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Originariamente inviato da Bia
.... nel caso del mio vet (che stimo molto comunque sotto altri punti di vista) mi dico che senso ha cercare di convincere un uomo di 60 anni suonati che per tutta la sua carriera ha dato consigli alimentari errati ai suoi clienti (in buona fede ovviamente) che molto probabilmente sono stati la causa di tante patologie che ha dovuto curare, sapendo che comunque, a parte indispettirlo, non mi crederebbe mai e passerei per la suonata di turno?......come vi comportate? Da codardi come me o perorate coraggiosamente la causa?
Baci a tutti!  |
Ho cambiato veterinario per questo motivo, altrimenti ogni visita sarebbe stata distorta dal mio presunto errore dell'alimentazione.
Essendo
io purtroppo in primis responsabile delle scelte per i miei gatti, ho preferito rivolgermi altrove invece di finire a battibeccare su argomenti lapalissiani. Inoltre serve collaborazione tra vet classico e vet nutrizionista, e se il classico non ce la fa io sono costretta ad abbandonarlo.
Ogni vet ha le sue convinzioni provenienti dalla zootecnia universitaria in materia di alimentazione. Aggiornarsi in fatto di alimentazione per un vet richiederebbe un cambio di paradigma e non tutti ce la fanno.
Questa veterinaria attuale (da un paio di anni più o meno) è giovane, brava, aggiornata e fu lei ad indirizzarmi alla vet nutrizionista M. Mayer che racconta:
Alla prima ora della prima lezione di anatomia dal prof fu chiesto a noi studenti:
"Chi è qui perché ama gli animali?" .. 90% di mani alzate.
"Ecco, non avete capito niente" ..... ci ha gelato così alla prima ora....."
Ora, è vero che alcuni prof amano spaventare gli studenti (lo facevano anche con noi), ma questa iniziale impronta a volte influenza il percorso degli studi