Discussione: La città dei gatti
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Vecchio 24-04-2018, 08:55   #17
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Aletto
Supergatto
 
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Predefinito Re: La città dei gatti

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Originariamente inviato da Malinka Visualizza Messaggio
.........Non sono ottimista come te, ma neppure leggermente pessimista come Aletto, che dice "forse fra un paio di millenni".
Temo che ce ne vorranno almeno il doppio, a meno che la nostra specie umana non venga rimpiazzata da una migliore.
In effetti il mio è un pessimismo assai tenue, guidato dal non ci sarò
E non so neppure se considerare ottimismo l'uno e pessimismo l'altro, dato che l'evoluzione non prevede soluzioni definitive, giuste, ingiuste. E' importante secondo me distinguere tra aggressività e violenza in generale -molto diffusa in natura facendo parte dell'ecologia, delle relazioni competitive o cooperative nell'ambito della stessa specie- e guerra che prevede pianificazione, strategia intenzionale e via dicendo. La guerra è tipica della nostra specie ed è apparsa, almeno da documentazioni archeologiche, dal neolitico in poi, da quando è stato importante difendere espandere o conquistare un territorio. Anche nella guerra siamo cooperativi e solidali con quello che identifichiamo come "nostro gruppo", l'istinto alla cooperazione e l'istinto al conflitto sembrano essere strettamente correlati, possiamo essere cooperativi e solidali per le peggiori o le migliori intenzioni
Anche la guerra rientra nella trasmissione culturale, e diversa è la trasmissione culturale in altre specie
Quando parliamo di lotte tra gruppi di scimpanzé o tra gruppi di altri animali che vivono in società (dai lemuri alle formiche) rischiamo di fare una gran confusione applicando i criteri di giustizia, moralità della nostra specie ad altre specie -questo sempre nel rispetto di diversità di altre specie- quindi, secondo me, l'aggressività tra animali non è da considerare un atto riprovevole (tra l'altro raramente porta alla morte) perché si manifesta quando l'individuo o il gruppo si trova in una situazione di dover difendere qualcosa che in quel momento è molto importante. E' uno strumento essenziale la sua esistenza.
Questo, sempre secondo me, è valido anche per l'essere umano purtroppo.

Ma purtroppo poi perché? Secondo me perché abbiamo una visione dell'homo sapiens come specie superiore alle altre, non semplicemente diversa come lo sono tutte tra loro ma superiore, e in quanto tale ha doveri diversi.

Essendo una specie diversa, ha motivazioni ed obbiettivi diversi che ad oggi non è riuscita a convogliare in modo opportuno per la sua esistenza e di conseguenza, per quella di altre specie, non riesce a vivere in modo ecologicamente compatibilmente

il sapiens, come altre specie, credo sia destinato a scomparire. Rimpiazzato? forse, ma da una specie che non sappiamo se sarà poi così diversa


"Quando mi trastullo con la mia gatta chissà se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei" Montaigne
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