sviluppi della vicenda:
http://milano.corriere.it/notizie/cr...b4baa14a.shtml
Le parole della proprietaria continuano a lasciarmi vagamente sconcertata... adesso dice che il caracal era un regalo di suo fratello per i buoni voti delle figlie a scuola (gli aveva promesso un gatto... è arrivato il caracal
), che lei inizialmente non voleva gatti in casa ma poi si è lasciata intenerire.. da una che ha dichiarato di avere anche la femmina e di voler fare cuccioli, mi sembra un approccio un tantino superficiale... come dire, non molto rispettoso degli allevatori che studiano linee di sangue dalla sera alla mattina e prima di acquistare un esemplare si fanno un master in materia...
Prima diceva di averlo portato a Milano per curarlo, ora la frase "L’idea iniziale era di lasciarlo in Bulgaria ma le idee spesso si devono cambiare e così è stato. Abbiamo deciso di portarlo con noi a Milano, alla ripresa della scuola." mi lascia pensare che lo volessero portare a Milano più che altro perché le figlie si erano trasferite lì per la scuola, e che di conseguenza è andata da un veterinario a Milano anche per comodità...
Comunque intanto che le autorità ci pensano sopra, il felino continua a rimanere in gabbia... e con i tempi della giustizia italiana, fra ricorsi e controricorsi, credo che ci resterà ancora parecchio
. Ma dalla clinica veterinaria non possono fare pressioni per chiedere una sistemazione più adeguata?