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Vecchio 30-05-2017, 01:37   #18
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Malinka
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Predefinito Re: Save the link

Penso che siamo tutti d'accordo che il cibo migliore per un gatto sia quello che trova in natura, migliore senza dubbio anche della barf, che tuttavia è l'alimentazione che più si avvicina a quella naturale.
Logicamente quando i gatti dipendono dall'uomo per il cibo, non si riesce ad assicurare una a dieta naturale, quindi ci si deve barcamenare cercando di alimentare il meglio possibile il gatto, tenendo conto anche delle possibilità economiche.

Ho letto con interesse gli articoli indicati da Aletto e se ci dobbiamo basare su ciò che dicono, l'unica conclusione possibile è che i croccantini sono sempre e comunque delle schifezze, ma non mi trovo completamente d'accordo.
Gli studi sono stati condotti se non sbaglio prevalentemente (o tutti?) negli Stati Uniti, dove anche per ciò che riguarda le materie prime usate per l'alimentazione umana sono anni luce indietro rispetto a noi, che pure non siamo perfetti, ma almeno qualche legge più restrittiva e un maggior attenzione a tutta la filiera la poniamo.
Figuriamoci quindi che razza di porcherie finiscono nel pet food d'oltreoceano e di altri Paesi...
Purtroppo molti semilavorati per il pet food in vendita anche da noi ha proprio quelle origini.

Pensare che un secco venduto a basso prezzo sia di buona qualità è da sprovveduti, nessuno produttore fa beneficenza e quasi quasi a certe aziende, anche di grido, costano di più la scatola vuota e la pubblicità piuttosto che il prodotto in sè.
Allo stesso modo un prezzo alto non significa necessariamente buona qualità; sovente si paga il nome famoso...ma quel che c'è dentro è la solita schifezza.

Un buon croccantino si può trovare, basta cercarlo e non farsi incantare dalla pubblicità; gli occhi li abbiamo, quindi impariamo a leggere le etichette e ad approfondire e riusciremo a capire cosa comperare e cosa evitare come la peste.
Anche il croccantino di ottima qualità però è risaputo che ha il suo inconveniente, perché se il gatto viene alimentato esclusivamente a secco e non assume abbastanza acqua o altri liquidi, inevitabilmente ne risentirà il suo apparato urinario, ma se il secco costituisce solo una parte dell'alimentazione quotidiana e inoltre il gatto beve, non penso ci siano particolari problemi.

Poi c'è una cosa che secondo me è fondamentalmente sbagliata ed è quella di lasciare permanentemente le crocche a disposizione del micio; c'è quello che si sa regolare e quello che si strafoga è ciò è più vero nel caso delle crocche peggiori, di cui i mici sembrano insaziabili.

Io attualmente uso Orijen, 15 grammi al mattino e 15 prima della buonanotte; se le mangiano, bene, se ne avanzano significa che non hanno più fame; Viola per esempio ne mangia non più di 11-12 grammi, per sua scelta.
Gli altri 1 o 2 pasti della giornata (fa già caldo e a volte al mezzogiorno non si presenta nessuno a reclamare la pappa) sono di carne cruda e cotta; ultimamente sempre più spesso è solo carne cruda, ogni tanto anche tuorlo d'uovo e poi il solito latte, che piace a tutti, è nutriente e non ha mai dato problemi intestinali, evidentemente i miei mici hanno l'enzima lattasi presente e ben funzionante.

In sostanza penso che le crocche non siano da demonizzare in assoluto, l'importante è usare un buon prodotto, non eccedere nella somministrazione, controllare la silhouette del gatto e non basarsi esclusivamente sulle indicazioni per forza di cose generiche fornite dal produttore; ogni gatto è un caso a sè.

E naturalmente come ha già detto qualcuno ci sono casi in cui è quasi d'obbligo utilizzare il secco; chi ha tanti gatti o accudisce una colonia e magari si trova in ristrettezze, dubito fortemente che potrebbe evitare del tutto di far ricorso al secco.
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