Qualche giorno fa sono venuta a conoscenza di un fatto (a mio parere, non di altri) davvero assurdo.
Una mia collega, dato che suo figlio è un disperato e faceva i dispetti al suo gattino di 6 mesi, ha deciso di dare il gattino in questione "in prestito" ad un' altra collega, che ha accettato di prenderlo per fare "una prova" con un gatto in casa, per vedere se riesce a convincere suo marito che è scettico sull'avere animali....
In pratica il patto è questo: il gatto starà in stallo presso la famiglia affidataria per un mese, poi se il figlio della proprietaria dimostra (non so in che modo) di comportarsi bene, il gatto torna a casa, altrimenti si valuterà se lasciarlo dov'è attualmente, sempre che il marito accetti l'intruso....
Così ora, dopo due settimane, si è creata questa situazione: il bambino è scontento perché gli manca il suo gatto e lo rivuole, ma probabilmente non lo riavrà perché, a detta della madre, non sta facendo nulla per riaverlo (e da mamma mi si stringe il cuore, non riesco ad immaginare come potrei fare una cosa simile a mia figlia...), intanto nella famiglia affidataria la collega e i suoi due figli si godono il gattino, lo adorano e lo vorrebbero tenere, ma non sanno se la proprietaria lo rivorrà indietro, inoltre il marito non è per niente convinto e lo evita come la peste, quindi nessuno sa che fine farà questo povero gatto, delle cui necessità di benessere e adattamento nessuno si è preoccupato (tanto a loro dire è tranquillo e sereno) e che a 6 mesi ha già dovuto affrontare due cambi di famiglia e chissà se non ne dovrà subire altri viste le premesse....
Ma qui l'unica pazza che si è espressa in modo negativo sulla situazione sono io, secondo tutti gli altri è assolutamente normale dare un gatto in prestito come un oggetto, tanto mi è stato detto: "quando vai in vacanza e lo lasci a casa di qualcuno cosa cambia?" E addirittura: "ma loro si divertono, vivono una nuova esperienza con altre persone...."
