesso gatto accetta in maniera e tempi diversi gatti diversi. Io non mi preoccuperei troppo, ancora è passato poco tempo.

Aletto 29-03-2020 12:44

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Quote:

Originariamente inviato da Riri (Messaggio 2153852)
......ma poverino, non si sentirà solo? Però il gatto non è un animale sociale, un compagno dal suo punto di vista non è che un intruso nel suo territorio.
............ prendere in considerazione l'inserimento in un'ottica diversa e spero utile per tutti e tre :D

Oltre all'errore comune a noi umani, ossia considerare un gatto poverino perché si sente solo, mi riallaccio soprattutto all'ultima frase che secondo me è importante e scusami Riri se l'ho estrapolata dal contesto.

Alllora, copioincollo dai miei appunti:
Le sue antiche origini di animale dalla socialità non obbligata, tuttora perdurano nel suo DNA.
Qualunque gatto, di solito, incontrando un consimile sconosciuto nel suo territorio, tende istintivamente ad averne paura e a reagire ringhiando, soffiando o addirittura attaccando perché lo interpreta come una minaccia sia per la propria incolumità fisica, sia come un invasore arrivato ad occupare i suoi spazi. Non bisognerebbe sottovalutare segnali come ringhi, soffi e zampate nervose perché spesso sono il sintomo di un rancore reciproco destinato a depositarsi nell'animo dei due gatti, per riesplodere con il tempo, magari dopo giorni, mesi o addirittura anni e dopo una convivenza apparentemente tranquilla.
Per cui bisognerebbe riuscire a cogliere quei segnali di astio ed essere abbastanza fortunati da essere presenti e comprenderli nel momento in cui si verificano soprattutto nei casi di aggressività passiva che limita sia il welfare che il wellbeing anche dopo un inserimento riuscito.

Facendo gli inserimenti sia progressivi che immediati, dimentichiamo sempre che è il gatto ad essere padrone della sua vita, artefice delle sue reazioni emotive e qualunque esse siano, bisogna rispettarle.

Queste due settimane sono poche ma sufficienti per depositare nella loro mente emozioni e successive reazioni nel bene e nel male

Chiudo dicendo che non hai sbagliato niente se non il nostro errore comune, non considerare le soggettività individuali dei gatti con cui viviamo

Andrà tutto bene di questi tempi suona male, per cui aspetta e osserva le strategie che mano a mano loro adotteranno

Riri 29-03-2020 14:20

Re: Gatto grande paura del piccolo
 
Aletto, non posso che quotare anche le virgole.


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