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Originariamente inviato da Jamis
Io penso davvero che l'uomo, grazie all'enorme privilegio che gli è concesso, abbia il dovere morale di farsi custode del mondo, accogliendolo nelle sue imperfezioni e cercando di farlo tendere all'ideale che, in quanto esseri umani, siamo capaci straordinariamente di immaginare. Fra le altre cose, questo per me vuol dire ridurre la sofferenza al minimo (eliminarla temo non si possa, è insita nella natura stessa) e rispettare il valore della vita, soprattutto di quella che permette a noi di esistere, che sia quella dell'animale che si mangia o quella dell'animale che viene sacrificato per la ricerca.
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io penso che il resto dei viventi starebbe molto meglio se l'uomo invece di cercare di innalzarsi sempre di più al di sopra degli altri, scendesse da questo piedistallo, e tornasse a vivere insieme a loro, senza velleità divine di perfezionare la creazione e altre amenità del genere
se ti mangi un pollo pensando.. ah però io ti rispetto... la verità è che
al pollo non gli frega niente del tuo rispetto, lui vorrebbe solo non essere sgozzato, uscire dall'adolescenza, e passare il resto della sua vita a montare galline e salutare il sole. idem il topo col cancro. non raccontiamoci le favole, o gli animali si usano prevaricando la loro volontà, o si rispettano e si lasciano in pace.
Anna
Leo Ludo Tesla Sestosenso Conrad-Cispi ... Sharon Bender Trippy
Romeo, Buscemino e Biri sotto il salice, Rourki sotto la quercia