Re: Scontro tra titani
No infatti non c’è crudeltà, c’è necessità di alimentazione per se stessi e per i propri figli.
Tempo fa vidi un filmato che dimostrava la difficile vita dei predatori classici: leoni, leopardi, ghepardi e dall'altra parte del mondo quella dei puma e giaguari. Faceva anche vedere i loro piccoli scheletrici, la madre stanca dopo insuccessi ripetuti che non poteva nutrire i piccoli. I piccoli allo stremo a volte si allontanano dal branco e anche lì sono guai.
È raro vedere quel tipo di filmati, penso sia soprattutto per due motivi: noi prima di tutto siamo prede ed empatizziamo con la preda e ci tengono inchiodati con la vecchia storia del buono e del cattivo, poi c’è la spettacolarità, l’esaltazione della forza che nonostante tutto non abbiamo e che viene meno in molti casi di fallimento. Una delle fatiche di Ercole era l’uccisione del leone.
Non è un caso che le prede siano numericamente tantissime ed i loro predatori in confronto molto pochi. Di conseguenza anche la prole degli erbivori è numericamente assai superiore.
Ciclicamente, come in tutti gli ecosistemi, diminuiscono per poi riaumentare. Almeno di solito è così.
"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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