cara kikketta...capisco la tua immensa rabbia, capisco l'impotenza, che ci accomuna, di fronte alla crudeltà gratuita, e non trovo giustificazioni o spiegazioni alla crudeltà o alla cattiveria gratuita.
Allo stesso modo trovo però inutile a fini pratici lo sfogo della propria rabbia attraverso l'insulto generalizzato. Forse insultare, sdegnarsi, "buttar fuori" impotenza e rabbia può dare un momentaneo sollievo, ma non produce alcun tipo di cambiamento in chi compie determinate azioni.
Produce invece un cambiamento, in termini di abbruttimento, in chi sceglie l'insulto e l'odio per sfogare il proprio dolore.
Fra l'altro mi pare che il meccanismo di fondo, quello della violenza, non venga interrotto...che la violenza sia fisica o verbale, poco cambia, pur sempre violenza è...cambiano le ragioni, ma la violenza rimane. Ed è questo, penso io, il problema di fondo, che non trova soluzione alcuna.
Insultare non fermerà l'uccisione gratuita di innocenti, a qualunque specie essi appartengano.
..anzi io credo che l'insulto non faccia altro che confermare ognuno nella propria posizione.
Non credo esista soluzione al problema dei maltrattamenti, non senza un cambio profondo nella cultura che sostiene l'utilizzo del potere del più forte sul più debole.
E penso che, se anche chi si schifa di azioni violente sui più deboli ripercorre il meccanismo della violenza, allora davvero ogni briciolo di speranza di un qualche avanzamento civile da parte dell'essere umano cade.
La vendetta non riporta in vita nessuno, la violenza genera solo altra violenza, l'odio solo altro odio..e non ci si avvicina di un passo ad un cambiamento in meglio.
....l'uomo(inteso come maschio e femmina) non ha spesso rispetto neanche per se stesso, come si può pensare che riuscirà ad averne per il diverso da sè?
