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Originariamente inviato da Malinka
Penso che le piante capiscano l'atteggiamento che abbiamo verso di loro.
In tema di orchidee, mio malgrado mi ero ritrovata proprietaria di due belle Phalaenopsis, ma non sono piante che amo; evidentemente l'avevano capito e nonostante prodigassi le giuste cure e attenzioni, sono morte perché non trasmettevo anche amore.
Mia sorella invece le amava moltissimo e le ha avute belle e regolarmente fiorenti per anni e anni.
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credo anche io che le piante in qualche modo siano senzienti, ma per fortuna non basta il nostro non-amore per ucciderle, infatti crescono benissimo anche senza umani attorno, se sono nel loro ambiente naturale.
le orchidee richiedono una combinazione di luce, aria umidità abbastanza particolare ed inoltre spesso muoiono nonostante ci sembri tutto "perfetto" perchè in vivaio le hanno spinte molto e a casa nostra si afflosciano, oppure non hanno un buon substrato nel vaso, ne ho viste molte malmesse per questo motivo, e non è neanche semplice sostituirlo!
d'altra parte le orchidee commerciali più diffuse, tipo la phalenopsis, sono piante epifite che crescono sulle mangrovie asiatiche, radicando (con le loro radici spugnose) negli accumuli di detriti vegetali che si formano tra i rami e bevendo l'acqua della pioggia, e non è una condizione facile da mantenere in appartamento... considerate che di solito le teniamo girate al contrario, perchè in natura i fiori -poichè appunto stanno in alto sulle mangrovie- cadono giù verso il basso, non sono rivolti verso l'alto. poi esistono anche numerose specie locali molto interessanti ma che io sappia non si tengono in vaso, anzi in genere sono delle rarità anche nei prati, perlomeno dalle mie parti.
credo siano senzienti ma credo anche che considerare il nostro amore come un elemento essenziale alla loro vita sia un po' antropocentrico. credo che anche considerare gli altri esseri viventi senzienti nello stesso nostro modo (cioè stessi sentimenti, percezione del dolore etc) sia un po' antropocentrico: gli studi sono appena all'inizio ma non credo potremo mai capirne a fondo l'essenza senza abbandonare il nostro punto di vista almeno un po'.
quando vado in un bosco, quando mi ritrovo davanti a certe piante (es la betulla, che mi smuove l'anima), non posso fare a meno di abbracciarle, ma più che pensare di trasmettere il mio amore (che spero che arrivi, per quanto sia poca cosa rispetto all'universo) cerco di "sentire" cosa mi dice l'albero, lui cresce anche senza di me, sono io che lontana da lui.... mi perdo e sto male.
infine un aneddoto: il mio compagno a inizio estate scorsa ha trovato nell'immondizia una phalenopsis e l'ha portata a casa: l'avevano buttata a fine fioritura! a febbraio ci ha regalato due bei rami fioriti bianchi (ebbene si, noi raccogliamo dalla strada e adottiamo anche le piante abbandonate).
scusate lo sproloquio, ma le orchidee mi affascinano tantissimo.