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Vecchio 17-09-2023, 18:35   #12
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leucio
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Predefinito Re: Gatto inseguito da spettro di gatto (fantasma) video

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Originariamente inviato da sandro Visualizza Messaggio
guardandolo bene e analizzando i video della mia telecamera in infrarossi notturni per comparazione ....potrebbe essere il gatto bianco che si vede benissimo perchè è chiaro....è un gatto grigio che si confonde con l'asfalto....in ultimo nn ne sappiamo proprio nulla se esiste un aldilà ,delle energie, delle presenze...se dovessero esserci umane di queste energie perchè nn anche di gatti? Il gatto è mistico da sempre . Del resto per l'egizi il gatto era sacro...magari nn ne sappiamo il vero motivo perchè lo ritenessero così sacro .
La spiegazione della divinizzazione dei gatti nell'antico Egitto è spiegabilissima, in termini "materialistici", considerando le ragioni che inducevano gli antichi popoli a ritenere le forze della natura delle autentiche divinità, animali compresi (da qui, il concetto di "divinità totemiche").
Che era, in sostanza, riconducibile all'utilità o al timore che queste forze e questi animali suscitavano fra quei popoli.

L'Egitto è stato uno dei siti in cui, circa 3mila anni prima della nascita di Cristo, è stata "scoperta" (o inventata, come preferite) l'agricoltura.
Ecco allora che nel pantheon egiziano troviamo il Bue Api (indispensabile per alleviare la fatica del traino dell'aratro, che prima dell'utilizzo della forza degli animali toccava fare agli uomini), il Nilo, il grande fiume che con le sue esondazioni lasciava sulle terre aride che attraversava il prezioso limo che le rendeva fertili.
E il gatto, che nell'economia delle prime civiltà agricole aveva il ruolo di Custode dei Granai, perché le sue prede preferite erano i piccoli roditori che saccheggiavano i granai dei nostri antenati primordiali.
Liberando i granai dalla presenza dei piccoli ladruncoli a quattro zampe, i gatti hanno dato un contributo fondamentale al consolidamento e allo sviluppo di quelle prime civiltà, garantendo la sicurezza delle scorte alimentari in una fase storica in cui uno o due anni di carestia potevano ridurre alla morte per fame larghe parti di quelle popolazioni.

Anche nei secoli successivi, gli Egizi sono rimasti legatissimi ai culti millenari della loro religione.
Nel link che segue, c'è la foto della statua del dio Nilo che un folto gruppo di abitanti di Alessandria d'Egitto, trasferiti di forza a Napoli innalzò (secondo altre fonti, si portò appresso) al centro della zona della città in cui furono sistemati su decisione degli imperatori di Roma.

https://www.google.com/url?sa=i&url=...AAAAAdAAAAABAM

Quella statua è stata, nel corso dei secoli adottata dai Napoletani, tanto che nella cultura popolare rappresentava la città, e non un culto esoterico di una comunità di immigrati.
Questa dicotomia si registra ancora, con una curiosa inversione semantica, tra la denominazione ufficiale della piazza (Largo Corpo di Napoli) e quella "ufficiosa" del popolo (Piazzetta Nilo).
Nei primi anni '90 la statua fu restaurata grazie ad una colletta promossa da un'associazione per la tutela del centro antico di Napoli, presieduta dai discendenti del Principe Raimondo De Sangro (quello della cappella con il Cristo Velato).
I proponenti si aspettavano generosi contributi da parte della borghesia ricca e (poco) colta della città, e dovettero ammettere, con un certo fastidioso stupore, che il grosso della somma raccolta veniva dalle tasche dei ceti popolari e degli studenti fuorisede che abitavano quella zona.

Ultima Modifica di leucio; 17-09-2023 at 18:40.
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