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Originariamente inviato da Zampetta16
Gettare e associazioni che lavorano per bene non danno i gattini prima dei due mesi se c'è la mamma ad occuparsene.....
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Originariamente inviato da Guybrush
.....Più che altro mi interessa informarmi per non far mancare niente al mio futuro gatto. Gli imprevisti renderanno la convivenza sicuramente più emozionante...
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Gli allevamenti li cedono a tre mesi ma avranno i loro buoni motivi, ma hanno ragione gattare ed associazioni perché contrariamente a quanto siamo soliti pensare e sapere, l'età giusta per un'adozione sono due mesi.
Perché?
Perché il micino è a cavallo tra il periodo di transizione che inizia a 10/20 giorni e quello di socializzazione che ha inizia tra i 15/20 giorni e termina, in alcuni individui, anche prima dei 3 mesi. Poi comincia ad aver diffidenza/paura di tutto quello che non conosce tra cui anche altre tipologie di umani: se conosce solo donne è facile che abbia il sospetto fino alla paura di uomini, bambini, anziani e viceversa perché la socializzazione è un periodo complesso, non ripetibile e profondamente strutturante della personalità, attraverso il quale il cucciolo impara a mettersi in relazione con il mondo, sia sul piano sociale che sul piano ambientale. In quel periodo quindi si è fatto una rappresentazione mentale di ciò che per lui va bene e ciò che non va bene ma non perché non va bene in assoluto, ma perché non essendo conosciuto può dare problemi al suo essere il gatto che sta diventando.
Poiché non sappiamo come si sta relazionando col luogo in cui è nato e con la signora che dovrebbe avere determinate accortezze per agevolare la sua socializzazione secondaria e quindi il suo interfacciarsi al mondo e all'ambiente, non esiterei ad adottarlo al secondo mese di vita proprio perché è quello il momento giusto per non incappare in un imprevisto niente affatto emozionante.
Perciò: la sabbietta sì, il suo nome sì, il tiragraffi sì (non credo sia stato menzionato) ecc ecc ma vale la pena focalizzare la nostra attenzione anche su altri aspetti del suo futuro benessere a tutto tondo che comprende una crescita in armonia col suo bagaglio di dotazioni.
Dimenticavo: è indispensabile l'uso della terza dimensione ossia l'altezza, la necessità di potersi arrampicare da qualche parte in un ambiente così antropizzato come sono le nostre case.