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Vecchio 28-12-2010, 10:59   #1
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flor
Gattone
 
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Predefinito ricerca del coronavirus su feci o su sangue?

ieri ho preso una discussione con la mia vet che segue un mio ex cucciolo che ora ha due anni
Il gatto oltre ad avere un'intolleranza al pollo (diagnosticata come non mi è dato sapere) soffre di cistiti ricorrenti e diarree frequenti con feci liquide con tracce di sangue rosso vivo
Gli esami del sangue per funzionalità epatica e renale e l'emocromo sono nella norma. L'ecoaddome evidenzia "materiale ecogeno" in vescica, mentre reni, fegato e parete intestinale sono nella norma
Oltre agli esami sopra elencati la vet ha fatto una ricerca del coronavirus su sangue, risultato positivo. Lei sa che nel mio allevamento il coronavirus è presente, perché periodicamente facciamo la ricerca dell'antigene su feci. Quello che mi ha sconcertato è che lei sostiene che una volta "contaminati" i cuccioli sono "segnati"
Io la faccio per monitorare l'eliminazione nell'ambiente attraverso le feci del coronavirus, per avere un'idea di cosa gira, quanto e come tra i gatti. Ma se questo deve equivalere ad essere cosiderata "untrice" smetto di farlo!!!! Oltretutto non vorrei si fissasse su questa cosa della FIP invece di cercare di fare diagnosi!
Sono un po' delusa e arrabbiata, capisco che il post è confuso.
Eventualmente ne aprirò un altro specificando i problemi del gatto in questione, ma qui vorrei sapere secondo la vostra esperienza proprio il significato numerico relativo al dosaggio degli anticorpo ed le motivazioni cliniche della ricerca degli anticorpi su sangue anziché su feci
Grazie...
flor non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima