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Vecchio 07-10-2018, 16:55   #5
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Malinka
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Predefinito Re: Maledetti avvelenatori assassini...

Valecleo, mi aggancio a quanto hai scritto, ma non è una critica nei tuoi confronti eh, sia ben chiaro, è solo una riflessione che puntualmente mi viene alla mente ogni qual volta vengo a conoscenza di atti crudeli nei confronti di altri esseri viventi, umani e non umani, e che questa volta mi è venuta voglia di esprimere.

Individui che compiono simili atti per me non sono malati, sono semplicemente cattivi, malvagi.
Oramai per qualsiasi azione efferata si mette l'accento sul fatto che un individuo che compie certi atti sia mentalmente disturbato, psicopatico, pazzo, che i suoi gesti siano provocati dalla sua malattia; se non fosse malato, non se ne macchierebbe; se fosse curato e guarisse, non commetterebbe più certe infamie.

Così la malattia diventa quasi una sorta di velata scusante; povero bastardo, è malato...
E la responsabilità personale passa al secondo posto.
A questa stregua tutti quelli che commettono gravi reati contro la persona e contro altri esseri viventi sono prima di tutti dei malati...
Mi vien da pensare che sia questo il motivo che sempre più di frequente fa scattare la molla della compassione e del perdono addirittura da parte dello stesso umano offeso in prima persona o nei suoi affetti più cari (familiari e animali).

Questo attribuire alla malattia una spinta a compiere azioni crudeli senza problemi o rimorsi di coscienza, di riflesso lascerebbe pensare che senza malattia l'essere umano sarebbe buono; buono per natura.
Già, perché uno che sta sopra tutto e tutti, che poco gli manca per essere onnipotente, padrone del mondo intero, non può che essere il migliore sotto tutti i punti di vista.
Che smacco, che frustrazione, che disorientamento sarebbe rendersi conto e accettare che ci siano umani bastardi, malvagi, impestati di natura; meglio invocare la malattia...
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