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Vecchio 07-06-2019, 10:14   #14
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CharlieRed
Cucciolo
 
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Predefinito Re: Piccolo sfogo-bisogno di ascolto

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Originariamente inviato da Aletto Visualizza Messaggio
L'odore di Red sta in tutta casa e non solo addosso a te e Charlie ti è affezionato e lo manifesta ringhiando, mentre non lo fa col resto della famiglia. E' controintuitivo ma non dobbiamo fermarci alla prima sensazione che abbiamo. Tu fai parte del suo territorio e ti attribuisce un'importanza maggiore rispetto agli altri. E se il territorio non garantisce più i requisiti essenziali tra i quali c'è la sicurezza e la prevedibilità o la novità gestibile, sorgono problemi emozionali.
E' buona norma perciò non provocare l'idea di uno spodestamento di ruolo facendoci vedere rivolgere attenzioni alle new entry, perché lei è una novità poco gestibile. Tu-e-lei adesso siete la novità poco gestibile.
Ieri ti avevo invitato a considerare le conseguenze sia positive che negative delle emozioni che si ripercuotono sul loro essere.
Le emozioni negative di solito danno chiusura al mondo e in Charlie lo si vede bene sia perché è ormai adulto e si è fatto una sua visione del mondo sia perché, avendo avuto grandi difficoltà di distacco, al momento giusto non ha acquisito le competenze necessarie per un'emancipazione serena, mentre Red è nell'età giusta per farlo e si barcamena molto meglio.
Le problematiche emozionali che Charlie probabilmente sta vivendo sono dovute ad un 1)
deficit di autocontrollo: il ringhio, ma sinceramente finora per il suo trascorso è compatibile con la normalità però provoca scombussolamento interno, 2) ansia sociale verso persone (tu) ed ad altri animali (Red), 3) irritabilità alle manipolazioni 4) ansie ambientali, quindi rivolte a tutto l'ambiente.
Per ovviarle bisogna
- azzerare i motivi di competizione,
- lasciare più spazi da gestire mediante la complessità dell'ambiente (e questo mi sembra ci sia)
- dare più possibilità di isolamento (ma lui può addirittura uscire e tornare quando vuole)
- agire sulle motivazioni di specie (ma lui uscendo non ha le neglette)
- aumentare le esperienze e le competenze necessarie alla specie (ma lui avendo anche una vita forse più appagante quando esce ha esperienza e competenza


Cosa resta quindi? Azzerare i motivi di competizione che in questo caso sono rinvigoriti dal distacco non avvenuto al momento giusto con te -e comincio a pensare che non sia mai avvenuto,- ed avvenuto prematuramente con la mamma a causa della sua morte.
Però considera che lui ha una vita fuori casa che lo ha aiutato tantissimo nella sua crescita.

Ma che senso ha sapere e desiderare che un gatto, il nostro gatto, sia così legato a noi? Che valore gli attribuiamo?
Se noi nella relazione li antropomorfizziamo, loro forse ci felinizzano dedicandoci le stesse attenzioni che darebbero ad un consimile con cui vanno d'accordo. Ma a differenza di noi, a loro non sfugge mai che rispetto a loro siamo eterospecifici.
Non lo stai affatto tradendo, questa è una sensazione umana e non felina, implica la gelosia ed il possesso, il controllo e l'egocentrismo ecc ecc
Lui non si sente tradito, ma sa che deve risolvere un problema.
Cerca di rasserenarti, so che le sensazioni che stai vivendo non sono piacevoli e rassicuranti, ma sono le stesse che sta vivendo lui viste però da un altra prospettiva.
Red nel tragitto cameretta-cucina la prendiamo in braccio perché nel mezzo ci sono altre stanze da letto e un salone che in genere sono di proprietà esclusiva di Charlie. Vogliamo evitare che lei vada scorrazzando in luoghi che non le "appartengono".
Quindi per facilitare l'inserimento di Red devo coccolare di più Charlie? Giocare con lui? Anche se mi ringhia contro? Nel senso, nel momento in cui io vado da lui, e lui mi evita, io poi cerco comunque di giocare con lui e lui ringhia, io a quel punto cosa devo fare? Devo continuare a giocarci? Anche se lo indispongo?
CharlieRed non è collegato   Rispondi Citando Vai in cima