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Originariamente inviato da Condoleeza
L'obiettività non esiste, è un'illusione ideologica.
I "dati" non esistono, perché comunque sono inseriti in un contesto valutativo. Hai presente David Hume?
L'influenza della "soggettività", come la chiami tu, è ineliminabile.
I fisici l'hanno scoperto da più di mezzo secolo!
Hai presente il principio di indeterminazione?
http://www.veterup.com/2009/09/inter...tropomorfismo/ |
Ovviamente è impossibile eliminare del tutto la soggettività da una valutazione che di per sè è soggettiva in quanto è il proprietario che mi indica se PER LUI il gatto sia o meno timido o pauroso nei confronti di alcuni stimoli o se il suo appetito sia più o meno buono....
Io ovviamente non sono un matematico nè un fisico ma una Veterinaria che si interessa di comportamento e per presentare un lavoro non posso certo dire il gatto di tizio fa questo,il gatto di caio fa altro ma fissando dei parametri su alcuni valori potrò dire (sparo a caso perchè i dati non li ho ancora) che ne so il 30% dei gatti che vivono in casa ha paura del rumore dell'aspirapolvere o si nasconde quando entra un estraneo....... perchè mi saranno state date queste percentuali di risposte ai questionari e da questo "dato inesistente" magari potremo in futuro rispondere a qualche domanda dei proprietari su come fare in modo di non far spaventare i gattini nel loro periodo sensibile a determinati stimoli che per una certa percentuale di gatti è terrificante. L'etologia poi è una scienza particolarmente "giovane" e in continua evoluzione per cui magari tra qualche anno le ricerche si faranno in modo diverso..... Credo comunque che l'impegno di cercare di capire di più i nostri amici sia importante qualunque sia la forma con cui venga attuato e che ogni "nuova" conoscenza rappresenti un piccolo passo per tutti