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Vecchio 31-08-2023, 08:42   #25
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Aletto
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Predefinito Re: Aiuto per inserimento secondo gatto

No, secondo me non si rifugia nel lì ed allora, sarebbe un individuo statico e non dinamico, e così facendo non attingerebbe alle esperienze come strumenti di evoluzione comportamentale.
Isolandosi o cambiando le sue abitudini: sono già cambiamenti, decisioni, desideri, chiamiamole *meditazioni* sul da farsi. L’esperienza nuova è lo scacco che innesca risposte. L’esperienza “vecchia” lo fa attingere alla memoria. Il lì ed allora diventa strumento, una dotazione, che come un coltellino svizzero lui può utilizzare con flessibilità.

Provo a riassumere almeno in piccola parte il concetto di marcatore somatico, impresa ardua perché la mente animale è complessa e ci sono fior di testi in merito.
Copioincollo da alcune parti dell’articolo che scrissi per Animal Studies sperando di essere sintetica

-Marcatore somatico:
“…..il vero filtro degli stimoli, della realtà, non sono i sensi, lo è lo stato emozionale in cui si trova il soggetto. Arrivano anche dal ricordo di un evento, che tramite similitudine di circostanza, fa emergere le stesse emozioni allora suscitate da conseguenze negative o positive, e la decisione dell’agire in un modo piuttosto che in un altro sarà agevolata da quelle informazioni di esperienze pregresse.
Questo processo è stato chiamato da A.Damasio “ marcatore somatico”:
“Quando viene alla mente, sia pure a lampi, l’esito negativo connesso con una determinata opzione di risposta, si avverte una sensazione spiacevole alla bocca dello stomaco. Dato ciò che riguarda il corpo, ho definito il fenomeno con il termine tecnico di stato somatico; e dato che esso contrassegna un’immagine, l’ho chiamato marcatore.” (cfr A. Damasio: L’errore di Cartesio).
Quindi il comportamento che si esprime sotto i nostri occhi dando possibilità di evitare pericoli o cogliere opportunità, è la conseguenza di un’emozione.”

L’eterospecifico, così come noi, in ogni situazione è sempre presente con tutto se stesso.
Tutto questo ci porta a considerare che la consapevolezza unita alla capacità di riflettere sullo stato del corpo e dei propri stati interni affettivi, emotivi e cognitivi –la metacognizione- danno un contributo essenziale alla risposta dell’individuo.

Il lì ed allora non è una nostalgia ma uno strumento, fa emergere anche ORA il marcatore somatico che non corrisponde necessariamente ad una esperienza negativa, ma attingendo alla memoria utilizza le matacomponenti che elaborano il messaggio*.
Ne emerge una soggettività che è una modalità di espressione e perciò una delle possibili declinazioni dello stato disposizionale (il qui ed ora). C’è fluttuazione costante e dinamica tra componenti disposizionali e componenti elaborative.
Il soggetto è nel presente solo in quanto la sua individualità è il risultato di un passato proiettato in un futuro. Ecco, in parole povere, la sincronicità e la diacronicità.

*Per questo ieri avevo scritto che è modificabile. Lo è se l'individuo riesce ad agire sulla componente elaborativa, possiamo aiutarlo con un pizzico della nostra esperienza e la costanza dell'applicazione.

Boh, chissà se ho risposto con chiarezza.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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