Discussione: Due è meglio di uno?
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Vecchio 10-10-2019, 15:18   #17
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Malinka
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Predefinito Re: Due è meglio di uno?

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Originariamente inviato da Bia Visualizza Messaggio
Aletto, ora vorrei farti una domanda, ma rivolta a chiunque altro voglia rispondere ovviamente: secondo la tua esperienza l'introduzione di un compagno felino è più spesso fonte di stress o serenamente tollerata?
E nel caso in cui venga accettata di buon grado da entrambi quali vantaggi può avere, se ne ha?
Ciao Bia, come puoi vedere dal mio profilo, attualmente ho 7 gatti (6 sempre in casa e uno (Valerietto) conduce la sua vita in assoluta libertà, viene in veranda solo per mangiare e per due coccole, al massimo entra mezzo minuto in cucina e nulla più, lui è così da sempre, assolutamente indipendente.

In passato ho vissuto anche con 10 gatti in casa; solo il primo gatto che ho avuto dopo sposata è stato gatto unico per un paio d'anni.
Ad eccezione appunto del primo gatto, che ho voluto, cercato e, incredibile a dirsi, faticato a trovare, tutti gli altri non sono stati cercati appositamente, ma ci sono imbattuta per puro caso; sempre e solo mici in difficoltà, talvolta piccolissimi, ma nella maggior parte dei circa 30 gatti avuti finora si è trattato di gatti adulti, tutti accomunati dall'essere stati abbandonati, alcuni anche in condizioni di salute veramente critiche.
Non ho mai avuto una casa grande, anche dove vivo ora sono 53 metri quadri e un bel terrazzo; certo l'arredamento è assai ricco e i gatti hanno spazi orizzontali, verticali, nascondigli, possibilità di arrampicarsi, sia in casa che in terrazzo.

Ogni nuova introduzione è andata a buonissimo fine, non ci sono mai stati problemi di accettazione.
Ovvio che i primissimi giorni qualche soffiata o ringhiata e magari qualche sberlotta ci poteva anche essere da parte di qualcuno, generalmente il nuovo venuto che non gradiva la curiosità e le annusate dei residenti.
Poi nel giro di qualche giorno, massimo una settimanetta o poco più era come se fossero stati insieme da sempre.

Sono al 100% per gli inserimenti diretti, non ho mai fatto inserimenti graduali e non ho mai isolato il nuovo venuto neppure di notte; qui a casa abbiamo eliminato tutte le porte interne e i gatti hanno assoluta libertà di andare dove vogliono quando vogliono.

Non ho mai sistemato lettiera e ciotola del nuovo venuto lontano dagli altri; come ho già detto ho sempre avuto spazi abbastanza limitati, quindi si mangia tutti in fila gomito a gomito e per i bisogni c'è una sola cassetta igienica, molto grande certo, ma comunque è una sola.
Ma anche così non ci sono stati problemi; fin da subito anche il nuovo mangia dal proprio piatto e chi finisce prima non cerca di rubare al vicino, se hanno ancora fame si voltano verso di me e chiedono.

Cistiti, comportamenti autolesionistici compulsivi e roba del genere causati dallo stress mai neppure una volta, per fortuna mia e dei gatti.
Nelle loro reciproche interazioni non vedo tolleranza, ma piacere di stare insieme; secondo me si vogliono davvero bene.
Mi fa tenerezza quando per esempio Milla, Marino, Remì e Lara si avvicinano tutti insieme a Yuri in attesa di essere leccati da lui.

Viola è l'unica che preferisce starsene per proprio conto, nel senso che tra lei e gli altri ci devono sempre essere almeno 20 centimetri di ditanza, ma lei lo faceva fin da piccolissima, prima che la adottassi; stava a distanza dai suoi fratelli (Valerietto e Milla) e non giocava mai con loro; Viola è un po' particolare, in pratica per lei esistiamo solo io e mio marito.
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