Sará una lunga notte....
È il 2 marzo, e esattamente un anno fa Pedro ha lasciato la nostra casa e un buco enorme nel nostro cuore.
Non so dove sei, non so che fine hai fatto, so solo di avere ancora, come il 2 marzo 2016, l'angoscia , la paura, la disperazione dentro di me.
Come fosse passata un'ora e non un anno.
Anzi, è in fondo molto peggio:allora avevo l'adrenalina della ricerca a tenermi vivo, a rendermi scattante, con tutti i sensi allertati, il cervello che frullava a 1000 all'ora nel cercare rimedi, aiuti, possibilità.
Avevo la SPERANZA!
Adesso è rimasta solo la rassegnazione, la rabbia, l'impotenza, lo scoramento.
Ad un anno esatto non posso più guardarmi negli occhi specchiandomi e raccontarmi balle, non ne sono mai stato capace.
Non sono uno che mente abitualmente, e con me stesso non ci sono mai riuscito.
Non ti vedrò più, mai più
Però stanotte voglio uscire, ho preparato vestiti, borsa, torce e le tue crocchette preferite: è tutto in un borsone, devo solo aspettare che tutti dormano.
Ripercorrerò i soliti percorsi consumati dalle mie scarpe e bagnati dalle mie lacrime, luoghi che odio con tutto me stesso per non avermi concesso di riabbracciare il mio Pedro.
Non lo so perchè lo faccio, non lo so.
Forse è un modo per dirgli addio, anche se so benissimo di non riuscire a farlo non sapendo dov'è finito quel micio che mi aveva stregato il cuore.
Sarà una lunga notte, e so che mi accompagneranno i miei peggiori fantasmi.
Sarà una lunga notte...