damasco scrive:
"Da circa sei mesi ho "adottato" quasi contemporaneamente due gatte randagie che si aggiravano nei pressi di casa mia.
La prima di circa 3-4 anni di età, la seconda circa 9 mesi.
Quest ultima il 15 Aprile ha partorito 3 bellissimi gattini e, da allora, la gatta piu adulta (quella con cui, credevo, di aver stretto il rapporto più solido e profondo), è praticamente sparita!
Mi capita talvolta di vederla aggirarsi nei giardini adiacenti, furtiva, quasi spaventata.
Ma ogni tentativo di riportarla in casa risulta assolutamente vano. Immagino che siano i tre "nuovi arrivati" ad aver sconvolto il suo equilibrio.......
Dunque, cerchiamo di metterci nei suoi panni perché non ho capito il motivo per cui preferisce essere furtiva e agitata
- Bael ha vissuto come gatta libera per circa 3/4 anni, sono stati anni formativi della sua soggettività, e solo gli ultimi sei mesi sono stati vissuti in casa.
Poi in seguito a quello che forse lei ritiene un eccesso di popolazione di consimili, decide di allontanarsi dal recente territorio. La vedi aggirarsi furtiva e quasi spaventata, ma non sappiamo se questo corrisponda effettivamente al suo stato d'animo. Potrebbe essere che stia cercando un nuovo equilibrio e questo le costa una certa fatica, un'altalena emozionale nella ricerca di sicurezza che le dà stress, e durante uno stato di stress è poco recettiva a tutto quello che lei considera un surplus di stimoli
- in casa vive con Bali, che non è dominante ma è competitiva - cosa da evitare perché è una motivazione forte- sia nei confronti delle risorse primarie (cibo) sia nei confronti della sua relazione con te che sei un'altra risorsa del territorio, ma, poiché questo coinvolge la sfera della socialità, sarà la prima cosa cosa che il gatto metterà in discussione perché non ne ha bisogno.
Questo ci duole? sì, molto. Duole al gatto? quasi zero, può farne a meno.
- "Bael ha sempre cercato di evitarla come la peste"
Allora di cosa ci stiamo meravigliando?
Bael non vuole lo scontro fisico, sa che sarebbe un forte dispendio di energie, preferisce conservarle per altro, e che potrebbe mettere a repentaglio la sua incolumità.
In natura anche tra le specie sociali spesso i combattimenti sono ritualizzati allo scopo di evitare lo scontro vero e proprio
- "L ho chiamata, ed è subito corsa verso di me in giardino. Qualche coccola distratta, giusto per farmi capire che non è da me che sta scappando....per il resto, grande, assoluta agitazione!"
Secondo me tu facendo parte di un territorio nel quale non si stava trovando bene, rappresenti una parte di quella situazione dalla quale al momento preferisce star fuori, da qui forse, dico forse, la sua agitazione
- il cibo è un'esca, e se è in uno stato di stress non è ciò di cui ha maggior bisogno.
Per la nostra specie il cibo ha un valore totalmente diverso, è invito, accoglienza, convivialità, incontro, generosità/condivisione di un bene essenziale, altruismo ecc ecc. Per loro non è così.
Con loro lo usiamo per accaparrarci la fiducia, per assicurarci la loro presenza, per sentirci indispensabili ed in effetti la fornitura di cibo quotidiana per loro è importante per risparmiare energie di ricerca e predazioni fallite. Esattamente lo stesso meccanismo tramite il quale il gatto da millenni e millenni affianca le comunità umane. Inoltre potrebbero bypassarci ed andare direttamente al sodo piuttosto che reinstaurare una relazione con noi
Ma secondo me, dopo tutti sti millenni, la relazione col gatto non è questa, per me dovrebbe essere un incontro nella totale armonia e privo di finalità di possesso specialmente in questa situazione, e per questo ti suggerivo di farla giocare, di offrirle un momento di rilassamento che la possa riportare in uno stato d'animo compatibile con un po' di tranquillità e benessere quando vi incontrate.
Se non è propensa, non forzarla sventoladole il gioco di qua e di là e fai muovere il ninnolo come se fosse una piccola preda. Se non è interessata te ne vai lentamente trascinandoti la cannetta, poi torni e poi ti riallontani. Guarda le sue reazioni.
Il gioco con la cannetta, gioco che stimola la motivazione predatoria, tra i tanti, è questo. Puoi anche farlo in casa con un rametto (io uso piccoli rami di bambù), spago e ninnolo, va bene anche un pezzetto di carta, purché non se lo mangi
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