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Vecchio 21-06-2021, 17:31   #5
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alimiao
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Predefinito Re: Avete inquieto

Eh, caspita, è dura con il tema dell'insoddisfazione felina... innanzitutto, e non vorrei sembrare pedante, lavorerei molto sulla tua situazione di ansia/insonnia (ogni tipo di rimedio floreale e non, fitoterapia, mindfulness, cibi rilassanti e non eccitanti, esercizi di respiro, yoga, xxxx riempire con qualunque cosa ti faccia stare anche solo un po' meglio...), sicuramente lo stai già facendo ma non è facile, l'insonnia + ansia è una gran brutta accoppiata.

Ti dico questo perché il nostro stato d'animo di partenza fa moltissimo su come noi percepiamo le cose (e di riflesso, su come i nostri gatti, che sono super-empatici, percepiscono). Ad es, se sono super-rilassata e sto per partire per un viaggio bellissimo o sto per ricevere una persona amica o sto per iniziare il lavoro dei miei sogni (xxx riempire con situazioni rilassanti/positive), il miagolio del gatto alle 5 di mattina lo sentirò lo stesso probabilmente, mi darà forse fastidio lo stesso, ma poi riprenderò a dormire oppure mi sveglierò e durante la giornata mi sentirò comunque in forma. Molto diverso se parto da una situazione di stress pregresso...

Per quanto riguarda la consapevolezza che al nostro gatto l'ambiente domestico stia stretto e questa limitazione sia fonte di sofferenza per lui, è sì triste come dice Aletto, ma allo stesso tempo dobbiamo essere felici di essere così empatici, attenti alle esigenze del gatto, e onesti con noi stessi da essere arrivati a questa conclusione. La maggior parte delle persone non ci arriva mai! E non tanto perchè le loro case siano tutte il top dell'ambiente felino o perché abbiano dei gatti cuorcontenti, ma perché semplicemente nella loro testa, c'è una ben precisa e definita piramide sociale, in cui l'umano sta in cima e il gatto/animale domestico con le sue esigenze sta sotto, è funzionale a noi, e (scusate la semplificazione) non deve romperre troppo le balls. Vedo un sacco di gente, anche in buona fede e animata da ottime intenzioni, che si racconta le balle più varie per avere la vita comoda e zero rimorsi di coscienza.

Faccio qualche esempio? La vicina dei miei, che ha un gatto, peraltro salvato da una situazione difficile e trattato bene (cibo, cure veterinarie ecc). La prima volta che va in vacanza per qualche giorno, mio padre si offre di fare cat sitter gratuitamente e ok. La seconda volta che loro devono partire per una settimana, decidono di metterlo in una pensione, "perché è troppo viziato, pensa te che mangia la scatoletta solo se è sul tavolo(??)!". E poi comunque "in pensione è stato molto bene perché la gabbia dava su un cortile e poteva vedere fagiani, galline e altri animali". Secondo me la vera motivazione della vicina è che non se la sentiva di chiedere a mio padre di fare da cat sitter sapendo che lui non accetta soldi...
Secondo esempio: un'amica che appena può parte in viaggio, a volte anche per mesi, lasciando le gatte da sole. Ora con lo smart working ha preso una casa in montagna e in pratica vive lì tornando a Milano solo un giorno alla settimana per andare in ufficio. "Tanto alle gatte bada la vicina, santa donna (oppure va il moroso)". A volte ammette di sentirsi in colpa, ma "non si può avere tutto".

Non commento per nessuno dei due casi. Non voglio neanche giudicare le persone, che, come ripeto, a modo loro vogliono bene ai loro gatti. Faccio presente che comunque questi sono casi di gatti che, come dice Aletto, hanno ormai "rinunciato a vivere", forse non protestano più di tanto perché hanno capito che "non ne vale la pena" nel senso che davanti non hanno un umano ricettivo alle loro esigenze/emozioni...

E poi, ultimo ma non per ultimo... tieniti ben focalizzata sull'obiettivo, fra 6 mesi ci sarà la grande svolta, uscirai dal tunnel (si spera)!!! E pensa a me, che invece fra qualche mese dovrò affrontare gli orrendi e demoniaci lavori condominiali
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