La mia gatta precedente, Cosetta, ha mantenuto per tutta la vita la fissa della suzione. Anche lei traumatizzata: raccattata dalla strada, unica sopravvissuta di una cucciolata con mamma senza latte che aveva di fatto abbandonato i piccoli. Però non eravamo noi ad andarle dietro in questa sua particolarità: lei aveva adottato una copertina, tipo Linus, e ogni tanto andava a fare la pasta ciucciando la sua copertina. Roba che faceva lei, di suo, quando voleva (la copertina era nella sua cuccia).
Atomino, in compenso, non sa fare la pasta e secondo me con la mamma non c'è stato poi così tanto. Mi spiego: ha imparato un sacco di cose sulla caccia e sulla lettiera, quindi qualcosa deve avergli insegnato, ma non so quanto latte potesse avere e quanto lui effettivamente abbia preso latte da lei.
Quanto alle arrampicate selvagge... non mi preoccuperei: cascano in piedi e se non si sentono sicuri non salgono o non scendono. Grypho, il mio primo gatto, una volta era salito sull'albero del giardino dei miei; era piccolo e non era più riuscito a scendere... e col cavolo che ci ha provato! Si è messo a miagolare alla disperata finché non siamo andati noi a recuperarlo (mai più salito, per altro: deve essersi spaventato
). Atomino, arrivato qui, ha esplorato la casa solo fino alle altezze che ha ritenuto accessibili, evitando quelle superiori. Adesso che è cresciuto, riesce comodamente a salire sull'armadio (si fa il suo percorso con passaggi intermedi, naturalmente, selezionando accuratamente la via più sicura ed evitando quelle meno accessibili). Sono furbi, i fanciulli. Tranqui.