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Vecchio 12-08-2018, 13:59   #1
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cassiopea
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Angry Romeo ha un linfoma all'intestino

Due venerdì fa verso le 22:30, Romeo ha iniziato a vomitare ripetutamente e piangendo dal dolore. Siamo volati in clinica veterinaria e per fortuna abbiamo trovato un medico più che scrupoloso: gli ha fatto una lastra e dato che non era convinto ha chiamato a casa il medico che si occupa delle ecografie. Per farla breve ci ha convinto che era indispensabile un intervento d'urgenza; alle due Momy è entrato in sala operatoria e poco più di due ore dopo abbiamo saputo che aveva l'intestino perforato, molto probabilmente a causa di un tumore. Gliene ha asportato una decina di centimetri e l'ha mandato ad analizzare. La settimana scorsa è arrivato l'esito dell'istologico che purtroppo ha confermato il sospetto del medico: linfoma di basso grado diffuso nelle mucose.

Ora, l'oncologa ci ha prospettato una terapia per bocca: una pastiglia al giorno di cortisone e una un giorno sì e uno no di chemioterapia.

Prima di poter iniziare, però, lui deve riprendersi completamente, al momento ha ancora una peritonite diffusa e ha giornate sì e giornate no. L'altro ieri aveva 40 di febbre, era abbacchiato e ha mangiato pochissimo (lui, l'aspirapolvere di casa, quello che va controllato a vista e nonostante ciò si frega lo stesso la pappa degli altri, quello che prima mangia e poi valuta se quello che ha trangugiato era commestibile). Ieri e oggi un pochino meglio.
La vet gli ha cambiato l'antibiotico perché secondo lei lo stress di essere portato avanti e indietro a fare le iniezioni influirebbe molto sia sulla febbre, che sull'appetito.
A peggiorare la situazione la sua anima gemella, la Donny, è volata sul ponte giovedì e lui era con noi dalla vet per le terapie, l'ha sentita miagolare e temo che abbia capito che l'abbiamo portata a casa morta, anche se era avvolta nel trasportino sul sedile posteriore dell'auto e ovviamente non era presente quando l'abbiamo addormentata.

Sono molto preoccupata, da un lato lo abbraccerei e bacerei tutto il tempo, un po' per consolarlo e rassicurarlo e un po' perché ho paura che ci resti poco tempo, dall'altro non vorrei stressarlo ulteriormente standogli troppo addosso (a volte lui si allontana infastidito) e incalzandolo perché mangi. Cosa devo fare? E anche con la pappa...se non mangia quello che gli propongo mi verrebbe da aprire subito un'altra scatoletta, ma poi mi chiedo se non sia controproducente (oltre che economicamente impegnativo, visto che Tobia l'umido non lo considera). Cosa mi consigliate? Non sono molto lucida, non so come comportarmi.

Poi se superiamo questa fase avrò bisogno di ulteriore aiuto perché lui non è collaborativo con le pastiglie (eufemismo, neanche la vet riesce a dargliele), mi sento già male al pensiero.


Lore, Momy con Tobia la peste e Donny (9-08-2018) e Frida (18-01-2008) nel cuore

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