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Vecchio 21-01-2019, 17:30   #1
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Magda
Gattone
 
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Exclamation Di topi, di gatti, di sfoghi e di bestie a due zampe

Okay. La situazione è questa. Vado per sistemare lo scatolone con le crocchette per i mici della colonia del lavoro, quando una roba tanta così, (e per tanto così intendo grossa quanto il palmo della mia mano e dotata di una coda altrettanto lunga), mi passa rasente le falangi.
Antefatto.
Di topi, nella zona, ci son sempre stati. Così come i ricci. Solo che, in genere, i ricci non fanno schifo a nessuno, mentre i topi vengono regolarmente sterminati. Bè, questa mattina ho sentito di straforo che non solo sono stati (ri)trovati escrementi dei mammiferi di cui sopra nell'ufficio di fianco, ma pure nella cucina del ristorante pochi passi più in là. E per più in là intendo dove i micetti del lavoro vanno a mangiare... Ora. I mici in questione sono un numero enne: ne abbiamo avvistati cinque, di cui di circa sei mesi, ma sono praticamente imprendibili, (ma togliamo pure il praticamente: sono imprendibili), e quindi non sterilizzabili; i mici in questione non sono registrati come colonia felina in quanto il proprietario dell'azienda NON VUOLE, (tollera che gli si dia da mangiare, ma è contro le sterilizzazioni e contro le colonizzazioni); i mici in questione si nutrono esclusivamente delle crocchette che gli lascio; i mici in questione sono poco più grossi quanto il topo che mi ha sfiorato la mano. Io non uccido topi, (anche se sono toponi, anche se portano mille mila malattie anche ai gatti). Io ho abbastanza rogne sul lavoro, per non parlare di quelle condominiali a casa. Io sono sicura che la bomba mi stia per scoppiare in faccia, (per ora questa storia la sappiamo... me e... quelli delle pulizie, e a mia discolpa posso dire che la questione "topi" c'era ancor prima che cominciassi a sfamare quelle povere bestiole pelosette). Io mi chiedo: esiste un modo per allontanarli senza ucciderli o, peggio, nuocere ai mici?


"La Sfinge è sua cugina, e lui parla la sua lingua; ma il gatto è più vecchio della Sfinge, e ricorda ciò che lei ha dimenticato..." (H.P.Lovercarft)
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