Discussione: Chiamiamole stranezze
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Vecchio 27-05-2019, 09:53   #8
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Aletto
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Predefinito Re: Chiamiamole stranezze

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Originariamente inviato da willer52 Visualizza Messaggio
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Ahimè più vi leggo e più mi accorgo della mia sconfinata ignoranza (ora anche sui gatti). Ero rimasto al gatto come predatore (vi spiegherò un giorno cosa mi è accaduto in proposito la settimana scorsa) che la cena o il pranzo (o tutte e due) se le guadagnava fuori e che la sera rientrava giusto per una cuccia calda. ......Da quando siamo insieme (un paio di mesi) ha spesso un'aria triste e pensierosa tanto che ho pensato che soffra di solitudine (l'ho presa ad un gattile dove aveva una notevole compagnia).
......Sapreste consigliarmi sul come fare entrare in case un nuovo ospite senza dare il via a qualche round di pugilato ??
Abbiamo tutti una sconfinata ignoranza sui gatti, io che ci convivo da tantissimi anni non posso dire di conoscerli. Si può essere esperti in caldaie, elettricità, legge, informatica ecc ma non su un essere vivente, non ce n'è uno uguale all'altro.
Ci possono essere linee di massima comuni che riguardano la soggettività di specie ma non la singolarità dell'individuo.

Esempio banale e neppure tanto calzante:
mettiamo in casa il tiragraffi con tanto di cuccia che per loro è indispensabile e prima poi lo useranno tanto quanto mettendo un tavolo in casa prima o poi lo apparecchieremo e ci mangeremo. Ma poi ogni soggetto è singolare per genetica, per ontologia e quindi per utilizzo di informazioni, per preferenze, ed ecco che qualcuno continuerà ad utilizzare anche il divano per farsi le unghie e marcare e dormire, ecco che io continuo a preferire mangiare sul divano piuttosto che sul tavolo nonostante anche noi come loro abbiamo il territorio casalingo suddiviso in zone: zona letto, zona pranzo e/o cucina, zona evacuazione e via dicendo

Li possiamo osservare ma poi bisogna trarre conclusioni il più possibile scevre da contaminazioni interpretative antropomorfe.

Il gatto è un predatore ma il gatto di un mio docente era amico di un merlo.

Non sai se soffre di solitudine o di noia quando sta sola o se non soffre affatto, per cui non sapendo queste cose ma sapendo che il gatto non ama tanto la presenza nel proprio territorio dei suoi consimili neppure quando è libero (li sento anche io azzuffarsi in giardino), c'è la possibilità che in casa non vadano d'accordo come può essere che riescano a convivere tollerandosi o anche volendosi bene.

Consigli per evitare zuffe, a parte il solito inserimento graduale -che però non dà garanzie per il futuro-, ed il solito moltiplicare le risorse primarie ed ambientali, il feliway, e rispettare i loro tempi di adattamento, il resto è nelle mani di chi è titolare della propria vita, delle proprie emozioni e reazioni.


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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